COMUNE DI ESCOLCA PROVINCIA DI CAGLIARI
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- Giacinta Meloni
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1 PROVINCIA DI CAGLIARI PIANO STRAORDINARIO DI EDILIZIA SCOLASTICA - ASSE II Adeguamento alle norme di igiene, sicurezza e salubrità LAVORI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO, RISTRUTTURAZIONE E ADEGUAMENTO DELLE EDIFICIO SCOLASTICO SCUOLA MATERNA All.to 3 RELAZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE AI SENSI DELLA L. 13/89-236/89-503/96 Scala Data: Giugno 2017 Visto: Il Responsabile del procedimento Geom. Massimo Erriu IL PROGETTISTA Ing. Elisabetta Ruopoli Via Puccini Cagliari Cell: eruopoli@gmail.com pec: elisabetta.ruopoli@ingpec.eu STAZIONE APPALTANTE Comune di Escolca Via Dante n. 2, Tel.: IL SINDACO Dott. Eugenio Lai
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3 RELAZIONE SUL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE AI SENSI DELLA L. 13/89 D.M. 236/89 DPR 503/96 DICHIARAZIONE AI SENSI DELLA L. 13/89 ART. 1. La sottoscritta - Ing. Elisabetta Ruopoli, C.F. RPL LBT 80C65 BS54S, nato a Cagliari il 25/03/1980 e residente in Cagliari Via Garavetti n. 32, in qualità di libero professionista con studio tecnico in Cagliari Via Puccini n. 40, iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari al n.7849, a seguito dell incarico ricevuto dalla amm.ne comunale per la redazione del progetto dei E ADEGUAMENTO DELL EDIFICIO SCOLASTICO SCUOLA MATERNA, immobile sito nel Comune di Escolca DICHIARA che il progetto relativo al superamento delle barriere architettoniche del fabbricato sito in Piazza Parrocchia, sito nel comune di Escolca è conforme alle disposizioni e prescrizioni previste dalle norme della L. 13/1989 nonché del D.M. 236/1989 e ss.mm.ii.. 1
4 RELAZIONE La presente relazione tecnica, corredata dagli elaborati grafici necessari, come richiesto dall art. 7, comma 2 del D.M. 236/89, è redatta ad integrazione della dichiarazione di conformità resa ai sensi dell articolo 1, comma 4 della Legge n. 13/89. La relazione è articolata sui tre livelli fondamentali per l abbattimento delle barriere architettoniche: accessibilità, visitabilità ed adattabilità dell alloggio conformemente alle definizioni e specificazioni riportate all art. 2 lett. G-H-I del citato D.M. 236/89. La presente relazione è integrata dall elaborato grafico Tavola 05. 1) Accessibilità Definizione D.M. 236/89 art. 2 lett. G: Per accessibilità si intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. L accesso alla struttura è attualmente garantito da un viale con pendenza < dell 8% che permette di accedere alla porta di ingresso che verrà dotato di una rampa con fondo antisdruciolevole per superare il leggero dislivello tra la quota di sistemazione esterna e la quota del pavimento. Allo stato attuale non è garantito l utilizzo dei bagni poiché non sono dotati delle attrezzature necessarie per l accesso di persone con ridotta o impedita capacità motoria. Con l intervento in progetto si prevede di realizzare un aula e due laboratori, il cui accesso sarà garantito da un percorso in piano privo di barriere architettoniche, accessibili da una porta con luce netta di minimo 80 cm. Sarà inoltre ristrutturato il bagno presente e sarà reso fruibile al pubblico e a persone con ridotta o impedita capacità motoria mediante accesso con porta a battente di luce netta 80 cm, un vaso per disabili (con funzione di wc e bidet) distanziato con il bordo anteriore di cm 75 dalla parete posteriore, con spazio laterale per l accostamento superiore a cm 100 da una parte e 40 cm dall altra, misurato dall asse dell apparecchio sanitario, con il piano della tazza posto a cm 45 dal calpestio; il lavabo, del tipo ergonomico inclinabile, è posizionato con il piano superiore a cm 80 dal calpestio, senza colonna e con spazio sufficiente all accostamento frontale. Il campanello di allarme ad altezza compresa tra 40 e 140 cm dal piano di calpestio. Per l accesso all antibagno si è previsto di realizzare la porta quasi in corrispondenza della porta di accesso al servizio per gli utenti con ridotta mobilità per evitare di dover compiere svolte. Con detti interventi saranno resi fruibili gli spazi comuni del fabbricato, i locali a servizio degli utenti e un bagno. 2
5 2) Visitabilità Definizione D.M. 236/89 art. 2 lett. H: Per visitabilità si intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta. Con gli interventi descritti nel paragrafo precedente sarà garantita la visitabilità poiché saranno resi fruibili a persone con ridotta o impedita capacità motoria gli spazi comuni, i locali a servizio degli utenti (aula e laboratori) e un bagno. 3) Adattabilità Definizione D.M. 236/89 art. 2 lett. H: Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Essendo garantita l accessibilità e la visitabilità al momento della ristrutturazione dell immobile non risulta necessario rispettare i requisiti di adattabilità. Escolca, lì 30/06/2017 Il tecnico Ing. Elisabetta Ruopoli 3
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