Aggiornamento per l'infermiere: diabete e malattie cardiovascolari. a cura di Dr.ssa Elisa Roca
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1 Aggiornamento per l'infermiere: diabete e malattie cardiovascolari a cura di Dr.ssa Elisa Roca
2 Aggiornamento per l'infermiere: diabete e malattie cardiovascolari capitolo 01 a cura di Dr.ssa Elisa Roca La stampa di questo documento e' consentita solo per ragioni di studio personali. La riproduzione e circolazione di tale materiale sia in formato Pdf che eventualmente stampato sono protette da diritti d'autore, e quindi vietate. Copyright Prex S.p.A. Via A.Fava, Milano (MI) - info@prex.it -
3 Indice dei contenuti Introduzione 1 Tipi di diabete 1 Diabete mellito di tipo 1 1 Diabete mellito di tipo 2 2 Introduzione 0 Tipi di diabete 0 Diabete mellito di tipo 1 0 Diabete mellito di tipo of 4
4 Indice dei contenuti Introduzione 1 Tipi di diabete 1 Diabete mellito di tipo 1 1 Diabete mellito di tipo 2 2
5 Introduzione Il diabete e' una patologia nota fin dai tempi antichi. Il termine deriva dall'antico greco e trova le proprie radici nel verbo diabainein ('attraversare')(1), probabilmente riferito al fluire continuo dell'acqua sotto un ponte, ricordando in questo modo il sintomo piu' comune di questa patologia: leccessiva produzione di urina. Con il trascorrere delle varie ere, fino ad arrivare ai nostri tempi moderni la parola œdiabete' si e' modificata. Nel Medioevo fu 'latinizzata' in diabe'te's e Areteo di Cappadocia ( d.c.) aggiunse l'attributo œmellito' (dal latino, mel: miele, dolce), poiche' le urine ed il sangue dei pazienti diabetici avevano un sapore dolce, caratteristica che sembra nota forse fin dai tempi dagli antichi Egizi(2). Un'altra caratteristica di questa patologia che ha contribuito a coniarne il nome e' stata il sintomo della sete; infatti, nell'antico Giappone (XVIII) il diabete era chiamato Shoukachi (malattia della sete)(3)( ) Il diabete e' una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e alterata quantita' o funzione dellinsulina e/o dei suoi recettori. Linsulina e' lormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio lingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Semplicisticamente, si puo affermare che, quando questo meccanismo e' alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. Bibliografia: 1. Bernoville F., Paolo Beck-Peccoz, Diabetes Mellitus pag 7, Jain Publishers, Ahmed AM; History of diabetes mellitus. Saudi Med J. 23: , Kosaka K; History of medicine and changes in concept of diabetes mellitus in Japan. Diabetes Res Clin Pract. s1-s5, 1994 Tipi di diabete Esistono due tipologie di diabete: - diabete insipido: malattia piuttosto rara, causata da un deficit di secrezione dellormone antidiuretico o all'insensibilitaì del rene allormone stesso. E' caratterizzata da poliuria e da diminuita capacitaì del rene di concentrare le urine. - diabete mellito (DM) (di tipo 1 e di tipo 2), patologia oggetto di questo corso, caratterizzata da iperglicemia causata da insulino-resistenza (bassa sensibilitaì delle cellule all'azione dell'insulina) o insulino-deficienza(1). Bibliografia: 1. Kumar Vinay; Fausto Nelson; Abbas Abul K, Cotran Ramzi S, Robbins Stanley L.; Robbins and Cotran Pathologic Basis of Disease, 7th ed, Saunders, , 2005 Diabete mellito di tipo 1 1 of 4
6 Il diabete mellito di tipo 1 (definito anche œinsulino-dipendente') riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nellinfanzia o nelladolescenza. In questa patologia, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ;Ÿ che producono questo ormone: eì quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La velocitaì di distruzione delle ;Ÿ-cellule eì, comunque, piuttosto variabile, per cui linsorgenza della malattia puoì avvenire rapidamente in alcune persone (solitamente nei bambini e negli adolescenti) e piuì lentamente negli adulti (in questi rari casi si parla di una forma particolare, detta LADA La causa del diabete mellito di tipo 1 eì sconosciuta, ma caratteristica eì la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina. Questo danno, che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina, potrebbe essere legato a fattori ambientali oppure a fattori genetici. Si potrebbe, quindi, trasmettere una œpredisposizione alla malattia' attraverso i geni che interessano la risposta immunitaria. In corso di una banale risposta del sistema immunitario a comuni agenti infettivi, si scatena anche una reazione anche verso le ;Ÿ cellule del pancreas, con la produzione di anticorpi diretti contro di esse (autoanticorpi). Questa alterata risposta immunitaria causa una progressiva distruzione delle cellule ;Ÿ, per cui l'insulina non puoì piuì essere prodotta e si scatena cosiì la malattia diabetica. Per questo motivo, il diabete mellito di tipo 1 viene classificato tra le malattie cosiddette œautoimmuni', cioeì dovute a una reazione immunitaria diretta contro lorganismo stesso. Tra i possibili agenti scatenanti la risposta immunitaria, sono stati considerati i virus della parotite, il citomegalovirus, i virus Coxackie B, i virus dell'encefalomiocardite. Sono in studio anche altri possibili agenti non infettivi, tra cui sostanze presenti nel latte. Diabete mellito di tipo 2 Il diabete mellito di tipo 2 (definito anche o œdiabete mellito non-insulino-dipendente') eì la forma piuì comune di diabete. La causa eì ancora ignota; il pancreas eì in grado di produrre insulina, ma le cellule dellorganismo non riescono a utilizzarla. In genere, la malattia si manifesta dopo i anni e numerosi fattori di rischio sono stati messi in relazione alla sua insorgenza. Tra questi: - familiaritaì per diabete - scarso esercizio fisico - sovrappeso - appartenenza ad alcune etnie. [Approfondimento MODY] [Approfondimento Diabete mellito di tipo 2 e familiarita'] Il diabete di tipo 2 puo' non venire diagnosticato per molti anni in quanto liperglicemia si sviluppa gradualmente. Nelle fasi iniziali i sintomi possono quindi essere sfumati o assenti. Spesso la diagnosi avviene in maniera casuale o in concomitanza di una situazione di stress fisico, quale infezioni o interventi chirurgici (eventi in cui la glicemia tende ad aumentare significativamente e quindi a dare segno di se'). Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con letaì, con la presenza di obesitaì e con la mancanza di attivitaì fisica: questa osservazione consente di prevedere strategie di prevenzione œprimaria', cioeì interventi in grado di prevenire linsorgenza della malattia impostando uno stile di vita adeguato che comprenda gli aspetti nutrizionali e lesercizio fisico. 2 of 4
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8 Introduzione Il diabete e' una patologia nota fin dai tempi antichi. Il termine deriva dall'antico greco e trova le proprie radici nel verbo diabainein ('attraversare')(1), probabilmente riferito al fluire continuo dell'acqua sotto un ponte, ricordando in questo modo il sintomo piu' comune di questa patologia: leccessiva produzione di urina. Con il trascorrere delle varie ere, fino ad arrivare ai nostri tempi moderni la parola œdiabete' si e' modificata. Nel Medioevo fu 'latinizzata' in diabe'te's e Areteo di Cappadocia ( d.c.) aggiunse l'attributo œmellito' (dal latino, mel: miele, dolce), poiche' le urine ed il sangue dei pazienti diabetici avevano un sapore dolce, caratteristica che sembra nota forse fin dai tempi dagli antichi Egizi(2). Un'altra caratteristica di questa patologia che ha contribuito a coniarne il nome e' stata il sintomo della sete; infatti, nell'antico Giappone (XVIII) il diabete era chiamato Shoukachi (malattia della sete)(3)( ) Il diabete e' una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e alterata quantita' o funzione dellinsulina e/o dei suoi recettori. Linsulina e' lormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio lingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Semplicisticamente, si puo affermare che, quando questo meccanismo e' alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. Bibliografia: 1. Bernoville F., Paolo Beck-Peccoz, Diabetes Mellitus pag 7, Jain Publishers, Ahmed AM; History of diabetes mellitus. Saudi Med J. 23: , Kosaka K; History of medicine and changes in concept of diabetes mellitus in Japan. Diabetes Res Clin Pract. s1-s5, 1994 Tipi di diabete Esistono due tipologie di diabete: - diabete insipido: malattia piuttosto rara, causata da un deficit di secrezione dellormone antidiuretico o all'insensibilitaì del rene allormone stesso. E' caratterizzata da poliuria e da diminuita capacitaì del rene di concentrare le urine. - diabete mellito (DM) (di tipo 1 e di tipo 2), patologia oggetto di questo corso, caratterizzata da iperglicemia causata da insulino-resistenza (bassa sensibilitaì delle cellule all'azione dell'insulina) o insulino-deficienza(1). Bibliografia: 1. Kumar Vinay; Fausto Nelson; Abbas Abul K, Cotran Ramzi S, Robbins Stanley L.; Robbins and Cotran Pathologic Basis of Disease, 7th ed, Saunders, , 2005 Diabete mellito di tipo 1 1 of 2
9 Il diabete mellito di tipo 1 (definito anche œinsulino-dipendente') riguarda circa il 10% delle persone con diabete e in genere insorge nellinfanzia o nelladolescenza. In questa patologia, il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ;Ÿ che producono questo ormone: eì quindi necessario che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. La velocitaì di distruzione delle ;Ÿ-cellule eì, comunque, piuttosto variabile, per cui linsorgenza della malattia puoì avvenire rapidamente in alcune persone (solitamente nei bambini e negli adolescenti) e piuì lentamente negli adulti (in questi rari casi si parla di una forma particolare, detta LADA La causa del diabete mellito di tipo 1 eì sconosciuta, ma caratteristica eì la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro antigeni presenti a livello delle cellule che producono insulina. Questo danno, che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina, potrebbe essere legato a fattori ambientali oppure a fattori genetici. Si potrebbe, quindi, trasmettere una œpredisposizione alla malattia' attraverso i geni che interessano la risposta immunitaria. In corso di una banale risposta del sistema immunitario a comuni agenti infettivi, si scatena anche una reazione anche verso le ;Ÿ cellule del pancreas, con la produzione di anticorpi diretti contro di esse (autoanticorpi). Questa alterata risposta immunitaria causa una progressiva distruzione delle cellule ;Ÿ, per cui l'insulina non puoì piuì essere prodotta e si scatena cosiì la malattia diabetica. Per questo motivo, il diabete mellito di tipo 1 viene classificato tra le malattie cosiddette œautoimmuni', cioeì dovute a una reazione immunitaria diretta contro lorganismo stesso. Tra i possibili agenti scatenanti la risposta immunitaria, sono stati considerati i virus della parotite, il citomegalovirus, i virus Coxackie B, i virus dell'encefalomiocardite. Sono in studio anche altri possibili agenti non infettivi, tra cui sostanze presenti nel latte. Diabete mellito di tipo 2 Il diabete mellito di tipo 2 (definito anche o œdiabete mellito non-insulino-dipendente') eì la forma piuì comune di diabete. La causa eì ancora ignota; il pancreas eì in grado di produrre insulina, ma le cellule dellorganismo non riescono a utilizzarla. In genere, la malattia si manifesta dopo i anni e numerosi fattori di rischio sono stati messi in relazione alla sua insorgenza. Tra questi: - familiaritaì per diabete - scarso esercizio fisico - sovrappeso - appartenenza ad alcune etnie. [Approfondimento MODY] [Approfondimento Diabete mellito di tipo 2 e familiarita'] Il diabete di tipo 2 puo' non venire diagnosticato per molti anni in quanto liperglicemia si sviluppa gradualmente. Nelle fasi iniziali i sintomi possono quindi essere sfumati o assenti. Spesso la diagnosi avviene in maniera casuale o in concomitanza di una situazione di stress fisico, quale infezioni o interventi chirurgici (eventi in cui la glicemia tende ad aumentare significativamente e quindi a dare segno di se'). Il rischio di sviluppare la malattia aumenta con letaì, con la presenza di obesitaì e con la mancanza di attivitaì fisica: questa osservazione consente di prevedere strategie di prevenzione œprimaria', cioeì interventi in grado di prevenire linsorgenza della malattia impostando uno stile di vita adeguato che comprenda gli aspetti nutrizionali e lesercizio fisico. 2 of 2
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