ESERCIZI DI MATEMATICA APPLICATA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ESERCIZI DI MATEMATICA APPLICATA"

Transcript

1 ANTONIO LEACI Analisi Complessa ( È data la funzione: f(z (z2 + e z sin z Si studi l analiticità di f(z nel piano complesso C Si determinino e si classifichino le eventuali singolarità Si calcoli il residuo di f(z in z Soluzione Il numeratore è definito e olomorfo in C Usando la definizione (z x + i y sin z ei z e i z ( ( e 2y cos x + i ( + e 2y sin x, 2i 2i e y si verifica che sin z se e solo se z k π con k Z Quindi la funzione f(z è olomorfa in C \ k π; k Z} I punti z k π con k Z sono poli del primo ordine Infatti usando il Teorema di De L Hôpital otteniamo Risulta: z kπ lim z kπ sin z lim z kπ cos z ( k Res(f, lim z (z2 + e z z sin z (2 Calcolare con i metodi dell analisi complessa il seguente integrale x 4 + x 2 + dx Soluzione Il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione f(x x 4 + x 2 + è infinitesima come /x4, pertanto essa è integrabile Utilizziamo il circuito ϕ r formato dal segmento [ r, r] sull assse reale e dalla semicirconferenza di raggio r nel semipiano y > (vedi Figura Risolviamo l equazione z 4 + z 2 + z 2 ± 3 2 ± i 3 2 e ±i 2π/3

2 Figura Dunque i punti ± e ±i π/3 sono poli semplici, e solo z e i π/3 e z 2 e i π/3 si trovano nel semipiano y > In essi abbiamo ( Res(f, e i π/3 4z 3 + 2z zz 4 e i π +2 e i π/3 + i 3 4 i 3 3, ( Res(f, e i π/3 4z 3 + 2z zz 2 4 e i π +2 e i π/3 i 3 4 i La somma dei due residui vale i i 3 3 i i i In conclusione, tenendo conto del Teorema sul grande cerchio, ( x 4 + x 2 + dx lim f(z dz 2π i i 2 3 π r + ϕ r 2 3 (3 Calcolare il valor principale del seguente integrale: x + (x 2 + 4x dx Soluzione Il denominatore si annulla in x, all infinito la funzione f(x x + (x 2 + 4x è infinitesima come /x2, pertanto essa non è integrabile in un intorno di x ma esiste l integrale nel senso del valor principale Utilizziamo il circuito ϕ r riportato in Figura 2 Il denominatore si annulla 2

3 Figura 2 in z 2i e z 2i Dunque il punto z 2i è l unico interno al circuito ϕ r, e z è un polo semplice Calcoliamo i residui: Res(f, 2i ( z + + 2i 3z z2i 4 2 Res(f, ( x + x z 4 + 2i 8 In conclusione, tenendo conto del Teorema sul grande cerchio e sul piccolo cerchio, otteniamo x + (vp dx lim f(z dz + π i (x 2 + 4x r ϕ r 4 (4 Calcolare il valor principale del seguente integrale: x cos x x 2 + 4x + 5 dx 2π i + 2i 8, + π i 4 π 2 Soluzione Il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione x cos x è infinitesima come /x, pertanto essa non è assolutamente integrabile in senso improprio ma esiste l integrale nel senso del valor princi- x 2 + 4x + 5 pale Utilizziamo il circuito ϕ r formato dal segmento [ r, r] sull assse reale e dalla semicirconferenza di raggio r nel semipiano y > Consideriamo z e i z la funzione f(z, la parte reale dell integrale sull asse reale z 2 + 4z + 5 fornisce l integrale cercato Risolviamo l equazione z 2 + 4z + 5 z 2 ± ± i 3

4 Dunque i punti 2 ± i sono poli semplici, e solo z 2 + i si trova nel semipiano y > In esso abbiamo ( z e i z ( 2 + i ei ( 2+i Res(f, z 2z + 4 2( 2 + i + 4 zz ( 2 + i e (cos 2 i sin 2 ( 2 cos 2 + sin 2 + i (cos 2 + sin 2 2i 2 e i ( i (2 cos 2 sin 2 + (cos 2 + sin 2 2 e Moltiplicando per 2π i, tenendo conto del Teorema sul grande cerchio, e considerando solo la parte reale, concludiamo ( x cos x (vp dx lim x 2 + 4x + 5 Re f(z dz π (sin 2 2 cos 2 r ϕ r e (5 Calcolare con i metodi dell analisi complessa il seguente integrale: x x 2 + dx Soluzione Il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione x x 2 + è infinitesima come /x3/2, pertanto essa è integrabile in senso improprio Poichè la funzione f(z è polidroma ed ha in z un z z 2 + punto di diramazione, utilizziamo il circuito ϕ r riportato nella Figura 2, in modo che la determinazione di f(z risulti olomorfa Nei punti dell asse reale x i x risulta f(x per x > e f(x per x < Il denominatore si annulla per z ±i che sono poli semplici, e solo z i si trova nel x 2 + x 2 + semipiano y > In esso abbiamo ( x ei π/4 Res(f, z 2z 2i zz ( 2 + i 2 4 i Dunque per r > f(z dz π ( 2 + i 2 ϕ r 2 Tenendo conto dei Teoremi sul grande cerchio e sul piccolo cerchio, e considerando solo la parte reale, concludiamo ( x x 2 + dx lim Re f(z dz π 2 r + ϕ r 2 (6 Calcolare il seguente integrale: cos x x 2 + 4x + 5 dx 4

5 Soluzione Il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione cos x x 2 + 4x + 5 è infinitesima come /x2, pertanto essa è assolutamente integrabile in senso improprio Utilizziamo il circuito ϕ r formato dal segmento [ r, r] sull assse reale e dalla semicirconferenza di raggio r nel semipiano y > Consideriamo la funzione f(z, la parte z 2 + 4z + 5 reale dell integrale sull asse reale fornisce l integrale cercato Risolviamo l equazione z 2 + 4z + 5 z 2 ± ± i Dunque i punti 2 ± i sono poli semplici, e solo z 2 + i si trova nel semipiano y > In esso abbiamo ( e i z e i ( 2+i Res(f, z 2z + 4 2( 2 + i + 4 zz e (cos 2 i sin 2 cos 2 i sin 2 2i 2 e i Moltiplicando per 2π i, tenendo conto del Teorema sul grande cerchio, e considerando solo la parte reale, concludiamo ( cos x x 2 + 4x + 5 dx lim Re f(z dz π r + ϕ r e cos 2 (7 Calcolare con i metodi dell analisi complessa il seguente integrale improprio: (x dx e i z Soluzione Il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione f(x (x è infinitesima come 2 /x4, pertanto essa è integrabile Poiché la funzione è pari l integrale proposto è la metà dell integrale su tutto R Utilizziamo il circuito ϕ r formato dal segmento [ r, r] sull assse reale e dalla semicirconferenza di raggio r nel semipiano y > (vedi Figura 2 Il denominatore ha le due radici ±2 i, entrambe doppie Solo 2 i si trova nel semipiano y > Dunque il punto 2 i è un polo doppio In esso abbiamo Res(f, 2 i d ( (z 2 i 2 dz (x z2 i d ( ( 2 dz (z + 2 i 2 z2 i (z + 2 i 3 z2 i 2 64 i 32 i, 5

6 In conclusione, tenendo conto del Teorema sul grande cerchio, dx lim f(z dz 2π i (x r + ϕ r 32 i π 6,, e dunque (8 Calcolare il seguente integrale: (x dx π 32 ϕ e z sin z dz, dove il circuito ϕ è il rettangolo con vertici nei punti z π 2 i π 2, z 2 5π 2 i π 2, z 3 5π 2 + i π 2, z 4 π 2 + i π 2, percorso in senso antiorario Soluzione La funzione integranda ha poli semplici nei punti sull asse reale kπ con k Z All interno del rettangolo troviamo i punti w k kπ per k,, 2 Calcoliamo i residui in tali punti [ ] [ ] e z e z Res(f, w, Res(f, w e π, cos z z cos z zπ [ ] e z Res(f, w 2 e 2π cos z z2π Allora, per il teorema dei residui otteniamo: ϕ e z sin z dz 2π i( eπ + e 2π 2 Trasformata di Fourier Utilizzeremo la definizione di Trasformata di Fourier data da ( Stabilire se la funzione F(f(ξ ˆf(ξ f(xe ixξ dx e ix f(x x 2 + 2x + possiede la trasformata di Fourier e precisare le principali proprietà di f e ˆf Calcolare esplitamente la trasformata di Fourier di f 6

7 Soluzione Il numeratore è limitato, il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione f(x è infinitesima come /x 2, pertanto essa appartiene a L (R Dunque f possiede la trasformata di Fourier ed essa è continua Poiché la funzione f appartiene a C (R, la sua trasformata è infinitesima all infinito di ordine arbitrariamente grande Posto g(x + x 2 sappiamo che ĝ(ξ π e ξ Inoltre risulta h(x x 2 + 2x + (x ((x + /3 2 + Allora utilizzando prima la formula per il cambiamento di scala di fattore /3 e poi la formula per la trasformata della traslazione otteniamo [ ] F (ξ 3π e 3ξ (x/3 2 + [ ] F (ξ 3π e 3ξ +i ξ ((x + /3 2 + ĥ(ξ 3 π e 3ξ +i ξ Infine, poiché f(x e ix h(x, possiamo concludere usando la formula per la trasformata della modulazione: (2 Stabilire se la funzione ˆf(ξ 3 π e 3(ξ +i (ξ sin 3x f(x x possiede la trasformata di Fourier e precisare le principali proprietà di f e ˆf Calcolare esplitamente la trasformata di Fourier di f Soluzione Il numeratore è limitato, il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione f(x è infinitesima come /x 2, pertanto essa appartiene a L (R Dunque f possiede la trasformata di Fourier ed essa è continua Poiché la funzione f appartiene a C (R, la sua trasformata è infinitesima all infinito di ordine arbitrariamente grande Poiché la funzione f è dispari la sua trasformata è immaginaria pura e dispari Posto g(x + x 2 sappiamo che ĝ(ξ π e ξ Inoltre risulta h(x x (x/5 2 + Allora utilizzando la formula per il cambiamento di scala di fattore /5 otteniamo: ĥ(ξ 5 π e 5ξ 7

8 Infine, poiché f(x h(x sin 3x e3ix e 3ix h(x, 2i possiamo concludere usando la formula per la trasformata della modulazione: ˆf(ξ i π (e 5(ξ 3 e 5(ξ+3 i π (e 5(ξ+3 e 5(ξ 3 (3 Calcolare la trasformata di Fourier della seguente funzione: f(x e 2ix x 2 4x + 5 Soluzione Il numeratore è limitato, il denominatore non si annulla in R, all infinito la funzione f(x è infinitesima come /x 2, pertanto essa appartiene a L (R Dunque f possiede la trasformata di Fourier ed essa è continua Poiché la funzione f appartiene a C (R, la sua trasformata è infinitesima all infinito di ordine arbitrariamente grande Posto g(x + x 2 sappiamo che ĝ(ξ π e ξ Inoltre risulta h(x x 2 4x + 5 (x Allora utilizzando la formula per la trasformata della traslazione otteniamo: Infine, poiché ĥ(ξ π e ξ 2i ξ f(x e 2ix h(x, possiamo concludere usando la formula per la trasformata della modulazione: ˆf(ξ π e ξ 2 2i (ξ 2 (4 Calcolare la trasformata di Fourier della seguente funzione: f(x ( x + Soluzione La funzione f(x è a supporto compatto, pertanto essa appartiene a L (R Dunque f possiede la trasformata di Fourier ed essa appartiene a C (R La funzione f(x è pari, quindi la trasformata di Fourier è reale e pari 8

9 ˆf(ξ Calcoliamo la trasformata di Fourier usando la definizione (per ξ : f(x e i x ξ dx [ ] ( + x e i x ξ i ξ i [ ] ξ + ξ 2 e i x ξ 2 (ei ξ + e i ξ ξ 2 + i ξ + i ξ cos ξ ξ 2 ( + x e i x ξ dx + ( x e i x ξ dx [ ] ( x e i x ξ dx + e i x ξ e i x ξ dx i ξ i ξ [ ] ξ 2 e i x ξ i ξ + ξ 2 ξ 2 ei ξ i ξ ξ 2 e i ξ + ξ 2 Infine ˆf( (5 Calcolare le trasformate di Fourier delle seguenti funzioni: h(x cos x x 2 +, k(x x Soluzione Posto g(x + x sappiamo che ĝ(ξ π 2 e ξ Allora risulta [ ] [ ] cos x e ix + e ix F (ξ F (ξ x 2 + 2(x 2 + Utilizzando la formula per la trasformata della modulazione otteniamo: ĥ(ξ π ( e ξ + e ξ+ 2 Poiché k(x 4 (x/2 2 +, possiamo concludere usando la formula per la trasformata del cambiamento di scala: ˆk(ξ π 2 e 2ξ 3 Trasformata di Laplace Utilizzeremo la definizione di Trasformata di Laplace data da L(F (s f(s F (te ts dt Con H indicheremo la funzione di Heaviside, cioè per t <, H(t per t < + 9

10 ( Risolvere mediante la trasformata di Laplace il seguente PdC Y (t + 4Y (t + 3Y (t F (t t >, Y (, Y (, dove F è la funzione che vale t per t <, F (t per t < + Soluzione Utilizzando la funzione di Heaviside, la funzione F (t e la sua trasformata f(s si possono scrivere come F (t th(t (t H(t f(s s 2 e s s 2 Trasformando l equazione, e tenendo conto dei dati iniziali, otteniamo: s 2 y(s + 4sy(s + 3y(s e s (s 2 + 4s + 3y(s + e s, s 2 s 2 dunque la trasformata della soluzione è y(s s 2 + 4s e s s 2 (s 2 + 4s + 3 Il denominatore ha la radice doppia s e le radici semplici s e s 3 Dunque usiamo il metodo dei fratti semplici per avere s 2 + 4s + 3 A s + + B s + 3 2(s + 2(s + 3, e s 2 (s 2 + 4s + 3 As + B + C s 2 s + + D s s + 3s 2 + 2(s + 8(s + 3 In definitiva dobbiamo antitrasformare la funzione: y(s 2(s + 2(s s + 3s + 2 2(s + 8(s + 3 ( e s 4 9s + 3s + 2 2(s + 8(s + 3 Dalle regole di antitrasformazione concludiamo Y (t 2 e t 2 e 3t t e t 8 e 3t ( H(t t + e (t e 3(t e t 5 9 e 3t t ( 3 H(t t + e (t e 3(t 3 2 8

11 Figura 3 Soluzione del PdC ( (2 Risolvere mediante la trasformata di Laplace il seguente PdC Y (t + 3Y (t + 2Y (t F (t t >, Y (, Y (, dove F è la funzione che vale sin t per t < 2π, F (t per 2π t < + Soluzione Utilizzando la funzione di Heaviside e la periodicità del seno, la funzione F (t e la sua trasformata f(s si possono scrivere come F (t sin t H(t sin(t 2πH(t 2π f(s + s 2 e 2πs + s 2 Trasformando l equazione, e tenendo conto dei dati iniziali, otteniamo: s 2 y(s + 3sy(s + 2y(s e 2πs + s 2 (s 2 + 3s + 2y(s e 2πs + s 2, dunque la trasformata della soluzione è y(s e 2πs ( + s 2 (s 2 + 3s + 2 Il denominatore ha le radici semplici s, s 2 e s ±i Dunque usiamo il metodo dei fratti semplici per avere ( + s 2 (s 2 + 3s + 2 As + B + s + C 2 s + + D s + 2 3s (s (s + 5(s + 2

12 In definitiva dobbiamo antitrasformare la funzione: y(s 3s (s (s + 5(s + 2 ( 3s e 2πs (s (s + 5(s + 2 Dalle regole di antitrasformazione, usando ancora la periodicità del seno e del coseno, concludiamo Y (t sin t 3 e t cos t + 2 e 2t 5 ( H(t 2π sin t 3 e (t 2π cos t + e 2(t 2π 2 5 Figura 4 Soluzione del PdC (2 (3 Risolvere mediante la trasformata di Laplace il seguente PdC Y (t + 2Y (t + Y (t F (t t >, Y (, Y (, dove F è la funzione che vale e t per t 2, F (t altrove Soluzione La funzione F (t è discontinua nei punti t e t 2, perciò la soluzione è solo di classe C e verifica l equazione tranne che in tali punti Utilizzando la funzione di Heaviside, la funzione F (t e la sua trasformata f(s si possono scrivere come F (t e t H(t e t H(t 2 f(s e (s+ s + e 2(s+ s + Trasformando l equazione, e tenendo conto dei dati iniziali, otteniamo: s 2 y(s + 2sy(s + y(s e (s+ e 2(s+ s + y(s e (s+ e 2(s+ (s + (s 2 + 2s + 2

13 Il denominatore ha la radice tripla s Dunque dobbiamo antitrasformare la funzione: y(s e (s+ e 2(s+ (s + 3 Dalle regole di antitrasformazione concludiamo Y (t e t ( (t 2 H(t (t 2 2 H(t 2 2 Figura 5 Soluzione del PdC (3 (4 Risolvere mediante la trasformata di Laplace il seguente PdC Y (t 5Y (t + 6Y (t H(t e t t >, Y (, Y (, Soluzione La trasformata del secondo membro è f(s e (s+ s + Trasformando l equazione, e tenendo conto dei dati iniziali, otteniamo: s 2 y(s 5sy(s + 6y(s e (s+ (s 2 5s + 6y(s + e (s+ s + s +, dunque la trasformata della soluzione è y(s s 2 5s e (s+ (s + (s 2 5s + 6 I denominatori hanno le radici semplici s, s 2 e s 3 Dunque usiamo il metodo dei fratti semplici per avere e s 2 5s + 6 A s 3 + B s 2 s 3 s 2, (s + (s 2 5s + 6 A s + + B s 3 + C s 2 2(s + + 4(s 3 3(s 2 3

14 In definitiva dobbiamo antitrasformare la funzione: y(s s 3 ( s 2 + e (s+ 2(s + + 4(s 3 3(s 2 Dalle regole di antitrasformazione concludiamo Y (t e 3t e 2t + e H(t ( e (t 2 + e3(t 4 e2(t 3 (5 Calcolare l antitrasformata di Laplace della seguente funzione f(s 3s 2 + 3s + 2 (s 2(s 2 + 4s + 8 Soluzione Usiamo il metodo dei fratti semplici per avere da cui otteniamo: 3s 2 + 3s + 2 (s 2(s 2 + 4s + 8 A s 2 + Bs + C s 2 + 4s + 8 s 2 + 2s + 3 s 2 + 4s + 8 2(s s 2 (s F (t e 2t +2 e 2t cos 2t 2 e 2t sin 2t (6 Risolvere mediante la trasformata di Laplace il seguente PdC Y (t + 3Y (t + 2Y (t sin(t π H(t π t >, Y ( 2, Y ( 3 Soluzione La trasformata del secondo membro è f(s e πs s 2 + Trasformando l equazione, e tenendo conto dei dati iniziali, otteniamo: s 2 y(s 2s sy(s 6 + 2y(s e πs s 2 + (s 2 + 3s + 2y(s 2s e πs s 2 +, dunque la trasformata della soluzione è y(s 2s + 3 s 2 + 3s e πs (s 2 + 3s + 2(s 2 + I denominatori hanno le radici semplici s, s 2 e s ±i Dunque usiamo il metodo dei fratti semplici per avere 2s + 3 s 2 + 3s + 2 A s + + B s + 2 s + + s + 2, 4

15 e (s 2 + 3s + 2(s 2 + A s + + B s Cs + D s 2 + 2(s + 5(s + 2 3s (s 2 + In definitiva dobbiamo antitrasformare la funzione: y(s s + + ( s e πs 2(s + 5(s + 2 3s (s 2 + Dalle regole di antitrasformazione concludiamo ( e Y (t e t + e 2t (t π +H(t π e 2(t π 3 cos (t π sin(t π Figura 6 Soluzione del PdC (6 5

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 16 febbraio 2016 - Soluzioni compito 1

ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 16 febbraio 2016 - Soluzioni compito 1 ANALISI MATEMATICA II Sapienza Università di Roma - Laurea in Ingegneria Informatica Esame del 6 febbraio 206 - Soluzioni compito E Calcolare, usando i metodi della variabile complessa, il seguente integrale

Dettagli

Classificazione Singolarità isolate, Serie di Laurent, Residui, Teorema dei residui e applicazioni

Classificazione Singolarità isolate, Serie di Laurent, Residui, Teorema dei residui e applicazioni Classificazione Singolarità isolate, Serie di Laurent, Residui, Teorema dei residui e applicazioni Docente:Alessandra Cutrì Richiamo:Zeri di Funzioni olomorfe (o analitiche) Sia f : A C C A aperto connesso,

Dettagli

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI 1) Verificare che x è continua in x 0 per ogni x 0 0 ) Verificare che 1 x 1 x 0 è continua in x 0 per ogni x 0 0 3) Disegnare il grafico e studiare i punti di discontinuità

Dettagli

INTEGRALI TRIPLI Esercizi svolti

INTEGRALI TRIPLI Esercizi svolti INTEGRLI TRIPLI Esercizi svolti. Calcolare i seguenti integrali tripli: (a xye xz dx dy dz, [, ] [, ] [, ]; (b x dx dy dz, {(x, y, z : x, y, z, x + y + z }; (c (x + y + z dx dy dz, {(x, y, z : x, x y x

Dettagli

CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis

CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis CORSO DI FISICA ASPERIMENTALE II ESERCIZI SU RESISTENZE IN SERIE E PARALLELO Docente: Claudio Melis 1) Un generatore di tensione reale da 20 V provvisto di resistenza interna r pari a 2 Ω è connesso in

Dettagli

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE SESSIONE ORDINARIA 007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE PROBLEMA Si consideri la funzione f definita da f ( x) x, il cui grafico è la parabola.. Si trovi il luogo geometrico dei

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti 1. Determinare la soluzione dell equazione differenziale (x 2 + 1)y + y 2 =. y + x tan y = 2. Risolvere il problema di Cauchy y() = 1 2 π. 3. Risolvere il problema

Dettagli

Esercizi sulle affinità - aprile 2009

Esercizi sulle affinità - aprile 2009 Esercizi sulle affinità - aprile 009 Ingegneria meccanica 008/009 Esercizio Sono assegnate nel piano le sei rette r : =, s : =, t : =, r : =, s : =, t : = determinare l affinità che trasforma ordinatamente

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione NUMERI COMPLESSI Test di autovalutazione 1. Se due numeri complessi z 1 e z 2 sono rappresentati nel piano di Gauss da due punti simmetrici rispetto all origine: (a) sono le radici quadrate di uno stesso

Dettagli

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2

Studio di funzione. Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione Copyright c 2009 Pasquale Terrecuso Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione, anche parziale, senza il consenso dell autore. Funzioni elementari 2 Studio di funzione

Dettagli

CONICHE. Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oxy sia data la conica C di equazione

CONICHE. Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oxy sia data la conica C di equazione CONICHE Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oy sia data la conica C di equazione 7 2 + 2 3y + 5y 2 + 32 3 = 0. Calcolare le equazioni di una rototraslazione che riduce

Dettagli

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia CORSO DI ANALISI MATEMATICA ESERCIZI Carlo Ravaglia 6 settembre 5 iv Indice Numeri reali Ordine fra numeri reali Funzioni reali 4 Radici aritmetiche 7 4 Valore assoluto 9 5 Polinomi 6 Equazioni 7 Disequazioni

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale TRASFORMATE DI LAPLACE Ing. Luigi Biagiotti Tel. 051 2093034 / 051 2093068 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti

Dettagli

www.matematicamente.it Verifica classe II liceo scientifico: equazioni, disequazioni, problemi di 2 grado 1

www.matematicamente.it Verifica classe II liceo scientifico: equazioni, disequazioni, problemi di 2 grado 1 www.matematicamente.it Verifica classe II liceo scientifico: equazioni, disequazioni, problemi di grado 1 Verifica di matematica, classe II liceo scientifico Equazioni di secondo grado, equazioni frazionarie,

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) Prova scritta 16 luglio 2014 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Dato il sistema con: si determinino gli autovalori della forma minima. Per determinare la forma minima

Dettagli

ESERCIZI IN PIÙ I NUMERI COMPLESSI

ESERCIZI IN PIÙ I NUMERI COMPLESSI ESERCIZI IN PIÙ I NUMERI COMPLESSI L equazione x x 0 non ha soluzioni nell insieme dei numeri reali; infatti, applicando la formula ridotta, si ottiene x, 3. Interpretando come numero immaginario, cioè

Dettagli

Esercizi sulle Disequazioni

Esercizi sulle Disequazioni Esercizi sulle Disequazioni Esercizio Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni:.).).).) ).) ) ).).7) 8.8).) Esercizio Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni tratte dal secondo parziale

Dettagli

1 Portofoglio autofinanziante

1 Portofoglio autofinanziante 1 Portofoglio autofinanziante Supponiamo che l evoluzione del titolo A 1 sia S 1 t) e l evoluzione del titolo A sia S t). Supponiamo che al tempo 0 io abbia una somma X0) che voglio investire parte in

Dettagli

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO Sessione Ordinaria in America 4 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO (Americhe) ESAMI DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO Sessione Ordinaria 4 SECONDA PROVA SCRITTA

Dettagli

Curve e integrali curvilinei: esercizi svolti

Curve e integrali curvilinei: esercizi svolti Curve e integrali curvilinei: esercizi svolti 1 Esercizi sulle curve parametriche....................... 1.1 Esercizi sulla parametrizzazione delle curve............. 1. Esercizi sulla lunghezza di una

Dettagli

Regola del partitore di tensione

Regola del partitore di tensione Regola del partitore di tensione Se conosciamo la tensione ai capi di una serie di resistenze e i valori delle resistenze stesse, è possibile calcolare la caduta di tensione ai capi di ciascuna R resistenza,

Dettagli

SIMULAZIONE TEST ESAME - 1

SIMULAZIONE TEST ESAME - 1 SIMULAZIONE TEST ESAME - 1 1. Il dominio della funzione f(x) = log (x2 + 1)(4 x 2 ) (x 2 2x + 1) è: (a) ( 2, 2) (b) ( 2, 1) (1, 2) (c) (, 2) (2, + ) (d) [ 2, 1) (1, 2] (e) R \{1} 2. La funzione f : R R

Dettagli

GEOMETRIA ANALITICA. (*) ax+by+c=0 con a,b,c numeri reali che è detta equazione generale della retta.

GEOMETRIA ANALITICA. (*) ax+by+c=0 con a,b,c numeri reali che è detta equazione generale della retta. EQUAZIONE DELLA RETTA Teoria in sintesi GEOMETRIA ANALITICA Dati due punti A e B nel piano, essi individuano (univocamente) una retta. La retta è rappresentata da un equazione di primo grado in due variabili:

Dettagli

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO 1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO Il linguaggio matematico moderno è basato su due concetti fondamentali: la teoria degli insiemi e la logica delle proposizioni. La teoria degli insiemi ci assicura che gli oggetti

Dettagli

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo?

Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo? Cosa vuol dire misurare l'area di una figura piana a contorno curvilineo? Idea elementare: 1. fissare un quadratino come unità di misura 2. contare quante volte questo può essere riportato nella figura

Dettagli

Esercizi svolti sui sistemi lineari

Esercizi svolti sui sistemi lineari Francesco Daddi - www.webalice.it/francesco.daddi Esercizi svolti sui sistemi lineari Esercizio 1. Risolvere il seguente sistema lineare al variare del parametro reale t: tx+(t 1)y + z =1 (t 1)y + tz =1

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

Derivate delle funzioni di una variabile.

Derivate delle funzioni di una variabile. Derivate delle funzioni di una variabile. Il concetto di derivata di una funzione di una variabile è uno dei più fecondi della matematica ed è quello su cui si basa il calcolo differenziale. I problemi

Dettagli

ESERCIZI SUI SISTEMI LINEARI

ESERCIZI SUI SISTEMI LINEARI ESERCIZI SUI SISTEMI LINEARI Consideriamo ora il sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti associato alla matrice A M n n, cioè SLO Vale il seguente = A. Teorema. Sia v R n \ } e sia λ C. Condizione

Dettagli

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti Esercizio 1. Determinare i massimi e minimi assoluti della funzione f(x, y) = 2x + 3y vincolati alla curva di equazione x 4 + y 4 = 1. Esercizio 2. Determinare

Dettagli

Esercizi su massimi e minimi assoluti e moltiplicatori di Lagrange. 1. Determinare il massimo ed il minimo assoluto della funzione

Esercizi su massimi e minimi assoluti e moltiplicatori di Lagrange. 1. Determinare il massimo ed il minimo assoluto della funzione Esercizi su massimi e minimi assoluti e moltiplicatori di Lagrange 1. Determinare il massimo ed il minimo assoluto della funzione f(x,y) = x 2 +y 2 xy +x+y A := {(x,y) R 2, x 0,y 0,x+y 3} 2. Determinare

Dettagli

4 0 = 4 2 = 4 4 = 4 6 = 0.

4 0 = 4 2 = 4 4 = 4 6 = 0. Elementi di Algebra e Logica 2008. Esercizi 4. Gruppi, anelli e campi. 1. Determinare la tabella additiva e la tabella moltiplicativa di Z 6. (a) Verificare dalla tabella moltiplicativa di Z 6 che esistono

Dettagli

TRIGONOMETRIA E COORDINATE

TRIGONOMETRIA E COORDINATE Y Y () X O (Y Y ) - α X (X X ) 200 c TRIGONOMETRI E OORDINTE ngoli e sistemi di misura angolare Funzioni trigonometriche Risoluzione dei triangoli rettangoli Risoluzione dei poligoni Risoluzione dei triangoli

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

m = a k n k + + a 1 n + a 0 Tale scrittura si chiama rappresentazione del numero m in base n e si indica

m = a k n k + + a 1 n + a 0 Tale scrittura si chiama rappresentazione del numero m in base n e si indica G. Pareschi COMPLEMENTI ED ESEMPI SUI NUMERI INTERI. 1. Divisione con resto di numeri interi 1.1. Divisione con resto. Per evitare fraintendimenti nel caso in cui il numero a del Teorema 0.4 sia negativo,

Dettagli

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno 2013 - FILA A Nome e cognome Matricola I Parte OBBLIGATORIA (quesiti preliminari: 1 punto ciascuno). Riportare le soluzioni su questo foglio, mostrando i

Dettagli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli

Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Appunti di Elettronica I Lezione 3 Risoluzione dei circuiti elettrici; serie e parallelo di bipoli Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 2603 Crema email:

Dettagli

7. SINGOLARITA E RESIDUI. 7.1 Punti Singolari Isolati.

7. SINGOLARITA E RESIDUI. 7.1 Punti Singolari Isolati. 7. SINGOLARITA E RESIDUI. 7. Punti Singolari Isolati. Definizione 55: Si dice che a C é un punto singolare isolato per una funzione f(z), se essa non é olomorfa in a, ma esiste δ > 0 tale che essa sia

Dettagli

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI

PARALLELO DI DUE TRASFORMATORI l trasformatore PARALLELO D DUE TRASFORMATOR l funzionamento in parallelo di due trasformatori, di uguale o differente potenza nominale, si verifica quando sono in parallelo sia i circuiti primari sia

Dettagli

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 2014

Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 2014 Proposta di soluzione della prova di matematica Liceo scientifico di Ordinamento - 14 Problema 1 Punto a) Osserviamo che g (x) = f(x) e pertanto g () = f() = in quanto Γ è tangente all asse delle ascisse,

Dettagli

Analisi Mat. 1 - Ing. Inform. - Soluzioni del compito del 23-3-06

Analisi Mat. 1 - Ing. Inform. - Soluzioni del compito del 23-3-06 Analisi Mat. - Ing. Inform. - Soluzioni del compito del 3-3-6 Sia p il polinomio di quarto grado definito da pz = z 4. Sia S il settore circolare formato dai numeri complessi che hanno modulo minore o

Dettagli

EQUAZIONI DI PRIMO GRADO

EQUAZIONI DI PRIMO GRADO Cognome... Nome... Equazioni di primo grado EQUAZIONI DI PRIMO GRADO Un'equazione di primo grado e un'uguaglianza tra due espressioni algebriche di primo grado, vera solo per alcuni valori che si attribuiscono

Dettagli

Programmazione per competenze del corso Matematica, Quinto anno 2015-16

Programmazione per competenze del corso Matematica, Quinto anno 2015-16 Programmazione per competenze del corso Matematica, Quinto anno 2015-16 Competenze di aree Traguardi per lo sviluppo dellle competenze Abilità Conoscenze Individuare le principali proprietà di una - Individuare

Dettagli

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1 MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui

Dettagli

CALCOLO DI DERIVATE. Passando al limite per h 0, si ha (fg) (x) = f (x)g(x) + f(x)g (x)

CALCOLO DI DERIVATE. Passando al limite per h 0, si ha (fg) (x) = f (x)g(x) + f(x)g (x) La derivata di un prodotto fg di due funzioni derivabili: [(fg)(x+h)-(fg)(x)]/h =[f(x+h)g(x+h)-f(x)g(x)]/h = [f(x+h)g(x+h) -f(x)g(x+h) +f(x)g(x+h)-f(x)g(x)]/h= [(f(x+h)-f(x))/h]g(x+h) + [(g(x+h)-g(x))/h]f(x)

Dettagli

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Sistemi di equazioni lineari. Rango di matrici Come è noto (vedi [] sez.0.8), ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante

Dettagli

CAMPI E LORO PROPRIETÀ

CAMPI E LORO PROPRIETÀ CMPI E LORO PROPRIETÀ 1.1 Introduzione ia una regione nello spazio in cui, in ogni suo punto, sia definita una grandezza g. La regione si dice allora soggetta ad un campo. Un campo può essere scalare,

Dettagli

LA CIRCONFERENZA La circonferenza è il luogo geometrico dei punti equidistanti da un punto C, detto centro.

LA CIRCONFERENZA La circonferenza è il luogo geometrico dei punti equidistanti da un punto C, detto centro. Geometria Analitica Le coniche Queste curve si chiamano coniche perché sono ottenute tramite l'intersezione di una superficie conica con un piano. Si possono definire tutte come luoghi geometrici e, di

Dettagli

EQUAZIONI GONIOMETRICHE ELEMENTARI

EQUAZIONI GONIOMETRICHE ELEMENTARI EQUAZIONI GONIOMETRICHE ELEMENTARI ) Definizione di equazione goniometrica elementare Si chiamano equazioni goniometriche elementari quelle in cui una funzione goniometrica (senx, cosx, tgx o cotgx) viene

Dettagli

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0. D0MINIO Determinare il dominio della funzione f ln 4 + Deve essere 4 + > 0 Ovviamente 0 Se > 0, 4 + 4 + quindi 0 < < > Se < 0, 4 + 4 4 e, ricordando che < 0, deve essere 4 < 0 dunque 7 < < 0 Il campo di

Dettagli

Completezza e compattezza

Completezza e compattezza 1 Completezza e compattezza Spazi metrici completi Data una successione x : N X, j x j, una sua sottosuccessione è la composizione x ν, ove ν : N N è strettamente crescente. Data una successione (x j )

Dettagli

Analisi Complessa. Prova intermedia del 7 novembre 2002 - Soluzioni. (z 11 1) 11 1 = 0.

Analisi Complessa. Prova intermedia del 7 novembre 2002 - Soluzioni. (z 11 1) 11 1 = 0. Analisi Complessa Prova intermedia del 7 novembre 2002 - Soluzioni Esercizio. Si consideri l equazione z 0. Quante soluzioni distinte esistono in C? Quante di esse sono contenute all interno del disco

Dettagli

CAPITOLO 2. Rette e piani. y = 3x+1 y x+z = 0

CAPITOLO 2. Rette e piani. y = 3x+1 y x+z = 0 CAPITOLO Rette e piani Esercizio.1. Determinare l equazione parametrica e Cartesiana della retta del piano (a) Passante per i punti A(1,) e B( 1,). (b) Passante per il punto C(,) e parallela al vettore

Dettagli

descrivere le caratteristiche della sfera utilizzare le formule inerenti. Introduzione

descrivere le caratteristiche della sfera utilizzare le formule inerenti. Introduzione Anno 4 Sfera 1 Introduzione In questa lezione parleremo di un importante solido di rotazione detto sfera. Ne daremo la definizione, ne studieremo le caratteristiche e le formule a essa inerenti. Al termine

Dettagli

SISTEMI LINEARI. x 2y 2z = 0. Svolgimento. Procediamo con operazioni elementari di riga sulla matrice del primo sistema: 1 1 1 3 1 2 R 2 R 2 3R 0 4 5.

SISTEMI LINEARI. x 2y 2z = 0. Svolgimento. Procediamo con operazioni elementari di riga sulla matrice del primo sistema: 1 1 1 3 1 2 R 2 R 2 3R 0 4 5. SISTEMI LINEARI Esercizi Esercizio. Risolvere, se possibile, i seguenti sistemi: x y z = 0 x + y + z = 3x + y + z = 0 x y = 4x + z = 0, x y z = 0. Svolgimento. Procediamo con operazioni elementari di riga

Dettagli

Matematica www.mimmocorrado.it 1

Matematica www.mimmocorrado.it 1 Equazioni letterali fratte di I grado Un equazione letterale fratta è un equazione fratta che contiene, oltre la lettera che rappresenta l incognita dell equazione, altre lettere, dette parametri, che

Dettagli

Le frazioni algebriche

Le frazioni algebriche Le frazioni algebriche Le frazioni algebriche, a differenza delle frazioni numeriche, sono frazioni che prevedono al denominatore espressioni polinomiali. Le seguenti, ad esempio, sono frazioni algebriche

Dettagli

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il

Lezione 3: Il problema del consumatore: Il Corso di Economica Politica prof. Stefano Papa Lezione 3: Il problema del consumatore: Il vincolo di bilancio Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza Il problema del consumatore 2 Applichiamo

Dettagli

Risoluzione delle equazioni del calore, delle onde e di Poisson con il metodo della Trasformata di Fourier

Risoluzione delle equazioni del calore, delle onde e di Poisson con il metodo della Trasformata di Fourier Risoluzione delle equazioni del calore, delle onde e di Poisson con il metodo della Trasformata di Fourier Prof. Orlando Ragnisco Corso Di Complementi Di Metodi Matematici Per La Fisica A.A. 24-25 Appunti

Dettagli

Trasformate integrali

Trasformate integrali Trasformate integrali Gianni Gilardi Pavia, 12 dicembre 1997 Siano I e J due intervalli di R, limitati o meno, e K : I J C una funzione fissata. Data ora una generica funzione u : I R, consideriamo, per

Dettagli

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 23 novembre 2005

IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 23 novembre 2005 PROGETTO OLIMPIADI DI MATEMATIA U.M.I. UNIONE MATEMATIA ITALIANA SUOLA NORMALE SUPERIORE IGiochidiArchimede-SoluzioniBiennio 3 novembre 00 1 Griglia delle risposte corrette Risoluzione dei problemi Problema

Dettagli

1. La funzione f(x) deve avere uno zero in corrispondenza di x=3

1. La funzione f(x) deve avere uno zero in corrispondenza di x=3 PROBLEMA 1: Il porta scarpe da viaggio Un artigiano vuole realizzare contenitori da viaggio per scarpe e ipotizza contenitori con una base piana e un'altezza variabile sagomata che si adatti alla forma

Dettagli

NUMERI COMPLESSI. Esercizi svolti., e) i 34, f) i 7. 10 i

NUMERI COMPLESSI. Esercizi svolti., e) i 34, f) i 7. 10 i NUMERI COMPLESSI Esercizi svolti 1. Calcolare le seguenti potenze di i: a) i, b) i, c) i 4, d) 1 i, e) i 4, f) i 7. Semplificare le seguenti espressioni: a) ( i) i(1 ( 1 i), b) ( + i)( i) 5 + 1 ) 10 i,

Dettagli

EQUAZIONI E DISEQUAZIONI GONIOMETRICHE

EQUAZIONI E DISEQUAZIONI GONIOMETRICHE EQUAZIONI E DISEQUAZIONI GONIOMETRICHE Prerequisiti Saper risolvere le equazioni algebriche. Conoscere le definizioni delle funzioni goniometriche. Conoscere i valori delle funzioni goniometriche per gli

Dettagli

Teoria dei Segnali Densità spettrale di energia e di potenza; campionamento e teorema di Shannon

Teoria dei Segnali Densità spettrale di energia e di potenza; campionamento e teorema di Shannon Teoria dei Segnali Densità spettrale di energia e di potenza; campionamento e teorema di Shannon Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Teoria

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE 2016 - PROBLEMA 1

SIMULAZIONE - 29 APRILE 2016 - PROBLEMA 1 www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 216 - PROBLEMA 1 Le centraline di controllo del Po a Pontelagoscuro (FE) registrano il valore della portata dell'acqua, ovvero il volume d'acqua che attraversa

Dettagli

BILANCIO DEI VINCOLI ED ANALISI CINEMATICA

BILANCIO DEI VINCOLI ED ANALISI CINEMATICA BILANCIO DEI VINCOLI ED ANALISI CINEMATICA ESERCIZIO 1 Data la struttura piana rappresentata in Figura 1, sono richieste: - la classificazione della struttura in base alla condizione di vincolo; - la classificazione

Dettagli

SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n

SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n SPAZI E SOTTOSPAZI 1 SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n Spazi di matrici. Spazi di polinomi. Generatori, dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione. Intersezione e somma di sottospazi,

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo

ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo ESERCIZI SVOLTI Giuliano Bonollo - Michele Bonollo 1 La seguente tabella riporta le frequenze relative riguardanti gli studenti di un università e gli esiti dell esame da essi sostenuto. Qual è la percentuale

Dettagli

Si dice parabola il luogo geometrico dei punti del piano, equidistanti da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice.

Si dice parabola il luogo geometrico dei punti del piano, equidistanti da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice. LA PARABOLA Definizione: Si dice parabola il luogo geometrico dei punti del piano, equidistanti da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice. Dimostrazione della parabola con

Dettagli

Prontuario degli argomenti di Algebra

Prontuario degli argomenti di Algebra Prontuario degli argomenti di Algebra NUMERI RELATIVI Un numero relativo è un numero preceduto da un segno + o - indicante la posizione rispetto ad un punto di riferimento a cui si associa il valore 0.

Dettagli

COMPLETAMENTO DI SPAZI METRICI

COMPLETAMENTO DI SPAZI METRICI COMPLETAMENTO DI SPAZI METRICI 1. Successioni di Cauchy e spazi metrici completi Definizione 1.1. Una successione x n n N a valori in uno spazio metrico X, d si dice di Cauchy se, per ogni ε > 0 esiste

Dettagli

Prerequisiti Per affrontare questo argomento sono necessarie conoscenze in:. atematica di base. Risoluzione di triangoli e quadrilateri. alcolo delle

Prerequisiti Per affrontare questo argomento sono necessarie conoscenze in:. atematica di base. Risoluzione di triangoli e quadrilateri. alcolo delle  N DIVIIONE DEI TERRENI Prerequisiti Per affrontare questo argomento sono necessarie conoscenze in:. atematica di base. Risoluzione di triangoli e quadrilateri. alcolo delle aree. Tecniche di rilievo

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

METODI MATEMATICI PER LA FISICA Si svolgano cortesemente i seguenti esercizi ESERCIZIO (6 PUNTI) METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 2 GENNAIO 25 Una volta identificato, nel piano complesso α, il dominio di convergenza della

Dettagli

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A

Definizione Dati due insiemi A e B, contenuti nel campo reale R, si definisce funzione reale di variabile reale una legge f : A Scopo centrale, sia della teoria statistica che della economica, è proprio quello di esprimere ed analizzare le relazioni, esistenti tra le variabili statistiche ed economiche, che, in linguaggio matematico,

Dettagli

0.1 Esercizi calcolo combinatorio

0.1 Esercizi calcolo combinatorio 0.1 Esercizi calcolo combinatorio Esercizio 1. Sia T l insieme dei primi 100 numeri naturali. Calcolare: 1. Il numero di sottoinsiemi A di T che contengono esattamente 8 pari.. Il numero di coppie (A,

Dettagli

Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA

Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA 1 1.4 Serie in campo complesso 1.4.1 Serie di potenze Una serie di potenze è una serie del tipo a k (z z 0 ) k. Per le serie di potenze in campo complesso valgono teoremi analoghi

Dettagli

Sistemi di equazioni lineari

Sistemi di equazioni lineari Sistemi di equazioni lineari A. Bertapelle 25 ottobre 212 Cos è un sistema lineare? Definizione Un sistema di m equazioni lineari (o brevemente sistema lineare) nelle n incognite x 1,..., x n, a coefficienti

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1. EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti 1. Determinare la soluzione dell equazione differenziale (x 2 + 1)y + y 2 =. y + x tan y = 2. Risolvere il problema di Cauchy y() = 1 2 π. 3. Risolvere il problema

Dettagli

Equazioni diofantee. Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Ottobre 2006

Equazioni diofantee. Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Ottobre 2006 Equazioni diofantee Alberto Abbondandolo Forte dei Marmi, 17 Ottobre 006 Un equazione diofantea è un equazione algebrica a coefficienti interi in una o più indeterminate di cui si cercano soluzioni intere.

Dettagli

I sistemi di equazioni di primo grado

I sistemi di equazioni di primo grado I sistemi di equazioni di primo grado RIPASSIAMO INSIEME SISTEMI DI EQUAZIONI DI PRIMO GRADO Un sistema di equazioni di primo grado in due (o più) incognite è l insieme di due (o più) equazioni di primo

Dettagli

7. Trasformata di Laplace

7. Trasformata di Laplace 7. Trasformata di Laplace Pierre-Simon de Laplace (1749-1827) Trasformata di Fourier e segnali causali In questa lezione ci occuperemo principalmente di segnali causali: Definizione 7.1 (Segnali causali)

Dettagli

Lezione 16: La funzione modulo. La composizione

Lezione 16: La funzione modulo. La composizione Lezione 16: La funzione modulo. La composizione Nelle prossime lezioni richiameremo un po di funzioni elementari insieme ad alcune proprietà generali delle funzioni. Prima di cominciare introduciamo una

Dettagli

ESERCIZI PER LE VACANZE

ESERCIZI PER LE VACANZE ESERCIZI PER LE VACANZE Tutti gli esercizi devono essere svolti sul quaderno. 1. Trova il quoziente di ciascuna frazione senza usare la calcolatrice (ricorda che puoi ridurre le frazioni ai minimi termini

Dettagli

Equazione irrazionale

Equazione irrazionale Equazione irrazionale In matematica, un'equazione irrazionale in una incognita è un'equazione algebrica in cui l'incognita compare all'interno del radicando di uno o più radicali. Ad esempio: Non sono

Dettagli

Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali /2e S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill

Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali /2e S. Borra, A. Di Ciaccio - McGraw Hill Statistica - metodologie per le scienze economiche e sociali /e S. Borra A. Di Ciaccio - McGraw Hill s. 9. Soluzione degli esercizi del capitolo 9 In base agli arrotondamenti effettuati nei calcoli si

Dettagli

Soluzione verifica del 16/12/2014

Soluzione verifica del 16/12/2014 Soluzione verifica del 6/2/204. Determinare dominio e codominio della funzione y = f(x) il cui grafico è rappresentato nella figura seguente; successivamente valutare i seguenti iti: x x 2 + x x 2 x 2

Dettagli

I Appello di Analisi Matematica I - 19-01-2009

I Appello di Analisi Matematica I - 19-01-2009 I Appello di Analisi Matematica I - 19-01-2009 Corso di laurea in Ingegneria Clinica. A.A. 2008-2009 Testo del compito d esame e sue soluzioni Esercizio 1. Studiare, al variare del parametro reale α, il

Dettagli

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio PROGETTO OLIMPIDI DI MTEMTI U.M.I. UNIONE MTEMTI ITLIN MINISTERO DELL PULI ISTRUZIONE SUOL NORMLE SUPERIORE IGiochidirchimede--Soluzionibiennio 18 novembre 2009 Griglia delle risposte corrette Problema

Dettagli

1 Multipli di un numero

1 Multipli di un numero Multipli di un numero DEFINIZIONE. I multipli di un numero sono costituiti dall insieme dei prodotti ottenuti moltiplicando quel numero per la successione dei numeri naturali. I multipli del numero 4 costituiscono

Dettagli

LA TRASFORMATA DI FOURIER, PROPRIETA ED ESEMPI (2) 12 Fondamenti Segnali e Trasmissione

LA TRASFORMATA DI FOURIER, PROPRIETA ED ESEMPI (2) 12 Fondamenti Segnali e Trasmissione LA RASFORMAA DI FOURIER, PROPRIEA ED ESEMPI () Fondamenti Segnali e rasmissione Proprieta della DF (5) Moltiplicazione nelle requenze: la DF inversa del prodotto delle DF di due segnali e uguale all integrale

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

Esercizio. Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/) Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I

Esercizio. Fabrizio Dolcini (http://staff.polito.it/fabrizio.dolcini/) Dipartimento di Fisica del Politecnico di Torino - Esercitazioni di Fisica I 1 Esercizio Un automobile sfreccia alla velocità costante v A = 180 Km/h lungo una strada, passando per un punto di appostamento di una volante della polizia stradale. La volante, dopo un tempo tecnico

Dettagli

2. Zeri, singolarità e residui

2. Zeri, singolarità e residui 2. Zeri, singolarità e residui Bernhard Riemann (1826-1866) Se solo conoscessi il vero enunciato del teorema! Allora sarebbe facile per me darne la dimostrazione... Lo scopo principale di questo capitolo

Dettagli

1.6 Serie di potenze - Esercizi risolti

1.6 Serie di potenze - Esercizi risolti 6 Serie di poteze - Esercizi risolti Esercizio 6 Determiare il raggio di covergeza e l isieme di covergeza della serie Soluzioe calcolado x ( + ) () Per la determiazioe del raggio di covergeza utilizziamo

Dettagli

6) f(x, y) = xy 1 log(5 2x 2y) x + y. 2x x 2 y 2 z 2 x 2 + y 2 + z 2 x Esercizio 2. Studiare gli insiemi di livello delle seguenti funzioni:

6) f(x, y) = xy 1 log(5 2x 2y) x + y. 2x x 2 y 2 z 2 x 2 + y 2 + z 2 x Esercizio 2. Studiare gli insiemi di livello delle seguenti funzioni: FUNZIONI IN PIÙ VARIABILI 1. Esercizi Esercizio 1. Determinare il dominio delle seguenti funzioni, specificando se si tratta di un insieme aperto o chiuso: 1) f(x, ) = log(x x ) ) f(x, ) = x + 3) f(x,

Dettagli

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0.

Numeri Complessi. 4. Ricordando che, se z è un numero complesso, zz è un numero reale, mettere sotto la forma. z 2 + 2z + 2 = 0. z 2 + 2z + 6 = 0. Numeri Complessi. Siano z = + i e z 2 = i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 2. Siano z = 2 5 + i 2 e z 2 = 5 2 2i. Calcolare z + z 2, z z 2, z z 2 e z z 2. 3. Ricordando che, se z è un numero complesso,

Dettagli

Applicazioni lineari e diagonalizzazione. Esercizi svolti

Applicazioni lineari e diagonalizzazione. Esercizi svolti . Applicazioni lineari Esercizi svolti. Si consideri l applicazione f : K -> K definita da f(x,y) = x + y e si stabilisca se è lineare. Non è lineare. Possibile verifica: f(,) = 4; f(,4) = 6; quindi f(,4)

Dettagli

Il Teorema di Kakutani

Il Teorema di Kakutani Il Teorema di Kakutani Abbiamo visto, precedentemente, il seguente risultato: 1 Sia X uno spazio di Banach. Se X è separabile, la palla è debolmente compatta. B X = {x X x 1} Il Teorema di Kakutani è un

Dettagli

I SEGNALI SINUSOIDALI

I SEGNALI SINUSOIDALI I SEGNALI SINUSOIDALI I segnali sinusoidali sono i segnali più importanti nello studio dell elettronica e dell elettrotecnica. La forma d onda sinusoidale è una funzione matematica indispensabile per interpretare

Dettagli