ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE PER LA STAGIONE

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1 ALLEGATO 2 DISCIPLINA PROVVISORIA DEL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE PER LA STAGIONE PREMESSA 1.1. La presente disciplina provvisoria del prelievo selettivo del cinghiale, con validità per la stagione venatoria , detta disposizioni operative e di dettaglio a completamento di quanto contenuto nel R.R. n. 1/2008 e nel relativo Allegato tecnico Per tutto quanto di seguito non disciplinato si rimanda al R.R. n. 1/2008 e al relativo Allegato tecnico nonché alla L.R. n. 8/1994 e succ. mod. 2 DISTRETTI 2.1. La perimetrazione di dettaglio dei distretti, contenuta nell allegato cartografico 1 del Provvedimento del Dirigente del Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile, Patrimonio ed edilizia prot. n del 19 giugno 2015, è consultabile in formato digitale presso l U.O. Vigilanza, caccia, pesca e forestazione della Provincia di Reggio Emilia. 3 ACCESSO AL PRELIEVO SELETTIVO DEL CINGHIALE 3.1. L accesso al prelievo è riservato a cacciatori in possesso della qualifica di cui all art. 2, comma 1, lettera c), R.R. n. 1/2008 o di titolo equipollente ai sensi dell art. 12, comma 2, R.R. n. 1/ L accesso al prelievo per i cacciatori in possesso di un abilitazione al prelievo selettivo non equipollente al titolo richiesto in ambito regionale è disciplinata dal R.R. n. 1/ L'assegnazione dei cinghiali in A.T.C., ai sensi dell'art. 56, comma 7, L.R. n. 8/1994, è riservata a coloro che risultano iscritti all'a.t.c. stesso per la stagione venatoria , con esclusione di coloro che praticano la caccia di selezione agli ungulati in mobilità controllata I soggetti gestori (A.T.C. e A.F.V.), prima dell'assegnazione dei capi ai cacciatori che ne fanno richiesta, sono tenuti a verificare che gli stessi siano in possesso dei requisiti di accesso al prelievo selettivo. 4 ASSEGNAZIONE DEI CAPI 4.1. La Provincia assegna ai soggetti gestori i contrassegni numerati di cui al R.R. n. 1/2008, prevedendo l'abbinamento tra contrassegno e capo assegnato (individuato per sesso/classe di età/distretto A.T.C. o A.F.V.); i soggetti gestori consegnano ai cacciatori i contrassegni numerati e l'assegnazione viene fatta abbinando cacciatore/capo assegnato/contrassegno/distretto A.T.C. o A.F.V.

2 5 COMUNICAZIONE DELL USCITA DI CACCIA 5.1. I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei punti di comunicazione delle uscite di caccia di cui all art.4, comma 4, lettera l), R.R. n. 1/2008, nonché l'abbinamento area di censimento e prelievo/punto di comunicazione uscita/punto di raccolta e controllo Chi esercita il prelievo selettivo del cinghiale deve annotare la giornata di caccia sul tesserino regionale contestualmente alla comunicazione di uscita di caccia al soggetto gestore La comunicazione preventiva di uscita e la comunicazione di rientro vengono fatte con le modalità indicate dal soggetto gestore Nel caso di uscita per l'abbattimento di più capi può essere effettuata una unica comunicazione cumulativa, purché si tratti di animali da abbattere all interno dello stesso distretto o all interno della stessa A.F.V Il cacciatore che intende esercitare il prelievo con munizioni senza piombo deve apporre, nella comunicazione dell uscita di caccia, la sigla SP a fianco del proprio nome. 6 ACCOMPAGNAMENTO 6.1. Nella comunicazione preventiva d'uscita di cui al precedente punto 5 devono essere indicate le generalità dell'eventuale accompagnatore All accompagnatore, durante l accompagnamento, è vietata la detenzione di armi e di munizioni, fatto salvo quanto previsto al successivo punto All'accompagnatore è consentita la detenzione di armi e di munizioni qualora sia assegnatario di un capo nel medesimo distretto e abbia provveduto alla comunicazione dell'uscita di caccia con le modalità specificate al punto 5. 7 MODALITA DI PRELIEVO 7.1. Il contrassegno numerato assegnato dalla Provincia deve essere inserito al tendine di Achille dell arto posteriore immediatamente dopo l abbattimento; tale contrassegno dovrà essere integro, stretto il più possibile fino ad aderire completamente al tendine dell'animale I capi abbattuti devono essere presentati al punto di raccolta e controllo abbinato a ogni distretto nel primo turno utile di apertura successivo all'abbattimento, fatto salvo quanto previsto al successivo punto Nel periodo in cui non è consentito il prelievo selettivo del capriolo, il cacciatore assegnatario di un capo è tenuto a contattare il responsabile del centro di raccolta e controllo (di cui al punto 9.1.) e concordare il conferimento del capo; il conferimento dovrà comunque avvenire negli orari di apertura del centro ed entro 36 ore dall'abbattimento Nel caso si proceda all'eviscerazione del capo abbattuto, prima del conferimento o presso il punto di raccolta e controllo, lo smaltimento delle interiora deve essere eseguito nei modi previsti dalla legge.

3 7.5. In caso di sospetto ferimento, il cacciatore ha l'obbligo di attivare le operazioni di recupero del capo ferito e di consegnare al conduttore del cane da traccia, prima dell'inizio delle operazioni di recupero, il contrassegno numerato di cui al punto Il cacciatore in possesso di un abilitazione al prelievo selettivo non equipollente al titolo richiesto in ambito regionale può procedere al prelievo del capo assegnato nel solo caso in cui vi sia accordo con l'accompagnatore sulla scelta del capo da prelevare. 8 MUNIZIONI ATOSSICHE 8.1. Gli A.T.C., al fine di incentivare l utilizzo di munizioni atossiche, devono prevedere adeguati punteggi di merito per i cacciatori che hanno effettuato il prelievo con munizioni non contenenti piombo Il cacciatore che ha comunicato l uscita di caccia in A.T.C., secondo le modalità previste al punto 5.5., con munizioni non contenenti piombo, non può detenere munizioni contenenti piombo. 9 PUNTI DI RACCOLTA E CONTROLLO 9.1. I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei punti di raccolta e controllo di cui all art. 4, comma 4, lettera l), R.R. n. 1/2008 corredato dei nominativi dei responsabili I soggetti gestori presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco soggetti in possesso del titolo di cui all'art. 2, comma 1, lettera j), R.R. n. 1/2008, autorizzati ad effettuare rilevamenti sui capi abbattuti e a compilare la scheda di abbattimento fornita dalla Provincia (modello di cui all'allegato 2A) I soggetti gestori comunicano altresì alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, gli orari di apertura dei punti raccolta e controllo (almeno due ore giornaliere) in cui i capi saranno a disposizione per i controlli Il punto di raccolta deve essere aperto e presidiato da uno dei soggetti autorizzati per tutto l'orario di apertura ogni qualvolta ci siano cacciatori in uscita di caccia, fatto salvo quanto previsto al successivo punto Nel periodo in cui non è consentito il prelievo selettivo del capriolo non è obbligatoria l'apertura dei punti di raccolta; il responsabile del punto di raccolta e controllo è tenuto in tal caso a concordare con il cacciatore il conferimento del capo con le modalità previste al punto Gli orari di apertura dei punti di raccolta possono essere variati nel corso della stagione, previa comunicazione alla Provincia Al punto di raccolta, l'operatore abilitato ai rilevamenti biometrici applica alla mandibola del capo abbattuto un secondo contrassegno numerato, fornito dalla Provincia, e ne annota il numero sulla scheda di abbattimento, esclusivamente nei casi di errore di specie, errore di classe, classificazione incerta o discordanza tra cacciatore assegnatario e operatore abilitato ai rilevamenti biometrici circa la classificazione del capo L'operatore abilitato ai rilevamenti biometrici non può compilare la scheda di abbattimento di capi per i quali abbia svolto la funzione di accompagnatore.

4 10 RECUPERO DEI CAPI FERITI Le operazioni di recupero sono eseguite esclusivamente dai soggetti abilitati ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), R.R. n. 1/2008, i cui nominativi risultano inseriti nell'elenco dei conduttori dei cani da traccia tenuto dalla Provincia. L'iscrizione in detto elenco è disposta a seguito di istanza dell'interessato, su richiesta degli A.T.C. o su richiesta del titolare di A.F.V Gli A.T.C. presentano alla Provincia, prima dell'avvio del prelievo, l'elenco dei soggetti, abilitati ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. g), R.R. n. 1/2008, autorizzati a svolgere il recupero dei capi feriti in azione di caccia nel territorio di propria competenza, e i nominativi dei responsabili dei conduttori dei cani da traccia L'attività di recupero dei capi feriti non costituisce esercizio venatorio e può essere esercitata anche nelle giornate di silenzio venatorio, negli ambiti protetti e in terreni in attualità di coltivazione, purché negli orari previsti per la caccia di selezione Durante le attività di recupero, il conduttore del cane da traccia ha l'obbligo di indossare l'indumento ad alta visibilità previsto dal R.R. n. 1/2008 per la caccia al cinghiale in forma collettiva Durante le attività di recupero, il conduttore del cane da traccia può portare e utilizzare esclusivamente un fucile con canna ad anima rigata di cui all'art. 13 della Legge n. 157/1992, del calibro previsto per il prelievo selettivo Le prescrizioni di cui ai punti e si applicano anche al conduttore di cui all'art. 20, comma 3, R.R. n. 1/ Fatto salvo quanto previsto all'art. 20, comma 3, R.R. n. 1/2008, il solo soggetto autorizzato al porto e all'uso dell'arma nelle operazioni di recupero é il conduttore del cane da traccia Prima dell'inizio delle operazioni di recupero, il conduttore di cane da traccia informa il responsabile di distretto, circa l'area di censimento e prelievo in cui si recherà, con le modalità indicate dal soggetto gestore Qualora il conduttore di cane da traccia non rilevi alcuna traccia di ferimento e pertanto giudichi l'animale non ferito dal tiro, riconsegna al cacciatore il contrassegno numerato di cui al punto 4.1. affidatogli come previsto dal punto In caso di mancato recupero del capo, giudicato ferito dal conduttore di cane da traccia, il contrassegno numerato di cui al punto 4.1. deve essere consegnato al punto di raccolta destinatario dell'animale e il responsabile del punto di raccolta compila la scheda di abbattimento fornita dalla Provincia annotando che il capo è stato abbattuto ma non recuperato Le operazioni di recupero devono terminare entro 48 ore dalla comunicazione di inizio attività; al termine delle operazioni, il conduttore di cane da traccia comunica l'esito dell'uscita al soggetto gestore con le modalità da quest'ultimo indicate In caso si renda necessario operare con modalità diverse da quelle sopra indicate, il conduttore di cane da traccia deve acquisire preventivamente l'assenso della Provincia.

5 Il conduttore di cane da traccia non può procedere al recupero di capi di cui sia stato assegnatario A coloro che partecipano alle operazioni di recupero è vietata qualsiasi forma di esercizio venatorio. 11 CONTROLLI E SANZIONI Il responsabile del punto di raccolta e controllo, nel caso riscontri abbattimenti di soggetti di specie, sesso o classe diversi rispetto a quelli assegnati, ovvero rilevi altre ipotesi di illecito soggetto a sanzione, deve darne comunicazione immediata Provincia, utilizzando il modello previsto all'allegato 2B alla presente Deliberazione, e deve trattenere il capo presso il punto di raccolta a disposizione per i controlli di competenza della Provincia In caso di erronea applicazione del contrassegno numerato di cui al punto 4.1. da parte del cacciatore, il responsabile del punto di raccolta e controllo rilascia al cacciatore una autorizzazione - utilizzando l'apposito modulo fornito dalla Provincia (ALLEGATO 2C) - ad apporre il contrassegno su altro capo assegnato; l'inversione di contrassegno non è soggetta a sanzione ai sensi dell'art. 61, comma 3, L.R. n. 8/ La Provincia, per i controlli di competenza, può ottenere l'apertura dei locali adibiti a punto di raccolta e controllo, previa richiesta ai responsabili degli stessi, anche al di fuori degli orari di apertura Non sono assoggettati a sanzione amministrativa, ai sensi dell'art. 61, comma 3, L.R. n. 8/1994, gli errori di classe rispetto al capo assegnato. 12 RENDICONTAZIONE Al fine di monitorare l'andamento del piano di prelievo, i soggetti gestori sono tenuti a comunicare alla Provincia il resoconto mensile degli abbattimenti; tale comunicazione è da effettuarsi entro i 7 giorni successivi al termine di ogni mese Al fine di consentire il controllo sulla regolare attuazione del piano di prelievo, entro il i soggetti gestori sono tenuti a consegnare il resoconto finale dei prelievi comprensivo delle copie delle schede di abbattimento (ALLEGATO 2A).

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