Perché le valvole termostatiche si bloccano?

Transcript

1 18 LUGLIO N 07/ 1 1 Perché le valvole termostatiche si bloccano? Con questo titolo provocatorio vogliamo soffermarci su alcune informazioni vitali, ma non sempre conosciute o applicate, che possono evitare ed abbattere drasticamente i malfunzionamenti che vengono imputati all unico attore visibile: la valvola termostatica! Questo fantastico dispositivo è spesso bistrattato ed accusato ingiustamente di colpe non sempre sue, dimenticandosi che è un organo in costante e continuo movimento e come tutti gli organi in movimento ha bisogno delle corrette manutenzioni eseguite con le giuste scadenze. Il tagliando all auto lo facciamo ogni km e non ci stupiamo che l olio e i filtri vengano sostituiti, che i freni e altri organi vengano controllati e se necessario fatta la prevista manutenzione ad essi. Allo stesso modo un impianto di riscaldamento ha il suo motore (la caldaia) le sue valvole (valvole di regolazione e valvole termostatiche) il suo olio che circola nel motore (l acqua) e i suoi filtri da pulire o sostituire periodicamente. Continuando il paragone vediamo come le case petrolifere ci informino tramite massicce campagne pubblicitarie di nuovi e performanti carburanti e olii che aumentano il rendimento del motore, diminuiscono le incrostazioni e l usura del motore ed altri vantaggi; si capisce quindi l importanza che hanno questi componenti all interno del motore e la necessità di averli di alta qualità: perché questo non accade altrettanto con l acqua dei nostri impianti di riscaldamento? Se poi si prevede di lasciare l auto ferma per qualche mese si stacca un polo della batteria dell auto per evitare che poi al momento necessario essa sia completamente scarica e ci tocchi sostituirla o ricaricarla, ed anche qui continuando il paragone, perché invece le teste termostatiche a fine stagione non vengono aperte completamente in modo da evitare che passino 4-5 mesi completamente chiuse con le guarnizioni premute sulla sede e, con acqua ferma non circolante, sotto l attacco di depositi che aderiscono tanto alla guarnizione quanto allo spillo della valvola incrostandoli e rendendone difficile il movimento al successivo ripristino dell impianto?

2 Caratteristiche dell acqua e definizioni Secondo l'attuale convenzione la durezza si riferisce alla concentrazione di sali di Calcio e Magnesio disciolti in acqua. La durezza totale esprime la concentrazione di calcio e magnesio, mentre la durezza temporanea è dovuta solo ai bicarbonati di calcio e magnesio, che precipitano durante l'ebollizione. La durezza permanente è dovuta a tutti i sali che dopo l'ebollizione non precipitano come carbonati e rimangono in soluzione (comprende quindi solfati, cloruri e i nitrati di calcio e magnesio). La durezza viene espressa in parti per milione (ppm) di Carbonato di Calcio (CaCO3) ma spesso si sente parlare di gradi francesi ( f) dove 10 ppm di Carbonato di Calcio = 1 f. Per afferrare meglio il significato vediamo che 1 ppm = 1 gr/m 3, quindi se abbiamo un acqua con una durezza 25/30 f, una volta riscaldata (il processo inizia già a 35/40 C), ci ritroveremo con 250/300 grammi di calcare per metro cubo d acqua! Classificazione dell acqua in base alla durezza Tipo di acqua Durezza in f Classificazione Acqua dolce Da 0 a 12 Acqua dolce molto corrosiva ed aggressiva Acqua media Da 12 a 25 Acqua di media durezza Acqua dura Da 25 a 37 Acqua molto dura, incrostante Acqua molto dura Oltre 37 Acqua estremamente dura, incrostante anche a freddo Il calcare è un ottimo isolante che però nel nostro caso diminuisce il rendimento del nostro impianto richiedendo più energia per restituire la stessa potenza inizialmente prevista. Inoltre la sezione di passaggio dei tubi diminuisce a causa delle incrostazioni che si formano portando anche a potenziali corrosioni degli stessi. Non da ultimo gli inconvenienti che ne derivano sono: - grippaggio di valvole - grippaggio di elettropompe - grippaggio di miscelatori - intasamento degli scambiatori - ecc. Per risolvere questi problemi bisogna abbattere la durezza dell acqua con addolcimento o condizionamento della stessa come prescritto dalle norme UNI CTI 8065

3 Limiti relativi ai trattamenti dell acqua negli impianti termici ad uso civile Impianto Potenza Durezza Acqua Riscaldamento 350 kw 15 f 15 f Riscaldamento 350 kw 35 f 35 f Sanitario 350 kw 25 f 25 f Trattamenti Obbligatori (secondo UNI CTI 8065) Filtro + Protettivo Filmante Filtro + Protettivo Filmante + Addolcitore Filtro + Protettivo Filmante Filtro + Protettivo Filmante + Addolcitore Condizionante chimico ad uso alimentare Addolcimento N.B. : L installatore è responsabile 10 anni per gli impianti realizzati, secondo la legge DPR 224/88 Responsabilità del produttore. Il progettista è responsabile della mancata applicazione di leggi e norme in vigore. I controlli obbligatori previsti dalla norma UNI CTI 8065 per gli impianti di riscaldamento ad acqua sono i seguenti e vanno fatti con le seguenti frequenze: Tipo di controllo Punto di preliev o Frequenza di analisi ASPETTO Acqua di riempimento o rabbocco Acqua di caldaia o in circuito 2 volte all anno PH Acqua di caldaia o in circuito 2 volte all anno DUREZZA TOTALE Acqua di riempimento o rabbocco 1 volta al mese FERRO Acqua di caldaia o in circuito 2 volte all anno CONDIZIONANTE CHIMICO Acqua di caldaia o in circuito 2 volte all anno RAME Acqua di caldaia o in circuito 2 volte all anno Se osserviamo quindi tutte queste indicazioni e rivediamo la cartina geografica del nostro Paese, mostrata precedentemente, notiamo che le zone in cui le caratteristiche dell acqua sono conformi a quanto richiesto sono una minima parte e deduciamo che ogni impianto dovrebbe essere curato e fatto oggetto di manutenzione ordinaria per prevenire problemi e ottimizzare le rese. Questo otturatore era bloccato a causa di depositi sullo spillo che ne impedivano lo scorrimento e creavano attriti sugli stretti passaggi tra le o-ring di tenuta della camera.

4 LA COSA DA NON FARE: Questo otturatore che era bloccato a causa di depositi è stato Sbloccato tirando lo spillo con delle pinze: le pinze hanno rovinato la sede di scorrimento rendendo poi necessaria la sostituzione dell intero gruppo otturatore! Oltre alla durezza dell acqua ci sono altre sostanze che possono essere pericolose per tutti i componenti dell impianto. Il seguente campione d acqua che alla vista era limpido e sufficientemente trasparente, una volta analizzato dal nostro ufficio qualità ha evidenziato i seguenti scostamenti: Sostanza Controllata Limite Permesso Quantità nel Campione Ammonio < 0,1 mg/l 0,5 mg/l Sostanze residue No Pigmento grigio Sostanze corrosive No Si Effetti sull impianto di riscaldamento Un incremento del valore di ammonio nel sistema crea corrosione in rame e ottone. Le sostanze residue possono causare un bloccaggio delle parti in movimento inserendosi negli spazi dati dalle tolleranze necessarie al movimento. La corrosione porta ad una perdita di efficienza del sistema di riscaldamento e causa malfunzionamenti dovuti al deposito di fanghiglia. Anche tutto il circuito di riscaldamento può essere bloccato e le parti in metallo possono essere distrutte dalla ruggine che scorre nell impianto. Altri fenomeni che complicano la vita agli impianti sono la deposizione di morchie (sedimenti grassi e scuri) e fanghi spesso presenti soprattutto in vecchi impianti. Un sistema sporco non solo perde in efficienza termica ma è anche insensibile a trattamenti anticorrosivi o filmanti. Possiamo identificare i fenomeni da deposizione con i seguenti tipi: - Incrostazioni: crescita cristallina di uno strato aderente di calcare o silice sulle superfici di scambio termico. - Fouling ( sporcamento ): depositi di sostanze come fango o ferro in sospensione nell acqua di reintegro o altre sostanze presenti in sospensione causate da residui di lavorazione, paste, olio, etc. - Bio-Fouling: depositi causati da microrganismi che possono introdursi nell impianto in vari punti e causare la formazione di limo. Ecco quindi perché anche gli impianti dovrebbero fare i tagliandi come la vostra automobile e perché anche l utente finale privato dovrebbe essere informato su come prendersi cura delle sue valvole termostatiche (perlomeno aprendole a fine stagione). Herz nella costruzione dei suoi prodotti usa materiali di alta qualità, lavorati con precisione micrometrica e testati secondo standard qualitativi molto severi; ogni valvola termostatica è verificata nella sua tenuta e marchiata indelebilmente come garanzia che il prodotto è conforme e può quindi soddisfare i 5 anni di garanzia.

5 Herz ha comunque pensato ad una soluzione nel caso in cui non sia possibile eseguire gli interventi sopraesposti ma si debba intervenire singolarmente per ripristinare il corretto funzionamento delle valvole termostatiche: HERZ CHANGEFIX l estrattore per gruppi otturatori di valvole termostatiche Herz! Con questo strumento si può infatti intervenire in pochi minuti per risolvere ogni difficoltà dovesse presentarsi con la valvola termostatica SENZA FERMARE O SVUOTARE L IMPIANTO e consentendo, grazie ai suoi accessori anche di pulire la sede della valvola da incrostazioni che ne impediscono il corretto funzionamento e misurare la pressione differenziale (con l apposito strumento di misurazione) nel caso ci siano problemi di rumorosità. Per maggiori informazioni su come riceverlo gratuitamente e per vederne il funzionamento clicca qui. Il nostro ufficio tecnico è a vostra disposizione per ogni ulteriore informazione su come occuparsi dell impianto e delle valvole termostatiche e naturalmente per ricevere ogni commento o feedback sull argomento trattato. Se volete scrivere potete farlo a: areatecnica@klimit.it, saremo lieti di rispondervi e accettare le vostre impressioni. Per chi si sta preparando alle vacanze estive vi auguriamo buon riposo ricordandovi che i nostri uffici e magazzino chiuderanno dal 08 Agosto al 19 Agosto 2011.