Adozione e sostegno alle famiglie
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- Lorenza Marisa Cavalli
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1 Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
2 Fondi Famiglia, genitorialità, educazione familiare, infanzia e adolescenza deliberazioni di di Giunta regionale del del 15/11/2016 e del del 27/12/ Opportunità per per fare fare sistema intorno alla alla tematica del del sostegno alla alla genitorialità, in in chiave chiave preventiva e promozionale: Piano Piano di di Massima delle delle attività per per l utilizzo dei dei fondi fondi erogati dal dal Dipartimento delle delle Politiche per per la la Famiglia e sviluppo progettualità integrate sull area dell educazione familiare e del del sostegno e promozione della della genitorialità Orientamento delle delle azioni e delle delle misure di di intervento verso verso un azione di di sistema per per l'interconnessione delle delle attività e la la loro loro più più completa qualificazione Coinvolgimento di di tutta tutta la la gamma dei dei servizi servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari presenti sui sui territori I I Centri Adozione -- in in quanto presidi incardinati nel nel sistema regionale dei dei servizi per per famiglie e minori, possono integrare le le attività a favore delle delle famiglie con con interventi di di prevenzione, orientamento e sostegno della della genitorialità intesa nella nella sua sua più più ampia e completa accezione, attraverso azioni azioni promosse sia sia direttamente che che in in collaborazione con con altri altri servizi servizi del del territorio, quali, quali, ad ad esempio, i i centri centri per per l affidamento familiare
3 I I punti cardine del del rinnovato accordo di di collaborazione in in materia di di adozione Soggetti Aderenti Regione Toscana Enti pubblici capofila dei 4 Centri per l Adozione di Area Vasta Enti Autorizzati all adozione internazionale operanti in Toscana Attività di coordinamento e monitoraggio Costituzione di un Tavolo di coordinamento a cadenza periodica (Enti Pubblici, Centri Adozione ed Enti Autorizzati) aperto alla partecipazione anche dei rappresentanti del Tribunale Minorenni, USR, Sistema Scolastico ed eventuali altri soggetti. Il Centro regionale di Documentazione sull Infanzia e l Adolescenza, di cui alla legge regionale 31/2000, assicura un contributo tecnico e scientifico a supporto della realizzazione delle attività individuate dal presente Accordo di collaborazione. Oggetto Accordo Individuare modalità di intervento per il supporto ed il sostegno alle coppie in ogni fase dell iter adottivo Durata Accordo 4 anni
4 I I punti cardine del del rinnovato accordo di di collaborazione in in materia di di adozione Finalità Accordo Rafforzare e qualificare le rete integrata dei servizi per l adozione Promuovere forme di collaborazione tra soggetti pubblici e privati per lo sviluppo della rete integrata dei servizi per l adozione Garantire livelli adeguati di intervento per coppie adottive e operatori Impegni reciproci dei soggetti aderenti Condividere modalità specifiche di scambio e raccordo operativo Promuovere la costituzione di tavoli di lavoro su argomenti utili al rafforzamento e alla qualificazione della rete dei servizi, nonché su tematiche specifiche e di attualità, prevedendo anche l eventuale coinvolgimento del Tribunale per i Minorenni, Collaborare per la diffusione ed il consolidamento dei contenuti dei protocolli operativi di intervento, indicazioni metodologiche, linee guida regionali e di strumenti informativi sui servizi offerti alle coppie adottive e sull attività dei Centri Adozione ed Enti Autorizzati Contribuire ai percorsi di approfondimento, confronto, informazione e formazione degli operatori (dei servizi e della scuola), redazione di documenti ed atti di indirizzo/orientamenti metodologici, nonché di iniziative pubbliche con il supporto dell Istituto degli Innocenti di Firenze ai sensi della LR 31/2000 Collaborare all attività di preparazione alle coppie aspiranti all adozione e per la definizione e l attuazione delle procedure amministrative finalizzate allo scambio di informazioni relative al percorso adottivo. Segue...
5 I I punti cardine del del rinnovato accordo di di collaborazione in in materia di di adozione Finalità Accordo Impegni reciproci dei soggetti aderenti Diffondere la cultura dell adozione e del sostegno alla genitorialità Sostenere il ruolo che le istituzioni scolastiche e le agenzie formative possono svolgere in materia di adozione, accoglienza e sostegno alla genitorialità Collaborare per la promozione e la realizzazione di attività/iniziative di informazione e sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza sui temi della cultura dell adozione e sui principi di sussidiarietà e di cooperazione internazionale. Collaborare all attuazione dei contenuti dell Accordo di Collaborazione tra Regione Toscana e Ufficio Scolastico Regionale (DGR 996/2014) anche in riferimento alla promozione ed alla realizzazione del sistema integrato per l accoglienza scolastica. Individuare azioni di intervento da realizzarsi con le istituzioni scolastiche e le agenzie formative sulle tematiche dei rapporti adozione e scuola anche attraverso specifici protocooli/accordi per la formazione dei docenti e del personale scolastico
6 I I principali passaggi degli indirizzi regionali in in materia di di attesa e post adozione Valutazione coppie Iter Iter adottivo Attesa e Post Adozione Revisione degli degli indirizzi per per la la valutazione delle delle coppie aspiranti all'adozione (indicazioni metodologiche approvate con con DGR DGR 702/2013) Indicazioni metodologiche in in materia di di interventi di di sostegno nell'adozione nazionale ed ed internazionale, per per le le fasi fasi dell'attesa, dell'affidamento preadottivo e del del post post adozione (indicazioni metodologiche approvate con con DGR DGR 1369/2016) Facilitare la la continuità della della presa presa in in carico carico anche anche nei nei periodi successivi alla alla valutazione ed ed al al conseguimento dell'idoneità Indicazioni operative per per la la preparazione delle delle coppie all'affidamento a rischio rischio giuiridico
7 Indicazioni metodologiche in in materia di di interventi di di sostegno nell'adozione nazionale ed ed internazionale, per per le le fasi dell'attesa, dell'affidamento preadottivo e del del post adozione STRUTTURA DOCUMENTO Soggetti coinvolti Collaborazione ed ed integrazione tra tra servizi servizi territoriali, Centri Centri Adozione e Enti Enti Autorizzati Fattori di di rischio e protezione Le Le fasi fasi dell'attesa, affidamento pre-adottivo e post post adozione Per Per ogni ogni fase: fase: Obiettivi dell'intervento Aree Aree tematiche dell'intervento La La metodologia di di lavoro I I livelli livelli di di intervento diffusi da da assicurare a tutte tutte le le famiglie ed ed il il sostegno mirato da da offrire a ciascun nucleo secondo i i bisogni specifici
8 Indicazioni metodologiche in in materia di di interventi di di sostegno nell'adozione nazionale ed ed internazionale, per per le le fasi dell'attesa, dell'affidamento preadottivo e del del post adozione ELEMENTI DI DI INTERESSE Richiamo concettuale ed ed operativo alla alla collaborazione e all'integrazione tra tra servizi territoriali, centri centri adozione ed ed enti enti autorizzati Codifica dei dei fattori di di rischio e di di protezione Definizione delle delle diverse fasi fasi che che compongono l'iter l'iter adottivo Definizione dell'aspetto metodologico: gruppi di di confronto e sostegno, progetti flessibili, gruppi gruppi figli figli adottivi, visite visite domiciliari ecc ecc Definizione delle delle dimensioni oggetto dell'osservazione e della della valutazione professionale IL IL PERCORSO... Indirizzi scatutiti da da un un lungo lungo lavoro di di confronto, condivisione, tra tra operatori sociali, socio-sanitari e sanitari. Linguaggio diffuso e condiviso
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