Marginazione polimorfonucleati

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1 Marginazione polimorfonucleati

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3 STIMOLI ATTIVANTI IL-1, TNFa

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5 SELETTINE MOLECOLE DI ADESIONE FASE DELL ADESIONE INIZIALE LASSA E-SELETTINA sulle cellule endoteliali P-SELETTINA cellule endoteliali e piastrine. E contenuta preformata nei granuli a delle piastrine e nei corpi di Weibel- Palade delle cellule endoteliali. L-SELETTINA su molti tipi di leucociti. MUCINE Sono un gruppo di proteine intensamente glicosilate. La presenza di acido sialico e fucosio è necessaria per il riconoscimento delle mucine da parte delle selettine. Per es., Sialyl-Lewis

6 MOLECOLE DI ADESIONE FASE DELL ADESIONE STABILE Molecole di adesione della famiglia delle IMMUNOGLOBULINE Si conoscono 2 molecole situate sulle cellule endoteliali: ICAM-1 (Intercellular Adhesion Molecule 1) VCAM-1 (Vascular Cell Adhesion Molecule 1) INTEGRINE Proteine eterodimeriche (una catena a e una catena b) Trans-membrana che funzionano come recettori anche per molecole della matrice extracellulare, quali fibronectina e laminina.

7 L importanza delle molecole di adesione nel processo infiammatorio è evidenziata da: Deficienze ereditarie di molecole di adesione: LAD I = Leucocyte Adhesion Deficiency Type 1 Difetto nella sintesi della subunità beta2 presente nelle integrine LFA1 LAD II alterazione nel metabolismo del fucosio che porta all assenza del ligando Sialyl-Lewis per la E-selettina

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9 Chemiotassi, Citotassine

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14 I FATTORI CHEMIOTATTICI sono sostanze che causano la migrazione direzionale di cellule. I fattori chemiotattici operanti nella infiammazione si possono dividere in : FATTORI CHEMIOTATTICI CLASSICI LE CHEMOCHINE

15 AGENTI CHEMIOTATTICI CLASSICI PAF = Platelet Activating Factor chemiotattico per: monociti, neutrofili, eosinofili N-formil peptidi peptidi di derivazione batterica. Le proteine batteriche iniziano con N-formil metionina. Anche i mitocondri di cellule danneggiate possono rilasciare N-formil peptidi perchè le proteine dei mitocondri sono N-formilate. chemiotattici per: neutrofili, monociti, eosinofili. Frammento C5a del Complemento fattore chemiotattico per: neutrofili, eosinofili, basofili, monociti. Leucotriene B 4 (LTB 4 ) E il più potente agente chemiotattico per i neutrofili, ma è attivo anche sugli altri leucociti.

16 Interleuchine, Chemochine, Citotassine

17 FAGOCITOSI

18 Fagociti professionali Neutrofili e macrofagi condividono la capacità di fagocitare e distruggere i microorganismi. Sono definiti fagociti professionali, poiché la fagocitosi è un attività che occasionalmente molte cellule possono esercitare.

19 FAGOCITOSI - fasi principali: RICONOSCIMENTO ed ADESIONE FAGOCITOSI UCCISIONE e DEGRADAZIONE dell organismo estraneo

20 MECCANISMI di RICONOSCIMENTO e ADESIONE 1) tramite recettori (Pattern Recognition receptors, PPR) per strutture molecolari condivise da varie classi di microbi (Pathogen-Associated Molecular Pattern, PAMP) e non presenti sulle cellule dell ospite. Alcuni esempi: Recettori per il lipopolisaccaride batterico Recettori per i residui terminali di mannosio, presenti su alcune glicoproteine batteriche (le glicoproteine dei mammiferi terminano con residui di ac. Sialico o di N- acetilgalattosamina) --> possono indurre la fagocitosi. Recettori per RNA a doppia elica, presente in molti virus Recettori per sequenze CpG non metilate, comuni nel DNA batterico, ma assenti in quello di mammifero. Recettori spazzino (scavenger) --> possono indurre la fagocitosi.

21 MECCANISMI di RICONOSCIMENTO e ADESIONE 2) Meccanismo di riconoscimento tramite opsonizzazione. Le principali opsonine sono: - Anticorpi IgG recettori per il frammento Fc - Frammenti del complemento C3b e altri recettori CR1, CR2 e CR3 - Collettine: proteine plasmatiche che legano i carboidrati: - Pentrassine: proteina C-reattiva, proteina plasmatica prodotta in gran quantità dal fegato durante la risposta di fase acuta Altre: Fibronectina, fibrinogeno, ecc.

22 I NEUTROFILI CHE PER CHEMIOTASSI ARRIVANO NEL FOCOLAIO INFIAMMATORIO HANNO IL RUOLO DI FAGOCITARE I BATTERI, I DETRITI CELLULARI O LE PARTICELLE DI MATERIALE ESTRANEO EVENTUALMENTE PRESENTI.

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24 FAGOCITOSI

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26 Opsonizzazione

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28 ESPLOSIONE RESPIRATORIA NADPH Ossidasi 1) 2O 2 + NADPH 2O NADP + + H + Superossido Dismutasiasi 2) 2O 2 + 2H + O 2 + H 2 O 2 5) Cl - + H 2 O Mielo 2 OCl - + H 2 O Perossidasi (ipoclorito) 6) NH OCl - NH 2 Cl + H 2 O (monocloramina)

29 Ossido nitrico (NO), enos, inos

30 I NEUTROFILI DISPONGONO DI DUE DIVERSI MECCANISMI PER DISTRUGGERE I BATTERI UNA VOLTA CHE LI HANNO FAGOCITATI IPOCLORITO ACQUA OSSIGENATA 1) ENZIMI LISOSOMIALI 2) MECCANISMO OSSIGENO-DIPENDENTE

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32 Malattia granulomatosa cronica (CGD) Comprende un gruppo di malattie ereditarie rare con fenotipo comune Deficit di NADPH ossidasi Infezioni ricorrenti e gravi con germi catalasipositivi, per es. Stafilococchi e altri Diagnosi con test NBT o test di ossidazione della diidrorodamina (DHR)

33 L altra faccia della medaglia DANNO AI TESSUTI rilascio all esterno di prodotti leucocitari: Idrolasi acide e proteasi neutre Specie attive dell O2 Mediatori dell infiammazione, quali metaboliti dell ac. arachidonico (prostaglandine e leucotrieni). ipossia per stasi nel microcircolo

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37 MASTOCITI e BASOFILI: RILASCIO DI ISTAMINA (mediatore chimico dell infiammazione preformato)

38 AZIONE DELLE AMINE VASOATTIVE (ISTAMINA) Vasodilatazione del microcircolo locale Aumento locale del flusso sanguigno in arrivo (iperemia attiva) aumento della pressione idrostatica Diminuzione locale del deflusso sanguigno (iperemia passiva) aumento della pressione idrostatica

39 AZIONE DELL ISTAMINA: Vasodilatazione ed Alterazione della Permeabilità Vasale

40 ALTERAZIONE DELLA PERMEABILITA VASALE

41 Mastociti

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