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1 Diritto Privato Europeo Pratiche commerciali sleali (Traccia della lezione) prof. Angelo Venchiarutti

2 Direttiva 2005/29/CE, 11 maggio 2005, Pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno Libro verde sulla tutela dei consumatori 2001: prendere in considerazione non soltanto fase contrattuale e precontrattuale, bensì anche fase prodromica (nella quale il consumatore viene in contatto con il professionista:.); Direttiva Regole generali >>>Fase antecedente le trattative; Modifiche significative alle direttive (contratti a distanza) pubblicità ingannevole e comparativa (Dir- 84/450/CEE); Diritto privato europeo 2

3 Considerando: scopi >>bilanciamento interesse consumatori e esigenze degli imprenditori: garantire ai consumatori un elevato livello di tutela (1, 11, 15), nel rispetto dei «diritti fondamentali e dei principi riconosciuto dalla Carta» (25) ; proteggere una concorrenza leale; tutelando le imprese, etc. (8, 9) Divieto generale delle pratiche commerciali sleali che falsano il comportamento economico dei consumatori (11); - - Definizioni: art. 2; Consumatore medio: Conformemente al principio di proporzionalità, e per consentire l'efficace applicazione delle misure di protezione in essa previste, la presente direttiva prende come parametro il consumatore medio che è normalmente informato e ragionevolmente attento ed avveduto, tenendo conto di fattori sociali, culturali e linguistici, secondo l'interpretazione della Corte di giustizia, (18) Diritto privato europeo 3

4 Ambito di applicazione: art. 3 Pratiche commerciali sleali (art. 5): contraria alla diligenza professionale; e falsa o è idonea a falsare in misura rilevante il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commerciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori; Elenco esemplificativo di pratiche che debbono considerarsi sleali in quanto ingannevoli o aggressive Allegato: tipizzate 31 fattispecie di comportamenti commerciali ritenuti sleali (c.d. «lista nera») Diritto privato europeo 4

5 Pratiche commerciali ingannevoli (sez. I): Azioni ingannevoli: art. 5 Una pratica commerciale è considerata ingannevole se contiene informazioni false e sia pertanto non veritiera o possa ingannare il consumatore medio - anche se l'informazione è di fatto corretta - e portarlo ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbe assunto. Fra gli esempi di simili azioni troviamo informazioni false o truffaldine che riguardano: l esistenza o la natura del prodotto; le caratteristiche principali del prodotto ( la sua disponibilità, i rischi, la composizione, l'origine geografica, i risultati che si possono attendere dal suo uso, ecc.); la portata degli impegni del professionista; il prezzo o l'esistenza di uno specifico vantaggio in termini di prezzo; la necessità di una manutenzione o riparazione. Omissioni ingannevoli: art. 6 Si hanno quando le informazioni chiave di cui il consumatore medio, a seconda del contesto, necessita per assumere una decisione commerciale informata si omettano o si forniscano in modo poco chiaro, incomprensibile, ambiguo o inopportuno e portino (o possano portare), per questo, il consumatore ad assumere una decisione su un acquisto che altrimenti non avrebbe preso. Diritto privato europeo 5

6 Pratiche commerciali aggressive (sez. II): artt. 8 e 9 Le decisioni di natura commerciale dei consumatori devono essere libere e non possono essere prese in seguito al ricorso a molestie, coercizione o indebito condizionamento nei loro confronti; Per stabilire se ha o meno luogo una pratica commerciale aggressiva, occorre tenere conto di vari elementi fra i quali: la natura, il luogo e la durata della pratica aggressiva; il ricorso eventuale alla minaccia fisica o verbale; lo sfruttamento, da parte del professionista, di una circostanza specifica di gravità tale da alterare la capacità di valutazione del consumatore al fine di influenzarne la decisione; le eventuali condizioni non contrattuali sproporzionate, imposte al consumatore che desideri far valere i suoi diritti contrattuali; Diritto privato europeo 6

7 Codici di condotta : art. 10; art. 6, co. 2, È altresì considerata ingannevole una pratica commerciale che, nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, induca o sia idonea ad indurre il consumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso e comporti: b) il mancato rispetto da parte del professionista degli impegni contenuti nei codici di condotta che il medesimo si è impegnato a rispettare, ove: i) non si tratti di una semplice aspirazione ma di un impegno fermo e verificabile; e ii) il professionista indichi in una pratica commerciale che è vincolato dal codice. Diritto privato europeo 7

8 Mezzi di tutela: art. 11, co. 1 Gli Stati membri assicurano che esistano mezzi adeguati ed efficaci per combattere le pratiche commerciali sleali al fine di garantire l'osservanza delle disposizioni della presente direttiva nell'interesse dei consumatori; Codice del consumo: artt quater Tutela amministrativa: AGCM (art. 27) Tutela giudiziaria ordinaria (?) Diritto privato europeo 8

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