AVVISO PUBBLICO PER LA COSTITUZIONE DI POLI FORMATIVI PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (I.F.T.S.) 2006/2007

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1 ALLEGATO A (Il presente allegato è composto da n. 9 pagine) AVVISO PUBBLICO PER LA COSTITUZIONE DI POLI FORMATIVI PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (I.F.T.S.) 2006/2007 a. Premessa b. Normativa e documenti di programmazione c. Quadro di riferimento per l individuazione di settori / comparti nei diversi ambiti territoriali d. Finalità dei Poli Formativi e. Settori prioritari f. La progettazione g. Requisiti dei soggetti coinvolti h. Documentazione da allegare alla candidatura e al programma di intervento al momento della presentazione i. Procedure e termini per la presentazione della candidatura e del programma di intervento l. Modalità e criteri per la valutazione della candidatura e del programma di intervento m. Risorse finanziarie disponibili n. Norme di gestione o. Monitoraggio e valutazione p. Informazione e pubblicità q. Disposizioni finali r. Tutela privacy a-premessa Al fine di raggiungere entro il 2010 gli obiettivi fissati dal Consiglio di Lisbona nel 2000 per lo sviluppo di un economia fondata sulla conoscenza, le linee guida comunitarie indicano la necessità di promuovere nuovi modelli fondati su una più stretta relazione tra istituzioni formative, mondo del lavoro e sistema territoriale. In tale contesto si colloca il processo di consolidamento del sistema per l IFTS, che, come indicato nell Accordo del 25/11/2004 in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni e Stato Città ed Autonomie Locali, per superare progressivamente la precarietà e la frammentazione degli interventi nonché per facilitare l accumulazione delle conoscenze e delle esperienze dovrà realizzarsi anche mediante programmi di intervento assegnati a istituzioni scolastiche o a sedi formative accreditate, che possano operare su base pluriennale assumendo la denominazione di Poli formativi per l IFTS con la funzione prioritaria di trasferimento dei linguaggi e delle metodologie dell innovazione (scientifiche, tecnologiche, organizzative ecc.) tra istituzioni di ricerca e imprese. Per Poli Formativi per l Istruzione e la Formazione Tecnica Superiore si intendono raggruppamenti di soggetti (composti da Università, Imprese, Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore, Enti e/o Centri di formazione e Centri di ricerca) cui sarà affidata, in base a programmazione pluriennale e in relazione a obiettivi quali/quantitativi d eccellenza, la realizzazione di percorsi di IFTS riferibili ad aree e settori specifici del proprio territorio nei quali siano state individuate particolari esigenze connesse all innovazione tecnologica e alla ricerca. I Poli formativi per l IFTS si dovranno, pertanto, connotare prioritariamente per il forte radicamento nel tessuto produttivo locale e per la distintiva specializzazione settoriale, da attestare mediante: 1

2 partecipazione attiva di soggetti appartenenti ai sistemi formativi, della produzione, della ricerca e del lavoro, che dovranno operare come reti territoriali permanenti al fine di migliorare la qualità e l efficacia dell offerta formativa; coinvolgimento nel raggruppamento esclusivamente di soggetti portatori di competenze e conoscenze distintive nel settore specifico di intervento; realizzazione di azioni formative, finanziate sulla base di una programmazione pluriennale (di norma triennale), dedicate a profili formativi definiti e valutate in base ad obiettivi specifici di apprendimento e occupazionali; capacità di attrarre risorse per il cofinanziamento delle attività formative (forme di partenariato pubblico - privato). b-normativa e documenti di programmazione I poli formativi sono stati previsti dall Accordo della Conferenza Unificata del 25 novembre 2004, relativo alla programmazione IFTS Oltre al documento tecnico Linee guida per la programmazione 2004/2006 dei percorsi dell'ifts e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi, occorre fare riferimento al Piano per l Innovazione, la Crescita e l Occupazione (P.I.C.O) per il rilancio della Strategia di Lisbona, attivato nel 2005, che prevede uno specifico progetto finalizzato a dotare i Poli formativi di laboratori tecnologici indispensabili a sostenerne lo sviluppo. Esaurita una fase di primo apprendimento cooperativo, che lascia in eredità una significativa capacità al confronto di interessi e programmi - ma che raramente ha prodotto cambiamenti di sistema nei territori di applicazione, le nuove politiche locali dovranno tendere in misura crescente alla costruzione e/o allo sviluppo di CLUSTER competitivi capaci di valorizzare una rete organizzata di attori imprenditoriali e istituzionali nello sfruttamento di un particolare vantaggio competitivo detenuto dall area, arricchito naturalmente delle necessarie relazioni operative sovralocali, create attraverso un esercizio di sussidiarietà virtuosa. Il rischio di dispersione e frammentazione che ha caratterizzato le scelte politiche sia nel campo della formazione che della ricerca, dovrà pertanto essere superato creando e sviluppando alcuni qualificati poli della ricerca/innovazione e della formazione (nell accezione di ambiti territoriali di aggregazione e attrazione, connotati dall appartenenza ad un settore/comparto produttivo) quali elementi di reale traino per il modello di sviluppo locale sopra richiamato. c-quadro di riferimento per l individuazione di settori / comparti nei diversi ambiti territoriali Per l individuazione dei settori /comparti strategici d intervento dei futuri Poli formativi per l IFTS si ritiene corretto procedere attraverso le indicazioni contenute nei recenti documenti di programmazione P.I.C.O. e D.S.R. Indicazioni estratte da documento di programmazione P.I.C.O. I cluster a valenza multiregionale individuati dalle Regioni italiane, pur declinati nei caratteri relativi alle specificità locali, sono essenzialmente riconducibili a: Energia, con particolare riferimento alle energie rinnovabili. Biotecnologie e scienze della vita ICT - Information and Communication Technology Meccanica avanzata, Cantieristica e Nautica High tech, chimica e nuovi materiali TAC Tessile Abbigliamento Calzature Aerospaziale e settori innovativi dell ingegneria Agroindustria e agroalimentare Turismo integrato e sostenibile Nella definizione di settori prioritari si dovrà tener conto della rilevanza centrale dell integrazione tra ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e processi formativi. 2

3 1-A questo proposito va ricordato che il P.I.C.O. prevede: l attuazione di 12 programmi strategici di ricerca nei settori della salute, farmaceutico e biomedicale, dei sistemi di manifattura, della motoristica, della cantieristica navale e aeronautica, della ceramica, delle telecomunicazioni, dell agroalimentare, dei trasporti e della logistica avanzata, dell ICT e componentistica elettronica e della microgenerazione energetica; la creazione di 12 laboratori di collaborazione pubblico-privata per lo sviluppo della ricerca nel Mezzogiorno nei settori della diagnostica medica, dell energia solare, dei sistemi avanzati di produzione, dell e-business, delle bio-tecnologie, della genomica, dei materiali per usi elettronici, della bioinformatica applicata alla genomica, dei nuovi materiali per la mobilità, dell'efficacia dei farmaci, dell open source del software, dell analisi della crosta terrestre; rafforzamento dei laboratori pubblico-privati già operanti nel Centro-Nord in settori quali difesa del territorio, materiali avanzati, ingegneria tissutale, bioinformatica; lo sviluppo di 24 distretti tecnologici, che estendono l esperienza dei distretti industriali italiani a settori ad alto contenuto tecnologico e potenziale innovativo; l ampliamento e l uso razionale delle infrastrutture nel settore energetico e idrico; settori di rilevanza strategica aventi ricadute tecnologiche nei processi produttivi e nel benessere dei cittadini e in condizione di garantire una migliore tutela ambientale, con particolare attenzione alle fonti energetiche alternative. 2-Indicazioni estratte da documento di programmazione D.S.R. A partire dal Documento Strategico Preliminare si delineano per la Regione Lazio, tre possibili processi evolutivi da cui discendono diverse priorità d intervento: la tradizione industriale, ovvero la conferma dei settori che hanno rappresentato storicamente gli assi portanti dello sviluppo economico del Lazio e che stanno mostrando positivi segnali di ripresa; la transizione neo-industriale, che prevede invece l affermazione di attività finalizzate a produzioni di qualità (come nell agro-alimentare), di specializzazione tecnologica e ad alto contenuto di conoscenza, come le tecnologie informatiche e di comunicazione (ICT), l audiovisivo, le biotecnologie, la nautica, i materiali avanzati, le tecnologie energetiche e ambientali e l aerospaziale Si tratta, nel complesso, di settori capaci di inserirsi in modo sempre più strutturato nei mercati mondiali, grazie a più incisive politiche di internazionalizzazione commerciale e produttiva, a strategie di qualificazione e innovazione tecnologica e allo sviluppo di attività di servizio a queste funzionali; lo scenario post-industriale fondato sulla capacità di un ampio ventaglio di attività terziarie finora complementari alla produzione industriale o alle esigenze delle famiglie, di diventare meno dipendenti dal mercato locale e di intercettare un bacino di domanda interregionale e/o nazionale (turistico-alberghiero, fieristico-congressuale, logistica avanzata ). d-finalità dei Poli Formativi a- La costituzione dei Poli formativi per l IFTS nell ambito della Regione Lazio è finalizzata al conseguimento dell obiettivo prioritario di assicurare stabilità, visibilità e qualità all offerta formativa (relativa al sistema IFTS) e garantire un maggiore raccordo con i fabbisogni formativi del mercato del lavoro. Per il raggiungimento di tale finalità i Poli dovranno pertanto rafforzare l integrazione tra i sistemi dell istruzione della formazione, del lavoro nonché della ricerca, ottimizzare le disponibilità finanziarie attraverso economie di scala e l attrazione di risorse aggiuntive, garantire un offerta formativa di qualità in tutto il territorio regionale anche attraverso l elaborazione di una progettazione didattica dei percorsi, innovativa e correlata ad azioni di ricerca e di trasferimento tecnologico. b- La Regione Lazio intende promuovere il superamento di un esclusiva programmazione di corsi IFTS a bando annuale ; la programmazione dovrà essere almeno triennale e dovrà essere approvata dal Comitato regionale IFTS ai sensi della Legge n. 144 del e ai sensi dell Accordo della Conferenza Unificata del e dai competenti organi di concertazione, secondo quanto previsto dall art. 8 della legge regionale n. 38 del All interno della programmazione pluriennale potranno essere previsti progetti annuali di formazione. 3

4 I progetti pluriennali dovranno integrare formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, connotati da standard di eccellenza, in settori strategici, prevedendo sia corsi IFTS annuali, sia corsi rispondenti a esigenze contingenti espresse dai sistemi produttivi locali. In quanto finalizzati ad assicurare maggiore stabilizzazione dell offerta formativa tecnica di livello superiore, i Poli formativi per l IFTS dovranno pertanto configurarsi come raggruppamenti attentamente dimensionati (per numero di componenti ed estensione territoriale) e composti da Università, Imprese, Istituti scolastici secondari superiori, Enti/Centri di formazione e Centri di Ricerca; c- In sintesi, i Poli formativi per l IFTS si qualificano per i seguenti aspetti principali: per l importanza che attribuiscono alla capacità di interazione tra i diversi attori per lo scambio e l innovazione delle informazioni e dei servizi; per la capacità di integrazione e valorizzazione delle reti territoriali già esistenti; per la capacità di articolare le figure professionali già definite in sede di Conferenza unificata in profili professionali innovativi, capaci di sostenere il trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca alle piccole e medie imprese e lo sviluppo delle filiere produttive che caratterizzano il territorio e le sue vocazioni. d- Il successo del processo di integrazione dei sistemi dipende essenzialmente dallo sviluppo della concertazione fra le istituzioni e il rafforzamento del ruolo delle parti sociali, con la previsione di fasi e momenti diversi, dalla progettazione al coordinamento, gestione e svolgimento delle attività, fino alla valutazione esterna e autovalutazione: l interazione fra vari livelli, da quelli prettamente istituzionali a quelli didattico-formativi ed amministrativo-gestionali. Gli elementi fondanti il processo di integrazione del sistema IFTS, così come definiti nei relativi documenti di programmazione, costituiscono condizioni indispensabili per la progettazione degli interventi. In particolare si dovrà garantire con idonea documentazione: l attivazione di un forte ed esteso partenariato territoriale e sociale; l approccio settoriale; il collegamento organico con la ricerca scientifica e tecnologica; una particolare attenzione alla collaborazione multi-regionale ed alla dimensione europea. e-settori prioritari Per la costituzione dei Poli sono stati individuati i settori sotto elencati tenendo conto delle priorità strategiche individuate sulla base di una preliminare valutazione tecnica della documentazione citata. Per la collocazione dei Poli formativi per l IFTS sono stati individuati i seguenti ambiti prioritari, con riferimento ai settori di intervento dell IFTS, già definiti con gli accordi in sede di Conferenza unificata 1 agosto 2002, 29 aprile e 25 novembre 2004, 16 marzo 2006: Agricoltura (Agroindustria e agroalimentare); Ambiente (energia, con particolare riferimento alle energie rinnovabili); Industria e artigianato - ICT (Audiovisivo ICT); Industria e artigianato-manifatture ( Grafica ed editoria, Aerospaziale e settori innovativi dell ingegneria, Tecnologie della produzione, Manutenzione, Chimico-farmaceutico); Trasporti (Mobilità intelligente e sostenibile, logistica avanzata, Nautico); Turismo (Beni e attività culturali, Turistico-alberghiero, Fieristico-congressuale, Enogastronomico, Turismo integrato e sostenibile, Cultura dell accoglienza, Turismo nautico). A seguito del percorso di concertazione sono stati individuati i seguenti Poli tematici: Cinema e Audiovisivo ICT Information and Communication Technology Ambiente ed energia, con particolare riferimento alle energie rinnovabili Beni e attività culturali Nautico Chimico farmaceutico Logistica, Mobilità sostenibile; 4

5 Tecnologico della grafica editoriale; Agroindustria e agroalimentare; Tecnologia della produzione, Manutenzione; Aerospaziale e settori innovativi dell energia; Turismo integrato, Enogastronomico, cultura dell accoglienza; Fieristico congressuale. I poli potranno essere anche interprovinciali. f - La progettazione Il Polo dovrà presentare un programma di intervento che sviluppi le seguenti azioni tipiche: a) una puntuale ricognizione dei fabbisogni formativi delle imprese del settore (anche attraverso focus-group con le imprese interessate) per articolare le figure professionali considerate in profili rispondenti alle esigenze delle imprese medesime. Con particolare attenzione vanno considerate le esigenze connesse al trasferimento tecnologico di processo e di prodotto; b) l impegno alla progettazione e alla realizzazione, secondo gli standard definiti nei documenti nazionali di riferimento, di almeno due percorsi IFTS. Dovrà essere indicato altresì, l approccio settoriale previsto, il settore di riferimento e la figura professionale, individuata nell ambito delle n. 49 figure professionali definite con gli Accordi in sede di Conferenza Unificata pubblicati sulla G.U. Suppl. Ord. n. 160, alla G.U. n. 225 del 27/09/2005, nonché, sulla base della ricognizione effettuata sui fabbisogni formativi, una prima declinazione del profilo professionale che si intende formare; c) l accompagnamento al lavoro dei giovani che hanno concluso positivamente i percorsi IFTS, anche attraverso le associazioni datoriali, specificando in particolare le modalità, i tempi ed i risultati attesi; d) la ricaduta delle innovazioni realizzate nei percorsi IFTS sui docenti della scuola e della formazione professionale, attraverso iniziative di aggiornamento, che possano coinvolgere un ampio numero di istituzioni scolastiche e formative. A fronte di criteri organizzativi e gestionali unitari i Poli erogheranno, in base ad una programmazione pluriennale, almeno due progetti di formazione tecnica conforme a standard nazionali (approvati in Conferenza Unificata): in settori specifici nei quali siano state individuate particolari esigenze connesse all innovazione tecnologica e alla ricerca; in aree territoriali definite, che rivestono significato strategico in relazione ai settori d intervento. g- Requisiti dei soggetti coinvolti Il Polo che dovrà assicurare valenza a carattere tematico-territoriale, dovrà avere i seguenti requisiti minimi: _ Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, avente sede nel territorio regionale, attinenti al settore considerato, costituiti in rete anche allo scopo di coinvolgere un più ampio bacino territoriale, e con specifica esperienza nella realizzazione di corsi di IFTS; _ un Ente di formazione accreditato, avente sede nel territorio regionale, nell ambito della formazione superiore con specifica esperienza nel settore considerato che assicuri direttamente o tramite raccordo un servizio formativo e i Centri di formazione provinciali e/o comunali che hanno avviato la procedura di accreditamento; _ un Università, sempre con sede nel territorio regionale, con un offerta formativa coerente, per la realizzazione delle attività, per il riconoscimento dei crediti formativi e per l individuazione di un responsabile scientifico; _ imprese certificate, con unità operative nel territorio regionale, segnalate ed in raccordo con le rispettive associazioni datoriali, con almeno cinque addetti, che operino nel settore ed abbiano nella pianta organica le figure in questione o figure affini; 5

6 _ un centro di ricerca, operante nel territorio regionale con esperienza specifica nel settore di riferimento, (a titolo non esaustivo es. CNR, ENEA, Parco scientifico e tecnologico di Viterbo, Centro di innovazione di Rieti ). Ai sensi di quanto previsto dalle citate Linee guida 2004/2006 per la programmazione dei percorsi dell'ifts e delle misure per l'integrazione dei sistemi formativi approvate in sede di Accordo in Conferenza Unificata Stato Regioni del 25 novembre 2004, potranno essere presentatori della candidatura del raggruppamenti i seguenti soggetti: - Enti e/o centri formativi - Istituti di Istruzione Secondaria Superiore. Il soggetto presentatore dovrà essere obbligatoriamente il futuro mandatario (capofila) del costituendo raggruppamento. h- Documentazione da allegare alla candidatura e al programma di intervento al momento della presentazione. I soggetti che si candidano per la partecipazione al Polo dovranno presentare idonea documentazione relativa alle attività svolte nel settore e, ad esclusione delle Università, potranno candidarsi per un solo Polo. All atto della presentazione della candidatura e del programma di intervento si dovrà allegare la sotto elencata documentazione, a pena di esclusione: a) domanda di partecipazione alla selezione della candidatura per la costituzione del Polo Formativo IFTS, a firma dei legali rappresentanti di ciascun soggetto partecipante ; b) idonea documentazione relativa alle attività svolte nel settore; c) l impegno, a firma dei legali rappresentanti di ciascun soggetto partecipante, alla successiva formalizzazione dell accordo (ATS o ATI o Accordo di Programma) ed alla realizzazione del programma di intervento presentato; d) dichiarazione rilasciata dai soggetti proponenti, ad esclusione dell Università, a firma dei legali rappresentanti, di non essere coinvolti nella realizzazione di più di un Polo; e) dichiarazione, a firma del legale rappresentante dell università coinvolta, che indicherà il corso di laurea di riferimento e il numero dei crediti formativi, nonché l individuazione di un responsabile scientifico; f) l impegno, da parte delle imprese che aderiscono all accordo, a realizzare misure di accompagnamento al lavoro di coloro che hanno concluso positivamente i percorsi IFTS, specificando le modalità, i tempi e i risultati attesi. i- Procedure e termini per la presentazione della candidatura e del programma di intervento. La domanda di partecipazione alla selezione della candidatura per la costituzione del Polo Formativo IFTS deve essere presentata e firmata dai legali rappresentanti dei soggetti di cui al precedente punto g, a pena di esclusione. La sottoscrizione della candidatura e atti connessi comporta la conoscenza e la condivisione di quanto contenuto nel presente documento da parte di tutti i soggetti coinvolti. La documentazione sopra citata deve pervenire, pena esclusione, in duplice copia e su supporto informatico, a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o con consegna a mano, non farà fede il timbro postale, entro le ore del quindicesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso sul BURL al seguente indirizzo: 6

7 Direzione regionale Istruzione, formazione e diritto allo studio Via Rosa Raimondi Garibaldi 7. Roma Sulla busta dovrà essere riportata la seguente indicazione del riferimento a: POLI FORMATIVI PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE (I.F.T.S.) Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al competente ufficio della Direzione Regionale ai seguenti numeri telefonici: / / l- Modalità e criteri per la valutazione della candidatura e del programma di intervento. La Direzione regionale Istruzione, formazione e diritto allo studio accerta l ammissibilità dei soggetti proponenti e delle candidature e programmi di intervento presentati sulla base dei criteri individuati con il presente avviso. L esame per la valutazione è attuato da un Gruppo tecnico interistituzionale composto da funzionari regionali e provinciali, coadiuvato da un gruppo tecnico di valutazione. In esito all istruttoria ed alla selezione delle proposte sarà redatta la graduatoria e, di seguito, sarà approvata la determinazione relativa all individuazione dei Poli. Per poter accedere alla fase della valutazione, le proposte di candidatura devono avere i seguenti requisiti: essere presentati dai soggetti previsti; essere pervenuti entro il termine previsto; essere corredati della documentazione richiesta di cui al punto h. Criteri di valutazione Le proposte che superano positivamente l'istruttoria, saranno selezionate e valutate utilizzando i seguenti criteri di valutazione: Criteri di valutazione Punteggio massimo A) Qualità dei soggetti proponenti nel partenariato attivato; 25 B) ricognizione dei fabbisogni formativi, finalizzazione dell iniziativa, articolazione della correlata figura professionale e sbocchi occupazionali; C) innovazione e collegamento organico con la ricerca scientifica e tecnologica; D) approccio settoriale in coerenza con la programmazione regionale in raccordo con il territorio; E) ricaduta delle innovazioni collegate ai percorsi IFTS sui docenti della scuola e della formazione professionale; F) qualità delle misure di accompagnamento e relative modalità attuative; TOTALE PUNTEGGIO PUNTI 7

8 La Regione, sulla base della graduatoria che verrà predisposta, stabilisce di procedere all effettiva attivazione dei Poli finanziabili i funzione della risorse disponibili. Per l effettiva realizzazione dei programmi di intervento previsti nella presentazione della candidatura per la costituzione dei Poli Formativi IFTS, si terrà conto delle risorse finanziarie disponibili sotto specificate. m- Risorse finanziarie disponibili Le risorse finanziarie complessivamente disponibili sono costituite da ,15 a carico del MPI ex legge n. 53 del 28/03/2003. Ulteriori possibili apporti, anche di altre fonti, potranno essere destinati ad ampliare le suddette disponibilità finanziarie. n- Norme di gestione Ai fini della definizione della progettazione e realizzazione degli interventi formativi e delle relative norme di gestione si rinvia alle indicazioni che al riguardo sono state impartite nel Bando per i progetti IFTS, ai sensi della DGR n. 420/2006, pubblicata sul supplemento ordinario n.6 al BURL n.21 del 29 luglio o- Monitoraggio e valutazione Il monitoraggio è il processo di rilevazione sistematica dei dati relativi all avanzamento finanziario, fisico e procedurale dell intero programma operativo di intervento dei Poli ed è lo strumento essenziale della sorveglianza sugli interventi finanziati. Il monitoraggio e la valutazione rappresentano, pertanto, elementi indispensabili e qualificanti di ogni progetto finanziato per verificarne l efficienza, l efficacia e la capacità di impatto. Al fine di garantire un efficace e costante controllo sulle risorse impegnate o impegnabili, la Regione e l USR eserciteranno il monitoraggio dello stato di avanzamento delle iniziative e dei relativi pagamenti, attraverso l esame di apposite schede ed anche attraverso controlli di tipo ispettivo, al fine di consentire all Amministrazione di assumere i provvedimenti consequenziali. Ai fini del monitoraggio e della valutazione dei percorsi dell IFTS si richiamano, altresì, le indicazioni contenute nelle Conferenze Unificate Stato-Regioni citate in premessa nonché nei documenti programmatori che sovrintendono la realizzazione dei percorsi IFTS. p- Informazione e pubblicità I soggetti finanziati devono assicurare ampia pubblicità alle iniziative che verranno finanziate in esito alla selezione delle candidature per la costituzione dei Poli. In particolare, nelle diverse forme di pubblicità dei percorsi IFTS, lo strumento utilizzato (bando, annuncio, brochure, ecc ) per una corretta e completa informazione deve esplicitare o attenersi alle seguenti caratteristiche: a) indicazione chiara circa le finalità (compresi i possibili sbocchi occupazionali), numero persone, requisiti per l accesso e figura professionale previsti dal progetto approvato; b) utilizzo per la pubblicità scritta, anche multimediale, dei loghi della Regione Lazio, del Ministero della Pubblica Istruzione; c) indicazione chiara circa: 1. le modalità di selezione; 2. la gratuità della partecipazione alle attività e durata delle azioni; 8

9 3. la struttura dell attività progettuale e dell attività corsuale: ore (teoria, pratica, stage ), articolazione giornaliera, obbligatorietà della frequenza, sede del corso, durata complessiva del progetto; 4. gli importi, specificando se al lordo o al netto di eventuali oneri, dei rimborsi di vitto, viaggio e alloggio se previsti nel budget del progetto; 5. la tipologia della certificazione e modalità delle prove finali previste nel progetto L Organismo finanziato si assume la responsabilità di quanto pubblicato. Le modalità di iscrizione al progetto e la gestione delle domande di iscrizione dovranno attenersi al D. Lgs 30/06/03 n. 196 (trattamento dati personali). In rispetto della normativa sulle pari opportunità, tutte le figure professionali devono essere indicate al femminile ed al maschile. q- Tutela privacy I dati dei quali la Regione entra in possesso a seguito del presente avviso pubblico verranno trattati nel rispetto del D. Lgs 30/06/03 n. 196 e successive modifiche ed integrazioni. r- Disposizioni finali Per quanto non previsto, si rinvia alla normativa di riferimento vigente. L Amministrazione si riserva, di verificare, durante o a conclusione delle attività, la qualità e l efficacia delle azioni. L Amministrazione si riserva altresì, ove necessario, di indicare ulteriori istruzioni. 9

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