Gli attori collettivi

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1 Le organizzazioni Paolo Parra Saiani Gli attori collettivi Organizzazioni gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi, p, che si basano su regolamenti stabiliti e in cui la partecipazione dei soggetti è strumentale (lavoro in cambio di denaro). Associazioni gruppi progettati per raggiungere alcuni limitati scopi, p, che si basano su regolamenti stabiliti e in cui la partecipazione dei soggetti è volontaria, libera e gratuita. 2 Società civile spazio che le libere associazioni occupano facendosi largo fra le istituzioni portanti della società: in particolare, fra lo stato e i gruppi ai quali si appartiene per nascita, come la famiglia. Gli abitanti degli Stati Uniti imparano da piccoli che bisogna contare su se stessi, e dunque che ci si appoggia all autorità pubblica solo quando ciò è indispensabile. Da questo spirito nasce una spinta ad associarsi per i fini più diversi: commerciali, politici, letterari, religiosi, ricreativi. Per Alexis de Tocqueville la differenza fondamentale tra l Europa e gli Stati Uniti era legata proprio al maggior numero di associazioni presenti in quel paese. Le associazioni dovevano essere considerate un segno di vitalità della società e un antidoto contro un pericolo interno alla democrazia = quello che gli individui, resi uguali con l abolizione di vecchi legami, privilegi e obblighi basati sulla famiglia e la comunità locale, diventino deboli nei confronti di uno stato che ha accentrato i poteri di controllo. 3 Paolo Parra Saiani 1

2 Sulla base dei ruoli possiamo distinguere i gruppi: Totalitari (istituzioni totali) impegnano il comportamento di tutti i ruoli dell individuo Primari (ruoli diffusi, contenuti affettivi, personalizzati) es. famiglia Informali spontanei e senza regole Segmentali, impegnano solo uno o pochi ruoli Secondari (ruoli specifici, relazioni impersonali, orientamento ad uno scopo) es. azienda Formali regolati da uno statuto in vista d un obiettivo specifico 4 Le organizzazioni sono: dei gruppi progettati per raggiungere obiettivi la cui realizzazione è al di là delle possibilità d azione dei singoli individui, basati su regolamenti. Gruppi secondari formali 5 La burocrazia per Weber È l insieme di operazioni connesse alla struttura formale delle organizzazioni (Weber). La b. è una forma di organizzazione che si sviluppa pienamente nella società moderna. La burocrazia è la forma moderna di organizzazione Efficienza superiore rispetto ad altre forme di organizzazione 6 Paolo Parra Saiani 2

3 Weber, la razionalità Un azione è razionale rispetto allo scopo se si chi agisce valuta razionalmente i mezzi rispetto agli scopi che si propone, Considera gli scopi in rapporto alle conseguenze che ne potrebbero derivare, Paragona i diversi scopi possibili e i loro rapporti La burocrazia è razionale perché chi ne fa parte deve compiere azioni così caratterizzate 7 Il modello burocratico weberiano di organizzazione Divisione stabile e specializzata dei compiti: regole uniformità di trattamento dei problemi Struttura gerarchica: poteri e responsabilità diversamente distribuiti Competenza specializzata: individui adeguati a quel ruolo Remunerazione in denaro: indipendenza dall utente 8 Il modello burocratico è, secondo Weber, efficace (permette di raggiungere gli scopi prefissati) ed efficiente (con il minor spreco di risorse) Produce precisione, continuità, rigore, affidamento Potere e controllo sono esercitati sulla base della conoscenza e della competenza. 9 Paolo Parra Saiani 3

4 Oggi c è solo la scelta tra burocratizzazione e dilettantismo (Weber 1922) È un organizzazione razionale perché basata su conoscenza e competenza. 10 Ma allora perché non è né efficace né efficiente? Anche quando la burocrazia che stiamo esaminando assomiglia all ideal-tipo?? 11 Perché la burocrazia è inefficiente? Prima risposta: il formalismo burocratico (Merton) La burocrazia richiede regole generali: i singoli casi devono essere classificati secondo categorie astratte e trattati tutti nello stesso modo. Le regole sono però concepite in vista del raggiungimento di certi scopi. Se diventano fini in se stessi minano le capacità di adattamento dell organizzazione (eterogenesi dei fini) Formalismo burocratico implica il perseguire acriticamente le regole senza considerare i fini dell organizzazione. 12 Paolo Parra Saiani 4

5 Perché la burocrazia è inefficiente? Seconda risposta: i giochi di potere (Crozier 1963) Burocrazia fondata su autorità basata sulla competenza. ogni incertezza nella regolamentazione di un ruolo organizzativo comporta l esistenza di un certo potere discrezionale nelle mani di chi svolge quel ruolo Questa discrezionalità può essere usata per contrattare la propria partecipazione nell organizzazione. relazioni di potere: possibilità di interferire sul comportamento degli altri al di fuori di questi ambiti. 13 Circolo vizioso: le regole aumentano la capacità di adattamento diminuiscono 14 L organizzazione informale Le organizzazioni costituiscono sistemi sociali complessi; al loro comportamento concorrono molti fattori I partecipanti all organizzazione non sono meri ingranaggi Vi possono essere scopi non dichiarati Influenze dell ambiente esterno. Struttura organizzativa informale Per informali, s intendono tutti gli aspetti che non sono (e non possono essere) programmati Tali aspetti danno vita a modelli di comportamento che diventano a loro volta ricorrenti e stabili. 15 Paolo Parra Saiani 5

6 I cinque modelli organizzativi di Mintzberg Per ottenere un organizzazione efficace, Mintzberg ha individuato cinque modelli organizzativi, che tengono conto delle dimensioni, della tecnologia impiegata e della prevedibilità dell ambiente: - struttura semplice - burocrazia meccanica - burocrazia professionale - struttura divisionale - adhocrazia 16 Struttura semplice = controllo esercitato direttamente dal vertice, accentramento di tutte le funzioni di direzione. Burocrazia meccanica = coordinata attraverso la standardizzazione dei compiti e la gerarchia. Burocrazia professionale = coordina i dipendenti con tirocini di formazione esterni; una volta assunti, verificata la loro capacità professionale, questi hanno un ampia discrezionalità nello svolgimento del loro lavoro. Avendo spesso a che fare con utenti, sono quest ultimi che esercitano un controllo sulla qualità del servizio. Struttura divisionale = coordinamento tramite obiettivi generali e compatibili fra loro a settori con funzioni diverse (le divisioni), che poi sono indipendenti nelle loro scelte sul come raggiungerli. Adhocrazia = gruppi di lavoro con compiti specifici, formati da persone che si conoscono bene e lavorano insieme fidandosi delle rispettive competenze, senza vincoli di gerarchia e regole precise, ai quali sono assegnati compiti che richiedono alta professionalità, ma anche capacità di inventarsi procedure e regole, perché si tratta di battere strade nuove. 17 Paolo Parra Saiani 6

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