Esperienze di controlli nelle aziende agrituristiche
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- Bernadetta Zanetti
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1 Esperienze di controlli nelle aziende agrituristiche a cura del Referente Nazionale per l Agroalimentare del Corpo Forestale dello Stato Settore lattiero caseario Comm. Capo Giuseppe dr. Tedeschi Corso di formazione professionale AGITURISMO E CONTROLLI Milano, 21 febbraio
2 fine anni 70, il Corpo è chiamato ad intervenire per vigilare sulla movimentazione delle sostanze zuccherine nel quadro delle verifiche volte a prevenire la commissione di frodi nella preparazione e nel commercio dei prodotti vitivinicoli. Anni 80 vengono effettuati i controlli riguardanti la concessione dell aiuto al consumo dell olio di oliva, e, in via congiunturale, di quelli nei settori lattiero-caseario e delle carni, a seguito della concessione di rimborsi ai produttori in occasione della crisi dei mercati relativa all incidente nucleare di Chernobyl.
3 Anni 90 o set aside ed estensivizzazione controlli sulla concessione di aiuti comunitari ai produttori agricoli per la riduzione delle produzioni eccedentarie o controlli ai sensi del regolamento CEE n. 4045/89 controlli a posteriori relativi alle erogazioni finanziarie riconducibili al FEOGA - Sezione garanzia. o controlli ai sensi dei regolamenti CEE nn. 2078/92 e 2080/92 del Consiglio, del 30 giugno 1992, relativo a metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell'ambiente e con la cura dello spazio naturale. (entrambi sostituiti dal regolamento CE n. 1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale) o attività di controllo svolta per conto dell Aima (ora Agea) ai sensi di una specifica convenzione di collaborazione stipulata nell agosto del 1997.
4 Legge 9 marzo 2001, n. 49 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, recante: "Disposizioni urgenti per la distruzione del materiale specifico a rischio per encefalopatie spongiformi bovine e delle proteine animali ad alto rischio, nonché per l'ammasso pubblico temporaneo delle proteine animali a basso rischio" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2001 Art. 3. Disposizioni in materia di controlli e di personale 1. L'Agenzia può avvalersi del Corpo forestale dello Stato e del reparto speciale dell'arma dei carabinieri per la tutela delle norme comunitarie ed agroalimentari, della Guardia di finanza, nonché dell'ispettorato centrale repressione frodi per l'effettuazione dei controlli sulle operazioni e sugli interventi di cui al presente decreto. 2. Al fine di garantire la massima efficienza dei controlli espletati dal Corpo forestale dello Stato il Ministro delle politiche agricole e forestali può, con proprio decreto, senza ulteriori oneri per il bilancio dello Stato, istituire appositi nuclei agroalimentari forestali, che operano alle dirette dipendenze del Ministro.
5 ART. 2. (Funzioni del Corpo forestale dello Stato) 1. Fatte salve le attribuzioni delle regioni e degli enti locali, il Corpo forestale dello Stato svolge le funzioni di rilievo nazionale assegnategli dalle leggi e dai regolamenti, e in particolare ha competenza in materia di: a) omissis e) controlli derivanti dalla normativa comunitaria agroforestale e ambientale e concorso nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare del consumatore e di biosicurezza in genere;
6 Art.1 1. Per l'accertamento delle violazioni previste dagli articoli 3 (commi 1, 2, 3 e 4), 4, 6 e 7 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 297, sono competenti i seguenti organi di controllo del Ministero delle politiche agricole e forestali: Ispettorato centrale repressione frodi - Comando carabinieri politiche agricole e Corpo forestale dello Stato.
7 Il Nucleo Agroalimentare e Forestale (N.A.F.) opera alle dirette dipendenze del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed ha il compito di coordinare ed effettuare direttamente i controlli necessari a garantire la sicurezza alimentare dei consumatori Effettua controlli nell ambito delle produzioni animali e nei settori delle produzioni agroalimentari di qualità (Dop, Igp, Stg) anche derivanti da metodi di agricoltura biologica.
8 Sistema di prevenzione in sicurezza alimentare Aspetti igienico sanitari Aspetti legati alla produzione Ministero della Salute Dipartimento per la sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti. NAS, IZS, ISS Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ICQ, CFS, NAC, Agea, Agenzia delle Dogane, etc.
9 Le attività del controllo ufficiale sono indirizzate ai prodotti italiani e a quelli di altra provenienza destinati ad essere commercializzati nel territorio nazionale, nonché a quelli spediti verso Paesi dell'unione Europea o esportati verso Paesi terzi.
10 Le attività di controllo riguardano tutte le fasi della produzione, della trasformazione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio, della somministrazione, dell'importazione.
11 Il controllo consiste in una o più delle seguenti operazioni: ispezione, prelievo dei campioni, analisi di laboratorio dei campioni prelevati, controllo dell'igiene del personale addetto, esame del materiale scritto e dei documenti di vario genere ed esame dei sistemi di verifica installati dall'impresa e dei relativi risultati.
12 Le attività del controllo ufficiale sono dirette a verificare: Lo stato, le condizioni igieniche ed i relativi impieghi degli impianti, delle attrezzature, degli utensili, dei locali e delle strutture; Le materie prime, gli ingredienti, i coadiuvanti ed ogni altro prodotto utilizzato nella produzione e preparazione per il consumo; I prodotti semilavorati; I prodotti finiti;
13 materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti; I procedimenti di disinfezione, pulizia e manutenzione; I processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari; L'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari; I mezzi e le modalità di conservazione
14 È disposta in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione la rintracciabilità degli alimenti, dei mangimi, degli animali destinati alla produzione alimentare e di qualsiasi altra sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime Decreto Legislativo 5 aprile 2006, n. 190 "Disciplina sanzionatoria per le violazioni del regolamento (CE) n. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel settore della sicurezza alimentare"
15 Tracciabilità si intende il processo informativo che segue il prodotto dal principio alla conclusione del suo percorso lungo la filiera produttiva Rintracciabilità si intende il processo esattamente inverso, che permette quindi di risalire "da valle a monte" le informazioni distribuite lungo la filiera. I due concetti sono pertanto da considerarsi non analoghi, ma assolutamente complementari.
16 Attività di controllo del CFS nel settore Agrituristico L agriturismo nell ambito delle attività di controllo svolte dal Corpo forestale dello Stato, si pone come anello finale della filiera corta che parte dalla produzione primaria e attraverso la trasformazione primaria e secondaria arriva fino alla commercializzazione e somministrazione dei prodotti finiti
17 Attività di controllo del CFS nel settore Agrituristico L attività di controllo, in particolare nel territorio lombardo, parte da dalla produzione primaria. Un esempio tipico sono i controlli effettuati nelle malghe ed alpeggi durante il periodo estivo. segue L attività di controllo, presso le malghe e gli alpeggi, viene espletata ordinariamente attraverso: acquisizione e verifica dei contratti d affitto, autorizzazioni edilizie e sanitarie, relative ai locali interessati alle lavorazioni; verifica della regolare tenuta del registro di Alpeggio e dei Certificati di origine e di sanità per l alpeggio e la transumanza degli animali ; verifica dei registri quantità prodotte, ecc. a riscontro dei punti precedenti vengono verificate alcune marche auricolari dei capi presenti in monticazione.
18 Attività di controllo del CFS nel settore Agrituristico L attività di controllo, prosegue seguendo la filiera produttiva nella fase della trasformazione della materia prima. segue L attività di controllo, della trasformazione del prodotto presso le malghe e gli alpeggi, avviene attraverso: L acquisizione e la verifica delle autorizzazioni igenico-sanitarie, relative ai locali interessati dalle lavorazioni; La verifica dei registri delle quantità trasformate, ecc; a riscontro dei punti precedenti viene verificata la coerenza tra i dati relativi alla produzione di materia prima e dati relativi alla trasformazione della stessa.
19 Attività di controllo del CFS nel settore Agrituristico L accertamento si conclude con una verifica delle modalità di vendita/somministrazione all interno dello spaccio o agriturismo direttamente connesso all azienda agricola controllata. Infatti così come previsto dalla Legge 96/06, le attività agrituristiche sono esercitate attraverso l'utilizzazione della propria azienda, in rapporto di connessione complementare con le attività di coltivazione del fondo, allevamento del bestiame e silvicoltura che devono rimanere principali segue
20 Comm. Capo Giuseppe dr. Tedeschi
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