Acquisti Pubblici Ecologici
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- Eugenia Abbate
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1 Acquisti Pubblici Ecologici Green Public Procurement Glossario tecnico per le imprese
2 ELENCO DELLE VOCI A ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI ACQUISTI PUBBLICI VERDI O ECOLOGICI AGRICOLTURA BIOLOGICA ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) APPROCCIO INTEGRATO ARCHITETTURA BIOCLIMATICA ASSERZIONI AMBIENTALI AUTODICHIARATE AUDIT AMBIENTALE DI CERTIFICAZIONE/GESTIONE AUDIT AMBIENTALE DI CONFORMITÀ AUDIT AMBIENTALE DEI FORNITORI B BEST AVAILABLE TECHNOLOGY (BAT) BILANCIO AMBIENTALE BIOARCHITETTURA BIOEDILIZIA BIOFUELS BIOGAS C CARBON FOOTPRINT CERTIFICAZIONE AMBIENTALE CICLO DI VITA CICLO PRODUTTIVO APERTO CICLO PRODUTTIVO CHIUSO COMMERCIO EQUO E SOLIDALE COMPATIBILITÀ AMBIENTALE COMPONENTE AMBIENTALE CONTABILITÀ AMBIENTALE CONTENUTO ENERGETICO COSTO AMBIENTALE CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM) CRITERIO ECOLOGICO D DEMATERIALIZZAZIONE DESIGN FOR ENVIRONMENT (DFE) DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO (DAP) DICHIARAZIONE AMBIENTALE (per il sistema di gestione ambientale EMAS) E ECODESIGN ECO-EFFICIENZA ECOGESTIONE ECOLABEL EUROPEO ECOLOGIA INDUSTRIALE EFFETTI AMBIENTALI EFFETTI AMBIENTALI GLOBALI EFFICIENZA ECOLOGICA EFFICIENZA ENERGETICA EMAS (EcoManagement and Audit Scheme) EMISSIONE ESTERNALITÀ AMBIENTALI ETICHETTE AMBIENTALI O ECOLOGICHE F FATTORE DI IMPATTO FATTORI DI PRESSIONE FILIERA CORTA FUNZIONI AMBIENTALI G GESTIONE INTEGRATA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE FORESTE GREEN ECONOMY GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP) GREENWASHING I IMMISSIONI IMPATTO AMBIENTALE IMPRONTA DI CARBONIO IMPRONTA ECOLOGICA ISO (International Standardization Organization) ISO L LCA (Life Cycle Analysis) LCC (Life Cycle Costing) LCI (Life Cycle Inventory) M MISURA DI MITIGAZIONE O OBIETTIVO AMBIENTALE (nel sistema di gestione ambientale) P PIANO D AZIONE NAZIONALE PER IL GPP (PAN GPP) PIANO PER GLI ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI DELLA REGIONE SARDEGNA (PAPERS) PRODUZIONE E CONSUMO SOSTENIBILE PROGRAMMA AMBIENTALE (nel sistema di gestione ambientale) Q QUALITÀ AMBIENTALE R REPORTING AMBIENTALE RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA RISORSE NATURALI RISORSE NON RINNOVABILI RISORSE RINNOVABILI S SA 8000 SIMBIOSI INDUSTRIALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SPESE AMBIENTALI SPESE DI PROTEZIONE AMBIENTALE STANDARD AMBIENTALI SVILUPPO SOSTENIBILE T TECNOLOGIE PULITE
3 A ABBATTIMENTO DEGLI INQUINANTI Processo che consente, attraverso l uso di opportune tecnologie, di ridurre il quantitativo delle sostanze inquinanti presenti negli scarichi industriali o civili, al fine di garantire la conformità della componente ambientale (aria, acqua, suolo) ai relativi obiettivi di qualità e alle relative disposizioni riportate dalle normative pertinenti. ACQUISTI PUBBLICI VERDI O ECOLOGICI Acquistare verde significa scegliere un prodotto o servizio tenendo conto degli impatti ambientali che questo può avere nel corso del suo ciclo di vita, ovvero durante tutte le fasi del processo produttivo, dall estrazione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti. La Commissione Europea definisce il Green Public Procurement come l approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull ambiente lungo l intero ciclo di vita. AGRICOLTURA BIOLOGICA L'agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che mira a ridurre l impatto dell attività umana sull ambiente: sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell'ambiente in cui opera ed esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi. Come da definizione del Regolamento (CE) N. 834/2007 del Consiglio Europeo del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici, la produzione biologica è un sistema globale di gestione dell azienda agricola e di produzione agroalimentare basato sull interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali. Le pratiche agricole biologiche generalmente includono: - la rotazione delle colture per un uso efficiente delle risorse locali; - limiti molto ristretti nell uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici, antibiotici nell allevamento degli animali, additivi negli alimenti e coadiuvanti, e altri fattori produttivi; - il divieto dell'uso di organismi geneticamente modificati (OGM); - l uso efficace delle risorse del luogo, come per esempio l utilizzo del letame per fertilizzare la terra o la coltivazione dei foraggi per il bestiame all'interno dell'azienda agricola; - la scelta di piante ad animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo. Per quanto riguarda gli animali: - allevare gli animali a stabulazione libera, all aperto e nutrendoli con foraggio biologico; - utilizzare pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie di bestiame. ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) È la metodologia che consente di valutare l impatto sull ambiente complessivo di un prodotto prendendo in considerazione tutto il suo ciclo di vita, a partire dalle attività relative all estrazione e al trattamento delle materie prime, ai processi di fabbricazione, al trasporto, alla distribuzione, all uso, ai ricicli e riutilizzi e allo smaltimento finale. L LCA è stata regolamentata dalle norme ISO della serie In esse vengono definite le fasi che uno studio di valutazione del ciclo di vita deve prevedere, ovvero: la definizione dell obiettivo e del campo di applicazione dell analisi (ISO 14041), la compilazione di un inventario degli input e degli output di un determinato sistema (ISO 14041), la valutazione del potenziale impatto ambientale correlato a tali input e output (ISO 14042) e infine l interpretazione dei risultati (ISO 14043). APPROCCIO INTEGRATO L approccio integrato è un processo volto a combinare, interpretare e trasferire conoscenza da diversi ambiti scientifici allo scopo di affrontare il problema ambientale evidenziandone l intera catena causa-effetto. Il suo principale punto di forza è la multidisciplinarietà che permette di definire l oggetto di indagine in modo ampio e preciso e - compatibilmente con la conoscenza disponibile - di ridurre il grado di incertezza o comunque di incorporarlo nell analisi. ARCHITETTURA BIOCLIMATICA L architettura bioclimatica progetta e costruisce edifici in stretto rapporto alle condizioni climatiche esterne del luogo per realizzare un alto confort climatico interno con un minimo di climatizzazione artificiale e quindi con un impiego minimo di energia fossile. Essa sfrutta al massimo gli apporti energetici naturali (sole, vento, ecc.) per il riscaldamento invernale, il raffrescamento estivo, per l illuminazione e la ventilazione. ASSERZIONI AMBIENTALI AUTODICHIARATE Si tratta di un Tipo di etichettatura ambientale, definito nella UNI EN ISO 14021, che include tutte le asserzioni ambientali auto-dichiarate, ovvero le dichiarazioni, le etichette, i simboli di valenza ambientale presenti sulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi, o nelle pubblicità utilizzati dagli stessi produttori come strumento di informazione ambientale. In questo tipo di etichettatura, non è prevista una certificazione di terza parte. AUDIT AMBIENTALE DI CERTIFICAZIONE/GESTIONE Per audit si intende l insieme delle attività che consentono una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell efficienza dell organizzazione e del sistema di gestione della sicurezza e dell ambiente. Le attività, svolte secondo apposita procedura, prevedono anche la verifica della corretta attuazione delle politiche e delle procedure operative aziendali, la verifica del raggiungimento degli obiettivi fissati e l individuazione di eventuali azioni correttive. Audit ambientali o di sicurezza possono essere svolti sia da verificatori interni all azienda, sia da esterni. AUDIT AMBIENTALE DI CONFORMITÀ Audit il cui obiettivo è la verifica della conformità dell organizzazione esaminata rispetto alla normativa ambientale vigente, ai più diversi livelli. AUDIT AMBIENTALE DEI FORNITORI Audit il cui obiettivo è la verifica della rispondenza dei 2 GLOSSARIO TECNICO PER LE IMPRESE
4 propri fornitori ai requisiti ambientali dettati dall azienda; in genere viene effettuato sui fornitori delle materie prime e sugli smaltitori. BEST AVAILABLE TECHNOLOGY (BAT) La più efficiente e avanzata tecnologia, industrialmente disponibile e applicabile in condizioni tecnicamente valide, in grado di garantire un elevato livello di protezione dell ambiente nel suo complesso. Nella Direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrata dell inquinamento, rientrano nella definizione di BAT anche le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e dismissione di un impianto. L applicazione della migliore tecnologia disponibile per la riduzione e l abbattimento dell inquinamento generato dall esercizio di un impianto è la base sulla quale il legislatore fissa i valori limite di emissione degli inquinanti. BILANCIO AMBIENTALE Strumento contabile in grado di fornire un insieme organico delle interrelazioni dirette tra l impresa e l ambiente naturale, attraverso un quadro riassuntivo di dati quantitativi relativi all impatto ambientale di determinate attività produttive e all impegno economico dell impresa, nel campo della protezione ambientale. Qualora comprenda anche una parte dedicata alla descrizione degli aspetti qualitativi dell impegno ambientale dell impresa, viene chiamato Rapporto ambientale. BIOARCHITETTURA Si definisce bioarchitettura l insieme delle discipline che attuano e presuppongono un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell ecosistema ambientale. In una visione caratterizzata dalla più ampia interdisciplinarietà e da un utilizzo razionale e ottimale delle risorse, la bioarchitettura tende alla conciliazione e integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali e i fenomeni naturali. Ciò al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura. La novità programmatica della bioarchitettura non risiede nella specificità delle singole discipline, quanto nelle connessioni capaci di determinare una visione olistica del territorio e della qualità architettonica. (Definizione dell Istituto Nazionale di Bioarchitettura) BIOEDILIZIA La bioedilizia è una disciplina che nasce in Germania negli anni 70 con l obiettivo di migliorare la salubrità degli edifici residenziali, commerciali e pubblici, riducendo o eliminando le cause di malattie provocate da materiali e processi edilizi inadeguati (campi elettromagnetici, radiazione, rumore, agenti chimici tossici, ecc.). La bioedilizia si fonda su 25 principi fondamentali tra i quali l impiego di materiali da costruzione naturali, inodori e senza rilascio di sostanze tossiche, a bassa radioattività; la corretta protezione dal rumore e dalle vibrazioni; il corretto isolamento termico, il ricambio d aria e l equilibrio termo igrometrico; l assenza di campi elettromagnetici e onde radio; l assenza di funghi, batteri, polvere e allergeni; la minimizzazione dei consumi energetici con l utilizzo simultaneo di fonti energetiche rinnovabili; l impiego di materiali da costruzione naturali preferibilmente provenienti dalla regione; la qualità dell acqua potabile; un design con dimensioni, proporzioni e forme armoniche, illuminazione naturale e uso di colori in armonia con le esigenze fisiologiche dell uomo; design d'interni e arredamento ergonomici; attenzione agli impatti ambientali e sociali prodotti dal cantiere. (Definizione dell IBN, Institut for Baubiologie + Okologie) BIOFUELS Carburanti e combustibili ottenuti dalla trasformazione di materie prime di origine biologiche. BIOGAS Formazione di gas per fermentazione anaerobica in presenza di microrganismi (batteri acidogeni, batteri acetogeni e metanobatteri) di rifiuti industriali e agricoli o fanghi dei trattamenti delle acque urbane. Il metano contenuto nel biogas può essere utilizzato per la produzione di energia. CARBON FOOTPRINT È una misura che esprime, in termini di CO2 equivalente, il totale delle emissioni di gas a effetto serra associate a un prodotto, un servizio o un processo. Esso consente quindi di rendicontare a livello sistematico le emissioni e le loro eventuali rimozioni. CERTIFICAZIONE AMBIENTALE La certificazione ambientale è uno strumento con il quale si dimostra il proprio impegno verso l ambiente. Principalmente si tratta di certificazioni che qualificano il Sistema di Gestione Ambientale di una organizzazione, pubblica o privata, e che quindi approfondiscono la qualità dei processi interni ed esterni all organizzazione, ovviamente dal punto di vista ambientale. Le certificazioni più diffuse in materia di gestione ambientale e utilizzate attualmente sono la norma ISO (vedi ISO 14000) e la registrazione EMAS (vedi EMAS). Per quanto riguarda le certificazioni relative ai prodotti si veda la voce Etichette ambientali o ecologiche. CICLO DI VITA - vedi ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) Ciclo di vita ecologico di un prodotto, che comprende tutte le fasi da quella di estrazione delle materie prime a quella di smaltimento finale del prodotto-rifiuto. CICLO PRODUTTIVO APERTO Ciclo produttivo che si presenta unicamente come un processo di trasformazione delle materie prime estratte dalla natura in prodotti, che poi a loro volta si trasformano in scarti. CICLO PRODUTTIVO CHIUSO Ciclo produttivo che si presenta non solo come un processo di trasformazione delle materie prime in prodotti ma, prendendosi carico di come vengono assorbiti gli scarti generati nel corso dell attività, si pone l obiettivo di minimizzare il consumo delle risorse naturali e la produzione di rifiuti. COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Il Commercio Equo e Solidale (FAIR TRADE) viene definito dalla Carta italiana dei criteri del commercio equo e solidale come un approccio alternativo al commercio convenzionale. Il Commercio Equo e Solidale promuove giustizia sociale e economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone B C Acquisti Pubblici Ecologici - Green Public Procurement 3
5 C D E e per l ambiente, attraverso il commercio, la crescita della consapevolezza dei consumatori, l educazione, l informazione e l azione politica. Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori. Il suo scopo è riequilibrare i rapporti con i paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni. All interno di politiche di acquisti sostenibili è possibile tenere in considerazione anche i criteri del commercio equo e solidale. COMPATIBILITÀ AMBIENTALE Indica la caratteristica di un progetto di essere realizzato e di sussistere senza produrre impatti negativi sulle condizioni dell ambiente. COMPONENTE AMBIENTALE Categoria di elementi fisicamente individuabili che compongono l ambiente a cui viene riconosciuto un omogeneità al fine degli impatti attesi. Le componenti ambientali previste dagli studi d impatto ambientale sono: atmosfera, suolo e sottosuolo, ambiente idrico, vegetazione, flora e fauna, ecosistemi, salute pubblica, rumore e vibrazioni, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, paesaggio. CONTABILITÀ AMBIENTALE La contabilità ambientale corrisponde all insieme di metodologie e di strumenti che mirano a integrare la variabile ambiente nei processi decisionali sia attraverso la misurazione dell esaurimento del capitale naturale, che attraverso la quantificazione delle spese difensive di protezione dell ambiente. Attraverso la contabilità ambientale le imprese possono fare emergere i costi nascosti ovvero quei costi legati all uso delle risorse naturali e alla protezione dell ambiente che incidono sulle spese operative e di gestione e individuare aree di miglioramento che portino a una maggiore efficienza e a una riduzione delle spese economiche oltre che degli impatti ambientali (situazioni win-win). CONTENUTO ENERGETICO Esprime il valore di una merce nell energia necessaria per produrla lungo il suo ciclo di vita: dalla fase dell estrazione delle materie prime a quella finale di trasformazione in rifiuti. La sua valutazione può essere utilizzata per confrontare tra loro prodotti con prestazioni analoghe e può essere utile alla definizione di strategie per orientare il consumo verso prodotti a basso contenuto di energia. COSTO AMBIENTALE Costo imputato all esaurimento e degrado delle risorse naturali causato da una specifica attività. CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM) Sono i requisiti sviluppati dal Ministero dell Ambiente nell ambito del processo di attuazione del Piano d Azionale Nazionale per il GPP per le categorie merceologiche individuate come prioritarie dal Piano. Essi riportano delle indicazioni generali volte a indirizzare l ente a perseguire una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono le considerazioni ambientali propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione all offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l intero ciclo di vita ambientale. CRITERIO ECOLOGICO È un requisito che deve essere rispettato da un prodotto o da un produttore per dimostrare che quel dato prodotto o processo produttivo ha un impatto ambientale ridotto rispetto a un prodotto o processo che svolga la stessa funzione. Ad esempio, il Comitato dell Unione Europea per il Marchio Ecologico (CUEME) fissa i criteri ecologici a cui si deve conformare un prodotto per ottenere l Ecolabel. Allo stesso modo, le Pubbliche Amministrazioni possono inserire dei criteri ecologici nei propri bandi di gara per orientare le proprie scelte verso l acquisto di prodotti/servizi a impatto ambientale ridotto. DEMATERIALIZZAZIONE È un orientamento dell economia che prevede di produrre la stessa unità di servizio con un quantitativo minore di materie e di materiali per produrre la stessa unità di servizio, come previsto dagli aderenti alla Dichiarazione di Carnoules (Club del fattore 10). DESIGN FOR ENVIRONMENT (DFE) È un modo per progettare un prodotto tenendo conto, fin dalla fase dell ideazione, della necessità di conservare le risorse naturali, ottimizzare il consumo di energia e di materia, favorire il disassemblaggio e la manutenzione, estendere la durata e minimizzare la produzione dei rifiuti e aumentarne il riciclo e/o recupero. DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO (DAP) La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD - DAP) basata sul modello ISO è una dichiarazione volontaria sviluppata da un produttore, utilizzando uno strumento tipo LCA che quantifica gli impatti ambientali che i propri prodotti o servizi causano durante il ciclo di vita. DICHIARAZIONE AMBIENTALE (per il sistema di gestione ambientale EMAS) Documento pubblico, scritto in forma concisa e comprensibile, che l azienda redige per comunicare, una volta ottenuta la registrazione EMAS, i seguenti elementi: a) attività del sito; b) problemi ambientali; c) dati quantitativi di emissioni e scarti; d) fattori di efficienza ambientale; e) politica, programmi e sistema di gestione dell ambiente; f) scadenze; g) nome verificatore. ECODESIGN - vedi DESIGN FOR THE ENVIRONMENT (DFE) ECO-EFFICIENZA Orientamento strategico che consente a un impresa che investe nella riduzione degli impatti sull ambiente di superare i fattori penalizzanti (iniziale aumento dei costi, adeguamenti tecnologici, ecc.) trasformandoli in occasioni di aumento della profittabilità e competitività dell azienda. 4 GLOSSARIO TECNICO PER LE IMPRESE
6 ECOGESTIONE Per ecogestione o gestione ambientale si intende la parte del sistema di gestione complessivo dell impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse per definire e attuare la politica ambientale dell impresa stessa. ECOLABEL EUROPEO L Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi nato nel 1992 con l'adozione del Regolamento europeo n. 880/92, e aggiornato prima con il Regolamento n del 17 luglio 2000 e ad oggi con il Regolamento n. 66 del 25 novembre È uno strumento ad adesione volontaria che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeo. Per i produttori, l Ecolabel europeo può essere una opportunità per poter dimostrare l impegno e l attenzione alle problematiche ambientali in un mercato sempre più sensibile a queste tematiche. L etichetta ecologica può essere concessa solo ai prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale e per i quali sono stati definiti e approvati i criteri ecologici. I criteri ecologici, elaborati sulla base degli impatti ambientali che i beni/servizi di interesse hanno lungo il loro ciclo di vita, sono tali da ammettere per l assegnazione dell Ecolabel il 10% dei prodotti disponibili sul mercato. Ciò significa che solo alcuni dei prodotti in vendita sono già adatti a ricevere il marchio senza dover subire modifiche. Una volta adottati i criteri ecologici, il fabbricante o l importatore che desideri richiedere l Ecolabel deve contattare l Organismo Competente nazionale e fornire le prove che i prodotti rispettano i criteri ecologici e prestazionali. Tali prodotti possono in seguito esporre l Ecolabel ed essere venduti e riconosciuti nei paesi dell Unione Europea. ECOLOGIA INDUSTRIALE Area di ricerca che, attraverso l analogia tra funzionamento dell ecosistema e del sistema industriale, estende a quest ultimo i principi cardine dell ecologia. Mentre gli approcci tradizionali al management ambientale sono incentrati sui processi produttivi o sui siti industriali, l ecologia industriale utilizza un approccio sistemico; potrebbe infatti non essere opportuno minimizzare i rifiuti di una particolare fabbrica o industria, ma si dovrebbe agire per minimizzare i rifiuti dell attività industriale nel suo complesso. Si tratta in particolare di esaminare se esista qualche modo per porre in interazione reciproca processi industriali differenti che producono rifiuti e, in particolar modo, rifiuti pericolosi. EFFETTI AMBIENTALI Cambiamenti nell ambiente, sia positivi che negativi, causati dalle attività, prodotti e/o processi di una data organizzazione. Possono essere distinti in effetti interni (riconducibili cioè alle attività svolte all interno del perimetro del sito) ed effetti esterni (causati dalle attività svolte al di fuori del perimetro del sito, per effetto della presenza del sito stesso, come ad esempio l emissione di inquinanti atmosferici associati alla movimentazione delle merci, persone e prodotti). EFFETTI AMBIENTALI GLOBALI Si tratta di quegli effetti dell attività economica che non si presentano su scala regionale o locale ma su scala globale, mondiale: effetto serra, eutrofizzazione delle acque, acidificazione delle piogge, riduzione dello strato di ozono. La risoluzione dei problemi globali non può che essere affrontata attraverso accordi di cooperazione internazionale. EFFICIENZA ECOLOGICA L efficienza ecologica è un concetto complesso che qualifica beni e servizi in grado di contribuire competitivamente alla qualità della vita, minimizzando il degrado ambientale e l utilizzo di risorse nell intero ciclo di vita. EFFICIENZA ENERGETICA Indica il rapporto tra il servizio energetico effettivamente erogato e l energia utilizzata per erogare questo servizio. Ad esempio, le comuni lampadine elettriche a incandescenza hanno un efficienza di conversione di circa il 5%, ovvero solo il 5% di elettricità che entra nella lampadina viene convertita in luce, il resto è convertito in calore. Dire che l efficienza energetica di una centrale elettrica è del 40% significa dire che per ottenere 1 KWh si spende l equivalente di 2,5 KWh di combustibile. EMAS (EcoManagement and Audit Scheme) Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) è uno strumento volontario proposto dalla Comunità Europea e al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici, ecc.) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni su una corretta gestione ambientale. Il primo Regolamento EMAS n è stato emanato nel 1993 e nel 2001 è stato sostituito dal Regolamento n. 761 che, a sua volta sottoposto a revisione, è stato sostituito nel 2009 dal nuovo Regolamento n EMAS III. La registrazione EMAS è garanzia di rispetto della normativa ambientale, presenza di obiettivi di protezione e miglioramento ambientale ben definiti, conoscenza degli impatti ambientali delle attività dell organizzazione, presenza di personale formato sugli aspetti ambientali significativi dell attività dell organizzazione. EMISSIONE È la sostanza introdotta nell'atmosfera ed è misurata in base alla portata volumetrica, la temperatura e la velocità. Le emissioni si dividono in episodi acuti concentrati nello spazio e nel tempo ed episodi cronici le concentrazioni inferiori che perdurano nel tempo. ESTERNALITÀ AMBIENTALI Le azioni di un individuo o di un organizzazione hanno, in molti casi, delle conseguenze che ricadono al di là dei propri confini e che, quindi, non vengono prese in considerazione nel processo decisionale. Tali conseguenze sono definite effetti esterni o esternalità. Le esternalità ambientali corrispondono agli effetti che le attività economiche producono sull ambiente e i cui impatti negativi vengono sopportati dalla società in genere e non da coloro che li hanno generati. Un azienda che investe nella riduzione dell inquinamento ambientale che produce, va, in sostanza, a ridurre gli effetti negativi sulla società e ad internalizzare i costi che altrimenti verrebbero scaricati su altri soggetti. E Acquisti Pubblici Ecologici - Green Public Procurement 5
7 E F G L estensione della responsabilità del produttore a tutte le fasi del ciclo di vita di un prodotto fa sì che lo stesso produttore sia incentivato a ridurre al minimo le esternalità negative poiché è costretto a pagarne il costo. ETICHETTE AMBIENTALI O ECOLOGICHE Le ecoetichette nascono dall esigenza di fornire ai consumatori informazioni chiare e trasparenti sulle prestazioni ambientali di un prodotto o di un servizio. Le eco-etichette svolgono quindi un ruolo fondamentale nell'orientare la domanda verso beni e servizi a impatto ambientale ridotto, fornendo allo stesso tempo un opportunità di riconoscimento per quelle aziende che optano per scelte di produzione virtuose. Esistono tre tipologie di ecoetichette volontarie: - quelle di tipo I, basate sulla norma ISO 14024, dimostrano che il prodotto ha un impatto ambientale ridotto poiché rispetta una serie di criteri ecologici e di prestazione condivisi e messi a punto secondo la logica della valutazione del ciclo di vita. Tra le etichette di tipo I rientra l Ecolabel, il marchio ecologico della Commissione Europea (vedi Ecolabel europeo); - quelle di tipo II, basate sulla norma ISO 14021, sono le cosiddette autodichiarazioni, ovvero strumenti d informazione che contengono dati forniti dal produttore, importatore o distributore del prodotto; - quelle di tipo III, basate sulla norma ISO 14025, le dichiarazione ambientali di prodotto (vedi DAP), forniscono informazioni di tipo quantitativo sulle performance ambientali del prodotto, calcolate sulla base dell analisi del ciclo di vita. FATTORE DI IMPATTO Elemento che, sotto forma di materia e di energia, è in grado di agire sulle componenti ambientali producendo interferenze. FATTORI DI PRESSIONE Gli elementi che determinano una pressione sull ambiente e che sono rappresentati, in diverso modo, da attività antropiche quali il turismo, l attività industriale, l agricoltura, l allevamento, il trasporto, ecc. I fattori di pressione sono le variabili che causano i problemi ambientali, quindi, in un analisi di tipo causa-effetto, gli anelli di congiunzione evidente tra attività umane e ambiente. Le attività antropiche, quali attività industriali, agricoltura, turismo, trasporti, ecc. determinano una pressione sull ambiente attraverso fattori quali la produzione di rifiuti, le emissioni in aria, acqua, suolo, il prelievo di risorse naturali: sono questi fattori di pressione che a loro volta hanno un effetto sulle componenti dei sistemi naturali poiché ne vanno a modificare lo stato. L alterazione dei sistemi naturali ha delle conseguenze più o meno significative a seconda dei casi, conseguenze che possono però essere anche di tipo irreversibile. Pertanto, una strategia di protezione ambientale proattiva e preventiva, sia essa messa in campo da un organizzazione pubblica o privata, deve avere come scopo primario l individuazione e riduzione dei fattori di pressione. FILIERA CORTA La filiera corta contempla un numero circoscritto di intermediari commerciali tra il produttore e il consumatore, portando anche al contatto diretto fra i due. Attraverso la filiera corta si mira a ridurre il prezzo finale del prodotto per il consumatore, migliorando al contempo la retribuzione diretta del produttore e apportando significativi benefici anche all ambiente grazie all eliminazione di una serie di passaggi intermedi responsabili dell inquinamento ambientale. Esempio di filiera corta sono i mercati contadini. FUNZIONI AMBIENTALI Tutti i possibili usi che l uomo può fare dell ambiente per scopi produttivi, di consumo e in generale di fruizione; le funzioni che l ambiente rende all attività umana sono il controllo dell erosione del suolo, la regolazione e la depurazione dell acqua, la produzione di risorse agricole e alimentari, la conservazione evolutiva delle risorse genetiche, dell habitat e delle zone umide, la conservazione degli spazi naturali (una vera risorsa non rinnovabile), la messa a disposizione delle materie prime, l assorbimento dei residui, le grandi funzioni di regolazione del clima e della composizione chimica dell atmosfera, il mantenimento delle condizioni di equilibrio nei cicli dei nutrienti. GESTIONE INTEGRATA Integrazione di politiche, programmi e procedure ecologicamente corretti. GESTIONE SOSTENIBILE DELLE FORESTE Per gestione sostenibile delle foreste si intende la gestione e l'uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e a un tasso di utilizzo tali che consentano di mantenere la loro biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e una potenzialità in grado di garantire ora e nel futuro importanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale e che non comporti danni ad altri ecosistemi. Marchi come quelli rilasciati dal Forest Stewardship Council (FSC ) o Pan European Forest Council (PEFC) possono arrivare a certificare che un determinato prodotto, di legno o carta, provenga da foreste gestite in modo sostenibile, considerando gli indicatori stabiliti a livello internazionale dall uno o dall altro sistema di certificazione. GREEN ECONOMY Con green economy si intende un nuovo modello di economia basato su principi di rispetto ambientale oltre che di natura puramente economica. Secondo la definizione fornita dall UNEP (United Nations Environment Programme), la green economy mira a migliorare la qualità della vita e l equità sociale riducendo i rischi ambientali e la scarsità delle risorse naturali. La green economy vuole essere la risposta alla crisi economica, climatica ed ecologica che stiamo vivendo a livello globale. Lo spostamento dell attenzione verso il green, come alternativa ai modelli di produzione e consumo tradizionali, favorisce la creazione di un nuovo valore anche economico, collegato alla stessa idea di rispetto ambientale, che comporta la riconfigurazione delle dinamiche del mercato e le modalità con cui imprese, istituzioni, consumatori e tutti gli altri attori si inseriscono in esso. GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP) - vedi ACQUISTI PUBBLICI VERDI O ECOLOGICI 6 GLOSSARIO TECNICO PER LE IMPRESE
8 GREENWASHING Greenwashing (letteralmente lavaggio verde ) è un termine utilizzato per indicare il fenomeno di sfruttamento dell attenzione alle tematiche ambientali da parte delle aziende con mere finalità di marketing, in assenza quindi di un impegno concreto ed efficace per il miglioramento delle proprie prestazioni e la riduzione degli impatti ambientali. Un azienda che fa greenwashing utilizza l immagine verde come facciata per deviare l attenzione dagli effetti negativi del proprio operato e/o per influenzare le scelte dei consumatori. Nel campo degli acquisti pubblici verdi, i fenomeni di greenwashing vengono contrastati attraverso un accurata lettura e interpretazione della comunicazione ambientale delle aziende e associando la domanda e la selezione di beni, servizi e opere a impatto ambientale ridotto al rispetto di standard e requisiti ambientali riconosciuti e condivisi. IMMISSIONI È la concentrazione della sostanza al suolo ed è misurata in base alla quantità presente in unità di volume. IMPATTO AMBIENTALE In generale l impatto ambientale è l'insieme degli effetti causati da un evento, un azione o un comportamento sull'ambiente nel suo complesso. Nel caso dell applicazione di una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), si fa riferimento all insieme degli effetti che un opera (impianto industriale, centrale energetica, strada, ecc.) produce sul territorio circostante, provocando alterazioni o perturbazioni di singole componenti dell ambiente o del sistema ambientale complessivo. IMPRONTA DI CARBONIO - vedi CARBON FOOTPRINT IMPRONTA ECOLOGICA È la superficie di territorio necessaria per sostenere una data economia e mantenere il suo standard di vita e di consumi; la sua valutazione permette di stimare il consumo di risorse e la necessità di assimilazione di rifiuti da parte di una determinata popolazione umana o di una certa economia e di esprimerle in termini di superficie di territorio produttivo corrispondente. È stata largamente impiegata per illustrare in modo visivo e diretto l insostenibilità della maggior parte dei sistemi socio-economici in rapporto alle dimensioni del loro territorio e alla corrispondente capacità produttiva di risorse rinnovabili primarie. In altri termini, l impronta ecologica illustra in modo chiaro il debito che le società hanno nei confronti dell ambiente. ISO (International Standardization Organization) La norma UNI EN ISO 14001:2004 è una norma internazionale che definisce le modalità per predisporre un sistema di gestione ambientale. La certificazione ISO viene rilasciata da un organismo indipendente accreditato e può essere richiesta volontariamente da qualsiasi organizzazione pubblica o privata che decida di impegnarsi a seguire un percorso standardizzato che prevede le seguenti fasi: - effettuare un analisi ambientale iniziale, per individuare e quantificare gli aspetti ambientali significativi connessi direttamente e indirettamente con le proprie attività; - definire e attuare un documento di politica ambientale, contenente gli obiettivi e i principi di azione che l organizzazione si prefigge di realizzare; - elaborare un programma ambientale che contenga gli obiettivi specifici per l attuazione della Politica, stabiliti in coerenza con gli impatti ambientali più significativi; - istituire un sistema di gestione ambientale, costituito da un insieme di persone, risorse e procedure, finalizzato a pianificare le azioni, realizzarle e verificarle in termini di risultati ottenuti. L ente certificatore valuta che il sistema di gestione ambientale sia conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001:2004, quindi che gli aspetti ambientali siano stati identificati e valutati correttamente. Una volta rilasciata la certificazione ISO 14001, in seguito all esito positivo delle verifiche ispettive, con cadenza annuale viene confermata la conformità del sistema alla norma UNI EN ISO 14001:2004. Insieme a EMAS, l ISO14001 costituisce lo strumento principale per la certificazione del sistema di gestione ambientale. ISO Linee guida internazionali per la Responsabilità Sociale delle organizzazioni elaborate con un processo multi-stakeholders dall'international Standardization Organization (ISO). La loro adozione non è soggetta a certificazione, ma serve a indirizzare la definizione di programmi di Responsabilità Sociale ad hoc per ogni organizzazione, nei seguenti ambiti: governance, pratiche di lavoro, ambiente, etica delle operazioni, diritti dei consumatori, coinvolgimento e sviluppo delle comunità locali. LCA (Life Cycle Analysis) - vedi ANALISI DEL CICLO DI VITA (LCA) LCC (Life Cycle Costing) La metodologia dell analisi dei costi lungo il ciclo di vita (Life Cycle Costing - LCC) rientra nell approccio del Life Cycle Management. Dal punto di vista di un azienda manifatturiera, l LCC è applicata per stimare i costi, in termini monetari, che originano in tutte le fasi della vita di un bene, incluse quelle di utilizzo e smaltimento finale. Obiettivo ultimo è quello di ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi, tenendo in conto anche le esternalità ambientali e sociali. Dal punto di vista dell acquirente di un bene, di un servizio o di un opera, il Life Cycle Costing (LCC) mira a includere nella decisione d acquisto, oltre al prezzo, anche i costi che dovranno essere sostenuti nelle fasi di vita successive, quindi: - costo di acquisto e costi connessi (consegna, installazione, messa in funzione ecc.); - costi di funzionamento (energia, ricambi, manutenzione ecc.); - costi connessi alla fine del ciclo di vita (dismissione, recupero, smaltimento). LCI (Life Cycle Inventory) Per LCI si intende l inventario utilizzato in una analisi LCA. L inventario costituisce l'elenco di tutti i flussi fisici che attraversano il sistema in esame, in entrata e in uscita, e costituisce quindi un elemento fondamentale per la realizzazione della fase di valutazione. MISURA DI MITIGAZIONE Accorgimento atto a ridurre o annullare i possibili effetti ne- G I L M Acquisti Pubblici Ecologici - Green Public Procurement 7
9 O P Q R gativi o dannosi dovuti alla presenza di un unità di processo sull ambiente circostante. Più specificatamente, modifica tecnica o elemento tecnologico aggiuntivo (depuratore, filtro, misura di protezione ambientale) apportato al progetto iniziale per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente. OBIETTIVO AMBIENTALE (nel sistema di gestione ambientale) È ciò che l organizzazione si prefigge di ottenere in campo ambientale con una descrizione il più possibile quantificata. PIANO D AZIONE NAZIONALE PER IL GPP (PAN GPP) Il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha elaborato, attraverso un ampio processo di consultazione con enti locali e parti interessate e con la collaborazione degli altri Ministeri Competenti (Economia e Finanze e Sviluppo Economico) e degli enti e strutture tecniche di supporto (CONSIP, ENEA, ISPRA, ARPA), il Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP), approvato con Decreto Interministeriale n.135 dell 11 Aprile Il PAN GPP fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, definisce degli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritarie per cui definire i Criteri Ambientali Minimi. Il PAN è stato sviluppato accogliendo l indicazione contenuta nella Comunicazione della Commissione Europea Politica integrata dei prodotti, sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale (COM(2003) 302), che ha invitato tutti gli Stati Membri a dotarsi di un Piano d Azione per il GPP e in ottemperanza del comma 1126, articolo 1, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007). PIANO PER GLI ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI DELLA REGIONE SARDEGNA (PAPERS) Il Piano d Azione per gli Acquisti Pubblici Ecologici della Regione Sardegna (PAPERS) è stato adottato con Delibera della Giunta Regionale n.37/16 del Attraverso l attuazione del PAPERS si mira a: - inserire criteri di ridotto impatto ambientale nel 50% del fabbisogno regionale delle forniture di beni e servizi necessari all ordinario funzionamento dell Amministrazione e nel 20% negli appalti di lavori effettuati direttamente dalla Regione; - introdurre la politica degli acquisti pubblici ecologici in tutte le amministrazioni provinciali, nel 50% delle amministrazioni comunali, in tutti gli enti parco regionali, nel 30% degli altri enti pubblici; - sviluppare nell Amministrazione regionale e in almeno il 50% dei comuni il ricorso a fonti energetiche rinnovabili, il risparmio, la riduzione dell'intensità e l'efficienza energetica. PRODUZIONE E CONSUMO SOSTENIBILE I modelli di consumo e produzione sostenibili costituiscono la base di un processo di sviluppo sociale ed economico capace di dissociare la crescita economica dal degrado ambientale (cosiddetto decoupling), rispettando quindi i limiti imposti dalla capacità di carico degli ecosistemi. La Commissione Europea ha adottato un Piano d Azione per il Consumo e la Produzione Sostenibile e l Industria Sostenibile (Com(2008) 397) centrato sul miglioramento delle prestazioni ambientali dei prodotti e dei processi, attraverso la creazione di un circolo virtuoso in cui imprese e consumatori siano incoraggiati allo stesso tempo a perseguire tali obiettivi nelle loro strategie produttive e nelle loro scelte e comportamenti di acquisto e consumo. PROGRAMMA AMBIENTALE (nel sistema di gestione ambientale) Una descrizione degli obiettivi e delle attività specifici dell impresa concernenti una migliore protezione dell ambiente. QUALITÀ AMBIENTALE Concetto che esprime il pregio e il valore di un bene, di un'area o di qualunque elemento del sistema ambiente da un punto di vista ambientale. REPORTING AMBIENTALE Documento pubblico che serve a informare circa gli sforzi, sia economici che di riduzione degli impatti, compiuti da un impresa per migliorare l uso delle risorse ambientali nei processi di produzione. È generalmente composto da tre parti distinte: la relazione ambientale (descrizione sintetica dell attività svolta dall azienda); il bilancio ambientale; le conclusioni. Oltre che strumento di comunicazione con i vari interlocutori dell impresa (azionisti, finanziatori, assicuratori, opinione pubblica, gruppi ambientalisti, autorità nazionali e locali, clienti e consumatori), il Rapporto ambientale (e il bilancio che esso contiene) rappresenta un elemento fondamentale per la gestione strategica della variabile ambiente all interno del processo di pianificazione dell impresa. RESPONSABILITÀ ESTESA DEL PRODUTTORE Si tratta di un approccio, fatto proprio dall Unione Europea, che prevede che il produttore sia responsabile non solo delle fasi di trasformazione legate al suo processo di produzione, ma anche delle fasi a monte e delle fasi a valle. RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA La Responsabilità Sociale è l insieme delle strategie, decisioni, procedure e azioni volontarie che permettono a un organizzazione di perseguire i propri scopi nel rispetto dei lavoratori, collaboratori, proprietari, degli stakeholders esterni e degli interessi della società a livello locale, nazionale e internazionale. Il tema della sostenibilità delle catene di fornitura è una delle priorità attuali della Global Reporting Initiative (GRI), e l ISO 26000, lo standard più recente e completo in materia di Responsabilità Sociale d Impresa, riconosce l importanza degli acquisti quale strumento di promozione della sostenibilità lungo tutta la catena di fornitura. Per questo gli acquisti verdi rappresentano uno strumento concreto per integrare aspetti materiali di Responsabilità Sociale (CSR) nelle strategie aziendali. RISORSE NATURALI Materie prime direttamente attinte dal patrimonio naturale e che vengono successivamente immesse nel mercato allo stato grezzo o lavorate. RISORSE NON RINNOVABILI Risorse del patrimonio naturale il cui utilizzo e impiego è limitato nel tempo a causa della loro irriproducibilità (es. 8 GLOSSARIO TECNICO PER LE IMPRESE
10 le risorse minerarie). RISORSE RINNOVABILI Risorse del patrimonio naturale che hanno la capacità di riprodursi o rinnovarsi. SA 8000 Standard internazionale per la tutela dei lavoratori. Basato sulle principali convenzioni dell International Labor Organization (ILO), costituisce un importante guida per datori di lavoro e lavoratori in materia di lavoro minorile, lavoro forzato, salute e sicurezza, libertà di associazione e di contrattazione collettiva, discriminazione, pratiche disciplinari, orario di lavoro, remunerazione. Lo standard è pubblicato da Social Accountability International (SAI), e viene rilasciato dagli enti accreditati presso Social Accountability Accreditation Services (SAAS). SIMBIOSI INDUSTRIALE Comunità di imprese erogatrici di beni o di servizi che migliorano le performance economiche e minimizzano gli impatti ambientali attraverso la collaborazione e la cooperazione nel riutilizzo degli scarti come prodotto intermedio, nella gestione dell ambiente, delle risorse naturali e dell energia (distretti eco-industriali). SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Comprende la struttura organizzativa, le responsabilità, le procedure, i procedimenti e le risorse messi in atto per la conduzione aziendale della variabile ambiente e l incremento dell efficienza ambientale di un azienda. La documentazione che descrive complessivamente il sistema di gestione ambientale e i mezzi per raggiungere gli obiettivi stabiliti è costituita dalla politica ambientale, dal Manuale di gestione ambientale e dal piano di gestione ambientale. I moderni sistemi di gestione integrano quasi sempre la tutela della salute, la sicurezza sul lavoro e la protezione ambientale e spesso associano a queste tre variabili anche la gestione della qualità. SPESE AMBIENTALI Spese sostenute dall azienda relative ad attività direttamente rivolte alla protezione e miglioramento dell ambiente. Vengono escluse dalle spese ambientali tutte quelle spese a cui l azienda è obbligata in quanto previste dalla normativa. SPESE DI PROTEZIONE AMBIENTALE Spese per le attività e le azioni il cui scopo principale è la prevenzione, la riduzione e l eliminazione dell inquinamento (emissioni atmosferiche, scarichi idrici, rifiuti, inquinamento del suolo, ecc.), così come di ogni altra forma di degrado ambientale (perdita di biodiversità, erosione del suolo, salinizzazione, ecc.). Tali spese sono classificate nell ambito dei sistemi di contabilità ambientale riconosciuti a livello internazionale secondo la classificazione CEPA (Classification of Environmental Protection Activities and expenditure - Classificazione delle attività e delle spese per la protezione dell ambiente). STANDARD AMBIENTALI Strumenti di politica ambientale adottati dall Autorità Pubblica per il miglioramento della qualità dell'ambiente. In generale, uno standard è un livello di adempimento fissato dalla legge e fatto rispettare attraverso sanzioni. Si distinguono diversi tipi di standard: - standard sulle emissioni inquinanti, che stabilisce il limite massimo consentito di emissioni inquinanti, superato il quale si è obbligati al pagamento di una multa; - standard di qualità ambientale che fissa il limite massimo di inquinamento di un certo ambiente; - standard tecnologici, che prevedono l adozione di una certa tecnologia. SVILUPPO SOSTENIBILE Seconda la definizione condivisa a livello globale lo sviluppo è sostenibile se «soddisfa i bisogni dell attuale generazione, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.» ( Il futuro di tutti noi, Rapporto Brundtland, WCED, 1987). Una definizione ancora più puntuale considera sostenibile lo sviluppo che assicura «il soddisfacimento della qualità della vita, mantenendosi entro i limiti della capacità di carico degli ecosistemi che la sostengono.» (IUCN, 1991). In sostanza, con il termine sviluppo sostenibile si vuole indicare un approccio allo sviluppo che tenga conto, da un lato della necessità di migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri umani garantendo l accesso a risorse e servizi primari in maniera equa sia a livello geografico (nord-sud) che a livello intergenerazionale (presente-futuro), dall altro dei limiti che la natura impone alla nostra crescita economica e ai nostri processi di produzione e consumo, laddove questi continuino a essere basati su un utilizzo eccessivo delle risorse naturali e sull immissione nell ambiente di sostanze e materiali in quantità tali da alterarne lo stato fisico. Agire in favore dello sviluppo sostenibile significa riconoscere i legami che esistono tra la qualità della vita, l accesso alle risorse naturali, la qualità ambientale e la capacità del Pianeta di sostenere i nostri processi socio-economici al fine di tenerne conto nell ambito dei processi decisionali sia individuali che delle organizzazioni pubbliche e private. TECNOLOGIE PULITE Nel generale processo di applicazione del concetto di sviluppo ambientalmente sostenibile nel settore produttivo, svolgono un ruolo essenziale le tecnologie definite pulite (dall inglese clean technology). Con questa espressione si fa genericamente riferimento a tutte quelle misure tecniche e tecnologiche che consentono di minimizzare l impatto negativo sull ambiente (in termini sia di depauperamento del patrimonio naturale sia di carico inquinante immesso nell ambiente) di una determinata attività produttiva. Queste tecnologie non sono pulite in senso assoluto, ma sono più pulite rispetto a quelle tradizionalmente utilizzate nello stesso ambito produttivo. Tali misure possono essere introdotte o in fase di progettazione di un impianto, attraverso un sostanziale cambiamento dei processi produttivi (quindi delle tecnologie impiantistiche), oppure attraverso interventi su un impianto esistente, che ne massimizzano per quanto possibile l efficienza di funzionamento minimizzando la produzione di sotto-prodotti (compresi tutte le forme di effluenti inquinanti) e/o aumentando le loro possibilità di recupero (si parla in questo caso di misure tecniche). R S T Acquisti Pubblici Ecologici - Green Public Procurement 9
11 La Sardegna cresce con l Europa Progetto cofinanziato dall Unione Europea FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale PO FESR Sardegna Linea di intervento d Azioni di accompagnamento per l adozione di procedure di acquisti verdi nei settori produttivi, civile e nella Pubblica Amministrazione grafica, Tif & Bit Per informazioni: Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Difesa dell Ambiente - Servizio della Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) giacocco@regione.sardegna.it lsedda@regione.sardegna.it Help Desk assistenzatecnicagpp@regione.sardegna.it RTI Ecosistemi-Poliste Servizio di accompagnamento all attuazione della politica di acquisti pubblici ecologici nella Regione Sardegna Testi a cura di: Ecosistemi
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