SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI Dipartimento di Patologia Generale

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1 SECONDA UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI Dipartimento di Patologia Generale Relazione Consuntiva Attività Scientifica ex. art. 5 Regolamento per la Ripartizione dei Fondi destinati alla Ricerca emanato con D.R. n del 13 novembre , 2007, 2008

2 I - Dati anagrafici del Dipartimento Dipartimento di Patologia Generale Indirizzo Via L. De Crecchio, Napoli Telefono Fax Sito web dippatgen@unina2.it Direttore: prof. Ferdinando AURICCHIO Professori di prima fascia 10 Professori di seconda fascia 5 Ricercatori 8 Tecnici 33 Amministrativi 7 Altro 3 Esterni 65 PROFESSORI DI PRIMA FASCIA # Cognome Nome Sigla Area Facoltà Regime SSD CUN temporale 1 AURICCHIO Ferdinando MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 2 FARZATI Bartolomeo MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 3 MIGLIACCIO Antimo MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 4 MOLINARI Anna Maria MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 5 NAPOLI Claudio MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 6 NIGRO Vincenzo MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia pieno pieno pieno pieno pieno pieno Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.2

3 # Cognome Nome Sigla Area Facoltà Regime SSD CUN temporale 7 NOLA Ernesto MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 8 PUCA Giovanni Alfredo MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 9 SICA Vincenzo MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 10 WEISZ Alessandro MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia pieno pieno pieno pieno PROFESSORI DI SECONDA FASCIA # Cognome Nome Sigla Area Facoltà Regime SSD CUN temporale 1 ABBONDANZA Ciro MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 2 ALTUCCI Lucia MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 3 CASTORIA Gabriella MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 4 CIOFFI Michele MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 5 MEDICI Nicola MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia pieno pieno pieno pieno pieno RICERCATORI # Cognome Nome Sigla Area Facoltà Regime SSD CUN temporale 1 BONTEMPO Paola MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 2 DALLA MORA Liliana MED/46 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 3 DE FALCO Antonietta MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia pieno pieno pieno 4 DE NIGRIS Filomena MED/05 06 Facoltà di Medicina e pieno Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.3

4 # Cognome Nome Sigla Area Facoltà Regime SSD CUN temporale Chirurgia 5 DI DOMENICO Marina MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 6 MINUCCI Pellegrino Biagio MED/46 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 7 PILUSO Giulio MED/04 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia 8 VIETRI Maria Teresa MED/05 06 Facoltà di Medicina e Chirurgia pieno pieno pieno pieno Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.4

5 II - Composizione FDRS (Fondo Dipartimentale per la Ricerca Scientifica) relativo agli anni 2006, 2007, 2008 [comma 5-a] Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Ricerca di Ateneo , , ,99 Quote di finanziamento Ministero , , ,00 Quote di finanziamento o cofinanziamenti da enti pubblici Quote da convenzioni di ricerca senza compensi per docenti e ricercatori , , , , , ,00 Indice FDRS 28, , ,3263 Indice FDRS del triennio: 21,5482 Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.5

6 III - Informazioni sulle modalità di utilizzazione e sulle destinazioni del fondo (FDRS) comprensive di una breve descrizione delle ricerche finanziate negli anni 2006, 2007, 2008 [comma 5.b] Apoptosis systems biology applied to cancer and AIDS. An integrated approach of experimental biology, data mining, mathematical modelling, biostatistics, systems engineering and molecular medicin Lucia ALTUCCI Durata: dal 01/02/2008 al 31/12/2012 Anno: ,00 - Ente Pubblico Unione Europea 7 Programma Quadro di Ricerca Scientifica e Tecnologica Il progetto, che vede la partecipazione di 23 partners europei, ha l obiettivo di comprendere i meccanismi cellulari alla base dell apoptosi, di creare modelli computerizzati di processi biologici fondamentali, e di applicare le conoscenze risultanti a due patologie correlate all apoptosi: cancro e AIDS. L unità SUN del progetto ha come obiettivo principale lo studio dei meccanismi regolatori del TNF-related apoptosisinducing ligand (TRAIL), il suo silenziamento nella leucemia, e cerca di correlare queste conoscenze agli eventi molecolari associati alla tumorigenesi. Partecipanti: ABBONDANZA C., BONTEMPO P., TAMBARO F. P., NEBBIOSO A., MANZO F., DELL AVERSANA L., DE BELLIS F., MICELI M., MENAFRA R. Epigenetic treatment of neoplastic disease Lucia ALTUCCI Durata: dal 01/11/2005 al 31/10/2011 Anno: ,00 - Ente Pubblico Unione Europea Anno: ,00 - Ente Pubblico Unione Europea Il progetto, al quale partecipano 14 partners europei di 7 stati diversi, ha l obiettivo di definire validare il concetto di trattamento epigenetico del cancro. L unità SUN-DPG, oltre a coordinare un asse di ricerca e due workpackages, contribuisce al progetto principalmente con lo studio delle basi molecolari dell azione leucemogenica delle istone deacetilasi (HDAC), in linee cellulari ed in colture ex vivo di Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.6

7 Partecipanti: blasti. NEBBIOSO A., DE BELLIS F., FRANCI G., MICELI M., CONTE M. R., LEPORE I., DI CERBO V., MENAFRA R. The Use of Methylated DNA Immunoprecipitation (MeDIP) in Cancer for better Clinical Management Lucia ALTUCCI Durata: dal 01/01/2008 al 31/12/2010 Partecipanti: Anno: ,00 - Ente Pubblico Unione Europea 7 Programma Quadro di Ricerca Scientifica e Tecnologica Il team internazionale del progetto ha l obiettivo di decifrare il linguaggio del controllo epigenetico che conduce all insorgenza del cancro, utilizzando principalmente una piattaforma tecnologica di nuova costruzione basata su Metil-DNA Immuno- Precipitazione (MeDIP). L Unità SUN-DPG partecipa fornendo una visione integrata della metilazione del DNA ed una comprensione generale del suo ruolo nella de regolazione dei geni nella leucemia. SICA V., MANZO F., TAMBARO F. P., CARAFA V., MICELI M. Azione dei modulatori epigenetici in patologie neoplastiche e metaboliche Paola BONTEMPO Durata: dal 01/09/2008 al 02/11/2010 Anno: ,00 - Ministero E crescente l interesse, in questi ultimi anni, sul ruolo delle alterazioni epigenetiche sullo sviluppo di malattie specialmente nel campo della biologia del cancro. L acetilazione e la deacetilazione degli istoni sono meccanismi ben studiati di attivazione e repressione genica. Questi processi sono controllati attraverso l equilibrio tra reclutamento locale dei complessi contenenti le istone acetil transferasi (HATs) e le istone deacetilasi (HDACs). L alterazione del suddetto equilibrio è stato correlato alla comparsa di patologie umane, in particolare al cancro. Vi è tuttavia una crescente convinzione, basata su studi di funzionalità e/o delezione di geni, che alcune HDACs siano implicate nell insorgenza anche di altre malattie come i disordini Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.7

8 Partecipanti: neurodegenerativi, l osteodistrofia, le malattie cardiovascolari e l ipertrofia cardiaca. Oltre alla loro implicazione nelle malattie, le HDACs sembrano giocare un ruolo chiave anche in processi come l invecchiamento. Il progetto proposto si basa sull ipotesi che alterazioni del controllo epigenetico potrebbero giocare un ruolo nell insorgenza dell obesità e che alterazioni ottenute attraverso la somministrazione di epicomposti con la dieta potrebbe migliorare il fenotipo obeso. Noi abbiamo recentemente dimostrato che Feijoa sellowiana Berg (mirtacee) una pianta nativa dell America del sud, che cresce bene anche nei paesi del mediterraneo, presenta attività antiproliferativa ed effetti epigenetici. Abbiamo infatti dimostrato che un Cross talk tra steroidi e fattori di crescita nella progressione del ca. prostatico Antonietta DE FALCO Durata: dal 01/01/2007 al 31/12/2009 Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Il progetto si propone di analizzare i meccanismo molecolari che regolano il corss tal tra recettori steroidei e recettori dei fattori di crescita in tumori umani della prostata, nonché il loro ruolo nei meccanismi di androgeno-indipendenza dei ca. prostatici umani Partecipanti: DALLA MORA L., DI STASIO R., GIOVANNELLI P. Utilizzo terapeutico di trapianto di sangue midollare autologo nella rigenerazione tissutale per le terapie di patologie non ematologiche di grande diffusione. Vincenzo SICA Durata: dal 01/10/2008 al 31/12/2009 Anno: ,00 - Conto terzi Banco di Napoli L'impiego della trasfusione di sangue midollare autologo come sorgente di cellule staminali viene studiato ai fine della rigenerazione di tessuti danneggiati da processi ischemici, come reni, cuore etc. Partecipanti: COBELLIS G., BOTTI C. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.8

9 Vascular progenitor cells and ACE-Inhibition Claudio NAPOLI Durata: dal 01/10/2008 al 31/12/2009 Partecipanti: Anno: ,00 - Conto terzi Menarini Farmaceutici : Cardiovascular risk factors are associated with reduction in both the number and function of vascular progenitor cells (EPC) in experimental models. We hypothesized that 1) hypertension abrogates postnatal vasculogenesis in man, and antihypertensive treatment based on angiotensinconverting enzyme (ACE) inhibition may counteract hypertension-induced alteration in progenitor cellrelated effects in hypertensive patients. After their isolation, we will evaluate the number of circulating endothelial progenitor cells (EPCs) in patients treated with ACE inhibitors. DE NIGRIS F., CASAMASSIMI A., VALENTE A., ESPOSITO A., SGLAVO A., LOMBARDO G. Epigenetic modulators in cancer: target genes identification and epigenetic hot spots characterisation in AMLs Lucia ALTUCCI Durata: dal 01/11/2008 al 01/11/2009 Anno: ,00 - Ente Pubblico AIRC Due to epigenome plasticity, epigenetic alterations can be forced to return into normality and hence are ideal target for targeted therapy of cancer. The objective of this application is to study the role of epigenetic based drugs in cancer from the characterization of epi-drugs- and thier action in human cancer models, to the identification of molecular targets and the definition of their relevance in biological functions. We only start now to understand what histone and non-histone epigenetic modifications can represent for target regulations and a deep understanding of this matter will be of major challenge for new therapies targeted to specific and selective cancer treatments. We want to validate and extend the concept of pharmacoepigenetic to several models. Particular goals of this application are (i) to study the epigenetics of cancer cells (with a focus on leukemia), defining the Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.9

10 mechanisms of (cancer selective) action of epidrugs, (ii) establish the basis of the cancer-selectivity of trail/trail receptor action, (iii) identify novel epi-drug target genes and factors, (iv) characterise novel epidrugs with increased selectivity and specificity, (v) validate epi-drug target therapy of cancer in vitro (primary normal & tumour cells), ex vivo (leukemic blasts vs. normal progenitors) and in vivo (in mouse models). Final goal of this application is to establish a pharmaco-epigenetic molecular targeted approach for human cancer. Partecipanti: CARAFA V., NEBBIOSO A., MICELI M., CONTE M. R., DE BELLIS F., USIELLO A. Ricerca su angiogenesi e vascular repair in vitro Claudio NAPOLI Durata: dal 27/09/2007 al 28/09/2009 Anno: ,00 - Ente Pubblico Fond. J. Lejeune Le modalità con le quali avviene l occlusione, e le sue conseguenze, dipendono dalla tipologia della placca aterosclerotica e del circolo collaterale: esistono infatti 2 tipi di placca, la placca "stabile" e la placca "instabile", entrambe formate da un core lipidico, cellule infiammatorie (linfociti, macrofagi e mastcellule) e da uno strato di tessuto fibroso (il "cappuccio fibroso"). Nella placca "stabile", il cappuccio fibroso è spesso e solido, cosicché la placca continua a crescere lentamente fino a diventare occlusiva. In questo studio si studierà il fenomeno dell angiogenesi in vitro. Partecipanti: DE NIGRIS F., RIENZO M. Determinazione dei valori normali degli ormoni tiroidei in una popolazione campana sana di età compresa tra 1 e 14 anni Michele CIOFFI Durata: dal 02/01/2008 al 31/07/2009 Anno: ,00 - Conto terzi Perkin Elmer Definire in una popolazione selezionata di soggetti in età pediatrica i valori di riferimento per la normalità degli ormoni tiroidei e del TSH Partecipanti: Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.10

11 Identificazione delle isoforme di PI3K coinvolte nelle reazioni infiammatorie mediate dagli ormoni steroidei Antimo MIGLIACCIO Durata: dal 01/03/2008 al 31/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Lo studio mira ad identificare il ruolo delle isoforme gamma e delta di PI3K nella regolazione della risposta infiammatoria da parte degli estrogeni e in alcune patologie come l'osteoporosi della menopausa Partecipanti: GIOVANNELLI P., OLIVIERO A. Effetti del paratormone sui progenitori circolanti Bartolomeo FARZATI Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Si studiano gli effetti del paratormone sui sulla differenziazione dei precursori delle cellule osteopoietiche Partecipanti: generazioni di AAV contenenti la miopalladina Vincenzo NIGRO Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Partecipanti: PILUSO G. Meccanismi di intervento terapeutico nel danno vascolare Claudio NAPOLI Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. saranno studiati meccanismi melecolari di Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.11

12 regoalzione della NO-sintetasi nelle cellule endoteliali e nei loro progenitori Partecipanti: CASAMASSIMI A., RIENZO M. Prevalenza di anticorpi antighiandole endocrine in pazienti con malattie autoimmuni sistemiche. Liliana DALLA MORA Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,33 - Ateneo - S.U.N. campioni di sangue di pazienti affetti da malattie autoimmuni vengono sottoposti ad esame per la ricerca di anticorpi specifici contro componenti di cellule endocrine (tiroide, surrene, etc..) Partecipanti: Ruolo delle varianti molecolari RIZ1 e RIZ2 del gene PRDM2 nel controllo dell'espressione genica di geni estrogeno- e non estrogeno-regolati Giovanni Alfredo PUCA Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. L espressione ubiquitaria di RIZ e la sua capacità di interagire col prodotto del gene del retinoblastoma indicano una più ampia funzione delle proteine RIZ, non limitata alla traduzione dei segnali proliferativi degli estrogeni, ma relativa ad un meccanismo di controllo più generico. D altra parte, il grosso peso molecolare e la presenza di tanti differenti domini all interno della proteina consentono di disegnare un ipotesi che vede la proteina RIZ coinvolta in numerosi meccanismi molecolari di tipo differente anche in tessuti non ormono responsivi Partecipanti: MEDICI N. Studio dei riarrangiamenti di BRCA1 e BRCA2 mediante MLPA (Multiplex Ligation dependent Probe amplification) Maria Teresa VIETRI Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,33 - Ateneo - S.U.N. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.12

13 I riarrangiamenti di BRCA1 e BRCA2 vengono identificati mediante la tecnica della MLPA (Multiplex Ligation dependent Probe amplification) che uno screening semplice ed attendibile Partecipanti: Studio dell'espressione dei PDRM nell'attivazione e nel differenziamento linfocitario. Ciro ABBONDANZA Durata: dal 03/03/2008 al 30/05/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. I prodotti dei geni PRDM (RIZ1 eriz2) vengono studiati in relazione ai loro effetti in vari sotto tipi di linfociti per associare i lorpo pattern di espressione con particolari fenotipi Partecipanti: DE ROSA C. Un nuovo test basato sull analisi quantitativa dei geni SMN1 e SMN2 per identificare i portatori di amiotrofia spinale. Vincenzo NIGRO Durata: dal 01/01/2008 al 28/02/2009 Partecipanti: Anno: ,00 - Ente Pubblico Regione Campania La princpale difficoltà nello sviluppo di test diagnostici per la SMA risiede nella complessità della struttura genomica del locus. La messa a punto di un nuovo test quantitativo da prelievo ematico può consentire d identificare i portatori e la diagnosi prenatale in un contesto di consulenza genetica sul territorio campano. DEL VECCHIO BLANCO F., SACCONE V., DIONISI M., VITIELLO C. Biomarcatori di Placca Aterosclerotica Instabile Claudio NAPOLI Durata: dal 20/02/2008 al 20/02/2009 Anno: ,00 - Ente Pubblico Regione Campania- Ass. Sanità Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.13

14 Nonostante il grande passo avanti fatto sulla ricerca patogenetica della placca instabile, non vi sono ancora tangibili progressi nella gestione clinica su larga scala di biomarkers che aiutino nella stratificazione del rischio dei pazienti con sindromi acute coronariche. Questa ricerca si propone di valutare i principali marker di danno miocardio e di nuovi indici di infiammazione (proteina C reattiva, PCR), Interleuchina-6, Interleuchina-10, Interleuchina-12, TNF-alfa, TNF-alfa/Interleuchina 10, troponina, LDL-ossidate, anticorpi anti heat shock protein 60, anticorpi contro la Chlamydia) al fine di indagare le possibili relazioni con le lesioni coronariche. Questo al fine di stabilire una correlazione tra questi biomarkers ed evoluzione della malattia coronarica. Partecipanti: DE NIGRIS F., LIGUORI A., CASAMASSIMI A. Analisi dei meccanismi molecolari dopo terapia genica sistemica della distrofia muscolare. Vincenzo NIGRO Durata: dal 09/02/2007 al 09/02/2009 Partecipanti: Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Il criceto BIO 14.6 è il prototipo delle distrofie muscolari umane causate da difetti del sarcolemma. Il nostro scopo è usare questo modello per capire se l inserimento del gene attraverso il trasferimento sistemico mediato da AAV può risultare una strategia vantaggiosa nel trattamento della distrofia muscolare umana in pazienti di età differente. DEL VECCHIO BLANCO F., CUOMO A., SACCONE V., NUMITONE G., VITIELLO G. Controllo genomico del ciclo cellulare da estrogeni nei tumori ormono-responsivi: ruolo dei sottotipi alfa e beta di recettore degli estrogeni nella regolazione della trascrizione genica Ernesto NOLA Durata: dal 09/02/2007 al 09/02/2009 Anno: ,00 - Ministero Ci si propone di analizzare i ruoli individuali dei REalfa e REbeta nella regolazione del ciclo cellulare in cellule di carcinoma mammario studiando la loro Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.14

15 capacità di: a) promuovere la progressione del ciclo cellulare in risposta a ligandi specifici per i due sottotipi di recettori; b) controllare in vivo il reclutamento di diversi fattori trascrizionali e dei complessi di inizio della trascrizione sui promotori della ciclica D1, c-myc e c-fos; c) influenzare l organizzazione della cromatina a livello dei promotori dei geni della ciclina D1, c-myc e c-fos mediante le regolazioni post-traduzionali degli istoni quali la fosforilazione, la metilazione e l acetilazione (anche detto istone code ), d) induzione del reclutamento di RIZ1 sui promotori dei geni della ciclica D1, c-myc e c-fos, e delle relative modificazioni epigenetiche della cromatina. Partecipanti: CICATIELLO L., FRANCI G. Meccanismi fisiopatologici di danno vascolare, trombotico e eneoangigenesi Claudio NAPOLI Durata: dal 09/02/2007 al 09/02/2009 Anno: ,00 - Ministero 1) Sperimentazione in vivo degli approcci terapeutici mediante cellule staminali 2) Studio dei meccanismi fisiopatologici di migrazione e residenza di cellule staminali nel microcircolo 1) FUNZIONE MICROVASCOLARE. a) diametro di arteriole e venule; b) flusso ematico arteriolare. 2) INTERAZIONE HSC-ENDOTELIO. a) rolling; b) adesione; c) migrazione nei tessuti. 3) Caratterizzazione degli specifici fenomeni molecolari rilevanti nella prevenzione o nello sviluppo dei processi di danno vascolare. L analisi degli effetti della dieta sulla funzionalità metabolica può quindi completare l approfondimento del complesso dei meccanismi fisiopatologici coinvolti nello sviluppo e nella prevenzione del danno vascolare, e pertanto verrà impiegato l'approccio di genomica differenziale secondo ibridizzazione multipla automatica (microarray filter). 4) Analisi morfologiche degli esperimenti Le analisi morfometriche verranno valutate nel contesto del ruolo riparatore da parte delle cellule staminali. Tra i nuovi sistemi di analisi automatizzati, il TMA è una tecnica molecolare molto affidabile e riproducibile ed applicabile a vari tessuti. Il TMA è correntemente utilizzato per confermare i risultati dei Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.15

16 microarray genomici e nella diagnostica. Tra le applicazioni vi sono correlazioni tra eventi molecolari ed "end-point" clinici in modelli di danno vascolare. Partecipanti: CASAMASSIMI A., RIENZO M. Ruolo della modulazione dell espressione del gene RIZ nel controllo della proliferazione di cellule di cancro della mammella Nicola MEDICI Durata: dal 09/02/2007 al 09/02/2009 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Anno: ,00 - Ministero Lo scopo principale di questo progetto è di chiarire le funzioni dei prodotti del gene RIZ e i meccanismi molecolari coinvolti in relazione alle vie di trasduzione del segnale regolate dai recettori nucleari. Un altro, non secondario scopo è l identificazione dei prodotti del gene RIZ come bersaglio di terapie tumorali basate sul silenziamento di geni o sull inibizione delle interazioni proteinaproteina o sulla reversione delle alterazioni epigenomiche delle cellule tumorali. Partecipanti: PUCA G. A., CARAFA V., PACIFICO M. Cartografia dei siti di legame dei recettori alfa e beta degli estrogeni al genoma di cellule di cancro della mammella mediante immunoprecipitazione della cromatina abbinata a 'massively parallel sequencing' (ChIP-Seq) Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2008 al 31/12/2008 Partecipanti: Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Il progetto mira ad identificare i siti di legame dei recettori alfa e beta degli estrogeni sul genoma di cellule di ca della mammella ormono-responsive. CICATIELLO L., RAVO M., AURIEMMA L., TARALLO R., FERRARO L., ARAGIONE A., BAMUNDO A., CAPASSO A., CUOMO D., CASALE R., CELONA D., GROBER O. M. V., MASTINI C., MONTELLA R., MUTARELLI M., NASSA G., PARIS O., SORRENTINO M., SPAGNUOLO A., VIGILANTE A. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.16

17 Cellule stromali e progressione dei tumori umani della prostata: ruolo degli androgeni e nuovi approcci terapeutici Gabriella CASTORIA Durata: dal 01/01/2006 al 31/12/2008 Partecipanti: Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Il progetto si propone di analizzare le funzioni del recettore degli androgeni espresso nella componente stromale dei ca. prostatici e di stabilire la relazione tra tali funzioni ed i meccanismi di invasività e progressione tumorale CIOCIOLA A., LOMBARDI M., D AMATO L., DI STASIO R., RICCIARDI C., MINEO A. Effetti non genomici degli ormoni steroidi: nuovi bersagli per la terapia delle patologie ormonodipendenti Antimo MIGLIACCIO Durata: dal 15/12/2006 al 31/12/2008 Anno: ,52 - Ateneo - S.U.N. Vengono descritti piccoli peptidi di 6-10 aa. in grado di controllare la proliferazione cellulare indotta da ormone in cellule di carcinoma prostatico. L'inibizione è conseguenza dell'interferenza con l'interazione AR/Src. Partecipanti: BILANCIO A., OLIVIERO M. A. Extranuclear action of steroid receptors as drug target in breast and prostate cancers Ferdinando AURICCHIO Durata: dal 01/01/2006 al 31/12/2008 Partecipanti: Anno: ,00 - Ente Pubblico AIRC Il progetto si propone di identificare nuovi antagonisti dei recettori steroidei da poter utilizzare nelle terapie dei tumori umani di ghiandola mammaria e di prostata CASTORIA G., DI DOMENICO M., LOMBARDI M., BILANCIO A., DI STASIO R., CIOCIOLA A., Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.17

18 BOTTERO D. Progressione dei ca. mammari e prostatici: nuovi meccanismi ormonali e approcci terapeutici Ferdinando AURICCHIO Durata: dal 01/01/2006 al 31/12/2008 Partecipanti: Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Il progetto si propone di analizzare i meccanismi che regolano la localizzazione subcellulare dei recettori steroidei nei tumori umani di ghiandola mammaria e della prostata. Lo scopo del progetto è di stabilire una correlazione tra la localizzazione citoplasmatica di tali recettori e la proliferazione dei tessuti bersaglio DI DOMENICO M., LOMBARDI M., BOTTERO D., D AMATO L., BILANCIO A. Prostate cancer: molecular basis of invasiveness and identification of novel targets for therapy Antimo MIGLIACCIO Durata: dal 01/01/2006 al 31/12/2008 Anno: ,00 - Ente Pubblico AIRC Il progetto si propone di identificare nuovi antagonisti del recettore degli androgeni da poter utilizzare nelle terapie dei tumori umani della prostata Partecipanti: DE FALCO A., BOTTERO D. Ruolo del rimodellamento della cromatina nelle leucemie: caratterizzazione delle alterazioni di bersagli genici e dell'azione di modulatori epigenetici Lucia ALTUCCI Durata: dal 01/11/2006 al 31/12/2008 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Anno: ,00 - Ministero L'Epigenetica' è un termine usato per descrivere gli stati ereditabili mitoticamente e meioticamente di espressione di genica che non sono dovuti ai cambiamenti nella sequenza di DNA. Gli eventi epigenetici sono fondamentali in tutti gli aspetti di biologia ed, infatti, nella ricerca durante la Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.18

19 Partecipanti: passata decade si è mostrato che essi hanno un ruolo principale nella progressione tumorale (1). Due dei fenomeni epigenetici più studiati sono la metilazione del DNA e la modificazione di code istoniche. La cromatina è un complesso dinamico macromolecolare che è modificato epigeneticamente (per esempio dall'acetilazione istonica) e viene ristrutturato durante la trascrizione dalle attività integrate di enzimi capaci di modificare gli istoni e da fattori ATP-dipendenti. Le acetiltransferasi (HATs) e le deacetilasi (HDACs) sono i componenti enzimaticamente attivi dei macchinari di trascrizione che modulano l'espressione di un gene. Infatti, le zone cromatiniche iperacetilate contengono, in genere, i geni attivi trascrizionalmente, mentre i geni silenti sono frequentemente ipoacetilati. L'alterata funzione della cromatina dovuta alla formazione di oncoproteine o alla mutazione/deregolazione di modulatori epigenetici può condurre a un'espressione aberrante di geni regolatori della crescita, del ciclo cellulare e dell apoptosi, risultando, dunque, nella proliferazione incontrollata di cellule poco o non differenziate e tutto cio può, in definitiva, causare cancro (2). La riattivazione NEBBIOSO A., MANZO F., MICELI M., CARAFA V., BRESCIANI F. Il frutto di Psidium guajava esercita azione anticancro mostrando attività inibitoria delle Histone- Deacitilasi (HDAC) Paola BONTEMPO Durata: dal 17/12/2007 al 18/12/2008 Anno: ,33 - Ateneo - S.U.N. L attività antineoplastica dell estratto totale del frutto di Psidium Guaijava (Guava) è stata dimostrata ma i composti e i meccanismi molecolari responsabili di tale attività non sono stati ancora del tutto caratterizzati. L estratto acetonico totale del frutto di Guava ed in particolar modo l estratto acetonico della polpa, esercita effetto antiproliferativo accompagnato da modulazione del ciclo cellulare e dell apoptosi. Come primo passo per la caratterizzazione delle basi molecolari dell azione apoptotica del frutto di Guava abbiamo precedentemente dimostrano che il trattamento con esso induce un over-espressione di p21 e p16 e aumento dell'espressione delle caspasi 3/7 e della caspasi 8 e 9 nelle cellule responsive. Essendo tutti i target molecolari investigati inducibili epigeneticamente, abbiamo voluto verificare se Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.19

20 Partecipanti: l estratto agisse attraverso modulazione epigenetica ed identificare ulteriori effettori molecolari dell attività pro-apoptotica di Psidium Guaiava. L attività antineoplastica dell estratto totale dei frutti di Guava, ottenuto mediante estrazione acetonica, è stata testata in linee cellulari leucemiche ed in colture ex vivo di blasti di pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML). Per ottenere la soluzione d uso, il residuo secco è stato risospeso con poche gocce di DMSO e PBS, tamponato a ph 7.5 ed utilizzato alla concentrazione di 1,5 mg/ml. Mediante Western blotting è stata analizzata la variazione dell espressione proteica e l aceti Meccanismi di induzione di differenziazione e apoptosi nelle leucemie: caratterizzazione dell'azione di modulatori epigenetici ed agenti differenzianti Lucia ALTUCCI Durata: dal 18/12/2007 al 18/12/2008 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Anno: ,00 - Ente Pubblico Regione Campania. Lg 5 Le leucemie sono spesso associate con traslocazioni cromosomiche che determinano la presenza di proteine di fusione causali per lo sviluppo della malattia. L'esistenza di un determinante noto per la leuchemogenesi rappresenta un'ottima possibilità per lo studio della trasformazione neoplastica. Modificazioni post traduzionali delle code istoniche costituiscono un "codice istonico" che regola l'accessibilità ed il reclutamento di complessi e fattori di trascrizione che influenzano la cromatina. Alterazioni nel reclutamento delle istone deacetilasi possono giocare un ruolo cruciale nei meccanismi molecolari di ogni tipo di cancro. Per questo motivo le 'HDACs' sono state proposte come bersagli di terapie molecolari contro il cancro. Gli obiettivi di questo progetto sono i) studiare il ruolo dell'acetilazione istonica nelle leucemie; ii) determinare il ruolo degli inibitori delle istone deacetilasi nel trattamento di differenziazione di cellule neoplastiche; iii) valutare l'azione di altri agenti differenzianti da soli o in combinazione con modulatori epigenetici. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.20

21 Partecipanti: NEBBIOSO A., MICELI M., LEPORE I. Ruolo dei polimorfismi di CYP17 e CYP19 nelle donne affette da endometriosi Michele CIOFFI Durata: dal 17/12/2007 al 18/12/2008 Anno: ,67 - Ateneo - S.U.N. Studiare se i polimorfismi CYP17 T>C, C1558T e Val80 di CYP19 sono correlati all endometriosi. Partecipanti: Studio dei riarrangiamenti dei geni BRCA1 e BRCA2 mediante MLPA (Multiplex Ligation-Dependent Probe Amplification) Maria Teresa VIETRI Durata: dal 17/12/2007 al 18/12/2008 Anno: ,33 - Ateneo - S.U.N. Mutazioni germinali dei geni BRCA1 e BRCA2 sono responsabili di circa il 30% dei tumori ereditari della mammella e dell ovaio. Nei geni BRCA1 e BRCA2 sono state descritte rispettivamente circa 500 e 300 differenti mutazioni, distribuite uniformemente lungo l intera sequenza codificante. Esse sono mutazioni missenso, nonsenso, frameshift e che alterano il sito di splicing. In letteratura è stata dimostrata la presenza di riarrangiamenti genici, come delezioni di interi esoni, in pazienti con carcinoma della mammella ereditario, negative per mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2. La presenza di tali riarrangiamenti sembra possa essere collegata allo sviluppo della neoplasia o ad una maggiore predisposizione alla malattia. Recentemente abbiamo selezionato 21 donne campane affette da carcinoma ereditario della mammella, selezionate in accordo con i seguenti criteri: a) insorgenza della malattia in giovane età; b) presenza di neoplasie in 3 o più familiari appartenti a due generazioni diverse. Tutte le pazienti state sottoposte a screening per la ricerca di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, mediante estrazione di DNA da sangue periferico, PCR e sequenziamento automatico diretto. Cinque delle 21 pazienti sono risultate portatrici di una mutazione BRCA1 e BRCA2. Il DNA delle rimanenti 16 donne affette, risultate negative allo Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.21

22 Partecipanti: screening, è stato analizzato mediante Multiplex Ligation-Dependent Probe Amplification (MLPA), allo scopo di evidenziare eventuali riarrangiamenti nel gene BRCA1 Studio comparativo degli effetti sull emostasi in pazienti sottoposte a iperstimolazione ovarica controllata nei programmi di fecondazione assistita in relazione ai farmaci impiegati Michele CIOFFI Durata: dal 16/11/2006 al 16/12/2008 Anno: ,00 - Conto terzi Serono Italia Il progetto mira a valutare degli effetti trombofilici dei differenti protocolli utilizzati per la iperstimolazione ovarica mediante l analisi dei vari parametri emocoagulativi. Partecipanti: Silenziamento dell espressione genica in tumori ormono-sensibili Anna Maria MOLINARI Durata: dal 17/12/2007 al 15/12/2008 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Partecipanti: Espressione di nuovi marcatori molecolari in patologie estrogeno responsive dell'endometrio Anna Maria MOLINARI Durata: dal 02/12/2007 al 02/12/2008 Anno: ,00 - Ente Pubblico Regione Campania Gli estrogeni svolgono un'azione sulla funzione dell'epitelio della ghiandola mammaria e su quello dell'endometrio, dove promuove la loro crescita e/o differenziazione. L'estradiolo partecipa tuttavia anche alla patogenesi di molte disfunzioni e neoplasie di quegli organi e tessuti definiti 'estrogeni Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.22

23 Partecipanti: ARMETTA I., NATALE D. sensibili'. Esso infatti è considerato un agente permissivo nell'inizio e nella progressione di neoplasie degli organi 'target' per gli estrogeni come la ghiandola mammaria, l'endometrio, la vagina e la cervice ed è noto che gioca un ruolo nella patogenesi di patologie quali l'iperplasia dell'endometrio e l'endometriosi. E' noto infatti che l'iperplasia dell'endometrio è presente nel 15-30% delle donne che in post-menopausa ricevono terapia sostitutiva con estradiolo. Studi recenti suggeriscono inoltre una forte correlazione tra la somministrazione esogena di estrogeni e la comparsa di adenocarcinomi dell'endometrio. L'endometriosi, la presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina, è una malattia abbastanza frequente che determina dolore addominale dismenorrea, infertilità nel 10-15% delle donne in età fertile. Essa viene catalogata tra i disordini endometriali estrogeno-responsivi in grado di trasformazione maligna del tessuto endometriale ectopico, in adenocarcinomi. Nonostante sia noto il meccanismo molecolare dell'azione dell'estradiolo nei tessuti bersaglio, la patogenesi e i meccanismi molecolari che determinano la comparsa di patologie dell'endometrio Cellule staminali e danno vascolare Vincenzo SICA Durata: dal 01/03/2007 al 02/05/2008 Anno: ,00 - Conto terzi Banco di Napoli Prosegue l'applicazione della tecnologia delle cellule staminali alla terapia delle arteriopatie periferiche degli arti inferiori in fase critica. Questo progetto è l'evoluzione dell'esperienza già iniziata con successo nell'anno precedente Partecipanti: NAPOLI C., CASAMASSIMI A. CRESCENDO Consortium for Research into Nuclear Receptors in Development and Aging Alessandro WEISZ Durata: dal 01/03/2005 al 28/02/2008 Anno: ,00 - Ente Pubblico Unione Europea Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.23

24 Partecipanti: Nuclear receptors function throughout development and aging as molecular integrators of complex physiological regulations, such as growth, reproduction and metabolism. To translate genetic knowledge from the Human Genome into therapy requires intimate understanding of fundamental regulatory mechanisms. CRESCENDO will build on existing knowledge and infrastructures by drawing together European excellence to focus on signalling dynamics, integration of target gene responses during development and aging, and human genetics and pathophysiology, emphasising key nuclear receptors.. CICATIELLO L., CASALE R., RAVO M., NASSA G., PARIS O., TARALLO R., VIGILANTE A., FRANCI G., BAMUNDO A., CUOMO D., IOVINO L., MUTARELLI M., MASTINI C., SCAFOGLIO C., MONTELLA R. Alterazioni fenotipiche e molecolari associate alla risposta a terapie ormonali Ferdinando AURICCHIO Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2007 Anno: ,00 - Ente Pubblico Ministero Salute Studio dei meccanismi rapidi, non genomici attivati in cellule bersaglio in seguito a trattamenti ormonali Partecipanti: CASTORIA G., MIGLIACCIO A. Breast cancer: preclinical and clinical development of therapeutic strategies targeting molecular mechanisms Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2007 Anno: ,00 - Ente Pubblico AIRC Understanding the nature of the cellular factor(s) which act in concert with ERs to foster cell proliferation is a central issue for a better understanding of estrogen actions in target cells, whose definition is required to elucidate the mechanisms underlying the hormone responsive phenotype and, as a consequence, to devise new ways to exploit this phenotype to practical ends. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.24

25 Partecipanti: BRESCIANI F., CICATIELLO L. Identificazione dell'interattoma proteico nucleare dei recettori alfa e beta degli estrogeni in cellule di cancro della mammella Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2007 al 31/12/2007 Partecipanti: Identificazione dei partners molecolari dei recettori degli estrogeni nel nucleo di cellule di ca della mammella ormono-responsive mediantye applicazione di tecnologie di espressione di proteine ricombinanti in cellule umane, clonaggio cellulare e Tandem Affinity Purification seguita da spettrometria di massa. BRESCIANI F., CICATIELLO L., RAVO M., PARIS O., TARALLO R., FRANCI G., NASSA G., BAMUNDO A., ARAGIONE A., AURIEMMA L., CUOMO D., CAPASSO A., FERRARO L., GROBER O. M. V., MASTINI C., MONTELLA R., MUTARELLI M., SORRENTINO M., VIGILANTE A. Molecular dissection of estrogen signalling in hormone-responsive human breast cancer cells Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2007 Anno: ,00 - Ente Pubblico AIRC The main aim of the present research proposal is to search for, identify and characterize cell specific functional partners of ERs, focusing on cellular factors which physically bind to ERs in a cell type specific fashion. Furthermore, our efforts will focus also on the epigenetic mechanisms preventing ER-a and -ß gene expression in receptor negative human breast tumor cells, aiming at the possibility to reprogram estrogen unresponsive breast cancer cells to a phenotype responsive to endocrine-based therapies Partecipanti: BRESCIANI F., CICATIELLO L. Prognosi e terapia dei tumori del seno: la localizzazione intracellulare del recettore degli Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.25

26 estrogeni come indice prognostico e bersaglio terapeutico Ferdinando AURICCHIO Durata: dal 01/01/2007 al 31/12/2007 Il progetto si propone di analizzare la localizzazione citoplasmatica del recettore degli estrogeni in campioni umani di ca. mammario e di stabilire la relazione tra tale distribuzione ed il grado di malignità tumorale Partecipanti: OLIVIERO M. A., BILANCIO A. Espressione di survivina e delle sue varianti di splicing nelle lesioni preneoplastiche e neoplastiche della mucosa del colon Anna Maria MOLINARI Durata: dal 15/12/2006 al 18/12/2007 Anno: ,85 - Ateneo - S.U.N. In questo studio valutiamo l espressione di mrna di survivina e delle sue varianti di splicing nelle lesioni preneoplstiche del colon e nel carcinoma del colon, allo scopo di chiarire il loro ruolo nella cancerogenesi del colon ed analizzare la correlazione tra espressione del trascrirro ed i segni clinici. Partecipanti: regulation of survivin and its splicing variant expression by natural anticancer activity of Feijoa sellowiana Maria Teresa VIETRI Durata: dal 18/12/2006 al 18/12/2007 Anno: ,59 - Ateneo - S.U.N. IIl progetto analizza l'espressione selettiva delle varie isoforme di survivina prima e dopo trattamento con Feijoa sellowiana Partecipanti: Attività antitumorale del flavone naturale purificato da Feijoa sellowiana in cellule di Leucemia Mieloide Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.26

27 Acuta Paola BONTEMPO Durata: dal 18/12/2006 al 17/12/2007 Anno: ,28 - Ateneo - S.U.N. Il principale obiettivo della ricerca sul cancro consiste nell'identificazione e nello studio di nuovi farmaci che presentino un'elevata efficacia biologica associata ad un basso o nullo effetto tossico. Sebbene molti progressi nella ricerca sul cancro abbiano caratterizzato gli ultimi 20 anni, continua ad esistere un urgente necessità di sviluppare nuovi trattamenti terapeutici e di chiarire le basi molecolari dell'attività dei diversi agenti antineoplastici potenzialmente utilizzabili. In questo progetto di ricerca, noi ci proponiamo di studiare il potenziale anti-cancro del frutto di Feijoa sellowiana e di caratterizzare, a livello molecolare, le sue attività apoptotiche in modelli di cancro solidi ed ematologici. Inoltre, noi analizzeremo i diversi componenti del frutto per chiarire i meccanismi che sono alla base del loro potenziale anti-cancro. L'assenza di tossicità e l'idea di ricercare composti naturali che presentino un'attività anti-neoplastica potenzialmente sfruttabile in terapia, rappresenta il punto di forza dello studio proposto Partecipanti: Cardioprotective effects of third generation beta blocker nebivolol against anthracycline-induced cardiotoxicity Claudio NAPOLI Durata: dal 16/05/2007 al 17/12/2007 Partecipanti: Anno: ,00 - Conto terzi Menarini Farmaceutici We will study the protective effect of the third generation beta blocker nebivolol on the cardiac toxicity and NO/oxidative stress induced by the anthracyclines currently used in clinics, doxorubicin and daunorubicin, with special emphasis on determining the optimal protective doses of these drugs. This will be performed using the experimental rat model of isolated perfused cardiac cells after 12- day combination treatment of anthracyclines used at equicardiotoxic doses, and the tested compounds. DE NIGRIS F., VALENTE A., ESPOSITO A., SGLAVO A., LOMBARDO G. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.27

28 Identificazione della variante di splicing 3-alpha di Survivina nella Leucemia Mieloide Acuta Michele CIOFFI Durata: dal 15/12/2006 al 17/12/2007 Anno: ,57 - Ateneo - S.U.N. Survivina, membro della famiglia delle IAPs, è una piccola proteina che gioca un ruolo chiave nella regolazione dell'apoptosi ed nel controllo del ciclo cellulare. Essa è iperespressa in molte neoplasie, ma non nella maggior parte dei tessuti adulti differenziati. In aggiunta al trascritto di survivina originariamente identificato, sono state trovate nuove isoforme: survivina-deltaex3, survivina-2b, survivina-3b e survivina-2 alpha. L'isoforma DeltaEx3 manca dell'esone 3, codifica per una proteina di 137 aa (15.7 kda), che conserva l'attività antiapoptotica di survivina. L'isoforma 2B trattiene una parte dell'introne 2 di 69 bp. Il trascritto della survivina-2b da origine ad una proteina di 165 aa (18.6 kda) e agisce da fattore proapoptotico. Survivina-3B possiede 5 esoni. Il nuovo esone, definito 3B, deriva da una porzione dell'introne 3 di 165 bp. Nell'esone 3B si crea un codone di stop TGA, per cui il trascritto della survivina-3b codifica per una proteina tronca di 120 aminoacidi. Il trascritto della survivina-2alpha manca degli esoni 3 e 4, presenta una porzione dell'introne 2 e codifica per una proteina di 74 aa (8.5 kda) che presenta ridotte proprietà antiapoptotiche. Studi precedenti suggeriscono che le diverse isoforme di survivina presentano differenti proprietà biologiche e che lo sviluppo di nuovi trattamenti antineoplastici, che hanno come target l'rna di survivina o la proteina, devono tenere conto delle differenti isoforme. Questo studio si propone di studiare Partecipanti: Trattamento con cellule staminali autologhe di pazienti portatori di ischemia cronica critica degli arti inferiori Vincenzo SICA Durata: dal 01/02/2006 al 02/04/2007 Anno: ,00 - Conto terzi Banco di napoli Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.28

29 Vari studi forniscono evidenze che i precursori cellulari endoteliali possono essere derivati dalle cellule staminali emopoietiche che esprimono le proteine CD133 o CD34 e usate per identificare e misurare i precursori cellulari endoteliali nell uomo (per esempio CD34/KDR, CD133/KDR). Comunque, non si esclude che la presenza di cellule progenitrici endoteliali che derivano da altre fonti all interno del midollo osseo (per esempio le cellule staminali mesenchimatiche, cellule SP) o da altre cellule staminali residenti. Inoltre, gli intermedi mieloidi (cellule che maturando si trasformano in globuli bianchi) potrebbero avere la capacità di contribuire alla riparazione endoteliale La definizione e la caratterizzazione di questi precursori endoteliali è in fase di studio nell ambito dell applicazione clinica su arteriopatie periferiche. Partecipanti: NAPOLI C. Analisi dei meccanismi genomici dell'estrogenodipendenza del cancro della mammella mediante microarrays a cdna Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2006 Anno: ,00 - Ente Pubblico Regione Campania L obiettivo è quello di ampliare le conoscenze attuali sul meccanismo di trascrizione estrogeno-responsivo di cellule umane di cancro della mammella e di indagare sui nuovi geni identificati per capire a livello molecolare i meccanismi alla base della proliferazione cellulare controllata da estrogeni. Con studi genetici e biochimici (incluso l'uso di antiestrogeni, inibitori chimici delle RNApolimerasi e della sintesi proteica, etc.) si è lavorato per ottenere risposte cellulari fenotipiche specifiche (cinetiche di progressione del ciclo cellulare, differenziazione cellulare e/o morte) e genetiche (profilo di espressione genica) per definire le caratteristiche funzionali/strutturali dei recettori estrogenici. Partecipanti: BRESCIANI F., CICATIELLO L. Definizione di profili di espressione genica prognostici e predittivi della risposta alla terapia endocrina nel cancro mammario Alessandro WEISZ Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.29

30 Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2006 Anno: ,00 - Ente Pubblico Ricerca finalizzata Gli obiettivi del contributo di questa Unità Operativa al Programma sono i seguenti: (1) Identificazione e caratterizzazione dei geni che compongono il programma trascrizionale di risposta agli estrogeni e/o codificano per molecole chiave del sistema di segnalizzazione intracellulare dei recettori per questi ormoni nelle cellule di carcinoma della mammella ormono-sensibili, mediante analisi dei corrispondenti RNA messaggeri in diverse linee cellulari estogeno sensibili con microarrays a DNA. (2) Messa a punto e saggio di metodologie per analisi dell attività dell intero genoma estrogeno-responsivo in biopsie di ca della mammella e campioni tessutali di ghiandola mammaria normale di controllo. Partecipanti: BRESCIANI F., CICATIELLO L. FIRB Alessandro WEISZ Durata: dal 01/01/2005 al 31/12/2006 Anno: ,00 - Ente Pubblico FIRB Il principale obiettivo di questo progetto di ricerca è quello di comprendere il ruolo degli estrogeni nella genesi e nella progressione del carcinoma mammario (CM) e di identificare profili d espressione di mrna e proteine che caratterizzino sottotipi di CM RE-positivi con diversa risposta alla terapia e prognosi. A tal fine saranno applicati sistematicamente ed in modo coordinato tecnologie di genomica (analisi dei profili di espressione genica con microarrays a DNA e citogenetica), proteomica e bio-informatica. Partecipanti: BRESCIANI F., CICATIELLO L. Applicazione della tecnologia dei microarray all'analisi del profilo d'espressione in modelli animali e cellulari di disordini del metabolismo del ferro. Giulio PILUSO Durata: dal 30/11/2004 al 28/12/2006 Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.30

31 Lo studio è centrato sull analisi, mediante microarray, dei profili d espressione genica in modelli murini e cellulari di disordini del metabolismo del ferro. I disordini del metabolismo del ferro possono costituire un ottimo modello sperimentale per l analisi, mediante microarray, del profilo d espressione dei geni coinvolti. Partecipanti: BELSITO A., DIONISI M., TOTARO A. LE PROTEINE DI MEMBRANA NELLA PATOGENESI DELLE MIOPATIE PRIMITIVE: analisi molecolare di geni coinvolti nella patogenesi dei disordini muscolari ereditari Vincenzo NIGRO Durata: dal 30/11/2004 al 27/12/2006 Anno: ,00 - Ministero Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Obiettivo 1 Ricerca di geni con possibile coinvolgimento in distrofie muscolari. Obiettivo 2 Identificazione di mutazioni e varianti nei geni candidati con analisi molecolare ad alta processività in una collezione di DNA di pazienti con distrofia muscolare. Partecipanti: SACCONE V. Ruolo dei prodotti del gene RIZ nella trasduzione dei segnali di proliferazione e di sopravvivenza attivati da recettori nucleari Nicola MEDICI Durata: dal 30/11/2004 al 28/11/2006 Anno: ,00 - Ateneo - S.U.N. Anno: ,00 - Ministero Lo scopo principale di questo progetto è lo studio delle funzioni della proteina RIZ e dei meccanismi coinvolti, in relazione alle vie di traduzione del segnale regolate dai recettori nucleari. L espressione ubiquitaria di questo gene e la sua capacità ad interagire col prodotto del gene del retinoblastoma indicano una funzione diffusa della proteina RIZ, non limitata alla traduzione del segnale proliferativi degli estrogeni, da correlare con un meccanismo, più generale, di transizione proliferazione/differenziamento o di sopravvivenza Servizio Anagrafe Ricerca di Ateneo. Documento generato il 30/04/2009 alle pag.31

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