Rendiconto del Fondo Mediolanum Flessibile Italia

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1 Rendiconto del Fondo Mediolanum Flessibile Italia al 30 dicembre 2013 Il presente Rendiconto si compone di 27 pagine numerate dalla numero 1 alla numero 27. MEDIOLANUM GESTIONE FONDI SGR p.a. F.to Vittorio Gaudio

2 MEDIOLANUM FLESSIBILE ITALIA RENDICONTO ANNUALE DEL FONDO AL 30 DICEMBRE 2013 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Signori Partecipanti, nel corso del 2013, la graduale soluzione della crisi finanziaria nell Eurozona in un contesto economico internazionale in miglioramento ha rinnovato la propensione al rischio degli investitori. Le statistiche segnalano l uscita dell area euro da una fase di rallentamento economico, mentre evidenziano la positiva accelerazione del ciclo negli USA. Nel terzo trimestre del 2013, la variazione del prodotto interno lordo è stata pari a +4,1% (annualizzato) negli USA e a +0,1% (non annualizzato) nell Eurozona, confermando la presenza di un significativo differenziale economico tra le due aree geografiche. In particolare, la crescita è stata positiva in Germania (+0,3%) e Spagna (+0,1%), negativa in Francia (-0,1%) e nulla in Italia (0%). Nell area euro, gli indici Purchasing Managers Index (PMI) hanno segnalato a partire dal secondo semestre del 2013 il ripristino di una fase espansiva del ciclo e la presenza di una ripresa sostenibile nell attività manifatturiera e nei servizi. Negli USA, gli indici elaborati dall Institute for Supply Management (ISM) hanno, invece, registrato complessivamente nel corso dell intero anno livelli superiori alla soglia di espansione di 50 sia nella produzione industriale che nei servizi. Negli Stati Uniti e in Europa, le dinamiche occupazionali continuano a rappresentare la principale criticità dell attuale fase congiunturale a causa degli effetti su fiducia dei consumatori e domanda di beni e servizi. In novembre, il tasso di disoccupazione negli USA è stato pari al 7,0% dal 7,9% di fine Nell area euro, il tasso di disoccupazione in novembre è stato del 12,1% dall 11,9% di fine In particolare, la disoccupazione è in Italia del 12,7% dal precedente 11,4%, in Germania del 6,9% dal 6,9% e in Spagna del 26% dal 20,3%. Negli ultimi mesi del 2012, il protrarsi negli USA delle trattative per un accordo politico in materia di fiscal cliff e i timori per i potenziali effetti di quest ultimo sulla crescita economica statunitense e mondiale avevano rappresentato la principale determinate della concomitante volatilità delle borse. L accordo raggiunto in extremis nei primi giorni del 2013 ha contribuito ad un andamento positivo dei listini in gennaio. In febbraio e in marzo, l incerto risultato delle elezioni politiche in Italia, lo scandalo che aveva interessato il partito del premier Mariano Rajoy in Spagna, la definizione del pacchetto di salvataggio di Cipro (rilevante per la natura dei meccanismi di intervento utilizzati), il rischio di una crisi finanziaria in Slovenia e i rinnovati timori sulla crescita statunitense ed europea hanno comportato nuove tensioni sui mercati finanziari. In aprile, l elezione del Presidente della Repubblica e la formazione di un nuovo esecutivo in Italia, nonostante l esito non favorevole delle elezioni, hanno contribuito alla riduzione dei rendimenti di Italia e Spagna e premiato le borse europee rispetto ai principali listini internazionali. Nella seduta del 4 aprile e, in generale, nel corso dell intero 2013, lo yen ha registrato uno straordinario deprezzamento verso tutte le principali valute in seguito alle nuove ed inattese misure comunicate dal neo governatore della Bank of Japan Kuroda allo scopo di centrare il target d inflazione del 2% entro i prossimi due anni. Con voto unanime, la BOJ ha stabilito, quale nuovo target delle operazioni, l importo della base monetaria, in sostituzione del livello del tasso overnight; la banca centrale ha, inoltre, deliberato l acquisto di titoli di stato con scadenze fino a 40 anni per un controvalore mensile di miliardi di yen. E stato, infine, sospeso temporaneamente il principio delle banconote in vigore dal 2001, secondo cui l ammontare di obbligazioni detenute dalla BOJ non poteva superare il controvalore delle banconote in circolazione. Nel 2013 il nuovo indirizzo di politica monetaria della banca centrale giapponese è stato all origine della straordinaria sovra performance della Borsa di Tokio verso le altre piazze finanziarie. Al termine della seduta del 1 maggio, il comunicato della Federal Reserve ha esplicitato la possibilità sia di incrementare sia di ridurre il piano di acquisti di titoli obbligazionari in base all evoluzione dello scenario economico. Le principali curve governative e corporate internazionali hanno risposto con un generale aumento dei rendimenti, in seguito al tentativo da parte degli operatori di anticipare gli effetti dell attesa riduzione del programma di quantitative easing (tapering). In maggio e giugno, i timori su effetti, modalità e tempistiche del tapering e l incerto andamento dei dati macroeconomici (a partire dal deludente Purchasing Managers Index in Cina) hanno comportato una correzione dei listini azionari (a partire dalla Borsa di Tokio) ed una straordinaria volatilità 2

3 sui mercati obbligazionari. Nella riunione del 18 e 19 giugno, il Presidente Bernanke, sottolineava nuovamente come la Fed fosse pronta, in presenza di un miglioramento economico, a ridurre il piano di acquisti entro la fine dell anno e a concludere l intero programma verso la metà del Dinanzi alla determinazione della banca centrale statunitense, i rendimenti dei principali mercati obbligazionari registravano nuovi aumenti. Il 9 luglio, l agenzia di rating Standard&Poor s ha ridotto la valutazione di lungo termine sul debito governativo italiano a BBB dal precedente BBB+, mantenendo un outlook negativo a causa del permanere di prospettive economiche deboli. Nei mesi estivi, complice una serie di dati macroeconomici risultati migliori delle attese, l area euro è stata protagonista sui mercati finanziari, favorendo l ingresso di nuovi capitali internazionali. Il mutato atteggiamento degli investitori ha prodotto un temporaneo apprezzamento dell euro verso le principali valute e un aumento marcato dei rendimenti tedeschi. Il miglioramento del quadro economico ha, infatti, comportato una minore propensione alla detenzione di asset ad alta affidabilità, grazie alla riduzione delle probabilità associate a rischi estremi. Al contrario, l area emergente è stata oggetto di forti deflussi di capitale, che hanno comportato un marcato deprezzamento delle valute locali. Contrariamente alle attese generate dai comunicati di giugno e luglio, in settembre la Fed ha optato per la prosecuzione immutata del piano di acquisti, favorendo finalmente una contenuta riduzione dei rendimenti sui principali mercati obbligazionari (nella seduta del 5 settembre, il decennale statunitense aveva raggiunto il 3%, il massimo da due anni) e spostando l attesa del tapering da parte degli operatori alla riunione del 18 dicembre. Il 9 ottobre il Presidente Obama ha ufficializzato la nomina dell attuale vicepresidente Janet Yellen alla guida della Federal Reserve. Il nuovo presidente della Fed è considerato dagli analisti favorevole alla prosecuzione delle misure di stimolo monetario, adottate dal predecessore Ben Bernanke. Le elezioni politiche tedesche del 22 settembre hanno registrato la netta affermazione del cancelliere uscente Angela Merkel e dei partiti governativi (Unione Cristiano-Democratica e Unione Cristiano-Sociale), con circa il 42% dei consensi e reso possibile l accordo per una Grosse Koalition con i socialdemocratici della SPD. In settembre e in ottobre, a fronte di una riduzione dei timori di una crisi internazionale in Siria, negli USA l attenzione degli analisti è stata nuovamente focalizzata dall andamento del negoziato politico tra democratici e repubblicani per l innalzamento del tetto del debito statale (debt ceiling). La mancata approvazione nei tempi tecnici previsti del budget per l'anno fiscale 2013 e 2014 ha prodotto la immediata cessazione (shutdown) dell attività di diverse agenzie, in assenza di risorse federali. In novembre, Standard and Poor s ha ridotto il merito di credito della Francia di un notch (da AA+ ad AA), portando l outlook da negativo a stabile. L agenzia di rating ha motivato la decisione con l incapacità del governo francese di adottare riforme strutturali, l ingente pressione fiscale e l assenza nel dibattito politico di qualsiasi riferimento ad un possibile taglio del welfare. Il forte rallentamento dell inflazione nell Eurozona ed il temporaneo peggioramento di alcuni indicatori anticipatori avevano già alimentato ad inizio anno le attese di un taglio del tasso di riferimento da parte della Banca Centrale Europea. Nella riunione del 2 maggio e, a sorpresa, del 7 novembre, la BCE ha ridotto il tasso di rifinanziamento rispettivamente dallo 0,75% allo 0,5% e dallo 0,5% al minimo storico di 0,25%. Nella riunione della Fed del 18 dicembre, la diffusione di dati sull occupazione e sulla fiducia dei consumatori in netto miglioramento hanno certamente creato le condizioni per l attivazione del tapering nella misura di 10 miliardi di dollari a partire dal gennaio del 2014, suddivisi in modo paritario tra titoli di stato e titoli con sottostanti mutui. Il comunicato ha, comunque, tenuto a rassicurare che il tasso di riferimento sarà mantenuto invariato anche quando il tasso di disoccupazione sarà ben al di sotto del livello del 6,5%, soprattutto se l inflazione attesa continuerà a permanere al di sotto dell obiettivo di lungo termine del 2%. Il Presidente Bernanke ha dichiarato che saranno possibili ulteriori riduzioni del piano di acquisti, in base all evoluzione dello scenario. In ogni caso ha aggiunto che l attesa è che il processo di riduzione vada avanti per buona parte del Nel 2013, lo spread tra il debito italiano e tedesco sulla scadenza decennale è passato dai 318 punti base del 31 dicembre 2012 ai 220 di fine 2013, facendo registrare il suo valore massimo di 351 il 27 marzo; il differenziale sulla scadenza a 2 anni è passato dai 200 punti base del 31 dicembre 2012 ai 104 di fine 2013, con il massimo di 211 del 26 febbraio. I rendimenti governativi italiani a due e dieci anni sono passati rispettivamente da 1,99% di inizio anno a 1,26% del 31 dicembre, con il massimo di 2,29% del 25 giugno, e da 4,50% di inizio anno a 4,12% del 31 dicembre, con il massimo di 4,90% del 26 febbraio. Nel corso dell anno, le principali curve governative internazionali hanno registrato un generale aumento dei rendimenti, a partire dal comunicato di maggio della Federal Reserve in materia di riduzione del programma di quantitative easing (tapering) e in 3

4 seguito al tentativo da parte degli operatori di anticiparne gli effetti. Anche i mercati emergenti e high yield hanno sofferto un aumento della volatilità in seguito al preannunciato mutato indirizzo di politica monetaria della banca centrale statunitense. Nel 2013, i mercati azionari internazionali hanno complessivamente registrato un incremento del +24,1% (indice MSCI World in dollari). Negli USA, lo S&P500 ha registrato una performance positiva di +29,6%, il Nasdaq Composite di +38,3%; le borse europee hanno mediamente registrato una variazione positiva (+17.4% STOXX Europe 600). Buone le performance dei principali indici europei: la borsa italiana (+16,6% FTSE MIB), la spagnola (+21,4% IBEX 35), la francese (CAC %) e la svizzera (SMI +20,2%) hanno tuttavia sottoperformato il listino tedesco (+25,5% DAX). I listini azionari sono stati supportati dalle performance dei comparti più ciclici e del settore finanziario. Le borse emergenti hanno realizzato un risultato negativo pari a -5,0% (indice MSCI EM in dollari). L area emergente è stata oggetto di forti deflussi di capitali internazionali sia sui mercati azionari che obbligazionari e di un marcato deprezzamento delle valute locali, in seguito al tentativo da parte degli operatori di anticipare gli effetti del preannunciato tapering della Fed. La quotazione dell euro verso la divisa statunitense ha rispecchiato sia la positiva evoluzione della crisi finanziaria europea sia la minore flessibilità e i maggiori limiti operativi della Banca Centrale Europea rispetto alla Federal Reserve: la moneta unica ha registrato una fase di debolezza nei primi mesi del 2013, per beneficiare nel secondo semestre di un prolungato rafforzamento contestuale all uscita dell Eurozona dalla recessione. L eurodollaro è così passato dalla quotazione di 1,32 di inizio anno a quella di 1,37 del 31 dicembre Le dinamiche dello yen e del franco svizzero sono state condizionate dalle politiche delle rispettive Banche Centrali. Nel corso dell intero 2013, il nuovo corso di politica monetaria della Bank of Japan ha condotto la quotazione dello yen verso euro da 114,46 di gennaio a 144,73 di dicembre e verso dollaro da 86,75 di gennaio a 105,31 di dicembre. Il preannunciato tapering della Federal Reserve è stato all origine della debolezza delle principali divise dei paesi emergenti, in seguito agli ingenti deflussi di capitali internazionali che hanno interessato sia i mercati azionari che obbligazionari. Nel 2013, il brent ha complessivamente registrato una sostanziale stabilità passando dai 111,94 dollari al barile di inizio anno ai 100,82 di fine dicembre, in un contesto di elevata volatilità con i massimi di 119,34 del 12 febbraio e i minimi di 96,79 del 17 aprile. Nel corso del 2013, la quotazione dell oro ha registrato una significativa correzione, passando dai 1.675,35 dollari di inizio anno ai 1.201,64 di dicembre. Il 2013 è stato un anno positivo per il mercato azionario italiano. I settori che hanno maggiormente contribuito alla performance sono stati il settore finanziario e quello legato ai beni di consumo discrezionali. Importante anche il contributo del settore industriale e di quello legato ai titoli di pubblica utilità, mentre il settore dei titoli energetici ha fatto registrare la performance peggiore. Dopo una prima parte dell'anno altalenante, complice l'incertezza venutasi a creare prima e dopo il voto delle elezioni politiche, l'indice ha poi invertito la tendenza chiudendo l'anno con una performance particolarmente positiva. Importante in questo contesto la stabilità politica raggiunta con l'insediamento del governo Letta. Fra i titoli più si sono distinti nel corso del 2013 ricordiamo Yoox, Fondiaria Sai e Mediaset. Yoox ha beneficiato di importanti accordi commerciali sottoscritti con primari player del lusso, che le hanno consentito di registrare una performance del 173% circa. Fondiaria Sai, oggetto della maxi-aggregazione con la compagnia assicurativa Unipol, è invece cresciuta in dodici mesi del 147%. Mediaset, in virtù dei primi segnali di ripresa sul mercato pubblicitario e della decisione di avviare un piano di integrazione e sviluppo delle attività di pay-tv in Italia e Spagna, ha fatto segnare un rialzo del 122%. Negativa è stata al contrario la performance di Saipem (-47% circa) a seguito di due importanti allarmi sugli utili annunciati al mercato. Banca Monte dei Paschi che, a seguito dello scandalo dei derivati, ha fatto segnare un perdita percentuale superiore al 20%. Nei dodici mesi appena trascorsi, a Piazza Affari si sono registrate 18 nuove quotazioni sul mercato primario, per una raccolta complessiva di 1,4 miliardi di euro. Solo due sono state le IPO che hanno avuto come mercato di sbocco il listino principale: Moleskine e Moncler. Quest'ultima ha rappresentato la più grande quotazione per controvalore richiesto dal Le rimanenti IPO sono state invece quotate sul listino dedicato alle piccole e medie imprese e fra queste si segnalano Italia Indipendent e Gruppo Leone Films. Vanno inoltre ricordate le ammissioni sul listino principale di Cnh Industrial dopo la fusione di Fiat Industrial in Cnh Industrial e di World Duty Free, post-scissione di Autogrill. 4

5 L asset allocation del fondo è stata gestita in modo flessibile. Nella prima metà dell'anno è stata mantenuta una posizione di sottopeso sui titoli appartenenti al comparto finanziario preferendo titoli più difensivi (in particolare titoli di pubblica utilità come Snam Rete Gas e Terna), mentre nella seconda metà è stato ridotto gradualmente il sottopeso. A livello di stock picking, le scelte del fondo si sono focalizzate su titoli con una elevata esposizione ai paesi emergenti, con particolare riferimento ai titoli di lusso (Prada, Ferragamo, Tod s, Luxottica, Safilo e Brunello Cucinelli) e a nomi di titoli assicurativo (Unipol, Fondiaria). Eventi di rilievo intervenuti nell esercizio Nessun evento di rilievo si è verificato nel periodo. Fiscalità Come noto l'articolo 2, commi da 62 a 79, del decreto-legge del 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10 ha apportato rilevanti modifiche al regime di tassazione degli organismi di investimento collettivo del risparmio di diritto italiano. In particolare, a decorrere dal 1 luglio 2011, il nuovo regime ha soppresso la tassazione per maturazione in capo al fondo comune e la tassazione avviene in capo ai partecipanti al momento della percezione dei proventi. La disciplina fiscale degli organismi di investimento di diritto italiano è stata, tra l'altro, oggetto di successive modifiche e integrazioni a seguito dell'entrata in vigore, a decorrere dal 1 gennaio 2012, delle disposizioni in materia di unificazione al 20% dell'aliquota delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili sui redditi di natura finanziaria contenute nell'art. 2, commi da 6 a 34 del decreto legge 13 agosto 2011, n Per espressa previsione normativa, la nuova aliquota del 20% non si applica sugli interessi, premi e ogni altro provento che costituisce reddito di capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria derivanti da obbligazioni e altri titoli di Stato italiani ed equiparati italiani e emessi da Stati inclusi nella c.d. white list di cui all art. 168-bis, comma 1 del D.P.R. 917/86, i cui proventi restano imponibili al 12,50%. Il legislatore ha inteso garantire il mantenimento dell aliquota agevolata del 12,5% prevista per i titoli pubblici ed equiparati italiani e esteri sia nel caso di investimento diretto, sia qualora l investimento nei suddetti titoli avvenga in forma indiretta (segnatamente, investimenti in fondi comuni di diritto italiano ed estero, in contratti assicurativi, nelle gestioni patrimoniali in titoli). La ritenuta del 20% si applica sia sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione ai fondi comuni che su quelli compresi nella differenza tra il valore di riscatto, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime. Non è, tuttavia, prevista l applicazione di due distinte aliquote, ma è la base imponibile che viene ridotta utilizzando un criterio forfettario di tipo patrimoniale. In particolare l aliquota del 20% è applicata ad una base imponibile che dovrà essere ridotta al 62,5% per la quota di proventi riferibili ai titoli pubblici ed equiparati, al fine di assicurare che i redditi di capitale e diversi derivanti dai predetti titoli vengano tassati nella misura del 12,50%. In altri termini significa applicare al reddito derivante dall investimento in titoli pubblici ed equiparati l aliquota del 12,5% (62,5% x 20% = 12,5%). Per ogni fondo o comparto di fondo, ogni semestre, viene determinata la percentuale media dell attivo investita direttamente o indirettamente, attraverso altri OICR, in titoli pubblici ed equiparati. Tale percentuale media deve essere rilevata sulla base degli ultimi due prospetti redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, pertanto la percentuale media varia ogni semestre solare. 5

6 Si riporta di seguito la percentuale media dell attivo in white list ed equiparati, relativa ai documenti contabili semestrali redatti al 30/06/2013 e al 31/12/2012, e la conseguente aliquota sintetica applicabile nel semestre 01/01/ /06/2014. Percentuale white list ed equiparati Aliquota Sintetica Mediolanum Flessibile Italia 1,50% 19,89% Performance del Fondo La performance assoluta del Fondo (pari a 25,16%) ha beneficiato dall andamento positivo dei mercati azionari. Il fondo nel corso dell anno è stato principalmente esposto verso il mercato azionario italiano che ha beneficiato, in modo particolare nella seconda parte dell anno, del restringimento degli spread del debiti sovrani e dalla performance dei settori più legati alle dinamiche del ciclo economico. Il Fondo ha beneficiato anche dell esposizione verso i settori bancario e assicurativo. Il Fondo è riuscito ad ottenere una performance sostanzialmente migliore rispetto ai principali indici della Borsa Italiana. Rapporti con Società del Gruppo Nel corso dell esercizio il Fondo ha effettuato operazioni di compravendita di strumenti finanziari con le altre società del Gruppo. Tali operazioni sono state regolate secondo le normali condizioni di mercato. Il Fondo non ha aderito ad operazioni di collocamento effettuate da soggetti del Gruppo. Evoluzione prevedibile della gestione Il 2013 è stato un anno di transizione con la crescita mondiale ancora debole, trainata dai paesi emergenti. Secondo le attese del Fondo Monetario Internazionale formulate in ottobre, nel 2014 la crescita dovrebbe accelerare verso il 3,6%, ma con significative divergenze tra le principali economie. I Paesi sviluppati e, in particolare, gli USA potranno beneficiare di una marcata accelerazione, favorita da politiche monetarie ancora espansive e politiche fiscali meno restrittive rispetto agli anni precedenti. Al contrario, la crescita nei Paesi emergenti è attesa stabile, sostenuta dalla ripresa della domanda dei Paesi avanzati, da politiche fiscali ancora neutrali e da tassi reali mediamente ancora contenuti. In sintesi, nel 2014 la presenza di una crescita mondiale moderata e in accelerazione, il permanere di una bassa inflazione e l adozione di riforme strutturali possono creare un ambiente economico e politico favorevole all aumento dei profitti aziendali. In tale contesto, pur all interno di un orizzonte temporale pluriennale, i mercati azionari potranno anticipare e beneficiare dell attesa positiva evoluzione del ciclo economico. Le principali banche centrali continueranno ad essere impegnate ad assicurare il permanere di rendimenti obbligazionari contenuti, al fine di non compromettere i risultati economici conseguiti negli anni precedenti attraverso l adozione di politiche monetarie espansive. Eventi successivi alla chiusura del periodo Il Consiglio di Amministrazione della Mediolanum Gestione Fondi SGR p.a., nella riunione dell 11 dicembre 2013, ha deliberato di apportare alcune modifiche al Regolamento Unico di gestione Semplificato. 6

7 Si descrivono di seguito le principali modifiche che riguardano tutti i fondi: 1. l istituzione delle quote di Classe I riservate ad alcune categorie di Investitori Istituzionali, come meglio individuate all interno del Regolamento; 2. la modifica dei giorni di calcolo del valore della quota, aggiungendo ai giorni di mancata valorizzazione per Borsa chiusa anche quelli in cui cadono le festività nazionali italiane; 3. la possibilità di investimento in quote di fondi di tipo chiuso; 4. l ampliamento della tipologia di strumenti finanziari, a disposizione della SGR, in cui poter investire il patrimonio dei fondi quali i REITS (real estate investment trust) e gli SPACS (special purpose acquisition company); 5. la possibilità di utilizzare tecniche di gestione efficiente del portafoglio (quali ad esempio operazioni di pronti contro termine, riporti, prestito titoli ed altre operazioni assimilabili), coerentemente con la politica di investimento di ciascun Fondo e nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabilite dalle vigenti disposizioni normative. Tutte le modifiche sopraelencate non sono state sottoposte all approvazione specifica della Banca d Italia rientrando nei casi in cui l'approvazione si intende rilasciata in via generale ed entreranno tutte in vigore il 24 gennaio 2014, decorsi in particolare i termini di sospensiva dalla data dell avviso pubblicato in data 14 dicembre Esercizio del diritto di voto Mediolanum Gestione Fondi SGRpA esercita i diritti di intervento e di voto nelle Assemblee delle società emittenti di azioni detenute nel portafoglio del fondo, nel rispetto dal Protocollo di Autonomia per la gestione dei conflitti di interesse adottato dalla SGR e coerentemente alle procedure e alle misure definite dalla strategia adottata ai sensi dell articolo 32 del Regolamento Congiunto Banca d Italia/Consob - Policy sui criteri e modalità di esercizio dei diritti di intervento e di voto connesso alle partecipazioni azionarie di pertinenza degli OICR mobiliari - resa disponibile sul sito Internet della Società. Sulla base di quanto sopra, in linea con i principi e i criteri individuati dal Comitato di Corporate Governance di Assogestioni, nel corso del 2013, la Sgr ha proposto una lista di candidati per la carica di amministratori e sindaci indipendenti alle assemblee di Telecom Italia, Finmeccanica, Unicredit, Enel Green Power, Fondiaria Sai, Enel, Assicurazioni Generali, Intesa SanPaolo, Tod s, Fiat Industrial, Prysmian e Snam. Attività di collocamento delle quote Il collocamento delle quote è stato effettuato, oltre che dalla Mediolanum Gestione Fondi SGR.p.A., da Banca Mediolanum S.p.A., autorizzata dalla Banca d Italia con provvedimento del Governatore in data 5 giugno 1997 ad effettuare offerta fuori sede. Compravendita di attività finanziarie diverse dai titoli di Stato e dai titoli obbligazionari Nel periodo in esame è stata posta in essere operatività su strumenti finanziari derivati, con finalità di investimento e copertura. 7

8 SITUAZIONE PATRIMONIALE ATTIVITÀ Rendiconto al 30/12/2013 Rendiconto al 28/12/2012 Valore complessivo In perc. del totale attività Valore complessivo In perc. del totale attività A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. Titoli di debito ,5 A1.1 titoli di Stato ,8 A1.2 altri ,8 A2. Titoli di capitale ,0 A3. Parti di OICR B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. Titoli di debito , ,3 B2. Titoli di capitale B3. Parti di OICR C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. A vista D2. Altri E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE F. POSIZIONE NETTA LIQUIDITÀ F1. Liquidità disponibile , ,9 F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare , ,1 F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare ,8 G. ALTRE ATTIVITÀ G1. Ratei attivi ,1 G2. Risparmio di imposta , ,9 G3. Altre TOTALE ATTIVITÀ

9 PASSIVITÀ E NETTO , ,001 Rendiconto al 30/12/2013 Rendiconto al 28/12/2012 Valore complessivo Valore complessivo H. FINANZIAMENTI RICEVUTI I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI M1. Rimborsi richiesti e non regolati M2. Proventi da distribuire M3. Altri N. ALTRE PASSIVITÀ N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati N2. Debiti di imposta N3. Altre TOTALE PASSIVITÀ VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO Numero delle quote in circolazione , ,056 Valore unitario delle quote 20,085 16,048 MOVIMENTI DELLE QUOTE NELL ESERCIZIO Quote emesse ,772 Quote rimborsate ,291 9

10 SEZIONE REDDITUALE Rendiconto al 30/12/2013 Rendiconto al 28/12/2012 A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale A1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI A2.1 Titoli di debito A2.2 Titoli di capitale A2.3 Parti di O.I.C.R. A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE A3.1 Titoli di debito A3.2 Titoli di capitale A3.3 Parti di O.I.C.R. A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari quotati B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale B1.3 Proventi su parti di O.I.C.R. B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI B2.1 Titoli di debito B2.2 Titoli di capitale B2.3 Parti di O.I.C.R. B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE B3.1 Titoli di debito B3.2 Titoli di capitale B3.3 Parti di O.I.C.R. B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI Risultato gestione strumenti finanziari non quotati C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI NON DI COPERTURA C1. RISULTATI REALIZZATI C1.1 Su strumenti quotati C1.2 Su strumenti non quotati C2. RISULTATI NON REALIZZATI C2.1 Su strumenti quotati C2.2 Su strumenti non quotati D. DEPOSITI BANCARI D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 10

11 Rendiconto al 30/12/2013 Rendiconto al 28/12/2012 E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI E1. OPERAZIONI DI COPERTURA E1.1 Risultati realizzati E1.2 Risultati non realizzati E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA E2.1 Risultati realizzati E2.2 Risultati non realizzati E3. LIQUIDITÀ E3.1 Risultati realizzati E3.2 Risultati non realizzati F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI Risultato lordo della gestione di portafoglio G. ONERI FINANZIARI G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI G2. ALTRI ONERI FINANZIARI Risultato netto della gestione di portafoglio H. ONERI DI GESTIONE H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR H2. COMMISSIONI BANCA DEPOSITARIA H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE I. ALTRI RICAVI ED ONERI I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILITÀ LIQUIDE I2. ALTRI RICAVI I3. ALTRI ONERI Risultato della gestione prima delle imposte L. IMPOSTE L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL'ESERCIZIO L2. RISPARMIO DI IMPOSTA L3. ALTRE IMPOSTE Utile/perdita dell'esercizio

12 FORMA E CONTENUTO DEL RENDICONTO FONDO MEDIOLANUM FLESSIBILE ITALIA RENDICONTO ANNUALE AL 30 DICEMBRE 2013 NOTA INTEGRATIVA Il Rendiconto al 30 dicembre 2013 (ultimo giorno di borsa aperta) è stato redatto in conformità a quanto stabilito dalle disposizioni emanate dalla Banca d Italia con provvedimento dell 8 maggio 2012 e successivi aggiornamenti e comprende la situazione patrimoniale, la sezione reddituale e la presente nota integrativa che ne forma parte integrante. Il rendiconto è accompagnato inoltre dalla relazione degli Amministratori. I prospetti contabili così come la nota integrativa sono redatti in unità di euro. Parte A - Andamento del valore della quota 125,000 Andamento valore della quota nel , , , , ,000 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 ago-13 set-13 ott-13 nov-13 dic-13 25,00% 15,00% 5,00% -5,00% -15,00% -25,00% -35,00% Rendimento annuo del fondo e del benchmark negli ultimi 10 anni In questo periodo la politica di investimento del fondo era diversa Rendimento annuo fondo Rendimento annuo benchmark -45,00% dic-04 dic-05 dic-06 dic-07 dic-08 dic-09 dic-10 dic-11 dic-12 dic-13 I dati di rendimento del fondo non includono i costi di sottoscrizione a carico dell'investitore e, dal 1 luglio 2011, la tassazione a carico dell'investitore. Il benchmark di riferimento è cambiato nel corso degli anni. Per una comparazione omogenea i rendimenti del Parametro di Riferimento fino al 30 giugno 2011 sono stati riportati al netto degli oneri fiscali vigenti applicabili al Fondo. Con riferimento ai grafici soprariportati, si evidenzia che, in relazione allo stile di gestione adottato dal 23 aprile 2010, a partire da tale data non è possibile individuare un benchmark rappresentativo della politica di gestione adottata (stile flessibile). 12

13 Andamento del valore della quota nell esercizio Descrizione Anno 2013 Valore quota all inizio dell esercizio 16,048 Valore quota alla fine dell esercizio 20,085 Valore massimo della quota 20,131 Valore minimo della quota 15,842 Nel periodo di riferimento il Fondo ha registrato una performance largamente positiva, riflettendo la crescita del listino azionario italiano a cui il Fondo è stato principalmente esposto. La riduzione dello spread dei titoli governativi italiani rispetto a quelli tedeschi ha favorito un ritorno d'interesse anche verso le società quotate sul listino azionario italiano. Nel corso del periodo non sono stati riscontrati errori nel calcolo del valore della quota del Fondo. Monitoraggio dei rischi Il monitoraggio del rischio è garantito dal complesso delle azioni svolte dagli attori coinvolti nell intero Sistema dei Controlli Interni della Società, costituito dall insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative che mirano ad assicurare l efficacia ed efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore del patrimonio aziendale e la buona gestione di quello detenuto per conto della clientela, l affidabilità e integrità delle informazioni contabili e gestionali, nonché la conformità delle operazioni con la legge, la normativa di vigilanza, le norme di autoregolamentazione e le disposizioni interne dell intermediario. In tale contesto sono ambito di monitoraggio e gestione da parte degli attori coinvolti nel sistema di controllo interno, i rischi tipici a cui possono essere esposti i fondi in oggetto: rischi finanziari, ma anche rischi operativi, di non conformità e reputazionali. Il monitoraggio del rischio è presidiato dalle funzioni di linea tra le quali il Risk Management e dalle funzioni di controllo di secondo livello tra le quali assume un ruolo preminente l attività svolta dalla funzione Compliance and Risk Control. Le funzioni di controllo di linea hanno i compiti di supportare ex ante l attività di investimento nella costruzione di portafogli con determinate caratteristiche di rischio-rendimento, di controllarne ex post il profilo di rischio, di monitorare il corretto svolgersi dei processi interni ed il rispetto delle disposizioni normativo regolamentari. Tra le principali attività svolte al fine del controllo del rischio da parte del Risk Management per i prodotti gestiti si possono richiamare: le analisi del Value at Risk (VaR) o della Tracking Error Volatility (TEV) per i fondi a benchmark, la scomposizione del VaR e del TEV nei diversi fattori di rischio, le analisi di allocazione dei portafogli, le analisi di rischio di liquidità. Le analisi di rischio vengono effettuate utilizzando il software "Barraone" della società MSCI-Barra. Il Risk Management cura l evoluzione dei modelli di rischio adottati, ne verifica la robustezza e l affidabilità nel tempo proponendo, se necessario, il loro adeguamento. La funzione Compliance and Risk Control esegue verifiche attraverso attività separate dalle funzioni di linea della Società, affidate a strutture dotate della necessaria indipendenza e autorevolezza di intervento, ed ha, fra l altro, il compito di concorrere alla definizione dei limiti operativi e delle metodologie di misurazione dei rischi e di controllare la coerenza dell operatività con gli obiettivi di rischio/rendimento definiti - per ogni servizio - dai competenti organi aziendali. Svolge inoltre attività di validazione dei modelli di valutazione e verifica dei flussi informativi utilizzati dalla funzione di Risk Management di linea della SGR. Nell ambito delle attività di controllo e gestione dei rischi operativi e di non conformità sono svolte, in via continuativa, attività di identificazione del rischio, sia attraverso processi di Risk Self Assessment, volti a valutare ex-ante l esposizione al rischio dei processi aziendali, sia attraverso attività di raccolta perdite operative ex-post, a fronte del verificarsi di eventi particolari. L esito di tali processi, oltre ad essere ambito di una reportistica periodica all Alta Direzione e ai competenti organi aziendali, viene utilizzato a supporto dell attivazione di azioni di mitigazione dei rischi. Inoltre, al fine di migliorare il processo di monitoraggio 13

14 continuativo dei rischi operativi, è stata costituito un modello di indicatori di esposizione al rischio (Key Risk Indicators), costruiti in base a indicatori di business di periodo e a evidenze raccolte in corso d'anno, in continua evoluzione. Con riferimento alle altre rilevazioni effettuate nel 2013 non si sono evidenziate particolari criticità. Parte B Le attività, le passività e il valore complessivo netto Sezione I - Criteri di valutazione Nella compilazione del rendiconto si utilizzano i principi contabili ed i criteri di valutazione previsti dalla Banca d Italia. Tali principi e criteri di valutazione, coerenti con quelli utilizzati nel corso dell esercizio per la compilazione dei prospetti giornalieri e della relazione semestrale, risultano i seguenti: a) registrazione delle operazioni - le compravendite di titoli sono contabilizzate nel portafoglio del fondo sulla base della data di effettuazione delle operazioni; - gli interessi, gli altri proventi e gli oneri a carico del fondo sono stati calcolati secondo il principio della competenza temporale, anche mediante rilevazione dei ratei attivi e passivi; - le sottoscrizioni ed i rimborsi delle quote sono stati rilevati a norma del regolamento del fondo e secondo il principio della competenza temporale; - i dividendi sono stati registrati il giorno di quotazione ex-cedola del relativo titolo; - gli utili e le perdite realizzati su cambi, vendite di divisa a termine e negoziazioni di titoli in divisa estera sono originati dalla differenza tra il cambio storico di conversione dei debiti, dei crediti, dei contratti in divisa, dei conti valutari e dei titoli in divisa, e il cambio rilevato alla chiusura delle rispettive posizioni; - gli utili e le perdite da realizzi risultano dalla differenza tra i costi medi ponderati di carico ed i valori realizzati dalle vendite; i costi ponderati di carico rappresentano i valori dei titoli alla fine dell esercizio precedente, modificati dai costi medi di acquisto del periodo; - le plusvalenze e le minusvalenze su titoli sono originate dalla differenza tra il costo medio ponderato ed i valori determinati secondo i criteri indicati in precedenza, ossia prezzi di mercato o valutazioni applicati alla data del rendiconto; - le differenze di cambio derivanti dalla conversione delle voci espresse in valuta estera sono contabilizzate in voci separate nel rendiconto tenendo distinte quelle realizzate da quelle di valutazione; sempre nella sezione riguardante il risultato della gestione cambi sono state registrate le componenti reddituali delle operazioni di copertura dal rischio di cambio; - i contratti a termine di compravendita divisa sono valutati secondo le istruzioni dettate dall Organo di Vigilanza: valorizzando giornalmente la differenza tra il cambio negoziato alla data dell operazione e la curva dei tassi a termine aventi la medesima scadenza; - i differenziali su operazioni di futures, registrati secondo il principio della competenza sulla base della variazione giornaliera dei prezzi di chiusura del mercato di contrattazione, sono rappresentati dalla somma dei margini, diversi da quelli iniziali, versati agli organismi di compensazione ovvero introitati dagli stessi; - i diritti connessi ai premi ed alle opzioni, per i quali alla data del rendiconto erano già decorsi i termini di esercizio, sono stati portati in aumento o a riduzione dei ricavi per vendite e dei costi per acquisti dei titoli nei casi di esercizio del diritto, mentre sono stati registrati in voci apposite del rendiconto nei casi di mancato esercizio del diritto. Il valore dei premi e delle opzioni, per i quali alla data del rendiconto non erano ancora decorsi i termini di esercizio sono stati adeguati al valore di mercato; - per le operazioni di pronti contro termine, la differenza tra i prezzi a pronti e quelli a termine è stata distribuita, proporzionalmente al tempo trascorso, lungo tutta la durata del contratto; b) valutazione dei titoli - i titoli italiani quotati sono stati valutati al prezzo di riferimento della Borsa Valori di Milano alla data del rendiconto; l evoluzione del criterio di valutazione preesistente è stata dettata da Banca d Italia con il Regolamento recante disposizioni per le Società di Gestione, emanato l 8 maggio 2012 e successivi aggiornamenti; 14

15 - i titoli e le altre attività finanziarie non quotate sono stati valutati al presumibile valore di realizzo individuato, dai responsabili organi della Società di Gestione, su un ampia base di elementi di informazione, con riferimento alla peculiarità dei titoli, alla situazione patrimoniale e reddituale degli emittenti, nonché alla generale situazione di mercato; - i titoli esteri quotati sono stati valutati in base all ultimo prezzo disponibile alla data di chiusura dell esercizio sul relativo mercato di negoziazione ed applicando il cambio dello stesso giorno; per i titoli quotati su più mercati esteri il prezzo di riferimento è quello del mercato nel quale le quotazioni stesse hanno maggiore significatività; si precisa che per i titoli esteri aventi breve durata, per quelli in attesa di quotazione e per quelli scarsamente scambiati, si fa riferimento ai prezzi rilevabili da brokers nonché a valori di presumibile realizzo; - le opzioni ed i warrant, trattati sui mercati regolamentati, sono stati valutati al prezzo di chiusura del giorno rilevato nel mercato di trattazione; nel caso di contratti trattati su più mercati il prezzo è quello più significativo, anche in relazione alle quantità trattate su tutte le piazze; - le opzioni ed i warrant non trattati sui mercati regolamentati sono stati valutati al valore corrente espresso dalla formula indicata dall Organo di Vigilanza ovvero con metodologie analoghe ritenute prudenti. c) Criteri adottati per la classificazione degli strumenti finanziari Un strumento finanziario viene classificato come ""non quotato"" nelle seguenti casistiche: - il titolo non è negoziato in un mercato regolamentato; - il titolo è negoziato su un mercato regolamentato ma non dispone di un prezzo significativo. 15

16 Sezione II - Le attività La politica gestionale ha seguito un approccio coerente con la natura flessibile del Fondo. Il patrimonio del Fondo è stato investito in strumenti finanziari di natura azionaria e obbligazionaria prevalentemente nazionali. Le attività del Fondo sono ripartite come segue: SETTORI ECONOMICI DI IMPIEGO DELLE RISORSE DEL FONDO Titoli di debito (% su tot. portafoglio) Titoli di capitale (% su tot. portafoglio) Parti di OICR (% su tot. portafoglio) Alimentare e Agricolo 2,42% Assicurativo 13,17% Bancario 18,32% Cartario ed Editoriale 1,84% Cementifero 1,04% Chimico 0,99% Commercio 1,24% Comunicazioni 7,05% Elettronico 5,79% Finanziario 3,49% Immobiliare Edilizio 0,85% Meccanico ed Automobilistico 12,34% Minerale e Metallurgico 10,84% Tessile 1,48% Diversi 19,13% TOTALE 100,00% 16

17 II.1 Strumenti finanziari quotati RIPARTIZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI PER PAESE DI RESIDENZA DELL EMITTENTE Paese di residenza dell'emittente Titoli di debito: - di Stato - di altri enti pubblici - di banche - di altri Titoli di capitale: Italia Altri Paesi dell'ue Altri paesi dell'ocse Altri paesi - con diritto di voto con voto limitato - altri Parti di OICR: - aperti armonizzati - aperti non armonizzati - chiusi - immobiliari Totali: in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 84,7 5,4 1,9 RIPARTIZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI PER MERCATO DI QUOTAZIONE Mercato di quotazione Titoli quotati Titoli in attesa di quotazione Totali : - in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 91,3% 0,7% Italia Paesi dell'ue Altri paesi dell'ocse Altri paesi MOVIMENTI DELL ESERCIZIO Controvalore acquisti Controvalore vendite/rimborsi Titoli di debito: - titoli di Stato altri Titoli di capitale Parti di OICR Totale

18 II.2 Strumenti finanziari non quotati RIPARTIZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI PER PAESE DI RESIDENZA DELL EMITTENTE Paese di residenza dell'emittente Italia Altri Paesi dell'ue Altri Paesi dell'ocse Altri Paesi Titoli di debito: - di Stato - di altri enti pubblici - di banche - di altri Titoli di capitale: - con diritto di voto con voto limitato - altri Parti di OICR: - chuisi - aperti non armonizzati - altri (da specificare) Totali: in valore assoluto in percentuale del totale delle attività 0, II.3 Titoli di debito Alla data di riferimento del presente rendiconto non vi sono in portafoglio titoli strutturati. II.4 Strumenti finanziari derivati Alla data di riferimento non risultano in essere operazioni in strumenti finanziari derivati che diano luogo ad una posizione creditoria. II.5 Depositi bancari Alla data di riferimento del presente rendiconto non vi sono operazioni in essere in depositi bancari. II.6 Pronti contro Termine attivi e operazioni assimilate Alla data di riferimento del presente rendiconto non vi sono in essere operazioni in Pronti Contro Termine attivi, né sono intervenuti movimenti durante il periodo. II.7 Operazioni di prestito titoli Il Fondo non ha effettuato operazioni di prestito titoli. 18

19 II.8 Posizione netta di liquidità Importo Liquidità disponibile Liquidità disponibile in euro Liquidità disponibile in divise estere Liquidità da ricevere per operazioni da regolare Vendite di strumenti finanziari Margini di variazione da incassare Totale posizione netta di liquidità II.9 Altre attività Importo Ratei attivi 77 - Su liquidità disponible 77 Risparmio di imposta Altre Dividendi Totale altre attività L'importo del risparmio di imposta è relativo a quanto maturato negli esercizi precedenti. Durante l'anno il credito si è ridotto a seguito delle compensazioni effettuate sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente. A tal fine, la società si è dotata di criteri di compensazione che consentono la riduzione proporzionale dei crediti di imposta presenti sui fondi. 19

20 Elenco dei primi cinquanta strumenti finanziari in portafoglio in ordine decrescente di valore: Titolo Quantità Controvalore in euro % Attività ENI SPA ,87% UNICREDIT SPA ,14% INTESA SANPAOLO ,48% ASSICURAZIONI GENERALI ,57% ENEL SPA ,69% TELECOM ITALIA SPA ,25% CNH INDUSTRIAL NV ,75% SNAM SPA ,42% TERNA SPA ,41% PIRELLI + C ,34% TENARIS SA ,94% FIAT SPA ,89% UNIPOL GRUPPO FINANAZIARI-PFD ,86% STMICROELECTRONICS NV ,84% HERA SPA ,81% LUXOTTICA GROUP SPA ,65% MEDIASET SPA ,65% ENEL GREEN POWER SPA ,62% UNIPOLSAI ,56% MEDIOBANCA SPA ,52% INDESIT CO SPA ,39% DAVIDE CAMPARI MILANO SPA ,37% UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO SPA ,33% UNIPOLSAI SPA B SAVING S ,25% MEDIOLANUM SPA ,08% SAIPEM SPA ,07% FINMECCANICA SPA ,02% TOD S SPA ,00% PRYSMIAN SPA ,99% WORLD DUTY FREE SPA ,97% BANCO POPOLARE SCARL ,96% ATLANTIA SPA ,87% SORIN SPA ,83% SALVATORE FERRAGAMO SPA ,73% POLTRONA FRAU SPA ,72% BUZZI UNICEM SPA ,69% RECORDATI SPA ,61% GRUPPO EDITORIALE L ESPRESSO ,56% GTECH SPA ,56% DIASORIN SPA ,54% EI TOWERS ,53% MARR SPA ,53% UBI BANCA SCPA ,52% FIERA MILANO SPA ,50% INGENICO ,47% BENI STABILI SPA SIIQ ,46% MOLESKINE SPA ,46% ITALIA INDEPENDENT GROUP SPA ,45% RCS MEDIAGROUP SPA ,42% BRUNELLO CUCINELLI SPA ,41% 20

21 Sezione III Le passività III.1 Finanziamenti ricevuti Il fondo ha fatto ricorso a forme di indebitamento a vista con primaria Banca italiana per sopperire a sfasamenti temporanei nella gestione della tesoreria in relazione ad esigenze di investimento dei beni del Fondo nel rispetto dei limiti previsti III.2 Pronti contro Termine passivi e operazioni assimilate Alla data di riferimento non vi sono in essere operazioni in Pronti Contro Termine passivi, né sono intervenuti movimenti durante il periodo. III.3 Operazioni di Prestito Titoli Il Fondo non ha effettuato operazioni di prestito titoli. III.4 Strumenti finanziari derivati Alla data di riferimento, non vi sono in essere operazioni in strumenti finanziari derivati che diano luogo ad una posizione debitoria. III.5 Debiti verso partecipanti I rimborsi richiesti e non regolati, per euro Euro sono stati liquidati con valuta 02/01/2014. III.6 Altre passività Descrizione Importi Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati Commissioni di Banca depositaria, custodia e amministrazione titoli Provvigioni di gestione Provvigioni di incentivo Altre Societa di revisione Spese per pubblicazione Contributo di vigilanza Consob 273 Totale altre passività

22 Sezione IV Il Valore Complessivo Netto Variazioni del patrimonio netto 30/12/ /12/ /12/2011 Patrimonio netto a inizio periodo Incrementi a) sottoscrizioni: sottoscrizioni singole piani di accumulo switch in entrata b) risultato positivo della gestione Decrementi a) rimborsi: riscatti piani di rimborso switch in uscita b) proventi distribuiti c) risultato negativo della gestione Patrimonio netto a fine periodo Le quote in circolazione a fine periodo detenute da soggetti non residenti risultano in numero di ,650 pari allo 0,671% delle quote in circolazione al 30/12/ Le quote in circolazione a fine periodo detenute da investitori qualificati risultano in numero di ,494 pari allo 0,982% delle quote in circolazione al 30/12/2013. Sezione V Altri dati patrimoniali V.1 Prospetto degli impegni assunti dal Fondo Alla data del 30 dicembre 2013 risultano in essere impegni a fronte di strumenti finanziari derivati per euro Operazioni su tassi di interesse: future su titoli di debito, tassi e altri contratti simili opzioni su tassi e altri contratti simili swap e altri contratti simili Operazioni su tassi di cambio: future su valute e altri contratti simili opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili swap e altri contratti simili Operazioni su titoli di capitale: Ammontare dell impegno Valore assoluto % del Valore Complessivo Netto future su titoli di capitale, indici azionari e contratti simili ,54% opzioni su titoli di capitale e altri contratti simili swap e altri contratti simili Altre operazioni : future e contratti simili opzioni e contratti simili swap e contratti simili 22

23 V.2 Attività e Passività nei confronti di altre società del Gruppo della SGR Il Fondo detiene n azioni Mediolanum ordinarie per un ammontare di euro ,20 pari al 1,1% del valore complessivo del portafoglio. V.3 Prospetto di ripartizione delle attività e delle passività per divisa Strumenti finanziari Depositi bancari ATTIVITÀ Altre attività Totale Franco Svizzero Corona Danese Finanziamenti ricevuti PASSIVITÀ Altre passività Euro Sterlina Inglese Dollaro di Hong Kong Yen Giapponese Corona Norvegese Corona Svedese Dollaro di Singapore Dollaro Americano TOTALE Totale Parte C Il risultato economico dell esercizio Sezione I Strumenti finanziari quotati e non quotati e relative operazioni di copertura I.1 Risultato delle operazioni su strumenti finanziari Risultato complessivo delle operazioni su: Utile/perdita da realizzi di cui: per variazioni dei tassi di cambio Plusvalenze/ minusvalenze di cui: per variazioni dei tassi di cambio A. Strumenti finanziari quotati 1. Titoli di debito Titoli di capitale Parti di OICR - aperti armonizzati - non armonizzati B. Strumenti finanziari non quotati 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale Parti di OICR 23

24 I.2 Strumenti finanziari derivati Di seguito si fornisce il dettaglio del risultato economico dell utilizzo di strumenti derivati: Risultato degli strumenti finanziari derivati Con finalità di copertura Senza finalità di copertura Operazioni su tassi di interesse future su titoli di debito, tassi e altri contratti simili opzioni su tassi e altri contratti simili swap e altri contratti simili Operazioni su titoli di capitale future su titoli di capitale, indici azionari a contratti simili opzioni su titoli di capitale e altri contratti simili swap e altri contratti simili Altre operazioni future opzioni swap Risultati realizzati Risultati non realizzati Risultati realizzati Risultati non realizzati Sezione II Depositi Bancari Nel periodo di riferimento il Fondo non ha effettuato operazioni in Depositi Bancari. Sezione III Altre operazioni di gestione e oneri finanziari Nel periodo in esame non sono state effettuate operazioni di pronti contro termine di prestito titoli. Risultato della gestione cambi (Voce E della Sezione Reddituale) Risultato della gestione cambi Operazioni di copertura Risultati realizzati Risultati non realizzati Operazioni a termine Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio future su valute e altri contratti simili opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili swap e altri contratti simili Operazioni non di copertura Operazioni a termine Strumenti finanziari derivati su tassi di cambio non aventi finalità di copertura future su valute e altri contratti simili opzioni su tassi di cambio e altri contratti simili swap e altri contratti simili Liquidità Interessi passivi su finanziamenti ricevuti Interessi passivi per scoperti di : - c/c denominati in Sterlina Inglese c/c denominati in Dollaro Americano 159 Totale interessi passivi su finanziamenti ricevuti

25 Sezione IV Oneri di gestione IV.1 Costi sostenuti nel periodo Importi complessivamente corrisposti Importi corrisposti a soggetti del gruppo di appartenenza della SGR Oneri di gestione Importo (migliaia di euro) % sul valore complessivo netto (*) % su valore dei beni negoziati % su valore del finanziamento % sul valore Importo complessivo (migliaia di euro) netto % su valore dei beni negoziati % su valore del finanziamento 1) Provvigioni di gestione ,0 provvigioni di base ,3 provvigioni di incentivo ,7 2) TER degli OICR in cui il Fondo investe 3) Compenso della banca depositaria di cui eventuale compenso per il calcolo del valore della quota 48 4) Spese di revisione del fondo 20 5) Spese legali e giudiziarie 6) Spese di pubblicazione del valore della quota ed eventuale pubblicazione del prospetto informativo 24 7) Altri oneri gravanti sul fondo - contributo di vigilanza 2 TOTAL EXPENSE RATIO (TER) ,0 8) Oneri di negoziazione di strumenti finanziari di cui: - su titoli azionari , ,1 - su titoli di debito - su derivati 85 - su OICR - Commissioni su C/V Divise Estere - Commissioni su prestito titoli 9) Oneri finanziari per i debiti assunti dal fondo 10) Oneri fiscali di pertinenza del fondo 426 0,1 TOTALE SPESE ,1 325 (*) Calcolato come media del periodo N.B.: Le percentuali negli spazi vuoti non sono state inserite in quanto non significative. Per le negoziazioni disposte su strumenti finanziari i cui prezzi sono espressi secondo le modalità bid/offer spread, gli oneri di intermediazione non sono evidenziabili in quanto ricompresi nel prezzo della transazione. Le provvigioni di gestione comprendono la quota commissionale riconosciuta alla SGR pari all 2,25% annua calcolata giornalmente sul patrimonio del Fondo. Le provvigioni d incentivo sono calcolate a norma del Regolamento del Fondo. Le commissioni di banca depositaria sono riconosciute nella misura dello 0,047% su base annua, inclusivo di IVA laddove applicato, calcolato nel periodo sul Patrimonio Netto del Fondo, per il servizio di calcolo del NAV in regime di c.d. di affidamento, dei servizi di custodia, amministrazione e regolamento titoli. Per quanto riguarda le commissioni di intermediazione corrisposte a società appartenenti al Gruppo Mediolanum (Banca Mediolanum S.p.A.), si precisa che le condizioni applicate al Fondo sono in linea con le normali condizioni praticate sul mercato. 25

26 IV.2 Provvigioni di incentivo La SGR avrà diritto a percepire la provvigione di incentivo qualora la variazione percentuale del valore unitario della quota del Fondo, calcolata rispetto al valore unitario della quota all ultimo giorno dell anno solare precedente, risulti positiva e sia superiore alla variazione percentuale, calcolata secondo le stesse modalità, dell obiettivo del rendimento. L obiettivo di rendimento è JP Morgan Cash Index euro Currency 1 month +1,0%. 30,0% 25,0% Performance Fondo Performance Obiettivo di Rendimento 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% Nel periodo il Fondo ha maturato provvigioni di incentivo pari a Euro ,92. Sezione V - Altri ricavi ed oneri Importo Interessi attivi su disponibilità liquide 398 Altri ricavi Sopravvenienze Attive Ricavi Vari 97 Altri Oneri Commissione su contratti regolati a margine Commissioni su operatività in titoli Spese Bancarie varie Sopravvenienza Passiva Spese Varie TOTALE Sezione VI - Imposte Importo Altre imposte su titoli di capitale Totale imposte

27 Parte D Altre informazioni Operatività posta in essere per la copertura dei rischi di portafoglio Operazioni di copertura del rischio di cambio nel periodo Tipo Operazione Posizione Divisa Ammontare operazioni Numero operazioni % sul NAV DIVISA A TERMINE A GBP ,0 DIVISA A TERMINE V GBP ,0 DIVISA A TERMINE V YEN ,1 GBP = Sterlina Inglese YEN = Yen Giapponese Operazioni di copertura dei rischi di mercato nel periodo Descrizione Sottostante Divisa Quantità Future DAX IDX Giugno 2013 EUR 80 Future FTSE/MIB IDX FUT Marzo 2013 EUR 860 Future FTSE/MIB IDX FUT Giugno 2013 EUR 825 Future FTSE/MIB IDX FUT Settembre 2013 EUR Future FTSE/MIB IDX FUT Dicembre 2013 EUR 830 Future EURO STOXX 50 Giugno 2013 EUR Future EURO STOXX 50 Settembre 2013 EUR Non sono presenti operazioni di copertura del rischio di portafoglio alla chiusura del periodo. Oneri per attività di negoziazione in strumenti finanziari Gli oneri di intermediazione corrisposti sulle negoziazioni di titoli azionari sono pari ad euro e sono così ripartiti per tipologia di controparte: - a Banche italiane per euro (di cui euro corrisposti a soggetti appartenenti al gruppo); - a S.I.M. per euro a Banche ed imprese di investimento estere per euro ad altre controparti per euro Relativamente alle negoziazioni su strumenti finanziari diversi dai titoli azionari, gli oneri corrisposti a controparti per l intermediazione sono inclusi nel prezzo di acquisto o dedotti del prezzo di vendita dello strumento stesso; pertanto per queste categorie di strumenti finanziari non è possibile fornire una ripartizione di tali oneri per tipologia di controparte. La SGR non ha ricevuto utilità in relazione all attività di gestione non direttamente derivanti da commissioni di gestione. Tasso di movimentazione del portafoglio del Fondo (turnover) Il tasso di movimentazione del portafoglio del Fondo (turnover) nell esercizio è del 450,29%. Tale valore è espresso dal rapporto percentuale tra la somma degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari, al netto delle sottoscrizioni e dei rimborsi del Fondo, e il patrimonio netto medio del Fondo nel periodo. Il presente Rendiconto si compone di 27 pagine numerate dalla numero 1 alla numero MEDIOLANUM GESTIONE FONDI SGR p.a. F.to Vittorio Gaudio

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GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama GROUPAMA ASSET MANAGEMENT SGR SpA appartenente al gruppo Groupama SUPPLEMENTO AL PROSPETTO D OFFERTA AL PUBBLICO DI QUOTE DEL FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE GROUPAMA FLEX APERTO DI DIRITTO ITALIANO

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