Conoscenza e governo della domanda socio-sanitaria nell ASL della provincia di Lodi.
|
|
- Albana Tarantino
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ASL della Provincia di Lodi SETTEMBRE 2014 BANCA DATI ASSISTITI SITUAZIONE AL Conoscenza e governo della domanda socio-sanitaria nell ASL della provincia di Lodi.
2 Il sistema informativo aziendale In coerenza con il ruolo di governo del sistema sanitario locale, le ASL lombarde si sono dotate di sistemi informativi evoluti ed orientati alla verifica, al monitoraggio e al governo clinico della popolazione, in particolare dei soggetti affetti da patologie croniche degenerative, che trova nel SSR un offerta di servizi territoriali gestiti da attori diversi e non sempre fra loro integrati. La radicale trasformazione dell architettura dei sistemi informativi si è resa necessaria per consentire di focalizzare la rilevazione e la produzione delle informazioni non solo nei confronti dell erogatore di prestazioni (ambulatorio, presidio ospedaliero pubblico o privato, centro specialistico ecc.), ma di integrare questo dato con specifiche informazioni rispetto agli utilizzatori delle prestazioni. Il focus di osservazione si è cosi ampliato integrando i dati di produzione con specifiche informazioni sugli assistiti consumatori. Con questa variazione il sistema informativo rileva per ogni assistito il quadro patologico in atto, la sua evoluzione ed i consumi sanitari. La relazione fra questi elementi (patologia e consumi) consente di apprezzare e valutare il percorso clinico effettivo, l adeguatezza della rete dei servizi sanitari e l efficacia degli interventi. La naturale dinamica di miglioramento dei sistemi direzionali ha prodotto un loro consolidamento e affinamento poiché, progressivamente, si sono alimentati di nuovi flussi informativi provenienti dall attività sanitaria, socio-sanitaria e sociale. In tal modo il quadro informativo collegato all assistito consente di determinare ed esaminare i fattori di rischio che possono indicare specifiche condizioni di fragilità e quindi effettuare una valutazione predittiva. La gestione e la fruibilità di questa mole di dati è resa possibile grazie all utilizzo di sistemi di data warehousing che consentono di organizzare ed estrarre facilmente informazioni attendibili a supporto del processo decisionale. Il data-warehouse aziendale (DWA) è uno strumento a supporto delle decisioni dove confluiscono dati provenienti da sorgenti di varia natura, integrati e organizzati perché siano fruibili, in forma intuitiva, ai decisori dei diversi livelli organizzativi. La popolazione assistita ASL LODI La popolazione assistita nell ASL della Provincia di Lodi, rilevata al , attraverso l anagrafica degli assistiti di scelta revoca è di unità con una età media di 43,4 anni. In Regione Lombardia (fonte Istat) nel 2013 l età media è di 43,5 anni con un indice di vecchiaia di 147,6. La popolazione assistita straniera è di unità pari al 11,2% della popolazione assistita dell ASL. Tab n.1 Popolazione assistita al Data Riferimento Elaborazione:31-DIC-2013 DISTRETTO Assistiti Eta Media > % pop 65+ INDICE VECCH. CARICO SOC , , ,76 DISTRETTO ALTO LODIGIANO , , ,16 DISTRETTO BASSO LODIGIANO , , ,15 ASL , , ,85 Pag. 2 di 15
3 Tab n.1.1 Popolazione straniera assistita 2013 ANNO Totale N Assistiti 0 ANNI DA 01 A 4 ANNI DA 05 A 14 ANNI DA 15 A 24 ANNI DA 25 A 34 ANNI DA 35 A 44 ANNI DA 45 A 54 ANNI DA 55 A 64 ANNI DA 65 A 74 ANNI OLTRE 75 ANNI V 2013/ La Banca Dati Assistiti (BDA) La BANCA DATI ASSISTITI rileva lo stato di salute e la domanda sanitaria dei cittadini lombardi con un impostazione epidemiologica che supera i tradizionali indicatori di mortalità e d incidenza di alcune patologie, per avvicinarsi invece al consumo di risorse ed ai percorsi di cura che caratterizzano il cittadino portatore di una determinata patologia (o condizione): si tratta, in sostanza, di un approccio epidemiologico particolarmente utile ai fini della programmazione sanitaria di un territorio e della stesura di un piano sanitario regionale. Oltre alla puntuale conoscenza della situazione epidemiologica degli assistiti e alle risorse impiegate, l Asl della provincia di Lodi ha finalizzato le informazione della BDA, per sviluppare progetti e azioni di governo della domanda sanitaria. Pag. 3 di 15
4 Le fonti informative che alimentano la BDA sono: Anagrafe assistiti. Flussi farmaci dal canale assistenza farmaceutica convenzionata e File F Consumi di farmaci prescritti dai MMG in Fascia A. Consumi di Ricovero ospedaliere ordinari e in DH 28/san Consumo di prestazioni specialistiche ambulatoriali 46/ San Consumi di prestazioni psichiatriche Consumo di prestazioni erogate dai consultori; Consumo di prestazioni di protesica minore (diabetica e incontinenza) Ricoveri in RSA Consumo di prestazioni in Assistenza domiciliare Integrata ADI - Utilizzo vuocher Riabilitazione in regime di ricovero e ambulatoriale (RIA e SDO Fam) Centri diurni integrati CDI Centri diurni per disabili CDD Residenze sanitarie assistenziali per disabili RSD Comunità socio sanitarie per disabili CSS Comunità per tossicodipendenti Hospice Il completamento del sistema d alimentazione della BDA con i flussi del dipartimento ASSI (domanda - offerta socio sanitaria) consente l integrazione di tutte le aree dati relative all assistenza socio sanitaria e di tracciare tutti gli eventi sanitari e socio-sanitari degli assistiti. Inoltre mediante la clusterizzazione degli assistiti per classi di fragilità è possibile realizzare analisi specifiche. Le caratteristiche epidemiologiche della popolazione La BDA consente di rilevare l incidenza e la diffusione delle patologie croniche in relazione alle classi d età, alla distribuzione territoriale ed alle risorse sanitarie e sociosanitarie impiegate. Le Tab n.2, 2.1, 2.2, esprimono la prevalenza delle patologie croniche principali e correlate complessivamente rilevate. In particolare la Tab n 2 distribuisce la popolazione assistita per patologia dominante con la distinzione di genere. In Tab n. 2.1 si evidenzia la patologia principale e le correlate. La Tab n.2.2 mette in relazione la patologia con la variabile anagrafica età, come rappresentata, per alcune patologie, nel grafico 1 e 2. La distribuzione distrettuale della Popolazione assistita con la prevalenza delle patologie è riportata in Tab n In Tab n.2.6 si osserva in dettaglio la distribuzione distrettuale della popolazione per fascia d età, da cui si evidenzia la maggiore presenza della popolazione anziana nel distretto del Basso Lodigiano, come presentato nel grafico n.3 Pag. 4 di 15
5 Tab n.2. Popolazione assistita prevalenza delle patologie 2013 PATOLOGIA Totale M F % ASS. % M % F Deceduti ,87% 0,85% 0,88% Trapiantato ,08% 0,10% 0,05% Insufficienti renali cronici ,44% 0,60% 0,28% HIV positivo ed AIDS conclamato ,34% 0,48% 0,21% Neoplastici ,09% 3,59% 4,58% Diabetici ,06% 4,49% 3,64% Cardiovasculopatici ,57% 15,01% 18,08% Broncopneumopatici ,39% 1,54% 1,25% Gastroenteropatici ,51% 1,46% 1,56% Neuropatici ,04% 0,94% 1,14% Malattie Autoimmuni ,72% 0,14% 1,29% Malattie endocrine e metaboliche ,36% 0,71% 2,00% Altro (parto) ,71% 0,00% 1,39% Altro (purchè consumatore) ,76% 48,89% 50,60% Altro (purchè non consumatore) ,07% 21,19% 13,05% Totale Assistiti Tab n.2.1. Popolazione assistita Prevalenza delle patologie dominate e correlate 2013 Descrizione patologia Deceduti Trapiantato Insufficienti renali 3 cronici HIV positivo ed 4 AIDS conclamato Neoplastici Diabetici Cardiovasculopatici Broncopneumopatici Gastroenteropatici Neuropatici Malattie 11 Autoimmuni Malattie endocrine e metaboliche Altro (parto) Altro (purchè consumatore) Altro (purchè non 15 consumatore) Totale Assistiti ,9% 0,1% 0,5% 0,4% 4,5% 4,8% 22,9% 2,8% 5,9% 3,1% 1,5% 7,3% 0,8% 49,8% 17,1% Pag. 5 di 15
6 Tab n.2.2. Popolazione assistita distribuzione delle patologie per fasce d età anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni Totale Deceduti Trapiantato Insufficienti renali cronici (comprensivo di tutti quelli che necessitano di dialisi) HIV positivo ed AIDS conclamato Neoplastici Diabetici Cardiovasculopatici Broncopneumopatici Gastroenteropatici Neuropatici Malattie Autoimmuni Malattie endocrine e metaboliche Altro (parto) Altro (purchè consumatore) Altro (purchè non consumatore) Grafico 1 Distribuzione per fascia d età della popolazione con patologia diabetica e cardiovasculopatici Pag. 6 di 15
7 Mappa n1 Distribuzione della prevalenza della popolazione ipertesa Mappa n21 Distribuzione della prevalenza della popolazione diabetica Pag. 7 di 15
8 Tab n Distribuzione distrettuale della Popolazione assistita prevalenza delle patologie 2013 Alto lodigiano Basso Lodigiano N.D. Totale ASL Descrizione patologia N.Assistiti % N.Assistiti % % % Deceduti ,80% 807 1,00% 40 0,79% ,87% Trapiantato 119 0,08% 59 0,07% 5 0,10% 183 0,08% Insufficienti renali cronici 715 0,45% 340 0,42% 11 0,22% ,44% HIV positivo ed AIDS conclamato 569 0,36% 218 0,27% 46 0,91% 833 0,34% Neoplastici ,98% ,37% 152 3,01% ,09% Diabetici ,90% ,39% 186 3,68% ,06% Cardiovasculopatici ,29% ,31% ,37% ,57% Broncopneumopatici ,48% ,25% 56 1,11% ,39% Gastroenteropatici ,50% ,53% 66 1,31% ,51% Neuropatici ,03% 834 1,04% 82 1,62% ,04% Malattie Autoimmuni ,75% 549 0,68% 28 0,55% ,72% Malattie endocrine e metaboliche ,18% ,73% 59 1,17% ,36% Altro (parto) ,72% 556 0,69% 25 0,49% ,71% Altro (purchè consumatore) ,56% ,58% ,49% ,76% Altro (purchè non consumatore) ,92% ,65% ,18% ,07% Totale Assistiti Tab n Distribuzione distrettuale della Popolazione assistita per area distrettuale Distretto anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni Totale BASSO LODIGIANO 4,4% 4,5% 4,5% 4,4% 4,6% 5,1% 5,9% 7,5% 8,3% 8,5% 7,3% 6,4% 6,1% 5,7% 5,4% 4,7% 3,5% 3,3% 100,0% ALTO LODIGIANO 5,0% 5,1% 4,7% 4,4% 4,7% 5,2% 6,4% 7,9% 8,5% 8,7% 7,3% 6,4% 5,8% 5,4% 4,7% 4,0% 3,0% 2,7% 100,0% N.D. 3,8% 4,5% 5,1% 5,0% 4,6% 8,2% 9,9% 9,8% 9,2% 8,1% 6,8% 5,3% 4,3% 4,2% 2,6% 2,7% 2,3% 3,7% 100,0% Pag. 8 di 15
9 Grafico 3 Distribuzione della popolazione assistita per area distrettuale Pag. 9 di 15
10 LE RISORSE IMPIEGATE L analisi dei costi sanitari e sociosanitari per patologie e per classi d età degli assistiti consente di documentare le relazioni fra l età e le patologie, i bisogni espressi e le risorse impiegate. L insieme di queste informazioni, unitamente ai flussi di produzione degli erogatori, permette di disporre degli elementi fondamentali per definire gli scenari previsionali fra bisogni e risorse nel breve e medio periodo. Per quanto riguarda le modalità di determinazione dei costi della domanda sanitaria si specifica quanto segue: i costi relativi ai ricoveri ordinari e in day hospital e alle prestazioni specialistiche sono stati calcolati in base alle tariffe risultanti dalle singole schede di dimissione ospedaliera ed alla valorizzazione delle prestazioni specialistiche (ambulatoriali Psiche e consultori); per le RSA si considerano i costi a carico del SSR definiti dalle tariffe regionali e non tengono conto del valore della retta a carico dei privati e/o enti locali; le prestazioni d assistenza domiciliare ADI riportano i valori dei voucher. Per quanto riguarda il costo dei farmaci sono stati utilizzati i corrispettivi pagati dalla ASL per ogni ricetta a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Le prestazioni erogate da IDR, CDI, RSD, CSS, Comunità Hospice sono state valorizzate come da tariffe contrattuali. Le sottostanti Tabelle analizzano le risorse impiegate nel corso del 2013 per soddisfare la domanda sanitaria. La Tab n.4 riporta la spesa complessiva per ogni patologia ed il costo medio per assistito. Il rapporto % fra assistiti e spesa consente di evidenziare che le patologie croniche (area cronicità) interessano il 31,6% della popolazione e assorbono il 66,3% dei costi sanitari. Considerando poi la stretta relazione fra la prevalenza delle patologie e l età, si determina che il 33% della popolazione (over 55) assorbe il 66% della spesa sanitaria (Tab 4.1). La distribuzione dei costi sanitari e socio sanitari in rapporto alle specifiche prestazioni e all età (Tab ) evidenzia che, per quanto riguarda i costi per tipologia di prestazioni per l area sanitaria, il costo maggiore è dovuto ai ricoveri ospedalieri, seguito dalle prestazioni specialistiche ambulatoriali e dalla farmaceutica (grafico n.5). Una forte incidenza è determinata dai costi socio sanitari per le RSA anche in rapporto alla popolazione che utilizza il servizio. La curva della spesa sanitaria e socio sanitaria è rappresentata dal grafico n.4, dove si ben evidenzia la correlazione fra tipologia di spesa (bisogni) ed età e che al diminuire della spesa sanitaria si incrementa la spesa sociosanitaria raggiungendo costi medi individuali importanti. Il grafico n.6 evidenzia il rapporto fra la % di popolazione per fascia d età e la % di spesa sanitaria e socio- sanitaria. Pag. 10 di 15
11 Tab n 4 Patologie rilevate e costi 2013 PATOLOGIA Nr. Assistiti Totale Assistito % NR Ass. % Totale % assistiti % spesa Deceduti ,87% 7,93% CRONICITA' Trapiantato ,08% 1,58% Insufficienti renali cronici ,44% 3,82% HIV positivo ed AIDS conclamato ,34% 2,72% Neoplastici ,09% 14,30% Diabetici ,06% 9,82% Cardiovasculopatici ,57% 26,67% Broncopneumopatici ,39% 1,53% Gastroenteropatici ,51% 1,54% Neuropatici ,04% 2,80% Malattie Autoimmuni , ,72% 0,47% Malattie endocrine e metaboliche , ,36% 1,05% Altro (parto) ,71% 1,76% Altro (purchè consumatore) , ,76% 24,01% Altro (purchè non consumatore) ,07% 0,00% ,60% 66,31% Tab n 4.1 Fascia età della popolazione assistita rilevate e costi 2013 Fascia Età Nr. Assistiti Totale Assistito % Assist. % costi anni ,74% 2,39% anni ,90% 1,06% anni ,64% 1,22% anni ,42% 1,25% anni ,67% 1,45% anni ,19% 2,18% anni ,29% 3,14% anni ,85% 4,03% anni ,44% 4,48% anni ,60% 6,05% anni ,31% 6,27% anni ,37% 6,69% anni ,87% 7,62% anni ,51% 9,57% anni ,91% 10,61% anni ,23% 10,89% anni ,12% 9,32% anni ,96% 11,77% % assistiti % costi 67,04% 33,52% 32,96% 66,48% Totale Pag. 11 di 15
12 Tab n 4.2 Costi socio sanitari per prestazioni e per classi d età2013 Socio San. Riab. extraosp. (Idr+Ria) Socio San. Ass. Disabili (Cdi+ Css+ Rsd+ Cse Cdd) Comun. Dip Totale Fascia Nr. Assistiti Far. + File F Tot.Ricoveri Ambul. Psiche Consultorio R.S.A. Protesica ADI-WEB + Hospice Ass.to anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni Totale ,8% 38,4% 21,2% 4,0% 0,2% 7,4% 2,2% 0,6% 3,0% 1,5% 0,8% 100% Tab n 4.3 Costi socio sanitari per prestazioni e per patologia Nr. Assistiti Farma + File F Totale Ricoveri Ambulatoriali Psiche Consultorio Patologia Deceduti Trapiantato Insufficienti renali cronici (comprensivo di tutti quelli che necessitano di dialisi) HIV positivo ed AIDS conclamato Neoplastici Diabetici Cardiovasculopatici Broncopneumopatici Gastroenteropatici Neuropatici Malattie Autoimmuni Malattie endocrine e metaboliche Altro (parto) Altro (purchè consumatore) Altro (purchè non consumatore) ,82% 38,36% 21,17% 4,05% 0,17% 7,41% 2,20% 0,60% 2,96% 1,53% 0,75% 100,00% R.S.A. Protesi ADI-WEB + Hospice Socio San. Riab. extraosp. (Idr+Ria) Socio San. Ass. Disabili (Cdi+ Css+ Rsd+ Cse Cdd) Comun. Tox Totale Assistito Pag. 12 di 15
13 Tab n Costi sanitari e socio sanitari per classi d età 2013 Area sanitaria : Farmaciricoveriambulatoriali- Pscihe Area socio san : Consultori - RSA - Protesica-Adi hospice- Riabilitazione - Disabilità - Dipendenze Assistito sanitaria+ socio sanitaria Assistito Area sanitaria Assistito Area sociosanitaria Fascia. Nr. Assistiti Totale anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni , anni ,6 Totale ,4% 15,6% 100% Grafico 4 Distribuzione dei costi per fascia d età Pag. 13 di 15
14 Grafico 5 Distribuzione risorse per tipologia di prestazioni Grafico n.6. distribuzione % della popolazione per fascia d età e relativa spesa %socio sanitaria. Pag. 14 di 15
15 Pag. 15 di 15
La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria. Valeria Fano
Malattie croniche e telemedicina - 29 Novembre 2013 La Relazione sullo Stato di salute della Popolazione: uno strumento per la programmazione sanitaria Valeria Fano UOC Programmazione, Sistemi Informativi
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliAssistere oggi Punti di forza e criticità
Convegno Reti di professionisti volontari sul territorio: una realtà concreta Assistere oggi Punti di forza e criticità Intervento Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento ASSI - ASL Brescia Brescia
DettagliApprofondimenti descrittivi
ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Approfondimenti descrittivi
DettagliL appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie
Genova, 23 ottobre 2012 Anziani e disabili: per un approccio riabilitativo alla non autosufficienza L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse
DettagliASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011
ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
DettagliL esperienza delle Case della Salute di Empoli
Toscana Empoli 19 febbraio 2015 L esperienza delle Case della Salute di Empoli Nedo Mennuti direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Ed i servizi Territoriali? !" #$$ $ % $ $ &#!& '( ( (')* +,-.!!/
DettagliLa continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche
La continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche Percorso di approfondimento, confronto e formazione per medici con ruoli organizzativi La gestione del paziente con disabilità
DettagliIl trattamento a domicilio per le persone HIV a Roma
MISERICORDIA A DOMICILIO Roma, 17 maggio 2016 Il trattamento a domicilio per le persone HIV a Roma Specificità e criticità in una realtà in continua evoluzione Centro di Coordinamento Trattamenti a Domicilio
DettagliNOCEA. Dipartimento Programmazione Acquisto e Controllo. Nucleo Operativo Controllo Erogatori prestazioni Ambulatoriali. Dr.
NOCEA Nucleo Operativo Controllo Erogatori prestazioni Ambulatoriali Dipartimento Programmazione Acquisto e Controllo Dr.ssa Angela Nardi una premessa. Dal 1997 è stato costituito il nucleo operativo di
DettagliACCORDO AZIENDALE LA RIORGANIZZAZIONE DELL AREA DELLE CURE PRIMARIE
ACCORDO AZIENDALE LA RIORGANIZZAZIONE DELL AREA DELLE CURE PRIMARIE Dario Grisillo Segretario Provinciale FIMMG Arezzo AREE DI INTERVENTO Riorganizzazione funzionale e strutturale delle Cure Primarie e
DettagliLe Cure Palliative erogate in Rete
Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26
DettagliI CONSUMI DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER DISCIPLINA E DI PRIME VISITE SPECIALISTICHE NELL ASL DI VARESE ANNO 2013
I CONSUMI DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI PER DISCIPLINA E DI PRIME VISITE SPECIALISTICHE NELL ASL DI VARESE ANNO 2013 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L.Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza
DettagliL incidenza delle cronicità nelle geriatrie italiane. Possibili risparmi per la spesa sanitaria
L incidenza delle cronicità nelle geriatrie italiane. Possibili risparmi per la spesa sanitaria Milano, 14 Maggio 2013 Università degli Studi di Milano-Bicocca, Piazza dell Ateneo Nuovo, 1 Sala del Consiglio
DettagliINCONTRO CONTRATTO E BUDGET 2014 UNITA D OFFERTA SOCIOSANITARIE
INCONTRO CONTRATTO E BUDGET 2014 UNITA D OFFERTA SOCIOSANITARIE Intervento a cura di: SSD Contratti sociosanitari, Valutazione Economica e Statistica Milano, 24/01/2014 Provvedimenti di riferimento: d.g.r.
DettagliOsservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali in Sardegna Stime di Incidenza e Prevalenza al 31 Dicembre 2011
Direzione generale della Sanità Servizio Sistema informativo, Osservatorio epidemiologico umano, controllo di qualità e gestione del rischio Osservatorio Epidemiologico Regionale Le Malattie Infiammatorie
DettagliSanità elettronica per il cittadino: ticketweb Liguria
Regione Liguria Sanità per il cittadino: ticketweb Liguria Genova, 16 Dicembre 2009 Maria Franca Tomassi Il Contesto Il Sistema Informativo Regionale Integrato per lo sviluppo della società dell informazione
DettagliLinee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento
Linee di Indirizzo per la riorganizzazione del sistema di Servizi e Strutture per le Dipendenze Normativa di riferimento D.P.R. 309/90 D.M. 444/90 L. n.45/99 D.M. del 14/06/02 L. n.328/00 L. n.125/01 Atto
DettagliCure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi
8 Happening del terzo settore AGRIGENTO, 8-9 NOVEMBRE 2007 Palacongressi AGRIGENTO-Villaggio Mosè Cure Domiciliari Integrate: sperimentazione fra vincoli ed opportunità negli interventi riabilitativi fisioterapista
DettagliValutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino)
Roma, 25 novembre 2010 Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in località Cava dei Selci (Marino) Introduzione La località Cava dei Selci nel Comune di Marino è interessata
Dettagli1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010)
21 novembre 2013 1ª Giornata delle buone prassi per l integrazione delle conoscenze e competenze del Ministero della Salute (Attuazione Legge 38/2010) CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE 2013 AI SENSI DELLA LEGGE
DettagliAccompagnare le cronicità e le fragilità IL NUOVO PATTO STATO-REGIONI: TRA TAGLI ED EFFICIENZA
Accompagnare le cronicità e le fragilità IL NUOVO PATTO STATO-REGIONI: TRA TAGLI ED EFFICIENZA Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Milano, 01 Marzo 2014 La domanda Gli anziani
DettagliWorkshop. La mappatura e il sistema di valutazione delle residenze
Workshop Assistenza continua agli anziani non autosufficienti: cosa valutare per agire La mappatura e il sistema di valutazione delle residenze Antonella Rosa Scuola Superiore Sant Anna Firenze, 21 Aprile
DettagliGESTIONE DEGLI INTERVENTI IN CASO DI ELEVATE TEMPERATURE AMBIENTALI PER L ANNO 2010
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838280 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA STAMPA DEL 04/06/2010 GESTIONE
DettagliIncidenze e letalità: Ictus
ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Incidenze e letalità: Ictus
DettagliAlloggi protetti abitare con servizi
Alloggi protetti abitare con servizi presentazione I membri del gruppo di lavoro sono: Ballarin Giorgio, Corradini Dolores, Fütterer Marta, Librera Carlo Alberto, Lorenzini Erwin, Pichler Arthur, Zanetti
DettagliOsservatorio Settoriale sulle RSA 7 Convegno Annuale
«Da RSA a centro di servizi: una sfida da vincere» OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA 7 CONVEGNO ANNUALE RSA aperte al territorio nella prospettiva di Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia, Solidarietà
DettagliRiforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità
La Riforma Sanitaria in Friuli Venezia Giulia Riforme: la difficile ricerca di un equilibrio tra garanzie e sostenibilità Collegio IPASVI e CNC di Udine Udine, 8 ottobre 2015 Giorgio Ros 1 Le radici del
DettagliLa Rete dei Servizi. Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA
La Rete dei Servizi Coordinatore Infermieristico dr.ssa Adriana Mazzocchetti RSA Città Sant Angelo AUSL PESCARA Residenze Sanitarie Assistenziali La RSA è una struttura extraospedaliera finalizzata a fornire
DettagliESITI RILEVAZIONE PROVINCIALE INDAGINE CONOSCITIVA PRESENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLE SCUOLE BRESCIANE ANNO SCOLASTICO 2015-2016
ESITI RILEVAZIONE PROVINCIALE INDAGINE CONOSCITIVA PRESENZA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI NELLE SCUOLE BRESCIANE ANNO SCOLASTICO 215-216 Premessa Con nota Prot. MIUR AOO USPBS R.U 16842 del 1/11/215
DettagliPriorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori
Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di
DettagliSALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica. Nera Agabiti
SALUTE E PARTECIPAZIONE Il piano regionale sulla malattia diabetica Nera Agabiti 31 marzo 2016 MISURARE IL CAMBIAMENTO ESITI SALUTE ed EQUITA LEGGE 189/2012 [ ] ciascuna regione promuove un sistema di
DettagliPARTE SECONDA. Deliberazioni del Consiglio e della Giunta
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 37 del 05-4-2016 16871 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 08 marzo 2016, n.231 Art. 39 della L.R.
DettagliGUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO
GUARDANDO AL NEFROPATICO ASSISTENZA INFERMIERISTICA SUL TERRITORIO BRESCIA 17/18 Marzo 2016 Edda Porteri Coord. Inf. ASST Spedali Civili Il percorso del paziente non termina al momento della dimissione
DettagliFrancesco Petrella Chirurgo Responsabile Centro Chirurgico Territoriale (CCT) Area A Rete Aziendale Riparazione Tessutale ( RART) - Asl Napoli 3 sud
Francesco Petrella Chirurgo Responsabile Centro Chirurgico Territoriale (CCT) Area A Rete Aziendale Riparazione Tessutale ( RART) - Asl Napoli 3 sud Presidente Associazione Italiana Ulcere Cutanee ( AIUC
DettagliPiano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale
Piano di Miglioramento Prime indicazione in ordine agli effetti sulla spesa degli enti del sistema pubblico provinciale Provincia Autonoma di Trento Trento, luglio 2012 Piano di miglioramento 2 Deloitte
DettagliPercorso di aggiornamento e confronto per i Medici e Responsabili Sanitari delle strutture Socio Sanitarie delle Lombardia
Percorso di aggiornamento e confronto per i Medici e Responsabili Sanitari delle strutture Socio Sanitarie delle Lombardia Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento ASSI - ASL Brescia «La Sperimentazione
DettagliAttività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO
! Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI DAL BEN GIUSEPPE + 39 041 5795118 direzionegenerale.mirano@ulss13mirano.ven.it Nazionalità italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE! 01/01/2016 alla data attuale COMMISSARIO
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
DettagliEvidenze e innovazioni del Servizio Socio Sanitario Lombardo. Milano, 28 Marzo 2014
Evidenze e innovazioni del Servizio Socio Sanitario Lombardo Milano, 28 Marzo 2014 IL CAMBIAMENTO DEL CONTESTO E LE REGOLE DI SISTEMA 2014 Nel corso dell ultimo decennio molteplici sono stati i mutamenti
DettagliIl Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati
Alessandria, 27 Ottobre 2015 Corso ECM PLP ASL AL incontra PRP. Il Piano Locale di Prevenzione ASL AL incontra il Piano Regionale di Prevenzione Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato
DettagliLa realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio
Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale
DettagliSISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA
Riduzione delle liste di attesa: un diritto dei cittadini, un dovere per le istituzioni Carlo Favaretti, direttore generale Committed to Excellence in Europe Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
DettagliIL PENSIERO DEL VOLONTARIATO
IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO Rispetto alle questioni sollevate lo scorso anno, le associazioni di volontariato richiamano nuovamente l attenzione su alcuni punti: TERRITORIO E INTEGRAZIONE FRA I SERVIZI
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL FLUSSO MONITORAGGIO ECONOMICO FINANZIARIO DEI PIANI DI ZONA TRIENNIO 2009-2011 1) COSTI SOSTENUTI PER L ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NEL PIANI DI ZONA NEL TRIENNIO 2009-2011
DettagliLA RETE DEI SERVIZI NELL ASL DI LECCO. Dott.ssa M. Failla Daccò
LA RETE DEI SERVIZI NELL ASL DI LECCO SISTEMA SANITARIO : attivato dal medico di medicina generale SISTEMA SOCIO ASSISTENZIALE : attivato dall assistente assistente sociale SISTEMA SOCIO SANITARIO RETE
DettagliVALUTAZIONE PROCESSI FORMATIVI
VALUTAZIONE PROCESSI FORMATIVI Premessa L obiettivo del corso, riservato agli utenti delle strutture che utilizzano il CMS Zope/Plone, è quello di permettere agli utenti di inserire e gestire contenuti
DettagliL assistenza socio sanitaria in Toscana. Il sistema delle RSA in Toscana: il progetto pilota a sistema. Sintesi della mappatura 2012
L assistenza socio sanitaria in Toscana Il sistema delle RSA in Toscana: il progetto pilota a sistema Sintesi della mappatura 2012 Antonella Rosa Scuola Superiore Sant Anna Laboratorio MeS Firenze, 24
DettagliIl servizio e-care in provincia di Bologna La teleassistenza per la gestione della fragilità
Il servizio e-care in provincia di Bologna La teleassistenza per la gestione della fragilità C. Malvi (*), P. Pandolfi (*), G. Lupi (*), E. Centis (*), W. Orsi (*), D. Nardelli (**), E. Pipitone (**) (*)
DettagliIl piano regionale per la prevenzione degli incidenti domestici
Il piano regionale per la prevenzione degli incidenti domestici Castel San Pietro Terme 1 dicembre 2008 08/01/2009 Marinella Natali - Castel San Pietro Terme 1 Che cosa sappiamo degli Modalità incidenti
DettagliTicket Sanitari MODALITÀ DI ESENZIONE / AMBITI APPLICATIVI
Ticket Sanitari MODALITÀ DI ESENZIONE / AMBITI APPLICATIVI TICKET SANITARI La Regione Basilicata ha rimodulato il ticket aggiuntivo di 10 sulla specialistica introdotto dal Governo nazionale con la Legge
DettagliPaola Zoppi Medico del lavoro
Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire
DettagliSegnale RAI. Rilevazione Co.re.com. Piemonte
Segnale RAI Rilevazione Co.re.com. Piemonte La transizione al digitale terrestre Tra il II semestre del 2009 ed il I semestre del 2010 l Area 1 (comprendente il Piemonte occidentale) e l Area 3 (comprendente
DettagliATTIVITA ED EFFICIENZA DEGLI OSPEDALI PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2012
ATTIVITA ED EFFICIENZA DEGLI OSPEDALI PRESENTI NEL TERRITORIO DELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2012 A cura di: D. Bonarrigo T. Vanoli - C. Degli Stefani - S. Pisani Direzione Generale U.O.C. Osservatorio
DettagliSanità Elettronica Presentazione generale del Sistema
Sanità Elettronica Presentazione generale del Sistema Nehludoff Albano Responsabile del Progetto Edotto Componente e Segretario TSE Puglia 1 Sanità Elettronica in Regione Puglia 2 Evoluzione della sanità
DettagliLEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.
LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del
DettagliIl programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto
Accreditamento e profili qualitativi nel S.S.N. Roma, 14 gennaio 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 in collaborazione con Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto Cinzia Bon Agenzia Regionale
DettagliRegione Lombardia ed allarme demenze Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità
Regione Lombardia ed allarme demenze Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità Milano, 24 marzo 2015 IL CAMBIAMENTO DEL CONTESTO Gli anziani (dai 65 anni in su)
DettagliLe aspettative e le opinioni degli italiani per
Le aspettative e le opinioni degli italiani per la sanità L indagine sulla popolazione generale Ketty Vaccaro Responsabile welfare Fondazione Censis Roma 14 dicembre 2010 L impianto della ricerca Lo studio
Dettagli1) QUALITÀ PERCEPITA
A) Soddisfazione dell Utenza 1) QUALITÀ PERCEPITA A1) Dipartimento Clinico Ospedaliero: Analisi dei questionari di valutazione della qualità percepita dall utente esterno I dati riportati in questo prospetto
DettagliL importanza strategica della sorveglianza in Salute Pubblica. Roberto Carloni
L importanza strategica della sorveglianza in Salute Pubblica Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento Cos è un sistema di sorveglianza
DettagliProgrammazione e governo della rete dei servizi socio sanitari e sociali Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato
Programmazione e governo della rete dei servizi socio sanitari e sociali Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Lecco 27 Febbraio 2014 IL CAMBIAMENTO DEL CONTESTO E LE REGOLE DI
DettagliSERVIZIO TOSSICODIPENDENZE
SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-39. Scheda progetto
RIF. CORSO: 2015-GG-39 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: TECNICO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO DI GESTIONE Durata: 200 Descrizione della figura professionale: Il Tecnico
DettagliFigura 2. Box-plot categorizzato dei tempi di attesa complessivi (in secondi) per i diversi valori della variabile intervento
Tempestività dell intervento di PTCA a seguito di Infarto Miocardico Acuto in Sicilia. Un esempio di utilizzo integrato di più fonti informative per l analisi della presenza di eventuali comportamenti
DettagliTra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie
Percorsi di salute: nelle cure primarie, tra territorio e ospedale. Integrazione, sostenibilità e PDTA territoriali Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie dott. Fortunato Rao Azienda ULSS
DettagliL evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo
Attualità in tema di assistenza sanitaria territoriale L evoluzione del Distretto e le sue prospettive di sviluppo Mete Rosario: Presidente Card Direttore Distretto 12 Azienda USL RM/C Siena 8 Giugno 2010
DettagliCentro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte
Centro Diurno Disabili Rugiada del Comune di Calolziocorte Indagine di gradimento Anno 2015 A cura di Àncora Servizi 1 Premessa metodologica Àncora Servizi, in collaborazione con il Comune di Calolziocorte,
DettagliTRANSIZIONE DEMOGRAFICA.. E NON SOLO
TRANSIZIONE DEMOGRAFICA.. E NON SOLO Convegno Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell assistenza all anziano Rosa Maria Lipsi Sapienza Università di Roma rosa.lipsi@uniroma1.it
DettagliSperimentazione della gestione centralizzata del flusso regionale della Mortalità - Aspetti organizzativi
Workshop I dati regionali di mortalità Venezia 07 novembre 2006 Sperimentazione della gestione centralizzata del flusso regionale della Mortalità - Aspetti organizzativi Francesco Avossa Contesto: alcuni
DettagliGli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni
Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Gli indicatori del RAV: fonti e tipologia di informazioni Sara Romiti Le fonti dei dati Leggere e usare le informazioni
DettagliFluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale
Numero 11, del 1 Febbraio 213 FluNews Rapporto Epidemiologico Settimanale Aggiornamento alla 6 settimana del 213 ( - 1 Febbraio 213) Il presente rapporto integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza
DettagliValutazione dei costi
Valutazione dei costi L impianto di lampioni smart considerato è costituito da: - Lampioni led da 61W; - un Kit smart, costituito da: un sistema di controllo e gestione dei lampioni (algoritmo di controllo
DettagliI processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari
I processi, l impegno e i risultati dell équipe infermieristica dell ASL 8 di Cagliari Roma, 13 Maggio 2011 Prime esperienze DGR 11/15 del 22.02.1999 istituisce l ADI nelle ASL della Sardegna Il 01/07/1999
DettagliRisultati attività mappatura dei processi tecnico-amministrativi
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto Risultati attività mappatura dei processi tecnico-amministrativi Venezia, Palazzo Franchetti 13 luglio 2007 Sulla scorta di quanto previsto dalla DGR 2846/06,
DettagliREGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA FINCALABRA S.P.A. REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI
REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO 6 SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI FONDO UNICO PER L OCCUPAZIONE E LA CRESCITA (FUOC) FONDO PER L OCCUPAZIONE Avviso Pubblico per il finanziamento
DettagliPROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE)
Al PROGRAMMA REGIONALE PER LA DIFFUSIONE E L UTILIZZO DI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI ESTERNI (DAE) UDINE 23 aprile 2012 dott.ssa Vandamaria Forcella Area servizi sanitari territoriali e ospedalieri RIFERIMENTI
DettagliConsiglio Regionale della Puglia 1
1 LEGGE REGIONALE 08 APRILE 2011, N. 5 Norme in materia di Residenze sanitarie e socio-sanitarie assistenziali (RSSA), riabilitazione e hospice e disposizioni urgenti in materia sanitaria 2 LEGGE REGIONALE
DettagliIL RICONOSCIMENTO DELL INVALIDITA E DELLA L. 104/92
IL RICONOSCIMENTO DELL INVALIDITA E DELLA L. 104/92 L'invalidità è la difficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche della vita quotidiana o di relazione a causa di una menomazione o di un deficit fisico,
DettagliL Azienda Ospedaliera di Verona
Verona 11-12-09 L Azienda Ospedaliera di Verona in La Sanità Veronese e il Sistema Sanitario della Regione Veneto ATTIVITA ASSISTENZIALE ASSISTENZIALE POSTI LETTO ORDINARI: 1543 POSTI LETTO DAY HOSPITAL:
DettagliDipendenze: una sfida continua
15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato
DettagliLinee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari
Allegato alla Delib.G.R. n. 15/24 del 13.4.2010 Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari sanitari Il Punto Unico
DettagliCongresso Nazionale degli SPDC No Restraint. Foggia 12 e 13 novembre 2015
AZIENDA SANITARIA REGIONE DELL UMBRIA USL UMBRIA 2 DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA TERNI Congresso Nazionale degli SPDC No Restraint «Eliminare la contenzione meccanica
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE
REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DETERMINA DEL DIRIGENTE Numero del provvedimento Data del provvedimento Oggetto Contenuto
DettagliIII Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD. Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo?
III Giornata Nazionale delle Cure a Casa FONDAZIONE ISTUD Il distretto e l organizzazione dei servizi di cure domiciliari: quale ruolo? Presidente CARD Umbria e membro del Consiglio Nazionale CARD Confederazione
DettagliRadiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016
Radiolab - Catania e Ordine assistenti sociali Regione Sicilia, 27 febbraio 2016 Paolo Ferrario Intervento formativo su : ASSISTENTE SOCIALE FRA OCCUPAZIONE E FORMAZIONE Scaletta: come cambia il settore
DettagliREGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze
Allegato A) REGOLAMENTO DELL UNITA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE (UVM) Società della Salute / Zona Distretto di Firenze DEFINIZIONE E COMPETENZE L UVM è un articolazione operativa della zona-distretto,
DettagliIL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO
COMUNE DI FOLIGNO Provincia di Perugia IL CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2011 LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI FOLIGNO A cura di Umbertina Salvucci Servizio di Statistica del Comune di Foligno Revisione
DettagliDirigente medico ASL Napoli 3 Sud II Fascia Direttore Sanitario Distretto 58 di Pompei
INFORMAZIONI PERSONALI Curriculum Vitae Agnese Borrelli AGNESE BORRELLI ds58@aslnapoli3sud.it Sesso F Data di nascita 10/07/1953 Nazionalità ITALIANA OCCUPAZIONE PER LA QUALE SI CONCORRE POSIZIONE RICOPERTA
DettagliLivello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico
Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati dell indagine 2013 svolta sul personale della Camera di
DettagliParti e nascite in Sardegna
Assessorato Sanità - Sistema informativo e Osservatorio epidemiologico Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Parti e nascite in Sardegna Informazioni di carattere generale Le informazioni
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-32. Scheda progetto
RIF. CORSO: 205-GG-2 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: Durata: OPERATORE DELLA PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA 200 Descrizione della figura professionale: L Operatore della
DettagliA. O. SAN GERARDO DI MONZA
A. O. SAN GERARDO DI MONZA Il Dipartimento Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale DITRA Mission e vision Anna Maria RAIMONDI 13 novembre 2007 1 A. O. SAN GERARDO DI MONZA PRESIDI OSPEDALIERI PRESIDIO
DettagliEsecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari
Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo
DettagliLo sportello Unico Socio Sanitario Integrato
Lo sportello Socio Sanitario Integrato Consorzio Intercomunale per la gestione dei servizi socio-assistenziali dell Ovestticino (Comune di Cameri, Cerano, Galliate, Romentino, Sozzago e Trecate) ASL NO
DettagliPercorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo
Percorsi di istruzione/formazione/abbandono/ inserimento lavorativo Una prima sperimentazione di integrazione delle fonti regionali Romina Filippini, Annelisa Giordano Istat Progetto Archimede Annalisa
DettagliEvoluzione del sistema sociosanitario lombardo Legge Regionale 23 del 11 agosto 2015
Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo Legge Regionale 23 del 11 agosto 2015 Materiale a cura di Filippo Cristoferi CISL dei Laghi Como 9 novembre 2015 Yacht Club Como M.I.La. C.V.C. In sintesi
DettagliLIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 Cod ASSISTENZA OSPEDALIERA DA TERZI - ASSISTENZA OSPEDALIERA EXTRAREGIONALE
ASSISTENZA OSPEDALIERA DA TERZI - ASSISTENZA OSPEDALIERA EXTRAREGIONALE ASSISTENZA OSPEDALIERA ACUTI EXTRAREGIONALE ACUTI EXTRAREGIONALE DEGENZA DIURNA 730 ASSISTENZA OSPEDALIERA DA TERZI - ASSISTENZA
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliAnalisi dell evento nascita - Anno 2010
Certificato di assistenza al parto (CeDAP) Analisi dell evento nascita - Anno 2010 Dipartimento della programmazione e dell'ordinamento del Servizio sanitario nazionale Direzione Generale del Sistema Informativo
Dettagli