IL TRIBUNALE DI TIVOLI

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1 1 Sent. R.G. Cron. Rep. IL TRIBUNALE DI TIVOLI Composto dai magistrati Dr. Stefano Scarafoni Presidente rel. Dr. Nicola Saracino Giudice Dr. Renato Castaldo Giudice Riunito in camera di consiglio ha pronunciato il seguente DECRETO Nel procedimento di concordato fallimentare di B. s.r.l. in liquidazione, fallimento n./04, promosso con ricorso depositato in data DA D.M. rappresentato e difeso dall avv Leonardo Pallotta; RICORRENTE CONTRO MASSA DEI CREDITORI DEL FALLIMENTO N. /04 DI B. s.r.l. in liquidazione; RESISTENTE OGGETTO: concordato fallimentare. Letti gli atti del procedimento OSSERVA

2 2 1. M. D. ha avanzato proposta di concordato fallimentare della B. s.r.l. in liquidazione alle seguenti condizioni: a)pagamento integrale dei creditori privilegiati e delle spese di procedura ed al 50% dei creditori chirografari; b)assunzione integrale dell obbligo concordatario con accollo delle spese ed oneri di cui al punto a) ed espressa limitazione ai crediti che siano regolarmente insinuati ed ammessi allo stato passivo del fallimento al momento del passaggio in giudicato della sentenza di omologazione del concordato; c)garanzia del pagamento dell onere concordatario mediante fideiussione a prima richiesta rilasciata dalla Banca di C. per ; d)immediata liberazione della B. s.r.l. in liquidazione nei limiti della proposta; e)cessione al proponente di tutti i beni facenti parte delle attività fallimentari, nonché dei diritti e delle azioni avanzate dalla procedura fallimentare; il trasferimento avrà luogo automaticamente al momento del passaggio in giudicato della sentenza di omologazione del concordato; f)pagamento dei creditori privilegiati, delle spese ed oneri di procedura, nonché dei creditori chirografari, ad opera del curatore ed a spese dell assuntore entro il termine massimo di giorni 180 decorrente dalla sentenza di omologazione del concordato; 2. in data il proponente ha depositato una integrazione e/o modifica della proposta nel senso che l accollo dei debiti è limitato ai creditori che siano regolarmente insinuati ed ammessi allo stato passivo del fallimento, anche in via provvisoria, ed a quelli che abbiano proposto opposizione allo stato passivo o domanda d ammissione tardiva al tempo della proposta; 3. al fine dell attuazione della proposta, il M. ha anche conferito mandato al curatore del fallimento perché, passata in giudicato la sentenza di

3 3 omologazione, provveda al versamento della somma offerta che il proponente si obbliga a consegnare nelle mani dello stesso curatore, entro cinque giorni dalla data del passaggio in giudicato dell omologa, su un libretto di deposito a risparmio da conservarsi fiduciariamente da parte della curatela, con utilizzo vincolato esclusivamente al pagamento dei creditori i cui debiti sono stati assunti dal proponente; 4. sulla proposta il comitato dei creditori ha reso parere favorevole e parimenti favorevole è stato il parere della curatela che ha osservato come la proposta di concordato sia nettamente migliorativa rispetto ad altra precedente che non è stata accolta dai creditori (la percentuale di pagamento dei chirografari nella precedente ammontava al 40%) e come detta proposta permetta una liquidazione immediata rispetto a quella fallimentare collegata ai tempi, purtroppo ancora lunghi, di esaurimento delle azioni giudiziarie; 5. sussistono tutti i presupposti per procedere all omologazione della proposta perché il comitato dei creditori ha reso parere favorevole, identico parere favorevole ha reso il curatore, successivamente alla comunicazione della proposta nessun creditore ha fatto pervenire dichiarazione di dissenso (quindi tutti i creditori hanno tacitamente espresso il loro consenso), nessuna opposizione è stata proposta nel termine di trenta giorni corrente dalla comunicazione dell avvenuta approvazione della proposta; sulla modificazione depositata in data non appare necessario richiedere i pareri ed il voto dei creditori perché si tratta di rettifica imposta dal tenore del novellato articolo 124 l.f. e perché la modifica non incide in alcun modo sui diritti dei creditori che hanno già espresso unanime consenso alla proposta;

4 4 6. inoltre, la proposta si palesa favorevole per i creditori perché la buona riuscita della liquidazione fallimentare è collegata esclusivamente all esito dei giudizi in corso intrapresi dalla curatela; detti giudizi, oltre ai tempi necessariamente lunghi di definizione, presentano anche una notevole alea, comportando la soluzione di questioni giuridiche complesse, caratterizzate da giurisprudenza non consolidata, né univoca, anche in considerazione dell influenza esercitata su dette questioni dalle recenti innovazioni legislative in materia di diritto societario; 7. nella relazione conclusiva, depositata in data , il curatore ha riepilogato le spese e gli oneri della procedura rilevando che l onere concordatario complessivo dovrebbe ammontare ad ,07 (tenendo conto del compenso da liquidare al curatore e della presumibile liquidazione dei legali nominati dalla curatela), sicché il proponente dovrebbe aumentare la fideiussione fino a tale somma; l osservazione del curatore appare corretta ed, inoltre, è necessario che il proponente differisca la scadenza della fideiussione fino a farla coincidere con il termine di 180 giorni dalla definitività del decreto d omologazione previsto per l adempimento del concordato (il riferimento al passaggio in giudicato della sentenza d omologazione, contenuto nella proposta di concordato, deve essere interpretato come definitività del decreto d omologazione); 8. quanto all ulteriore osservazione della curatela circa le spese della c.t.u. ancora da liquidare nel giudizio promosso dalla curatela contro R. Guidonia s.r.l., si deve rilevare che, subentrando il proponente automaticamente in tutti i beni e le azioni della massa, la liquidazione della c.t.u. ricadrà automaticamente sullo stesso;

5 5 9. comunque, agli eventuali provvedimenti attuativi che si rendessero necessari, ivi compresa la liquidazione delle spese dei legali della procedura fallimentare, provvederà il giudice delegato al fallimento che rimane in carica, insieme agli altri organi del fallimento, per la sorveglianza sull esecuzione del concordato; 10. considerato che non sono state proposte opposizioni all omologazione e che, quindi, il presente procedimento è di carattere non contenzioso, le spese debbono essere dichiarate irripetibili. P.Q.M. Visto l articolo 129, comma 4, del r.d n. 267, come sostituito dal d.lgs n. 5, così provvede: 1. omologa il concordato fallimentare della B. s.r.l. in liquidazione proposto da D. M. in data secondo le condizioni indicate al punto 1 della parte motiva, come integrate e/o modificate al punto 2, e le altre più dettagliatamente indicate nella proposta; 2. dispone che il proponente provveda a rinnovare la fideiussione a prima richiesta della Banca di C. in modo tale che la scadenza della garanzia coincida con la scadenza del termine per l adempimento del concordato ed, al contempo, elevi la garanzia fino alla somma di ,00; 3. dà atto che, al momento in cui il presente decreto d omologa diverrà definitivo, le attività nonché le azioni di pertinenza della massa saranno automaticamente trasferite al proponente; 4. dispone che eventuali provvedimenti attuativi, di cui sorgesse la necessità nella fase esecutiva del concordato, saranno emessi dal giudice delegato del fallimento; 5. dichiara non ripetibili le spese del procedimento;

6 6 6. manda la cancelleria a comunicare al proponente ed al curatore del fallimento. Così deciso in Tivoli in data IL PRESIDENTE ESTENSORE

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