IL COLLEGIO DI ROMA. [Estensore]

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1 IL COLLEGIO DI ROMA composto dai signori: Dott. Giuseppe Marziale..... Presidente Avv. Bruno De Carolis Membro designato dalla Banca d'italia Dott. Comm. Girolamo Fabio Porta.. Membro designato dalla Banca d'italia [Estensore] Avv. Michele Maccarone. Membro designato dal Conciliatore Bancario e Finanziario - per le controversie in cui sia parte un consumatore Dott.ssa Daniela Primicerio Membro designato dal C.N.C.U. nella seduta del 25/05/2012 dopo aver esaminato il ricorso e la documentazione allegata; le controdeduzioni dell'intermediario e la relativa documentazione; la relazione istruttoria della Segreteria tecnica, Fatto Il ricorrente, titolare di un contratto di mutuo rimborsabile con delegazione di pagamento al datore di lavoro - erogato nel 2008 dall intermediario convenuto per la somma netta di euro ,34 - lamenta l applicazione di un tasso annuo effettivo globale superiore a quello usurario. In particolare, con lettera del 19 maggio 2011 inviata al resistente tramite legale di fiducia, il medesimo chiedeva la predisposizione di un conteggio di estinzione anticipata del finanziamento concessogli (euro ,00 al lordo di spese e commissioni da rimborsare in 120 rate mensili di euro 251,00 ciascuna); ai fini della corretta predisposizione del conteggio richiesto, il medesimo invitava l intermediario delegatario all osservanza di quanto stabilito dall art. 2 bis, comma 3, della l. n. 2/2009, e ad eseguire il ricalcolo degli interessi, delle rate del piano Pag. 2/6

2 di ammortamento e del residuo debito, tenuto conto di tutte le voci del costo totale del credito di cui all art. 20 della direttiva 2008/48/CE, recepita nel nostro ordinamento con il d.lgs. 141/2010, e dell art.121 del T.U.B.. Con nota del 26 maggio 2011, l intermediario forniva il rendiconto richiesto nel quale indicava la somma residua a debito del cliente (euro ,92, dedotte le rate già rimborsate), sottolineando altresì: il proposito di non voler tornare più volte su contestazioni pretestuose e destituite di qualsivoglia fondamento ; l incoerenza dei richiami normativi applicabili al caso di specie invocati dall istante; la dimostrata disponibilità ad addivenire a un componimento bonario della controversia. Insoddisfatto del riscontro ricevuto, in data 12 luglio 2011 il ricorrente presentava il ricorso introduttivo del presente procedimento nel quale chiedeva all ABF di voler accertare: - la categoria legale di riferimento del prestito con delega di pagamento; - se il TAEG del 16,194% applicato al contratto inter partes fosse superiore al tasso soglia di cui alla legge 108/96 per tale categoria di finanziamento; - il rispetto delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 141/2010 da parte dell intermediario nella predisposizione del conto estintivo eseguito in data 23 maggio Parte ricorrente concludeva chiedendo al Collegio di condannare la convenuta alla restituzione degli interessi da questa indebitamente percepiti, ai sensi dell art. 1815, comma 2, c. c., in caso di accertato superamento del tasso soglia. Resisteva l intermediario con controdeduzioni del 27 settembre 2011 rilevando che: - con istanza del 19 maggio 2011, il ricorrente aveva presentato una generica richiesta di predisposizione di conteggio estintivo del prestito, senza alcuna contestazione; - secondo le Istruzioni della Banca d Italia applicabili ratione remporis al caso di specie, per le operazioni di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio e assimilate, nel calcolo del TEG quale indicatore da prendere a riferimento ai fini dell usura sono escluse le spese per assicurazioni in caso di morte, invalidità, infermità o disoccupazione del debitore, ove certificate da apposita polizza; Pag. 3/6

3 - nel contratto in esame il TEG (pari al 13,947%) era inferiore ai limiti di legge stabiliti ai fini dell usura (pari al 15,51%); - nella predisposizione del conto estintivo, essa aveva considerato le trentotto rate rimborsate e aveva dedotto gli interessi non maturati (euro 2.804,81) nonché la quota parte delle commissioni di gestione afferenti le mensilità non ancora scadute (pari a euro 3,00 pro-rata per complessivi euro 246,00). Per le ragioni che precedono, ritenendo corretta la propria condotta, la banca chiedeva all ABF: - in via preliminare: di dichiarare l inammissibilità del ricorso per assenza di un preventivo reclamo e per la genericità delle doglianze riferite al contenuto del conto estintivo; di dichiarare l improcedibilità del ricorso in quanto il petitum relativo all accertamento del superamento del tasso soglia ai fini dell usura aveva già formato oggetto di un procedimento penale pendente presso una Procura della Repubblica, per il quale era stata depositata avanti al G.I.P. richiesta di archiviazione da parte del P.M.; - nel merito, di rigettare il ricorso in quanto infondato, posto che il TEG, pari al 13,5%, era inferiore al tasso soglia di riferimento pari al 15,51%. Diritto In via preliminare, si rigetta l eccezione d inammissibilità del ricorso sollevata dalla resistente per l asserita mancanza di un preventivo reclamo da parte del ricorrente. Tale atto, propedeutico al presente procedimento, può infatti rinvenirsi nella richiesta formulata all intermediario con lettera del 19 maggio 2011 alla stregua del contenuto sostanziale della stessa, desumibile dalla natura e dalla rappresentazione delle vicende delineate dal cliente; in particolare, il ricorrente invita l intermediario al ricalcolo degli interessi, delle rate del piano di ammortamento e del residuo debito prospettando una contestazione sul tasso effettivamente applicato al finanziamento, verosimilmente ritenuto superiore al tasso soglia. Ciò appare confermato dalla successiva condotta dell intermediario, nella misura in cui questi ha espresso la volontà di addivenire a un componimento bonario della controversia. Pag. 4/6

4 Sempre in via pregiudiziale, con riguardo alla dedotta improcedibilità del ricorso per la coesistenza della procedura innanzi all Arbitro Bancario Finanziario e del procedimento penale, questo Collegio facendo rinvio ai principi di legge in tema di rapporto tra giudizio civile e processo penale ha avuto modo di evidenziare come nel nuovo codice di procedura penale non sia stata riprodotta la disposizione di cui all articolo 3, comma 2, del codice abrogato, né siano state reiterate le altre disposizioni ad essa collegate (contenute nel capo secondo del titolo primo del libro primo del medesimo codice), con la conseguente soppressione di ogni riferimento alla c.d. pregiudiziale penale nel testo dell art. 295 c.p.c.. In ragione delle intervenute modifiche, deve pertanto ritenersi che il nostro ordinamento non sia più ispirato al principio dell unità della giurisdizione e della prevalenza del giudizio penale su quello civile, dovendosi allora concludere per la non sussistenza di un dovere di sospensione, quand anche risultasse iniziata l azione penale a seguito dell intervenuta denuncia-querela da parte del ricorrente (ABF, Collegio di Roma Decisione n. 45/2010). Venendo al merito, come evidenziato nella ricostruzione in fatto della vicenda, parte ricorrente lamenta il superamento del tasso soglia vigente all epoca della stipulazione del contratto, di cui alle norme dettate in tema di usura. Al riguardo giova sottolineare che l indicatore - espresso sotto forma di tasso - da prendere in considerazione per verificare se le condizioni di costo delle operazioni creditizie praticate dalle banche e dagli intermediari finanziari presentano carattere usurario è il TEG. Osserva il Collegio che la determinazione di tale tasso deve essere svolta alla luce delle Istruzioni per la rilevazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull usura dettate dalla Banca d Italia, nella formulazione applicabile ratione temporis al contratto in esame. In particolare, il paragrafo C. 4 delle citate Istruzioni include nel calcolo del tasso, tra l altro, «le spese per le assicurazioni o garanzie imposte dal creditore, intese ad assicurare il rimborso totale o parziale del credito». Tuttavia: «Le spese per assicurazioni e garanzie non sono ricomprese quando derivino dall esclusivo adempimento di obblighi di legge. Nelle operazioni di prestito contro cessione del quinto dello stipendio e assimilate indicate nella Cat. 8, le spese per assicurazione in caso di morte, invalidità, Pag. 5/6

5 infermità o disoccupazione del debitore non rientrano nel calcolo del tasso purché siano certificate da apposita polizza». Con riguardo al prestito verso delegazione oggetto di controversia, pur in assenza di una previsione normativa che imponga l assicurazione di cui sopra, le spese medesime rientrano nelle ipotesi di esclusione dal computo del tasso effettivo globale di cui al paragrafo C.4, punto 5), delle Istruzioni della Banca d Italia. Ciò in quanto l assimilabilità del contratto di prestito verso delegazione di pagamento alle cessioni del quinto è prevista dalle richiamate Istruzioni (cfr. paragrafo B.1, Cat. 8); inoltre, nel caso di specie, dalla documentazione agli atti si evince che i costi dell assicurazione sono stati certificati nella polizza medesima. Le spese per l assicurazione non vanno dunque computate nel calcolo del tasso effettivo globale con la conseguente esclusione del carattere usurario del tasso applicato al prestito. Al netto delle anzidette voci di spesa il saggio di interesse così determinato risulta contenuto nel limite del tasso soglia riferito al primo trimestre 2008, pari al 15,51%, periodo in cui è stato stipulato il finanziamento in commento. Per le ragioni innanzi evidenziate, il ricorso non può trovare accoglimento. Il Collegio respinge il ricorso. P.Q.M. firma 1 IL PRESIDENTE Pag. 6/6