dλ + Γµ ναu ν V α = 0 (3)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "dλ + Γµ ναu ν V α = 0 (3)"

Transcript

1 SESTA ESERCITAZIONE Trasporto parallelo Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ dλ, (1) il vettore V µ è trasportato parallelamente se soddisfa le equazioni del trasporto parallelo U ν V ;ν µ = [ Uν V,ν µ + Γµ να V α] = 0 () ovvero dove si è usato il fatto che dv µ dλ + Γµ ναu ν V α = 0 (3) U ν V µ x ν = dxν V µ dλ x ν = dv µ dλ. (4) Quando il cammino è la linea coordinata α, ovvero quando tutte le coordinate tranne x α sono costanti lungo il percorso, possiamo scegliere la stessa x α come parametro della curva. In tal caso il vettore tangente è il vettore di base e (α) : U µ = xµ x α = δµ α. (5) In questo caso, l equazione del trasporto parallelo assume una forma particolarmente semplice: U ν V ;ν µ = δν α V ;α µ = V ;α µ = 0 (6) ovvero V µ,α + Γ µ ανv ν = 0. (7) 1

2 Esempio: y C 1 D A 1 B x Consideriamo lo spazio euclideo bidimensionale, di metrica In coordinate polari x µ = (r, θ), definite da la metrica è ds = dx + dy. (8) x = r cosθ y = r sinθ, (9) ds = dr + r dθ. (10) Le coordinate polari x µ = (r, θ) dei punti in figura sono: A : (1, 0) B : (, 0) C : (, π ) D : (1, π ). (11) Considerato il vettore V definito in A, di componenti V µ = (V r, V θ ) = (1, 0), (1) trasportiamolo parallelamente lungo il cammino ABCDA in figura, utilizzando le coordinate polari. Osserviamo innanzitutto che essendo ( ) 1 0 g µν = 0 r (13)

3 l unica derivata non nulla della metrica è da cui segue che i simboli di Christoffel sono Le equazioni del trasporto sono quindi dv r dλ dλ g θθ,r = r (14) Γ r θθ = r Γ θ rθ = Γ θ θr = 1 r tutti gli altri = 0. (15) = ru θ V θ = 1 r [Uθ V r + U r V θ ]. (16) Se il percorso è una linea coordinata, usando le (7) le equazioni del trasporto parallelo si possono scrivere, più semplicemente: per una linea coordinata r, V ;r µ = 0, ovvero dv r dr = 0 dr = 1 r V θ ; (17) per una linea coordinata θ, V µ ;θ = 0, ovvero dv r dθ = rv θ dθ = 1 r V r. (18) Il percorso ABCDA è costituito da linee coordinate nel riferimento x µ = (r, θ), quindi possiamo utilizzare le (17), (18). Prima di procedere nel trasporto di V, dimostriamo una proprietà che ci tornerà utile in questo ed in altri esercizi: data una equazione differenziale (con condizione iniziale) del tipo dy dλ = f(λ)y y(0) = 0, (19) la sua soluzione è y(λ) 0. In altre parole, se la derivata di una funzione è proporzionale alla funzione stessa, e inizialmente la funzione è nulla, essa continua a rimanere nulla. Per dimostrarlo, osserviamo che (19) è una equazione differenziale del primo ordine con una condizione iniziale, quindi è un problema di Cauchy, e per i teoremi di Cauchy ha una sola soluzione. Poichè y(λ) 0 soddisfa sia l equazione differenziale che la condizione iniziale, è soluzione di (19), ed essendo questa unica, è l unica soluzione. Torniamo ora al trasporto parallelo di V nel percorso ABCDA. 3

4 1. Percorso AB. In A V µ = (1, 0), dobbiamo trovare il vettore V trasportato parallelamente in B. Il percorso AB è una linea coordinata r, quindi soddisfa le equazioni (17). Poichè V,r r = 0, V r è costante in AB, e quindi anche in B V r = 1. Per quanto riguarda V θ, = 1 dr r V θ V θ (r = 1) = 0 (0) e per la proprietà dimostrata sopra, lungo AB V θ 0. Quindi, in B V µ = (1, 0). (1) In conclusione, nel percorso AB le coponenti polari del vettore non cambiano.. Percorso BC. In B V µ = (1, 0), dobbiamo trovare il vettore V trasportato parallelamente in C. Il percorso BC è una linea coordinata θ, quindi soddisfa le equazioni (18). Derivando la prima delle (18) e sostituendo la seconda, si trova d V r dθ = V r. () La () è l equazione dell oscillatore armonico, e la sua soluzione generale, dipendente da due costanti, è Dalla prima delle (18) si ha inoltre che V θ = 1 r In B θ = 0 e (V r, V θ ) = (1, 0), per cui V r = C 1 cosθ + C sin θ. (3) dv r dθ = C 1 r sin θ + C cosθ. (4) r quindi C 1 = 1, C = 0, e V r = C 1 = 1 V θ = C = 0 (5) V r = cosθ V θ = 1 sin θ. (6) r In C, quindi, V µ = ( 0, 1 ). (7) 4

5 3. Percorso CD. In C V µ = (0, 1/), dobbiamo trovare il vettore V trasportato parallelamente in D. Il percorso CD è una linea coordinata r, quindi soddisfa le equazioni (17). In particolare, V r = costante = 0. Per quanto riguarda V θ, dr = 1 r V θ V θ (r = ) = 1 (8) che integrato per separazione delle variabili dà V θ (1) V θ () V θ 1 = dr r (9) la cui soluzione è V θ (1) = V θ () = 1 quindi, in D, V µ = (0, 1). (30) 4. Percorso DA. In D V µ = (0, 1), dobbiamo trovare il vettore V trasportato parallelamente in A. Il percorso DA è una linea coordinata θ, quindi soddisfa le equazioni (18). Risolvendolo come per il percorso BC, V r = C 3 cosθ + C 4 sin θ V θ = C 3 r sinθ + C 4 cosθ. (31) r In A θ = π/ e (V r, V θ ) = (0, 1), per cui quindi C 3 = 1, C 4 = 0, e V r = C 4 = 0 V θ = C 3 = 1 (3) V r = cosθ V θ = sinθ. (33) In A, quindi, V µ = (1, 0). (34) Quindi il vettore trasportato parallelamente lungo il percorso chiuso ABCDA torna ad essere coincidente al vettore di partenza. Questo risultato era prevedibile, essendo lo spazio piatto. Notare che se avessimo svolto questo esercizio nelle coordinate cartesiane (x, y), sarebbe stato molto più semplice, poichè nelle coordinate (x, y) la metrica è costante, i simboli di Christoffel sono tutti nulli, e quindi le equazioni del trasporto parallelo sono semplicemente dv α /dλ = 0. 5

6 Sfera Si consideri la sfera S di raggio unitario, in coordinate polari: {x µ } = (θ, φ) (35) ds = dθ + sin θdφ = g µν dx µ dx ν (36) ( ) 1 0 g µν = 0 sin. (37) θ Calcoliamo i simboli di Christoffel. La sola derivata della metrica non nulla è g φφ,θ = sinθ cosθ. (38) I simboli di Christoffel con indici bassi Γ µνρ, definiti dalla non nulli, saranno: Γ µνρ = 1 (g µρ,ν + g νρ,µ g µν,ρ ), (39) Γ θφφ = Γ φθφ = 1 (g θφ,φ + g φφ,θ g θφ,φ ) = 1 g φφ,θ = sinθ cosθ (40) Γ φφθ = 1 (g φθ,φ + g φθ,φ g φφ,θ ) = 1 g φφ,θ = sinθ cosθ. (41) I simboli di Christoffel Γ ρ µν non nulli, essendo saranno: Γ ρ µν = g ρσ Γ µνσ (4) ( ) 1 0 g µν = 1, (43) 0 sin θ Γ φ φθ = Γφ θφ = gφσ Γ φθσ = g φφ Γ φθφ = g φφ sin θ cosθ Γ θφφ = sin = cotθ θ Γ θ φφ = g θσ Γ φφσ = g θθ Γ φφθ = Γ φφθ = sin θ cosθ. Trasporto parallelo sulla sfera (44) Studiamo il trasporto parallelo sulla sfera lungo il cammino in figura (notare che tale cammino è definito in maniera tale da evitare il polo nord, dove la mappa polare non è definita). 6

7 Come dimostreremo, trasportando lungo tale cammino il vettore V, da A in A, esso viene ruotato di 90 o. Dimostriamolo. I quattro punti in figura hanno coordinate x µ = (θ, φ): ( π ) A =, 0 (45) B = (ε, 0) (46) ( C = ε, π ) (47) ( π D =, π ) (48) dove ε è un parametro che assumiamo piccolo, e che alla fine della dimostrazione faremo tendere a zero. Trasportiamo parallelamente lungo il cammino in figura il vettore inizialmente in A con componenti Le equazioni del trasporto parallelo sono V µ = (V θ, V φ ) = (1, 0). (49) dv α dλ + Γα γβv γ U β = 0 (50) con U µ dxµ (51) dλ vettore tangente alla curva λ x µ (λ); sostituendo i simboli di Christoffel dati in (44), dλ = Uφ V φ sin θ cosθ dv φ dλ = ( U θ V φ + V θ U φ) cotθ. (5) Osserviamo che i cammini AB, BC, CD, DA sono linee coordinate; le equazioni del trasporto parallelo possono quindi essere espresse in forma più semplice: 7

8 per le linee coordinate θ, V µ ;θ = V µ,θ + Γµ θν V ν = 0 (53) ovvero V θ,θ = 0 V φ,θ = cotθv φ ; (54) per le linee coordinate φ, V µ ;φ = V µ,φ + Γµ φν V ν = 0 (55) ovvero V θ,φ = sin θ cosθv φ V φ,φ = cotθv θ. (56) 1. Il tratto da A = (π/, 0) a B = (ε, 0) è una linea coordinata θ, quindi valgono le (54). La prima delle (54) ci dice che V θ e costante, quindi V θ (θ) = V θ (π/) = 1. L equazione per V φ è della forma dv φ ( dθ V φ π ) = cotθv φ = 0. (57) Questo è un problema di Cauchy (una equazione differenziale del primo ordine e un dato iniziale), quindi ammette un unica soluzione. V φ (θ) 0 è soluzione, quindi è l unica soluzione. Questo risultato vale anche in casi piu generali: se la derivata di una grandezza (in questo caso V φ ) è proporzionale alla grandezza stessa, e nel punto iniziale (in questo caso θ = π/) la grandezza vale 0, essa continua a valere 0 anche successivamente. Possiamo concludere che V µ (θ) è costante nel tratto AB, e in B si ha ancora: V µ = (1, 0). (58). Il tratto da B = (ε, 0) a C = (ε, π/) è una linea coordinata φ con θ = ǫ, quindi valgono le (56), che per ε 1 diventano dφ = sin ε cosεv φ = εv φ + O ( ε 3) (59) dv φ dφ = cotεv θ = 1 ε V θ + O (ε). (60) 8

9 Come si vede, non si può prendere ε 0, ovvero arrivare al polo nord, perchè le equazioni vi divergono. Dalla (60) si trova che mentre derivando la (59) rispetto a φ si ha La soluzione generale di questa equazione è e dalla (61) V φ = 1 ε V θ,φ + O (ε), (61) d V θ dφ = V θ + O ( ε ). (6) V θ = C 1 cosφ + C sin φ + O ( ε ) (63) V φ = C 1 ε sin φ + C cosφ + O (ε). (64) ε con C 1, C costanti di integrazione determinate dalle condizioni iniziali in φ = 0, dove V θ = C 1 + O ( ε ) = 1 V φ = C ε per cui C 1 = 1 + O ( ε ), C = O (ε) e V θ = cosφ + O ( ε ) + O (ε) = 0 (65) V φ = 1 sin φ + O (ε). (66) ε Ponendo φ = π/ si trova V µ nel punto C: V µ = (O ( ε ), 1ε ) + O (ε). (67) 3. Il tratto da C = (ε, π/) a D = (π/, π/) è una linea coordinata θ, quindi valgono le (54). Quindi V θ è costante, mentre V φ soddisfa V θ (θ) O ( ε ) (68) dv φ dθ La soluzione di questo sistema è quindi in D, ove θ = π/, = cotθv φ V φ (θ = ǫ) = 1 + O (ε). (69) ε V φ = 1 + O (ε) (70) sinθ V µ = ( O ( ε ), 1 + O (ε) ). (71) 9

10 4. Il tratto da D = (π/, π/) a A = (π/, 0) è una linea coordinata φ, quindi valgono le (56), dφ = sin θ cosθv φ (7) dv φ dφ = cotθv θ. (73) In entrambe le equazioni il secondo membro si annulla, perchè sul percorso da D ad A si ha sempre θ = π. Quindi in A il vettore è V µ = ( O ( ε ), 1 + O (ε) ). (74) Nel limite ε 0 mentre in A alla partenza era: V µ = (0, 1) (75) V µ = (1, 0) : (76) il trasporto parallelo lungo questo cammino chiuso ha ruotato il vettore di 90 o in senso orario. 10

In questo caso, l equazione del trasporto parallelo assume una forma particolarmente sin 2. (10)

In questo caso, l equazione del trasporto parallelo assume una forma particolarmente sin 2. (10) SESTA ESERCITAZIONE Trasporto parallelo Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ dλ, (1) il vettore V µ è trasportato parallelamente se soddisfa le equazioni del trasporto parallelo

Dettagli

Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente

Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente Trasporto parallelo Richiamiamo quanto detto nell esercitazione precedente sul trasporto parallelo. Lungo una curva di parametro λ, di vettore tangente U µ = dxµ, (1) il vettore V µ è trasportato parallelamente

Dettagli

Si assegneranno 6 punti a ognuno degli esercizi, e 12 punti alla domanda

Si assegneranno 6 punti a ognuno degli esercizi, e 12 punti alla domanda PROVA SCRITTA PER IL CORSO DI INTRODUZIONE ALLA RELATIVITÀ GENERALE 12-9-5 PARTE I Sia data la metica, nel sistema di ifeimento O di coodinate {x µ } = {t,, θ, φ}, ds 2 = dt 2 + 2 + a 2 cos 2 θ d 2 + cos

Dettagli

Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate

Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate TERZA ESERCITAZIONE Trasformazione della metrica per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x µ } (x, x, x, x 3. La sua metrica è ds (dx + (dx + (dx + (dx

Dettagli

Innalzamento e abbassamento di indici

Innalzamento e abbassamento di indici TERZA ESERCITAZIONE Innalzamento e abbassamento di indici Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate sferiche {x µ } (t, r, θ, φ). La sua metrica è con ds dt + dr + r dθ + r sin θdφ g µν dx µ dx

Dettagli

CAPITOLO 13. x = a 1 + b 1 λ, y = a 2 + b 2 λ,

CAPITOLO 13. x = a 1 + b 1 λ, y = a 2 + b 2 λ, CAPITOLO 3 Riprenderemo ora gli esempi visti al Cap. 0, per estenderli ai concetti introdotti nei Capp. e 2. Le notazioni sono quelle del Cap. 0. Esempio Per caratterizzare il piano euclideo dal punto

Dettagli

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti Trasformazione di vettori e -forme per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x µ } (x,x,x 2,x 3 ). La sua metrica è ds 2 (dx ) 2 +(dx ) 2 +(dx 2 ) 2 +(dx

Dettagli

Analisi Matematica 2 - a.a. 2009/2010

Analisi Matematica 2 - a.a. 2009/2010 Quarto appello Esercizio Analisi Matematica 2 - a.a. 29/2 Sia Γ = { (,y,z) R 3 : 2 + y 2 = z 2, y 2 + (z 2) 2 = }.. Provare che tutti i punti di Γ sono regolari. 2. Determinare lo spazio tangente a Γ nel

Dettagli

Funzioni di R n a R m e la matrice Jacobiana

Funzioni di R n a R m e la matrice Jacobiana 0.1 Funzioni di R n a R m. Politecnico di Torino. Funzioni di R n a R m e la matrice Jacobiana Nota Bene: delle lezioni. Questo materiale non deve essere considerato come sostituto 0.1 Funzioni di R n

Dettagli

Primo Parziale del Corso di Analisi Matematica Calcolare la soluzione generale dell equazione differenziale

Primo Parziale del Corso di Analisi Matematica Calcolare la soluzione generale dell equazione differenziale Primo Parziale del Corso di Analisi Matematica 4. Calcolare la soluzione generale dell equazione differenziale 5 + 3 4 + 3 3 + =. Soluzione: Sostituendo = e λ si arriva all equazione caratteristica λ 5

Dettagli

calcolare il lavoro di E lungo il segmento da A = ( 1, 1, 1) a B = (1, 1, 1), calcolare rot ( E ), determinare un potenziale U(x, y, z) per E.

calcolare il lavoro di E lungo il segmento da A = ( 1, 1, 1) a B = (1, 1, 1), calcolare rot ( E ), determinare un potenziale U(x, y, z) per E. ANALISI VETTORIALE Soluzione esonero.1. Esercizio. Assegnato il campo E (x, y, z) = x(y + z ), y(x + z ), z(x + y ) } 1111 calcolare il lavoro di E lungo il segmento da A = ( 1, 1, 1) a B = (1, 1, 1),

Dettagli

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti

1 Trasformazione di vettori e 1-forme per cambiamenti PRIMA ESERCITAZIONE Trasformazione di vettori e -forme per cambiamenti di coordinate Consideriamo lo spazio di Minkowski in coordinate cartesiane {x } (x,x,x 2,x 3 ). La sua metrica è ds 2 (dx ) 2 +(dx

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = x 2 + y 3 4y. 4 1, y 2 2(1 + }

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = x 2 + y 3 4y. 4 1, y 2 2(1 + } Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 8-09-07 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

exp(x 2 ) 1 (1 + x 2 ) 2/5 1

exp(x 2 ) 1 (1 + x 2 ) 2/5 1 Esame di Matematica II Corso di Laurea Triennale in Scienza dei Materiali Esame di Complementi di Matematica Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie Chimiche 18 Luglio 6 Motivare le soluzioni.

Dettagli

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE

CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE Regole di derivazione per il prodotto scalare e per il prodotto vettore Sia v funzione di un parametro reale t, t.c. 5 v : R R 3 t 7 v (t). (1) Proprietà: 1. Limite. Il concetto

Dettagli

Funzioni in più variabili

Funzioni in più variabili Funzioni in più variabili Corso di Analisi 1 di Andrea Centomo 7 gennaio 2010 Indichiamo con R n, Z n 1, l insieme delle n-uple ordinate di numeri reali R n 4 {(x 1, x 2,,x n ), x i R, i =1,,n}. Dato X

Dettagli

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #5. Sia f : R R la funzione definita da f(x, y) x + x + y + x + y (x, y) R. (a) Determinare il segno di f. (b) Calcolare

Dettagli

Ω : 0 z x 2 y 2 + 5, x 2 + y 2 1. Soluzione: Tenuto conto che. 1 + f 2 x + f 2 y dx dy. riesce, servendosi delle coordinate polari,

Ω : 0 z x 2 y 2 + 5, x 2 + y 2 1. Soluzione: Tenuto conto che. 1 + f 2 x + f 2 y dx dy. riesce, servendosi delle coordinate polari, ANALISI VETTORIALE Soluzione scritto 19 settembre 11 4.1. Esercizio. Assegnata la superficie cartesiana S : z = x y + 5, x + y 1 calcolare l area di S calcolare il volume di Tenuto conto che Ω : z x y

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 29 settembre 2012

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 29 settembre 2012 Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica del 9 settembre A) Data la funzione f(x, y) = { xy x se (x, y) (, ) se (x, y) = (, ), i) stabilire se risulta continua

Dettagli

Cognome: Nome: Matr. (e x 1 x)(1 x) 2/3 x (sin x) a

Cognome: Nome: Matr. (e x 1 x)(1 x) 2/3 x (sin x) a Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 T. Totale Analisi e Geometria 1 Docente: Gianluca Mola 27/1/29 Ing. Industriale Cognome: Nome: Matr. Nello spazio sottostante gli esercizi devono essere riportati sia i risultati

Dettagli

Matematica III Corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni Prova scritta del

Matematica III Corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni Prova scritta del Matematica III Corso di Ingegneria delle Telecomunicazioni Prova scritta del 04-06-007 Esercizio. (8 punti) Si consideri il seguente campo vettoriale F = + y + z i y ( + y + z ) j z ( + y + z ) k a) (5

Dettagli

Corso di Laurea in Matematica Prova di Analisi in più variabili 2

Corso di Laurea in Matematica Prova di Analisi in più variabili 2 orso di Laurea in Matematica Prova di Analisi in più variabili 1 febbraio 15 1. Sia f : R una funzione π-periodica e tale che f L 1 π, π. Dimostrare la seguente formula fn = 1 [ft ft π ] 4π n e int dt

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = x 2 + 2y 2 x 3 y 3

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = x 2 + 2y 2 x 3 y 3 Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del 7-7-8 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 somma Analisi Matematica 2: Secondo Parziale, , Versione A Cognome e nome:...matricola:...

es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 somma Analisi Matematica 2: Secondo Parziale, , Versione A Cognome e nome:...matricola:... es.1 es. es.3 es. es.5 somma 6 6 6 6 6 3 Analisi Matematica : Secondo Parziale, 3.5.16, Versione A Cognome e nome:....................................matricola:......... 1. Dimostrare che la forma differenziale

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito A del f(x, y) = x 2 + y 2

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito A del f(x, y) = x 2 + y 2 Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito A del -7- - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche quelli della brutta. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle. Esercizio.

Dettagli

0.1 Arco di curva regolare

0.1 Arco di curva regolare .1. ARCO DI CURVA REGOLARE 1.1 Arco di curva regolare Se RC(O, i, j, k ) è un riferimento cartesiano fissato per lo spazio euclideo E, e se v (t) = x(t) i + y(t) j + z(t) k è una funzione a valori vettoriali

Dettagli

Analisi Matematica 2 - a.a. 2009/2010

Analisi Matematica 2 - a.a. 2009/2010 Secondo appello Esercizio 1 Analisi Matematica - aa /1 Sia Γ = (x,y,z) R : x 4 + y 4 z 4 = 1, x + y + z = } 1 Provare che esistono due funzioni y = g(x) e z = h(x) definite in un intorno U di x = 1, tali

Dettagli

Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 2013/2014

Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 2013/2014 Prove scritte dell esame di Analisi Matematica II a.a. 3/4 C.d.L. in Ingegneria Informatica ed Elettronica - Università degli Studi di Perugia Prova scritta del 9 giugno 4. (8 punti) Risolvere il problema

Dettagli

Analisi 2 Fisica e Astronomia

Analisi 2 Fisica e Astronomia Analisi Fisica e Astronomia Appello scritto del 8 Luglio 0. Soluzione Esercizio 7 pti Sia α > 0 un parametro e consideriamo la curva piana γ : [0, ] R γt = t cos, t sin, se t 0, ], e γ0 = 0, 0. t α t α

Dettagli

Risoluzione del compito n. 1 (Febbraio 2018/1)

Risoluzione del compito n. 1 (Febbraio 2018/1) Risoluzione del compito n. Febbraio 8/) PROBLEMA Considerate la curva Φθ) = rθ)cosθ, rθ)senθ, θ/ ), θ. a) Determinate la funzione rθ) in modo che il sostegno di Φ stia sulla superficie conica C = {z =

Dettagli

Giovanni Torrero

Giovanni Torrero LE FORZE CENTRALI Giovanni Torrero E-mail torry@jubii.it Indice Capitolo 1. Cinematica 5 1.1. Sistemi di riferimento 5 1.2. La velocità 6 1.3. L accelerazione 13 Capitolo 2. Dinamica 17 2.1. forze costanti

Dettagli

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Risposte (sintetiche) agli esercizi del 27.XI.217 1. (NB si ricorda che l equazione del piano passante per un punto

Dettagli

Forme differenziali e campi vettoriali: esercizi svolti

Forme differenziali e campi vettoriali: esercizi svolti Forme differenziali e campi vettoriali: esercizi svolti 1 Esercizi sul Teorema di Green......................... 2 2 Esercizi sul Teorema di Stokes......................... 4 3 Esercizi sul Teorema di

Dettagli

Campi vettoriali. 1. Sia F (x, y) = ye x i + (e x cos y) j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste.

Campi vettoriali. 1. Sia F (x, y) = ye x i + (e x cos y) j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste. Campi vettoriali. Sia F (x, y = ye x i + (e x cos y j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se esiste.. Sia F (x, y = xy i + x j un campo vettoriale. Determinare un potenziale per F, se

Dettagli

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Funzioni derivabili (V. Casarino) Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del y 2

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del y 2 Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 15--18 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

(1) Determinare l integrale generale dell equazione

(1) Determinare l integrale generale dell equazione FONDAMENTI DI ANALISI MATEMATICA (9 cfu Commissione F. Albertini, V. Casarino, M. Motta Ingegneria Gestionale, Meccanica e Meccatronica, Vicenza Vicenza, 3 settembre 8 Quarto appello Avvertenza: Nella

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 2 ING. ENERGETICA prof. Daniele Andreucci Prova tecnica del 05/02/2019

ANALISI MATEMATICA 2 ING. ENERGETICA prof. Daniele Andreucci Prova tecnica del 05/02/2019 I ANALISI MATEMATICA ING ENERGETICA prof Daniele Andreucci Prova tecnica del //9 Si consideri la funzione x+yarctg x 3 y fx,y = x +y, x,y,,, x,y =, A Si dimostri che f è differenziabile in, B Si dimostri

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = tan(2x 2 + 3y 2 )

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = tan(2x 2 + 3y 2 ) Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 7-9- - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle Esercizio

Dettagli

FM210 - Fisica Matematica 1 Tutorato VII - Martha Faraggiana e Enzo Livrieri (soluzioni degli esercizi)

FM210 - Fisica Matematica 1 Tutorato VII - Martha Faraggiana e Enzo Livrieri (soluzioni degli esercizi) Corso di laurea in Matematica - Anno Accademico 0/0 FM0 - Fisica Matematica Tutorato VII - Martha Faraggiana e Enzo Livrieri (soluzioni degli esercizi) Esercizio. Problema del secondo esonero A.A. 0-0

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del (x y) log

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del (x y) log Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del -6-4 Esercizio. punti Data la funzione { x y log +, fx, y = x +y 4 x, y,, x, y =, i dire in quali punti del dominio è continua; ii dire

Dettagli

Prova Scritta di di Meccanica Analitica. 12 Gennaio 2017

Prova Scritta di di Meccanica Analitica. 12 Gennaio 2017 Prova Scritta di di Meccanica Analitica 1 Gennaio 017 Problema 1 Si studi il sistema meccanico costituito da un punto materiale di massa unitaria soggetto al potenziale V x) = a lnx) x > 0 x a) Scrivere

Dettagli

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 5 a.a Soluzioni

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 5 a.a Soluzioni Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 5 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 10.1,

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del A

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del A Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del -7-5 - A Esercizio ( punti Data la funzione f(x, y = x + y + 4xy 8x 4y + 4 i trovare tutti i punti critici e, se possibile, caratterizzarli

Dettagli

MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2011/2012 Prof. C. Presilla. Prova A1 3 Maggio 2012

MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2011/2012 Prof. C. Presilla. Prova A1 3 Maggio 2012 MODELLI E METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 211/212 Prof. C. Presilla Prova A1 3 Maggio 212 Cognome Nome II anno III anno o successivi penalità esercizio voto 1 2 3 4 5 6 Esercizio 1 Determinare tutte

Dettagli

Esercizi settimana 9. Esercizi applicati. Esercizio 1. Sia f denita da. f(t) = 0 t 0, con α, θ > 0. Si calcoli il tasso istantaneo di guasto denito da

Esercizi settimana 9. Esercizi applicati. Esercizio 1. Sia f denita da. f(t) = 0 t 0, con α, θ > 0. Si calcoli il tasso istantaneo di guasto denito da 1 Esercizi settimana 9 Esercizi applicati Esercizio 1. Sia f denita da f(t) = { αθ α (θ+t) α+1 t >, t, con α, θ >. Si calcoli il tasso istantaneo di guasto denito da e si dica se r è crecente. r(t) :=

Dettagli

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari

UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA Analisi Matematica II per Ingegneria Prof. C. Sinestrari Risposte sintetiche) agli esercizi del 15.XII.218 1. NB si ricorda che l equazione del piano passante per un punto

Dettagli

Istituzioni di Matematiche, modulo B. corso di laurea in Scienze della Terra. Mauro Costantini

Istituzioni di Matematiche, modulo B. corso di laurea in Scienze della Terra. Mauro Costantini Istituzioni di Matematiche, modulo B corso di laurea in Scienze della Terra. Mauro Costantini 1 Definizione.1. Due rette r = P + v, s = Q + w dello spazio sono ortogonali (o perpendicolari se i vettori

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = 2x 2 + x 4 + 4y 4., x 2 + y 2 1.

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del f(x, y) = 2x 2 + x 4 + 4y 4., x 2 + y 2 1. Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito A del 05-06-08 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo

Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo Il Dipolo Elettrico Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo qa che va da qq a q Dato un punto P molto distante

Dettagli

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 7 Lulgio a) Studiare l esistenza e la natura degli estremi liberi della funzione.

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 7 Lulgio a) Studiare l esistenza e la natura degli estremi liberi della funzione. Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 7 Lulgio 218 1) Data la funzione f(, ) = 4 + 4 4 2 7 a) Studiare l esistenza e la natura degli estremi liberi della funzione. b) Trovare il massimo

Dettagli

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo compito in itinere 30 Giugno 2016

Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria 2 Secondo compito in itinere 30 Giugno 2016 Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi e Geometria Secondo compito in itinere Giugno 6 Cognome: Nome: Matricola: Es.: 9 punti Es.: 9 punti Es.: 6 punti Es.4: 9 punti Totale. Si consideri

Dettagli

es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 somma Analisi Matematica 2: Primo Parziale, , Versione A Cognome e nome:...matricola:...

es.1 es.2 es.3 es.4 es.5 somma Analisi Matematica 2: Primo Parziale, , Versione A Cognome e nome:...matricola:... es. es. es. es.4 es.5 somma 5 4 8 8 5 Analisi Matematica : Primo Parziale,.4.7, Versione A Cognome e nome:....................................matricola:.......... Calcolare la lunghezza della curva di

Dettagli

Esercizi sull equazione di Laplace

Esercizi sull equazione di Laplace Esercizi sull equazione di Laplace Corso di Fisica Matematica, a.a. 011-01 Dipartimento di Matematica, Università di Milano 16/1/01 Questi esercizi trattano la soluzione dell equazione di Laplace u xx

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del A. f(x, y) = x + y 2 + log(x y)

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del A. f(x, y) = x + y 2 + log(x y) Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Biomedica Compito del 4-6- - A - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche quelli della brutta. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

Funzioni a valori vettoriali Differenziabilità e regola della catena

Funzioni a valori vettoriali Differenziabilità e regola della catena e regola della catena Analisi Matematica A Secondo modulo Corso di Laurea in Matematica Università di Trento 4 aprile 2019 o: le curve o: F : R 2 R 2 Sia E R n. Una funzione a valori vettoriali f : E R

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del log 1 + x4 +y 2. xy y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del log 1 + x4 +y 2. xy y Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 9--6 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 30-0-08 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

Analisi Matematica 3 (Fisica), , M. Peloso e L. Vesely Prova scritta del 14 luglio 2009 Breve svolgimento (con alcuni conti omessi)

Analisi Matematica 3 (Fisica), , M. Peloso e L. Vesely Prova scritta del 14 luglio 2009 Breve svolgimento (con alcuni conti omessi) Analisi Matematica 3 Fisica, 8-9, M. Peloso e L. Vesely Prova scritta del 4 luglio 9 Breve svolgimento con alcuni conti omessi. a Dimostrare che l insieme G = { x, y R : x + x + log y = ye x} coincide

Dettagli

Analisi Matematica III (Fisica) 07 Gennaio 2016

Analisi Matematica III (Fisica) 07 Gennaio 2016 Analisi Matematica III (Fisica 7 Gennaio 16 1. (1 punti Calcolare l area della sezione del cilindro x + y 4 determinata dal piano di equazione z x + y. (Possibilmente in due modi differenti Ci sono vari

Dettagli

x 1 Fig.1 Il punto P = P =

x 1 Fig.1 Il punto P = P = Geometria di R 2 In questo paragrafo discutiamo le proprietà geometriche elementari del piano Per avere a disposizione delle coordinate nel piano, fissiamo un punto, che chiamiamo l origine Scegliamo poi

Dettagli

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato;

RETTE E PIANI. ove h R. Determinare i valori di h per cui (1) r h e α sono incidenti ed, in tal caso, determinare l angolo ϑ h da essi formato; RETTE E PIANI Esercizi Esercizio 1. Nello spazio con riferimento cartesiano ortogonale Oxyz si considerino la retta r h ed il piano α rispettivamente di equazioni x = 1 + t r h : y = 1 t α : x + y + z

Dettagli

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 2018

Analisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 2018 nalisi Matematica II - Ingegneria Meccanica/Energetica - 29 Gennaio 218 1) ia data la funzione f(x, y, z) = (x 2 + y 2 1) 2 + 8 a) tudiare l esistenza di massimi e minimi assoluti della funzione f nella

Dettagli

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #8. Sia f : R 2 R la funzione definita da 2 y 2 per (, y) (, ) f(, y) 2 + y 2 per (, y) (, ). (a) Stabilire se f è continua

Dettagli

Analisi Matematica 2 - A

Analisi Matematica 2 - A Analisi Matematica 2 - A Soluzione Appello scritto del 29 Gennaio 2013 Esercizio 1 (10 punti Si consideri il Problema di Cauchy { y = y + y(0 = 0, dove y è la funzione incognita ed è la sua variabile.

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Corso di Analisi Matematica - a.a. 2001/02 Docente: Dott. Alberto Maria BERSANI. xy 2 x 2 + y 4.

Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Corso di Analisi Matematica - a.a. 2001/02 Docente: Dott. Alberto Maria BERSANI. xy 2 x 2 + y 4. Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica Corso di Analisi Matematica - aa 00/0 Docente: Dott Alberto Maria BERSANI ESERCIZI SVOLTI SU LIMITI, CONTINUITÀ, DERIVABILITÀ E DIFFERENZIABILITÀ DI FUNZIONI DI

Dettagli

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato

Dettagli

Integrali doppi. Hynek Kovarik. Analisi Matematica 2. Università di Brescia

Integrali doppi. Hynek Kovarik. Analisi Matematica 2. Università di Brescia Integrali doppi Hynek Kovarik Università di Brescia nalisi Matematica 2 Hynek Kovarik (Università di Brescia) Integrali curvilinei nalisi Matematica 2 1 / 47 Motivazione: calcolo di volume Hynek Kovarik

Dettagli

Esercizi di Analisi Matematica 3. Prima parte

Esercizi di Analisi Matematica 3. Prima parte Esercizi di Analisi Matematica 3 per le Facoltà di Ingegneria Prima parte Corrado Lattanzio e Bruno Rubino Versione preliminare L Aquila, ottobre 5 Indice 1 Curve, superfici e campi vettoriali 3 1.1 Curve

Dettagli

Integrali doppi impropri per funzioni positive

Integrali doppi impropri per funzioni positive Integrali doppi impropri per funzioni positive Integrali doppi impropri su domini limitati Siano R 2 un insieme quadrabile (o misurabile) secondo Jordan e f(x, y) una funzione positiva a valori reali definita

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = (x 2 2y 2 ) e x y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = (x 2 2y 2 ) e x y Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 8--5 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli anche la brutta e il testo - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle Esercizio

Dettagli

Le derivate parziali

Le derivate parziali Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire

Dettagli

Prodotto scalare e ortogonalità

Prodotto scalare e ortogonalità Prodotto scalare e ortogonalità 12 Novembre 1 Il prodotto scalare 1.1 Definizione Possiamo estendere la definizione di prodotto scalare, già data per i vettori del piano, ai vettori dello spazio. Siano

Dettagli

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI

SIMULAZIONE - 29 APRILE QUESITI www.matefilia.it SIMULAZIONE - 29 APRILE 206 - QUESITI Q Determinare il volume del solido generato dalla rotazione attorno alla retta di equazione y= della regione di piano delimitata dalla curva di equazione

Dettagli

IL CALCOLO DIFFERENZIALE PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI

IL CALCOLO DIFFERENZIALE PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI IL CALCOLO DIFFERENZIALE PER FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI 218-19 CLAUDIO BONANNO Richiamiamo le definizioni e le prime principali proprietà delle funzioni differenziabili di più variabili e a valori vettoriali

Dettagli

Esonero AM220, 2019, con Soluzioni

Esonero AM220, 2019, con Soluzioni Esonero AM22, 29, con oluzioni Ogni risposta va accuratamente motivata. Non si possono usare: libri, appunti, congegni elettronici, etc.. ia := { (x, y, z) R 3, tali che x 2 + y 2 4, z = x 2 + y 2 }. ia

Dettagli

Meccanica. 3. Elementi di Analisi Vettoriale. Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia.

Meccanica. 3. Elementi di Analisi Vettoriale.  Domenico Galli. Dipartimento di Fisica e Astronomia. Meccanica 3. Elementi di Analisi Vettoriale http://campus.cib.unibo.it/246981/ Domenico Galli Dipartimento di Fisica e Astronomia 5 maggio 2017 Traccia 1. Vettori Variabili 2. Derivate e Integrali 3. Derivate

Dettagli

VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI

VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI Universita degli Studi di Roma - "Tor Vergata" - Facolta Ingegneria Esercizi GEOMETRIA (Edile-Architettura e dell Edilizia) PRODOTTO VETTORIALE E PRODOTTO MISTO. PIANI E RETTE DI R 3. FASCI E STELLE. FORMULE

Dettagli

Esercizi su integrali tripli: cambiamento di variabili

Esercizi su integrali tripli: cambiamento di variabili Esercizi su integrali tripli: cambiamento di variabili Riccarda Rossi Università di Brescia Analisi II Riccarda Rossi (Università di Brescia) Integrali tripli Cambiamento di variabili Analisi II 1 / 51

Dettagli

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale

Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Analisi Matematica II Politecnico di Milano Ingegneria Industriale Autovalutazione #. Sia P l insieme di tutti i parallelepipedi che giacciono nel primo ottante con tre facce sui piani coordinati e un

Dettagli

2.1 Osservazioni sull esercitazione del

2.1 Osservazioni sull esercitazione del ¾ ½¾º¼ º¾¼½ Queste note (attualmente, e probabilmente per un bel po ) sono altamente provvisorie e (molto probabilmente) non prive di errori. 2.1 Osservazioni sull esercitazione del 5.3.214 2.1.1 Equazione

Dettagli

Equazione di Laplace

Equazione di Laplace Equazione di aplace Equazione di aplace in un disco Problema di Dirichlet Sia S(0, ) il disco di centro l origine e raggio In tale insieme consideriamo il problema u(x, y) 0 (x, y) S(0, ) u(x, y) g(x,

Dettagli

Esame di Complementi di Matematica Corso di Laurea Triennale in Scienza dei Materiali 1 Febbraio 2007

Esame di Complementi di Matematica Corso di Laurea Triennale in Scienza dei Materiali 1 Febbraio 2007 Esame di Complementi di Matematica Corso di Laurea Triennale in Scienza dei Materiali 1 Febbraio 27 Motivare le soluzioni. Risposte prive di spiegazioni non saranno considerate valide. Risolvere almeno

Dettagli

1. Cambiamenti di coordinate affini Esempio 1.1. Si debba calcolare l integrale doppio. (x + y) dx dy =

1. Cambiamenti di coordinate affini Esempio 1.1. Si debba calcolare l integrale doppio. (x + y) dx dy = . Cambiamenti di coordinate affini Esempio.. Si debba calcolare l integrale doppio (x + y) dx dy essendo il parallelogramma di vertici (, ), (, ), (3, 3), (, 3) nel quale é possibile riconoscere, vedi

Dettagli

Superfici e integrali di superficie. 1. Scrivere una parametrizzazione per le seguenti superfici

Superfici e integrali di superficie. 1. Scrivere una parametrizzazione per le seguenti superfici Superfici e integrali di superficie 1. Scrivere una parametrizzazione per le seguenti superfici (a) Il grafico della funzione f(x, y) = x 2 y 3 (b) La superficie laterale di un cilindro di raggio R e altezza

Dettagli

Prima prova in itinere di Analisi Matematica 2 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano. A.A. 2017/2018. Prof. M. Bramanti.

Prima prova in itinere di Analisi Matematica 2 Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano. A.A. 2017/2018. Prof. M. Bramanti. Prima prova in itinere di Analisi Matematica Ingegneria Elettronica. Politecnico di Milano Es. Punti A.A. 07/08. Prof. M. Bramanti Tema n 4 5 6 Tot. Cognome e nome (in stampatello) codice persona (o n

Dettagli

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Totale Es. Es. Es. Es. 4 Totale Analisi e Geometria Seconda prova in itinere Docente: luglio Cognome: Nome: Matricola: Ogni risposta dev essere giustificata. Gli esercizi vanno svolti su questi fogli, nello spazio

Dettagli

2 + 2(seny) 2 per (x, y) (0, 0),

2 + 2(seny) 2 per (x, y) (0, 0), Analisi II, a.a. 017-018 Soluzioni 1) Sia f la funzione di due variabili definita da xy α (senx) + (seny) per (x, y) (0, 0), 0 in (0, 0) dove α 0 è un parametro reale fissato. Determinare l insieme di

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 8--7 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

DEFINIZIONE. u (u; v); α 3. v (u; v); α 3. ha rango 2 in ogni punto della parametrizzazione. DEFINIZIONE

DEFINIZIONE. u (u; v); α 3. v (u; v); α 3. ha rango 2 in ogni punto della parametrizzazione. DEFINIZIONE DEFINIZIONE Una superficie in R 3 è un applicazione α : U R 3, di classe almeno C. In realtà, tratteremo solamente superfici di classe C. Inoltre, U R deve essere un aperto, e α deve essere iniettiva.

Dettagli

MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA. Esercizi - A.A

MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA. Esercizi - A.A MODELLI e METODI MATEMATICI della FISICA Esercizi - A.A. 08-9 settimana Esercizi:. Risolvere il problema di Cauchy y (x) = αy (x) + y (x) y (x) = αy (x) + y 3 (x) y 3(x) = αy 3 (x) con condizioni iniziali

Dettagli

Esercizio 1.1. Trovare il volume V della figura racchiusa tra il piano z = 8x + 6y e il rettangolo R = [0, 1] [0, 2]. (8x + 6y) dx dy. x=1. 4x 2.

Esercizio 1.1. Trovare il volume V della figura racchiusa tra il piano z = 8x + 6y e il rettangolo R = [0, 1] [0, 2]. (8x + 6y) dx dy. x=1. 4x 2. Esercizi maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria. Giugno 6. Indice Integrali doppi. isposte....................................... 6 Integrali doppi generalizzati 6. isposte.......................................

Dettagli

Analisi Matematica 2: Secondo Parziale, , Versione A. Cognome e nome:...matricola:...

Analisi Matematica 2: Secondo Parziale, , Versione A. Cognome e nome:...matricola:... Analisi Matematica : Secondo Parziale, 1.6.17, Versione A Cognome e nome:....................................matricola:......... es.1 es. es.3 es. es.5 es.6 es.7 somma 5cr. 6 6 6 6 6 - - 3 9cr. 5 5 5 5

Dettagli

Esame di Analisi Matematica 2 18/9/2013 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 2012/2013

Esame di Analisi Matematica 2 18/9/2013 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 2012/2013 Esame di Analisi Matematica 18/9/13 Corsi di Laurea in Ingegneria Meccanica e Energetica A.A. 1/13 A Esercizio 1. Sia C la regione aperta di R compresa tra le circonferenze di centro l origine e raggi

Dettagli

I numeri complessi. Richiami di teoria. AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1. Esercitazioni: Francesco Di Plinio -

I numeri complessi. Richiami di teoria. AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1. Esercitazioni: Francesco Di Plinio - AMA Ing.Edile - Prof. Colombo 1 Esercitazioni: Francesco Di Plinio - francesco.diplinio@libero.it I numeri complessi. Richiami di teoria. 1.1 Numeri complessi. Un numero complesso è un espressione della

Dettagli

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita

I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1

Dettagli

IV APP LUG 2018 IV APP LUG 2018

IV APP LUG 2018 IV APP LUG 2018 IV APP LUG 28 IV APP LUG 28 7 Pertanto M ξ 2 G + J G e = 8 ξ G = r µπ 4 e J G e = M r 2 24 e quindi dato che + 7 72 = 9 72 = 24 = 7 72 M insieme con M ξ 2 G + J G e = 24 M. Punto Sussistono le relazioni

Dettagli