U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro. Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera
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1 U.S.A.P. Unione Sindacale Allenatori di Pallacanestro Riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro con Delibera Via Dell Abbadia, Bologna Tel 051/ Fax 051/ E.mail: usap@usap.it Sito internet: Elaborazione grafica a cura di Federico FILESI
2 Coach Stefano CIOPPI Capo Allenatore Aurora Basket JESI - LegaDue PREPARAZIONE TATTICA DELLA PARTITA Premessa Siamo fortemente convinti che, scelti i nostri giocatori per la loro conoscenza tecnico - tattica dei fondamentali più varia e completa possibile, sia nostro dovere principale far crescere in tutti la consapevolezza dei concetti generali difensivi ed offensivi del nostro sistema di gioco. Si costruisce una squadra unita sul campo e che gioca con armonia, efficacia e sicurezza, soprattutto tramite regole condivise da tutti. Regole da allenare, ripetere e ribadire sin dal periodo di precampionato, fino alla conclusione della stagione regolare. Nella stragrande maggioranza delle società professionistiche di oggi disponiamo di tecnologie ed organizzazione che ci permettono di completare il nostro lavoro con la possibilità di offrire alla squadra ulteriori elementi tattici, in modo che gli atleti possano prepararsi all evento agonistico ancora con maggiore sicurezza. Per questo motivo abbiamo l abitudine di organizzare sistematicamente la preparazione tattica della partita. Materiale Abbiamo la necessità di lavorare instaurando un rapporto di assoluta fiducia con gli assistenti: sono loro gli incaricati di recuperare il materiale utile per studiare i futuri avversari in modo da elaborare e decidere insieme le scelte tattiche da proporre durante gli allenamenti di preparazione. Dovranno quindi procurare le immagini delle ultime tre gare ufficiali disputate dai nostri avversari, con una settimana di vantaggio rispetto al nostro prossimo impegno agonistico. Questo tempo è fondamentale per visionare le immagini, per osservare prima le abitudini individuali e, in un secondo momento, quelle di squadra dei nostri prossimi avversari.
3 Scelte Il lavoro di osservazione deve concludersi con la scelta di quali caratteristiche individuali dei componenti più pericolosi dell altra squadra può essere utile evidenziare e ricordare ai nostri giocatori: ad es. se un atleta preferisce attaccare il canestro con una mano piuttosto che l altra; se è più pericoloso in penetrazione o in arresto e tiro; se conclude dopo aver utilizzato finte per far saltare il difensore; se si tratta di un giocatore molto aggressivo a rimbalzo offensivo; se scappa in contropiede appena gli altri eseguono un tiro; se in difesa ha dei difetti che possono essere colpiti, ecc. In un secondo momento è necessario osservare e capire quali sistemi di gioco d attacco i nostri avversari sono soliti eseguire e quali obbiettivi perseguono. Di conseguenza è d obbligo scegliere i giochi più utilizzati, quelli che potrebbero risultare più efficaci per loro e più pericolosi per noi perché eseguiti con buone letture, o coinvolgendo i giocatori più talentuosi o sfruttando movimenti che non siamo soliti difendere. Ultima osservazione è quella relativa alle abitudini difensive degli avversari, utile per capire se possiedono delle regole costanti ed efficaci, per scegliere contro quali aspetti sarà utile preparare i nostri giocatori: ad es. se devono aspettarsi un raddoppio sui giochi a due o in posizioni interne; se dovranno leggere situazioni di miss - match dopo cambi sistematici; se verranno spinti continuamente verso aiuti sulla linea di fondo; se incontreranno difese che si trasformano da individuali a difese a zona, ecc. A questo punto dobbiamo scegliere: quali saranno le nostre chiavi difensive per contenere le qualità individuali dei nostri avversari; quali giochi avversari vogliamo che i nostri giocatori ricordino e quali adattamenti difensivi allenare rispetto a questi giochi; infine se e come interpretare i nostri movimenti offensivi rispetto alle regole avversarie in difesa. Queste nostre scelte verranno spiegate ed allenate durante la settimana. Programma settimanale - Martedì mattina dedicato al richiamo atletico + seduta di tiro. - Martedì pomeriggio riunione con immagini della nostra ultima partita ed allenamento dedicato al consolidamento delle nostre regole di difesa (dall 1 c 1 al 3 c 3) e delle collaborazioni in attacco (spaziature e letture delle continuità dei giochi). - Mercoledì mattina lavoro di muscolazione arti inferiori e di trasformazione con fondamentali individuali, differenziato tra giocatori esterni ed interni. - Mercoledì pomeriggio allenamento per lo sviluppo del nostro gioco in contropiede, per la transizione difensiva e per preparasi alla guerra a rimbalzo. Uno spazio importante dell allenamento è dedicato all esecuzione dei nostri giochi d attacco, pensando già a quali difese potremmo incontrare la domenica successiva e, di conseguenza, una parte finale di gioco 5 c 5.
4 - Giovedì pomeriggio lavoriamo spezzando i movimenti d attacco dei nostri avversari, proponendoli come situazioni contro le quali applicare o le nostre regole difensive generali, o gli adattamenti tattici che abbiamo scelto. La seconda parte dell allenamento prevede un momento agonistico con mini partite tra quintetti che cambiamo sempre. Le ultime due sedute settimanali sono dedicate alla vera e propria preparazione della partita: - Venerdì mattina dedicata alla muscolazione arti superiori e seduta di tiro in situazioni di partita immaginando le possibili scelte tattiche dei nostri avversari c. i giochi a 2 e i giochi a 3. - Venerdì pomeriggio la riunione di preparazione e a seguire l allenamento in cui giochiamo i movimenti avversari e proviamo la difesa scelta per contrastarli. - Sabato l allenamento per curare le spaziature ed il tempismo dei nostri attacchi immaginando che tipo di difesa incontreremo, seduta che si conclude camminando in campo e ricordando su quali aspetti abbiamo scelto di essere pronti ed adeguati contro i giochi e le caratteristiche offensive che incontreremo il giorno seguente. Riunione di preparazione Mostriamo ai nostri giocatori un filmato precedentemente preparato, di una lunghezza massima di 10 minuti, all interno di una riunione che non vogliamo superi i 30 minuti: l attenzione alla durata è importante perché abbiamo sempre bisogno di una squadra concentrata e disponibile all ascolto. La prima parte del filmato consiste di 2/3 spezzoni di partite che mostrino quali caratteristiche possiedono individualmente i 7/8 giocatori avversari più importanti: ognuno deve comprendere cosa dovrà limitare dei propri pari ruolo. La seconda parte è realizzata con immagini che mostrino i giochi che abbiamo scelto: tutti dovranno ricordare come si sviluppano in modo completo e da quali varianti possono arrivare i pericoli. Cartelloni All inizio della riunione mostriamo un primo cartellone sul quale abbiamo elencato i nomi degli avversari e al fianco di ognuno abbiamo precisato cosa vogliamo limitare; nello stesso cartellone evidenziamo le scelte di squadra che potranno diventare la chiave del successo. In rosso quelle difensive, in blu quelle offensive, in nero quelle motivazionali. Durante la riunione, mentre scorrono le immagini dei giochi avversari, mostriamo i cartelloni dove abbiamo disegnato lo sviluppo di ognuno di questi giochi: con il fermo immagine e disegnando sul cartellone si chiarisce teoricamente quali adattamenti difensivi giocheremo. Ad ogni giocatore viene affidato una copia, ridotta nelle dimensioni, di questi cartelloni: nell attesa dell incontro potranno, se vorranno, utilizzarla per concentrarsi e memorizzare le scelte.
5 Conclusioni Tutto questo lavoro può aiutare i nostri atleti ad arrivare alla partita pronti per affrontarla con sicurezza: si sono preparati con un metodo costante e sanno come potranno collaborare, aiutarsi e reagire insieme di fronte alle difficoltà della gara. Attenzione non dobbiamo mai essere schiavi delle nostre scelte tattiche di preparazione: durante la settimana dobbiamo essere pronti ad abbandonare o a modificare ciò che avevamo deciso osservando gli avversari, se riceviamo dai giocatori la sensazione che non sono convinti di ciò che stiamo provando. Ancora di più, durante il corso della partita dobbiamo essere disposti a modificare le nostre scelte se non risultano vincenti. La bellezza della pallacanestro consiste anche nella imprevedibilità del gioco: pronti allora a leggere la partita con fiducia nelle proprie scelte abbinata ad elasticità mentale.
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