Relatrice: Dtt. Silvia D Alessandro
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1 Relatrice: Dtt. Silvia D Alessandro
2 PUNTI FOCALI COSA SONO I BES CARATTERISTICHE ALUNNI BES STRUMENTI PER IDENTIFICARE UN BES RUOLO «OPERATIVO» DELLA SCUOLA NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE STRATEGIE DIDATTICHE PER L INDIVIDUALIZZAZIONE RISORSA «GRUPPO CLASSE» DIDATTICA BES
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5 BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA (difficoltà educative apprenditive) 0 Disabilità mentale, fisica, sensoriale 0 Disturbi specifici apprendimento (DSA) 0 Disturbo da deficit attentivo (ADHD) 0 Problematicità psicologica, comportamentale, relazionale, apprenditiva, di contesto socio culturale
6 DISABILITA RICONOSCIUTE 0 Diagnosi nosografica ed eziologica che consente interventi riabilitativi, terapeutici e preventivi 0 Diagnosi funzionale rilasciata dopo valutazione neuropsichiatrica 0 Normativa LEGGE 104/92 0 Insegnante di sostegno 0 Redazione del PEI (piano educativo individualizzato)
7 DISTURBI recentemente RICONOSCIUTI DSA Legge 170/2010 PDP
8 DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 0 deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell attenzione e dell iperattività 0 funzionamento intellettivo limite con funzioni cognitive carenti non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92 e non hanno diritto a insegnante per il sostegno
9 FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE 0 funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline) oppure disturbo evolutivo specifico misto, codice F83) 0 2,5% dell intera popolazione scolastica, cioè circa alunni 0 bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità 0 alcuni hanno ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi 0 altri hanno forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale.
10 COME DEVONO MUOVERSI I!
11 1. CONOSCERE LA NORMATIVA CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 Roma, 6 marzo 2013
12 0 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica 0 Precisa strategia inclusiva della scuola italiana per diritto all apprendimento alunni in situazione di difficoltà 0 Ridefinisce e completa tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse.
13 TUTELA BES 0 estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/ Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni 0 Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile.
14 2. IDENTIFICARE I BES 0 Software gestionale per le scuole «Bisogni educativi speciali ed inclusione» 0 Chiave di lettura oggettiva BES 0 Progettazione delle risorse 0 Favorisce inclusività 0 Team docenti con supervisione esperto in disabilità, con competenze in materia difficoltà evolutive
15 CARATTERISTICHE STRUMENTO 0 Condizioni fisiche (condizioni biologicamente significative come malattie croniche o acute, debolezza, fragilità ) 0 Strutture corporee (sistema fisiologico) 0 Funzioni corporee (goffaggine) 0 Capacità personali (apprendimento, organizzazione, autonomia nel condurre routine, comunicazione e linguaggio, autonomia personale e sociale) 0 Competenze scolastiche (fatiche apprendimenti currucolari area linguistica, logico matematica, antropologica, sociale, lingue straniere, educazione motoria ) 0 Contesto ambientale (familiare, extrafamiliare, gruppo pari, tempo libero ) 0 Contesto personale (fattori contestuali di tipo psicologico, affettivo, relazionale, comportamentale
16 STRUMENTO VALIDO PERCHE 0 Osservazione e rilevazione delle situazioni problematiche 0 Oggettività e niente improvvisazioni 0 Identificazione precoce e in tempo utile 0 Profilo individuale oggettivo e fedele di «quel BES» 0 Programmazione risorse necessarie 0 Efficace politica inclusiva
17 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 0 Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
18 3. DOPO L IDENTIFICAZIONE LA SEGNALAZIONE 0 Alleanza con la famiglia 0 Gestione del colloquio e condivisione fatiche 0 Spiegazione del BES (chiarire per evitare confusione) 0 Condivisione strumenti oggettivi 0 Puntare sulle risorse da cui partire 0 Rilevare le fatiche per compensare
19 Attenzione alla comunicazione Alleanza nel rispetto dei ruoli Essere sempre oggettivi Puntare sulle risorse Sottolineare le conseguenze
20 3. LA PIANIFICAZIONE degli INTERVENTI 0 presa in carico dei BES debba essere al centro dell attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della famiglia 0 attivazione di un percorso personalizzato per alunno con Bisogni Educativi Speciali deliberata in Consiglio di classe - ovvero, nelle scuole primarie, da tutti i componenti del team docenti - dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia. 0 Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare contenzioso.
21 4. LA REDAZIONE DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 0 strategie e metodologie didattiche utilizzate 0 strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. 0 misure compensative e dispensative adottate 0 indicazioni per valutazione apprendimenti durante le verifiche nel corso dell anno, durante le prove Invalsi e gli Esami di Stato 0 scritto dagli insegnanti, dopo essersi confrontati con gli specialisti che seguono l allievo e i genitori
22 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Deve contenere: 1. Dati anagrafici dell alunno. 2. Tipologia di BES. 3. Attività didattiche individualizzate. 4. Attività didattiche personalizzate. 5. Strumenti compensativi utilizzati. 6. Misure dispensative adottate. 7. Forme di verifica e valutazione personalizzate.
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24 IN OGNI CASO 0 Non si potrà accedere alla dispensa dalle prove scritte di lingua straniera se non in presenza di uno specifico disturbo clinicamente diagnosticato, secondo quanto previsto dall art. 6 del DM n del 12 luglio 2011 e dalle allegate Linee guida 0 Ai sensi dell articolo 5 del DPR n. 89/2009, le 2 ore di insegnamento della seconda lingua comunitaria nella scuola secondaria di primo grado possono essere utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana per gli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze nella medesima lingua italiana, nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche 0 Eventuali disposizioni in merito allo svolgimento degli esami di Stato o delle rilevazioni annuali degli apprendimenti verranno fornite successivamente
25 0 riflessione interna che, tenendo conto delle risorse presenti Le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM 5669/2011) 0 formazione, aggiornamento, monitoraggio e raccolta di buone pratiche, perseguendo l obiettivo di un sempre maggior coinvolgimento degli insegnanti curricolari, attraverso ad esempio la costituzione di gruppi di lavoro per l inclusione scolastica coordinati da un esperto o da un equipe di esperti con competenze certificate in materia
26 5. DIDATTICA BES 0 Interventi per «stili cognitivi» 0 Favorire l apprendimento «learning by doing»(imparo, facendo) 0 Ridurre i monologhi 0 Coinvolgere con descrizioni, esempi, esperienze personali 0 Verifiche e interrogazioni
27 ACCORGIMENTI 0 Verifiche semistrutturate per tutta la classe 0 Carattere chiaro per tutti (no comic sans, sì arial e lucida sans, times new roman ) 0 Nelle interrogazioni, partire dalle immagini e chiedere esempi concreti
28 6. RISORSA «CONTESTO GLOBALE» prosocialità cooperazione - tutoring 0 Progetti sulla diversità come fonti di sestegno 0 Cultura di accoglienza e sostegno 0 Momenti di riflessione (rispetto dell altro) 0 Attività a forte valenza interpersonale 0 Relazioni positive con gli adulti (e tra adulti)
29 STRATEGIE SPECIFICHE DI CLASSE 0 Cooperative learning 0 Tutoring tra pari o tra alunni di classi diverse 0 Gruppi specifici per condividere difficoltà comuni
30 QUALCHE ATTIVITA PRATICA 0 Il gioco del Biografo 0 Canzone «Quando sarai grande» (Bennato) 0 Scambio di lettere tra gli alunni 0 Carta d identità secondo ciclo Scuola Primaria Scuola Secondaria di primo grado
31 0 Cartone di identità: ogni alunno ha una scatola di cartone e vi mette oggetti, fotografie e piccoli lavoretti che ha realizzato a casa o a scuola interessi e abilità 0 I ricercati: appendere in classe un grande cartellone sul quale ognuno ha uno spazio riservato per incollare la propria fotografia e brevi notizie che lo riguardano (incoraggiare creatività e originalità)
32 0 Prosocialità: discussioni su Amicizia, cosa si prova ad avere un amico, come essere un amico anche se ci sono difficoltà, cosa si può fare per quegli alunni che non ne hanno (favoriscono le relazioni) 0 Strutturare in modo non invasivo i momenti dell intervallo, del pranzo, nei momenti liberi 0 Incentivare ad attività extracurricolari
33 SENSIBILIZZARE ALLA DISABILITA 0 Ricerche su personaggi celebri con disabilità 0 Role playing (attività che attraverso la simulazione permattno agli alunni di comprendere come ci si possa sentire ad avere qualsiasi tipo di problema)
34 SVANTAGGIO SCOLASTICO SECONDO LA NORMATIVA 0 richiesta di speciale attenzione svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse 0 area dei tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
35 GRAZIE per la VOSTRA PARTECIPAZIONE Silvia D Alessandro
La sottocategoria disturbi evolutivi specifici comprende:
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