Premessa. Copie di questa mostra sono in produzione per il mercato Americano ed Australiano.

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2 Premessa La mostra intende colmare una grossa lacuna esistente nell offerta scientifico-culturale destinata al pubblico più giovane ed ha lo scopo di inserirsi con successo con la propria offerta nell attuale mercato degli utenti di età scolare e delle loro famiglie, in ambito sia museale che scolastico. Per i giovani di età scolare e pre-scolare, grossomodo compresa tra i 4 ed i 16 anni non è disponibile una offerta ricca quanto quella che si rivolge al pubblico aduto. Tale fascia di età, inoltre, dovendosi muovere sotto la tutela degli insegnanti, non è incline a compiere spostamenti ampi e ciò è tanto più vero quanto più è bassa l età dei visitatori. Ecco perchè questo prodotto scientifico-culturale, progettato appositamente per essere appetibile da questa utenza è compatibile con la sostenibilità economica anche in contesti locali e realtà molto pìccole, e capace di raggiungere numeri molto elevati se portato in aree densamente popolate, potendo contare su un sistema scolastico capillare affamato di offerte culturali di grande qualità appetibili per un pubblico giovane o giovanissimo. Dalle precedenti esposizioni della mostra si è rilevato come non solo il pubblico giovane abbia particolarmente gradito la visita, ma anche gli adulti, singoli o gruppi, e anche gli anziani, abbiano gioito dell esperienza che richiamando per stile il mondo dei bambini, permette anche agli adulti di trovare risposte a quelle domande mai soddisfatte durante la fanciullezza (tipo: perchè le formiche vanno in fila, cosa fanno nei loro nidi, davvero allevano e coltivano ). Gli adulti conservano ancora dentro di sè una dimensione fanciullesca curiosa questa mostra parla anche a loro permettendo di risvegliare questa dimensione mai sopita del tutto. Con l aggiunta di due ulteriori scene relative alla ricostruzione di antenati umani e una formica gigante di 4 metri di altissima qualità, la mostra diverrà capace dii attirare un pubblico non solo locale, ma anche provinciale e regionale, espadendo il target a fasce di età più mature. Copie di questa mostra sono in produzione per il mercato Americano ed Australiano.

3 Come è fatta la mostra La mostra si compone di una porzione espositiva che richiede un area variabile tra gli 80 e i 150 metri quadrati, e una porzione ludica di circa metri quadrati per attivtà di laboratorio. I materiali comprendono: 1 modello anatomico 3D di insetto. 12 scene 3D con modelli che ripropongono in modo divertente la vita degli insetti sociali e dei loro modi di vivere e di organizzarsi in società. 12 semplici pannelli di testo. Materiale utile alla realizzazione in proprio di modellini di insetti. A breve anche una scena di antenati umani e formiche, e 1 modello gigante di formica legionaria di 4 metri. La parte espositiva si compone di 3 parti: -Una parte introduttiva con un profondo taglio scientifico, che prevede la simulazione di una autopsia su un modello ingrandito di insetto anatomico (nostra esclusiva) scientificamente corretto in ogni sua parte. A questa parte a partire dal 2015 si aggiungerà un modello gigante scientificamente corretto di formica legionaria di 4 metri di lunghezza.. -Una parte intermedia dal taglio più giocoso e onirico che serve a far conoscere in modo divertente come vivono gli insetti e come funzionano le loro società: 12 campane di vetro racchiudono la ricostruzione di altrettanti momenti della vita degli insetti sociali (formiche, api, vespe e termiti) e dei loro modi di vivere.

4 - Una parte finale dove soprattutto i più piccoli possono ripercorrere quello che hanno imparato sperimentando in proprio la costruzione anatomica degli insetti. Per i più grandi questa parte è sostituita da una discussione sulle implicazioni delle ultime scene della mostra che trattano del futuro del pianeta e del ruolo delle società umane e degli insetti. Questa parte sarà integrata a partire dall estate 2014 da due modelli di antenati umani e formiche in interazione. Il tempo di fruizione della mostra è di circa un ora nella parte espositiva e di circa un ora nella parte destinata ai laboratori di costruzione degli insetti. Progettata per classi o gruppi di 25 persone max. Come funziona la visita guidata PARTE INIZIALE (INTRO) 20 minuti - questa parte è attivata solo durante le visite guidate - I visitatori vengono introdotti al mondo degli insetti provando a definire cosa sia un insetto, e misurandosi poi sulla correttezza delle proprie idee nel corso di un gioco-simulazione nel quale i ragazzi prima osservano un modello di insetto ingrandito (concetti di anatomia e di funzione), e poi lo aprono per vedere come è fatto e cosa lo differenzia da noi (concetti di fisiologia ed evoluzione). Con la formica ingrandita a breve disponibile saranno affrontati in modo semplice anche i temi relativi a biomassa e biodiversità.

5 Lo sguardo tra l incuriosito e l intimidito dei ragazzi prima dell apertura del modello anatomico 3D.

6 Modello anatomico dissezionabile di coleottero. Dopo aver rimosso la porzione ventrale dell animale è possibile accedere alla parte interna. Sono rimovibili il sistema nervoso, il sistema respiratorio tracheale, il sistema digerente, il cuore e l apparato riproduttore. Contrariamente a noi umani, gli insetti hanno lo scheletro all esterno e muscoli all interno, e hanno gli organi interni invertiti rispetto ai nostri: sistema nervoso ventrale (il nostro è dorsale) e il cuore sul dorso (noi lo abbiamo ventralmente).

7 PARTE INTERMEDIA (CORPO DELLA MOSTRA) 40 minuti - visita guidata o pannellistica - I visitatori osservando le 12 scene che riproducono la vita sociale degli insetti, vengono informati circa i modi in cui gli insetti hanno risolto a modo loro le nostre stesse questioni del vivere sociale: gestione rifiuti, organizzazione famigliare, elaborazione delle informazioni, governo democratico, linguaggio, comportamenti altruistici per il bene comune, lavoro di gruppo, piaghe come lo schiavismo e il lavoro minorile, tecnologie e conoscenze che hanno portato alla nascita dell agricoltura e dell allevamento, all invenzione della carta, della cera e di materiali lavorabili come argilla o cemento. E infine chi tra uomini e insetti vincerà la sfida finale per il controllo del nosto pianeta. Si tratta di una sezione molto stimolante che ci fa riflettere sul nostro modo umano di vivere, da un punto di vista alquanto originale. Per i bambini i temi sono ovviamente semplificati e direttamente accessibili avendo la forma di scene simili a quelle che conoscono dai cartoni animati a loro dedicati, solo che questa volta la correttezza scientifica è rispettata in pieno e valorizzata nella straordinaria forza che viene dallo scoprire le prodezze di cui sono capaci gli insetti e dall antichità strabiliante delle loro società I modelli di Australopithecus afarensis in lavorazione. Maschio e femmina. (descrizione più sotto)

8 A partire dall autunno 2014 sarà disponibile una ulteriore scena composta di ominidi (in scala 1:1) e formiche che incrociano i propri sentieri: una immagine che sevirà proprio a rimarcare l antichità dell organizzazione sociale degli insetti rispetto a quella umana. PARTE FINALE (LABORATORIO) 60 minuti - solo per bambini dell asilo e delle elementari I bambini hanno la possibilità di costruirsi in proprio alcuni insetti con materiali di recupero o semplice carta e filo, cannucce, ecc Si tratta di una occasione per ripensare a quello che hanno imparato e poter dare sfogo alla propria fantasia creativa. Nel corso delle precedenti mostre il laboratorio è sempre stato molto apprezzato, anche perchè permette ad ognuno di portarsi via qualcosa della mostra.

9 Il corpo centrale della mostra Analizziamo ora nel dettaglio ciascuna delle 12 scene che riproducono momenti della vita sociale degli insetti quali api, formiche, vespe e termiti. Ogni scena comprende la ricostruzione di un ambiente (nido, terreno, corteccia, licheni ecc..) e di una serie di personaggi in resina dipinta aventi uno stile vicino a quello dei cartoni animati a cui i bambini sono abituati. Questi personaggi hanno uno stile originale e sono studiati per risultare interessanti sia da parte di bambini che di adulti. Oltre 100 individui compogono le 12 scene complessivamente. Ogni scena è sigillata da una campana di vetro di copertura (qui rimossa per le foto).

10 API Quando comparvero i primi fiori, alcune vespe solitarie iniziarono a nutrirsi di polline e nettare, trasformandosi in api. Oggi sono circa 25 mila le specie di api conosciute. Di queste solo una piccola parte forma società. Costruiscono il proprio nido nel terreno, o dentro gli steli cavi delle piante. Altre producono una speciale sostanza grassa, la cera, con la quale costruiscono grandi alveari. L alveare è abitato da una sola grande famiglia di api: la regina e le sue numerose figlie. I maschi servono solo per la riproduzione, sono inutili perchè non lavorano e vengono presto allontanati o uccisi. La vita nell alveare è molto ben organizzata. I lavori da svolgere sono assegnati in base all età: le giovani api si occupano delle uova e delle larve, poi fatta esperienza, possono uscire per raccogliere polline e nettare. Già nella preistoria, i nostri antenati raccoglievano il miele delle api selvatiche utilizzando il fumo per evitare le punture. Gli Egiziani furono i primi a domesticare api che allevavano in alveari di argilla.

11 Alveare con operaie, fuco, regina, uova, larve, polline e miele. Una delle operaie ha sacche polliniche rigonfie.

12 TERMITI L origine delle termiti è ignota e antichissima. Oltre 100 milioni di anni fa, antichi scarafaggi impararono a nutrirsi di legno e a vivere in grandi gruppi sociali. Al comando della colonia c è una vera coppia regale, il re e la regina. Lo sviluppo dei giovani in adulti avviene gradualmente, senza bozzoli e metamorfosi. Conosciamo circa 1800 specie di termiti oggi viventi sulla terra.. Anticamente vivevano solo nel legno, scavando gallerie. Poi alcuni gruppi iniziarono a costruire le proprie città nel terreno rinforzandole ed innalzandole fino a formare gigantesche fortezze di terra e feci cementate. Alcune termiti terricole coltivano funghi dentro camere sotterranee. Sono i più antichi agricoltori della terra: quando i nostri antenati non erano che piccole scimmie arboricole, le termiti già costruivano i loro imperi immensi. Come le formiche hanno varie caste, con soldati, operaie, re e regine, ma mentre negli altri insetti sono gli adulti a darsi da fare perchè i giovani sono deboli e delicati, tra le termiti sono i giovani a fare tutto il lavoro.

13 Corteccia con termiti: uova, giovani, re e regina, soldato, operaia. Le termiti hanno uno sviluppo che non prevede la formazione di bozzoli e pupe.

14 VESPE Sono il gruppo che ha dato origine sia alle api che alle formiche. In maggioranza hanno una vita solitaria. Alcuni gruppi hanno costruito società numerose, tutte femminili dato che I maschi sono pochi e non lavorano (come succede per api e vespe). Le specie viventi sono oltre 100 mila, tutte carnivore. Come per api e formiche, dalle uova escono larve che poi si filano un bozzolo. Le vespe hanno inventato materiali speciali che l uomo antico potrebbe aver copiato proprio da loro: la carta e l argilla con cui le vespe si costruiscono le case hanno permesso all uomo di uscire dalla preistoria. Le vespe solitarie cacciano ragni, bruchi, cavallette che lasciano paralizzate, ma vive, come cibo per le larve. Le vespe sociali invece trasformano le prede in un frullato di carne con cui nutrono i piccoli. In Europa, le società delle vespe durano un solo anno: quando arriva l autunno, i nidi vengono abbandonati, le operaie muoiono e le nuove regine si cercano dei rifugi per l inverno prima di riformare una nuova colonia in primavera.

15 Vespaio con uova, larve, operaie, regina e re. Il re è in secondo piano e prossimo ad essere allontanato dal nido.

16 FORMICHE Oltre 100 milioni di anni fa, alcune vespe solitarie persero gran parte della capacità di volare e si nascosero sotto terra trasformandosi in formiche. Le formiche di oggi, oltre 12 mila specie, vivono tutte in società femminili: alcune formano colonie gigantesche, con re, regine, soldati, piccole e piccolissime operaie. Dalle uova deposte dalla regina nascono larve che poi si filano un bozzolo. Comunicano tra loro con suoni, segnali tattili e odori molto sofisticati. Alcuni insetti imbroglioni quali farfalle, pesciolini d argento e coleotteri, hanno imparato la lingua delle formiche per chiedere loro il cibo e vivere indisturbati all interno degli accoglienti fomicai. Non c è amore nella famiglia delle formiche: le larve possono morire di fame per disinteresse delle sorelle maggiori o essere offerte come alimento alla regina se non si trova altro. Una volta cresciute, le operaie non lasciano mai il nido: rimangono con la madre come schiave per servirla, tenere pulita la casa, fare provviste e occuparsi delle sorelle minori.

17 Formicaio con operaie, re alato, regina, uova, larve e bozzoli. Un pesciolino d argento, parassita delle formiche, tenta di passare inosservato mettendosi in posa allegramente.

18 ALTRUISMO Nelle famiglie degli insetti non esiste egoismo: il cibo viene portano al nido e diviso fra tutti: Se sono minacciate, formiche, api, vespe e termiti non esitano a sacrificare la propria vita per la colonia. Osserviamo nelle famiglie degli insetti quello che in piccolo avviene anche nelle nostre. I comportamenti altruistici tra operaie derivano da quelli tipici delle regine che formano una nuova colonia. La regina che inizialmente si dedica totalmente alle proprie larve, quando la colonia cresce, smette di rigurgitare il proprio cibo nella bocca delle figlie e pensa solo a farsi servire. Certe formiche hanno operaie grasse e goffe chiamate formiche-otre che ricevono cibo liquido zuccherino dalle loro sorelle nei periodi di abbondanza perchè possano cederlo indietro quando scarseggia. Le api invece ammassano questo miele nei loro nidi di cera. Anticamente anche le madri umane, seguendo il proprio istinto materno, masticavano il cibo per poi passarlo con la bocca ai loro bambini più piccoli. Oggi ci sono gli omogeneizzati.

19 Alcuni individui dai ventri espansi funzionano da deposito temporaneo di un particolare cibo liquido molto nutriente detto cibo sociale. Al momento del bisogno questo cibo viene ceduto nuovamente.

20 LAVORO DI SQUADRA La superiorità tattica e organizzativa delle formiche ha portato alla scomparsa di numerosissime specie di piccoli animali, sia per azione della caccia, sia per l occupazione e lo sfruttamento del territorio: comportamento identico a quello umano, che ha prodotto gli stessi risultati. Le formiche hanno portato all estinzione di massa un incredibile numero di specie animali e vegetali. Il lavoro di squadra permette alle formiche di costruire palazzi giganteschi, controllare il clima nelle loro abitazioni, coltivare e allevare, sterminare i nemici, cacciare animali anche molto più grandi di loro. Oltre a cacciare in modo organizzato, le formiche lavorano in squadra tenendosi strette l una all altra con le mandible e le unghie per formare oggetti viventi come ponti, zattere, nidi A volte questa capacità di lavorare in squadra può assumere risvolti malvagi ed essere usata per uccidere un famigliare: giovani formiche regine possono ad esempio organizzarsi per uccidere la regina-madre e provare a prenderne il posto.

21 Lavorando in squadra le formiche riescono a cacciare e uccidere prede molto più grosse di loro. In questo caso un grosso roditore è pronto a divenire il pasto di una colonia affamata.

22 LAVORO MINORILE Tra le formiche, il lavoro, più che un diritto è un dovere: il lavoro minorile e I sacrifici richiesti ai giovani non destano alcuno scandalo tra gli insetti. In molti casi lo sfruttamento dei propri simili porta alla riduzione in schiavitù dei nuovi nati. Tra le formiche tessitrici, le grosse larve pronte a filarsi il bozzolo vengono obbligate dagli adulti a cedere la loro preziosa seta: guidate dagli adulti le larve tessono una trama collosa tra le foglie che formeranno il nido sociale. Molte formiche organizzano incursioni all interno dei nidi di altre specie allo scopo di procurarsi giovani da impiegare come nuova forza lavoro. Grazie al lavoro delle proprie schiave le formiche schiaviste vivono una vita agiata, mentre le schiave, ignare del loro passato, continuano a servire diligentemente le proprie padrone.

23 Costruzione di un nido di foglie nella maniera tipica delle formiche tessitrici: due operaie sono intente a cucire tra loro le foglie usando le proprie giovani sorelle, ancora allo stato larvale, come tubetti di colla.

24 GESTIONE DEI RIFIUTI Ogni giorno una grande quantità di rifiuti viene prodotta nelle affollatissime città umane, nei formicai e nei grandi termitai. Smaltire rapidamente e possibilmente riciclare questa montagna di spazzatura evita il diffondersi di pericolose malattie. Api, vespe e formiche arboricole si liberano dei rifiuti indifferenziati spargendoli a caso nell intorno della colonia. Molte formiche terrestri preferiscono smaltire il rifiuto indifferenziato in discariche che si trovano fuori dal nido. Le termiti, invece, praticano una attenta raccolta differenziata vagliando i rifiuti e provvedono al riutilizzo completo dei materiali: gli scarti di cibo e i cadaveri vengono mangiati, le feci e il materiale di scavo sono impastati con saliva e impiegati per costruire i loro robusti grattacieli.

25 Termitaio realizzato riciclando i rifiuti prodotti dalla colonia, impastati con saliva e materiale di scavo. Alcuni soldati ben armati difendono la costruzione.

26 ALLEVARE E COLTIVARE Quando circa 30 milioni di anni fa le formiche iniziarono a coltivare vegetali e allevare gli animali, costruirono grandi fattorie che divennero città e poi imperi giganteschi. Più tardi, appena 10 mila anni fa, anche l uomo si mise a fare lo stesso Le formiche portano al pascolo i loro animali, li proteggono dai predatori e per loro costruiscono ripari. Mungono i loro animali come noi facciamo con i nostri e ne ricavano carne fresca. Alcune formiche coltivano le loro piante e i loro funghi da così tanto tempo che oggi sono oramai sono sconosciute le varietà di partenza. Nel tempo è accaduto che gli animali domesticati dalle formiche hanno perso le loro armi di difesa e assunto un carattere mite mentre le piante hanno modificato il loro ciclo vitale per produrre frutti più grandi e nutrienti, proprio come è successo anche alle varietà domesticate dall uomo.

27 Formiche operaie impegnate ad allevare afidi e a coltivare. Uno degli afidi è leccato da una operaia che ne sta bevendo il liquido zuccherino.

28 ARMI E VELENI Sebbene tanto piccoli, gli insetti hanno pericolosissime mandibole sottili e appuntite o larghe e affilate, aculei velenosi e persino individui Kamikaze, capaci di farsi esplodere tra le fila dei nemici. Non conoscono però il significato della vendetta, caratteristica tipicamente umana Tra le armi più incredibili vi è il caso delle termiti nasute i cui soldati hanno sulla testa una specie di cannoncino con il quale sparano un muco mortale: il muco sparato con precisione straordinaria colpisce i nemici, uccidendoli. Le formiche combattono guerre cruente e prolungate contro i loro nemici. Le migliori armate dispongono di individui corrazzati, cecchini, incursori, fortini a difesa del nido principale, posti di blocco per l identificazione, etc... Le formiche legionarie formano eserciti di milioni di individui organizzati in colonne guerriere armate di lunghe sciabole affilate. Nelle loro battute di caccia, accerchiano, uccidono e divorano prede anche di grandi dimensioni.

29 Battaglia mortale tra termiti nasute e una vespa: le termiti stanno sparando dai loro cannoncini un muco tossico che a breve entrerà nel corpo della vespa, uccidendola.

30 IMPOLLINAZIONE Quando oltre 100 milioni di anni fa comparvero i primi fiori, alcuni insetti strinsero un legame totale con questi: gli antenati delle api si coprirono di peli per favorire l impollinazione mentre i fiori si inventarono petali colorati (per farsi riconoscere) e un premio zuccherino molto speciale, il nettare. Fu così che alcune antiche piccole vespe abbandonarono la loro dieta carnivora e divennero api. Le api sono quasi tutte solitarie. Solo poche vivono in società. Tra queste i migliori esempi sono i bombi e le api da miele. Le più straordinarie sono proprio le api da miele che si tengono aggiornate circa i migliori fiori da visitare comunicando tra loro con una speciale danza oscillante rumorosa. Una volta sui fiori le api da miele raccolgono il polline rimasto sulla loro pelliccia con speciali spazzole e lo compattano in cestelli che hanno sulle zampe posteriori. Il nettare finisce invece direttamente nella bocca per essere elaborato e trasformato in miele.

31 Alcuni fiori sono impollinati da api laboriose. Le sacche polliniche sono gonfie di polline da trasportare all alveare. Un ragno-granchio attende che una delle api si avvicini per cibarsene.

32 FUTURO Quando i dinosauri dominavano la terra e i nostri antenati erano soltanto piccoli mammiferi insettivori, già nascevano le prime società degli insetti. Oggi, gigantesche super-colonie in lotta tra loro si stanno diffondendo su tutta la terra favorite dagli scambi commerciali umani. Domani, se ci estingueremo, semplicemente prenderanno il nostro posto Gli insetti sociali, le formiche in particolare, dominano interi ecosistemi tropicali: nel Rio delle Amazzoni il loro peso totale delle formiche equivale a quello di tutti gli altri animali. Episodi come quello avvenuto a Nyos (Camerun) qualche anno fa dove una mortale nube di gas fece strage di uomini e animali mentre lasciò vive solo le formiche, ci mostra un futuro preoccupante. Gli insetti sono gli unici rivali che dobbiamo temere su questa terra, dove furono i nostri predecessori e dove saranno i nostri successori (dalle parole di un famoso scrittore, Maurice Maeterlinck)

33 Immaginarie formiche del futuro, oramai pronte a prendere il posto dell uomo, sono prossime a rompere il vetro ed uscire dalla cupola che le rinchiude.

34 Informazioni Lorenzo Possenti, ideatore e realizzatore della mostra, è scultore scientifico di lunga esperienza nel settore della modellazione e realizzazione di modelli scientifici, soprattutto entomologici. L idea di questa mostra nasce da una ricerca ventennale nello straordinario mondo degli insetti sociali ed è derivata dalla convergenza di molteplici conoscenze nei settori della divulgazione scientifica, fumetto, modellazione, stampaggio e colorazione di resine poliuretaniche. Ha realizzato altre mostre sugli insetti, una di queste in collaborazione con una ditta americana specializzata ( è in tour per gli Stati Uniti dal Alessio Pierotti è responsabile delle visite guidate della mostra. Grazie alla sua lunga esperienza, i contenuti della mostra divengono accessibili anche al grande pubblico. I visitatori si trovano accompagnati in modo semplice e divertente nell esplorazione di una realtà ignota ai più ed estremamente interessante anche per le implicazioni legate alle analogie e differenze con le nostre società umane. Contatti Dr. Lorenzo Possenti info@ecofauna.com -Tel Cell Dr. Alessio Pierotti alepierotti@yahoo.it - Cell

35 Alcuni dei modelli in mostra all Accademia delle Scienze Naturali di Philadelphia (USA- 2011). Sono modelli di circa 2-3 metri di altezza.

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