Nota settoriale. Spagna Il settore alimentare e bevande

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1 Nota settoriale Spagna Il settore alimentare e bevande ICE Agenzia - Ufficio di Madrid Data realizzazione: marzo 2014

2 INDICE Pag. INTRODUZIONE AL SETTORE 5 PRODUZIONE 6 CONSUMO 8 SISTEMA DISTRIBUTIVO 10 La Grande Distribuzione Organizzata Distribuzione mista con base alimentare 11 Ipermercati 13 Supermercati e discount 14 Distribuzione all ingrosso Cash & Carry 17 Mercati centrali all ingrosso 18 COMMERCIO ESTERO 19 Interscambio Spagna/Italia 22 Importazioni spagnole dall Italia 23 Esportazioni spagnole verso l Italia 24 ANALISI DEL MERCATO SPAGNOLO PER GRUPPI DI PRODOTTO 25 Formaggio 25 Olio di oliva 27 Caffè 29 Vino 31 Aceto 34 Paste alimentari 36 Carni lavorate 38 Biscotteria e Pasticceria 40 ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

3 TABELLE Pag. Principali indicatori dell industria alimentare spagnola 5 Numero di società Industria Alimentare e Bevande per sottosettori merceologici 7 Vendite nette industria alimentare e delle bevande 7 Consumo alimentare spagnolo da dicembre 2012 a novembre GDO Andamento punti vendita e superficie commerciale 11 Ranking operatori - Distribuzione mista con base alimentare 12 Principali variabili operative della catena DIA a livello internazionale 16 Principali operatori del settore Cash & Carry ranking per superficie vendita 17 Pricipali mercati centrali all ingrosso ranking per fatturato 18 Import Spagna/Mondo Ranking dei principali prodotti Settore agroalimentare e bevande 21 Export Spagna/Mondo Ranking dei principali prodotti Settore agroalimentare e bevande 21 Iimport spagnolo dall Italia Prodotti agroalimentari e bevande 23 Export spagnolo verso l Italia Prodotti agroalimentari e bevande 24 Produzione spagnola di olio di oliva 27 Principali distributori di olio di oliva in Spagna 27 Il mercato del caffè in Spagna 29 Presenza dei prodotti a marchio del distributore (MDD) nel mercato spagnolo del caffè 30 Consumo di vino in Spagna canale alimentare 31 Principali aziende del settore vitivinicolo 32 Andamento del mercato spagnolo della pasta alimentare 36 Principali marchi di Pasta secca nel mercato spagnolo quote di mercato 37 Principali marchi di Pasta fresca nel mercato spagnolo quote di mercato 37 Principali aziende del settore carni lavorate 38 GRAFICI Pag. Andamento del fatturato dell industria alimentare spagnola 6 Andamento del commercio al dettaglio numero di imprese 10 TOP Five degli ipermercati spagnoli ranking per superficie vendita 13 TOP Five dei supermercati spagnoli ranking per superficie vendita 15 Bilancia commerciale spagnola Settore Agroalimentare e Bevande 19 Ranking principali fornitori della Spagna 20 Ranking principali paesi clienti della Spagna 20 Bilancia commerciale Spagna/Italia Settore Agroalimentare e Bevande 22 Export spagnolo di Formaggio ranking clienti 26 Import spagnolo di Formaggio ranking fornitori 26 Export spagnolo di Olio di oliva ranking clienti 28 Import spagnolo di Olio di oliva ranking fornitori 28 Olio di oliva Andamento del commercio estero bilaterale Spagna/Italia 28 Caffè in cialde Andamento del mercato spagnolo in volume 29 Caffè in cialde Andamento del mercato spagnolo in valore 29 Caffè Andamento del interscambio Spagna/Italia 30 Princpali paesi produttori di vino 31 Vino Bilancia commerciale spagnola 32 Analisi disaggregata dell expofrt italiani di vini al mercato spagnolo 33 Export spagnolo di aceto 34 Import spagnolo di aceto 34 Andamento dell interscambio di aceto Spagna/Italia 35 Import spagnolo di pasta alimentare Ranking fornitori 37 Carni lavorate Bilancia commerciale spagnola 39 Export spagnolo di Carni lavorate ranking clienti 39 ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

4 Import spagnolo di Carni lavorate ranking fornitori 39 Mix di consumo spagnolo di Biscotti in valore 40 Mix di consumo spagnolo di Pasticceria in valore 40 Pasticceria e Biscotti Bilancia commerciale spagnola 41 Export spagnolo di Pasticceria e Biscotti ranking clienti 42 Import spagnolo di Pasticceria e Biscotti ranking fornitori 42 ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

5 INTRODUZIONE AL SETTORE Le vendite nette dell industria alimentare spagnola (incluse bevande e tabacco) hanno superato nel 2012 i 91 miliardi di euro, segnando un incremento dell 1,7% rispetto agli 89,6 miliardi dell anno precedente. Lo stesso andamento positivo ha favorito il volume di affari del comparto che è cresciuto di circa l 1%, attestandosi sui 103 miliardi di euro. INDICATORE Principali indicatori dell industria alimentare spagnola (bevande e tabacco inclusi) Totale Industria Industria alimentare Totale Industria Industria alimentare Totale Industria Industria alimentare Nº aziende Nº Addetti Vendite nette (milioni ) Volume di affari (milioni ) Fonte: INE (Istituto spagnolo di Statistica) Encuesta anual industrial de empresas. Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili relativi al 2012, in Spagna operano un totale di industrie alimentari e delle bevande (tabacco incluso) con un volume di occupazione di addetti. Nel triennio 2010/212 sia il numero di aziende che quello degli addetti hanno subito andamenti negativi con flessioni dell 1,9% e del 3% rispettivamente. Da evidenziare che il 96,2% del totale delle aziende spagnole dell industria alimentare e delle bevande si trovano nel segmento della piccola impresa (numero di addetti inferiore alle 50 unità). Queste aziende convivono con grandi multinazionali che sono divenute leader nei diversi segmenti in cui operano. La dimensione delle società del settore alimentare e bevande è uno dei punti di debolezza di questa industria. Acquisire una maggior dimensione diventa un obiettivo di primaria importanza per poter operare sui mercati esteri, avere maggior potere di contrattazione con la distribuzione, diversificare il proprio catalogo di prodotti in base alla domanda del consumatore, nonchè per effettuare investimenti in R&S e nei sistemi di produzione. Relativamente al commercio estero di prodotti agroalimentari (bevande incluse), le esportazioni spagnole hanno raggiunto nel 2013 i 36,4 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,8% rispetto all anno precedente. Le importazioni, dopo le crescite del 2011 (+9,9%) e del 2012 (+3,2%), hanno subito una flessione del 2,6% attestandosi sui 28,2 miliardi di euro nel I principali scambi commerciali del comparto avvengono con la UE, le cui importazioni rappresentano il 56% del totale degli acquisti locali, mentre le esportazioni spagnole verso quest area detengono una quota del 76,9%. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

6 Nella spesa delle famiglie spagnole la quota alimentare si è mantenuta stabile, al di sopra del 14%, a partire dal Tuttavia, la crisi economica attuale ha creato nuove abitudini di consumo e, di fatto, si è ridotto quello fuori casa mentre per quanto riguarda la spesa domestica, è aumentato il peso della private label (MDD - Marchio del distributore) e dei prodotti di base più economici. Il consumatore spagnolo tende a seguire la Dieta Mediterranea, essendo conoscitore delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti e dei suoi benefici per la salute. Bisogna, inoltre, sottolineare la preferenza del consumatore per prodotti a basso contenuto calorico e senza zucchero, nonchè per i piatti pronti, che richiedono un minor tempo di preparazione. Dal punto di vista della struttura distributiva del Paese, la Grande Distribuzione ha acquisito sempre più peso a scapito del negozio tradizionale. Queste catene della distribuzione hanno anche introdotto la private label (MDD - marchio distributore) che ha guadagnato un peso rilevante nel paniere del consumo alimentare spagnolo. PRODUZIONE Secondo una recente stima della Federazione spagnola delle industrie alimentari e delle bevande (FIAB), il fatturato di questa industria (settore del tabacco escluso) avrebbe raggiunto, nel 2013, gli milioni di euro, con una flessione rispetto all anno precedente dell 1,07%. Da evidenziare, che questa leggera flessione avviene dopo tre anni di crescita sostenuta. Inoltre, le previsioni avanzate dalla stessa FIAB per il 2014 sono positive. L industria alimentare spagnola è stata, infatti, uno dei settori che meno ha risentito della crisi. Andamento del fatturato dell'industria alimentare spagnola 1 Valori in milioni di * 1 Vendite nette dell industria alimentare e delle bevande (industria del tabacco esclusa) * 2013 dati stimati. Fonte: FIAB (Federazione spagnola delle industrie alimentari e delle bevande) con dati INE (Istituto spagnolo di Statistica) ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

7 L industria alimentare spagnola rappresenta il 20% del volume di affari dell attività industriale del paese, quota che colloca questo settore al primo posto tra le industrie manifatturiere locali. Per quanto riguarda la struttura imprenditoriale, l industria alimentare e delle bevande è caratterizzata da un elevato grado di atomizzazione. Il censimento delle società (dati aggiornati al 2012) indica un totale di (industria del tabacco esclusa), di cui il 96,2% impiegano meno di 50 addetti. Per settori merceologici si colloca al primo posto l industria dei prodotti di panetteria e paste alimentari con imprese, seguita dall industria delle bevande (4.978 imprese) e da quella della carne (4.057 imprese). All estremo opposto, si trovano il settore della pesca con 673 imprese e quello dei prodotti molitori, amidi e prodotti amilacei (524 imprese). Numero di società Industria Alimentare e Bevande per sottosettori merceologici 2012 N. imprese % sul totale Industria alimentare ,7 Industria delle carne ,1 Lavorazione e conservazione prodotti ittici 673 2,3 Lavorazione e conservazione frutta e ortaggi ,7 Produzione di oli e grassi vegetali e animali ,6 Industria lattiero-casearia ,4 Prodotti molitori, amidi e prodotti amilacei 524 1,8 Prodotti di panetteria e paste alimentari ,7 Altri prodotti alimentare ,2 Prodotti per l'alimentazione animale 833 2,9 Industria delle bevande ,3 TOTALE ,0 Fonte: DIRCE (Censimento imprese ) dell INE (Istituto spagnolo di Statistica) Vendite nette - Industria Alimentare e Bevande per sottosettori merceologici 2012 Milioni % sul totale Industria alimentare ,4 Industria delle carne ,6 Lavorazione e conservazione prodotti ittici ,6 Lavorazione e conservazione frutta e ortaggi ,9 Produzione di oli e grassi vegetali e animali ,3 Industria lattiero-casearia ,2 Prodotti molitori, amidi e prodotti amilacei ,7 Prodotti di panetteria e paste alimentari ,4 Zucchero, caffè, infusioni, confetteria ,3 Altri prodotti alimentare ,4 Prodotti per l'alimentazione animale ,0 Industria delle bevande ,6 TOTALE ,0 Fonte: Encuesta Industrial de Empresas (INE - Istituto spagnolo di Statistica) ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

8 Per valore di produzione (vendite nette di prodotti), secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili, le industrie della carne ( milioni di euro), delle bevande ( milioni di euro), quelle di produzione di olio (8.427 milioni di euro) e lattiero-casearia (8.322 milioni di euro) hanno apportato il 56% circa della produzione totale del comparto alimentare. Per zone geografiche, la regione della Catalogna rappresenta il 23,3% del totale dell'industria alimentare spagnola, seguita dall Andalusia (13,3%) e da Castiglia e León (9,8%). Come conseguenza dei cambiamenti verificatisi negli ultimi anni a causa della globalizzazione, l industria alimentare spagnola ha concentrato i suoi sforzi nelle aree relative a innovazione, ricerca e sviluppo, sicurezza, tracciabilità, certificazione ISO e qualità. L industria alimentare spagnola è, come detto, orientata verso i prodotti di qualità, controllati, con tracciabilità e valore aggiunto. Sono state sviluppate procedure per il riconoscimento della qualità e dell identità dei prodotti in base all origine, alla zona geografica di provenienza o ai metodi di elaborazione. Le tipologie di Denominazioni di Qualità esistenti nel paese sono: Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) e Specialità Tradizionale Garantita (E.T.G.). Crescente attenzione viene posta, inoltre, sulle tematiche dell ambiente, attraverso lo sviluppo di processi industriali sostenibili. CONSUMO Secondo i dati del paniere di consumo del MAGRAMA - Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, nel periodo dicembre 2012/novembre 2013 il consumo alimentare delle famiglie spagnole si è attestato sui ,6 milioni di Kg/litri, per un valore complessivo di ,8 milioni di euro. Tali dati, indicano crescite dello 0,9% in volume e del 2,4% in valore rispetto allo stesso periodo precedente. L aumento del valore della spesa alimentare risponde all incremento subito dai prezzi medi (+1,5%). Nell analisi delle tendenze di consumo del periodo in esame, spicca la leggera flessione della carne fresca (-0,4%) che riflette i cali subiti dalla carne di pollo (-1,1%), bovino (-4,0%), ovino e caprino (-3,7%). La carne di suino ha registrato, invece, un leggero incremento dello 0,6%. Il consumo di pesce si è mantenuto stabile (-0,2%), mentre registrano crescite i consumi di frutti di mare, molluschi e crostacei (+1,5%) e di conserve di pesce e moluschi (+1,5%). Hanno avuto anche andamenti positivi i consumi di latte (+1,1%) e di prodotti lattiero-caseari (+1,5%), tra cui spicca quello dei formaggi (+1,8%). Da evidenziare, inoltre, la forte crescita di alcuni prodotti alimentari di base come lo zucchero (+6,4%), i legumi (+3,4%), il pane (+3,2%) e le uove (+3,8%). Il consumo di ortaggi freschi ha registrato un aumento del 2,3%. Da segnalare all interno di questo gruppo gli incrementi di fagiolini (+7,5%) e di cipolle (+4,5%). Per la frutta fresca si è verificata, invece, una contrazione del 2,1%, essendo le pere (-15,6%), le prugne (-17,4%) e le mele (-7,2%) le varietà più colpite dalla flessione. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

9 Infine, il consumo totale di olio ha registrato un aumento del 2,1%, dovuto al buon andamento dell olio da semi di girasole (+9,5%) mentre l olio di oliva ha subito un calo del 2,1%. Il consumatore spagnolo segue, in linea di massima, un modello di Dieta Mediterranea, caratterizzato dalla forte presenza di legumi, verdure, insalate e frutta, di pesce, dall uso di oli di origine vegetale (soprattutto olio di oliva) e dal consumo occasionale di vino. Prodotto Consumo alimentare spagnolo da dicembre 2012 a novembre 2013 Quantità (Milioni kg/l) Var. % 13/12 Valore (Milioni ) Var. % 13/12 Kg/l pro capite Totale prodotti alimentari ,6 0, ,8 2,4 664,7 Totale carne (fresca e trasformata) 2.443,3 0, ,6 0,1 52,76 Totale pesce e frutti di mare 1.222,0 0, ,9 1,8 26,39 Totale frutta fresca 4.687,7-2, ,0 4,0 101,21 Totale ortaggi e patate freschi 4.023,3 2, ,4 6,5 86,87 Pane 1.702,9 3, ,4 1,5 36,77 Totale olio 612,6 2, ,1 18,1 13,23 Totale uova (kg) 394,4 3,8 899,5 6,6 8,52 Latte e prodotti lattiero-caseari 5.269,9 1, ,1 0,5 113,79 Totale vini e spumanti 422,5-3, ,6 1,7 9,12 Acqua in bottiglia 2.391,0 1,0 495,6 0,4 51,62 Superalcolici 42,9 0,0 416,0-1,9 0,93 Bevande rinfrescanti e gassate 2.125,5 0, ,1-0,1 45,89 Altri prodotti alimentari 5.445,5 2, ,5 3,4 117,58 Fonte: MAGRAMA - Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente L attuale situazione del paese ha colpito fortemente le risorse delle famiglie. Infatti, la quasi totalità delle voci di spesa ha subito andamenti decrescenti. La riduzione del budget destinato agli acquisti alimentari è stata, invece, più limitata. Per quanto riguarda la struttura percentuale della spesa delle famiglie spagnole, la quota alimentare si è mantenuta stabile, al di sopra del 14%, a partire dal In uno scenario come quello attuale, fortemente colpito dalla crisi economica, il prezzo continua ad essere il fattore determinante dell acquisto. Si sono verificate riduzioni significative del consumo extra-domestico e si fa un uso migliore delle scorte alimentari. Esiste, altresì, una più accurata amministrazione degli acquisti ed una maggiore razionalizzazione dei consumi. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

10 SISTEMA DISTRIBUTIVO Il cambiamento nelle abitudini di consumo, motivato in particolar modo dalla già accennata riduzione della spesa delle famiglie, ha obbligato gli operatori della grande distribuzione (GDO) a riorganizzare le loro strutture commerciali. L agilità organizzativa è diventata imprescindibile per poter rispondere con immediatezza ed efficacia alla concorrenza settoriale e, pertanto, alle esigenze del mercato. Le tendenze che hanno caratterizzato la GDO negli ultimi anni sono state: lo sviluppo dei prodotti a marchio del distributore (MDD), chiave del successo di alcune catene come Mercadona. Infatti, questi prodotti hanno mantenuto un andamento fortemente positivo negli ultimi anni, incrementando la loro quota di mercato fino a raggiungere, alla fine del 2012, il 42,7% del totale. Da evidenziare la riduzione dei prezzi che è stato il comune denominatore della politica commerciale degli operatori della GDO al fine di adeguarsi alla capacità acquisitiva dei consumatori. Infine, la formula del franchising è stata quella più utilizzata dalle aziende del settore per poter incrementare la loro rete distributiva. Il numero di imprese che operano nel commercio al dettaglio si è attestato, all inizio del 2013 sulle unità, segnando un decremento dell 1,4% rispetto al Si conferma, pertanto, la tendenza negativa degli ultimi anni che hanno mantenuto flessioni ininterrotte dal Andamento del commercio al dettaglio (numero di imprese) Fonte: DIRCE (Censimento imprese) dell INE (Istituto spagnolo di Statistica) La distribuzione geografica dei dettaglianti colloca al primi posti le regioni di Andalusia, Catalogna, Madrid e Comunità di Valencia che, nel loro insieme, rappresentano il 57,6% del totale spagnolo. Dal lato opposto si trovano le città autonome di Ceuta e Melilla e le regioni di La Rioja, Cantabria e Navarra, con quote relative inferiori al 2%. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

11 LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA Distribuzione mista con base alimentare La cosiddetta Distribuzione mista con base alimentare è composta prioritariamente da ipermercati, supermercati e discount. Inoltre, nell'analisi della struttura distributiva alimentare è necessario includere alcune formule di distribuzione all'ingrosso come i cash & carry e i mercati centrali d'acquisto. Gli ipermercati sono la forma distributiva che conosce l offerta più ampia, soprattutto per quanto riguarda il volume dell assortimento. Il prodotto alimentare rimane la base dell offerta che viene completata con un ampia gamma di beni di consumo semidurevoli, come gli hi-fi, gli elettrodomestici, la telefonia ecc... Il supermercato è il formato distributivo più diffuso, l offerta di prodotti non alimentari è del tutto marginale e si propone come punto vendita al dettaglio principalmente per i prodotti alimentari, compresi quelli freschi che hanno una gamma più ampia di quella presente negli ipermercati. I discount sono caratterizzati dalla vendita sistematica di prodotti con un margine molto ridotto, da continue offerte e dall elevata presenza di prodotti "private label". Essi cercano, attraverso politiche di prezzo, di costruire un vantaggio competitivo nei confronti degli altri operatori. La superficie complessiva della GDO si è attestata nel 2012 (ultimi dati disponibili) sui m², per un totale di punti vendita. Questi dati indicano un aumento dell 1,1% della superficie complessiva ed una diminuzione dello 0,4% dei locali rispetto al In totale sono state 680 le nuove aperture del 2012 corrispondenti a m². superficie che ha segnato un decremento di circa lo 0,5% rispetto a quella di nuova creazione del 2011 ( m²). GDO Andamento punti vendita e superficie commerciale Gli ipermercati sono la forma distributiva che conosce l offerta più ampia, soprattutto per quanto riguarda il volume dell assortimento. Nº punti % var Il prodotto Sup. alimentare % var rimane Nº punti la base % var dell offerta Sup. che % viene var completata con un ampia vendita gamma 12/11 di beni (m²) di consumo 12/11 vendita semidurevoli, 11/10 come (m²) gli hi-fi, 11/10 gli elettrodomestici, Ipermercato la telefonia 478 ecc... 0, , , ,7 Supermercato , , , ,2 Il supermercato Piccoli supermercati è il formato distributivo -0,7 più esteso, l offerta -0,5 di prodotti non 0,1 alimentari è del 0,4 tutto marginale Grandi supermercati e si propone come punto 3,6 vendita al dettaglio 3,5 principalmente ,9 per i prodotti alimentari, 3,9 compresi Libero esercizio quelli freschi piccolo che hanno una -1,5 gamma più ampia -0,6 di quella presente -1,7 negli ipermercati. -0,7 TOTALE GDO , , , ,5 Fonte: rivista settoriale Alimarket. Il formato dei supermercati al di sopra dei m² (grandi supermercati) continua ad essere quello che detiene la maggior quota di superficie vendita (36,7%), seguito dai supermercati da 400 a 999 m² (32,4%). ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

12 Da evidenziare che sono stati i formati più piccoli (supermercati fino a 999 m² e libero servizio) quelli che hanno subito andamenti decrescenti nel 2012 sia nel numero di punti vendita che nella metratura della superficie commerciale. La situazione della GDO in Spagna è caratterizzata dalla presenza dei giganti della distribuzione, alcuni dei quali sono filiali spagnole di gruppi internazionali. Società/gruppo RANKING OPERATORI Distribuzione mista con base alimentare * (Nº: punti vendita / Sup.: superficie in m²) Ipermercati Supermercati Libero serviz. piccolo TOTALE Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) Nº Sup. (m²) % sulla sup. tot. 1 Mercadona, S.A ,1 2 DIA ,2 3 Grupo Eroski ,1 4 Carrefour ,9 5 El Corte Inglés ,4 6 Lidl Super., S.A ,9 7 Auchan ,8 8 Consum ,7 9 Covirán, SCA ,6 10 Grupo El Árbol ,4 Totale top ten ,9 Totale GDO ,0 (*) La superficie contabilizzata è limitata a quella destinata, all interno dei punti vendita, ai cosiddetti prodotti di largo consumo (alimentare, profumeria e prodotti di pulizia, prodotti di bazar). Fonte: rivista settoriale Alimarket La scissione della catena di supermercati DIA dal gruppo francese Carrefour, nel mese di luglio 2011, ha modificato, per la prima volta, il ranking spagnolo dei principali operatori della GDO che, al momento attuale, è capeggiato nell ordine da Mercadona, la suddetta catena DIA e il Grupo Eroski. Il gruppo Carrefour scende al quarto posto seguito da El Corte Inglés. Questi cinque operatori rappresentano, nel loro complesso, quasi il 48% della superficie totale della grande distribuzione commerciale spagnola. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

13 Ipermercati Il formato dell ipermercato ha registrato negli ultimi due anni un andamento stabile con leggeri incrementi sia in numero che in superficie commerciale. Alla fine del 2012 sono stati censiti un totale di 478 ipermercati, con una superficie complessiva di m². Da evidenziare, inoltre, che nel 2012 sono stati inaugurati 10 ipermercati raddoppiando il numero di aperture dell anno precedente. La quota di mercato di questo canale sul totale del volume di vendita dei prodotti alimentari si aggira sul 14,5%. Tale quota scende all 8,4% nel segmento dei prodotti freschi e raggiunge il 19% per i restanti prodotti. Il gruppo Carrefour mantiene la sua posizione di leader del segmento con il 42,4% della superficie degli ipermercati spagnoli attraverso 173 punti vendita. Il gigante francese è fortemente radicato sul territorio spagnolo, essendo presente in tutte le regioni. Nel 2012, il fatturato complessivo di Carrefour (ipermercati, supermercati, altre linee di attività) ha raggiunto i milioni di euro ed il numero di addetti si à attestato sulle unità, segnando in entrambi i casi andamenti decrescenti rispetto ai risultati ottenuti nel Al secondo posto si trovano gli ipermercati del gruppo francese Auchan, con un totale di 80 punti vendita e m². Auchan opera sotto le insegne Alcampo e Sabeco. La politica commerciale di questo gruppo è incardinata sul fattore prezzo. Infatti, gli ipermercati Alcampo si collocano come una delle catene più economiche negli ultimi anni, posizione ottenuta soprattutto grazie alla massiccia presenza di prodotti a marchio del distributore (7.000 prodotti marchio Auchan). Tra cui spicca la nuova linea Cosmia di profumi che, nel 2013, ha incorporato anche i prodotti Make Up. TOP FIVE degli ipermercati spagnoli 2012 Ranking per superficie di vendita - m 2 (nº ipermercati) Carrefour m 2 (173) Auchan m 2 (80) Eroski m 2 (95) El Corte Inglés - Hipercor m 2 (42) E.Leclerc m 2 (17) Fonte: rivista settoriale ALIMARKET (dati aggiornati al 31/12/2012) ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

14 Il gruppo Eroski è sceso al terzo posto nella graduatoria degli ipermercati. Infatti, questo operatore ha ridotto significativamente la sua struttura commerciale negli ultimi anni, passando dai 112 ipermercati del 2010 ( m²) ai 95 ( m²) censiti alla fine del Questa riduzione si inquadra nel piano di risanamento concordato dal gruppo basco per far fronte al debito con le banche creditrici. Da segnalare che l operatore ha ottenuto una dilazione di tre anni, fino al 2017, del termine inizialmente previsto per saldare il suo debito. Gli ipermercati Hipercor, insegna del gruppo spagnolo El Corte Inglés, occupano la quarta posizione nel ranking di questo segmento con un totale di m 2 (42 punti vendita). Nel 2012, questo operatore ha inaugurato tre nuovi centri Hipercor nelle città di Badajoz, Córdoba e Zaragoza che hanno contribuito sia a mantenere la posizione del gruppo, sia a dinamizzare il segmento degli ipermercati con un investimento superiore ai 300 milioni di euro. Da evidenziare, inoltre, che El Corte Inglés, a partire dal 2012, ha adoperato per la sua offerta di prodotti alimentari una politica incentrata sulla riduzione di prezzi e sul modello commerciale di prossimità. Il gruppo E.Leclerc occupa il quinto posto nel ranking degli operatori di questo canale con una quota del 2,8% del totale della superficie commerciale del segmento ed un totale di 17 ipermercati. Supermercati e discount Come accennato in precedenza, il prezzo è diventato un fattore fondamentale tra quelli che spingono all acquisto, pertanto, i supermercati si siano concentrati sui prodotti a basso margine, aumentando l offerta di quelli a marca bianca e cercando di ridurre i costi di gestione. Inoltre, i supermercati hanno attivato una serie di misure come campagne promozionali, offerte speciali e nuovi servizi per il consumatore. Il canale del supermercato rimane senza dubbio la tipologia che domina il panorama della distribuzione spagnola e continua a significare la fetta più importante del settore, vale a dire il 69,1% del totale della superficie della GDO che corrisponde a punti vendita, di cui inferiori ai 1000 m² e superiori a tale grandezza. I grandi supermercati hanno segnato, nel 2012, crescite intorno al 3,5% sia in numero di punti vendita che di superficie commerciale. La quota in volume di questo canale sul totale degli acquisti di prodotti alimentari si è attestata, nel 2012, al 42,5%. Per i prodotti freschi, i supermercati rappresentano il 31,5% e raggiungono il 50,7% per i restanti prodotti. Il discount deve essere inteso come una tipologia di vendita presente nelle diverse formule distributive. Le politiche volte alla fidelizzazione, qualora vincenti, possono rivelarsi come una buona rendita per il futuro ed è, infatti, in questa direzione che si stanno concentrando tutti gli sforzi delle major del canale. Infatti, la tendenza da parte degli operatori della GDO è quella di avvicinarsi sempre di più al discount. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

15 Le aziende che operano nel segmento dei supermercati sono numerose dato che si tratta di una tipologia nella quale sono presenti gruppi locali, regionali e nazionali, e dove la fidelizzazione, la diffusione e la prossimità possono costituire dei vantaggi competitivi molti rilevanti. L indiscusso leader di questo canale è la società spagnola Mercadona, S.A. con una superficie di m 2 e punti vendita (incluso il canale del libero servizio piccolo). La quota di questo operatore sul totale della superficie GDO del paese si è attestata alla fine del 2012 sul 15,1%. L azienda ha mantenuto la sua politica espansiva nel 2012 con la apertura di 60 nuovi punti vendita, soglia che è stata mantenuta anche nel Il volume di investimento di Mercadona negli ultimi tre anni è stato di milioni di euro, di cui 650 milioni corrispondono all esercizio Per quanto riguarda il fatturato, Mercadona ha raggiunto i milioni di euro nel 2012 (+7%), con un utile netto di 508 milioni di euro (+7%). Il suo volume di occupazione è di addetti. Nel 2012 ha creato nuovi posti di lavoro. Top Five dei supermercati spagnoli 2012 * Ranking per superficie di vendita - m 2 (nº punti vendita) Mercadona m 2 (1.411) DIA m 2 (2.925) Grupo Eroski m 2 (1.476) Lidl m 2 (526) Consum m 2 (605) * I dati includono anche il canale relativo al Libero servizio piccolo. Fonte: rivista settoriale ALIMARKET (dati aggiornati al 31/12/2012) Mercadona è presente nella maggior parte del territorio spagnolo. Nel mese di gennaio del 2013 ha aperto i suoi primi punti vendita nella regione di Navarra e prevede di arrivare anche ai Paesi Baschi (unica zona in cui non non dispone ancora di punti vendita) per la fine del 2014 o all inizio del Il progetto di internazionalizzazione, annunciato da questo operatore nel 2012, è stato invece posticipato. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

16 Al secondo posto si trova la catena discount Dia-Distribuidora Internacional de Alimentos che, nel mese di luglio del 2011, è stata scissa dal gruppo Carrefour e ha iniziato ad essere quotata in Borsa. A partire dal 2 gennaio 2012 la catena fa parte dell Indice IBEX 35 che comprende i titoli a maggiore capitalizzazione della Borsa di Madrid. I risultati ottenuti da Dia a livello internazionale sono stati positivi nel 2012, raggiungendo un fatturato lordo di milioni di euro, valore che segna un incremento di circa il 5,6% rispetto al A fine esercizio 2012, la rete commerciale DIA in Spagna contava punti vendita (di cui in regime di franchising) e m² di superficie. Il fatturato della catena in Spagna ha raggiunto i 4.919,6 milioni di euro, segnando un aumento del 5,4% rispetto al A livello mondiale, DIA è presente in Francia, Portogallo, Turchia, Brasile, Argentina e Cina. Paese Principali variabili operative di DIA a livello internazionale (milioni di euro) Punti vendita Vendite Punti (mln ) vendita Nº impiegati Nº impiegati Vendite (mln ) Spagna , ,8 Portogallo , ,2 Brasile , ,6 Argentina Turchia , ,9 Cina , Francia , ,8 Fonte: DIACorporate.com Eroski, terzo operatore della GDO spagnola, dispone ancora di una fitta rete commerciale nei segmenti dei supermercati e dei liberi servizi piccoli (1.476 punti vendita). Il gruppo basco affronta, come già accennato nella sezione relativa agli ipermercati, grossi problemi di liquidità a causa dell acquisto del 75% di Caprabo nel giugno 2007 e della sopravvenuta crisi finanziaria. A causa di questo importante indebitamento Eroski ha ridotto il numero delle aperture ed avviato un piano di razionalizzazione della propria rete mediante la cessione di punti vendita. Questa strategia di riduzione è stata mantenuta negli ultimi anni. Nel 2012, la catena basca ha venduto un totale di 23 supermercati, pari ad una superficie commerciale di m 2. Le aperture realizzate nel 2012 sono state prioritariamente incentrate sui supermercati che operano in regime di franchising. La catena tedesca Lidl Supermercados S.A. ha raggiunto nel 2012 un totale di 526 punti vendita, pari a m². La quota di mercato di questa catena sul totale della superficie del segmento è del 4,57%. A livello complessivo Lidl rappresenta il 3,9% della GDO. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

17 Da evidenziare rispetto a Lidl il notevole incremento dei rapporti con le aziende spagnole fornitrici. Infatti, la catena tedesca si propone all industria alimentaria locale come piattaforma di proiezione internazionale. Nel 2012, il 56% dell assortimento fisso della catena è stato coperto da un totale di 386 produttori spagnoli, con i quali il gruppo acquisti di Lidl ha realizzato operazioni per un valore di milioni di euro. Da questo totale il 48% è stato destinato alla commercializzazione presso i più di punti vendita del gruppo a livello mondiale. Segue nella graduatoria dei supermercati la cooperativa valenziana Consum Sdad. Coop. con un totale, alla fine del 2012, di 605 punti vendita ed una superficie di m 2. La presenza sul mercato di questo operatore si concentra soprattutto nelle regioni di Valencia e Catalogna. Distribuzione all ingrosso Cash & Carry Tradizionalmente, il termine Cash & Carry definisce un tipo di stabilimento di vendita all'ingrosso e self service, riservato ai professionisti. I dettaglianti indipendenti e la ristorazione sono, al momento attuale, il target più ambito dai principali operatori del Cash & Carry e lo sforzo dei medesimi è quello di avvicinare i loro punti vendita a questi clienti, offrendo nel contempo un servizio personalizzato. Tale strategia è stata adoperata da Makro, leader del segmento, che, con un investimento di 22 milioni di euro, ha aperto il suo primo punto vendita nella zona centro della città di Madrid. Nella stessa linea si collocano le nuove insegne Bros Mercat e Comerco degli operatori Miquel Alimentaciò e Covalco rispettivamente. Principali operatori del settore Cash & Carry Ranking per superficie di vendita 2012 Gruppo/società Nº Cash&Carry Superficie ( m²) Miquel Alimentaciò Grup, S.A H.D. Covalco, S.A. (Grupo) Supersol Spain, S.L. (Cash Diplo) Alimentación Peninsular, S.A Totale selezione Totale Cash&Carry Fonte: rivista settoriale ALIMARKET ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

18 Mercati centrali all ingrosso Per mercato centrale all ingrosso si intende una struttura in cui grandi stock di merci agroalimentari giungono direttamente dalle realtà produttive per indirizzarsi verso i canali distributivi. Si tratta di grandi superfici di solito ubicate nei pressi di importanti snodi di comunicazione. Questi mercati sono un importante asset per avvicinare la produzione al canale di vendita e al consumatore finale (dettagliante, grossista, ristorazione, collettività) snellendo la filiera e migliorando, pertanto, l efficienza dell intera catena distributiva. La società pubblica Mercasa, appartenente al SEPI (Sociedad Estatal de Participaciones Industriales) ed al Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, gestisce una rete di 23 mercati centrali all ingrosso, i cd. Mercas, ed è presente nella quasi totalità del territorio spagnolo. L attività di Mercasa è parte integrante della politica agroalimentare del governo spagnolo. Principali mercati centrali all ingrosso - dati 2012 (ranking per fatturato) Superficie (m²) Nº grossisti insediati Volume di vendita (t) Fatturato (mln ) Mercamadrid ,1 Mercabarna ,7 Mercavalencia ,6 Mercamálaga ,3 Mercasevilla ,9 Mercabilbao ,1 Mercapalma ,3 Mercalaspalmas ,6 Mercamurcia ,2 Mercagranada ,6 Totale rete Merca* ,9 * Inclusi i mercati centrali non riportati in tabella Fonte: Rapporto annuale 2012 MERCASA La superficie globale dei Mercas si aggira sui 7,7 milioni di metri quadrati ed ospita oltre imprese, di cui sono grossisti di frutta, ortaggi, fiori, carne e pesce e le restanti svolgono attività complementari di distribuzione, servizi logistici ed attenzione agli utenti. Circa clienti al giorno realizzano acquisti in questi mercati. Le vendite dei Mercas si sono attestate, nel 2012, a 5,6 milioni di tonnellate di cui tonnellate corrispondono a prodotti ittici e tonnellate a carne. Gli stabilimenti più importanti sono, ovviamente, quelli di Madrid Mercamadrid e di Barcellona Mercabarna, capaci da soli di rappresentare il 40,6% della superficie di vendita di Mercasa, il 52,7% del volume commercializzato ed oltre il 50% del fatturato di tutta la rete. Mercasa non è completamente monopolista, altre quote di mercato sono detenute da mercati centrali che sono spesso proprietà di comuni e di altri enti territoriali. La presenza dei privati è pressoché inesistente in questo canale. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

19 COMMERCIO ESTERO Il commercio estero della Spagna con il resto del mondo per i prodotti agroalimentari e bevande è favorevole per il paese. Nel 2013, l export spagnolo ha raggiunto i milioni di euro, con un incremento rispetto all anno precedente del 3,8%; l import ha subito, invece, una flessione del 2,6% attestandosi sui milioni di euro. Il saldo positivo è stato di milioni di euro, migliorando, pertanto, i risultati del 2012 (6.110 milioni di euro). * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e I principali fornitori di prodotti agroalimentari al mercato spagnolo sono la Francia (4.521 milioni di euro) con una quota sul totale delle importazioni alimentari del 16%, seguita dalla Germania (2.318 milioni di euro), che rappresenta l'8,29% dell'import del comparto. Al terzo posto si collocano i Paesi Bassi con milioni di euro (6,7% del totale). Seguono nell'ordine il Portogallo (6,1%) e Brasile (5,7%). L Italia che, nel 2013, ha esportato per un valore di milioni di euro, si colloca all'ottavo posto nel ranking dei fornitori con una quota sul totale import del settore del 3,9%. A livello di esportazioni i maggiori clienti della Spagna sono: la Francia, la Germania, il Portogallo, l Italia (con una quota del 10,5%) e il Regno Unito. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

20 * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e Inversiones ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

21 La principale voce delle importazioni spagnole è rappresentata dai prodotti della panetteria e altri prodotti dell industria molitoria (farina, pasta alimentare, pasticceria e biscotti...) che, con milioni di euro, ha rappresentato nel 2013 il 26,3% degli acquisti totali dall estero. Al secondo posto si trovano i prodotti ortofrutticoli (7.020 milioni di euro), seguiti da quelli della pesca (4.735 milioni di euro). In quest ultimo gruppo spiccano molluschi e frutti di mare congelati (1.628 milioni di euro) seguiti da pesce congelato (1.011 milioni di euro). Queste tre prime voci rappresentano da sole il 68% dell import totale della Spagna. Prodotti IMPORT SPAGNA / MONDO Ranking dei principali prodotti Settore agroalimentare e bevande (milioni ) 2013* Milioni % 13/ Panetteria e altri prodotti dell'industria molitora , Prodotto ortofrutticoli , Pesece e frutti di mare , Prodotti lattiero-caseari , Grassi e oli , Prodotti carnici , Tabacco , Altre bevande alcoliche , Animali vivi e loro prodotti 674 5, Bevande non alcoliche 550 0, TOTALE GLOBALE , Prodotti EXPORT SPAGNA / MONDO Ranking dei principali prodotti Settore agroalimentare e bevande (milioni ) 2013* Milioni % 13/ Prodotto ortofrutticoli , Panetteria e altri prodotti dell'industria molitora , Prodotti carnici , Grassi e oli , Pesece e frutti di mare , Vini , Animali vivi e loro prodotti 976 3, Altre bevande alcoliche , Bevande non alcoliche 939 2, Prodotti lattiero-caseari 827 2, TOTALE GLOBALE , * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e Inversiones ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

22 Le esportazioni spagnole di prodotti agroalimentari sono cresciute del 3,8% nel 2013, attestandosi sui milioni di euro. Per tipologia merceologica, al primo posto si collocano le esportazioni di prodotti ortofrutticoli con un valore di milioni di euro e una quota del 40,6% sul totale export spagnolo. Al secondo posto e con valori molto più ridotti, si trovano i prodotti della panetteria e altri prodotti dell industria molitoria (4.546 milioni di euro). Seguono i prodotti carnici (4.359 milioni di euro) e i grassi e oli (3.090 milioni di euro). Ta questi ultimi spicca l'olio di oliva che rappresenta il 67,5% (2.085 milioni di euro) del totale di olio e grassi esportati dalla Spagna nel Interscambio Spagna/Italia L'Italia rappresenta il 4% circa del totale degli acquisti alimentari spagnoli e si colloca all'ottavo posto nel ranking dei fornitori. L'interscambio bilaterale Spagna/Italia del comparto alimentare è tradizionalmente negativo per l'italia, tale deficit si è attestato nel 2013 sui milioni di euro. Infatti, la Spagna ha esportato al mercato italiano prodotti alimentari per un valore di milioni di euro, mentre gli acquisti spagnoli sono rimasti sui milioni di euro. Nel 2013, entrambi i flussi commerciali hanno subito andamenti decrescenti con flessioni del 3,2% per l'import spagnolo dall'italia e dell'1,9% per le esportazioni locali verso l'italia. Bilancia commerciale SPAGNA/ITALIA Settore Agroalimentare e Bevande (milioni ) Export spagnolo Import spagnolo Saldo per la Spagna * * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e Inversiones ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

23 La presenza di prodotti alimentari italiani in Spagna è piuttosto ridotta. Al momento di analizzare le potenzialità commerciali per i prodotti italiani, si incontrano delle difficoltà legate fondamentalmente all affinità delle produzioni alimentari dei due paesi (es. vini, salumi, olio, ecc.), al prezzo (che spesso gioca a favore del prodotto locale), nonchè alla struttura distributiva spagnola, nella quale il peso della Grande Distribuzione, dotata di un forte potere contrattuale, rappresenta un fattore negativo per i piccoli fabbricanti e per i prodotti artigianali italiani, per i quali può risultare difficile superare la barriera iniziale dovuta alla scarsa conoscenza del prodotto da parte dei consumatori locali e al conseguente scarso interesse delle grandi catene. Importazioni spagnole dall Italia Le importazioni spagnole di prodotti agroalimentari e bevande italiani hanno registrato una flessione del 3,2% nel 2013, attestandosi, come già indicato, sui milioni di euro. IMPORT spagnolo dall'italia - Prodotti agroalimentari e bevande (milioni ) Prodotti 2013* Milioni % 13/ AGROALIMENTARI 933,3 3,6 901,2 899,8 Prodotti ortofrutticoli 216,1 20,7 179,1 172,3 Piante e prodotti della floricoltura 12,7 8,5 11,7 14,7 Tabacco 1,8-5,2 1,9 1,8 Animali vivi e i loro prodotti 21,3 0,5 21,2 25,6 Prodotti carnici 65,7 3,0 63,8 64,1 Pesce e frutti di mare 99,1-3,8 103,0 142,5 Panetteria e altri prodotti dell'industria molitora 372,6-5,3 393,3 356,4 Grassi e oli 61,4 35,8 45,2 39,0 Prodotti lattiero-caseari 82,6 0,7 82,0 83,3 BEVANDE 163,8-29,4 231,9 243,3 Vini 32,7 5,1 31,1 29,1 Altre bevande alcoliche 111,8-36,7 179,6 192,0 Bevande non alcoliche 19,2-9,9 21,3 22,2 TOTALE PRODOTTI AGROALIMENTARI E BEVANDE 1.097,1-3, , ,1 * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e Inversiones Tale andamento è stato dovuto al forte calo subito dal settore delle bevande (-29,4%) ed, in particolare, dei superalcolici (-36,7%) che sono passati dai 179,6 milioni di euro del 2012 agli attuali 111,8 milioni di euro. Lo stesso andamento negativo ha colpito le esportazioni italiane di bevande non alcoliche che, negli ultimi due anni, hanno segnato flessioni del 4% nel 2012 e di circa il 10% nel ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

24 I risultati ottenuti dal vino italiano sono stati, invece, positivi con incrementi di circa il 7% nel 2012 e del 5% nel 2013, anno in cui ha le esportazioni si sono avvicinate ai 33 milioni di euro. Il 2013 è stato anche positivo per le vendite di prodotti agroalimentari italiani (bevande escluse) al mercato spagnolo. Infatti, dopo la situazione di stasi del 2012 (+0,15%), si è verificato un aumento del +3,6%. Nell'analisi dei singoli prodotti, spiccano le crescite a due cifre delle esportazioni di grassi e oli (+35,8%) e di prodotti ortofrutticoli (20,7%). Esportazioni spagnole verso l Italia L Italia è il quarto acquirente della Spagna nel comparto agroalimentare e bevande con un valore di milioni di euro ed una quota sul totale del 10,45%. EXPORT spagnolo verso l'italia - Prodotti agroalimentari e bevande (milioni ) Prodotti 2013* Milioni % 13/ AGROALIMENTARI 3.574,9-1, , ,3 Prodotti ortofrutticoli 1.036,6 9,6 945,4 877,3 Piante e prodotti della floricoltura 21,9-44,3 39,3 35,9 Tabacco 15,4-18,1 18,8 14,9 Animali vivi e i loro prodotti 134,9 12,7 119,7 130,6 Prodotti carnici 447,2-1,3 453,2 398,8 Pesce e frutti di mare 819,4-6,5 876,5 894,3 Panetteria e altri prodotti dell'industria molitora 337,6 10,8 304,8 333,4 Grassi e oli 661,1-14,9 776,9 906,7 Prodotti lattiero-caseari 100,7 23,1 81,8 70,5 BEVANDE 228,2-12,1 259,6 188,3 Vini 90,9-18,8 110,8 63,1 Altre bevande alcoliche 85,7 0,2 85,5 64,5 Bevande non alcoliche 51,6-18,5 63,3 60,7 TOTALE PRODOTTI AGROALIMENTARI E BEVANDE 3.803,1-1, , ,6 * Dati provvisori Fonte: ESTACOM - statistiche di commercio estero dell'icex España Exportación e Inversiones Nel 2013, le esportazioni spagnole verso l'italia hanno subito flessioni sia nel settore dell'agroalimentare (-1,1%) che in quello delle bevande (-12,1%). Tra i cali più significativi si trova quello delle piante e prodotti della floricoltura che hanno perso il 44,3% del valore, attestandosi sui 22 milioni di euro (39,3 milioni di euro nel 2012). Anche per i vini spagnoli e le bevande non alcoliche si è verificata una diminuzione a due cifre riducendo l'export ai 91 milioni di euro e ai 51,6 milioni di euro rispettivamente. Lo stesso andamento negativo ha colpito le vendite di tabacco, grassi e oli, pesce e frutti di mare. Mostrano, invece, un comportamento molto dinamico le esportazioni di prodotti ortofrutticoli che, negli ultimi tre anni, sono passati dagli 877 milioni di euro a superare il miliardo di euro nel ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

25 ANALISI DEL MERCATO SPAGNOLO PER GRUPPI DI PRODOTTO Si analizzano di seguito alcuni prodotti ritenuti di particolare importanza nel mercato spagnolo del settore alimentare. Sono trattati aspetti relativi alla produzione locale, al consumo e alla struttura aziendale del settore. Questi dati sono completati con un breve cenno al commercio estero del prodotto ed, in particolare, alla posizione italiana come fornitore del mercato spagnolo. Formaggi La produzione spagnola di formaggi ha raggiunto nel 2012 (ultimi dati disponibili) le tonnellate. Da questo totale, i formaggi di latte di mucca rappresentano il 43,4% ( t), i formaggi misti il 37,1% ( t), quelli di pecora il 14,1% ( t) ed i formaggi caprini il 5,4% ( t). Per tipologia di pasta, i formaggi freschi capeggiano la produzione locale con un totale di tonnellate, seguono i formaggi a pasta semidura ( t), a pasta dura ( t), a pasta molle ( t), a pasta semi molle ( t) e quelli a pasta extra dura (5.500 t). A queste tipologie è necessario aggiungere la produzione di tonnellate di formaggi fusi. Gli ultimi dati disponibili sul consumo di formaggio in Spagna (periodo novembre 2012/ottobre 2013) indicano un totale di 373 milioni kg (+1,8%), per un valore di milioni di euro (+2%). Tuttavia, il consumo di formaggio in Spagna (8,06 kg. persona/anno) è molto ridotto rispetto a quello registrato in altri paesi dell UE. Tale differenza tra i consumi locali ed europei si trova nell utilizzo abituale del formaggio in Spagna come aperitivo, piatto freddo o per panini e non come piatto forte o dessert. Per quanto riguarda la struttura aziendale di questo settore, la produzione e commercializzazione di formaggi in Spagna è stata tradizionalmente caratterizzata da un elevato numero di piccole e medie imprese, molte di esse a carattere semi artigianale e con attività limitata all ambito locale. Tuttavia, negli ultimi anni, si è verificata una notevole trasformazione del panorama imprenditoriale, dato che si sono affermati alcuni gruppi con importanti volumi di fatturato ed una forte proprensione all export. Sono arrivate, inoltre, al mercato spagnolo importanti aziende italiane, francesi e filiali di imprese multinazionali che hanno arricchito l offerta di formaggi. Da evidenziare che i prodotti a marchio del distributore (MDD) hanno guadagnato un peso rilevante nel mercato spagnolo dei formaggi. Infatti, nel gruppo dei prodotti di fabbricazione nazionale rappresentano il 35,4% in volume e il 30,3% in valore del totale delle vendite. Per i formaggi importati, la quota dei prodotti MDD si attesta al 40,5% in volume e al 37,4% in valore. ICE Agenzia (Ufficio di Madrid) - Il settore alimentare e bevande marzo

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