DOTAZIONE MINIMA PERSONALE

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1 Allegato n 2 DOTAZIONE MINIMA PERSONALE PROCEDURA APERTA VOLTA ALLA CONCLUSIONE DI ACCORDO QUADRO CON PIU SOGGETTI SUL QUALE BASARE L'AGGIUDICAZIONE DI APPALTI SPECIFICI PER IL SERVIZIO DI "ACCOGLIENZA E GESTIONE DEI SERVIZI CONNESSI RIVOLTI AI RICHIEDENTI ASILO E PROTEZIONE ASSEGNATI AL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI LECCO " L obiettivo perseguito dall Ufficio di Coordinamento dei Sindaci e dalla Prefettura Utg-Lecco è quello di garantire un adeguata presenza di personale in relazione al numero di ospiti presenti nelle strutture, alle complessità gestionali degli ospiti, nel rispetto di condizioni contrattuali a norma di legge per il personale impiegato. Pertanto, la dotazione di personale prevista nel presente allegato, rappresenta una condizione ritenuta necessaria per una equilibrata gestione sia operativa, sia economica. Gli enti gestori di strutture di accoglienza per richiedenti asilo hanno l'obbligo di garantire tutti i servizi oggetto dell appalto che, per tipologia e specificità, trovano risposta esclusivamente attraverso l utilizzo di un'equipe professionale multidisciplinare. La composizione dell'équipe deve essere descritta e declinata nella modalità di erogazione, nella scheda di offerta tecnica. Si rimanda, come buon riferimento tecnico per la descrizione delle competenze, dei ruoli e modalità di organizzazione, al Manuale operativo SPRAR: L impostazione di interventi di accoglienza integrata oltre a doversi fondare su un forte radicamento e dialogo con il territorio, necessita della partecipazione di competenze e capacità eterogenee, competenti e qualificate (cit. pag. 9), che può costituire ottima guida per la costruzione del progetto. L importanza di garantire un presidio efficace delle strutture di accoglienza e un buon livello di accoglienza dei richiedenti asilo e protezione presenti nel territorio, mettendo in atto concrete e reali azioni di accoglienza e accompagnamento nei percorsi di inserimento di ciascuno degli ospiti accolti, porta a stabilire come indicativo di ogni équipe multidisciplinare, la presenza o l utilizzo delle seguenti figure: operatori diurni e notturni, assistente sociale, educatore professionale, mediatore socio-culturale-linguistico, personale medico-sanitario, operatore legale/dell informativa, psicologo con formazione transculturale, insegnante di lingua italiana. 1

2 Di volta in volta, a seconda delle necessità, l ente deve sapersi avvalere di ulteriore personale, in aggiunta a quello già previsto, con compiti e mansioni complementari. È possibile strutturare convenzioni con le figure professionali specialistiche e percorsi specifici. Gli enti devono garantire la presenza di personale specializzato e con esperienza, adeguato al ruolo ricoperto e in grado di garantire un effettiva presa in carico delle persone in accoglienza. Inoltre devono garantire adeguate modalità organizzative nel lavoro e un idonea gestione dell'equipe con attenzione al ruolo di coordinamento, garantendo il lavoro sinergico tra le diverse competenze e figure professionali interne e presidiando la relazione con operatori e servizi degli Enti Locali, delle Istituzioni e delle altre realtà del territorio. Ogni ente dovrà indicare, indipendentemente dal numero di strutture di accoglienza gestite e dal numero dei posti, un responsabile/direttore per l ente, in qualità di riferimento generale per le comunicazioni e di rappresentante dell ente stesso e un riferimento amministrativo per la gestione dei rapporti con gli uffici della Comunità Montana. Il numero degli operatori è garanzia di rispetto di indicatori minimi di organizzazione. Il numero e l'organizzazione del personale varia poi in rapporto alla tipologia del centro: nei centri collettivi di medie e grandi dimensioni il lavoro deve essere organizzato secondo ruoli e funzioni più articolate, i centri di piccole dimensioni e gli appartamenti richiedono un'organizzazione differente. Gli operatori indicati come requisito minimo sono da intendersi come l equipe complessiva che la struttura deve avere in organico in relazione alle persone ospitate. Resta requisito fondamentale che, pur con le dovute differenze di personale richiesto in base alla tipologia della struttura, tra il totale del personale impiegato nel progetto, deve essere sempre garantito il tempestivo intervento di personale in qualsiasi situazione di urgenza. Si precisa quindi che il numero degli operatori è calcolato su un orario a tempo pieno per definire il valore delle ore/servizio minime necessarie da garantire ed ha carattere indicativo; lo stesso monte ore può essere garantito con personale a orario frazionato. Mentre per copresenza si intende che dovranno essere presenti contemporaneamente in servizio più operatori, secondo necessità e secondo un principio di equilibrio gestionale e di sostenibilità. Tra il personale diurno è ricompreso il personale dell equipe multidimensionale. 2

3 LOTTO 1 ACCOGLIENZA DIFFUSA NEGLI APPARTAMENTI fino a 15 posti Come da linee guida Sprar, gli appartamenti si caratterizzano per una graduale auto-gestione dei beneficiari e per un conseguente intervento maggiormente esterno degli operatori, i quali possono affidare parte della gestione quotidiana della casa agli stessi beneficiari. Può essere sufficiente un referente per struttura con il compito di gestire i rapporti con i beneficiari e di questi con il contesto territoriale nel quale sono inseriti. Relativamente alla fornitura dei servizi previsti ogni referente dovrà essere in grado di attivare i servizi necessari e orientare i beneficiari sul territorio. Nel lotto 1 saranno distinti gli appartamenti in funzione della tipologia di beneficiari (uomini, donne, nuclei familiari) che potranno essere inseriti in prima o seconda accoglienza. In particolare sarà cura della Comunità Montana, a partire da criteri condivisi con le strutture e in collaborazione con le stesse, e in raccordo con la Prefettura Utg-Lecco, valutare quali siano le persone che possono dopo un periodo di prima accoglienza essere inserite in appartamenti di seconda accoglienza. Requisiti minimi figure professionali: Responsabile dell ente e personale amministrativo Operatori dell accoglienza diurni Operatore dell accoglienza di riferimento notturno Capacità di erogare i seguenti servizi obbligatori: assistenza legale, mediazione linguistico-culturale, insegnamento della lingua italiana, assistenza sanitaria, assistenza psicologica e sociale, accompagnamento e orientamento all accesso ai servizi del territorio, all'inserimento lavorativo, all'inserimento abitativo. 3

4 LOTTI 2 e 3 ACCOGLIENZA NEI CENTRI COLLETTIVI Le strutture da 16 fino a 200 posti si definiscono come centri collettivi di medie e grosse dimensioni che, come evidenziato nelle linee guida Sprar, proprio per le caratteristiche insite in questa tipologia di struttura, non garantisco ampi spazi di autonomia e partecipazione attiva da parte di tutti i beneficiari. Si rende quindi necessaria la presenza di operatori sia nelle ore diurne, che nelle ore notturne, per la gestione e l organizzazione delle attività. Requisiti minimi figure professionali: Responsabile dell ente e personale amministrativo Operatori dell accoglienza diurni Operatore dell accoglienza notturno (* è necessario allestire per lo stesso una stanza separata da quelle degli utenti con relativo servizio igienico) Mediatore linguistico-culturale e operatore legale Personale medico-infermieristico Capacità di erogare i seguenti servizi obbligatori: insegnamento della lingua italiana, assistenza psicologica e sociale, accompagnamento e orientamento all accesso ai servizi del territorio, all'inserimento lavorativo, all'inserimento abitativo 4

5 Struttura fino a 15 posti Struttura da 16 posti a 39 posti Struttura da 40 a 200 posti Operatori diurni Operatori notturni Solo reperibilità notturna, salvo esigenze particolari 1 operatore tutte le notti 1 operatore ogni 40 ospiti Mediatore linguisticoculturale Operatore informativa Infermiere Medico Insegnamento lingua italiana COORDINATORE AS o Educatore professionale Psicologo (arrotondamento al valore superiore (arrotondamento al valore superiore 5

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