CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
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1 ! CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa del Consigliere GUADAGNINI INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DEGLI ASPETTI DI INTERESSE SPECIFICO DELLA REGIONE VENETO NELL AMBITO DELLA QUOTA RISERVATA ALLE REGIONI NEI PIANI DI STUDIO SCOLASTICI AI SENSI DELL ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA L), DELLA LEGGE 28 MARZO 2003, N. 53 DELEGA AL GOVERNO PER LA DEFINIZIONE DELLE NORME GENERALI SULL ISTRUZIONE E DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
2 Presentato alla Presidenza del Consiglio il 4 aprile 2017! 2
3 INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DEGLI ASPETTI DI INTERESSE SPECIFICO DELLA REGIONE VENETO NELL AMBITO DELLA QUOTA RISERVATA ALLE REGIONI NEI PIANI DI STUDIO SCOLASTICI AI SENSI DELL ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA L), DELLA LEGGE 28 MARZO 2003, N. 53 DELEGA AL GOVERNO PER LA DEFINIZIONE DELLE NORME GENERALI SULL ISTRUZIONE E DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE R e l a z i o n e: In ambito regionale veneto, tra i giovani di età scolare che frequentano gli istituti di ogni ordine e grado, emerge la necessità di garantire l educazione e l informazione per prevenire e contrastare i danni creati dalle diverse forme di dipendenza patologica e dagli incidenti stradali. Il presente progetto di legge intende promuovere e sostenere tale educazione e informazione nell ambito della quota riservata alle Regioni nei piani di studio scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, ai sensi di quanto previsto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale, che all articolo 2, comma 1, lettera l) stabilisce che i piani di studio per il percorso di istruzione, predisposti nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e con un nucleo su base nazionale, devono prevedere una quota, riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegata con le realtà locali. Tenuto conto che per l effettiva attuazione del disposto sulla quota regionale di ore di insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado del citato articolo 2, comma 1, lettera l) della legge n. 53/2003, occorre: 1) una espressa disposizione normativa attuativa statale, così come è stato previsto per la quota di rispetto dell autonomia delle istituzioni scolastiche dall articolo 3 del D.M. 26 giugno 2000, n. 234; oppure 2) una intesa tra lo Stato e le Regioni, ma nessuna delle due modalità possibili di attuazione è stata fino ad oggi effettuata, la Giunta regionale viene autorizzata a stipulare intese, protocolli e ogni forma di accordo con il Ministero competente in materia di istruzione, con i Ministeri competenti nelle materie oggetto delle diverse forme di dipendenza patologica, o con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto o sue articolazioni territoriali. A livello regionale, sono stati specificamente individuati e disciplinati con legge regionale o mediante intese, protocolli o altre forme di accordo i seguenti aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegata con le realtà locali, di cui al citato articolo 2, comma 1, lettera l) della legge n. 53/2002:! 3
4 1) all articolo 20 della legge regionale 27 aprile 2015, n. 6 Legge di stabilità regionale per l esercizio 2015 : la dipendenza da gioco d azzardo patologico (GAP); 2) all Allegato A del Piano socio-sanitario regionale di cui alla legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale : le dipendenze derivanti dall uso del tabacco, delle sostanze stupefacenti e dall abuso di farmaci ed alcolici; 3) con protocolli, intese e ogni altra forma di accordo: le iniziative di educazione stradale realizzate a livello nazionale dai Ministeri competenti in materia di istruzione o di trasporti o da istituzioni pubbliche o private. La Giunta regionale, in attuazione di quanto sopra previsto, provvederà anche a definire gli appositi moduli didattici, ad emanare, sentita la competente commissione consiliare, indirizzi didattici relativi a tali moduli didattici e a promuovere, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, corsi facoltativi di formazione ed aggiornamento per gli insegnanti di ogni ordine e grado.! 4
5 INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DEGLI ASPETTI DI INTERESSE SPECIFICO DELLA REGIONE VENETO NELL AMBITO DELLA QUOTA RISERVATA ALLE REGIONI NEI PIANI DI STUDIO SCOLASTICI AI SENSI DELL ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA L), DELLA LEGGE 28 MARZO 2003, N. 53 DELEGA AL GOVERNO PER LA DEFINIZIONE DELLE NORME GENERALI SULL ISTRUZIONE E DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione 1. La Regione del Veneto, al fine di garantire l educazione e l informazione per prevenire e contrastare i danni causati dalle diverse forme di dipendenza patologica e dagli incidenti stradali, promuove e sostiene iniziative di educazione alla salute e di formazione nelle scuole di ogni ordine e grado a valere sulla quota riservata alla regione ai sensi dell articolo 2, comma 1, lettera l), della legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale. Art. 2 Individuazione degli aspetti di specifico interesse regionale 1. Ai sensi e per gli effetti e per il conseguimento delle finalità di cui alla presente legge, sono individuati i seguenti aspetti di interesse specifico regionale, anche collegati con le realtà locali: -a) dipendenza da gioco d azzardo patologico (GAP), ai sensi dell articolo 20 della legge regionale 27 aprile 2015, n. 6 Legge di stabilità regionale per l esercizio 2015 ; -b) dipendenze derivanti dall uso del tabacco, delle sostanze stupefacenti e dall abuso di farmaci ed alcolici, ai sensi del Piano socio-sanitario regionale di cui all Allegato A della legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario regionale ; -c) sicurezza stradale, in collaborazione e coordinamento con le iniziative di educazione stradale realizzate a livello nazionale dai Ministeri competenti in materia di istruzione o di trasporti o da istituzioni pubbliche o private. Art. 3 - Disposizioni attuative 1. La Giunta regionale, in attuazione della presente legge, provvede a:! 5
6 a) definire appositi moduli didattici nell ambito della quota regionale riservata dalla vigente legislazione, nel rispetto dei piani obbligatori di studio definiti dalla normativa nazionale e dell autonomia didattica delle istituzioni scolastiche; b) emanare, sentita la competente commissione consiliare, indirizzi didattici relativi ai moduli didattici di cui alla lettera a); c).promuovere, d intesa con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, nell ambito dell istruzione scolastica, corsi facoltativi di formazione ed aggiornamento diretti agli insegnanti di ogni ordine e grado. 2. Al fine di attivare le iniziative a valere sula quota regionale, la Giunta regionale è autorizzata a stipulare intese, protocolli e ogni forma di accordo con il Ministero competente in materia di istruzione, con i Ministeri competenti nelle materie oggetto dei moduli didattici ai sensi degli articoli 2 e 3, o con l Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto o sue articolazioni territoriali. Art. 4 - Clausola di invarianza finanziaria 1. All'attuazione della presente legge si provvede senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale e nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.! 6
7 INDICE Art. 1 - Finalità ed ambito di applicazione Art. 2 Individuazione degli aspetti di specifico interesse regionale Art. 3 Disposizioni attuative Art. 4 Clausola di invarianza finanziaria! 7
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