Prati imperiali Kaserbisn. Alessandro Buosi

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2 Prati imperiali Kaserbisn Alessandro Buosi

3 Dichiarazione Ambientale 2015

4 DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015 Terza Edizione (triennio ) Revisione 01 del Redatta secondo i requisiti del Regolamento CE n. 1221/2009 e ss.mm.ii. Codici attività NACE: Questa dichiarazione ambientale è stata preparata da: ALESSANDRO BUOSI Responsabile Sistema Gestione per EMAS / OHSAS Responsabile Servizio Ambiente e Sicurezza MARA OSS BALS ALESSIA RUFFINI Servizio Ambiente e Sicurezza e approvata da: ALESSANDRO DOLFI Presidente del Consiglio di Amministrazione ROBERTO BORTOLOTTI Direttore Generale Rappresentante della Direzione per EMAS / OHSAS Riferimento per informazioni riguardanti il sistema ed EMAS AMNU S.p.A. SERVIZIO AMBIENTE E SICUREZZA Viale dell Industria 4/L Pergine Valsugana (TN) Italia Tel fax e mail: segreteria@amnu.net web:

5 La Dichiarazione Ambientale Questa Dichiarazione Ambientale è stata redatta nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento 1221/2009 e ss.mm.ii., meglio conosciuto come Regolamento EMAS 3 (Eco Management and Audit Scheme). EMAS è un sistema volontario di gestione eco compatibile, il quale impegna le aziende e le organizzazioni che vi aderiscono a dedicare sempre più attenzione alle tematiche ambientali. La rinnovata adesione di AMNU ad EMAS, alla scadenza della seconda Registrazione, testimonia il continuo interesse per tali argomenti e per il territorio di cui la società fa parte. La Dichiarazione Ambientale è un documento pubblico e costituisce lo strumento principale di comunicazione diretta tra AMNU ed i collaboratori, i cittadini, gli Enti e tutti i soggetti interessati dalle attività della società (stakeholder). AMNU si impegna a trasmettere annualmente al Comitato Sezione EMAS Italia gli aggiornamenti della Dichiarazione Ambientale, convalidati da un verificatore ambientale accreditato; gli stessi, che conterranno i dati relativi all anno di riferimento ed il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, saranno poi messi a disposizione del pubblico. Le statistiche, i risultati e le informazioni riportate in questa dichiarazione ambientale sono aggiornate in base ai dati disponibili alla data del 31 dicembre Qualora non fossero disponibili i dati dell intero anno, i risultati sono stati stimati in base ai valori conosciuti al 30 novembre Il campo di applicazione Il campo di applicazione della presente Dichiarazione Ambientale è relativo ai: Servizi di igiene ambientale: raccolta, trasporto ed avvio a smaltimento e/o recupero di rifiuti indifferenziati e differenziati, spazzamento stradale, gestione dei centri di raccolta materiale Servizi funebri: onoranze funebri e gestioni cimiteriali Il Verificatore Ambientale Il Verificatore Ambientale che ha convalidato la presente Dichiarazione Ambientale, ai sensi del Regolamento CEE 1221/2009 e ss.mm.ii., è l ing. Francesco Baldoni, Via del Fiume 21, Fano (PU I), accreditato con il numero IT V 0015.

6 Il nostro cammino Sempre più il concetto di sostenibilità si pone al centro della vita di tutti noi, cittadini ed imprese. Un approccio etico alle tematiche ambientali, economiche e del territorio risulta fondamentale per uno sviluppo imprenditoriale completo. Questo pensiero ha generato l esigenza di migliorare la qualità ambientale e l efficienza dei nostri servizi. Partendo dal presupposto di sfruttare questa opportunità per poter progredire, riconoscendo le proprie responsabilità verso la comunità e l ambiente in cui opera, AMNU ha intrapreso un percorso tanto difficile quanto stimolante che ha portato ad un effettivo cambiamento gestionale, grazie alla fattiva partecipazione di tutta la struttura aziendale e dei soggetti che, a vario titolo, hanno intersecato le propri attività con quelle della società. Il cambiamento culturale dell intera azienda, processo non a breve termine e tuttora in corso, è stato messo in moto attraverso la formazione continua, l organizzazione e la comunicazione, ed esternamente mediante la realizzazione di rapporti di partnership con gli stakeholder. L impegno speso nel primo e secondo triennio di adesione ad EMAS ha visto una sua concreta realizzazione con l ottenimento di importanti riconoscimenti quali la Registrazione EMAS, la Certificazione OHSAS ed il posizionamento ai primi posti nella classifica nazionale per Consorzi, stilata da Legambiente nell ambito dell iniziativa Comuni Ricicloni. La nostra speranza è che tutti coloro che sono o saranno coinvolti, direttamente od indirettamente, nelle nostre attività possano comprendere, anche attraverso questo documento, le motivazioni che ci spingono ad insistere su questo percorso, aiutandoci attivamente attraverso suggerimenti, proposte e anche critiche, se costruttive, per lavorare insieme ad uno sviluppo sempre più sostenibile. Pergine Valsugana, 26 gennaio 2015 AMNU S.p.A. IL PRESIDENTE Alessandro Dolfi

7 INDICE: Inquadramento geografico territoriale Il sito e le attività La società La sede Servizi ed attività di AMNU Servizi di igiene ambientale Servizi funebri Servizi generali La struttura organizzativa Sistema di Gestione Il sistema di gestione integrato La politica aziendale di AMNU Storia del sistema di gestione di AMNU Struttura organizzativa e responsabilità Formazione e coinvolgimento del personale ASPETTI ED IMPATTI AMBIENTALI DI AMNU La valutazione degli aspetti ambientali La gestione degli aspetti ambientali ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI Efficienza energetica Energia elettrica gas per riscaldamento Rendimento caldaie Carburante per autotrazione Acqua Consumi idrici Scarichi idrici Rifiuti Quarto aggiornamento al Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti Area servizi ambientali Area servizi speciali Sede aziendale Area funebre cimiteriale Biodiversità Impatto visivo... 39

8 Utilizzo del terreno Emissioni in atmosfera Gas di scarico degli automezzi Rumore Odori Sostanze lesive per l ozono Sostanze pericolose e serbatoi Altri indicatori Gestione delle emergenze Prevenzione incendi Sicurezza Indici INAIL di frequenza e gravità Aspetti ambientali indiretti Gestione dei fornitori di prodotti e prestazioni Emissioni in atmosfera Rapporti con l esterno Indagine conoscitiva sul sistema di raccolta dei rifiuti Comunicazione con gli utenti Campagne pubblicitarie Visite scolastiche Partecipazioni ad iniziative di carattere ambientale Strumenti di comunicazione esterna Attività di miglioramento e risultati raggiunti Attività di miglioramento e risultati raggiunti in passato OBIETTIVI NON RAGGIUNTI...59 Obiettivi, programmi ed investimenti ambientali Obiettivi, programmi ed investimenti ambientali Investimenti per il prossimo triennio... 63

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10 Canzolino 2013 Alessandro Buosi

11 Inquadramento geografico territoriale

12 Localizzazione geografica La sede aziendale è ubicata all interno della zona industriale di Pergine Valsugana, comune situato nella parte centrale dell Alta Valsugana, ad una altitudine di 480 m. s.l.m.. I sette centri di raccolta sono dislocati in vari Comuni, in aree periferiche, dove le zone residenziali sono scarse o non presenti. L estensione complessiva del sito principale e dei centri di raccolta, è di circa m 2. Il territorio L'Alta Valsugana e Bersntol, Comunità di Valle della Provincia Autonoma di Trento, coincide con la parte occidentale della Valsugana, dal territorio del comune di Trento (ad ovest), fino al confine con il comune di Novaledo (ad est) e comprende al suo interno anche la Valle dei Mocheni (Bersntol in idioma mocheno). Il capoluogo è Pergine Valsugana. La geografia della valle è dominata dallo scorrere del Fiume Brenta, che nasce dai laghi di Levico e Caldonazzo, e prosegue in direzione est, per poi sfociare nel Mare Adriatico. Importante è anche il torrente Fersina, le cui sorgenti si trovano nell alta Valle dei Mocheni Bersntol, il quale passa per Pergine Valsugana per gettarsi poi nel fiume Adige nella città di Trento. Dal punto di vista orografico, la vallata è racchiusa da due catene montuose: a nord dalla catena del Lagorai, che la separa dalla Valle di Fiemme e a sud dalla catena Cima XII Ortigara, che la separa dalla Provincia di Vicenza. Ai tempi dell'impero Romano, lungo la Valsugana transitava la Claudia Augusta Altinate, importante via di comunicazione che collegava il porto sull'adriatico di Altino con la città tedesca di Augusta. Resti di questa strada si trovano nei Comuni di Pergine Valsugana e Tenna. Durante il medioevo la zona fu dominata dal ducato longobardo di Trento e dai Franchi, per poi essere contesa dai conti del Tirolo e dal Principato vescovile di Trento. Superato il Medioevo si insediò nella zona più orientale il dominio della Repubblica di Venezia. Il ruolo strategico della Valsugana è attestato dalla presenza di numerosi castelli, tra i quali è giunto fino a noi in ottime condizioni Castel Pergine. In epoca più recente la Valsugana diventò sede di tensioni internazionali: con il Trentino passato sotto il dominio dell'impero Austro Ungarico e il Veneto ceduto all'italia alla fine della III guerra di indipendenza (1866), il nuovo confine tra i due Stati tagliava in due la valle. Alla fine della Prima guerra mondiale (durante la quale la vallata fu sede di numerose battaglie), la zona passò sotto il controllo italiano. Testimonianza dell'impatto della Grande Guerra è la presenza di numerosi forti militari: Forte Vezzena (foto a sinistra), Forte Col dele Benne e Forte Tenna sono tra i più famosi. La Valsugana è percorsa dalla ex S.S. 47, in buona parte a quattro corsie, che collega direttamente Bassano del Grappa (e da qui Vicenza e Padova) a Trento. La linea ferroviaria Trento Venezia collega la valle con il Veneto centro orientale; da alcuni anni sulla tratta Borgo Valsugana Trento è entrata in funzione una metropolitana di superficie. Lungo la vallata si snoda anche una pista ciclabile, denominata Ciclopista della Valsugana; frutto dell'unione di diversi tratti di piste ciclabili, permette di pedalare da Pergine Valsugana fino al Veneto. La maggior parte del territorio è utilizzato per scopi agricoli con zone specifiche di coltivazione di mele e ciliegie. Nel Perginese e nella Valle dei Mocheni Bersntol è presente la coltivazione dei piccoli frutti (lamponi, fragole, mirtilli). Le colline sono ricoperte di vigneti. Le attività produttive ed artigianali sono raggruppate nel fondo valle. Buona è l attività turistico ricreativa, data dalla presenza dei laghi di Caldonazzo, Levico e Serraia, della stazione sciistica Panarotta 2002, della Valle dei Mocheni Bersntol e dei campeggi che attirano numerosi turisti sia italiani, sia stranieri. 12

13 13 Dichiarazione Ambientale 2015

14 Pergine Fontana Palazzo Crivelli Alessandro Buosi

15 Il sito e le attività

16 La società Tabella 1 dati sintetici Nel 1968 il Comune di Pergine Valsugana deliberò di costituire una Azienda Municipalizzata per la gestione dei servizi di igiene urbana, onoranze funebri e trasporto infermi; la competenza di quest ultimo servizio fu poi trasferita alle Aziende Sanitarie Locali. Nel corso del decennio l allora Azienda Municipalizzata allargò il proprio bacino di competenza, svolgendo i servizi di igiene ambientale per i comuni dell'alta Valsugana, con le esclusioni dei Comuni di Lavarone e Luserna, accorpati per la raccolta rifiuti ad un altro bacino. Il 4 dicembre 1997, sedici dei diciotto Comuni serviti dall Azienda Municipalizzata costituirono AMNU S.p.A.. Nel 2006, anche i comuni di Centa San Nicolò e di Tenna entrarono a far parte della compagine sociale. Il capitale sociale di AMNU è totalmente pubblico. I Comuni serviti, nonché soci, sono: Baselga di Piné, Bedollo, Bosentino, Calceranica al Lago, Caldonazzo, Centa San Nicolò, Civezzano, Fierozzo Vlarotz, Fornace, Frassilongo Garait, Levico Terme, Palù del Fersina Palai en Bersntol, Pergine Valsugana, Sant Orsola Terme, Tenna, Vattaro, Vignola Falesina, Vigolo Vattaro. Complessivamente il bacino di utenza, al , contava circa abitanti equivalenti. u.m Fatturato m Utile d esercizio m Investimenti m Dipendenti (al 31.12) n Rifiuti raccolti t Raccolta differenziata % 79,2 79,6 80,5 m = migliaia di t = tonnellate La sede La sede di AMNU è a Pergine Valsugana in Viale dell'industria 4/L, nel medesimo complesso in cui hanno sede il Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco ed il Cantiere Comunale. Figura 1 mappa sede 16

17 Servizi ed attività di AMNU AMNU è una cosiddetta multiutility che opera nell ambito dei servizi pubblici locali. L insieme delle attività è riconducibile a tre settori principali, cui si aggiungono i servizi amministrativi: 1. servizi di igiene ambientale 2. servizi funebri 3. servizi generali Servizi di igiene ambientale All interno del settore sono individuate quattro aree di intervento: 1. raccolta stradale di rifiuti urbani indifferenziati e differenziati 2. raccolta rifiuti speciali 3. gestione dei centri di raccolta materiale e zonali (CRM e CRZ) 4. spazzamento stradale meccanico e manuale 1. Raccolta rifiuti urbani La raccolta del rifiuto secco residuo avviene mediante contenitori personalizzati dotati di microchip, il quale registra la volumetria scaricata. I dati raccolti sono utilizzati per addebitare ai cittadini la parte variabile della tariffa in base all effettiva quantità di rifiuti conferita. La raccolta dei rifiuti differenziabili si attua a mezzo cassonetti stradali (organico, carta e cartoni, vetro, imballaggi leggeri); in alternativa alla raccolta stradale, il cittadino può conferire presso i CRM, con esclusione della frazione organica, tali tipologie di rifiuti. Il passaggio degli autocompattatori avviene in base alle frequenze concordate con le amministrazioni comunali, seguendo la turnazione prestabilita. 2. Raccolta rifiuti speciali La raccolta dei rifiuti speciali è effettuata presso il CRZ di Pergine Valsugana, dove le ditte e le imprese possono conferire i rifiuti autorizzati; in alternativa si eseguono servizi su chiamata. Per poter svolgere queste attività AMNU è regolarmente iscritta all albo delle imprese di gestione rifiuti. Tabella 2 classi di iscrizione all albo Categoria 1o classe C Categoria 2bis Categoria 4 classe F Categoria 5 classe F Descrizione Raccolta e trasporto di rifiuti urbani e sottocategorie spazzamento meccanico Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedente trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all articolo 212, comma 8, del D. Lgs. 152/2006 Raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi Raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi 3. Gestione centri raccolte differenziate Figura 2 inaugurazione del C.R.M. di Levico Terme A partire dal 2003, AMNU ha inteso realizzare sul territorio, in collaborazione con gli Enti pubblici (Provincia di Trento ed amministrazioni comunali), una serie di infrastrutture che permettessero ai cittadini di avere a disposizione un luogo presidiato dove conferire i propri rifiuti differenziabili. La realizzazione dei centri di raccolta, che ha avuto termine nel 2009 con l apertura del CRM di Levico Terme, consente infatti di conferire una vasta quantità di tipologie di rifiuti differenziabili quali carta, cartone, vetro, bottiglie in plastica, imballaggi in plastica, olio alimentare, legno, ramaglie, sfalci, ferro, indumenti usati, ecc.; appare evidente come sarebbe stato impossibile organizzare raccolte stradali per ciascuna tipologia di rifiuto, sia per i costi economici, sia per gli impatti ambientali cui le stesse avrebbero dato origine. 17

18 Tabella 3 Frequenze di raccolta Presso i CRM è pertanto possibile conferire i rifiuti urbani domestici in maniera differenziata, nonché i rifiuti ingombranti, secondo quanto previsto dallo specifico regolamento, esposto in ogni centro o reperibile sul sito Su chiamata ed a pagamento, AMNU effettua anche servizi di raccolta domiciliare di rifiuti ingombranti e speciali. L iter per la realizzazione di una stazione di trasferimento è giunto alla fase dell esproprio dell area su cui sarà costruita l infrastruttura; tale impianto permetterà di stoccare temporaneamente i rifiuti differenziati al fine di caricarli su mezzi di maggiore capacità, al fine di ridurre al minimo possibile i viaggi verso i centri di trattamento / smaltimento. 4. Spazzamento stradale Lo spazzamento stradale, meccanico e manuale, viene effettuato, per le amministrazioni comunali che ne hanno fatto richiesta, in modo diretto; consiste nella pulizia programmata del suolo pubblico, dei parchi pubblici e nello svuotamento dei cestini, con interventi diversificati in base a quanto previsto dai contratti di servizio. Nel periodo estivo viene curata la pulizia delle spiagge lungo lago. Servizio frequenza minima Frequenza massima Raccolta rifiuto residuo mensile settimanale (estiva) quindicinale (invernale) Apertura centri di raccolta bisettimanale giornaliera Spazzamento stradale manuale bimestrale giornaliera Spazzamento stradale meccanico semestrale settimanale Pulizia spiagge Servizi funebri 3 gg./settimana (estiva) mensile (invernale) giornaliera (estiva) quindicinale (invernale) All interno di tale settore sono individuate due aree di intervento: 1. onoranze funebri 2. servizi cimiteriali 1. Onoranze funebri AMNU svolge tutte le tipologie di servizio relative alle onoranze funebri. La società è in grado di offrire un servizio di pronto intervento, garantito 24 ore su 24, sia per servizi funebri, sia per il recupero di vittime di incidenti stradali e/o infortuni. I trasporti di salme sono effettuati esclusivamente con mezzi idonei e da personale interno specializzato. I servizi di onoranze funebri sono su richiesta ed a titolo oneroso. Per i Comuni che ne hanno fatto richiesta, AMNU provvede a tutte le operazioni di Polizia Mortuaria, in coordinamento con l Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (A.P.S.S.) e con le Forze dell Ordine. 2. Servizi cimiteriali AMNU cura la manutenzione dei cimiteri dei Comuni Soci, effettuando tutte le operazioni relative alle inumazioni ed alle tumulazioni, nonché alla bonifica, quando necessario, di interi quadri o dell intero camposanto. Le operazioni relative ad inumazioni e tumulazioni, esumazioni ed estumulazioni, sono richieste dai familiari del defunto, mentre le attività di bonifica del cimitero sono richieste direttamente dalle amministrazioni comunali. Per tutti gli interventi citati, AMNU si avvale di personale interno specializzato e di idonei mezzi meccanici; per far fronte a possibili picchi di lavoro e per le operazioni più elementari, AMNU può utilizzare risorse esterne all azienda. Anche i servizi cimiteriali sono a titolo oneroso. Attualmente AMNU si occupa della gestione integrale dei cimiteri nei comuni di Baselga di Piné, Civezzano, Frassilongo Garait, Pergine Valsugana, Sant Orsola Terme e Tenna, per un totale di 28 cimiteri serviti. Per il Comune di Calceranica al Lago viene svolto il servizio di gestione delle inumazioni e delle tumulazioni. 18

19 Servizi generali All interno di tale settore sono ricomprese le attività svolte dal servizio di manutenzione interna, che si occupa della manutenzione programmata e delle riparazioni degli automezzi aziendali. Nel caso che gli interventi richiedano prestazioni specialistiche, AMNU si affida direttamente alle reti di assistenza delle case costruttrici dei telai e delle attrezzature di compattazione. La struttura organizzativa L organizzazione dell azienda è descritta dal seguente organigramma, il quale tiene conto di quanto previsto dalle norme in materia di sicurezza e salute sul lavoro, riportando pertanto le figure previste da tale normativa: Figura 3 organigramma aziendale L organico previsto per il 2015 conterà 63 dipendenti effettivi, di cui 2 inseriti nell area direzionale, 12 nell area amministrativa, 41 nell area igiene ambientale, 7 nell area funebre cimiteriale ed 1 nell area servizi generali. Ad essi si aggiungeranno: due dipendenti a tempo determinato, inseriti nell area igiene ambientale, necessari per fare fronte all incremento dell attività stagionale legata al turismo estivo; due dipendenti a tempo determinato, inseriti nell area amministrativa, per la sostituzione di personale assente per maternità e per l attivazione di un service amministrativo per conto terzi. 19

20 Fuochi sul Lago di Caldonazzo Alessandro Buosi

21 Sistema di Gestione

22 Il sistema di gestione integrato Coerentemente alla valutazione degli aspetti ambientali e della sicurezza riguardanti le proprie attività, AMNU ha implementato un sistema di gestione rispondente ai requisiti OHSAS 18001:2007 ed al Regolamento EMAS 1221/09. Tali norme, ad adesione volontaria, prevedono una gestione sistematica di tutti gli aspetti ambientali e della salute e sicurezza sul lavoro, nonché una definizione dei corrispettivi obiettivi e traguardi da raggiungere per la società. Di seguito si riporta il documento di politica aziendale, in accordo a quanto previsto dalle citate norme. La politica aziendale di AMNU AMNU S.p.a., società costituita nel 1997 dai Comuni del comprensorio Alta Valsugana, opera all interno del territorio della Provincia Autonoma di Trento, ponendo una particolare attenzione alla tutela ambientale al fine di fornire ai cittadini servizi che aiutino a migliorare l ambiente ed a prevenirne l inquinamento. La salvaguardia e la tutela dell ambiente sono una costante individuabile nelle diverse modalità di erogazione dei servizi, allo scopo di contribuire al raggiungimento dei principi di sviluppo sostenibile. Riveste ulteriore condizione imprescindibile per l erogazione dei servizi il garantire ai propri dipendenti e collaboratori la possibilità di operare nelle migliori condizioni di sicurezza, prevenendo gli infortuni e le malattie professionali. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione ed il Datore di Lavoro per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, si impegnano ed adottano tutte le misure affinché venga istituito e mantenuto un efficace Sistema integrato di Gestione Ambientale e Sicurezza, conforme al regolamento EMAS ed alle norme OHSAS 18001, che assicuri, oltre alla conformità rispetto alle disposizioni di legge vigenti, il perseguimento dei principi di prevenzione dell inquinamento nonché degli infortuni e delle malattie professionali, garantendo il miglioramento continuo delle proprie prestazioni. AMNU opera nel rispetto dei citati principi, al fine di: coinvolgere i cittadini nelle attività di raccolta differenziata, riducendo i rifiuti conferiti in discarica e l utilizzo di materie prime, anche mediante l organizzazione di incontri formativi ed informativi; minimizzare il consumo di risorse energetiche; ottimizzare le attività di raccolta rifiuti, pur mantenendone i più elevati standard di erogazione, allo scopo di ridurne le emissioni in atmosfera e l impatto sulla viabilità; attivare una gestione maggiormente rispettosa dell ambiente per le attività di onoranze funebri e di gestione cimiteriale, pur mantenendo i più elevati standard igienico sanitari; coinvolgere i lavoratori, anche tramite i loro rappresentanti, nell individuazione delle possibili azioni di miglioramento in termini ambientali e di sicurezza; coinvolgere attivamente nel Sistema di Gestione Ambientale e della Sicurezza, i fornitori e le imprese operanti nei siti della società, in modo che possano contribuire al miglioramento delle prestazioni di AMNU; comunicare verso l esterno la politica di AMNU, gli obiettivi di miglioramento ed i dati che descrivono le prestazioni ambientali e della sicurezza. Pergine Valsugana, 18 settembre 2013 Roberto Bortolotti Datore di Lavoro di AMNU S.p.A. 22

23 Storia del sistema di gestione di AMNU Nel 2007, AMNU, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Baselga di Piné, Bedollo e Sant Orsola Terme, ha aderito al progetto promosso dalla Provincia Autonoma di Trento per la registrazione EMAS degli enti pubblici del Trentino. Per quanto riguarda la nostra società, nell ambito del progetto: sono stati effettuati audit ambientali presso la sede aziendale e presso i centri di raccolta materiale; sono stati realizzati strumenti di gestione finalizzati all introduzione di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alle normative esistenti (ISO ed EMAS). Al termine del percorso, a dicembre 2007, sono state definite le procedure gestionali ed operative, dirette al controllo sistematico degli aspetti ambientali propri delle attività svolte. L azienda è stata sottoposta quindi ad accertamento da parte di un Verificatore Ambientale accreditato e ha conseguito, nel febbraio 2008, la registrazione EMAS per le attività di igiene ambientale. A febbraio 2009, nel corso della prima verifica di mantenimento della registrazione EMAS, è stato esteso il campo di applicazione della registrazione alle attività funebri e cimiteriali, con emissione di un nuovo certificato; da quel momento, tutte le attività eseguite da AMNU sono ricomprese nella registrazione EMAS. La soddisfazione per il risultato raggiunto, unita ad una sempre maggiore consapevolezza sulla necessità di avere il maggior controllo gestionale possibile sui servizi svolti, hanno fatto in modo che, nel corso del 2009, AMNU si ponesse come ulteriore importante traguardo la certificazione BS OHSAS in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro; a tale scopo è stata deliberata l adozione di un Sistema di Gestione Integrato che raggruppasse al proprio interno sia gli aspetti ambientali, sia gli aspetti legati alla sicurezza ed alla salute sul lavoro. Quest ultima attività ha impegnato severamente la struttura amministrativa ma nel contempo ha contribuito ad apportare dei cambiamenti significativi nella cultura aziendale e nelle modalità operative di svolgimento delle attività lavorative. Ad agosto 2010 l iter è giunto alla sua conclusione con il conseguimento della Certificazione BS OHSAS 18001:2007. Nel 2012 la registrazione EMAS è stata rinnovata per il triennio Nel 2014 è stato richiesto l accreditamento della certificazione 18001, per la quale in data 9 gennaio 2014 è stato emesso il certificato con accreditamento UKAS n. IT236339/UK, avente validità fino al 9 agosto

24 Tabella 4 formazione erogata Struttura organizzativa e responsabilità Per la gestione degli aspetti ambientali e della sicurezza, AMNU ha stabilito che ogni area di attività (compresa la Direzione Generale) è responsabile della corretta applicazione dei principi e dei metodi contenuti nel Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza (SGAS) alle attività che le sono affidate; per fare questo ogni Responsabile di Area coinvolge i propri collaboratori. Formazione e coinvolgimento del personale La partecipazione attiva dei dipendenti costituisce una forza motrice ed una condizione indispensabile per garantire la costante applicazione del Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza, nonché il continuo miglioramento dello stesso. Per fare questo il personale deve possedere le competenze necessarie a garantire la corretta esecuzione delle attività di propria pertinenza. A tale fine sono state individuate le necessità formative e le forme di partecipazione per coinvolgere i dipendenti nel processo di miglioramento delle prestazioni aziendali. Nel Sistema di Gestione è previsto un piano di formazione del personale, con particolare attenzione alle tematiche riguardanti la sicurezza e la salute sul lavoro ed alle attività che hanno, o che potrebbero avere, impatti significativi sull ambiente. È stato designato un auditor interno, il quale è stato formato tramite un corso di formazione di 24 ore in accordo alla norma UNI EN ISO 19011; a sua volta questa figura professionale ha formato altri due auditor interni che possano fungere da supporto N. persone coinvolte N. ore di formazione N. corsi / incontri formativi Come previsto dal Sistema di Gestione, si continuerà a formare tutti i neoassunti e tutte le persone che per motivi gestionali potrebbero essere oggetto di un cambio di mansioni. Inoltre, per stimolare ulteriormente la partecipazione dei dipendenti e il miglioramento delle prestazioni ambientali e della sicurezza dell azienda, l erogazione di parte del premio di risultato è stata legata a obiettivi inerenti le tematiche contenute nel Sistema di Gestione. 24

25 25 Dichiarazione Ambientale 2015

26 Maso Alessandro Buosi

27 ASPETTI ED IMPATTI AMBIENTALI DI AMNU

28 La valutazione degli aspetti ambientali L identificazione e la valutazione degli aspetti ambientali sono fondamentali all interno del Sistema di Gestione Ambientale (SGA), poiché consentono di avere una visione complessiva della direzione in cui la società si sta muovendo in campo ambientale, permettendole di definire al meglio la propria Politica, gli obiettivi ed i traguardi attesi. L identificazione degli aspetti ambientali è stata eseguita considerando le attività passate, presenti e programmate, valutandole in condizioni di funzionamento normali, anomale e di emergenza. Sono stati considerati sia gli aspetti ambientali diretti (sui quali l azienda ha il completo controllo), sia quelli indiretti (su cui l azienda non ha un controllo completo, ma sui quali potrebbe comunque esercitare influenza). Il Responsabile del Sistema di Gestione (RSG) provvede, in collaborazione con la Direzione (DIR), a valutare gli aspetti ambientali e ad identificare eventuali nuovi aspetti ambientali. Il metodo di valutazione per predisporre l analisi ambientale è stato così applicato: suddivisione delle attività in aree ambientali, corrispondenti ai reparti operativi ed amministrativi, comprese anche le pertinenze esterne; in ogni area ambientale sono state individuate le attività svolte, valutando, per ognuna di essa, i relativi impatti ambientali. Le valutazioni relative agli aspetti ambientali sono raccolte negli appositi registri del Sistema di Gestione Ambientale e sono periodicamente aggiornate. AMNU metterà a disposizione la procedura utilizzata per la valutazione degli aspetti ambientali a chiunque ne faccia richiesta. Figura 4 Schema semplificato degli aspetti ambientali 28

29 La gestione degli aspetti ambientali Il controllo degli aspetti ambientali si basa: sulla continua gestione e sorveglianza nel rispetto delle procedure del Sistema di Gestione Ambientale; sul monitoraggio degli indicatori ambientali; sul mantenimento dell efficienza degli impianti e delle attrezzature. Il controllo della conformità e dell efficacia del Sistema di Gestione è garantito dalle verifiche ispettive (audit), effettuate sia in base al relativo piano di audit, elaborato annualmente, sia quando si rilevi necessario controllare specifiche attività o reparti. Gli audit sono condotti da personale qualificato, sia interno che esterno; i risultati degli audit sono trasmessi alla Direzione che li verifica e se necessario adotta le relative azioni correttive. Tabella 5 elenco degli aspetti ambientali maggiormente significativi ASPETTO AMBIENTALE Tipologia Condizioni Odori D N / A Scarichi idrici D N / E Rifiuti D N Rumore D N / A Sostanze lesive per l ozono D N Emissioni in atmosfera I N / A Rifiuti I N Suolo e sottosuolo I N Tipologia D = diretto I = indiretto Condizioni N = normali A = anomale E = emergenza 29

30 Forza Alessandro Buosi

31 ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI

32 Efficienza energetica Energia elettrica gas per riscaldamento Nel 2014, l energia elettrica utilizzata dalle unità locali aziendali (125 MWh) è stata prodotta da fonti rinnovabili (idroelettrica) certificate GO RECS, come da certificato rilasciato in data 20 gennaio 2015 dal fornitore Trenta S.p.a.. A tale scopo sono stati annullati 125 certificati GO RECS; mediante l utilizzo di tali certificazioni, l acquirente finanzia l energia pulita, testimoniando il proprio impegno a favore dell ambiente. La certificazione è basata sull'immissione in rete (tramite l'annullamento di certificati RECS) di un quantitativo di energia rinnovabile, quindi pulita, pari al consumo di energia di cui l Azienda chiede la certificazione. La certificazione può coprire la totalità dei consumi piuttosto che una singola linea produttiva, una singola sede societaria o essere utilizzata per rendere eco compatibile un evento, limitando l impatto ambientale di quest ultimo. I dati riportati nel grafico relativo ai consumi di energia elettrica del triennio evidenziano un incremento dei consumi rispetto al precedente periodo (1.197 KWh/dipendente contro KWh/dipendente); anche nei consumi di gas metano si riscontra un incremento, pari al 15,5% (67 m 3 /dipendente). Va tenuto conto che i consumi di gas metano risentono delle condizioni atmosferiche e delle temperature registrate nelle varie stagioni invernali che si sono succedute, e che, comunque, il dato (stimato) del 2014 è il linea con i risultati del precedente triennio. Grafico 1 consumi energia (kwh / dipendente) Grafico 2 consumi di metano (m 3 / dipendente) * dati stimati sulla base delle letture al

33 Rendimento caldaie La sede di AMNU è riscaldata da una centrale termica alimentata a metano, composta da tre caldaie la cui potenza complessiva è pari a 405 kw; il centro di raccolta materiali di Pergine Valsugana è riscaldato da una caldaia con potenza inferiore a 35 kw. La centrale termica è controllata ed assoggetta a regolare manutenzione da parte di una ditta esterna specializzata in tali attività con le cadenze previste dalla normativa vigente. Nei grafici è riportato il rendimento delle caldaie; si ricorda che il rendimento minimo ammesso non può essere inferiore all 86%. Grafico 3 Rendimento energetico per singola caldaia Carburante per autotrazione Grafico 4 Rendimento energetico delle caldaie per anno Nel corso del triennio , a fronte di un incremento delle percorrenze del 3,8% ( km/anno contro i del triennio precedente), si è registrato un calo dei consumi, rapportati alle percorrenze, pari al 2,1%, passando da 0,3862 litri per chilometro percorso a 0,3780 litri per chilometro. Questo risultato positivo è da addebitarsi alla attenta riorganizzazione dei giri di raccolta ed alla continua ricerca di automezzi equipaggiati con le migliori tecnologie disponibili sul mercato ai fini di contenere consumi ed emissioni. Grafico 5 consumo gasolio per autotrazione (litri / km percorsi) Acqua Consumi idrici La maggior parte dell acqua consumata da AMNU è utilizzata per erogare il servizio di lavaggio dei cassonetti e per il lavaggio degli automezzi. Rispetto alla quantità di acqua prelevata nel 2013 ultimo dato disponibile, circa 402 m 3 (685 m 3 nel 2012) sono stati utilizzati per il lavaggio dei cassonetti e per bagnare le strade durante lo spazzamento meccanico, al fine di limitare la diffusione di polveri. Prima del 2008 i consumi idrici erano notevolmente inferiori; ciò era dovuto alla mancanza di un adeguato impianto di lavaggio degli automezzi. L adozione di un idoneo impianto di depurazione ha permesso di azzerare la produzione di acque di lavaggio che erano precedentemente smaltite con autobotte (codice C.E.R *), fatto che, oltre al risparmio economico, ha comportato benefici ambientali conseguenti al mancato trasporto di 33

34 tali rifiuti (emissioni in atmosfera, utilizzo di risorse energetiche gasolio, traffico). Riportiamo di seguito l andamento del consumo di acqua, rapportato al numero di mezzi che utilizzano l impianto di lavaggio. Grafico 6 acqua consumata dalla sede (m 3 / numero di mezzi) * stima sulla base della lettura effettuata il Scarichi idrici SCARICO ACQUE CIVILI E PRODUTTIVE (SEDE) Pur non essendo previste dalla vigente normativa particolari scadenze o controlli sulla qualità delle acque in uscita dall impianto di depurazione, AMNU ha adottato un protocollo di verifica volontario che prevede un servizio di vigilanza, affidato ad un consulente esterno qualificato, tramite analisi delle acque in uscita dal depuratore da effettuarsi almeno quattro volte all anno. Nel 2013 ultimo dato disponibile sono stati scaricati nella pubblica fognatura 200 m 3 di acque reflue (257 m 3 nel 2012, 22,2%). Tabella 6 valori acque in uscita dal depuratore Elemento analizzato u.m. Valore riscontrato Valore di riferimento Riferimento normativo ph Unità di ph 7, ,5 Tabella D (art. 15 T.U.) punto 1 Ossigeno disciolto mg/l > 5 Tabella D (art. 15 T.U.) punto 50 Colore mg/l Pt/Co Assente Secondo autorizzazione Tabella G (art. 15 T.U.) punto 3 Odore Presente Secondo autorizzazione Tabella G (art. 15 T.U.) punto 4 Materiali sospesi totali mg/l 40 <= 200 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 7 BOD 5 mg/l O <= 250 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 8 COD mg/l O <= 500 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 9 Fosforo totale mg/l P < 0,05 <= 10 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 11 Alluminio mg/l 0,098 <= 2 Tabella D (art. 15 T.U.) punto 11 Azoto totale mg/l NN 10,51 Secondo autorizzazione <=80 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 10 Grassi e oli animali e vegetali mg/l 22,6 Secondo autorizzazione <= 40 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 12 Tensioattivi totali mg/l < 0,5 Secondo autorizzazione <= 4 Tabella G (art. 15 T.U.) punto 13 Valori riferiti al rapporto di analisi n. 14LA17523 del rilasciato da Dolomiti Energia S.p.a. Rifiuti SCARICO ACQUE CIVILI E PRODUTTIVE (CENTRI RACCOLTA MATERIALI E ZONALI) Eventuali sversamenti accidentali che potrebbero verificarsi nei CRM e nei CRZ sono intercettati da vasche di presidio. Per garantire un efficace controllo sul corretto funzionamento di tali vasche, è stata predisposta una apposita procedura, la quale è stata consegnata ed illustrata agli operatori adibiti alla gestione dei centri. Quarto aggiornamento al Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti Nel corso del 2014, la Provincia Autonoma di Trento ha emesso il quarto aggiornamento del Piano provinciale per lo smaltimento dei rifiuti, dove oltre a riprendere gli obiettivi indicati nei precedenti aggiornamenti, ha reso obbligatoria l applicazione della tariffa puntuale, con misurazione del rifiuto residuo conferito al sistema di raccolta. Al fine di rendere la tariffa ancor più equa, rafforzando il sinallagma tra corrispettivo richiesto e servizio offerto, 34

35 ha inoltre aperto la possibilità di misurare ulteriori frazioni merceologiche, individuate nella frazione organica del rifiuto urbano e negli imballaggi leggeri. Questa misurazione potrà essere adottata a condizione che la tariffa complessiva rimanga comunque invariata. Al momento, AMNU non ha esteso la misurazione ad altre frazioni merceologiche; ha però attivato una sperimentazione, installando una calotta da 30 litri su alcuni contenitori per la raccolta degli imballaggi leggeri; qualora il test fornisse risultati positivi (anche in termine di riduzione delle impurità finora riscontrate), sarà valutata dai Soci di AMNU l estensione a tutto il territorio di tale sistema, il quale permetterebbe anche la misurazione del rifiuto conferito. Area servizi ambientali RACCOLTA RIFIUTI URBANI Nel corso del 2014 sono state conferite in discarica tonnellate di rifiuti urbani (75,4 kg per abitante servito, 3,2% sul 2013 il cui valore era pari a 77,9 kg), con un calo, rispetto all anno precedente, di 147 t ( 3,1%). Grafico 7 rifiuti conferiti in discarica (kg/abitante) Grafico 8 raccolta rifiuti differenziati (kg/abitante) I rifiuti avviati a riciclaggio hanno raggiunto le t, evidenziando un aumento sul 2013 pari a t, +14,6%); tale incremento è dovuto all avvio a recupero del ghiaino derivante dallo spazzamento stradale, che fino al 2013 era conferito in discarica. Analizzando il dato rapportato al numero di abitanti serviti, tenuto conto per la prima volta anche del ghiaino derivante dallo spazzamento stradale, si registrano 336,4 kg per abitante di rifiuto differenziato, contro i 293,8 kg per abitante del 2013 (+42,6 kg per abitante servito). La percentuale di raccolta differenziata del triennio registra un 79,8% sul totale dei rifiuti, contro il 75,8% del triennio precedente. Ancora più evidente il risultato del 2014, che raggiunge la percentuale dell 81,7% di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti raccolti. Il totale dei rifiuti, rapportato con i dati del 2013, concretizza un incremento del 10,9% attestandosi a t ( t), per un totale di 411,8 kg prodotti da ogni abitante servito. Nel calcolo della quota relativa alle raccolte differenziate, non si tiene conto delle frazioni raccolte da altri soggetti (rottamatori, associazioni di volontariato, cooperative per la manutenzione del verde) e dei quantitativi di rifiuto organico collegati al compostaggio domestico (circa i composter distribuiti). Tabella 7 Rifiuti raccolti Tipologia t % t % t % Rifiuti indifferenziati ,6% ,9% ,3% Rifiuti differenziati ,4% ,1% ,7% Totale rifiuti ,0% 24, ,0% ,0% 35

36 Grafico 9 rifiuti raccolti (kg/abitante) Grafico 10 raccolta rifiuti differenziati (kg/abitante) La raccolta dei rifiuti è gestita con mezzi di piccole e medie dimensioni (più agili e meno ingombranti), che a loro volta convogliano il carico in un unico mezzo con maggiore capacità di carico; ciò permette di ridurre ai minimi termini il possibile impatto sul traffico durante il conferimento ai centri di smaltimento. L uso di questa tipologia di automezzi, legato alla fornitura di un servizio personalizzato, permette inoltre di accedere a strade e vicoli particolarmente stretti. Inoltre, dal 2012, per la sostituzione dei minicompattatori obsoleti, si procede all acquisto di automezzi di medie dimensioni (10 12 m 3 ) in modo ad accorpare il più possibile i giri di raccolta. SPAZZAMENTO STRADALE Nel corso del 2014 sono state raccolte t di ghiaino proveniente dallo spazzamento stradale ( 16,3% sul 2013 [1.650 t]); le differenze tra i vari periodi sono dovute, principalmente, all andamento delle precipitazioni nevose e alle temperature registrate, fattori che, in caso di abbondanti nevicate e/o temperature particolarmente rigide, costringono le amministrazioni comunali a spargere elevate quantità di ghiaino sulle strade. La prima parte dell inverno 2014/2015 è stata avara di nevicate e le temperature registrate, salvo pochi casi, non sono state particolarmente rigide. Come già anticipato nel punto precedente, a partire dal 2014, il ghiaino derivante dallo spazzamento stradale è avviato a recupero e pertanto entra a far parte dei conteggi relativi alle raccolte differenziate. Grafico 11 raccolta ghiaino spazzamento (kg/ore lavorate) TARIFFA IGIENE AMBIENTALE Dal 2007 AMNU emette le fatture della Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) per tutti gli utenti del bacino servito. La legge di stabilità 2014 (L n. 147) ha nuovamente normato la materia relativa alla tariffa per il servizio di rifiuti. L impianto normativo ha ricalcato sostanzialmente quanto già previsto, nel 2013, per la TARES di natura corrispettiva, prevedendo l applicazione, non obbligatoria, di una tariffa avente natura di corrispettivo per i Comuni che hanno attivato sistemi di misurazione puntuale delle quantità di rifiuti urbani prodotti. Tale tariffa, se deliberata dai Comuni, viene applicata e riscossa dal Gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. A partire dal 1 gennaio 2014, AMNU ha pertanto applicato ai cittadini del bacino servito la TARI puntuale, suddivisa tra una quota fissa ed una quota variabile, conteggiata sulla base dei volumi di rifiuto secco residuo conferito al servizio di raccolta. 36

37 Ogni utente ha la possibilità di consultare sul web la propria posizione tariffaria, comprensiva di eventuali riduzioni e degli scarichi di rifiuto secco residuo effettuati. Per la stampa delle fatture la società si appoggia ad una ditta specializzata nel settore, utilizzando carta certificata FSC, proveniente quindi da foreste gestite con criteri eco compatibili. Al fine di ridurre ulteriormente tale impatto ambientale è stata attivata per gli utenti la possibilità di ricevere la fattura tramite posta elettronica; alla data del , hanno richiesto tale servizio utenti (1.030 nel %, 781 nel 2012), pari al 4,1% degli utenti complessivi; questo comporterà per l anno 2015 il risparmio di fogli di carta. Area servizi speciali In base ai conferimenti avvenuti al Centro di Raccolta Zonale di Pergine Valsugana sono state accettate circa 97 t di rifiuti speciali (118 t nel 2013, 17,8%), dei quali le voci maggiormente significative sono riportate nelle seguenti tabelle. Tabella 8 Rifiuti non pericolosi raccolti al C.R.Z. Descrizione C.E.R. kg Rifiuti da costruzione e demolizione Imballaggi in legno Scarti da tessuti vegetali Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) Segatura, trucioli, residui di taglio, Tabella 9 Rifiuti pericolosi raccolti al C.R.Z. Descrizione C.E.R. Kg Imballaggi contaminati da sostanze pericolose * Detergenti contenenti sostanze pericolose * 678 Batterie al piombo * 529 Assorbenti, materiali filtranti pericolosi * 352 Imballaggi metallici contenenti sostanze pericolose * = rifiuti pericolosi Sede aziendale * 225 Nei grafici è riportato il trend della produzione di rifiuti della società. Si riscontra una diminuzione dei rifiuti pericolosi che passano da 1,82 kg/abitante del triennio precedente, a 0,78 kg/abitante del triennio 2012/2014. Ancora minore il valore registrato nel 2014, pari a 0,32 kg/abitante. La contrazione è causata, principalmente, da una diversa classificazione delle acque derivanti dal depuratore soluzioni acquose di lavaggio, intervenuta nel corso del triennio 2012/2014. Un andamento opposto si è invece registrato nella produzione di rifiuti non pericolosi, che evidenziano un incremento da 0,96 kg/abitante del triennio 2009/2011 a 1,33 kg/abitante del triennio appena trascorso. Anche il valore relativo al 2014 evidenzia un continuo trend in aumento (1,51 kg/abitante). 37

38 Grafico 12 produzione di rifiuti non pericolosi (kg/abitante) Grafico 13 produzione di rifiuti pericolosi (kg/abitante) Area funebre cimiteriale Da alcuni anni AMNU sta proponendo agli utenti cofani funebri realizzati totalmente in legno, compresi gli accessori a corredo alla bara (crocefisso e maniglie). Dalla seconda metà del 2009 si propone l utilizzo di imbottiture interne al cofano funebre in materiale naturale. Nel 2014 sono state eseguite 148 cremazioni su 307 servizi eseguiti (48,2%) contro le 141 del 2013 (49,6% sul totale dei servizi). Anche se la percentuale rispetto al totale dei servizi risulta in calo, va evidenziato che il valore assoluto è in continua crescita e che la cremazione rappresenta comunque il primo sistema di sepoltura scelto. Tale affermazione è supportata dal dato medio per triennio che passa dal 25,7% del primo triennio EMAS al 47,2% del triennio Il passaggio dalla tumulazione/inumazione alla cremazione garantisce una notevole riduzione dei rifiuti cimiteriali (la cui produzione verrebbe sostanzialmente azzerata), nonché maggiore igiene per gli operatori cimiteriali, unita ad una limitazione degli odori nelle vicinanze delle aree in cui si effettuano le operazioni di estumulazione ed esumazione. La cremazione è una pratica molto antica: in Asia tale consuetudine si è mantenuta pressoché inalterata da millenni (si pensi all'india). Alcune culture antiche hanno creduto che il fuoco fosse un agente di purificazione e che la cremazione illuminasse il passaggio dei defunti in un altro mondo, o che ne impedisse il ritorno tra i vivi. La cremazione non riduce il corpo in cenere: i resti di tale pratica sono frammenti ossei friabili che, in un secondo momento, vengono sminuzzati fino a formare una cenere che poi, a seconda degli usi, delle consuetudini o delle ultime volontà della persona defunta, vengono custodite in un'urna, sepolte o sparse. I Greci cominciarono a cremare i loro morti fin da anni fa; l'importanza del rito faceva sì che fosse riservata alle persone più nobili e famose. A Roma la cremazione si trasformò in un'usanza così radicata da far costruire loculi, che erano affittati ai parenti dei defunti. Con la diffusione del Cristianesimo, anche se non era esplicitamente un tabù, la pratica della cremazione decadde a favore della sepoltura. La cremazione è scelta da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. All'inizio la pratica della cremazione era guardata con sospetto dalle autorità religiose e, a volte, apertamente osteggiata a causa della sua origine pagana greco romana, nonché per la preoccupazione che potesse interferire con la resurrezione del corpo e la sua riunione con l'anima. Dal 1963 la Chiesa Cattolica (Concilio Vaticano II con papa Paolo VI) consente ai propri fedeli di farsi cremare. In Italia la cremazione è scarsamente praticata, anche per la scarsità di strutture attrezzate, presenti soprattutto al Centro Nord. Nel 2012 (ultimo dato disponibile) la pratica della cremazione è stata scelta nel 16,6% dei casi, mentre a livello europeo il dato ha superato il 38%. Con la Legge n. 130/01 è stato abolito il divieto di dispersione delle ceneri, facendo decadere conseguentemente l'obbligo di conservazione nei cimiteri; ora le ceneri possono essere consegnate direttamente ai famigliari o essere disperse. 38

39 Grafico 14 percentuale cremazioni/anno sul totale dei servizi Grafico 15 tipologie di sepoltura sul totale dei servizi Biodiversità Impatto visivo La sede ed il Centro di Raccolta Zonale sono inseriti in un contesto prevalentemente industriale del Comune di Pergine Valsugana. Le zone di insediamento dei CRM sono state decise dai vari Comuni di appartenenza, rispettando i vincoli paesaggistici e limitando al massimo l impatto visivo, del quale è stato tenuto conto nella progettazione. Inoltre AMNU pone una particolare attenzione affinché i CRM siano mantenuti puliti ed ordinati. Figura 5 contesto paesaggistico in cui è inserita la sede aziendale 39

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