Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

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1 Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N Il progetto BEPS Origini Finalità A cura di Marta Bregolato Categoria: Fiscalità internazionale Sottocategoria: Varie Mantenere la sovranità dei singoli Stati armonizzando però le normative in materia fiscale al fine di evitare l'erosione delle basi imponibili e conseguentemente il fenomeno dell'elusione e dell'evasione fiscale è un obiettivo di primaria importanza anche al fine di rafforzare i rapporti economici tra i vari Stati. Le ragioni della mancata armonizzazione fiscale fra i Paesi sono riconducibili a: sovranità degli Stati; obiettivi di politica fiscale. Premessa I singoli Stati difficilmente sono disposti ad accettare limitazioni alla propria sovranità, cercando di mantenere quanto più possibile libertà ed autonomia decisionale in merito all'applicazione delle norme fiscali necessarie per il raggiungimento dei propri obiettivi di politica economica. Generalmente gli interventi degli Stati possono essere riconducibili a: aumento delle tasse per sostenere gli investimenti pubblici; riduzione delle imposte per sostenere le imprese. Le varie differenze tra i Paesi nonché le lacune legislative e giuridiche generano la conseguenza di offrire alle imprese che operano in questi Stati, attraverso la pianificazione fiscale, di pagare meno imposte provocando così un danno all'erario che nel tempo ha raggiunto livelli significativi.

2 Al fine di ridurre questo impatto negativo, sostenendo comunque gli investimenti esteri e cercando di ridurre il peso fiscale a carico delle aziende così da sostenerne la produttività e la redditività, sono stati progressivamente introdotti principi fiscali internazionali con lo scopo di evitare la doppia imposizione internazionale.tale iniziativa però non è apparsa sufficiente a contrastare l'evasione fiscale e nell'ottica di affrontare in maniera più radicale e programmata il problema in occasione del vertice G20 del giugno 2012 in Messico si è sottoscritto il così detto progetto Beps (Base Erosion and Profit Shifting, ovvero l'impegno per impedire l'erosione di base e lo spostamento del profitto). ALCUNI RICHIAMI STORICI Per comprendere il significato e gli effetti dei vari interventi è necessario fare alcuni richiami storici. Un primo tentativo di integrare i sistemi fiscali dei vari Paesi è stato sperimentato negli anni '20 dalla Società delle Nazioni, ovvero il Comitato che ha elaborato i principi fiscali internazionali da adottare al fine di evitare la doppia imposizione internazionale. Ci si è accorti però che il vero rischio fiscale non è quello delle doppie imposizioni fiscali (imposte pagate in due differenti Stati sulla stessa base imponibile) quanto delle doppie non imposizioni fiscali (nessun pagamento di imposte). Il problema viene per la prima volta affrontato nel corso del vertice G20 del 2012 tenutosi in Messico, la cui dichiarazione finale contiene l'impegno ad impedire l'erosione di base imponibile e lo spostamento del profitto. In quest'ottica è stato elaborato e presentato il Progetto Beps che prevedeva l'individuazione di azioni mirate a contrastare il fenomeno di erosione e, sono state individuate, nel corso del vertice G20 di luglio 2013 a Mosca, un programma suddiviso in 15 misure, progettato per analizzare e affrontare la questione a livello internazionale.

3 L'OBIETTIVO DEL PROGETTO BEPS IN VIA GENERALE Si ribadisce l'obiettivo di garantire che i profitti vengano tassati dove effettivamente le attività economiche che generano tali profitti sono esercitate e dove il valore economico viene generato, cercando di contrastare quei comportamenti posti in esser in particolar modo dai gruppi multinazionali, che sfruttando le lacune o la non armonizzazione delle norme in materia fiscale, riescono a trasferire i profitti verso Paesi notoriamente a fiscalità più bassa o verso quelli che sono definiti paradisi fiscali. LE NOVITÀ DEL PRIMO PACCHETTO DI MISURE: un primo pacchetto di misure comprende: l'adozione di nuovi standard minimi in materia di scambio di informazioni tra Paesi, con l'obiettivo di fornire, per la prima volta, ai Governi un quadro completo delle strategie impiegate dalle imprese multinazionali; l'abuso o l'uso dei trattati, per porre fine allo sfruttamento della società veicolo a scopi elusivi; limitare le pratiche fiscali dannose, in particolare nel campo della proprietà intellettuale; incentivare lo scambio automatico di informazioni avente ad oggetto gli accordi fiscali tra multinazionali e Stati; incentivare la conclusione di accordi tra le amministrazioni fiscali dei paesi al fine di evitare che le azioni di contrasto alla doppia tassazione internazionale si traducano in azioni tese a consentire la doppia non imposizione internazionale. Inoltre, il pacchetto Beps mira a: rivedere la linea guida sui prezzi di trasferimento al fine di prevenire l'uso dei così detti Cash box per sottrarre la base imponibile al fisco; ridefinire il concetto di stabile organizzazione con l'obiettivo di porre fine alle pratiche di erosione della base imponibile rese possibile dal concetto precedente.

4 LE SEI DISPOSIZIONI Le relazioni al progetto Beps contengono alcune raccomandazioni tese a sollecitare l'adozione, da parte degli Stati aderenti, di modifiche nella legislazione fiscale nazionale; invita inoltre gli Stati ad accelerare il processo di ratifica delle modifiche ai trattati bilaterali attraverso lo strumento delle Convenzioni multilaterali, già utilizzato con successo in altri settori. In quest'ottica, il 12 luglio 2016, il Consiglio degli affari economici e finanziari della Commissione Europea (Ecofin) ha adottato la direttiva recante le norme antielusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno. Tale Direttiva prende il nome di Direttiva Atad Anti Tax Avoidance Directive e contiene norme che intendono contrastare l'elusione fiscale nell'ambito dell'unione Europea ed è la conseguenza diretta del pacchetto anti elusione fiscale sottoscritto in sede europea il 28 gennaio 2016 finalizzato a rendere più semplice, trasparente ed efficace la tassazione societaria in ambito UE. La suddetta Direttiva contiene ed applica alcune delle Raccomandazione approvate a livello internazionale nell'ambito del progetto Beps, trasponendole così nella Legislazione comunitaria. Di rilievo indichiamo le sei disposizioni, con riferimento a: deducibilità di interessi passivi, limitando l'erosione della base imponibile derivante dalla deduzione di interessi e altri costi relativi a finanziamenti erogati all'interno dei gruppi multinazionali; exit tax, allo scopo di prevenire l'azione di trasferimento della residenza fiscale al solo fine di ridurre l'impatto fiscale; credito di imposta, laddove il contribuente assoggettato ad imposta riceve un credito di imposta per le imposte versate all'estero; norma generale anti abuso che permettono la concessione di vantaggi indebiti sfruttando le convenzioni contro le doppie imposizioni; disciplina CFC, rafforzando l'applicazione delle regole CFC onde evitare lo spostamento dei profitti verso controllate estere localizzate in Paesi a bassa imposizione fiscale; strumenti ibridi, al fine di evitare una doppia esenzione o una doppia deduzione.

5 Le regole previste nella Direttiva costituiscono lo standard di riferimento minimo a cui tutti gli Stati membri della UE devono sottostare pur rilevando e prevalendo comunque le disposizioni nazionali in materia se più restrittive e stringenti di quelle contenute nella Direttiva. LE 15 RACCOMANDAZIONI Il Progetto Beps oltre ad introdurre principi internazionali finalizzati ad evitare la doppia imposizione fiscale, ad individuare le 6 azioni necessarie, ha individuato 15 misure o raccomandazioni, tese a sollecitare l'adozione da parte degli Stati aderenti di modifiche nella legislazione fiscale domestica che consentiranno di raggiungere gli obiettivi che di seguito indichiamo nel dettaglio: 1 - affrontare le sfide fiscali dell'economia digitale: la dematerializzazione delle transazioni e delle merci porta con se una maggiore possibilità di riduzione della base imponibile attraverso lo spostamento dei profitti verso Stati notoriamente a tassazione più favorevole. E' quindi necessario scindere la fase di liquidazione delle imposte dalla presenza imponibile attraverso nuove forme di tassazione; 2 - neutralizzare gli effetti degli Hybrid mismatch: ovvero di quegli strumenti che sfruttano i diversi sistemi nazionali al fine di determinare situazioni fiscali di vantaggio come per esempio: la doppia non imposizione, la multi deducibilità con riferimento alla stessa spesa, la deducibilità in uno Stato di tasse non pagate in altri Stati; 3 - rafforzare le regole C.F.C.: al fine di evitare lo spostamento dei profitti verso controllate estere localizzate in paesi a bassa imposizione fiscale; 4 - evitare l'erosione della base imponibile: per esempio tramite deduzione degli interessi e altre tipologie di oneri finanziari con l'introduzione di soglie percentuali di deducibilità insuperabili; 5 - contrastare le pratiche fiscali dannose in modo più efficace: tenendo conto della trasparenza e della sostanza, stabilendo, se necessario, standard minimi da rispettare per godere di regimi preferenziali; 6 - prevenire gli abusi dei trattati: evitando vantaggi indebiti attraverso lo sfruttamento delle convenzioni contro le doppie imposizioni fiscale; 7 - impedire l'elusione dello status di stabile organizzazione: ridefinendo in maniera più precisa il concetto di stabile organizzazione sia materiale che personale; assicurare che i prezzi di trasferimento siano in linea con la creazione di valore;

6 11 stabilire metodologie per raccogliere e analizzare i dati relativi all'attuazione del progetto Beps; 12 richiedere ai contribuenti di dichiarare preventivamente gli accordi di pianificazione fiscale aggressiva adottata dai contribuenti tra cui per esempio la previsione dell'obbligo a carico del contribuente di presentare una dichiarazione all'amministrazione Finanziaria; 13 riesaminare la documentazione dei prezzi di trasferimento; 14 rendere i meccanismi di risoluzione delle controversie più snelli ed efficaci: individuare per esempio un tempo massimo (24 mesi) entro il quale le controversie dovranno trovare soluzioni; 15 sviluppare uno strumento multilaterale: ampliare quindi la platea dei soggetti che sottoscrivono lo stesso strumento in luogo dei tanti trattati bilaterali oggi attivi. Attualmente gli Stati che hanno adottato tale Convenzione multilaterale, sullo schema OCSE, primo importante passo, tesa ad implementare le misure fiscali con l'obiettivo di prevenire le pratiche di erosione della base imponibile, nonché di spostamento degli utili, con conseguenti danni all'erario, sono più di 100. Si raccomanda di accelerare il processo di ratifica delle modifiche ai trattati bilaterali attraverso lo strumento della convenzione multilaterale, già utilizzato con successo in altri settori, in considerazione comunque del fatto che l'integrazione tra i sistemi fiscali è il primo e prioritario passo. Riferimenti normativi Rapporto vertice G-20 del giugno Messico; Rapporto G-20 Ministri delle Finanze novembre 2012; Rapporto vertice G-20 del luglio 2013 Mosca; Primo rapporto Beps 16 settembre 2014 e 05 ottobre 2014 nell'ambito del G-20 Lima; Pacchetto Elusione Unione Europea del ; Direttiva Atad Anti Tax Avoidance Directive - Consiglio Affari Economici e finanziari Commissione Europea (Ecofin) del Riproduzione riservata -