REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE DA LAVORO. Rapporto sulle Malattie da Lavoro in Regione Lombardia

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1 Giunta Regionale Direzione Generale Sanità REGISTRO REGIONALE DELLE MALATTIE DA LAVORO Rapporto sulle Malattie da Lavoro in Regione Lombardia Anni Milano Marzo 2008 Prevenzione Via Pola, 9 e Milano - Tel Fax 02/

2 Premessa L Obiettivo Strategico La prevenzione delle malattie professionali (Deliberazione del Consiglio Regionale n. VI/848 dell 8 aprile 1998 e Deliberazione della Giunta Regionale n. VI/1439 del 4 ottobre 2000) prevedeva, tra i propri obiettivi, la Istituzione di un sistema di flussi informativi relativi alle denunce e ai referti di malattie professionali e lavoro-correlate allo scopo di consentirne un utilizzo epidemiologico in grado di orientare l intervento preventivo. In attuazione di questo obiettivo, nel 1999 le ASL della Regione Lombardia hanno attivato un sistema di sorveglianza che comporta la registrazione, secondo criteri e procedure omogenee, dei casi di malattie da lavoro pervenuti ai Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL). Una prima relazione su tale attività, relativa all anno 1999, è stata pubblicata nel volume Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro in Regione Lombardia Novembre 2000, seguita da quattro aggiornamenti, il primo, relativo agli anni , pubblicato nel Quarto Rapporto Salute e Ambiente in Lombardia Novembre 2001 (pagg ), il secondo, relativo al triennio , pubblicato nel volume La Prevenzione e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in Lombardia nel Terzo Millennio Gennaio 2003 (pagg ), il terzo riguardante gli anni dal 1999 al 2002, pubblicato nel volume Salute e Ambiente in Lombardia sesto rapporto Dicembre 2003 (pagg ), il quarto per gli anni pubblicato nel settimo rapporto salute e ambiente in Lombardia. In questa relazione vengono presentati i dati delle segnalazioni ricevute dalle dalle ASL dei casi di malattia da lavoro nel territorio lombardo relativamente agli anni dal 1999 al Il sistema regionale di sorveglianza si struttura attraverso una rete di operatori dei SPSAL individuati come referenti di ASL, coordinati a livello regionale e per i quali la Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Sanità ha organizzato momenti di formazione cui hanno fatto seguito incontri periodici per la discussione di casi. Sistemi di sorveglianza delle malattie professionali in Lombardia: inquadramento generale Attualmente sono disponibili diversi archivi o registri che contengono informazioni utili per conoscere il fenomeno delle malattie professionali che hanno caratteristiche differenti legate soprattutto alle finalità per cui sono nati. In particolare due sono i più rilevanti sia per il numero di casi che raccolgono sia per lo stretto legame con la normativa e per il fatto di essere organizzati con modalità sitematiche di registrazione: uno è il registro delle malattie lavoro correlate della Regione, denominato Malprof, e sul quale si basa il presente rapporto, l altro è l archivio INAIL contenuto nei cosiddetti Flussi Informativi, e che viene considerato in questa sede come utile confronto con Malprof. Il sistema MalProf Nato da un progetto ISPESL, raccoglie in modo sistematico tutte le notizie che pervengono ai Servizi PSAL o che sono da questi ricercate attivamente. La normativa alla base di questo sistema prevede che le ASL siano indicate come l ente a cui trasmettere tutte le denunce, in base all articolo 139 del 1124, e tutti i referti, in base al cp e al cpp, di malattie professionali o sospette tali. In questo caso esistono obblighi precisi per i medici che fanno diagnosi di malattia professionale. L omissione di questo obbligo prevede sanzioni. I servizi di prevenzione territoriali in base alle segnalazione dovranno dar seguito ad alcune attività: da una parte 2

3 condurre accertamenti su eventuali responsabilità nella comparsa di malattie e dall altra monitorare e far emergere un fenomeno sanitario rilevante perché vengano avviate misure di prevenzione che lo contrastino. E soprattutto questo secondo aspetto la caratteristica essenziale del sistema di registrazione finalizzata alla: quantificazione del fenomeno malattie da lavoro; qualificazione rispetto a tipologia e gravità; valutazione dell'andamento temporale con particolare attenzione a monitorare la capacità del sistema sanitario (Servizi territoriali, Servizi specialistici, Istituti assicuratori, Medici Competenti) di individuare le patologie lavoro - correlate non classicamente riconosciute; individuazione delle situazioni a rischio causa del fenomeno per orientare e programmare le azioni preventive; La finalità è anche quella di avanzare nuove ipotesi di associazioni tra malattie e nuovi rischi lavorativi o tra rischi lavorativi e patologie solitamente non considerate di origine professionale. Deve essere in altre parole un sistema altamente sensibile anche a scapito della specificità. Uno specifico obiettivo regionale relativo alla prevenzione delle malattie professionali, prevedeva proprio l istituzione di un sistema di flussi informativi relativi alle denunce e referti di malattie professionali allo scopo di consentirne un utilizzo epidemiologico in grado di orientare l intervento preventivo (Deliberazione del Consiglio Regionale n. VI/848 dell 8 aprile 1998 e Deliberazione della Giunta Regionale n. VI/1439 del 4 ottobre La prevenzione delle malattie professionali ) Il Registro ha perseguito in questi anni di attività l obiettivo di fornire una conoscenza epidemiologica adeguata del particolare fenomeno delle tecnopatie che si verificano nella regione, coerentemente con la metodologia di programmazione delineata nel corso del 2007 dalla LR 8/2007, DGR 4799/07 e Circolare n. 32/SAN/2007, basata sul percorso della conoscenza del contesto, graduazione del rischio e individuazione dei programmi di prevenzione mirati ai bersagli emersi come prioritari. Nel piano recentemente concluso in attuazione della DGR n. VII/18344 del , mirato al soprattutto al contenimento dei rischi infortunistici gravi e mortali, non sono mancate le attività tese alla diminuzione dei quadri di malattia professionale e malattie correlate al lavoro. Tutti i progetti realizzati ( Costruzioni, Agricoltura, Sanità, Stress e Lavoro, Tumori Professionali, Linea Alta Velocità e Grandi Opere e Lavori in quota ), hanno sviluppato linee di attività specifiche di conoscenza e prevenzione delle malattie professionali, in sinergia tra ASL e Unità Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro, cui spettano, all interno del sistema integrato regionale per la prevenzione, compiti specifici di diagnosi clinica ed eziologica delle patologie occupazionali e della loro ricerca attiva. Anche nella recente intesa per la promozione del Piano regionale sulla sicurezza e la salute negli ambienti di lavoro, siglata in data 13/02/2008 dalla Regione Lombardia e dai rappresentanti del partenariato economico-sociale, la diminuzione delle tecnopatie costituisce un obiettivo strategico, seppure con l annotazione che il risultato passa attraverso l adozione di iniziative favorenti l emersione delle stesse. Il registro delle malattie professionali della Regione Lombardia viene inserito nel Sistema Informativo Regionale complessivo della Prevenzione, di cui alla Circolare 32/SAN, quale parte specifica utile a garantire la sorveglianza epidemiologica dei rischi lavorativi e dei 3

4 danni alla salute dei lavoratori. Si vuole perseguire, per l area delle informazioni individuali e dello stato di salute/malattia, il superamento dell attuale frammentazione e dispersione collegando ogni fonte d informazione con l anagrafe assistititi. Infine, uno specifico progetto del Ministero della Salute prevede che il sistema di sorveglianza MALPROF divenga parte del Sistema Informativo per la prevenzione negli ambienti di lavoro che sarà adottato da parte di tutte le Regioni, così da diventare un sistema di sorveglianza nazionale. Il registro avviato nel 1999 è informatizzato e nel corso degli anni ha subito miglioramenti legati all evoluzione informatica dei software. Il sistema prevede di registrare tutte le patologie, segnalate come correlate al lavoro, della popolazione composta da occupati, persone in cerca di occupazione, ritirati dal lavoro, a prescindere dal livello di formalizzazione del rapporto di lavoro. Sono, invece, esclusi dalla registrazione casalinghe (chi si dedica prevalentemente alle cure della propria casa), studenti (chi si dedica prevalentemente allo studio), servizio di leva (chi assolve all'obbligo di leva), altre persone non appartenenti alle forze lavoro (età inferiore a 14 anni). Il sistema non prevede di effettuare alcun tipo di filtro a priori sulle segnalazioni - pervenute o acquisite - in base alla qualità dei dati: l'analisi delle variabili proposte per la registrazione consentirà, invece, per ogni caso, di effettuare a posteriori le opportune selezioni secondo la qualità dei dati presenti nella segnalazione. In particolare il sistema si avvale di alcuni parametri di valutazione quali: la adeguatezza dell informazione relativa all anamnesi lavorativa, la valutazione della qualità della diagnosi e la rilevanza del nesso causale tra patologia e attività lavorativa. Utilizzando opportunamente tali variabili è possibile A POSTERIORI effettuare una lettura della dimensione e della qualità del fenomeno che tenga conto dei principali aspetti qualitativi circa l attendibilità dei dati 1. 1 QUALITA' DELL'INFORMAZIONE SULL ANAMNESI LAVORATIVA Esprime una valutazione globale sulla precisione e completezza dell'anamnesi lavorativa riferita a 4 elementi fondamentali (comparto, mansione, esposizione al fattore di rischio, durata dell'esposizione) sulla base dei quali vengono espresse le valutazioni sul nesso causale: 1 informazioni complete 2 informazioni pressoché esaurienti 3 informazioni non esaurienti 4. assenza o incompletezza delle informazioni QUALITA' DELLA DIAGNOSI : La valutazione di qualità della diagnosi definisce il giudizio sul livello di affidabilità della diagnosi: A diagnosi affidabile D diagnosi dubbia: N quadro clinico non diagnostico (segnalazione di un quadro sintomatologico senza identificazione di una diagnosi). RILEVANZA DEL NESSO DI CAUSALITA' DANNO - ATTIVITA' LAVORATIVA. 4

5 Data la dinamica dei flussi informativi e quindi delle procedure di registrazione trascorre un certo tempo prima che i dati possano essere considerati definitivi. Infatti si possono registrare ritardi sia nella data di ricevimento da parte delle ASL dei casi rispetto alla data di redazione del certificato medico (in qualche caso anche di mesi), ritardo nella registrazione e valutazione da parte del Servizio di competenza ed infine acquisizioni di informazioni in epoca successiva alla segnalazione che ne modificano il contenuto rispetto alla anamnesi lavorativa, al giudizio sui nessi causali come accade ad esempio a seguito del completamento delle indagini da parte del Servizio. Il ritardo nella registrazione è particolarmente evidente per l ultimo anno ma non è trascurabile neppure per gli anni precedenti. In ogni caso vengono considerati definitivi i dati antecedenti al 2005 ( ) mentre i dati degli anni successivi non sono ancora da considerarsi sufficientemente stabilizzati anche se certamente rappresentativi almeno per il Deve essere tenuto in considerazione che i dati riportati riguardano solo nuovi casi segnalati nel periodo indicato mentre non sono riportati i casi di patologie già oggetto di precedenti segnalazioni e nuovamente segnalati (segnalazione ripetuta) o segnalati per avvenuto peggioramento del quadro patologico (peggioramenti). Il controllo delle doppie segnalazione avviene a livello regionale con procedura automatica che elimina i casi di patologia di lavoratori avvenuti successivamente alla prima segnalazione a qualsiasi ASL del territorio regionale. Le malattie lavoro correlate in Lombardia negli anni : uno sguardo d insieme Dal 1999 al 2006 sono state registrate complessivamente malattie da lavoro. Negli anni le segnalazioni di malattie da lavoro sono casi nel 1999, casi nel 2000, casi nel 2001, nel 2002, nel 2003, 3271 nel 2004, 3124 nel 2005 ed infine 2599 nel 2006 (figura 1). Si osserva negli anni una riduzione delle segnalazioni, la cui causa andrà attentamente verificata, partendo da alcune ipotesi: reale diminuzione dei casi, minore attenzione da parte dei medici a denunciare l origine professionale delle malattie, cambiamento del tipo di patologia professionale con maggiori difficoltà diagnostiche o stabilizzazione dei casi dopo la fase di reclutamento iniziale (effetto scoperta). Figura 1 Casi di malattie lavoro correlate contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per anno Valutazione del nesso causale tra l'insieme dell'attività lavorativa espletata dal lavoratore nel comparto considerato ed il danno. 1 altamente probabile; 2 probabile 3 improbabile 4 assente. 5

6 anno 1999 anno 2000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 Attualmente tutte le ASL della Regione Lombardia registrano i casi di malattie professionali a loro segnalate, nel sistema MALPROF. 6

7 Figura 2 Casi di malattie lavoro correlate inseriti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL BG BS CO CR LC LO MN MIC MI1 MI2 MI3 PV SO VA VC In figura 2 si osserva l andamento delle segnalazioni di malattie da lavoro negli anni considerati, nelle singole ASL. La provincia di Brescia, con segnalazioni, pari al 31,8 % del totale, continua ad essere il territorio con il numero di segnalazioni di gran lunga più elevato rispetto alle altre province. Questo dato è probabilmente anche frutto di una politica di ricerca attiva delle patologie da lavoro da molti anni perseguita dalle strutture sanitarie dell ASL di Brescia. In generale si osservano forti differenze tra le diverse ASL, che si mantengono nel tempo e che meritano di essere approfonditi e valutati. Infatti, il fenomeno non sembra spiegato dalla sola differenza nella composizione del tessuto produttivo delle diverse aree territoriali, ma si potrebbe ipotizzare una diversa capacità del sistema sanitario, globalmente inteso (medici competenti, medici di medicina generale, istituti di medicina specialistica, servizi PSAL), a scoprire il fenomeno. Anche la proporzione delle patologie diverse dalle ipoacusie sul totale delle segnalazioni è significativamente diversa fra le diverse aree: in media le non ipoacusie costituiscono il 32% andando da un minimo di 16% delle ASL di Como e Sondrio al massimo di 49% dell ASL di Milano Città (figura 3). 7

8 Tabella 1 - Distribuzione segnalazioni M.P. per ASL, tasso di frequenza per di abitanti e di addetti industria, commercio, servizi ASL Popolazione censimento 2001* Addetti censimento 2001** N MP segnalate e registrate anni Tasso x di abitanti Tasso x di addetti Bergamo Brescia e Valcamonica Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Città Milano Milano Milano Pavia Sondrio Varese Lombardia * dati definitivi 14 censimento popolazione 2001 (popolazione legale) ** dati provvisori 8 censimento industria e servizi 2001 Tasso = (n MP negli otto anni /popolazione o addetti x 8) x Figura 3 Quota di casi di patologie da lavoro diverse dalle ipoacusie, contenute nel registro regionale MALPROF, distribuiti per ASL quota di "altre patologie" sul totale: distribuzione per ASL 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% BG BS CO CR LC LO MI_1 MI_2 MI_3 MI_C MN PV SO VA VC 8

9 Le malattie lavoro correlate in Lombardia negli anni : tipo di patologie Le ipoacusie rimangono le patologie maggiormente segnalate, rappresentando il 68% ( casi) del totale e dal 1999 al 2006 si assiste ad una loro riduzione. Di conseguenza le patologie diverse dalle ipoacusie hanno subito un aumento relativo negli anni: dal 22% del 1999 al 47% del 2006 sul totale delle segnalazioni. Oltre alle ipoacusie sono stati registrati casi di WMSDs (Work related Muscolo- Skeletal Disorders) pari al 8.2% del totale, patologie dell apparato respiratorio, tra cui 336 casi di asma, 447 di asbestosi e 340 di silicosi; patologie cutanee sono state segnalate in casi, e 793 casi riguardano la patologia del rachide. I tumori registrati sono stati di cui 989 sono mesoteliomi. La figura 4 rappresenta l andamento negli anni delle segnalazioni suddivise per gruppi di patologie. Ponendo uguale a 100 la media delle segnalazioni negli otto anni presi in considerazione, si osserva un costante aumento delle patologie del rachide e di tutti i tumori. Rimangono costanti, almeno negli ultimi anni, le patologie respiratorie. In diminuzione sono le patologie da traumi ripetuti, la silicosi e l asbestosi. Le ipoacusie sono in costante e rapida diminuzione. Mentre per le classiche patologie professionali, quali la silicosi, l asbestosi, le ipoacusie, la loro riduzione negli ultimi anni è un dato spiegabile con la presumibile riduzione dell esposizione al rischio specifico, la riduzione delle patologie dovute a traumi ripetuti indica invece una ridotta attenzione verso questo tipo di patologie. 9

10 Figura 4 - Andamento negli anni dei casi di malattie lavoro correlate contenuti nel registro regionale MALPROF suddivisi per gruppi di patologie Andamento delle segnalazioni delle principali patolgie fatta 100 la media dei casi : tumori ) Tumori polmone (162) 02.3) Mesotelioma (163, 158.8, 158.9) 02.4) Tumori vescica (188,197.2) Tutti i tumori Andamento delle segnalazioni delle principali patolgie fatta 100 la media dei casi Apparato respiratorio Patolgie respiratorie 08.4) Asbestosi (501) 08.5) Silicosi (502) 12) Pat. pelle

11 Andamento delle segnalazioni delle principali patolgie fatta 100 la media dei casi : ipoacusia ) Sordita (389, 3881) Andamento delle segnalazioni delle principali patolgie fatta 100 la media dei casi : pelle - rachide - traumi ripetitivi ) Pat. pelle 13.1) Patologie rachide ( ) 13.2) Pat. traumi rip.(354,726,727,728)

12 Un ulteriore approfondimento viene rappresentato in tabella 1, dove per ogni gruppo diagnostico in cui sono stati suddivisi i casi, sono indicate: - le patologie per le quali si è espresso un giudizio di nesso positivo con l attività lavorativa (altamente probabile o probabile), si è ritenuto adeguato il percorso diagnostico e le informazioni anamnestiche sono sufficienti (informazione completa o sufficiente) - i casi per i quali il nesso con l attività lavorativa non sussiste (improbabile o assente) e i casi nei quali il nesso non può essere valutato a causa di inadeguatezza delle informazioni disponibili. Tabella 2 Casi di malattie lavoro correlate contenuti nel registro regionale MALPROF, distribuiti per gruppi diagnostici, distinti in casi con nesso positivo e nesso negativo o non assegnato. Gruppo diagnostico (codici ICDIX) Nesso positivo, diagnosi adeguata, informazione sufficiente Nesso negativo o non assegnato, informazione insufficiente TOTALE 01) malattie infettive e parassitarie % di colonna 0,3 0,4 0,3 02) altri tumori % di colonna 0,3 0,5 0,4 02.1)tumori naso (160) % di colonna 0,3 0,2 0,3 02.2) tumori polmone (162) Col % 2,1 2,2 2,1 02.3) mesoteliomi (163, 158.8, 158.9) % di colonna 3,4 3 3,2 02.4) tumori vescica (188,197.2) % di colonna 0,5 0,9 0,6 02.5) altri tumori tessuto linfatico % di colonna 0,1 0,1 0,1 03) patologie ghiandole endocrine metaboliche % di colonna ) patologie organi empoietici % di colonna ) patologie e disturbi psichici % di colonna 0,5 0,8 0,6 06) patologie sistema nervoso (escluse 354,3881,389) % di colonna 0,2 0,3 0,2 06.1) sordità (389, 3881) % di colonna 65,4 72,3 68,2 07) patologie sistema circolatorio % di colonna 0,5 0,3 0,4 08) altre patologie apparato respiratorio (escluse 493, 495, ) % di colonna 2,3 1,7 2,1 12

13 Gruppo diagnostico (codici ICDIX) Nesso positivo, diagnosi adeguata, informazione sufficiente Nesso negativo o non assegnato, informazione insufficiente TOTALE 08.1) asma (493) % di colonna 1,2 0,9 1,1 08.2) alveolite allergica estrinseca (495) % di colonna 0, ) pneumoconiosi escluse silicosi e asbestosi % di colonna 0,3 0,4 0,3 08.4) asbestosi (501) % di colonna 1,5 1,4 1,5 08.5) silicosi (502) % di colonna 1,2 1 1,1 09) patologie apparato digerente % di colonna 0,1 0,1 0,1 10) patologie apparato genito urinario % di colonna ) patologie pelle % di colonna 6,8 4,1 5,7 13) altre patologie sistema osteomuscolare % di colonna 0,5 0,4 0,4 13.1) patologie rachide ( ) % di colonna 3,2 1,8 2,6 13.2) patologie traumi ripetuti (354,726,727,728) % di colonna 9,2 6,8 8,2 14) avvelenamenti ( ) % di colonna 0,2 0,2 0,2 16) altro % di colonna 0,2 0,2 0,2 TOTALE In casi (59%), in cui la diagnosi è affidabile, in base alle informazioni anamnestiche ritenute adeguate, si è riconosciuta la causa lavorativa. Il nesso causale con il lavoro è riconosciuto nel 57% delle ipoacusie, nel 54% dei tumori, nel 66% dei WMSDs, nel 71% delle patologie cutanee, nel 73% delle patologie del rachide e nel 63% delle patologie dell apparato respiratorio. In figura 5 vengono rappresentate le percentuali dei giudizi espressi in merito al nesso con l attività lavorativa. 13

14 Figura 5 Giudizi espressi in merito al nesso con l attività lavorativa nei casi di malattie lavoro correlate contenuti nel registro regionale MALPROF 21% 4% 7% 9% 59% definite nesso negativo non def. (anamnesi lavorativa inadeg.) non definite: più motivi definite nesso positivo non def. (diagnosi dubbia) Principali gruppi di patologie: analisi per comparto e per professione Sia pur con molte cautele, data l ancor rilevante deficit di segnalazione delle M.P., si può ritenere che l analisi per comparto e per professione rappresenti un indice di rischio del settore lavorativo e della professione. L analisi condotta riguarda tutte le patologie ed alcune voci nosologiche più significative. Tutte le patologie In casi di patologia sono stati individuati uno o più comparti associati causalmente alla patologia (tabella 3). I settori in cui compaiono più frequentemente malattie da lavoro sono le costruzioni (codice 45) con 3.945, la fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo (codice 28) con segnalazioni e la produzione di metalli e loro leghe (codice 27) con 1568 segnalazioni. Abbiamo poi il settore fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici (codice 29) con 963 segnalazioni. Il settore tessile (codice 17) è coinvolto 906 volte, il settore di fabbricazione di prodotti minerali non metalliferi (codice 26) 731, il settore sanità (codice 85) 564. Il caso del comparto sanità è piuttosto particolare, in quanto si registra un aumento di casi particolarmente evidente negli ultimi anni. E probabile che l emersione di casi sia in parte dovuto all attenzione rivolta dai Servizi PSAL a questo comparto, essendo stato oggetto di specifici interventi di prevenzione (piani attuativi locali). Significativo anche il numero di casi nel settore del commercio (codice 50), pari a 406 casi, indicando un cambiamento nel tipo di lavorazioni che possono influire negativamente sulla salute dei lavoratori. Altri settori che presentano un numero significativo di segnalazioni di malattie da lavoro sono: il settore del legno con (codice 20) con 420 casi, il comparto plastica e gomma (codice 25) con 420 segnalazioni, l industria alimentare (codice 15) con 410 segnalazioni, l agricoltura (codice 01) con 313 casi. 14

15 Tabella 3 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: tutte le patologie SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Totale casi associati ad un settore costruzioni % 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e 3691 impianti 23% 27 produzione di metalli e loro leghe % 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 963 6% 17 industrie tessili 906 6% 26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 731 5% 85 sanità e altri servizi sociali 564 3% 25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 450 3% 20 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; 420 fabbricazione di articoli di paglia e materiali da intreccio 3% 15 industrie alimentari e delle bevande 410 3% 50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e moto 406 3% 36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 400 2% In casi è stata associata alla patologia segnalata la professione esercitata dal lavoratore. La tabella 4 mostra in ordine decrescente la frequenza delle professioni segnalate evidenziando che le più coinvolte sono quelle degli artigiani ed operai metalmeccanici, gli artigiani ed operai dell edilizia e gli operatori di macchine. Tabella 4 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: tutte le patologie PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Casi con nesso con settore lavorativo artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati % 61 artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia % 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e 2300 industria alimentare) 15% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, 1259 cuoio 8% 71 conduttori di impianti industriali % 74 conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento personale non qualificato delle miniere, delle costruzioni, e delle attività 637 industriali 81 personale non qualificato relativo alla amministrazione, gestione e 341 magazzino 55 professioni concernenti specifici servizi per le famiglie 305 4% 4% 2% 2% 15

16 Tumore del Polmone I casi di tumore polmonare segnalati sono 636, 369 dei quali sono stati ritenuti con nesso positivo con l attività lavorativa. Il 75,6% di questi casi si concentra nella ASL di Brescia, che da diversi anni ha avviato una ricerca attiva di questo tipo di patologia attraverso la collaborazione con i reparti ospedalieri. Tabella 5 Casi di tumore polmonare contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL, distinti tra casi con nesso positivo con il lavoro e casi totali ASL TOTALE CON NESSO POSITIVO Frequenza Percentuale Frequenza Percentuale BG 56 8,8% 18 4,9% BS ,1% ,6% CO 10 1,6% 4 1,1% CR 8 1,3% 3 0,8% LC 6 0,9% 3 0,8% MI_1 2 0,3% MI_2 23 3,6% 7 1,9% MI_3 38 6,0% 30 8,1% MI_C 15 2,4% 5 1,4% MN 1 0,2% 1 0,3% PV 24 3,8% 17 4,6% SO 1 0,2% 1 0,3% VA 4 0,6% 1 0,3% VC 2 0,3% Totale ,0% ,1% In 348 casi su 636 è stato individuato uno o più settori lavorativi significativi associati al caso. Le attività lavorative che compaiono più frequentemente sono quelle di produzione dei metalli e leghe con 78 segnalazioni (codice 27), costruzioni con 61 segnalazioni (codice 45), fabbricazione di prodotti della lavorazione minerale non metallifera con 50 segnalazioni (codice 26), trasporti (codice 60) con 34 segnalazioni (tabella 6). 16

17 Tabella 6 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: tumore al polmone SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi 636 Totale casi associati ad un settore ,30% 27 produzione di metalli e loro leghe 78 20,31% 45 costruzioni 61 15,89% 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e 50 13,02% impianti 26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 34 8,85% 60 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte 28 7,29% 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 16 4,17% 50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e moto 12 3,13% 01 agricoltura, caccia e relativi servizi 11 2,86% 13 estrazione di minerali metalliferi 9 2,34% 14 altre industrie estrattive 9 2,34% 24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche 7 1,82% Le professioni più frequentemente coinvolte sono artigiani e operai metalmeccanici, dell edilizia e operatori di macchine. Altre professioni frequentemente segnalate nei casi di tumore polmonare sono i conduttori di impianti industriali e di veicoli e macchine di sollevamento (tabella 7) Tabella 7 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: tumori polmonari PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Casi con nesso con settore lavorativo ,20% 62 artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati 68 10,50% 61 artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia 61 9,40% 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e industria alimentare) 41 6,30% 71 conduttori di impianti industriali 40 6,20% 74 conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 34 5,20% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, cuoio 12 1,80% 17

18 Mesotelioma I casi registrati sono 985. Il 58% dei casi si concentrano nelle ASL di Milano Città, Milano 3, Brescia e Bergamo. Nelle ASL milanesi il trend sembra in crescita mentre è costante a Brescia e Bergamo. I casi con nesso positivo con l attività lavorativa sono 611. Tabella 8 Casi di mesotelioma contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL, distinti tra casi con nesso positivo con il lavoro e casi totali TOTALE CON NESSO POSITIVO ASL Frequenza Percentuale Frequenza Percentuale BG ,5% 87 14,2% BS ,5% ,5% CO 48 4,9% 17 2,8% CR 51 5,2% 23 3,8% LC 41 4,2% 30 4,9% LO 11 1,1% 3 0,5% MI_1 38 3,9% 15 2,5% MI_2 45 4,6% 28 4,6% MI_ ,8% ,7% MI_C ,0% 92 15,1% MN 14 1,4% 9 1,5% PV 78 7,9% 51 8,3% SO 2 0,2% 2 0,3% VA 87 8,8% 45 7,4% Totale ,0% ,0% In 537 casi su 985 è stato individuato uno o più settori lavorativi significativi associati al caso di mesotelioma. Più frequentemente coinvolto è il settore delle costruzioni con 100 segnalazioni, il comparto tessile con 62 segnalazioni e la produzione di metalli e loro leghe con 59 segnalazioni (tabella 9). La professione è significativamente associata al mesotelioma è stata indicata in 484 casi. Le professioni più colpite sono gli artigiani e operai metalmeccanici (142 segnalazioni) e gli artigiani e operai dell edilizia (84 segnalazioni) (tabella 10). 18

19 Tabella 9 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: mesotelioma SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi 985 Totale casi associati ad un settore costruzioni % 17 industrie tessili 62 12% 27 produzione di metalli e loro leghe 59 11% 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse 41 8% macchine e impianti 26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non 34 6% metalliferi 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 34 6% 24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche 22 4% 35 fabbricazione di altri mezzi di trasporto 18 3% 60 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte 18 3% 25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 16 3% 31 fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici 13 2% Tabella 10 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: mesoteliomi PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Casi con nesso con settore lavorativo ,20% 62 artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati ,70% 61 artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia 84 8,70% 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e industria alimentare) 75 7,80% 71 conduttori di impianti industriali 44 4,60% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, 27 2,80% cuoio 74 conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 20 2,10% 86 personale non qualificato delle miniere, delle costruzioni, e delle attività industriali 16 1,70% 19

20 WMSDs (Work related Muscolo-Skeletal Disorders) I casi contenuti nel registro regionale sono 2495 e la metà è concentrata nell ASL di Brescia. I casi con nesso positivo con l attività lavorativa sono Tabella 11 Casi di WMSDs contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL, distinti tra casi con nesso positivo con il lavoro e casi totali ASL TOTALE CON NESSO POSITIVO Frequenza Percentuale Frequenza Percentuale BG ,7% ,3% BS ,6% ,5% CO 11 0,4% 5 0,3% CR 89 3,6% 55 3,3% LC 62 2,5% 33 2,0% LO 31 1,2% 24 1,5% MI_1 18 0,7% 7 0,4% MI_2 42 1,7% 14 0,8% MI_ ,2% 160 9,7% MI_C 59 2,4% 41 2,5% MN ,3% 107 6,5% PV 18 0,7% 8 0,5% SO 2 0,1% 2 0,1% VA 71 2,8% 58 3,5% VC 2 0,1% 1 0,1% Totale ,0% ,0% I settori più interessati sono rappresentati nella tabella

21 Tabella 12 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: WMSDs SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi 2495 Casi con nesso con settore lavorativo % 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine 215 8% e impianti 17 industrie tessili 189 7% 45 costruzioni 133 5% 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 90 3% 27 produzione di metalli e loro leghe 72 2% 15 industrie alimentari e delle bevande 58 2% 18 confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura 55 2% 25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 54 2% 85 sanità e altri servizi sociali 50 1% 36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere 49 1% 31 fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici 48 1% 93 altre attività dei servizi 37 1% 55 alberghi e ristoranti 31 1% La professione viene indicata in 1212 casi e sono soprattutto gli operatori di macchinari fissi e gli operai addetti al montaggio ad essere colpiti con 310 casi. (tabella 12). Tabella 13 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: WMSDs PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Casi con nesso con settore lavorativo ,90% 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e industria alimentare) ,50% 62 artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati 216 8,70% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, 206 8,30% cuoio 61 artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia 126 5,10% 81 personale non qualificato relativo alla amministrazione, gestione e magazzino 69 2,80% 21

22 Patologie del rachide I casi registrati sono 793 e per il 65% sono di competenza delle ASL di Brescia, Bergamo e Milano Città. I casi con nesso positivo con il lavoro sono 575. Tabella 14 Casi di patologie del rachide contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL, distinti tra casi con nesso positivo con il lavoro e casi totali ASL TOTALE CON NESSO POSITIVO Frequenza Percentuale Frequenza Percentuale BG ,0% 83 14,4% BS ,3% ,6% CO 2 0,3% 1 0,2% CR 42 5,3% 35 6,1% LC 33 4,2% 21 3,7% LO 5 0,6% 3 0,5% MI_1 21 2,6% 1 0,2% MI_2 55 6,9% 48 8,3% MI_3 73 9,2% 54 9,4% MI_C 94 11,9% 76 13,2% MN 31 3,9% 14 2,4% PV 12 1,5% 8 1,4% SO 1 0,1% VA 23 2,9% 14 2,4% VC 2 0,3% 1 0,2% Totale ,0% ,0% I settori più coinvolti sono la sanità (123) che nel 2006 supera come frequenza l edilizia (92) (tabella 15). Tra le professioni più frequentemente segnalate compaiono soprattutto le meno qualificate (63) (tabella 16). 22

23 Tabella 15 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: patologie del rachide SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi 793 Casi con nesso con settore lavorativo ,20% 85 sanità e altri servizi sociali ,80% 45 costruzioni 92 10,30% 62 trasporti aerei 33 3,70% 75 pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale 31 3,50% 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse 29 3,30% macchine e impianti 26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 22 2,50% 55 alberghi e ristoranti 18 2,00% Tabella 16 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: patologie del rachide PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE TOTALE CASI 793 Casi con nesso con settore lavorativo ,40% 81 personale non qualificato relativo alla amministrazione, gestione e magazzino 63 8,00% 83 personale non qualificato nei servizi di istruzione e sanitari 35 4,40% 62 artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati 33 4,20% 74 conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento 33 4,20% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, cuoio 26 3,30% 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e industria alimentare) 21 2,70% 23

24 Patologie cutanee Le segnalazioni sono state 1718, oltre il 60% delle quali provenienti dalle ASL di Brescia, Bergamo e Milano città. Tabella 17 Casi di patologie della pelle contenuti nel registro regionale MALPROF distribuiti per ASL, distinti tra casi con nesso positivo con il lavoro e casi totali ASL TOTALE CON NESSO POSITIVO Frequenza Percentuale Frequenza Percentuale BG ,7% ,1% BS ,7% ,5% CO 86 5,0% 60 4,9% CR 59 3,4% 36 3,0% LC 146 8,5% 105 8,7% LO 24 1,4% 19 1,6% MI_1 18 1,0% 10 0,8% MI_2 55 3,2% 40 3,3% MI_ ,0% 81 6,7% MI_C 169 9,8% ,6% MN 55 3,2% 16 1,3% PV 59 3,4% 40 3,3% SO 22 1,3% 7 0,6% VA 50 2,9% 29 2,4% VC 5 0,3% 3 0,2% Totale ,0% ,0% I settori maggiormente coinvolti sono quello sanitario con 237 segnalazioni e quello edile con 161 segnalazioni (tabella 18). La professione è indicata in 780 casi (tabella 19). 24

25 Tabella 18 - Frequenza di comparti (divisione ATECO 91) con nesso causale positivo: patologie della pelle SETTORE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi 1718 Casi con nesso con settore lavorativo ,20% 85 sanità e altri servizi sociali ,40% 45 costruzioni 161 9,10% 28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e 114 6,40% impianti 93 altre attività dei servizi 100 5,60% 29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici 51 2,90% 27 produzione di metalli e loro leghe 35 2,00% Tabella 19 - Frequenza delle professioni con nesso causale positivo: patologie della pelle PROFESSIONE FREQUENZA PERCENTUALE Totale casi Casi con nesso con settore lavorativo ,10% 61 artigiani e operai dell'industria estrattiva e dell'edilizia 162 9,80% 32 professioni intermedie nelle scienze della vita 157 9,50% 72 operatori macchinari fissi. Operai addetti montaggio (esclusa agricoltura e 116 7,00% industria alimentare) 62 artigiani ed operai metalmeccanici ed assimilati 114 6,90% 55 professioni concernenti specifici servizi per le famiglie 110 6,70% 65 artigiani e operai lavorazioni alimentari, legno, tessile, abbigliamento, pelli, cuoio 86 personale non qualificato delle miniere, delle costruzioni, e delle attività industriali 56 3,40% 34 2,10% 25

26 Fonte delle segnalazioni Negli anni si assiste ad un cambiamento del quadro di insieme delle fonti delle segnalazioni. Le segnalazioni da parte di Istituti Universitari, che nel 1999 costituivano il 3,7% del totale, nel 2006 sono l 11,2%. Si consolida anche il ruolo degli ospedali da cui provenivano nel 1999 il 9,3% delle segnalazioni, mentre nel 2006 costituiscono il 16,3%. Pur aumentando la percentuale rispetto al totale, sia nel caso dell università che degli ospedali si ha un calo del numero assoluto delle segnalazioni. Invece è leggermente accresciuto ll peso delle segnalazione effettuate direttamente Servizi PSAL nel 1999 costituiva il 2,3% mentre nel 2006 è il 6,6%, in termini assoluti si passa da 109 casi del 1999 a 171 nel Si riduce invece il ruolo dei medici competenti che dal 71,1% del 1999 passano al 53,6% del I medici di medicina generale hanno segnalato negli otto anni 565 casi pari all 1,9% del totale (tabella 21). Tabella 21 Fonti delle segnalazioni distribuite per anno Fonte segnalazioni TOTALE autorità giudiziaria % di colonna 0,4 0,3 0,4 0,3 0,7 0,8 0,8 0,6 0,5 Altro % di colonna 2 0,7 0,8 0,5 2,5 2,4 2,1 2,7 1,6 INAIL % di colonna 4,4 5,6 4,5 2,9 4 4,7 4,3 5 4,5 direzione provinciale del lavoro % di colonna 0,1 0,2 0,2 0,3 0, ,3 0,1 università % di colonna 3,7 4 6,1 7,1 6,4 7,9 7,2 7,8 6 medico competente % di colonna 71,1 71,5 69,2 67,2 63, ,2 53,6 65,2 medico medicina generale % di colonna 1,4 1,8 1,4 2,5 2,5 2,3 1,7 1,5 1,9 medico specialista % di colonna 1,7 3,1 2,3 1,4 1,4 1,4 1,7 0,8 1,8 Non definita % di colonna 2,8 1,6 1 1,5 0,8 2,6 1,8 2,3 1,8 Ospedale % di colonna 9,3 7, ,6 14,2 14,2 16,4 16,3 11,7 Patronato % di colonna 0,9 1,7 1,6 2,7 1,7 1,3 2,7 2,5 1,8 Servizio PSAL % di colonna 2,3 2 2,5 3 2,6 3,4 5,1 6,6 3,1 TOTALE

27 Il cambiamento negli anni del profilo delle fonti di segnalazione, rispecchia il cambiamento del tipo di patologia segnalata. Infatti si riducono le ipoacusie, che sono le patologie maggiormente segnalate dai medici competenti, mentre aumentano le patologie diverse dalle ipoacusie segnalate prevalentemente da strutture più specialistiche come gli ospedali e le università. Se si escludono le ipoacusie i medici d azienda contribuiscono per il 28,4% delle segnalazioni mentre gli ospedali e le cliniche universitarie hanno segnalato il 39% delle patologie differenti dalle ipoacusie (tabella 22; il dettaglio è riportato a fine testo nella tabella 22b). 27

28 Tabella 22 Fonti delle segnalazioni di malattie lavoro correlate escluse le ipoacusie Fonte segnalazioni frequenza percentuale autorità gioudiziaria 111 1,10% Altro 422 4,40% INAIL 639 6,60% direzione provinciale del lavoro 25 0,30% università ,70% Medico competente ,40% medico di medicina generale 483 5,00% Medico specialista 107 1,10% non definita 241 2,50% ospedale ,30% patronato 418 4,30% servizio PSAL 716 7,40% Totale ,00% Qualità della registrazione Il controllo di qualità sulla registrazione dei casi, oltre che sula qualità e completezza delle informazioni in ingresso al sistema di sorveglianza, è un aspetto critico che merita di essere valutato e migliorato nel tempo. Oltre al differente numero di casi che ogni ASL registra, è evidente tra le ASL anche una differenza della completezza dei dati registrati. E possibile utilizzare indicatore per valutare sintetizzare la completezza dei dati registrati. L indicatore considera non completo il caso quando non è attribuito il nesso causale o non è attribuito un giudizio di qualità dell informazione o di qualità della diagnosi. La tabella seguente riassume il valore dell indice che conferma rilevanti differenze fra le diverse ASL. 28

29 Tabella 20 - Indice di completezza dei casi registrati:confronto tra le ASL Non ASL completo completo CO 97,7 2,3 PV 95,9 4,1 VA 93 7 LO 92,7 7,3 BG 90,1 9,9 BS 87,7 12,3 VC 86,6 13,4 MI_3 86,4 13,6 LC 85,5 14,5 Regione 83,7 16,3 MI_2 83,5 16,5 CR 80,5 19,5 MI_C 79,9 20,1 SO MI_1 49,2 50,8 MN 38,5 61,5 Conclusioni e prospettive Il registro delle malattie da lavoro della Regione Lombardia, attivo dal 1999, raccoglie tutti i casi che per diversi motivi giungono a conoscenza delle ASL. I Servizi PSAL costituiscono infatti un nodo fondamentale nei flussi informativi relativi alle malattie da lavoro sia perché indicati da normative specifiche come destinatari delle denunce e dei referti, sia per il ruolo attivo che hanno via via assunto nella ricerca di patologie dovute a cause lavorative. Negli anni si nota una diminuzione delle malattie registrate, dovuto in primo luogo alla riduzione delle ipoacusie; mentre rimangono costanti o aumentano lievemente patologie aspecifiche. Il confronto con i dati di letteratura fa supporre vi sia una sottonotifica di alcune patologie, per diversi motivi, che vanno dalla difficoltà di diagnosi eziologica, alla mancanza di strumenti sensibili a rilevare queste patologie. Con i dati attualmente disponibili è possibile tracciare dei profili di rischio di alcuni settori basandosi sull analisi della tipologia delle patologie segnalate nei diversi comparti. Questo aspetto va ulteriormente sviluppato, favorendo la sensibilità del registro a rilevare malattie legate al lavoro. Perché lo strumento diventi sempre più utile anche per la programmazione degli interventi di prevenzione, le ASL devono rinnovare i propri sforzi affinché migliori la completezza dei dati registrati. Nel 2007 la Regione Lombardia ha avviato un percorso per la costruzione di un sistema informativo regionale che, a partire da in un anagrafe delle aziende e servizi univoca, aggiornata dinamicamente, si colleghi con tutti i sistemi gestionali in uso presso i Dipartimenti di Prevenzione Medica delle ASL. L impegno prossimo è pertanto quello di pervenire all integrazione della Banca dati Mal Prof con il Sistema informativo regionale dei Dipartimenti. E inoltre attivo il Tavolo Regione Lombardia INAIL che ha predisposto un modello di segnalazione dei casi di malattia professionale, da inviare ad ASL e INAIL, con il quale ottemperare sia agli obblighi di denuncia previsti dall art. 139 del DPR 1124/65, sia a quelli 29

30 di referto di cui all art. 365 del c.p. Proseguirà nel 2008 il lavoro di sensibilizzazione anche attraverso momenti di confronto con i medici competenti, medici di MG e specialisti per la definizione e il perfezionamento di protocolli diagnostici e valutativi di malattie professionali finalizzati ad agevolare e snellire l attività di accertamento e riconoscimento. Nel 2007 infine il sistema di sorveglianza MALPROF ha fatto un importante salto di qualità, passando da sistema locale sperimentale, ad un ruolo a livello nazionale. Infatti nel Patto per la tutela della salute e la prevenzione nei luoghi di lavoro sottoscritto tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome, reso esecutivo dal DPCM del 17/12/2007, MALPROF viene indicato come il modello di sorveglianza delle malattie lavoro correlate da adottare a livello regionale e nazionale. Questa evoluzione ha avuto delle ripercussioni anche a livello operativo. Sono state infatti migliorate le modalità di raccolta delle informazioni a livello centrale. L attuale software è gestito attraverso la rete web e non più solo a livello locale. Ovviamente questi sostanziali cambiamenti avvenuti nel 2007 non sono ancora a completo regime, per cui in Regione Lombardia attualmente vengono utilizzate modalità operative in parte ancora legate alle vecchie, e il 2008 sarà un anno di transizione, ma dal 2009 tutte le ASL dovranno adottare le nuove modalità di registrazione. 30

31 31

32 Tabella 22b: Fonte della segnalazione per tipo di patologia GRUPPO DIAGNOSTICO Altro Ist.Univ. Med.Az. Med.Base Med.Spec. Non definita Ospedale Serv.PSAL TOTALE 01) M. infettive e parass Row % 20,4 6,1 42, , Col % 3,4 0,3 0,2 0,2 0,4 0,4 0,7 0,2 0,3 02) Altri Tumori Row % 30 14,5 13, ,8 15,5 15,5 100 Col % 7,3 0,9 0, ,4 0,5 1,8 0,4 02.1)Tumori naso (160) Row % 32,8 2,6 1,3 2,6 1,3 1,3 32,9 26,3 100 Col % 5,7 0,1 0 0,4 0,2 0,2 0,7 2,1 0,3 02.2) Tumori polmone (162) Row % 15,6 17,8 1,1 15,6 0,9 3 37, Col % 19,8 6,2 0 17,6 1,1 3,5 6,8 7,3 2,1 02.3) Mesotelioma (163, 158.8, 158.9) Row % 28,3 22,9 0,6 1,9 0,6 2,5 29,6 15,6 100 Col % 55,1 12,5 0 3,4 1,1 4,7 8,2 16,1 3,2 02.4) Tumori vescica (188,197.2) Row % 48,7 7,1 5,1 9,6 0 8,1 6,6 22,8 100 Col % 21,3 0,8 0,1 3, ,4 4,7 0,6 02.5) Altri Tum. tess. linfatico Row % Col % 1,9 0,2 0 0,2 0,2 0,2 0,1 0,3 0,1 03) Pat. ghiandole endocrine - metab Row % 33, , Col % 0, , ) Pat. org. empoietici Row % Col % 0 0, ) Pat. e dist. psichici Row % 15,5 50,8 2,1 2,1 7,5 1,6 14,4 6,

33 GRUPPO DIAGNOSTICO Altro Ist.Univ. Med.Az. Med.Base Med.Spec. Non definita Ospedale Serv.PSAL TOTALE Col % 6,8 5,2 0 0,7 2,5 0,6 0,8 1,3 0,6 06) Pat. sist. nervoso (escl. 354,3881,389) Row % 28,7 15,1 34,2 4,1 2,7 2,7 11 2,7 100 Col % 3,4 0,6 0,1 0,5 0,4 0,4 0,2 0,2 0,2 06.1) Sordita (389, 3881) Row % 6 1,4 82,4 0,4 2,2 1,4 6,3 1,2 100 Col % 174,7 16,5 86,1 14,5 80,9 55,7 36,6 25,1 68,2 07) Pat. sist. circolatorio Row % 25,4 17,8 22, ,5 32,2 1,7 100 Col % 4,8 1,2 0, ,6 1,1 0,2 0,4 08) Altre P.app. resp. (escl. 493, 495, ) Row % 14,6 23,6 15,7 3,5 1,4 2,4 36 4,8 100 Col % 13,9 8,1 0,5 3,9 1,6 2,8 6,3 3,1 2,1 08.1) Asma (493) Row % 12 28,9 22,9 1,8 1,5 0,9 31,3 1,2 100 Col % 7,2 5,3 0,4 1,1 0,9 0,6 3 0,4 1,1 08.2) Alveolite allergica estr. (495) Row % 20,1 13,3 26,7 6,7 0 6,7 26,7 6,7 100 Col % 0,5 0,1 0 0,2 0 0,2 0,1 0, ) Pneumoconiosi escl. silicosi e asbestosi ( Row % 22,9 13,9 18,8 5, , Col % 3,6 0,8 0,1 1,1 0,7 0,7 0,9 0,4 0,3 08.4) Asbestosi (501) Row % 28,4 11,9 11,2 2,9 1, ,9 19,2 100 Col % 22,8 2,9 0,3 2,3 1,2 10, ,5 08.5) Silicosi (502) Row % 45,2 12,4 6,5 7,9 2,6 7,9 19,1 6,2 100 Col % 26,1 2,3 0,1 4,8 1,6 5 1,8 2,2 1,1 09) Pat. app. digerente Row % 18,2 4,5 31,8 4,5 0 9,1 36,4 4,

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