Protocollo di Intesa
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- Giordano Paoli
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1 ; r -~ Protocollo di Intesa ALL. ~- ~?. m, -:1.13!)E L 2!..j 2. 2o -:Li tra la Provincia di Barletta-Andria-Trani e Ecopunto Reco2 Liberambiente - Tamafer r.. ~ ~
2 La Provincia di B.A.T., nella persona del Dott. Francesco Ventola (di seguito Provincia di B.A.T.) E La Ecopunto- Reco2- LiberAmbiente- Tamafer di Alessandra Migliardi, con sede in Moncalieri (TO), via Real Collegio n.50, in persona del Titolare dott.ssa Alessandra Migliardi (di seguito Erlat). PREMESSO La direttiva 2008/98/CE, del Consiglio del 19 Novembre 2008, relativa ai rifiuti (Abrogazione direttive 75/439/Cee, 91/689/Cee e 2006/12/Ca); La direttiva 96/61/CE del Consiglio del 24 Settembre 1996, sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento; La direttiva 91/156/CEE,del Consiglio del 18 Marzo 1991, che modifica la direttiva 75/442/CEE relativa ai rifiuti; La direttiva 94/62/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 20 Dicembre del 1994, sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio; La direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 21 Aprile del 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, che, in vista di questa finalità, istituisce un quadro per la responsabilità ambientale basato sul principio "chi inquina paga"; L' art. 178 comma 4 D. lgs n.152 s.m.i. ai sensi del quale lo Stato, le Regioni, le Provincie Autonome e gli Enti locali esercitano i loro poteri e le loro funzioni di rispettiva competenza in materia di gestione di rifiuti, "adottando ogni opportuna azione ed awalendosi, ove opportuno, mediante accordi, contratti di programma o protocolli di intesa anche sperimentali, di soggetti pubblici o privati"; Gli art. 179, 180 e 181 D. lgs n.152 s.m.i. in forza dei quali le pubbliche amministrazioni perseguono, nell'esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, anche mediante misure, da adottarsi con priorità rispetto all' uso dei rifiuti come fonti di energia, diretta al recupero dei rifiuti stessi mediante riutilizzo, riciclo o ogni altra azione diretta ad ottenere da essi materia prima secondaria; La legge n.296 (Finanziaria 2007) che fissa al 40% l'obiettivo per la raccolta differenziata dei rifiuti da conseguirsi entro il ; L'azione del progetto Ecopunto -- i negozi che comprano i rifiuti" va ad occuparsi, in maniera innovativa, di quanto stabilito della prima priorità della prima normativa ambientale, owerosia la riduzione della produzione dei rifiuti. 2
3 CONSIDERATO Che la produzione pro capite di rifiuti urbani nella Regione Puglia, nell'anno 2009, è stata pari a 526 kilogrammi/abitante e la percentuale della raccolta differenziata, nello stesso anno, è stata pari al 13,96%, valore inferiore alla media nazionale del 33,56% (fonte: Rapporto rifiuti ISPRA); Che lo smaltimento in impianti di trattamento finale di rifiuti urbani nella Regione Puglia ha rappresentato, nell'anno 2009,1a forma di gestione prevalente (fonte: Rapporto rifiuti ISPRA); Che il recupero di rifiuti urbani nella Regione Puglia ancora poco diffusa; Che l'inadempienza alle Direttive Comunitarie sopra elencate prevede che vengano comminate sanzioni amministrative ed economiche. CONSIDERATO che l'ideatore, nonché detentore, del Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano f rifiuti", che individua nuovi criteri e metodi per la gestione dei rifiuti materiali recuperabili, registrato presso la Società Italiana Autori Editori (SIAE) e brevettato presso l'ufficio Italiano Marchi e Brevetti, concede in uso detto progetto alla ERLAT; che i marchi "Ecopunto- i negozi che comprano i rifiuti", Mr. Alluminio e Miss PET, registrati presso l'ufficio Italiano Marchi e Brevetti,sono concessi in uso dal loro ideatore alla ERLAT; che il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti", registrato presso la Società Italiana Autori Editori (SIAE), intende favorire l'incremento della raccolta differenziata; che la ERLAT,mediante il Progetto "Ecopunto- i negozi che comprano i rifiuti tende a fornire assistenza tecnica alla Provincia B.A.T. al fine di favorire l'implementazione di un sistema organizzato per ridurre la quantità dei rifiuti prodotti e indirettamente il miglioramento delle aree degradate dalla gestione non appropriata dei rifiuti, la riduzione del ricorso allo smaltimento nelle discariche di servizio come forma gestionale dei rifiuti, la produzione di materie prime secondarie con la conseguente riduzione del consumo di risorse e materie prime naturali; che la Provincia di B.A.T., perseguendo gli obiettivi già tracciati in adesione agli obbiettivi di 3
4 programmazione, mediante il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" di ERLA T, intende traguardare gli obiettivi di cui sopra e delle linee guida Provinciali anche promuovendo attività imprenditoriali, favorendo l'incremento del livello occupazionali e del reddito dei cittadini; che il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" si profila altresì idoneo ad incrementare il recupero e il riciclo dei materiali valorizzabili, mediante l' attuazione di processi gestionali adeguati alla tipologia di materiale; che il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" è orientato a promuovere sia la sensibilizzazione che la diffusione della cultura della sostenibilità socio-ambientale e della raccolta differenziata; \ ~ RITENUTO necessario promuovere e sensibilizzare la collettività sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti; improcrastinabile incrementare la percentuale di raccolta differenziata nella Provincia i B.A.T., al fine di conseguire gli obbiettivi fissati dalla normativa nazionale e comunitaria; realtà imprenditoriali e la creazione di nuovi posti di lavoro; di basilare importanza porre in essere delle politiche volte a favorire lo sviluppo di nuove necessario migliorare il grado di protezione ambientale e di salubrità delle aree urbane e, più in generale, dei territori della Provincia B.A.T.; CONVENGONO 4
5 ARTICOLO 1 Il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" 1. il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" della ERLAT prevede l'apertura di negozi denominati "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" che acquistano alcune \ tipologie di materiali usati: carta e cartone, imballaggi in plastica, alluminio e ferro. \ 2. l Comuni le Autorità d'ambito ed i Privati potranno, attraverso immobili di proprietà e/o di disponibilità aprire." Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" coordinati dalla ERLAT e potranno acquistare materiale usato. 3. l materiali conferiti all' "Ecopunto- i negozi che comprano i rifiuti", privati, comunali o di proprietà delle Autorità d'ambito, dopo la riduzione dimensionale, verranno ceduti a fronte di un corrispettivo riferito all'unità di massa ( /tonnellata) o ai Centri Comunali di Raccolta (CCR) o ai consorzi di filiera o direttamente ai privati con esclusione degli imballaggi in plastica che saranno conferiti ai consorzi di filiera del Conai. Per tutti gli aspetti organizzativi demanda a successivi prowedimenti della Provincia ed ai contratti tra le parti. Il trasporto, a carico del titolare deii'ecopunto, delle materie prime secondarie dagli Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" ai Centri convenzionati Conai ai consorzi di filiera o ai privati, awerrà con mezzi appositamente autorizzati ai sensi della vigente normativa di settore. 4. L'apertura dell' "Ecopunto - i negozi che comprano i rifiuti" è assoggettata alle autorizzazioni previste dalla legislazione vigente. ARTJCOL02 Garanzia della tracciabifità dei materiali e obiettivi di raccolta differenziata 1. L'esigenza dell'amministrazione di monitorare il flusso dei materiali e la percentuale della raccolta differenziata sarà garantita dalla procedura di seguito illustrata. Gli Ecopunto hanno il compito di compilare un report settimanale dei materiali ricevuti dai cittadini. Tale report verrà trasmesso periodicamente al Comune territorialmente competente, alla Provincia B.A.T. e alla ERLAT. Le MPS, durante il trasporto verso i CCR o i consorzi di filiera, effettuato da enti o da imprese, saranno accompagnati dalla documentazione di trasporto prevista dalla legge. 2. L 'awio ai CCR, ai centri convenzionati Conai, ai consorzi di filiera o ai privati, sarà garanzia della corretta chiusura del ciclo di gestione dei materiali conferiti dai cittadini. 5
6 ARTICOLO 3 Attività e impegni della Provincia B.A.T. La Provincia B.A.T. si impegna: A promuovere e a diffondere il Progetto "Ecopunto - i negozi che comprano rifiuti" attraverso i propri canali istituzionali (siti web, bollettini, riviste,ect); A fornire alla ERLAT dati e informazioni; A verificare la corrispondenza del predisponendo Programma Provinciale di riduzione dei Rifiuti al modello organizzativo e gestionale, europeo e nazionale, della raccolta differenziata e del ciclo dei materiali; A verificare, attraverso l'ufficio Gestione Rifiuti e L'Osservatorio Permanente sui Rifiuti,, l'efficacia ed efficienza del raggiungimento degli obiettivi e della filosofia del progetto "Ecopunto- i negozi che comprano i rifiuti". ARTICOL04 Attività ed impegni della ERLA T La ERLA T, mediante attività di cooperazione definita caso per caso, fornirà ai gestori degli "Ecopunti - i negozi che comprano i rifiuti" il patrimonio di conoscenze tecniche e giuridiche nonché gli strumenti e le attrezzature indispensabili all'intrapresa del "negozio che acquista i rifiuti". La ERLAT garantirà inoltre agli "Ecopunto- i negozi che comprano i rifiuti", in via continuativa, l'assistenza e la consulenza che si rendessero utili o necessarie. La ERLA T inserirà negli accordi di cooperazione sopra indicati con gli "Ecopunti - i negozi che comprano i rifiuti" clausole risolutive per il caso di rilevate irregolarità da questi commessa nell'esercizio dell'attività, con relative segnalazioni agli Assessorati Provinciali. La ERLAT fornirà alla Provincia B.A.T. il supporto durante la fase di programmazione interventi ed eventi di sensibilizzazione, informazione e formazione. ARTICOLO 5 Sinergie e cooperazioni La Provincia B.A.T. e la ERLAT si impegnano a promuovere e a favorire la cooperazione fra soggetti pubblici e privati coinvolti, direttamente e indirettamente, nella gestione di rifiuti urbani, al fine di massimizzare l'efficacia del progetto e la sua efficienza in termini economici finanziari e socio-ambientali. ARTICOLO 6 6
7 Aspetti Logistici ed Organizzativi In accordo con le politiche ambientali e di sviluppo sostenibile della Provincia, gli aspetti logistici ed organizzativi del progetto saranno puntualmente e dettagliatamente definiti mediante la stesura di un progetto esecutivo, predisposto dalla ERLAT con il supporto tecnico e logistico della Provincia. Tale quota, ripartita in parti uguali tra le società menzionate, garantirà un omogenea distribuzione territoriale. ARTICOLO 7 Oneri La sottoscrizione del presente Protocollo d'intesa non comporta e non comporterà, a carico della Provincia B.A.T., alcun onere economico. La Provincia B.A.T. potrà sottoscrivere altri Protocolli d'intesa con Enti Pubblici o soggetti privati che eventualmente intendano operare nel campo del recupero dei rifiuti purché non si utilizzi il marchio Ecopunto in quanto questo è registrato e tutelato. ARTICOLO 8 Clausola Arbitrale Le controversie che non si siano potute definire in via amministrativa saranno sottoposte ad arbitrato rituale, secondo gli articoli 806 e seguenti c.p.c. e 241 e seguenti del Codice dei Contratti D.lgs. n.163/2006, nonché ai sensi degli articoli 150 e seguenti del D.P.R. n. 5554/1999. Il giudizio sarà demandato ad un Collegio di tre arbitri, uno nominato per ciascuno delle parti ed il terzo nominato dagli arbitri delle parti, se d'accordo, oppure, in caso di contrasto, nominato dalla Camera Arbitrale per i Contratti Pubblici. ~~ft;./ P.:/ t Andria, rjj];e.tt1.1}re 2~ Provincia B.A. T. j /// ~y~vpg. ECOPUNTO-REC02- UBERAMBIENTE- TAMAFER Dott.ssa Alessandra Mig/iardi ALP~b f çpo[ 7
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