MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI ZF PADOVA S.R.L. ex D. Lgs. 231/2001 PARTE GENERALE

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1 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DI ZF PADOVA S.R.L. ex D. Lgs. 231/2001 PARTE GENERALE DOCUMENTO SOTTOPOSTO ALL APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL 30 MARZO 2012

2 INDICE 1. INTRODUZIONE DEFINIZIONI E GLOSSARIO PREMESSA SCOPO DEL DOCUMENTO CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO IL DECRETO OGGETTO L ESONERO DALLA RESPONSABILITÁ: IL MODELLO ORGANIZZATIVO FATTISPECIE DEL REATO MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO FINALITÀ DEL MODELLO CARATTERISTICHE DEL MODELLO ARCHITETTURA DEL MODELLO ORGANIZZATIVO ORGANIGRAMMA, SISTEMA DI DELEGHE E JOB DESCRIPTION AREE AZIENDALI SENSIBILI E/O A RISCHIO IL PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO ADOZIONE E MODIFICHE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO INTERPRETAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO MATRICE ORGANIZZATIVA E RESPONSABILITA CODICE ETICO DI ZF PADOVA SRL INTRODUZIONE E FINALITÁ DEL CODICE ETICO PRICIPI ETICI RILEVANTI CONFORMITA A LEGGI E REGOLAMENTI Art RAPPORTI CON DIPENDENTI E COLLABORATORI - Art RAPPORTI CON CLIENTI, FORNITORI E CONSULENTI - Art TRASPERANZA NELLE INFORMAZIONI Art ALTRI OBBLIGHI DI DIPENDENTI E COLLABORATORI Art RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Art FINANZIAMENTO AI PARTITI POLITICI Art SICUREZZA SUL LAVORO ED IGIENE AMBIENTALE Art ANTIRICICLAGGIO E RICETTAZIONE Art CRIMINALITÀ INFORMATICA Art TUTELA AMBIENTALE Art COMUNICAZIONE ALL INTERNO DI ZF PADOVA SRL Art MODALITÁ DI ATTUAZIONE E CONTROLLO DEL CODICE ETICO L ORGANISMO DI VIGILANZA IDENTIFICAZIONE DELL ORGANISMO DI VIGILANZA REQUISITI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA INDIPENDENZA E AUTONOMIA

3 PROFESSIONALITÀ AUTONOMIA NEI POTERI DI INIZIATIVA E CONTROLLO CONTINUITÀ DI AZIONE RIPORTO AGLI ORGANI SOCIALI NOMINA DELL ORGANISMO DI VIGILANZA RINUNCIA, REVOCA E SANZIONI FUNZIONI, ATTIVITA E POTERI DELL ORGANISMO DI VIGILANZA ACQUISIZIONE DI INFORMAZIONI DA PARTE DELL ORGANISMO DI VIGILANZA OBBLIGHI DI INFORMAZIONE VERSO L ORGANISMO DI VIGILANZA RIPORTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA VERSO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IL SISTEMA DISCIPLINARE FINALITA DEL SISTEMA DISCIPLINARE MISURE VERSO I DIPENDENTI MISURE VERSO I DIRIGENTI MISURE VERSO I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE MISURE VERSO I MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE MISURE VERSO I TERZI COMUNICAZIONE, FORMAZIONE E DIFFUSIONE COMUNICAZIONE E FORMAZIONE VERSO L INTERNO DIFFUSIONE VERSO L ESTERNO GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ALLEGATI Delibera del Consiglio di Amministrazione di adozione del Modello organizzativo Master Description of Job Policy sui flussi di comunicazione verso l Organismo di Vigilanza

4 1. INTRODUZIONE 1.1. DEFINIZIONI E GLOSSARIO I seguenti termini usati nel Modello Organizzativo avranno il seguente significato Account management Funzione aziendale preposta allo svolgimento delle funzioni attribuite all Account Manager. Account Manager Ruolo aziendale, inserito all interno delle Business Unit, tipicamente preposto alla gestione dei rapporti pre e post contrattuali con il cliente, alla vendita dei servizi di ZF Padova Srl nonché alla gestione dell intero rapporto con il cliente assegnato. Area aziendale Si intende un settore aziendale che può comprendere una o più Funzioni aziendali. ATI Si intende l associazione temporanea d impresa finalizzata alla partecipazione a gare d appalto pubbliche o alla stipulazione di contratti di appalto tra privati. Attività aziendale Si intende l ordinaria operazione aziendale svolta nell ambito delle mansioni attribuite alla specifica Funzione aziendale. Attività sensibile o Si intende un operazione o una serie di operazioni svolte ordinariamente dal Processo sensibile personale dipendente nell ambito delle proprie mansioni e che, per la loro caratteristica, richiedono l applicazione di specifici controlli al fine di limitare l esposizione al rischio di commissione dei reati previsti dal Decreto. Benefits & Rappresenta l attività svolta dall Area aziendale HR finalizzata alla gestione del Compensation sistema remunerativo del personale dipendente ivi incluso il sistema premiante. Business Developer Ruolo aziendale, inserito all interno delle Business Unit, tipicamente preposto allo sviluppo e promozione commerciale, identificazione di nuove opportunità di business e gestione. Tale ruolo prevede la formulazione di offerte commerciali per la vendita dei servizi di ZF Padova Srl. Business Development Si intende la Funzione aziendale posta in posizione subordinata nell Organigramma aziendale di ZF Padova Srl, preposta al coordinamento dello sviluppo e della promozione commerciale con riferimento a clienti in essere e nuovi. Chief Information Il soggetto preposto alla gestione delle procedure informatizzate interne. Officier (CIO) Codice dell ambiente Si intende il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006 e successive modificazioni. Codice Etico Indica i principi etici della Società finalizzati ad evitare comportamenti che possono comportare le fattispecie di reato previste dal Decreto. Collaboratore Si intende il soggetto esterno alla Società che svolge un attività lavorativa a tempo 4

5 Collegio Sindacale Compliance SOX Consigliere Delegato oppure AD Consiglieri del Consiglio di Amministrazione Consiglio di Amministrazione oppure CdA Consulente Controllo interno Data Base Administrator Decreto Delivery Assurance Direttori/Dirigenti Disposizione aziendale Documento di valutazione dei rischi aziendali o DVR determinato per l azienda in base a specifico contratto regolamentato dalla legge. Si intende il collegio sindacale in carica della Società. Si intende l insieme delle procedure e dei controlli (prevalentemente finanziari) posti in essere per l applicazione delle regole della casamadre. Si intende il consigliere delegato in carica della Società. Si intendono gli amministratori in carica della Società. Si intende il consiglio di amministrazione della Società. Si intende il soggetto esterno alla Società che svolge un attività professionale non continuativa ed in piena autonomia a favore della stessa in base a specifico accordo contrattuale. Si intende l'insieme delle Procedure aziendali poste in essere dai Consiglieri per garantire la corretta esecuzione delle Attività aziendali, l'affidabilità, l'accuratezza e la completezza delle informazioni, nonché la salvaguardia del patrimonio aziendale. Si intende l amministratore di dati Funzione informatica che organizza e procede alla manutenzione dei dati gestiti negli archivi informatici. Indica il Decreto Legislativo 8 Giugno 2001 n. 231 e successive modificazioni e integrazioni. Si intende la Funzione aziendale preposta all attività di revisione sotto il profilo tecnico delle offerte e dei progetti, sia in fase precontrattuale che in corso d opera sino al collaudo finale. La Funzione aziendale presta la sua attività nell ambito della struttura dell Operation Management. Si intendono il lavoratori preposti alla direzione di una o più Aree aziendali con autonomia decisionale a cui compete promuovere, gestire e coordinare la realizzazione degli obiettivi aziendali. Una regola aziendale specifica e formalizzata in termini sintetici quale, ed esempio, un ordine di servizio. Si intende il documento di cui agli artt. 17 e 28 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n

6 Documento programmatico sulla sicurezza F&A (Finance & Administration) Funzione aziendale Funzione Organizzazione & Qualità GOS HR (Human Resources) Incaricato della Privacy Internal Application Portfolio (IAP) IT IWO Legal (Legale) Linee Guida di Confindustria Mappatura dei Rischi Si intende il documento redatto in base alle disposizioni di cui al punto 19 del disciplinare tecnico in materia di misure minime di sicurezza, allegato b, del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno Si intende l Area aziendale che svolge tutte le funzioni di amministrazione e finanza per ZF Padova Srl. Si intende una serie di attività che hanno la medesima natura, riunite tra loro perché riguardanti il medesimo oggetto operativo e finalizzate alla realizzazione degli obiettivi d impresa. Ufficio organizzazione & qualità come indicato nell Organigramma. Si intende la Funzione aziendale che (i) è incaricata della gestione complessiva dei sistemi informatici dell azienda e dei sistemi di comunicazione (reti) con le società del gruppo e (ii) fornisce prestazioni di servizi di consulenza informatica presso i clienti. Si intende l Area aziendale che cura la gestione del personale ed il sistema assuntivo. Si intende la persona fisica incaricata dal titolare o dal responsabile a compiere operazioni di trattamento dei dati in base all art. 30 del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno Funzione aziendale operante all interno di F&A incaricata della manutenzione dei sistemi informatici applicativi. Si intende information tecnology ovvero il settore specialistico riferito all informatica. Si tratta dell acronimo di Intercompany Work Order: si intendono le attività lavorative italiane vs estero (e viceversa); attività lavorative Italia vs Italia; addebiti intercompany di diversa natura (es. addebiti di costi intragruppo). Si intende l Area aziendale che cura gli aspetti giuridici connessi all Attività aziendale. Si tratta delle linee guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto, approvate il 7 marzo 2002 (aggiornate al 31 marzo 2008). Si intende l attività compiuta da ZF Padova Srl per analizzare le attività sensibili della Società con riferimento ai rischi di commissione dei reati di cui al Decreto e 6

7 sintetizzare i protocolli posti in essere per contrastare i rischi di reato. Modello Organizzativo Indica il modello di organizzazione, gestione e controllo idoneo a prevenire i reati predisposto dalla Società ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Network Administrator Si intende l amministratore di rete - Funzione informatica addetta alla gestione delle reti di comunicazione. Operation Si intende la Funzione aziendale posta in posizione subordinata di ZF Padova Srl che Management sovrintende e coordina la messa a disposizione delle risorse per la produzione, come indicata nell Organigramma aziendale. Organigramma Si intende il sistema di rappresentazione delle varie funzioni aziendali organizzate per lo svolgimento dell Attività aziendale secondo i relativi rapporti gerarchici intercorrenti. Organismo di vigilanza L organismo dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo di cui all art. 6 del oppure OdV Decreto nominato dalla Società. Outsourcing Si intende l esternalizzazione di Attività aziendali. In pratica, il riscorso ad imprese esterne per lo svolgimento di alcune Funzioni aziendali. Policy Si intende l insieme di regole, direttive e principi stabiliti per la governance aziendale che sono anche indirizzate, direttamente o indirettamente, alla prevenzione della commissione dei reati di cui al Decreto. Procedura Un insieme di regole aziendali codificate e da applicare nello svolgimento di una specifica Attività aziendale svolta da una Funzione aziendale, incluse le Policies e i Protocolli. Processo o Ciclo Si intende l insieme di attività interrelate o interagenti che descrivono il percorso di specifiche Attività aziendali trasformando le risorse in prodotto, sia esso un bene, un servizio o un informazione o una combinazione di tali elementi. Il processo aziendale può coinvolgere diverse Aree aziendali o Funzioni aziendali. Procurement Si intende la Funzione aziendale che è preposta allo svolgimento dell attività di acquisizione di beni e di servizi. Project Manager Ruolo aziendale riferito al soggetto che opera all interno delle Business Unit e (Responsabile di preposto alla gestione delle attività di erogazione dei servizi ai clienti. commessa) Protocolli o Controlli Si intendono le regole di controllo previste nello svolgimento di un Attività preventivi aziendale e finalizzati a contrastare i rischi di commissione dei reati di cui al Decreto. 7

8 Recruiting Regolamento dell OdV Relazioni istituzionali (Institutional Relations) Responsabile dell Area aziendale Responsabile della Funzione aziendale Responsabile della Privacy Responsabile di Unità Organizzativa Risk Management Process RSPP RTI S&MD (Funzione Marketing) SGPA Sindaci Sistema di governance Sistema disciplinare Società o ZF Padova Srl Si intende l attività svolta nell ambito dell Area aziendale HR che cura il sistema di assunzioni del personale dipendente. Regolamento di funzionamento dell Organismo di Vigilanza predisposto dal medesimo. Si intende la Funzione aziendale posta in posizione subordinata nell Organigramma aziendale di ZF Padova Srl ed incaricata della gestione delle relazioni esterne. Si intendono i soggetti a cui è affidata la responsabilità di una specifica Area aziendale come descritte nell Organigramma. Si intende il soggetto a cui è affidata la responsabilità di una specifica Funzione aziendale inserito all interno delle singole Unità Organizzative e delle Aree aziendali che compongono l Organigramma. Si intende la persona preposta dal titolare del trattamento dei dati personali in base all art. 29 del D.Lgs. n. 196 del 30 giugno Si intende il soggetto al quale è attribuito il ruolo di supervisione, gestione e controllo di un Unità Organizzativa. Si tratta del processo di valutazione dei rischi aziendali. Si tratta del responsabile del servizio di prevenzione e protezione di cui all'art. 2 lett. f) del TU. Si intende il raggruppamento temporaneo d imprese finalizzato alla partecipazione a gare d appalto pubbliche o alla stipulazione di contratti di appalto tra privati. Si intende l Area aziendale che promuove e coordina le iniziative di immagine e promozione della Società. Si intende il Sistema di Governo dei Processi e Policies Aziendali posto in essere dalla Società. Si intendono i sindaci in carica della Società. Si intende l insieme di regole di ogni livello che disciplinano per legge o per disposizioni aziendali la gestione dell impresa. Si intende il sistema disciplinare di cui agli artt. 6 e 7 del Decreto idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello Organizzativo. Indica ZF Padova Srl 8

9 Soggetti Apicali Soggetti Subordinati Soggetti Destinatari Solution Manager Success fees System Administrator Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro Ufficio Unità Organizzativa oppure Business Unit Si intendono le persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso di cui al l art. 5, comma 1, lett. a) del Decreto. Si intendono le persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei Soggetti Apicali di cui al l art. 5, comma 1, lett. b) del Decreto. Sono i soggetti sia dipendenti che terzi rispetto alla Società ai quali sono indirizzati i principi etici, le istruzioni operative ed il Modello Organizzativo nel suo insieme, ciascuno secondo i livelli di responsabilità a loro attribuiti. Si intende il responsabile tecnico specializzato in uno specifico prodotto di una Business Unit. Si intende la remunerazione che si matura, laddove contrattualmente pattuita, al raggiungimento di un obiettivo aziendale. Si intende l amministratore di sistema. Si tratta della funzione informatica che organizza, aggiorna e procede alla manutenzione dei sistemi operativi. Si intende il D.Lgs. n. 81/2008 Attuazione dell articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. E un settore specifico di un Unità Organizzativa o di una Funzione aziendale incaricata di svolgere una o più attività inerenti all Unità Organizzativa o alla Funzione stessa. Si intende un centro di responsabilità con compiti di gestione e sviluppo di specifiche attività commerciali verso i clienti, nonché di erogazione di servizi e progetti. Sono distinte a seconda della specializzazione o per segmento di mercato. 9

10 1.2. PREMESSA Il decreto legislativo 8 Giugno 2001, n. 231 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, per le ipotesi in cui vengano commessi i reati espressamente previsti nel Decreto e secondo le condizioni ivi specificate. La Società, come persona giuridica, può essere ritenuta direttamente responsabile, a meno che non dimostri di avere efficacemente adottato e attuato un modello di organizzazione, di gestione e di controllo, tale per cui l azione sia stata commessa da una singola persona, eludendo fraudolentemente le disposizioni aziendali. ZF Padova Srl ha quindi ritenuto opportuno dotarsi del presente Modello di organizzazione, nonostante non esista un obbligo giuridico in tal senso, ai fini di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto e beneficiare dell esonero dalla responsabilità penale in caso di commissione degli stessi SCOPO DEL DOCUMENTO Il presente documento costituisce e descrive il Modello Organizzativo adottato da ZF Padova Srl per la prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 30/03/2012. Il Modello Organizzativo è stato elaborato tenendo in considerazione l interazione del complesso delle Policies e dei regolamenti formalizzati in ZF Padova Srl con la disciplina legislativa vigente e le previsioni del Decreto. L obiettivo è quello di integrare il complesso delle norme di condotta, principi, Policies e Procedure della Società, nonché tutti gli strumenti organizzativi e i controlli preventivi esistenti, per dare attuazione alle prescrizioni del Decreto. Il presente documento costituisce il primo punto di riferimento per valutare l adeguatezza del Modello Organizzativo adottato da ZF Padova Srl alle prescrizioni dettate dal Decreto. Inoltre i principi generali e le metodologie ivi descritte troveranno applicazione anche con riferimento ad eventuali nuove ipotesi di reato che, a seguito di intervento legislativo, dovessero essere considerate rilevanti in ordine alla responsabilità amministrativa della Società. Il Modello sarà soggetto a revisione periodica da parte di ZF Padova Srl, per opera dell Organismo di Vigilanza e del Consiglio di Amministrazione, in funzione del principio del miglioramento continuo posto alla base del sistema di governo dei processi aziendali. Il Modello potrà inoltre subire modifiche a discrezione della Società stessa, in seguito alla variazione delle norme giuridiche in materia e loro integrazioni. 10

11 1.4. CAMPO DI APPLICAZIONE DEL DOCUMENTO Il presente Modello Organizzativo è applicabile per tutte le sedi di ZF Padova Srl, sede legale Caselle di Selvazzano Dentro (PD), Via Penghe, 48 (Reg. Imp. Padova e C.F ). Le prescrizioni del presente Modello si applicano a tutti i dipendenti di ZF Padova Srl che, a qualsiasi titolo, sono partecipi e/o gestiscono i Processi ed attività di riferimento, e/o dati e informazioni connesse. Secondo il Decreto, infatti, la Società è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio da: Soggetti Apicali, cioè persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dell Ente; da Soggetti Subordinati, cioè persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei Soggetti Apicali. ZF Padova Srl non risponde, per espressa previsione legislativa (art. 5, comma 2, Decreto), se le persone indicate hanno agito nell interesse esclusivo proprio o di terzi. ZF Padova Srl confida sull integrità e correttezza del comportamento di tutti i dipendenti per mantenere un idoneo livello di applicazione delle disposizioni previste dal Modello Organizzativo. Conseguentemente, il mancato rispetto delle regole previste nel presente Modello Organizzativo e delle altre disposizioni correlate, sarà considerato da ZF Padova Srl come un abuso della fiducia riposta nei confronti del dipendente che non rispetta le direttive aziendali. Pertanto, la non osservanza di dette disposizioni potrà comportare l applicazione di appropriate sanzioni disciplinari. Il Modello si applica anche ai soggetti terzi rispetto alla Società, ai quali siano indirizzati principi etici o regole di condotta specifiche, se sussistono i presupposti. 2. IL DECRETO 2.1. OGGETTO Il Decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, emesso in attuazione della delega contenuta nell art. 11 della Legge 29 settembre 2000, n. 300, introduce nel nostro ordinamento giuridico il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, nei casi in cui specifici reati vengano commessi dai Soggetti Apicali o dai Soggetti Subordinati, nell'interesse o a vantaggio della Società stessa, superando quindi il tradizionale principio secondo cui societas delinquere non potest. I presupposti per l esistenza della responsabilità dell Ente sono quindi: a) che uno dei reati previsti dal Decreto sia posto in essere da un Soggetto Apicale ovvero da un Soggetto Subordinato; b) che la commissione sia avvenuta nell interesse o a vantaggio dell Ente; c) che il reato commesso dalle persone fisiche costituisca espressione della politica aziendale o derivi da una colpa di organizzazione. 11

12 Tale responsabilità è autonoma e aggiuntiva rispetto a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il reato L ESONERO DALLA RESPONSABILITÁ: IL MODELLO ORGANIZZATIVO L art. 6 del Decreto prevede la possibilità di adozione di un Modello di organizzazione, gestione e controllo al fine di prevenire la commissione dei reati contemplati dal Decreto stesso. L esistenza del Modello anteriormente alla commissione nel reato e la sua adeguata ed efficiente adozione esonera la Società da responsabilità, nel caso di fraudolenta elusione dello stesso ed evita l applicazione di sanzioni pecuniarie e/o interdittive. Per l applicazione di tale esimente, in caso di reato commesso da Soggetto Apicale, l Ente deve provare: di aver adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, un modello di organizzazione e gestione idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi; di aver affidato ad un apposito Organismo, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza del modello e di curarne l aggiornamento; che le persone hanno commesso uno dei reati previsti eludendo fraudolentemente i modelli; che non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell Organismo FATTISPECIE DEL REATO Le fattispecie di reato previste dal Decreto, che possono configurare la responsabilità amministrativa della Società, sono solo quelle espressamente previste e sono comprese nelle seguenti categorie: reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione ex art. 24 e 25 del Decreto (quali malversazione ai danni dello Stato, indebita percezione di erogazioni, truffa ai danni dello Stato, concussione, corruzione e frode informatica ai danni dello Stato); reati in materia di criminalità informatica indicati dall art. 24-bis (quali accessi non autorizzati, violazioni di sistemi informatici o falsificazioni di documenti informatici); delitti di criminalità organizzata ex art. 24-ter (quali associazione per delinquere, associazione di tipo mafioso) reati transnazionali previsti dall art. 10 della Legge 146/2006 (quali, ad esempio, associazione a delinquere o associazione di tipo mafioso con estensione e ramificazione in più nazioni,); delitti in materia di terrorismo e di eversione dell ordine democratico ex art. 25-quater (quali associazioni sovversive, condotte con finalità di terrorismo, assistenza agli associati); reati societari ex art. 25-ter (quali, ad esempio, false comunicazioni sociali, falso in prospetto, illecita influenza sull assemblea, impedito controllo, illegale ripartizione di utili e riserve); reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento ex art. 25-bis (quali falsificazione o alterazione di monete); 12

13 reati in materia di riciclaggio ex art. 25-octies (quali ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita); delitti contro l industria e il commercio ex art. 25-bis 1 (quali illecita concorrenza con minaccia o violenza o frode nell esercizio del commercio); reati in materia di abusi di mercato ex art. 25-sexies (quali abuso di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato); delitti in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 25-septies (quali omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro secondo quanto previsto dal D.Lgs 81/2008); reati in materia ambientale ex art. 25-undecies (quali attività di gestione di rifiuti non autorizzata, traffico illecito di rifiuti o inquinamento colposo o doloso secondo quanto previsto dal D. Lgs. 152/2006); delitti in materia di violazione del diritto d autore ex art. 25-novies; delitti di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria ex art. 25-decies. delitti contro la personalità individuale ex art. 25-quinquies (quali, ad esempio, l induzione alla prostituzione, la pornografia minorile, la tratta di persone e la riduzione e mantenimento in schiavitù); delitto relativo a pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili ex art. 25-quater.1. La Società può essere chiamata a rispondere in Italia in relazione ai reati contemplati nel Decreto, anche se commessi all estero, nei casi e alle condizioni previsti dagli articoli 7, 8, 9 e 10 del codice penale e purché nei suoi confronti non proceda lo Stato del luogo in cui è stato commesso il fatto. 3. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO 3.1. FINALITÀ DEL MODELLO Il Modello si può definire come un complesso organico di principi, regole, disposizioni, procedure, schemi organizzativi e connessi compiti e responsabilità, funzionale alla realizzazione e diligente gestione di un sistema di controllo e monitoraggio delle attività sensibili, al fine di prevenire la commissione, anche tentata, dei reati previsti dal Decreto. La previsione di un Modello Organizzativo, sebbene non obbligatoria dal punto di vista legislativo, si pone in linea con la definizione di piani e programmi tendenti alla prevenzione di eventi dannosi per la Società, permette di rilevare le aree critiche e di creare apposite procedure idonee a contrastare tali criticità, definendo ove possibile, opportuni indicatori per le singole tipologie di rischio. Dotare la Società un Modello Organizzativo atto a prevenire i reati, costituisce quindi una scelta strategica per la Società stessa e per i soci, che consente di: 13

14 perfezionare l'organizzazione interna, ottimizzare la suddivisione di competenze e responsabilità, nonché migliorare l efficienza e la competitività; assicurare il rispetto degli adempimenti previsti dal Decreto, ogni qualvolta ciò sia richiesto nell'ambito dei rapporti contrattuali (es. gare pubbliche); migliorare l'immagine presso i clienti, il mercato e verso l esterno in generale, assicurando condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali. Oltre al valore aggiunto derivante dall implementazione di un Sistema di governance, il Decreto prevede l adozione e attuazione del Modello come presupposto per l applicazione dell esimente in caso di un procedimento penale a carico della Società per la commissione di uno dei reati previsti dal legislatore. In tal senso il Modello si pone come finalità: determinare, in tutti coloro che operano in nome e per conto della Società, soprattutto nelle rispettive Aree di rischio, la consapevolezza di poter incorrere, in caso di violazione delle disposizioni del Modello, in un illecito passibile di sanzioni sul piano penale ed amministrativo, non solo nei propri confronti, ma anche nei confronti della Società; sottolineare che tali forme di comportamento illecito sono fortemente condannate da ZF Padova Srl, in quanto contrarie non solo alle disposizioni di legge, ma anche ai principi etico sociali cui la Società intende ispirarsi nella definizione delle proprie politiche aziendali, secondo quanto previsto dal Codice Etico; consentire alla Società, grazie ad un azione di monitoraggio delle Aree a rischio, di intervenire tempestivamente per prevenire o contrastare la commissione dei reati e sanzionare i comportamenti contrari al Modello CARATTERISTICHE DEL MODELLO Il Decreto (art. 6), prevede che il Modello Organizzativo abbia determinate caratteristiche, tali da far sì che possa essere addotto ad esimente della responsabilità dell ente in caso di commissione dei reati: mappatura dei Rischi: consiste nell analisi del contesto aziendale, di Processi e prassi, per evidenziare in quale Area aziendale ovvero Attività aziendale e secondo quali modalità si possono verificare eventi pregiudizievoli per gli obiettivi indicati dal Decreto; progettazione del sistema di controllo (c.d. Protocolli): si sostanzia nella valutazione del Sistema di governance esistente all interno della Società in termini di capacità di contrastare/ridurre efficacemente i rischi identificati, operando l eventuale adeguamento del sistema stesso; individuazione delle modalità di gestione delle risorse finanziarie, idonee ad impedire la commissione dei reati; 14

15 previsione degli obblighi d informazione verso l Organismo di Vigilanza: si sostanzia nell istituzione dell organo di controllo posto a monitorare e verificare il funzionamento e l osservanza del Modello Organizzativo, avente anche il compito di curare l eventuale aggiornamento. Il Modello Organizzativo deve prevedere anche un sistema informativo costante dell Organismo di Vigilanza; previsione di un attività di monitoraggio sistematico: diretta a far sì che periodicamente il funzionamento del Modello Organizzativo venga opportunamente verificato; previsione di un attività di comunicazione e diffusione del Modello Organizzativo; definizione di un appropriato Sistema disciplinare e sanzionatorio: da applicare nel caso di mancato rispetto delle disposizioni previste dal Modello Organizzativo, nei confronti dei Soggetti Destinatari. Tali caratteristiche guidano l implementazione stessa del Modello Organizzativo. A tal fine Confindustria ha emanato le Linee Guida per la costruzione di modelli, nelle quali è prevista: l individuazione degli ambiti aziendali di attività e dei vari processi a rischio (operazioni contabili, attività di business, partecipazione a gare, attività produttiva); l individuazione dei rischi potenziali, delle condizioni e delle possibili modalità di commissione dei reati previsti dal Decreto; la nomina di un organismo di vigilanza che sia a diretto riporto del vertice interno aziendale, indipendente, autorevole, adeguato, e che svolga la propria attività in modo autonomo e non occasionale; la definizione di responsabilità e attività finalizzate all appropriata gestione aziendale; la definizione di processi e procedure interne, atte a governare e controllare le attività a rischio in modo da garantire che i rischi di commissione dei reati siano ridotti ad un livello accettabile; la definizione dei meccanismi di comunicazione da parte dell organismo di vigilanza verso i vertici della società e viceversa; la definizione dei meccanismi di comunicazione da parte dei soggetti destinatari verso l Organismo di Vigilanza e viceversa; la predisposizione di un codice etico; previsione di un sistema disciplinare e di meccanismi sanzionatori, in caso di violazione del Modello organizzativo ARCHITETTURA DEL MODELLO ORGANIZZATIVO Il Modello Organizzativo definito da ZF Padova Srl, è composto da: Parte Generale, nella quale sono definiti i principi e le logiche del Modello stesso e sono disciplinate le sue componenti essenziali (Organismo di Vigilanza, Sistema Disciplinare, Flussi informativi e di formazione del personale e Codice Etico); 15

16 Parte Speciale, nella quale sono illustrate le categorie dei reati considerati a rischio da ZF Padova Srl, evidenziando le procedure interne da osservare per prevenire la commissione dei reati nell ambito della sicurezza dei lavoratori e in materia ambientale. Per ciascun reato ad alto rischio di commissione sono individuati: l Area aziendale o la Funzione aziendale potenzialmente coinvolta; la descrizione sintetica dei principi di comportamento, cui attenersi, per ridurre o eliminare il rischio di commissione; il riferimento alla specifica Policy, Protocollo o Procedura aziendale da osservare; i responsabili per l applicazione costante delle misure di controllo; i compiti specifici dell Organismo di Vigilanza ORGANIGRAMMA, SISTEMA DI DELEGHE E JOB DESCRIPTION Ai fini della predisposizione del presente Modello, ZF Padova Srl ha proceduto all analisi dell Organigramma della Società, e alle ripartizioni di funzioni gestionali, operative e di controllo adottate. L organigramma è reperibile attraverso intranet aziendale ai seguenti link: Controlling IT/Organigramm/index.html & IT Marketing Operazioni Risorse Umane Research & Development Vendite Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di ZF Padova Srl, tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società devono essere esercitati con firma congiunta di almeno due componenti del CdA. La Società dispone inoltre di un sistema di deleghe e di procure regolarmente formalizzato e adeguatamente comunicato mediante lettere di incarico, redatte su carta intestata della Società e firmate per accettazione dal destinatario. Ciascuno atto di delega o conferimento di poteri di firma fornisce quindi le seguenti indicazioni: 1) soggetto delegante e fonte del suo potere di delega o procura; 16

17 2) soggetto delegato; 3) oggetto, costituito dall elencazione delle tipologie di attività e di atti per i quali la delega/procura viene conferita; 4) limiti di valore entro cui il delegato è legittimato ad esercitare il potere conferitogli. Tale limite di valore è determinato in funzione del ruolo e della posizione ricoperta dal delegato nell ambito dell organizzazione aziendale. Le deleghe e le procure in ZF Padova Srl, oltre ad essere pubblicizzate attraverso specifici canali di comunicazione, vengono raccolte, organizzate e poste a disposizione anche di tutti gli altri soggetti aziendali. Il sistema delle deleghe e dei poteri di firma, come sopra delineato, viene regolarmente e periodicamente monitorato nel suo complesso e, se necessario, aggiornato qualora dovessero intervenire delle variazioni nella struttura aziendale al fine di risultare sempre coerente con l organizzazione della Società. Infine ZF Padova Srl ha predisposto un sistema di Job Description, il cui modello è presente in allegato, che ha come finalità una migliore suddivisione dei compiti e delle responsabilità, secondo quanto richiesto dal Modello Organizzativo, ed una più efficace gestione delle risorse umane, in relazione alla selezione, valutazione e formazione del personale. Le informazioni sono state raccolte mediante interviste ai responsabili, nonchè l esame dei manuali di qualità e sicurezza. In particolare per ogni dipendente sono indicati il ruolo attribuito e le finalità per cui quella posizione esiste; sono individuate le responsabilità di ciascun soggetto nell ambito del proprio ruolo, sono descritte le attività e le operazioni che compongono la mansione, l eventuale grado di discrezionalità ed autonomia e gli standard per la realizzazione dei compiti assegnati. Sono inoltre riportati il numero dei riporti gerarchici e funzionali. Ciascuna scheda sarà sottoscritta per accettazione dalla persona che ricopre la posizione e dal responsabile gerarchico a cui risponde. Tutte le schede, debitamente approvate e sottoscritte, saranno archiviate presso l Ufficio Risorse umane. È inoltre in fase di avvio il sistema informativo di gestione delle stesse, denominato Cezanne AREE AZIENDALI SENSIBILI E/O A RISCHIO Si deve sottolineare che ZF Padova Srl fa parte del gruppo ZF, azienda multinazionale leader nel settore delle trasmissioni di potenza ed ingranaggeria. L attività caratteristica della Società è rappresentata dalla progettazione e produzione di organi di trasmissione di potenza mediante ingranaggi in acciaio per uso prevalentemente marino. Quindi considerata la specificità dell attività svolta dalla Società e la lunga lista di fattispecie di reato per le quali è prevista la responsabilità dell Ente, si è ritenuto opportuno procedere alla predisposizione del presente Modello concentrando l attenzione sulle tipologie di reato il cui rischio di commissione è particolarmente elevato. 17

18 Nella fase di predisposizione del Modello, a seguito di un attenta analisi delle proprie attività, la Società ha ritenuto quindi opportuno procedere alla predisposizione di una Parte Speciale relativa a: 1) reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro; 2) reati ambientali. Ha quindi proceduto ad analizzare le attività sensibili nell ambito della tutela ambientale e della sicurezza dei lavoratori, valutando anche le procedure aziendali esistenti. Sono invece classificati a basso rischio di commissione: 1) reati contro la Pubblica Amministrazione; 2) reati societari; 3) reati in materia di antiriciclaggio; 4) reati in materia di criminalità informatica. Per la prevenzione di tali fattispecie si ritengono sufficienti le procedure e i controlli già in essere nella Società, nonché i principi contenuti nel Codice Etico di ZF Padova Srl e del Gruppo. In particolare in tale sede appare opportuno richiamare le regole di compliance del Gruppo, il Documento Programmatico sulla Sicurezza e i relativi allegati, tra cui Regole per l utilizzo dei sistemi informativi e Regole per l utilizzo dei dispositivi di fonia mobili. La Società dispone inoltre di meccanismi di verifica della gestione delle risorse al fine di garantire l efficienza delle attività aziendali e per definire in maniera chiara e sistematica tutte le risorse a disposizione delle singole unità aziendali nonché l ambito in cui le stesse possono essere impiegate, attraverso la programmazione e definizione di budget. Appare infine irrilevante il rischio relativo agli altri reati contemplati nel Decreto. Questa modalità operativa non impedirà all Organismo di Vigilanza di segnalare all attenzione del Consiglio di amministrazione della Società la necessità di aggiornare l analisi delle attività sensibili anche a seguito di eventuali mutamenti intervenuti, sia di carattere interno che di tipo esterno (quali ampliamento dell oggetto sociale della società; nuove attività; modifica della compagine sociale; introduzione di nuove ipotesi di reato; modifiche ipotesi di reato esistenti ed eventuali eliminazioni) IL PROCESSO DI GESTIONE DEL RISCHIO Il Risk Management Process, che si applica alla valutazione dei rischi rilevanti ai fini del Decreto, in ZF Padova Srl è un processo iterativo, come illustrato nella tabella seguente. Questo processo si applica all inizio di ciascuna attività e si ripete per tutto il ciclo di vita dell attività di riferimento. La gestione dei rischi è composta di sei attività raggruppate in due aree principali: 1) Valutazione 18

19 Identificazione dei rischi Analisi dei rischi Pianificazione della mitigazione dei rischi 2) Mitigazione Attuazione delle strategie di mitigazione Valutazione dell efficacia delle azioni attuate Rivalutazione dell esposizione al rischio ADOZIONE E MODIFICHE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO Il Modello Organizzativo di ZF Padova Srl è adottato dal Consiglio di Amministrazione, con delibera del 30/03/2012, con effetto dall accettazione di nomina da parte dei componenti dell Organismo di Vigilanza. Tutte le modifiche sostanziali del Modello Organizzativo derivanti, ad esempio, dall introduzione di nuovi reati o quelle attinenti alla valutazione del rischio di commissione, sono di competenza del Consiglio di Amministrazione. A tale scopo l Organismo di Vigilanza porterà all attenzione del CdA le modifiche al Modello Organizzativo che si rivelassero necessarie e potrà avvalersi, per l espletamento di tale compito, dell Ente di Supporto Interno. Tutte le modifiche, integrazioni od aggiornamenti del Modello devono essere tempestivamente comunicate all Organismo di Vigilanza INTERPRETAZIONE DEL MODELLO ORGANIZZATIVO L'interpretazione del presente Modello Organizzativo è affidata al Consiglio di Amministrazione MATRICE ORGANIZZATIVA E RESPONSABILITA Di seguito, è riportata una tabella riassuntiva di alcune delle principali attività poste in essere dalla Società al fine di adempiere alle disposizioni del Decreto correlate ai soggetti o organi responsabili: TASKS PRINCIPALI Adozione Modello Organizzativo CdA X SOGGETTI O ORGANI RESPONSABILI OdV RESPONSABILE DIRIGENTI DIPENDENTI TERZE DI AREA AZIENDALE/ PARTI BUSINESS UNIT 19

20 Accettazione e sottoscrizione del Modello Organizzativo Nomina Organismo di Vigilanza e suoi membri Accettazione e messa in atto delle regole e adempimenti previsti nel rispetto delle Policies e Procedure di ZF Padova Srl Comunicazione e diffusione Modello Organizzativo Valutazione della modifica/adeguamento Modello Organizzativo Realizzazione nuove Policies/Procedure finalizzate ai contenuti del Decreto Approvazione delle modifiche al Modello Organizzativo Segnalazione di qualsiasi atto/attività che induca (anche potenzialmente) un possibile rischio reato Aggiornamento e formazione continua sul Modello Organizzativo X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Tabella 1 Matrice schematica attività/responsabilità 4. CODICE ETICO DI ZF PADOVA SRL 4.1. INTRODUZIONE E FINALITÁ DEL CODICE ETICO Ciò che contraddistingue la Società è il perseguimento dell eccellenza a livello tecnico, il rispetto dei più elevati standard di professionalità e la dedizione all integrità, alla correttezza e alla responsabilità sociale. 20

21 La predisposizione del presente Codice Etico conferma l impegno di ZF Padova Srl a tenere un comportamento etico nella conduzione delle proprie attività imprenditoriali, nella ferma convinzione che il rispetto di tali principi ci ha permesso di ottenere il rispetto e il successo di cui oggi la Società gode. È stato quindi predisposto il Codice Etico non solo allo scopo di dare attuazione alle disposizioni del Decreto, secondo i suggerimenti formulati nelle Linee Guida di Confindustria, ma soprattutto a presidio della propria reputazione ed immagine sul mercato di riferimento ed al fine di diffondere i valori d'impresa ed i principi fondamentali di correttezza professionale, integrità personale, tutela della salute nell'ambiente di lavoro, nonché di trasparente competizione sul mercato da parte di tutti i soggetti che vi operano. Il Codice Etico contiene le regole di etica e di condotta aziendale cui la Società intende ispirarsi e porre alla base delle proprie attività imprenditoriali, nel fermo convincimento che la correttezza nella conduzione degli affari vada perseguita congiuntamente al successo dell impresa. Il Codice Etico evidenzia, altresì, i comportamenti ritenuti non etici, che la Società intende scoraggiare, in quanto considerati difformi dai principi ivi espressi. In ZF Padova Srl nessuno potrà mai giustificare un azione non etica o illegale, basandola sul fatto di aver seguito ordini ricevuti. Tutti sono ritenuti responsabili delle proprie azioni come individui e come rappresentanti della Società. I Dirigenti ad ogni livello sono responsabili della comunicazione e dell'applicazione effettiva di questi principi nell'ambito delle rispettive strutture organizzative. Il Consiglio di Amministrazione della Società è responsabile del controllo relativo all'applicazione dei principi di etica e condotta aziendale attraverso il sistema dei Protocolli e Policies a tal fine predisposti dalla Società. ZF Padova Srl, in quanto società appartenente al gruppo ZF, applica anche il Code of Ethics adottato dal Gruppo e reso disponibile via web e/o attraverso la intranet aziendale. Tale documento rappresenta uno strumento adottato in via autonoma, al fine di esprimere i principi di deontologia aziendale riconosciuti come propri del Gruppo e suscettibili di applicazione sul piano generale da parte di tutte le società del Gruppo. Si precisa che, ai fini del Decreto, prevalgono le regole ed i principi di cui al presente Codice Etico, che costituisce parte integrante del Modello organizzativo PRICIPI ETICI RILEVANTI CONFORMITA A LEGGI E REGOLAMENTI Art. 1 ZF Padova Srl riconosce come principio imprescindibile il rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti (sia nazionali che esteri), con particolare riferimento alle leggi a tutela della salute, dell integrità morale e della dignità dei dipendenti e collaboratori, della privacy, della sicurezza nei luoghi di lavoro e dell ambiente. A tal fine, la Società si impegna a rispettare e a far rispettare, al proprio interno e nei rapporti con il mondo esterno, le leggi vigenti negli Stati in cui opera e i principi etici comunemente accettati secondo gli standard 21

22 internazionali. Ogni dipendente e/o Collaboratore di ZF Padova Srl si impegna al rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. ZF Padova Srl inoltre, in quanto appartenente ad un gruppo multinazionale con casa madre tedesca è particolarmente attenta alla conformità ai principi espressi dalla comunità economica europea e dal U.S. Foreign Corrupt Practices Act (FCPA), sia da parte del proprio personale che da parte dei terzi con cui intrattiene rapporti contrattuali RAPPORTI CON DIPENDENTI E COLLABORATORI - Art Integrità e tutela della persona ZF Padova Srl riconosce la centralità delle risorse umane nella convinzione che il principale fattore di successo di ogni impresa sia costituito dal contributo professionale delle persone che vi operano, in un quadro di lealtà e fiducia reciproca. La Società s impegna a tutelare i diritti personali fondamentali nonchè l'integrità fisica e morale di Dipendenti e Collaboratori, garantendo il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona e ambienti di lavoro conformi alle norme imperative in materia di sicurezza e salubrità dell ambiente lavorativo. La Società salvaguarda i propri dipendenti e/o Collaboratori da atti di violenza psicologica e contrasta qualsiasi atteggiamento o comportamento discriminatorio o lesivo della persona, delle sue opinioni e preferenze. Non sono consentite né tollerate molestie sessuali e devono essere evitati comportamenti o discorsi che possano turbare la sensibilità della persona (come l'esposizione di immagini con espliciti riferimenti sessuali, allusioni insistenti e continuate). I dipendenti e/o Collaboratori, che ritengano di essere stati oggetto di molestie o di atti discriminatori per qualsivoglia motivo, sono legittimati a segnalare l'accaduto al responsabile gerarchico o all Organismo di Vigilanza, che condotte le opportune indagini - valuteranno l'effettiva violazione del Codice Etico e adotteranno i provvedimenti ritenuti più opportuni. 2. Pari opportunità e divieto di discriminazioni E politica della Società garantire a tutti pari opportunità di accesso e progressione professionale, intraprendere azioni positive finalizzate a valorizzare la diversità ed ad avere una forza lavoro che sia rappresentativa delle diverse provenienze sociali. Ogni decisione afferente la valutazione delle risorse umane sarà assunta in maniera non discriminatoria, in base esclusivamente ai requisiti professionali e alle capacità personali dei soggetti coinvolti. La Società non ritiene ammissibili, né tollera forme di discriminazioni basate sulla razza, colore, sesso, età, religione, condizione fisica, stato civile, orientamenti sessuali, cittadinanza, origine etnica o per qualunque altro motivo contrario alla legge. 22

23 La Società non porrà in essere, né tollererà alcuna forma di ritorsione nei confronti dei dipendenti che abbiano denunciato comportamenti di discriminazione o di molestia, né nei confronti dei lavoratori che abbiano fornito notizie in merito RAPPORTI CON CLIENTI, FORNITORI E CONSULENTI - Art Relazioni con i clienti e fornitori L obbiettivo di ZF Padova Srl è fornire prodotti di alta qualità, affidabili ed innovativi, in linea con le esigenze dei clienti e del mercato. La Società ritiene che onestà ed affidabilità siano doti essenziali per stabilire rapporti leali e duraturi con i clienti e i fornitori. In base al principio di reciprocità, si richiede che clienti e fornitori agiscano nei confronti di ZF Padova Srl secondo i principi di condotta cui la stessa si ispira. I dipendenti ed i Collaboratori della Società, che hanno contatti con i clienti, devono cercare di comprendere le loro richieste e fare ciò che è ragionevolmente fattibile per soddisfarle. Le dichiarazioni rese e le informazioni fornite ai clienti in ordine a soluzioni, servizi, consulenze o prezzi, dovranno essere rispondenti al vero e non ingannevoli. Nei rapporti di fornitura di beni e/o servizi la Società opera la selezione dei propri fornitori sulla base di valutazioni obiettive circa la qualità, il prezzo e gli altri requisiti di utilità aziendale, adottando quindi nella selezione criteri di valutazione oggettivi e documentabili. E vietata ogni forma di raccomandazione o di pressione sugli organi competenti della Società, finalizzata alla scelta di determinati fornitori e/o ad orientare la decisione in maniera difforme dagli interessi aziendali. I dipendenti e i Collaboratori della Società devono impegnarsi per ottenere la collaborazione dei fornitori al fine di assicurare costantemente il soddisfacimento delle esigenze dei clienti in termini di qualità, costi e tempi di consegna secondo le legittime aspettative degli stessi. In ogni contratto con i fornitori dovrà essere formalizzato, a pena di risoluzione del contratto e di risarcimento di tutti i danni provocati, l'impegno da parte del fornitore stesso ad uniformarsi alle norme di legge e ai principi del presente Codice Etico. 2. Termini e condizioni dei contratti Rientra nella politica della Società negoziare in buona fede e in modo trasparente con tutti i potenziali clienti e fornitori, nonché evitare di porre in essere trattative non giustificate e destinate a non concludersi. Esclusivamente le persone legittimate ed autorizzate dalla Società alla conclusione di contratti commerciali, in base al sistema di deleghe e di procure di volta in volta in vigore, potranno negoziare eventuali modifiche delle politiche dei prezzi ovvero dei termini e condizioni dei contratti conclusi dalla Società. 23

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