Forum D. 1/13. FRONTEX: guardie di confine svizzere alla frontiera greco-turca

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1 Rivista informativa della dogana svizzera Forum D. 1/13 FRONTEX: guardie di confine svizzere alla frontiera greco-turca Le esperienze delle guardie di confine alle frontiere esterne di Schengen e gli impieghi pianificati per quest anno Insieme contro il doping nello sport In che modo la dogana sostiene la fondazione Antidoping Svizzera nella lotta al doping a livello internazionale Crimine organizzato Inquirenti doganali svizzeri sostengono le autorità tedesche in un caso di frode a livello internazionale nell ambito del lotto

2 2 Forum D. Citazioni Citazioni Markus Kobler Heinz Engi Norman Gobbi Viviane Reding Markus Büchel «Non si tratta assolutamente di sacrificare l agricoltura.» Gerold Bührer, ex presidente di economiesuisse, in merito a un possibile accordo di libero scambio con gli Stati Uniti; SonntagsZeitung, 3/13 «L agricoltura non deve lasciarsi sfuggire l occasione di rinnovarsi, come hanno fatto i politici. Sul mercato mondiale la soluzione migliore è diminuire i dazi anziché manipolare le valute.» Beat Kappeler, editorialista, ha già trovato la ricetta per l agricoltura; NZZ am Sonntag, 2/13 «È come al drive in di McDonald s.» Heinz Engi, direttore del circondario di Basilea, spiega come funziona «Transito», la nuova procedura di imposizione in transito, presso l ufficio doganale di Basel/Weil-Autobahn. Resta da stabilire se alla dogana i conducenti potranno usufruire anche del fast food; 20 Minuten, 1/13 «Per gli accordi di libero scambio vi è una concorrenza a livello mondiale.» Philipp Müller, presidente del PLR; NZZ am Sonntag, 2/13 «La Svizzera è molto più piccola degli Stati membri dell UE, ma ha molte più relazioni commerciali con le potenze economiche globali. Questo perché è libera.» Nigel Farage, presidente del partito indipendente britannico; SonntagsBlick, 2/13 «L estensione della rete di accordi di libero scambio rimane molto importante in vista dell erosione economica in Europa. Con gli attuali 25 accordi, il nostro Paese è riuscito ad aprire l economia ai mercati emergenti e a creare posti di lavoro in Svizzera.» Ancora Gerold Bührer; SonntagsZeitung, 3/13 «Un accordo di libero scambio con l economia più popolosa del mondo offrirebbe le migliori prospettive per la nostra intera economia, in particolare se avessimo alcuni anni di vantaggio sull UE.» Johann Schneider-Ammann, consigliere federale, in merito ai vantaggi di un (possibilmente prossimo) accordo di libero scambio con la Cina; SonntagsZeitung, 12/12 «Bisogna convivere con il turismo degli acquisti.» Joos Sutter, presidente della direzione generale Coop; NZZ am Sonntag, 2/13 «Mi preoccupa la tendenza che vede la Svizzera isolarsi nuovamente.» Herbert Bolliger, presidente della direzione generale Migros; SonntagsZeitung, 1/13 «La nostra economia vive grazie ai confini aperti.» Klaus Schwab, fondatore del WEF; SonntagsZeitung, 1/13 «Il contrabbando non è sociale.» Rudolf Dietrich, Direttore generale delle dogane; NZZ, 2/13 «Non è mia abitudine leggere i fondi del caffè.» Markus Kobler, comandante della regione guardie di confine III, alla domanda su cosa si deve attendere il Cgcf quest anno; St. Galler Tagblatt, 2/13 «Se le importazioni diminuiscono, è sempre un segno di crisi e ciò non rallegra i fornitori di Svizzera e Germania.» Beat Kappeler, editorialista, sulla minore domanda di beni importati nei Paesi dell Europa meridionale; NZZ am Sonntag, 1/13 «La Svizzera non cerca solo la parte migliore, non è un approfittatrice. È il terzo maggiore partner commerciale dell UE.» Johann Schneider-Ammann, consigliere federale, in merito a come l UE beneficia del commercio con la Svizzera; Der Sonntag, 12/12 «La Svizzera può ringraziare l UE per ogni franco su tre che guadagna.» Viviane Reding, commissario UE in merito a come la Svizzera beneficia del commercio con l UE; SonntagsZeitung, 12/12 «È di importanza fondamentale che nella nostra regione, altamente tecnologica, si collabori e che i confini vengano percepiti il meno possibile.» Winfried Kretschmann, primo ministro del Baden- Würtemberg; NZZ am Sonntag, 12/12 «Solo grazie a una buona collaborazione delle forze di sicurezza è possibile ovviare ai particolari problemi ai confini meridionali.» Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni in Ticino, in merito alla collaborazione con il Cgcf; Bieler Tagblatt, 2/13 «Tuttavia, in genere nelle sacre scritture [i doganieri] non godono di buona reputazione. Avevano infatti la fama di riempiersi per bene le tasche.» Markus Büchel, vescovo di San Gallo, in questa edizione

3 Forum D. Indice 3 Indice 4 Focus 4 Frontex Operazione congiunta «Poseidon Land»: guardie di confine alla frontiera greco-turca Dossier 6 Web Nuovo sito Internet dell AFD 8 Capolinea «dogana» (parte 2): Cosa succede, quando una persona infrange le disposizioni doganali o altre regole? A seconda dell infrazione, le conseguenze (giuridiche) possono essere diverse 10 Tariffa doganale Il «Sistema armonizzato» (SA) compie 25 anni 12 Quando penso alla dogana Markus Büchel, vescovo di San Gallo e presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri 13 Assistenza giudiziaria Inquirenti doganali contro presunto crimine organizzato 14 Ufficio doganale di Basel/Weil-Autobahn Attraversare il confine rapidamente con «Transito» 15 Cgcf Attivo su tutti i fronti 16 Bilancio annuale Dogana 2012: lotta al pericoloso contrabbando organizzato 18 Commercio esterno Il 55 per cento delle importazioni è fatturato in euro 19 Affari internazionali In Costa d Avorio come allrounder doganale 20 Ambiente: revisione OCOV Meno emissioni grazie a una tecnica migliore 22 Origine Il cumulo (ovvero come fare gol nell ambito dell origine) 24 Ospite di Forum D.: Marco Steiner, vicedirettore di Antidoping Svizzera 25 In breve 28 Rivista 28 Notizie dai circondari e dalle regioni guardie di confine Panorama 33 Formazione Gendarmi francesi presso il Cgcf 34 In viaggio con il Cgcf e il servizio civile 36 «Non abbandonare i collaboratori a se stessi»: «Compasso», piattaforma per l integrazione di lavoratori con danni alla salute 38 In pensione Paul Marti, capo dell Ufficio centrale per il controllo dei metalli preziosi: 40 anni in servizio per oro, argento, platino e palladio 40 Museo delle dogane: nuova esposizione speciale «Fuga - protezione - umanità. Il lavoro dell UNHCR» 41 Richieste alla dogana (parte 7) Sindaco, biberfladen e berretto in pelliccia d orso 42 Storia La flotta del Cgcf 44 Richiamo visivo

4 4 Forum D. Focus FRONTEX Operazione «POSEIDON LAND»: guardie di confine svizzere alla frontiera greco-turca Negli ultimi anni il flusso migratorio alla frontiera greco-turca è aumentato in modo massiccio. Al fine di mantenere la situazione sotto controllo, le autorità greche hanno richiesto aiuto all Agenzia europea per le frontiere esterne Frontex. Poco dopo è iniziata l operazione «POSEIDON LAND», alla quale hanno partecipato anche specialisti del Cgcf. L aiutante Athos Capoferri, coordinatore degli impieghi internazionali del Cgcf, fa un bilancio della missione e tre guardie di confine che sono state sul posto spiegano a Forum D. come hanno vissuto l impiego. Una delegazione del Cgcf si è fatta un idea della situazione sul posto e ha incontrato due brigadieri della polizia greca. Collaboratori del Cgcf (da destra): brigadiere Jürg Noth, caporale Alexandre Magnenat, capitano Jürg von Gunten e colonnello Claude Meylan. Oltre l 80 per cento dei clandestini che entra illegalmente nell UE lo fa attraverso il confine greco-turco. L immigrazione illegale attraverso questo confine ha raggiunto nel 2011, secondo un rapporto Frontex, oltre unità. La Grecia ha chiesto aiuto alle autorità di Bruxelles per arginare l alto flusso migratorio. Impiegate sette guardie di confine Frontex ha pertanto dato avvio, a marzo 2011, all operazione «POSEI- DON LAND». L obiettivo della missione era, tra l altro, quello di rafforzare la presenza della polizia a questa frontiera esterna. Alla missione hanno partecipato specialisti in materia di immigrazione illegale provenienti da 26 Stati membri dell UE. Frontex ha inoltre inviato elicotteri e squadre cinofile alla frontiera greco-turca. Alla missione hanno preso parte anche specialisti del Cgcf. Nel 2012 sette guardie di confine erano impiegate ad Alexandroupolis. Nell agosto del 2012 una delegazione, sotto la guida del capo del Cgcf Jürg Noth, si è recata nella regione di Alexandroupolis per farsi un idea della situazione e per discutere con i collaboratori del Cgcf e con le autorità estere. Tali esperienze sono molto preziose per la valutazione e la pianificazione: infatti solo così è possibile stimare quanto sia effettivamente problematica la situazione e in che misura essa si possa ripercuotere sul flusso migratorio ai confini svizzeri. Per la Svizzera questo è uno dei vantaggi di partecipare a operazioni Frontex. Sulla scorta della richiesta di Frontex per quest anno è pianificato l invio di 28 membri del Cgcf in Grecia. Ciò mostra che le conoscenze e le capacità delle guardie di confine svizzere sono molto apprezzate nell ambito della cooperazione internazionale. La Grecia ha chiesto aiuto alle autorità di Bruxelles per arginare l alto flusso migratorio. Marco Zarucchi : sergente maggiore Marco Zarucchi, capo della squadra di specialisti Non è facile riassumere in poche parole il mio impiego in Grecia alla frontiera esterna di Schengen con la Turchia. Ho vissuto così tante esperienze e ho raccolto così tante impressioni uniche che fatico a elaborarle. Il fatto è che attualmente questo settore di confine è il punto caldo per quel che riguarda la migrazione irregolare verso l Europa. Parecchie migliaia di migranti vogliono raggiungere lo spazio Schengen passando attraverso la Turchia. Spesso mi chiedo quali storie e destini si celano dietro i volti di queste persone. Molti migranti tacciono sui motivi che li hanno spinti a partire. A volte si rivela molto difficile documentare la loro odissea: durante la fuga vengono maltrattati e derubati e, quasi sempre, sono coinvolti dei passatori. Partecipando a operazioni Frontex contribuiamo alla lotta contro la migrazione irregolare e ai relativi effetti collaterali. Nel corso di questo impiego ho capito che la cooperazione internazionale funziona solo se ognuno fa la propria parte. Non posso che raccomandare un esperienza di questo tipo: ho avuto modo di allacciare preziosi contatti con guardie di confine provenienti da molti Paesi Schengen, le esperienze hanno

5 5 Laurent Esparon ampliato i miei orizzonti e inoltre ho imparato che occorre relativizzare i nostri piccoli problemi di tutti i giorni. E non da ultimo, penso che di tanto in tanto nella vita faccia bene cambiare e imparare a guardare il mondo con altri occhi : caporale Laurent Esparon, istruttore presso il CFL Il mio impiego alla frontiera grecoturca, nelle vicinanze della città di Alexandropoulis, si è svolto a ottobre dell anno scorso. Dopo aver pianificato tutto fin nei minimi dettagli con la competente squadra a Berna, io e il mio collega ci siamo organizzati per raggiungere il luogo di destinazione con tutto il materiale. In Grecia era già tutto pronto affinché potessimo svolgere il nostro lavoro nelle migliori condizioni possibili. Dopo un colloquio sull impiego, abbiamo effettuato il nostro primo pattugliamento per familiarizzarci con il territorio e il settore d impiego. I colleghi greci ci hanno mostrato ogni giorno nuovi valichi di confine di gran passaggio. La cooperazione tra i membri di Frontex provenienti dai vari Paesi è stata buona. Spesso abbiamo avuto occasione di scambiare le nostre esperienze. Dopo un mese ci siamo preparati al ritorno a casa con il veicolo di servizio che doveva essere riportato in Svizzera. Quindi il ritorno è avvenuto via terra e acqua, anziché via aereo. Sono fiero del mio modesto contributo e di aver partecipato a questa missione, che è stata arricchente sia dal punto di vista professionale che personale. Consiglio vivamente a tutti gli aspiranti e alle guardie di confine che desiderano prestare un impiego di questo tipo di ampliare le proprie competenze affinché si possano qualificare a tal fine e beneficiare delle molteplici possibilità di impiego del Cgcf. Ho fatto mio il motto di Frontex: «Libertas, Securitas, Justitia» e mi rallegro del prossimo impiego : caporale Matthias Schwengeler, istruttore SIT Sebbene in questo settore di confine il flusso migratorio fosse minore rispetto ai mesi precedenti e si spostasse verso nord, abbiamo comunque registrato alcuni casi. Abbiamo visto soprattutto giovani uomini provenienti dal Vicino Oriente o dall Asia meridionale che si spostavano in gruppi di tre - quindici persone. Guadavano il fiume Evros o lo attraversavano con semplici battelli pneumatici per raggiungere la Grecia. Consiglio un esperienza di questo tipo a chi, come me, piace svolgere l impiego su terreno interstiziale, perché così si ha la possibilità di vedere la situazione con i propri occhi anziché essere informato attraverso i media. A volte le opinioni dei partecipanti sono divergenti circa il modo di lavorare e di procedere. Chi pensa di poter lavorare come è abituato nel suo Paese rimarrà deluso. La responsabilità della sicurezza alle sue frontiere esterne spetta comunque alla Grecia e pertanto essa deve decidere da sola come agire. Con il nostro impiego possiamo però fornire un contributo. Partecipazione svizzera pianificata a operazioni Frontex invii del Cgcf (2012: 39) Operazioni terrestri 879 (527) Operazioni aeree 210 (429) Operazioni navali 157 (190) Totale 1246 giorni di impiego (1146) 3 invii (polizia cantonale di ZH) Operazioni aeree 90 (14) * Nessun impiego sul mare. Nel 2012 la Svizzera ha partecipato con 39 guardie di confine, durante complessivamente 1146 giorni di impiego, a operazioni Frontex. A ciò si aggiungono14 giorni di impiego prestati da collaboratori della polizia cantonale zurighese. Il Cgcf ha inviato in Grecia, Slovenia e Polonia 16 collaboratori durante complessivamente 527 giorni di impiego per lottare contro l entrata illegale attraverso le frontiere terrestri. Sono stati tra l altro accertati 117 soggiorni/ entrate illegali nonché effettuati 126 respingimenti. Nel corso di 429 giorni di impiego negli aeroporti dello spazio Schengen, i collaboratori del Cgcf hanno, tra l altro, fermato 12 passatori, accertato 220 contraffazioni di documenti ed effettuato 330 respingimenti. Tre guardie di confine che hanno prestato servizio nel sud della Spagna durante cinque settimane hanno fermato 71 migranti illegali e un cane di servizio svizzero ha scoperto 1,2 tonnellate di hascisc.

6 6 Forum D. Dossier Web: nuovo sito Internet dell AFD Con pochi clic all informazione desiderata Da metà aprile è online il nuovo sito Internet della dogana. Tra le novità da segnalare vi è un accesso rapido alle informazioni per chi non è pratico della materia doganale, una navigazione ottimizzata e un applicazione doganale per i viaggiatori. Forum D. ha chiesto ad Adrian Mettauer, responsabile del progetto di rilancio di Internet del servizio di stato maggiore Comunicazione/Media della DGD, per quale motivo si è reso necessario un adeguamento del sito Internet della dogana e quali sono le novità per gli utenti. servizi specializzati e inviate da privati che desiderano informazioni, ma anche da ditte di tutto il mondo. Per mesi i membri del gruppo di progetto hanno analizzato le richieste degli utenti in merito a temi e comportamento di ricerca (cosa si vuole sapere esattamente dalla dogana?). Le informazioni del sito Internet sono state riorganizzate di conseguenza e completate dove necessario. Una delle misure adottate e la novità più evidente è l accesso rapido alle infor- mazioni per chi non è pratico della materia doganale. Gli utenti potranno passare direttamente dalla pagina iniziale a quella con l informazione cercata. Questa operazione dovrebbe richiedere al massimo tre clic. «L accesso rapido è pensato per gli utenti che non conoscono bene la dogana», spiega il responsabile del progetto. La «guida alla dogana», come viene anche denominato l accesso rapido, è già applicata da tempo con successo dalla dogana svedese. Adrian Mettauer sw. «Per la dogana è di centrale importanza che gli utenti riescano a trovare le informazioni desiderate in modo possibilmente semplice e rapido» afferma Adrian Mettauer. «L obiettivo principale del progetto era dunque rendere il sito Internet maggiormente adeguato alle esigenze dell utenza». Sul sito Internet precedente le informazioni sulla maggior parte delle tematiche doganali erano già disponibili sia per i cittadini sia per le ditte. Affinché gli utenti riescano tuttavia ad accedere più rapidamente alle informazioni desiderate, un gruppo di lavoro è stato incaricato di ottimizzare il sito Internet richieste all anno Una base importante sono state le informazioni delle centrali che elaborano la posta elettronica della dogana. Ogni giorno pervengono circa 550 richieste, quindi oltre all anno. A queste si sono aggiunte le valutazioni delle richieste giunte ai Accesso rapido: con pochi clic gli utenti trovano le informazioni desiderate.

7 Forum D. Dossier 7 L obiettivo principale del progetto era dunque rendere il sito Internet maggiormente adeguato alle esigenze dell utenza. Il layout del sito Internet è rimasto praticamente invariato poiché fa stato il Corporate Design della Confederazione. «Il miglioramento del sito Internet consiste perlopiù nel contenuto», spiega Mettauer. agli utenti l accesso ai singoli temi. «Ora la navigazione porta i visitatori dalle informazioni generali fino alla dichiarazione doganale elettronica» conclude Adrian Mettauer. Con il nuovo sito web è stata messa online anche la web app della dogana «Viaggio e merci» (nota della redazione: articolo Forum D. nell edizione 3/12). L applicazione è gratuita ed è disponibile da breve per iphone e smartphone Android nei rispettivi App Stores. Poiché si tratta di una web app, gli utenti di altri smartphone possono memorizzare il link sul proprio apparecchio. Essa è disponibile in tedesco, francese, italiano e inglese. I compiti variegati della dogana Ogni giorno in Svizzera vengono importate merci per oltre 500 milioni di franchi ed esportate merci per circa 580 milioni di franchi. Presto la dogana svizzera sarà l unico confine doganale in Europa centrale e occidentale e il suo compito è provvedere affinché questo confine non rappresenti alcuna barriera per l economia internazionale. Inoltre, la dogana applica oltre 150 leggi e ordinanze, ad esempio per la protezione dei consumatori oppure per la piazza economica svizzera. I compiti spaziano dalla protezione delle specie a compiti di polizia delle epizoozie fino al controllo dell importazione di merci pericolose come materiale radioattivo o esplosivi. Visti i molteplici compiti è ovvio che le informazioni contenute sul sito Internet siano vaste. Poiché gli ambiti di attività della dogana sono variegati, anche le esigenze degli utenti sono ampie. portano a richieste molto diverse dei gruppi target Adrian Mettauer afferma che «il sito Internet della dogana è estremamente ampio, le esigenze dei nostri gruppi target sono molto diverse». Per questo motivo i servizi specializzati della dogana, in collaborazione con il gruppo di progetto, hanno rielaborato oltre 400 testi destinati al sito. «Per quanto possibile abbiamo cercato di adeguare le informazioni al gruppo target», prosegue Mettauer. Ad esempio, dove sensato le informazioni relative a importazione, esportazione e transito sono state suddivise. Inoltre, brevi testi introduttivi, i cosiddetti testi di moderazione, semplificano Principali novità 1. Informazione rapida: accesso rapido alle informazioni per chi non è pratico della materia doganale Gli utenti del sito Internet passano direttamente dalla pagina iniziale a quella con le informazioni desiderate impiegando al massimo tre clic. 2. Importazione, esportazione, transito Le informazioni sono suddivise a seconda della direzione di traffico: importazione, esportazione e transito. 3. Rubrica dichiarazione doganale Le applicazioni elettroniche per la dichiarazione di merci commerciali sono state raggruppate nella nuova rubrica «Dichiarazione doganale». 4. Comprensione e uniformazione Il gruppo di progetto e i servizi specializzati della dogana hanno rielaborato oltre 400 testi. 5. Parole chiave più cercate Alla stregua di un elenco FAQ, nella navigazione, in alto, vengono presentate le parole chiave più cercate (nella relativa rubrica ditte o privati). 6. Applicazione doganale per privati Il gruppo di progetto ha accertato le necessità degli utenti e le ha integrate nello sviluppo dell applicazione. 7. Moduli di contatto Per organizzare meglio le richieste degli utenti sono stati introdotti moduli di contatto professionali. L obiettivo è trasmettere il prima possibile le domande degli utenti allo specialista competente della dogana. Per installare l applicazione doganale:

8 8 Forum D. Dossier Diritto Capolinea «dogana» La dogana esegue 150 disposti legislativi concernenti i più svariati ambiti: dalla protezione delle specie al diritto in materia di armi fino, ovviamente, ai dazi. Cosa succede quando una persona infrange le disposizioni doganali o altre regole? A seconda dell infrazione, le conseguenze (giuridiche) possono essere diverse. Forum D. ha raggruppato alcuni casi esemplari, che mostrano cosa c è da aspettarsi quando si rimane arenati in dogana. (Parte 2) wp. Un viaggiatore non dichiara la merce alla dogana oppure indica un valore errato (troppo basso) Chi, in veste di privato, all entrata in Svizzera non dichiara le merci acquistate all estero oppure dichiara il pertinente valore in modo errato commette una frode doganale e una sottrazione dell IVA. Ovviamente ciò vale solo se si supera il limite di franchigia di 300 franchi o la quantità massima consentita per determinati prodotti (carne, alcol, sigarette ecc.). A seconda della merce sono applicabili anche altre leggi, come quella sull alcol, sul tabacco, sulla protezione degli animali o dei marchi. Quanto all ammontare della multa, non esiste alcun elenco come nel caso delle multe disciplinari inflitte agli utenti della strada, dove per determinate infrazioni sono stabiliti Ogni anno, la dogana segnala a Swissmedic oltre 1000 tentativi di importazione illegale di medicamenti in Svizzera. importi fissi. La dogana punisce i casi di lieve importanza, ovvero per i quali la multa non supera i 500 franchi, con un importo fino al doppio dei tributi dovuti. Per il relativo calcolo, in linea

9 Forum D. Dossier 9 di massima è determinante il singolo caso e la base legale (art. 118 della legge sulle dogane; art. 96 della legge sull IVA che prevede una multa fino a fr.). È inoltre decisivo se il viaggiatore ha commesso l infrazione intenzionalmente o per negligenza. Esempio: il signor X omette di dichiarare vestiti del valore di 1000 franchi. Visto che il limite di franchigia di 300 franchi è stato superato, avrebbe dovuto pagare l IVA dell 8 per cento sull intero importo della merce, ovvero 80 franchi. La multa ammonterebbe quindi a 2x80 franchi più 80 franchi di imposta. Anche in questo caso è determinante il caso singolo. Si tratta di negligenza o intenzione? Intendeva importare la merce o transitare attraverso la Svizzera con la merce? Si tratta di articoli di marca autentici o contraffatti? In casi più gravi (multa superiore a 500 fr.) non si segue tale schema. L importo della multa dipende dalla portata dell infrazione e dalla colpa. La dogana può inoltre tenere conto della situazione economica del colpevole. Alla dogana una persona vuole introdurre medicamenti (contraffatti) Casi simili sono di competenza dell Istituto svizzero per gli agenti terapeutici (Swissmedic). Ogni anno, la dogana segnala a Swissmedic oltre 1000 tentativi di importazione illegale di medicamenti in Svizzera. I prodotti maggiormente sequestrati dalla dogana sono: induttori dell erezione, preparati per lo sviluppo muscolare, prodotti dimagranti, sonniferi e tranquillanti, psicofarmaci nonché prodotti per schiarire o abbronzare la pelle. Dalle cifre risulta che molti consumatori non sono consapevoli di quanto possa essere pericoloso ordinare medicamenti su Internet. In questo contesto Daniel Lüthi, portavoce di Swissmedic, parla di «roulette russa». Numerosi prodotti acquistati in Internet sono illegali e anziché avere effetti curativi possono essere nocivi o in casi estremi possono addirittura essere letali. Pertanto, Swissmedic raccomanda massima cautela nell acquisto di medicamenti in Internet. Cosa è consentito importare? Ruth Mosimann, esperta presso Swissmedic, spiega che in veste di privati è consentito importare medicamenti per l uso proprio nei limiti del fabbisogno mensile. Medicamenti contenenti stupefacenti come sonniferi, tranquillanti o analgesici possono essere importati soltanto in presenza di una ricetta medica rilasciata in Svizzera. Importazioni di medicamenti che superano il fabbisogno mensile sono proibite e l invio viene trattenuto. Se invece si tratta di medicamenti contraffatti e di un infrazione nell ambito della protezione dei marchi, sono applicabili innanzitutto le disposizioni legali concernenti la proprietà intellettuale. Dopo il blocco dell invio al confine, Swissmedic avvia una procedura amministrativa e di regola distrugge i medicamenti. Anche se viene fatturato soltanto il dispendio di lavoro, le spese di una procedura amministrativa simile ammontano ad almeno 300 franchi e sono a carico del destinatario in Svizzera. In caso di infrazioni ripetute o di importazione di medicamenti nocivi per la salute, è possibile l avvio di una procedura penale contro il destinatario. Swissmedic punisce anche l importazione di medicamenti destinati alla rivendita visto che il commercio di medicamenti sottosta a requisiti rigorosi (in particolare a un obbligo di autorizzazione). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito Internet di Swissmedic: Sorveglianza del mercato Medicamenti in Internet

10 10 Forum D. Dossier Tariffa doganale: il «Sistema armonizzato» (SA) compie 25 anni Indispensabile per il commercio internazionale Lo scorso marzo a Bruxelles, in occasione della 51 a seduta dei Paesi aderenti al «Sistema armonizzato», si è festeggiato il 25 anniversario del SA. Nella sua relazione, il Segretario Generale dell Organizzazione mondiale delle dogane (OMD), il giapponese Kunio Mikuriya, ha sottolineato che il SA rappresenta la «spina dorsale e uno degli strumenti faro dell Organizzazione mondiale delle dogane» che aiuta tutti gli utenti nel commercio internazionale. L OMD si impegna affinché questi presupposti valgano anche in futuro. Di Erwin Hurni, esperto doganale, Divisione Tariffa doganale, DGD Poco più di 25 anni fa è entrato in vigore il sistema della classificazione delle merci armonizzato a livello mondiale. La tariffa doganale di oltre 200 Paesi, tra cui tutti i Paesi industrializzati e la Svizzera, si basa su questo strumento internazionale per la classificazione delle merci denominato Sistema armonizzato e gestito dall OMD con sede a Bruxelles. Si tratta di una nomenclatura che comprende oltre 5000 codici a sei cifre, impiegati per esigenze in materia di tariffa doganale. Questo elenco sistematico delle merci è indispensabile per il traffico internazionale e viene impiegato anche per altri scopi, ad esempio per l allestimento di statistiche del commercio o per trattative relative alla soppressione delle barriere doganali nel quadro dell Organizzazione mondiale del commercio (OMC). La classificazione corretta e il codice sono fondamentali poiché la nomenclatura rappresenta la base per tutti i provvedimenti di politica commerciale. Il SA è dunque di importanza capitale per la descrizione esatta delle merci e per altri provvedimenti di politica commerciale quali autorizzazioni, contingenti doganali, regole in materia di origine, sorveglianza di sostanze pericolose, misure non tariffarie e via di seguito. Storia Già 150 anni fa vi furono degli sforzi volti a creare una nomenclatura delle merci internazionale. Un primo tentativo fu lanciato in occasione di un congresso nel 1853 a Bruxelles. Altri convegni con lo stesso obiettivo si tennero a L Aia (1869), San Pietro- Erwin Hurni, esperto doganale (a sinistra) con il Vicedirettore dell AFD Robert Lüssi presso la sede principale dell OMD a Bruxelles. burgo (1872), Budapest (1876), Parigi (1889) e Washington (1889). Nel 1913, a Bruxelles fu stipulato per la prima volta un accordo relativo a una nomenclatura statistica internazionale uniforme che comprendeva 186 voci. Nel 1931 seguì la nomenclatura delle tariffe doganali della Società delle Nazioni, la cosiddetta nomenclatura di Ginevra, con 991 voci, oggetto di un ampia revisione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il risultato di questa revisione fu infine la «nomenclatura di Bruxelles», entrata in vigore nel 1959 e ripresa dalla Svizzera all inizio del Nel 1974 il nome è stato modificato in «nomenclatura del Consiglio di coo- Questo elenco sistematico delle merci è indispensabile per il traffico internazionale. perazione doganale» e comprendeva 1241 codici a quattro cifre distribuiti in 99 capitoli. Questa nomenclatura è stata applicata dalla Svizzera e da altri 149 Paesi, che insieme generavano circa il per cento del commercio mondiale di allora. Stati Uniti e Canada non rientravano tra questi Paesi. Genesi del SA Sebbene la nomenclatura del Consiglio di cooperazione doganale venisse vieppiù accettata, già nel 1970 un gruppo di studio della Commissione economica per l Europa (ECE) concluse che la designazione e la codificazione internazionale delle merci fossero insoddisfacenti. Per citare un esempio, la designazione di una merce nel corso di un unica transazione andava modificata fino a 17 volte. Il gruppo di studio chiese l elaborazione di un

11 Forum D. Dossier anni di classificazione internazionale armonizzata delle merci: motivo di festeggiamenti per i Paesi aderenti al SA nuovo sistema per la designazione e la codificazione delle merci anche in vista del crescente impiego di sistemi di elaborazione di dati elettronici. Questo compito fu affidato al Consiglio di cooperazione doganale. Un gruppo composto da rappresentanti di economia, commercio, trasporti e diverse amministrazioni eseguì i necessari accertamenti e giunse alla conclusione che lo sviluppo di un SA non sarebbe solo fattibile, bensì a lungo termine indispensabile per semplificare il commercio internazionale. Nel 1973, in occasione del convegno di Kyoto, il Consiglio di cooperazione doganale decise dunque di avviare i rispettivi lavori. Dal 1973 al 1983 si tennero 31 sedute della commissione per il SA. All elaborazione del SA, il cui elemento chiave è il codice a sei cifre, hanno partecipato le amministrazioni delle dogane di 59 Paesi di tutti i continenti nonché oltre 20 organizzazioni internazionali. L AFD ha rappresentato gli interessi della Svizzera in occasione delle sedute. Accordo internazionale Il 14 giugno 1983, il Consiglio di cooperazione doganale ha licenziato il SA di designazione e codificazione delle merci. Cinque anni più tardi, il 1 gennaio 1988, il SA è entrato in vigore. La Svizzera vi ha aderito sin dall inizio. In quanto trattato internazionale, esso ha richiesto l approvazione dell Assemblea federale, avvenuta nel giugno Il deposito dello strumento di ratifica è avvenuto il 22 settembre Revisioni del SA Affinché il SA tenga il passo con i più recenti sviluppi tecnologici, esso viene adeguato periodicamente, di regola ogni cinque anni. Gli Stati membri hanno l obbligo internazionale di integrare gli adeguamenti nelle loro tariffe doganali nazionali. Le cosiddette revisioni del SA sono avvenute negli anni 1992, 1996, 2002, 2007 e In tali occasioni sono state considerate anche le proposte della Svizzera. La prossima revisione è prevista per il 1 gennaio Sistema armonizzato: lo sapevate che... il SA comprende 5205 codici a sei cifre? la tariffa doganale svizzera comprende complessivamente 8615 codici a otto cifre? il SA ha 97 capitoli e il capitolo 77 è riservato a un eventuale uso futuro? il termine computer non ricorre nel SA? Nel linguaggio del SA si tratta di «macchine automatiche per l elaborazione dell informazione». il capitolo 60 (stoffe a maglia) fino al 2001 comprendeva solo due codici a quattro cifre e che su proposta della Svizzera a partire dal 2002 è stato ampliato a sei codici a sei cifre? determinati prodotti biofarmaceutici fino al 2011 erano classificati nel capitolo 39 quali materie plastiche e solo dal 2012 sono stati classificati nel capitolo 30 (prodotti farmaceutici)?

12 12 Forum D. Dossier Markus Büchel, vescovo di San Gallo e presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri Quando penso alla dogana... penso alla mia casa paterna, a Rüti, nella Valle del Reno sangallese, che distava solo un centinaio di metri dal confine con l Austria. Quindi la dogana è onnipresente per me sin dall infanzia. Le vedo ancora davanti a me, le guardie di confine, con la pellegrina e il cappello, a pattugliare il confine, le casette di confine e le barriere. Mia madre mi raccontava spesso del periodo della Seconda Guerra Mondiale. Allora il confine segnava la linea di demarcazione tra la guerra e la pace. Perciò, quando ero bambino il confine rappresentava nel contempo una minaccia e una protezione. All epoca la Valle del Reno era una regione molto povera e il contrabbando era spesso l unica fonte di guadagno per mantenere la famiglia. Sui contrabbandieri circolavano storie bizzarre. Da bambino ero affascinato da questi racconti avventurosi e talvolta anche tragici. Del resto, lo «Schmugglerlied», ossia una ballata popolare che narra le gesta dei contrabbandieri, è ancora oggi per così dire l inno della Valle del Reno. Tutt ora continuo a spostarmi lungo frontiere del tutto diverse. Mi riferisco a frontiere geografiche, culturali, confessionali, così come alle frontiere tra vita religiosa e vita secolare. Tutt ora continuo a spostarmi lungo frontiere del tutto diverse. Mi riferisco a frontiere geografiche, culturali, confessionali, così come alle frontiere tra vita religiosa e vita secolare. Ad esempio, gli uffici del governo di San Gallo si trovano proprio accanto alla nostra sede vescovile. Vivo il passaggio da un confine all altro come qualcosa di appassionante e stimolante. I confini tracciano un limite e quindi ci spingono in qualche modo a oltrepassarlo. Attraversarli significa per me scoprire qualcosa di nuovo, incontrare persone che hanno vissuto esperienze diverse e che hanno un altra visione delle cose. È davvero interessante e ci incoraggia al dialogo. Tuttavia le frontiere richiedono anche tolleranza, altrimenti possono avere un effetto distruttivo. Perciò dovremmo assolutamente evitare di innalzarne altre. Ho visto con i miei occhi come lo scambio transfrontaliero di persone e merci ha contribuito allo sviluppo economico della regione. Per molto tempo attraversavano il confine soprattutto le persone provenienti dal Vorarlberg che venivano a lavorare nella Valle del Reno. Oggi ciò avviene sempre più spesso anche in senso contrario. «Frontaliere»: il vescovo Markus Büchel Tempo permettendo, mi reco a piedi nella zona di confine e faccio un escursione che attraversa ben tre Paesi: la Svizzera, il Principato del Liechtenstein e l Austria. Ogni volta mi fermo un attimo all altezza del cippo di confine posto a Bangersfeld/Ruggel (Liechteinstein). Lì nel 1999 Andreas Flütsch, una guardia di confine, morì sotto i colpi di un contrabbandiere di armi. In quel momento mi rendo conto di quanto questo mestiere possa essere pericoloso e delicato da svolgere. Le guardie di confine rivestono infatti un ruolo altamente simbolico e rappresentativo nei confronti dei viaggiatori, ma al tempo stesso devono effettuare controlli per adempiere il proprio incarico. Un lavoro a cui va tutto il mio rispetto. La dogana naturalmente mi rimanda anche alla Bibbia, poiché anche qui troviamo dei riferimenti a riguardo. Ad esempio, fra i discepoli di Gesù c erano anche ex doganieri. Tuttavia, in genere nelle sacre scritture essi non godono di buona reputazione. Avevano infatti la fama di riempirsi per bene le tasche. Ciononostante Gesù non mancò di manifestare anche a loro pietà e misericordia. Il più noto doganiere del Vangelo è senz altro l apostolo Matteo, eletto a patrono della categoria. Infine penso che, almeno in parte, devo il mio nome alla dogana: i miei genitori inizialmente volevano chiamarmi Martin, ma nel nostro paese venne ad abitare un doganiere con la famiglia il cui figlio si chiamava Martin. Per questo alla fine i miei decisero di chiamarmi Markus.

13 Forum D. Dossier 13 Assistenza giudiziaria Inquirenti doganali contro presunto crimine organizzato Circa un anno fa, un pubblico ministero tedesco ha chiesto assistenza giudiziaria alle autorità svizzere. Il procedimento condotto dal pubblico ministero riguardava un caso di presunto crimine organizzato per sottrazione milionaria d imposta e con un certo pericolo per la vita e l integrità fisica. L Ufficio federale di giustizia ha delegato l esecuzione della domanda di assistenza giudiziaria all AFD, la quale ha incaricato, come sempre in questi casi, gli inquirenti doganali. Di Paul Zuber, capo della Sezione antifrode doganale di Basilea Per anni il sospettato, ucciso in America centrale, aveva costruito un organizzazione fantasma con vari call center nell ambito del lotto, allo scopo di procacciare clienti per operatori di giochi. I call center venivano inoltre usati anche per effettuare addebiti illeciti, mediante manipolazione del sistema di addebito diretto, dai conti bancari dei clienti reclutati. Il denaro così ottenuto confluiva nell organizzazione, la quale, oltre al lotto, ha ampliato il proprio ambito di manovra in altri settori commerciali, fondando anche ditte dedite alla riscossione del denaro dei clienti. A seguito della modifica della situazione giuridica, gli organizzatori hanno spostato l attività commerciale formale dalla Germania a un Paese vicino, trasferendo in questo modo milioni di euro. Complessa organizzazione fantasma Gli affari si sono svolti attraverso un complesso intreccio di imprese operanti anche oltre frontiera. Tale rete serviva a occultare la cifra d affari conseguita o a ridurre gli importi mediante false fatture. Dopo l uccisione del sospettato, due partner commerciali hanno preso in mano l organizzazione. La rete di imprese effettuava i propri raggiri non solo in Europa, ma anche in America centrale e in Medio oriente. In Germania molti imputati sono stati incarcerati preventivamente e su richiesta del pubblico ministero sono stati applicati diversi provvedimenti di assistenza giudiziaria in vari Paesi europei. L assistenza giudiziaria ha toccato anche molte persone fisiche e giuridiche in Svizzera. Pericolo per la vita e l integrità fisica La Sezione antifrode doganale di Basilea ha pianificato meticolosamente i propri interventi, dato che vi era in gioco una forte energia criminale, in grado di mettere in pericolo la vita e La Sezione antifrode doganale di Basilea ha pianificato meticolosamente i propri interventi, dato che vi era in gioco una forte energia criminale, in grado di mettere in pericolo la vita e l integrità fisica. l integrità fisica. Il know-how degli inquirenti doganali, ad esempio in ambito di informatica forense, ha permesso un efficiente salvaguardia delle prove. La Sezione antifrode doganale è stata sostenuta dai colleghi del Cgcf e da due funzionari dell autorità fiscale inquirente tedesca. Nel contempo sono stati svolti interrogatori ed eseguite perquisizioni domiciliari presso le persone e le imprese coinvolte. In quest occasione gli inquirenti doganali hanno sequestrato, quali mezzi di prova, importanti documenti e dati digitali. Consegna di mezzi di prova Al termine delle operazioni di assistenza giudiziaria in Svizzera e dopo che è stato possibile revocare una domanda di dissigillamento presentata al Tribunale penale federale a seguito della successiva collaborazione della persona interessata la Sezione antifrode doganale di Basilea, nel quadro dell esecuzione semplificata prevista dalla legge federale sull assistenza internazionale in materia penale, ha consegnato i mezzi di prova all autorità inquirente, con riserva del principio di specialità. In questo modo detta autorità ha potuto portare avanti la procedura penale.

14 14 Forum D. Dossier Ufficio doganale di Basel/Weil-Autobahn Attraversare il confine rapidamente con «Transito» Grazie a «Transito», la nuova procedura di imposizione in transito, le informazioni sugli ingorghi presso l ufficio doganale di Basel/Weil-Autobahn (UD di BWA) appartengono ormai al passato. La nuova gestione del traffico e altre misure hanno permesso di ridurre i tempi di imposizione nel traffico delle merci commerciabili e di velocizzare notevolmente la circolazione degli autocarri. Del nuovo sistema, attivo da inizio anno, beneficiano sia l economia sia la dogana. Di Peter Seitz, sostituto del capo dell UD di BWA L impianto doganale a controlli nazionali abbinati di BWA, costruito oltre 30 anni fa, non era più al passo coi tempi. Originariamente l impianto era previsto per il passaggio di 600 autocarri al giorno per ogni direzione del traffico, ma ormai il limite di capacità è stato notevolmente superato, provocando numerose situazioni pericolose per il traffico. Dopo i lavori edilizi effettuati negli ultimi anni e le misure organizzative adottate per migliorare la situazione, l unica possibilità rimasta doveva essere rivoluzionaria, la parola magica era «Transito». Scopo del progetto «Transito» è dividere, dal punto di vista della viabilità, i veicoli vuoti e quelli in transito dai veicoli che trasportano merci (da imporre quindi al confine). Nel traffico di transito, che equivale circa al 50 per cento del traffico presso l UD di BWA, la dogana impiega ora molto meno tempo per l imposizione. Le corsie separate e le cabine d imposizione sopraelevate permettono ai camionisti di effettuare la dichiarazione doganale direttamente dalla cabina di guida, evitando di dover posteggiare e scendere dal veicolo. Suddividere il traffico dal punto di vista della viabilità La sfida, dal punto di vista dell esercizio e dell organizzazione, consisteva nel dividere i veicoli che devono effettuare l imposizione da quelli in transito. Oltre ai provvedimenti edilizi necessari, d intesa con i colleghi della dogana tedesca è stato deciso di non accettare più dichiarazioni di transito presso l UD di BWA e di effettuare le imposizioni in transito esclusivamente nelle corsie previste per questo tipo di traffico. A scopo di supporto, già nell ambito della ristrutturazione è stato allestito un sistema di gestione del traffico. I collaboratori di una ditta di sorveglianza hanno garantito il rispetto di Del nuovo sistema, attivo da inizio anno, beneficiano sia l economia sia la dogana. questo sistema e del nuovo progetto. Il loro compito consisteva nell indicare ai conducenti la corsia corretta. Per l applicazione di «Transito» è stato necessario effettuare notevoli modifiche edilizie, il tutto durante il normale Attraversare il confine ancora più rapidamente: ora anche presso il valico di confine di BWA. esercizio: ristrutturazione completa dell accesso per i veicoli in transito e costruzione di sei nuove cabine sopraelevate, tre per la dogana tedesca e tre per quella svizzera. Un ulteriore cabina è stata realizzata per i controlli dello sgombero dei veicoli da imporre. Nel contempo sono stati svuotati i vecchi uffici di entrambe le autorità doganali. Nell area doganale sono stati costruiti un piccolo locale-sportello per i transiti speciali e la registrazione TTPCP nonché un edificio amministrativo. Nell area di attesa i conducenti possono disporre di un impianto sanitario. Principio del «drive-through» anche per la TTPCP Con «Transito» è entrato in servizio anche il nuovo terminale di trattamento TTPCP «rapid II». Si tratta di un terminale di trattamento mobile collegato con la stampante dei giustificativi all interno della cabina sopraelevata mediante un antenna installata nella copertura della corsia (e dunque senza fili). In questo modo i camionisti possono sbrigare anche le formalità della TTPCP direttamente dalla cabina di guida. Di conseguenza, da quest anno anche presso l UD di BWA per molti autocarri vale il principio del «drive through»!

15 Forum D. Dossier 15 Cgcf Attivo su tutti i fronti Ogni volta che l opinione pubblica è confrontata con il tema del crescente turismo del crimine, anche l esigenza di potenziare gli effettivi del Cgcf torna d attualità. A seguito di ciò, durante la sessione invernale il Parlamento ha autorizzato 24 nuovi posti di lavoro per il Cgcf. La lotta contro la criminalità transfrontaliera è senza dubbio uno dei suoi principali compiti, ma certamente non l unico. Forum D. illustra gli altri compiti che le guardie di confine assolvono. Il Cgcf è impegnato su tutti i fronti: qui di pattuglia al confine verde. Se il compito delle guardie di confine all inizio della fondazione del Cgcf il 1 gennaio 1894 era quello di scoprire, impedire e reprimere il contrabbando, con il passare del tempo si sono aggiunti sempre più compiti, come i controlli di persone dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Negli anni Trenta, il Cgcf oltre ai suoi compiti doganali applicava anche 28 disposti legislativi. Negli anni Novanta, questi ultimi erano diventati più di 40, mentre oggi si contano oltre 200 leggi, ordinanze, accordi e via di seguito. I disposti si riferiscono ai più svariati ambiti: ai tributi, alla sicurezza, alla salute, all ambiente, alla proprietà intellettuale, al commercio, alla cultura, alla protezione delle specie e via di seguito. Tante leggi dietro a un controllo Un controllo può fondarsi su leggi diverse. A seconda della situazione devono essere chiarite varie questioni, ad esempio se il documento personale è autentico e appartiene alla persona e se l identità è accertata; se la persona è iscritta nel repertorio di ricerca svizzero RIPOL o nel sistema d informazione Schengen; se la persona ha il diritto di entrare nello spazio Schengen e/o in Svizzera o di soggiornarvi. I casi sopra elencati si rifanno all accordo di Schengen, al codice frontiere Schengen, al codice penale svizzero o alla legge federale sugli stranieri. A seguito di ciò, durante la sessione invernale il Parlamento ha autorizzato 24 nuovi posti di lavoro per il Cgcf. Anche i seguenti aspetti vanno appurati: se il veicolo appartiene al conducente e, in caso contrario, se è stato eventualmente rubato; se le targhe di controllo appartengono effettivamente a quel veicolo; se per il veicolo devono essere corrisposte le tasse sul traffico stradale; se il veicolo è autorizzato a circolare o se sono installati apparecchi proibiti come i rivelatori di radar; se la Un giorno al confine persona è in possesso di una licenza di condurre che lo autorizza a guidare quel tipo di veicolo; se la persona è in grado di guidarlo o se è sotto l effetto di alcool, di droghe o di medicamenti. In tal caso la normativa interessata è il codice penale, la legge federale sulla circolazione stradale e la legge sulle strade nazionali. La merce trasportata è ammessa all importazione? In caso affermativo, come deve essere imposta? La merce è soggetta all obbligo di autorizzazione o è vietata? O magari è rubata? La persona porta con sé merce illegale come droga o armi? Tutte queste domande riguardano la legge sulle dogane, sull IVA e sulla tariffa delle dogane, la legge sugli stupefacenti, sulle armi, sulle derrate alimentari, sugli agenti terapeutici, sulla protezione dei marchi, sulle epizoozie e molti altri disposti legislativi. Il compito delle guardie di confine è applicare gli oltre 200 disposti legislativi. Lo sapevate che, nel 2012, il Cgcf ogni giorno mediamente ha: constatato 55 infrazioni alla legge sulle dogane e/o alla legge sull IVA e ad altre leggi (disposti federali di natura non doganale)? fermato 37 persone segnalate? scoperto 39 infrazioni alla legge sull asilo e sugli stranieri? sequestrato 3 chilogrammi di stupefacenti di diverso genere? confiscato 5 documenti falsi? incassato entrate per franchi, confluite nelle casse federali?

16 16 Forum D. Dossier Focus Dogana 2012: lotta al pericoloso contrabbando organizzato Quest anno la conferenza stampa dell AFD era incentrata sulla lotta al contrabbando. Il Direttore generale delle dogane Rudolf Dietrich ha ricordato gli effetti negativi del contrabbando organizzato in modo professionale sull economia e sulla società. Nel suo intervento ha menzionato il valore record delle entrate: attraverso l AFD, nelle casse dello Stato sono confluiti 23,77 miliardi di franchi, una cifra mai raggiunta finora. wp. La lotta al contrabbando è una delle attività primarie della dogana. Qui le guardie di confine e gli inquirenti doganali lavorano a stretto contatto. Spesso succede che i primi fermino qualcuno che, ad esempio, ha varcato il confine con diversi chilogrammi di derrate alimentari non dichiarate. In questi casi sono gli inquirenti doganali a proseguire le indagini e non di rado riescono a comprovare un giro di contrabbando che si protrae da anni e che riguarda quintali se non tonnellate di merce. Nel corso della conferenza stampa annuale, il Direttore generale delle dogane ha precisato che «quando parliamo di lotta al contrabbando, intendiamo i grossi casi di contrabbando organizzato in modo professionale». «Perciò la statistica annuale considera solo i sequestri di merce contrabbandata superiori a 200 chilogrammi. Ciò non significa che perdiamo di vista il turismo degli acquisti o le piccole quantità di merce non dichiarate di proposito. Facciamo controlli anche lì, ma i nostri sforzi si concentrano soprattutto sul contrabbando organizzato in modo professionale, il quale altro non è che una forma di criminalità economica. Qui la posta in gioco è davvero molto alta. Il contrabbando di oggi non ha nulla a che vedere con quello romantico di una volta. È diventato un business spietato, dove si combatte a pugni stretti per ottenere margini di profitto», ha continuato Dietrich. Oltre un terzo delle entrate della Confederazione Ma cosa viene contrabbandato? Anzitutto merci gravate da tasse, Spesso le indagini degli inquirenti doganali sono precedute da sequestri del Cgcf. dazi o imposte di consumo elevati. In Svizzera sono perlopiù derrate alimentari, ossia prodotti agricoli. Perché è soprattutto l agricoltura che lo Stato protegge dalla concorrenza estera applicando dazi elevati. Negli altri settori i dazi non hanno quasi più importanza. Peraltro i dazi, che ammontano a circa un miliardo di franchi, rappresentano solo una minima parte degli introiti della dogana pari a 23,77 miliardi di franchi, che corrispondono a più di un terzo delle entrate complessive della Confederazione. Anche nel 2012 l attività dei contrabbandieri è stata fiorente: le Sezioni antifrode dogonale hanno trattato 7200 casi (5800) 1. I tributi sottratti ammontano complessivamente a circa 17 milioni di franchi. Sempre l anno scorso, dal punto di vista quantitativo le merci maggiormente oggetto di contrabbando sono state frutta e verdura (271 tonnellate), cereali (170 tonnellate), pasta (112 tonnellate) e carne (58 tonnellate). Un reato tutt altro che lieve ll caso più eclatante è stato quello di un commerciante al quale gli inquirenti doganali hanno accertato il contrabbando di almeno 11 tonnellate di carne. La merce era destinata a oltre 40 acquirenti in Svizzera (ristoranti, alberghi, negozi di alimentari ecc.). In questo caso sono stati riscossi posticipatamente tributi per diverse centinaia di migliaia di franchi. «Se si pensa che la carne fresca è soggetta a dazi sino a 23 franchi al chilogrammo più IVA, vi lascio immaginare le cifre 1 Le cifre tra parentesi si riferiscono al 2011.

17 Forum D. Dossier 17 astronomiche in gioco! Il contrabbando è quindi un reato tutt altro che lieve e la dogana lo persegue in modo rigoroso», afferma Rudolf Dietrich. Ma le persone dedite al contrabbando non sempre omettono di dichiarare la merce al confine, al contrario: la dichiarano sì, ma non quella che si trova realmente nel veicolo. Un altro trucco è dichiarare la merce effettiva ma a un valore molto inferiore a quello reale. In questo caso non c è una sottrazione, bensì una riduzione Attraverso l AFD, nelle casse dello Stato sono confluiti 23,77 miliardi di franchi, una cifra mai raggiunta finora. dei tributi. Nel 2012 l AFD ha constatato un aumento di questa pratica illecita, ad esempio nelle importazioni di veicoli di lusso o di auto d epoca. Per questo motivo gli inquirenti doganali hanno svolto indagini approfondite ed eseguito numerosi controlli a posteriori presso diversi importatori. In tale ambito sono state appurate differenze di valore non dichierate per quasi 10 milioni di franchi. In 39 casi sono stati avviati procedimenti penali ed è stata chiesta la riscossione posticipata del dazio, dell imposta sugli autoveicoli e dell IVA per circa un milione di franchi, un importo che potrebbe aumentare ancora, considerando le numerose indagini e i procedimenti in corso. Aumento del contrabbando di sigarette Rispetto all anno precedente sono nettamente aumentati anche i casi di contrabbando di sigarette, passati da 1143 a 1584 (+39 %). Contrariamente agli altri Paesi, la dogana non ha però constatato grossi casi in Svizzera. Anche l anno scorso si trattava perlopiù di viaggiatori singoli, che esercitavano il contrabbando di sigarette in esigue quantità. Tuttavia negli ultimi mesi sono state sequestrate quantità più cospicue. Come la scoperta di 1000 stecche di sigarette in un veicolo privato, un fatto che lascia senz altro supporre un giro di contrabbando organizzato in modo professionale. Osservando la tendenza in atto, il Direttore generale delle dogane si attende dunque un aumento dei sequestri di sigarette in quantità ingenti anche in Svizzera. L AFD, oltre a garantire la corretta riscossione delle imposte all importazione, si adopera anche per la protezione della salute pubblica. Nel 2012 ha infatti trattenuto più di 1000 invii sospetti contenenti medicamenti o prodotti dopanti potenzialmente nocivi alla salute della popolazione. Gli inquirenti doganali hanno comprovato, ad esempio, che una ditta domiciliata in Svizzera aveva importato illegalmente 115 chilogrammi di prodotti di base anabolizzanti destinati alla fabbricazione di preparati per aumentare la massa muscolare. Secondo Dietrich, il contrabbando organizzato in modo professionale danneggia il nostro Paese per tre motivi: 1. non è sociale, poiché sottrae i tributi che occorrono allo Stato per adempiere ai suoi obblighi nei confronti dei cittadini nei settori delle infrastrutture, dell assistenza sociale, della sanità, dell educazione o in altri settori; 2. è sleale e nuoce all economia, poiché distorce la competitività. Le ditte e i commercianti onesti che pagano i tributi devono combattere una lotta impari e sono pesantemente svantaggiati nei confronti della concorrenza; 3. può mettere in pericolo la salute dei consumatori. Delle derrate alimentari contrabbandate si ignorano spesso sia la provenienza sia le condizioni di produzione e trasporto. I collaboratori dell AFD hanno ripetutamente constatato che questi alimenti vengono trasportati non refrigerati e in cattive condizioni igieniche. Quindi i controlli doganali hanno anche lo scopo di impedire che merci rischiose per la salute finiscano negli scaffali dei negozi o nel piatto dei consumatori.

18 18 Forum D. Dossier Commercio esterno Il 55 per cento delle importazioni è fatturato in euro Esportazioni Importazioni Valuta in mio. di CHF in percentuale in mio. di CHF in percentuale Franchi svizzeri (CHF) % % Euro (EUR) % % Altre valute europee (GBP, DKK ecc.) % % Dollaro USA (USD) % % Altre % % Totale % % Dal 1 gennaio 2012, sulle dichiarazioni all importazione e all esportazione, oltre alla valuta in franchi svizzeri è indicata anche la valuta estera utilizzata nelle fatture. L accordo bilaterale sulla cooperazione nel settore statistico tra la Svizzera e l UE rappresenta la base per questa nuova «fonte di dati». Grazie a queste informazioni è ora possibile farsi un idea delle valute maggiormente utilizzate per la fatturazione nel commercio estero svizzero. Emerge quindi che nel 2012, il 42 per cento del valore delle esportazioni è stato fatturato in franchi svizzeri, il 31 per cento in euro e un altro 15 per cento in dollari USA. Il 9 per cento delle esportazioni è stato invece fatturato in altra valuta estera, non appartenente né alle tre valute menzionate né a un altra valuta utilizzata all interno dell UE (p. es. Yen giapponese). Per quanto concerne le importazioni prevale la fatturazione in euro con il 55 per cento. In franchi svizzeri è stato fatturato il 32 per cento delle importazioni e in dollari USA il 9 per cento. Assieme, franchi svizzeri ed euro hanno coperto tre quarti delle esportazioni e quasi il 90 per cento delle importazioni.

19 Forum D. Dossier 19 Affari internazionali In Costa d Avorio come allrounder doganale Dai disordini politici avvenuti in Costa d Avorio dopo le elezioni nel 2011, l AFD non vi ha più inviato alcun collaboratore. Da settembre 2012, lo specialista doganale dell UD di Genève-Routes Alexandre Spasojevic si trova a Bouaké, nel centro del Paese, su incarico delle Nazioni Unite. Spasojevic, che nel 2010 ha già trascorso un anno in Kosovo, racconta ai lettori di Forum D. la sua esperienza in Africa. Per un lungo periodo, fino alla fine degli anni Novanta, la Costa d Avorio fungeva da modello per l Africa, finché nel 2002 diverse difficoltà hanno compromesso la stabilità politica portando alla divisione del Paese tra nord, dominato dai ribelli, e sud, controllato dalle truppe governative. Dopo la crisi postelettorale degli anni , attualmente il Paese è in via di riconciliazione, anche se tale percorso è lungo e difficile. Bouaké, la città in cui sono stazionato, costituiva il centro dei ribelli «Forces Nouvelles» comandata in parte dall esercito. Il nostro compito consiste principalmente nel sostegno e nella consulenza alle autorità locali riguardo alla ricostituzione dello Stato di diritto. Strategia di sopravvivenza «mollo mollo» Nel quadro della missione dell ONU, estesa sull intero Paese, complessivamente sono impiegati otto doganieri provenienti da diversi Paesi. Il mio collega dal Ghana un giorno mi spiegò che durante la ribellione nella parte settentrionale della Costa d Avorio non era più riconosciuta alcuna istituzione governativa e che la dogana ivoriana è tornata operativa solo da poco. La popolazione è tuttora scettica nei confronti delle istituzioni poiché per quanto riguarda la riscossione di tributi durante i disordini politici i cittadini erano esposti all arbitrio degli insorti. Il mio collega mi ha consigliato di agire sempre con la dovuta cautela, o come si usa dire in Africa «mollo Su incarico dell ONU in Africa: il doganiere Alexandre Spasojevic mollo», visto che una parte della popolazione è ancora armata. Le eccezioni sono all ordine del giorno L attività sul posto avviene in stretta collaborazione con la dogana ivoriana di Bouaké. Il nostro compito consiste principalmente nel sostegno e nella consulenza alle autorità locali riguardo alla ricostituzione dello Stato di diritto. Inoltre, ci occupiamo dei praticanti doganali e provvediamo, per quanto possibile, al supporto logistico. Situazioni straordinarie, inconcepibili in Svizzera, qui sono all ordine del giorno. Autocarri di 80 tonnellate circolano ad esempio senza autorizzazione. Oppure in città vi sono ricorrenti manifestazioni contro la riscossione di tributi doganali sui ciclomotori finora non imposti. Le persone si giustificano dicendo di circolare già da anni con tali ciclomotori. In situazioni simili occorre agire in modo diplomatico e con disponibilità al dialogo. È altrettanto importante rispettare i costumi e la mentalità locali. Una dogana diversa La dogana in Africa costituisce una novità, il che rende l attività interessante e stimolante. Un impiego internazionale è la cosa giusta per chi vuole fare esperienze completamente nuove. Al riguardo è indispensabile evitare il paragone con la Svizzera. Per un impiego all estero è inoltre importante essere esperti, versatili e curiosi di scoprire cose nuove, poiché si tratta di un attività multifunzionale: guardia di confine, revisore, assistente e specialista doganale. Indipendentemente dalla formazione seguita, per sopravvivere occorre operare come allrounder e saper improvvisare. È la vita che ci insegna le cose che non si studiano sui libri.

20 20 Forum D. Dossier Ambiente: revisione OCOV Meno emissioni grazie a una tecnica migliore A inizio anno è entrata in vigore la revisione dell ordinanza relativa alla tassa d incentivazione sui composti organici volatili (OCOV). L obiettivo è quello di offrire alle imprese incentivi per innovazioni tecniche, al fine di ridurre ulteriormente le emissioni di composti organici volatili (COV) nocive per l ambiente. Inoltre le imprese devono continuare ad avere la possibilità, a determinate condizioni, di essere esentate dalla tassa. Di Hans Trauffer, sostituto del capo della sezione Prodotti chimici e COV Per effetto della luce solare, a partire dai precursori COV e ossidi di azoto (NOx) si forma ozono. L ozono è il componente dominante dello smog estivo e uno degli ossidanti e gas irritanti più forti in assoluto. Oltre a diminuire l inquinamento da ozono, la riduzione delle emissioni di COV contribuisce in modo determinante a diminuire l inquinamento da polveri fini nonché l effetto nocivo e cancerogeno dell inquinamento atmosferico, attenuando così contemporaneamente vari problemi d igiene dell aria. Sui COV liberati nell aria la Confederazione riscuote una tassa d incentivazione di tre franchi al chilogrammo. Secondo l articolo 35a capoverso 4 della legge sulla protezione dell ambiente (LPAmb), il Consiglio federale Novità nell elenco delle sostanze Acetato di benzile (voce di tariffa , n. CAS ): oggi la sostanza è importata in quantità rilevanti (1150 t all anno) 4-idrossi-4-metilpentan-2-one (diacetonalcol) (voce di tariffa , n. CAS ): anche se la quantità importata è relativamente esigua (315 t all anno), si tratta di una sostanza con un fattore di emissione comparativamente alto e la stima del carico complessivo deve essere relativamente elevata. Questa sostanza è inoltre impiegata per aggirare l acetone soggetto alla tassa Etere (mono)metilico di dipropilenglicole (DPM) (miscele di isomeri) (voce di tariffa ): oggi la sostanza è importata in quantità rilevanti (694 t all anno) 2-(3-metossipropossi)propano-1-olo (voce di tariffa , n. CAS ): oggi la sostanza è importata in quantità rilevanti (1040 t all anno). Si tratta di una singola sostanza (un singolo isomero) dell etere metilico di dipropilenglicole (DPM), analogamente agli isomeri pentan-1-ol, pentan-2-ol e pentanolo (miscele di isomeri) già inseriti nell elenco delle sostanze Novità nell elenco dei prodotti Voce di tariffa (olio essenziale di arancio) Voce di tariffa (olio essenziale di limone) Voce di tariffa (altri oli essenziali di agrumi) Voce di tariffa (olio essenziale di menta piperita) Voce di tariffa (oli essenziali di altra menta) Voci di tariffa , , (altri oli essenziali) Questi prodotti sono importati in grandi quantità (p. es. olio essenziale di arancio 1178 t). Si tratta di preparati (compresi l olio essenziale di menta piperita o gli oli essenziali di altra menta) contenenti, tra l altro, limonene, indicato nell allegato 1 OCOV e quindi gravato dalla tassa d incentivazione sui COV. può esentare dalla tassa per un importo corrispondente agli investimenti supplementari fatti, i COV che sono impiegati o trattati in modo tale che le loro emissioni risultino nettamente inferiori ai limiti imposti dalla legge. Al momento dell introduzione della tassa d incentivazione sui COV nel 2000, questa possibilità di esenzione è stata sancita, secondo l articolo 9 OCOV, per un periodo limitato. Le imprese che adottano provvedimenti per ridurre le emissioni possono quindi far valere un esenzione dalla tassa. Detta possibilità di esenzione è scaduta a fine 2012, dato che nel frattempo gli investimenti supplementari sono compensati e, giusta la LPAmb, le imprese possono essere esentate solo in proporzione ai costi supplementari affrontati per ridurre le emissioni. Per far sì che dal punto di vista economico il centinaio di imprese esentate dalla tassa sui COV non siano troppo gravate, l OCOV è stata rivista in modo tale che la possibilità di esenzione continui ad essere applicata. Se ciò non fosse possibile, alcune imprese dovrebbero versare fino a 1,4 milioni di franchi all anno sotto forma di tassa d incentivazione sui COV. Per un ulteriore esenzione occorre tuttavia fornire prestazioni di riduzione supplementari. Impiegare la miglior tecnica disponibile Le imprese possono ora essere esentate dalla tassa sui COV se i loro processi di fabbricazione si adeguano entro cinque anni alla migliore tecnica disponibile per la riduzione delle emissioni diffuse. La migliore tecnica disponibile è definita nell allegato 3 OCOV ed è concretizzata dalle diret-

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