FRANCESCO PIVA PORTFOLIO

Transcript

1 FRANCESCO PIVA PORTFOLIO

2 La mia ricerca è uno sguardo sulla realtà, che mediante diversi mezzi affronta i concetti di spazio, relazione, errore, limite e immaginazione. Dalla fotografia al video, dalle installazioni site-specific ai disegni, vengono indagate varie possibilità non soltanto visive. Si crea un corpus di opere che offrono una fruizione multisensoriale e immersiva, ma anche mentale, dove l essere umano è posto al centro delle speculazioni. Il modo a procedere è improntato sul fare arte a costo zero e in maniera sostenibile. Ad esempio le opere site-specif sono costituite da materiali riciclati o adattati per il caso specifico. Al termine della loro esistenza all interno dell opera, tornano materiali riutilizzabili per successivi lavori, oppure tornano semplicemente alla loro precedente funzione.

3 Architetture La serie Architetture comprende lavori ambientali che attivano lo spazio preso in esame e relazionandosi con esso creano delle architetture dentro architetture. Si pone dunque l attenzione sullo spazio esistente, sulla creazione di un altro e sull esperienza del fruitore. La realizzazione dei lavori è guidata da una serie di scelte precise e ponderate: i materiali sono poveri, di scarto, presenti nel quotidiano o appartenenti allo spazio stesso (al suo contesto e funzione) e il loro l allestimento è prevalentemente determinato dal dialogo visivo e spaziale con gli elementi architettonici-strutturali e/o decorativi presenti (estintori, cartelli, uscite d emergenza, luci, finestre, ecc ). Ri-utilizzare materiali di scarto, trovati, raccolti, accumulati, utilizzando il già esistente, ciò che è già a nostra disposizione. Riutilizzarli in una nuova estetica, in una riconfigurazione spaziale, mediante interventi semplici, minimi o più pervasivi, per fare esperienza dell arte attraverso il corpo, i senti, la mente. Le opere stesse una volta disallestite, tornano ad essere materia prima per successive riconfigurazioni e riutilizzi o semplicemente tornano alla loro precedente funzione.

4 Architettura#1 Installazione site-specific (carta, scoath di carta, spago con filo di ferro) 2012 Prendendo in esame lo spazio espositivo dell aula 8 dell Accademia di Belle Arti di Venezia (sede distaccata di San Servolo), lo spazio (contesto) e il corridoio delle luci ancorato al soffitto (pretesto), sono gli elementi che scaturiscono questo lavoro: moduli di depliant pubblicitari creano una struttura in grado di sconvolgere e riorganizzare l intero ambiente. L opera è d impatto, opprimente e al tempo accogliente, poiché accompagna con delicatezza il fruitore al suo interno. Essendo una struttura aperta, l approccio pervasivo, dove l impatto è sia fisico, visivo che olfattivo, venutosi a creare, permette al visitatore di ambientarsi durante il tempo della fruizione. Il forte odore e la possente presenza visiva incominciano a fare parte del fruitore stesso. I fogli, le innumerevoli immagini dei prodotti e i relativi prezzi, creano un pattern che si dissolve in rapporti puramente cromatici e olfattivi, perdendo così la propria funzione d origine.

5

6 Architettura#2 Installazione site-specific (legno, ferro) 2012 Prendendo in esame lo spazio espositivo dell aula 8 dell Accademia di Belle Arti di Venezia (sede distaccata di San Servolo), l ambiente viene sollecitato dalla presenza instabile di tre elementi verticali in legno: si tratta di sei strutture, presenti nel magazzino dell aula e appartenuti a precedenti opere di altri studenti, appoggiati l una sull altra suddivise in coppie. La verticalità precaria e la povertà del materiale grezzo comunicano un senso di instabilità, ma al tempo stesso occupano elegantemente lo spazio rendendolo percorribile. Viene a crearsi un atmosfera contemporaneamente di mistero, curiosità e quiete restituendo al fruitore una sensazione di intimità. Il pretesto che giustifica la disposizione degli elementi è costituito dalle tre lesene presenti all interno dello spazio. La distanza da queste è stata stabilita durante la fase di allestimento mediante un modo a procedere legato alla casualità, con uno velo di giocosità.

7

8 Architettura#3 installazione site-specific (video digitali a canale singolo, 5 imac, 2 proiezioni a parete) 2013 La genesi dell opera è frutto dell esplorazione del concetto di limite. A partire dallo spazio espositivo (aula 8 dell Accademia di Belle Arti di Venezia, sede distaccata di San Servolo) che presenta due lavori inattivi sul pavimento, la bassa risoluzione dei video (limite massimo della fotocamera), il limite fisico delle braccia del cameraman (contenuto dei video) e utilizzando i materiali messi a disposizione dall accademia (computer), il limite stesso si fa linguaggio creando un insieme multisensoriale in grado di coinvolgere il fruitore all interno dello spazio. Uno spazio reso immersivo attraverso immagini in movimento, suoni, luci, colori e oggetti. I video sono stati realizzati utilizzando una piccola e vecchia fotocamera digitale compatta, compiendo un movimento semicircolare delle braccia, dal basso verso l alto, registrando ciò che c è tra cameraman e il soggetto (diversi edifici di un quartiere residenziale).

9

10

11 Still da Video

12 Progetti Fotografici Questa raccolta di immagini rappresenta parte della mia ricerca mediata dal mezzo fotografico: l attenzione si focalizza sullo spazio architettonico, sulla nostra relazione con l ambiente urbano, su cosa ci circonda e su come lo guardiamo, se lo guardiamo. Ecco allora che le immagini, vicine alla tradizione del ritratto, prendono in esame architetture non nella loro interezza, ma porzioni, dettagli, iterazioni che hanno con il contesto circostante, le altre architetture, la luce, il tempo. Queste immagini possono essere considerate dunque archetipiche del vivere quotidiano. L uomo, il quale apparentemente sembra estraneo o subordinato ad esse, è il centro della ricerca, quindi protagonista della stessa.

13 Porzioni Architettoniche

14

15

16

17 Industria

18

19

20 Cantieri

21

22 Tralicci

23 Abitazioni

24 Contatti Cell: Flickr deviantart