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1 CHECK LIST BILANCIO In vista dell adempimento relativo alla chiusura del bilancio d esercizio, è opportuno effettuare i controlli da effettuarsi sulle poste patrimoniali ed economiche, come risultanti dalla situazione contabile provvisoria, prima delle scritture di assestamento e rettifica. IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI COSTI DI IMPIANTO E DI AMPLIAMENTO: nella voce confluiscono le spese di costituzione della società o dell azienda, quando sono capitalizzate. Il codice civile, infatti, prevede che la capitalizzazione sia una facoltà e non un obbligo, da attuarsi però ogni qualvolta i costi di cui trattasi hanno una utilità pluriennale. La procedura di ammortamento deve esaurirsi in un periodo massimo di 5 anni. Verificare perciò che l aliquota di ammortamento non sia inferiore al 20%. COSTI DI RICERCA E DI SVILUPPO: nella voce confluiscono le spese, aventi utilità pluriennale, relative alla ricerca di base, cioè quella che produce utilità generica all impresa, alla ricerca applicata, cioè quella finalizzata ad uno specifico prodotto o processo produttivo, e allo sviluppo, mediante applicazione dei risultati delle ricerche o di altre conoscenze, prima dell inizio della produzione commerciale o dell utilizzazione. Anche in questo caso la procedura di ammortamento deve esaurirsi in un periodo massimo di 5 anni. Verificare che l aliquota di ammortamento non sia inferiore al 20%. COSTI DI PUBBLICITÀ: le norme comunitarie non prevedono la capitalizzazione dei costi di pubblicità, ritenendoli di carattere ricorrente. La dottrina ritiene perciò che la capitalizzazione possa avvenire quando i costi di pubblicità sono correlati o funzionali allo sviluppo di un progetto, i cui costi sono parimenti capitalizzati. E esclusa la capitalizzazione dei costi relativi al lancio di un nuovo prodotto. In ogni caso, i costi di pubblicità, per essere capitalizzati, devono produrre benefici ragionevolmente durevoli. Diversamente, tutti i costi di pubblicità vanno spesati nell esercizio di sostenimento. La normativa fiscale consente la deduzione dei costi di pubblicità in quote costanti nell esercizio di sostenimento e nei 4 successivi. Verificare i presupposti per la capitalizzazione ed il periodo di ammortamento. BREVETTI E OPERE DELL INGEGNO: i relativi costi possono derivare da una produzione interna o da una acquisizione da terzi. In ogni caso, la capitalizzazione è consentita e può essere mantenuta finché permane l utilità futura. Tra le opere dell ingegno, si segnala la licenza d uso per il software applicativo. La legge civile non prevede un periodo minimo o massimo di ammortamento. La normativa fiscale consente la deduzione dei costi in misura non superiore al 50% annuo. Verificare i presupposti per la capitalizzazione ed il periodo di ammortamento. MARCHI, CONCESSIONI E LICENZE: il marchio è uno dei segni distintivi dell azienda o dei suoi prodotti. I costi capitalizzabili sono quelli relativi alla produzione o acquisizione del segno distintivo. Il periodo d ammortamento del marchio non può superare i 20 anni. Fiscalmente, la deduzione dei costi per marchi è consentita in 18 quote annuali costanti. Le concessioni sono provvedimenti con i quali la pubblica amministrazione trasferisce ad altri soggetti diritti ed oneri relativi a propri beni (es: demaniali) o attività (es: gestione autostrade). Le licenze sono autorizzazioni con le quali si consente l esercizio di attività regolamentate. Per entrambe la procedura di ammortamento è determinata in funzione della durata. Non sono ovviamente capitalizzabili i canoni periodici per lo sfruttamento della concessione o della licenza, ma solo i costi iniziali una tantum. Verificare i presupposti per la capitalizzazione ed il periodo di ammortamento. AVVIAMENTO: è l attitudine dell azienda a produrre utili in misura superiore a quella ordinaria. La voce avviamento è iscritta in bilancio solo quando deriva da acquisizione di un azienda a titolo oneroso ed è pari alla differenza tra il prezzo d acquisto e la somma algebrica delle voci patrimoniali costituenti l azienda oggetto di cessione. L ammortamento deve essere calcolato sistematicamente, preferibilmente per quote costanti, in 5 anni, salvo che la sua utilità risulti più duratura nel tempo ed in questo caso il periodo di ammortamento può arrivare fino ad un massimo di 20 anni. Fiscalmente, la deduzione delle quote di ammortamento annuali è ammessa in misura non superiore ad un diciottesimo. Verificare i presupposti per la capitalizzazione ed il periodo di ammortamento. IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ED ACCONTI: la voce accoglie i costi per immobilizzazioni immateriali non ancora completate ed eventuali acconti ad esse relativi. I valori di questa voce non si possono ammortizzare. Verificare che i costi non siano stati ammortizzati. Verificare che le immobilizzazioni non siano state completate od acquisite; in questo caso spostare il costo nella apposita categoria.

2 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI TERRENI E FABBRICATI DI PROPRIETÀ: è importante distinguere i beni immobili strumentali, per natura o per destinazione, dagli immobili patrimonio, quelli cioè acquistati a puro titolo di investimento. Verificare gli acquisti e le cessioni intervenute in corso d anno. Verificare il corretto scorporo del terreno pertinenziale del fabbricato strumentale (sulla base del costo specifico o delle percentuali forfetarie stabilite dalla legge: 20% o 30%). Verificare la corrispondenza tra le voci di bilancio e le risultanze del libro cespiti. ALTRE VOCI RELATIVE AD IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI: quali ad esempio: impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, mobili, macchine da ufficio, automezzi, imballaggi da riutilizzare ed altri. Verificare gli acquisti, le cessioni e le dismissioni intervenute nel corso dell esercizio. Verificare la corrispondenza tra le voci di bilancio e le risultanze del libro cespiti. IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO ED ACCONTI: la voce accoglie i costi per immobilizzazioni materiali non ancora completate ed eventuali acconti ad esse relativi. I valori di questa voce non si possono ammortizzare. Verificare che i costi non siano stati ammortizzati. Verificare che le immobilizzazioni non siano state completate od acquisite; in questo caso spostare il costo nella apposita categoria. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE PARTECIPAZIONI IMMOBILIZZATE: destinate cioè ad investimento duraturo, finalizzato al controllo od all esercizio di una influenza notevole o dominante nei confronti di una società, al fine di ottenere vantaggi economici indiretti. L iscrizione in bilancio avviene al costo d acquisto o di sottoscrizione, incrementato dagli oneri accessori. Verificare eventuali incrementi o diminuzioni delle partecipazioni per effetto di acquisti o cessioni. Verificare eventuali perdite durevoli di valore della partecipazioni e calcolare la svalutazione. TITOLI IMMOBILIZZATI: quando sono detenuti in portafoglio quale investimento duraturo. Verificare eventuali incrementi o diminuzioni delle partecipazioni per effetto di acquisti o cessioni. Verificare eventuali perdite durevoli di valore della partecipazioni e calcolare la svalutazione. ATTIVO CIRCOLANTE RIMANENZE: di norma comprendono le seguenti classi: materie prime, materie sussidiarie e di consumo, semilavorati, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti e merci. Per includere o meno un bene nel magazzino è necessario individuare il momento di trasferimento della proprietà, che per i beni mobili avviene solitamente con la spedizione o la consegna, per i beni immobili con l atto di compravendita. La merce in viaggio, se è già di proprietà dell impresa, va inclusa tra le rimanenze, anche se fisicamente non è ancora pervenuta nel magazzino. Sono inclusi nel calcolo delle rimanenze i beni dell impresa presso terzi in conto visione, prova o lavorazione. Sono specularmente esclusi dal calcolo delle rimanenze i beni presso l impresa in conto visione, prova o lavorazione. Nella categoria delle rimanenze vanno classificati anche gli acconti corrisposti a fornitori per l acquisto di beni, destinati alla produzione o alla rivendita, che alla data di bilancio non sono ancora stati consegnati. Verificare l inventario fisico alla data del bilancio e la corretta classificazione delle rimanenze. Verificare la corretta applicazione del metodo di valutazione prescelto (Lifo, Fifo o Costo medio ponderato) e l effettuazione del confronto con il valore di realizzo desumibile dall andamento del mercato. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE: si tratta delle commesse a lungo termine, riferite a contratti di durata ultra annuale, per la realizzazione di un opera, eseguita su ordinazione del committente, secondo le specifiche tecniche da questo richieste, con prezzo predeterminato o margine garantito. La valutazione può essere fatta con il metodo della percentuale di completamento o con il metodo della commessa completata. Verificare il prospetto dei lavori e dei servizi in corso di esecuzione e la rilevazione dei costi e dei ricavi per commessa. Verificare la capitalizzazione delle spese generali, degli interessi passivi e dei costi di progettazione ed organizzazione della commessa. Verificare la corretta applicazione del metodo di valutazione prescelto. CREDITI: nel bilancio la classificazione avviene in base all origine (crediti verso clienti derivanti dalla attività caratteristica, crediti per finanziamenti, altri crediti) ed in base alla scadenza (crediti esigibili entro l esercizio successivo, crediti esigibili oltre l esercizio successivo. Per i crediti verso clienti:

3 Verificare nel dettaglio i saldi positivi e negativi derivanti da note di credito, pagamenti doppi o fatture prepagate. Verificare la contabilizzazione del portafoglio all incasso Sbf. Verificare i crediti in valuta estera. Verificare i crediti assicurati ed i crediti ceduti pro-soluto o pro-solvendo. Verificare la scadenza dei crediti ed eventuali interessi di mora applicabili ai crediti già scaduti. Verificare la svalutazione di crediti inesigibili. CREDITI TRIBUTARI: si riferiscono ad attività per imposte certe ed esigibili, quali ad esempio i rimborsi d imposta. Verificare la rivalutazione del credito per acconti su ritenute TFR. Verificare la corrispondenza dei crediti riportati a nuovo con la dichiarazione fiscale relativa all anno precedente ed eventuali compensazioni intervenute con altri tributi. Verificare la corrispondenza degli acconti dovuti in base alla dichiarazione fiscale relativa all anno precedente. Verificare la corrispondenza delle ritenute fiscali con i relativi proventi e le relative certificazioni. Verificare l iscrizione dei crediti d imposta e la loro documentazione di supporto. CREDITI PER IMPOSTE ANTICIPATE: la loro contabilizzazione deriva dalle differenze temporanee tra il valore attribuito ad una attività o passività secondo criteri civilistici ed il valore attribuito ai fini fiscali. Verificare la correttezza del calcolo sulla base della dichiarazione dei redditi dell anno precedente. Verificare la rilevazione delle imposte anticipate sulla base di differenze temporanee. Verificare il calcolo delle imposte anticipate in relazione alle aliquote d imposta attese per il momento in cui le differenze temporanee si riverseranno. CREDITI VERSO ALTRI: si tratta di crediti diversi da quelli precedentemente citati. Verificare la voce crediti diversi, i depositi cauzionali, le anticipazioni ed i finanziamenti concessi al personale dipendente, le caparre, gli anticipi e gli acconti sui servizi. ATTIVITÀ FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI: si differenziano dalle immobilizzazioni finanziarie per non essere relative ad investimenti duraturi, ma al contrario temporanei. Verificare gli acquisti e le cessioni di titoli e partecipazioni intervenute nell esercizio ed eventuali svalutazioni. DISPONIBILITÀ LIQUIDE: depositi bancari e postali, assegni, denaro e valori in cassa. Le rilevazioni contabili devono sempre avere come riferimento la data di esecuzione. Nel caso di movimentazioni bancarie, la data della valuta è irrilevante. Non è corretto, secondo i principi contabili, rilevare movimentazioni bancarie aventi data posteriore a quella del bilancio, pur con valuta antecedente a tale data. Per quanto riguarda gli assegni, si deve avere sempre riguardo per la data apposta sull assegno, considerata data di emissione. Non è accettabile effettuare in bilancio compensazioni tra conti bancari attivi e passivi, anche se della stessa natura e intrattenuti presso la stessa banca. Verificare che il saldo del conto cassa sia sempre positivo. Verificare la giacenza fisica del conto cassa e la corrispondenza con il dato contabile. RATEI E RISCONTI ATTIVI: nella voce devono essere iscritti i proventi di competenza dell esercizio esigibili in esercizi successivi ed i costi sostenuti entro la chiusura dell esercizio ma di competenza di esercizi successivi. Verificare il giroconto dei saldi di inizio periodo. Verificare la registrazione dei costi e degli eventuali risconti su: premi assicurativi, contratti di assistenza, contratti di locazione e leasing. PATRIMONIO NETTO CAPITALE SOCIALE: accoglie il valore nominale dei conferimenti dei soci. Verificare il versamento del capitale sociale ed i corretti adempimenti relativi ad aumenti e riduzioni. RISERVA DA RIVALUTAZIONE: accoglie le riserve derivanti dall incremento di valore delle immobilizzazioni consentite dall applicazione di leggi speciali. Verificare l iscrizione della apposita riserva in caso di rivalutazione operata sulla base della recente L.2/2009, con cui è stato convertito il D.L.185/2008. RISERVA LEGALE: è una riserva obbligatoria ed indisponibile, formata mediante accantonamento annuo del 5% dell utile civilistico finché la sua capienza non raggiunge il limite del 20% del capitale sociale. Può essere utilizzata solo per la copertura di perdite. Se dovesse essere utilizzata, è fatto obbligo di reintegro. Verificare la destinazione dell utile dell esercizio precedente e la quota parte destinata a riserva, con osservanza del vincolo di legge di cui all art.2430 Cod.Civ. ALTRE RISERVE: è una categoria residuale che accoglie tutte le altre riserve, tra le quali le più comuni sono: la riserva straordinaria o facoltativa, la riserva per rinnovamento impianti e macchinari. Verificare la presenza di altre riserve ed il loro corretto utilizzo, in funzione della loro destinazione.

4 UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO: la voce accoglie i risultati economici di esercizi precedenti che non sono stati distribuiti, accantonati a riserva e le perdite non ripianate. Verificare la destinazione del risultato economico dell esercizio precedente. UTILE (PERDITA) DELL ESERCIZIO: la voce accoglie il risultato netto del periodo. Verificare la corrispondenza con l utile o la perdita risultante dal conto economico. FONDI PER RISCHI ED ONERI Accolgono accantonamenti destinati a coprire perdite di natura determinata, di esistenza certa o probabile e con ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell esercizio. La legge vieta l accantonamento di fondi privi di valida giustificazione economica, operati al solo fine di correggere valori dell attivo patrimoniale, in attuazione di politiche di bilancio tese a deprimere il risultato dell esercizio o iscritti esclusivamente in applicazione di norme tributarie. Verificare l esistenza di passività potenziali, la congruità dei fondi rischi ed oneri ed il loro eventuale utilizzo. FONDI PER TRATTAMENTI DI QUIESCENZA ED OBBLIGHI SIMILI Tradizionalmente sono destinati ad accogliere i Fondi Indennità per Cessazione di Rapporti di Agenzia (FIRR, Fondo Indennità suppletiva di Clientela, Fondo Indennità meritocratica), i Fondi Indennità per cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (Fondo Trattamento di Fine Mandato Amministratori), Fondi di Pensione Integrativa. Verificare la congruità dell accantonamento ai fondi, il loro utilizzo e l eventuale erogazione di acconti. FONDO PER TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Accoglie gli accantonamenti annui, calcolati sulle retribuzioni dei lavoratori subordinati. L accantonamento annuo prevede una quota di indennità maturata, la rivalutazione del Fondo accantonato al 31 dicembre dell esercizio precedente, al netto della trattenuta dello 0,5% relativa alla contribuzione aggiuntiva. Dal Fondo TFR viene poi decurtato l importo relativo all imposta sostitutiva dell 11% sulla rivalutazione del TFR, che viene evidenziata come debito da corrispondersi all Erario entro il 16 febbraio dell anno successivo. Gli accantonamenti di fine anno vengono calcolati solo sui dipendenti in forza. Le quote di TFR relative ai dipendenti il cui rapporto è cessato nel corso dell esercizio sono evidenziate nel cedolino paga del mese e quindi rilevate anche contabilmente con i costi del personale del mese stesso. In caso di destinazione del TFR, da parte del lavoratore subordinato, ad un Fondo di Previdenza integrativa, le relative quote sono evidenziate nel cedolino paga del mese e quindi rilevate periodicamente. In sede di calcolo dell accantonamento annuo al si dovrà tener conto di quanto già rilevato. Verificare la corretta rilevazione dell accantonamento annuo al Fondo ed eventuali utilizzi per cessazioni di rapporto (dimissioni o licenziamenti). DEBITI DEBITI VERSO SOCI PER FINANZIAMENTI: possono essere fruttiferi o infruttiferi. In fase di liquidazione, sono postergati rispetto agli altri debiti. Verificare la corretta procedura di finanziamento, il rispetto degli adempimenti formali (verbale di assemblea), la distinzione tra finanziamenti fruttiferi e infruttiferi. DEBITI VERSO BANCHE: comprendono i debiti verso enti creditizi, sia per scoperti di conto corrente, sia per finanziamenti a titolo diverso (sconto ricevute bancarie al salvo buon fine, finanziamenti a breve, medio e lungo termine, garantiti o meno. Verificare i saldi di riconciliazione con i documenti forniti dall istituto di credito e la corretta contabilizzazione per competenza degli interessi bancari. DEBITI VERSO ALTRI FINANZIATORI: includono i debiti contratti con finanziatori diversi dai soci o dagli enti creditizi. Verificare la corretta procedura di finanziamento, i saldi e le eventuali riconciliazioni. DEBITI VERSO FORNITORI: sono iscritti al netto degli sconti commerciali, mentre gli sconti cassa si rilevano all atto del pagamento. Verificare la riconciliazione dei saldi con i fornitori, il calcolo di eventuali interessi moratori o dilatori e la corretta imputazione per competenza delle fatture da ricevere. DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI DI CREDITO: si tratta di cambiali passive od altri titoli di credito diversi dalle obbligazioni. Verificare la presenza della documentazione di supporto e la corretta rilevazione dei titoli. DEBITI TRIBUTARI: devono essere iscritti al netto degli acconti, delle ritenute e dei crediti di imposta che non sono stati chiesti a rimborso. Devono riguardare solo passività per imposte certe e determinate, mentre i debiti per imposte probabili o incerte nell ammontare vanno iscritti tra i Fondi Rischi ed Oneri. Verificare la quadratura degli acconti dovuti in base alla dichiarazione dei redditi precedente, delle eventuali compensazioni effettuate nell anno, del debito IVA con la dichiarazione annuale, dei debiti per imposte dirette (Ires e Irap) con la relativa dichiarazione dei redditi.

5 DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE: comprendono i debiti verso Inps ed Inail. Verificare la corretta contabilizzazione dei debiti, in relazione alle retribuzioni, alla tredicesima, quattordicesima e ferie e permessi non goduti alla data del bilancio. ALTRI DEBITI: la voce comprende i debiti verso amministratori e sindaci per emolumenti, i debiti verso dipendenti per retribuzioni di lavoro subordinato, liquidate ma non ancora corrisposte, per ferie e permessi maturati e mensilità aggiuntive, debiti per imballaggi a rendere ed altri debiti. Verificare la corretta contabilizzazione dei debiti. RATEI E RISCONTI PASSIVI: nella voce devono essere iscritti i costi di competenza dell esercizio esigibili in esercizi successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell esercizio ma di competenza di esercizi successivi. Verificare il giroconto dei saldi di inizio periodo. Verificare la registrazione dei proventi comuni a più esercizi, quali ad esempio affitti o noleggi anticipati, contributi in conto impianti da ripartire secondo la procedura di ammortamento del cespite al quale si riferiscono. CONTI D ORDINE Sistema dei rischi: devono risultare le garanzie prestate dall impresa, direttamente o indirettamente, a favore di terzi. Sistemi degli impegni: devono risultare i contratti stipulati dall impresa, ma non ancora eseguiti, suscettibili di influire sul patrimonio o sul risultato economico dell azienda (es: preliminari di acquisto o vendita di immobili). Sistema dei beni di terzi presso l impresa: devono risultare i beni di terzi che si trovano presso l impresa a titolo di deposito, lavorazione, pegno, cauzione, comodato (solo se di rilevante valore). Detti beni vanno indicati in quanto comportano un obbligo di custodia e quindi possono generare oneri connessi al risarcimento dei danni nell ipotesi di perimento o danneggiamento del bene. Verificare la presenza di garanzie personali o reali, di preliminari di acquisto di beni mobili ed immobili, di beni di terzi presso l impresa. CONTO ECONOMICO Con riferimento alle poste di conto economico, si segnalano le principale voci interessate dalle scritture di assestamento e rettifica di fine esercizio. RILEVAZIONE DEI COSTI IN BASE AL PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA. RATEI ATTIVI: su interessi attivi bancari accreditati nell esercizio successivo (contabilizzare anche la relativa ritenuta fiscale), interessi attivi maturati su depositi cauzionali. RISCONTI ATTIVI: assicurazioni, tasse di circolazione automezzi, leasing, ecc. RATEI PASSIVI: interessi passivi su finanziamenti bancari (sconti sbf e mutui) se addebitati nell esercizio successivo, eventuali affitti passivi non ancora pagati, ecc. RISCONTI PASSIVI: canoni per affitti attivi, noleggi attivi ed altri proventi riscossi anticipatamente (contributi in conto impianti, da correlare al periodo di ammortamento del bene ai quali si riferiscono). FATTURE DA EMETTERE: per cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate entro la chiusura dell esercizio, ma ancora da fatturare. FATTURE DA RICEVERE: per acquisti di beni e di servizi effettuati entro la chiusura dell esercizio, ma le cui fatture sono registrare nell esercizio successivo. COMPENSI AMMINISTRATORI: rilevare eventuali compensi spettanti (in base a quanto disposto dall assemblea dei soci e risultante da verbale) ma non ancora corrisposti. Rilevare anche l eventuale accantonamento al Fondo di Trattamento di Fine Mandato. COSTI PERSONALE DIPENDENTE: rilevare i costi di competenza per: assicurazione Inail (in base alla autoliquidazione annuale), per ferie, permessi e mensilità aggiuntive maturate e non ancora godute, per l accantonamento al Fondo di Trattamento di Fine Rapporto. COSTI DI COMPETENZA PER AGENTI DI COMMERCIO: rilevare la quota di competenza del F.I.R.R. E dei contributi Enasarco. ACCANTONAMENTO AL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI: verificare la capienza del Fondo Svalutazione Crediti in relazione ai crediti di difficile o dubbia esigibilità. A questo proposito risulterà utile produrre un elenco dei crediti in ordine di scadenza, onde rendere evidenti i crediti incagliati ed in contestazione. Ai fini fiscali è consentito dedurre dal reddito un accantonamento pari allo 0,5% del monte crediti a fine esercizio, fino a quando il Fondo non raggiunga un importo pari al 5% dei crediti stessi. Qualora nel corso dell esercizio un credito sia divenuto inesigibile in seguito al fallimento del debitore o ad una procedura esecutiva infruttuosa, il credito dovrà essere svalutato, utilizzando il Fondo Svalutazione Crediti fino a capienza e prima di effettuare il nuovo accantonamento prudenziale. Si ricorda che ai fini fiscali non è consentito differire il momento della svalutazione del credito relativo al cliente dichiarato fallito, pena la mancata deducibilità della perdita su crediti. CREDITO PER ANTICIPO RITENUTA SU TFR: da rivalutare applicando la stessa percentuale prevista per la rivalutazione del Fondo TFR.

6 CESPITI AMMORTIZZABILI: dopo aver verificato l esatta corrispondenza tra le registrazioni contabili e le risultanze del libro cespiti, provvedere al calcolo degli ammortamenti. Si ricorda che l ammortamento dei cespiti va effettuato in relazione alla utilità pluriennale dei beni. Fiscalmente non sono deducibili ammortamenti con aliquota superiore a quella fissata dal decreto ministeriale. Non ci sono limiti minimi di ammortamento. Recentemente è stato attribuito all Agenzia delle Entrate il potere di disconoscere ammortamenti che evidenzino chiare politiche di arbitraggio sul risultato d esercizio e prive di motivazione economica. Si consiglia perciò di mantenere un comportamento quanto più lineare possibile, evitando variazioni di aliquota da un anno all altro, quando prive di valida motivazione economica. I cespiti realizzati internamente in economia dovranno essere iscritti tra le immobilizzazioni e classificati nella più idonea categoria. Per giustificare e dare prova dei costi sostenuti è indispensabile conservare copia della documentazione di acquisto dei materiali o dei beni impiegati ed una scheda lavoro in cui risulti il personale impiegato per la realizzazione ed il costo ad esso relativo in relazione al tempo. LEASING: le spese per canoni di leasing sono deducibili in base alla durata contrattuale. E perciò opportuno tenere a disposizione copia del contratto di leasing al fine di estrarne i dati principali per il calcolo della competenza economica. Distinguere in due appositi sottoconti i canoni periodici dai costi per adeguamento dei tassi di interesse. La copia del contratto servirà anche per inserire le informazioni obbligatorie nella nota integrativa (per le società di capitali che depositano il bilancio presso il Registro delle Imprese). SPESE DI MANUTENZIONE ORDINARIA: distinguere le spese sostenute in dipendenza di contratti di assistenza tecnica (sempre interamente deducibili) da quelle altrimenti sostenute, che risulteranno fiscalmente deducibili dal reddito dell esercizio nel limite del 5% del valore dei cespiti di inizio anno. L eventuale eccedenza potrà essere portata in deduzione negli esercizi successivi, per quote costanti. SPESE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: eseguite sui cespiti, tali da incrementarne il valore o la vita utile residua, dovranno essere portate ad incremento del valore dei cespiti a cui si riferiscono. Non è consentita l iscrizione tra le immobilizzazioni di voci aventi carattere unicamente fiscale (es: spese di manutenzione eccedenti il 5% del valore dei cespiti). RIMANENZE DI MAGAZZINO: produrre l inventario analitico delle materie prime, semilavorati, prodotti finiti e merci in magazzino, singolarmente valorizzati in base al costo d acquisto calcolato con uno dei tre metodi consentiti (Lifo, Fifo, Costo medio ponderato). L inventario di magazzino così compilato è un prospetto obbligatorio che deve essere allegato al Libro degli Inventari. INTERESSI ATTIVI BANCARI: verificare la corretta registrazione degli interessi e della ritenuta fiscale, che deve essere pari al 27% degli interessi stessi. 1 Febbraio 2012

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