ALBANIA. A cura di: Ambasciata d'italia - ALBANIA. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane allâ estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Posizione strategica al centro del Mediterraneo e vicinanza ai mercati dei Paesi dei Balcani Diffusione di manodopera a costi contenuti Buona tenuta dell'economia albanese e compatibilità con il sistema produttivo italiano. Diffusione della lingua italiana tra la popolazione locale Tassazione generale favorevole Posizione strategica al centro del Mediterraneo e vicinanza ai mercati dei Paesi dei Balcani Situata nel sud est del continente Europeo e nel sud ovest della penisola dei Balcani, l'albania vanta una posizione strategica di vicinanza ai mercati dell'unione Europea e dell'area balcanica che la rende attrattiva dal punto di vista economico-commerciale. I porti di Durazzo e Valona sono porti importanti nei Balcani e punti d'accesso per il Corridoio VIII. La vicinanza all'italia rappresenta un punto di forza per lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali con il nostro Paese, che si conferma primo partner commerciale dell'albania e primo investitore per numero di imprese. Diffusione di manodopera a costi contenuti Nell'ottica del crescente ricorso alla delocalizzazione da parte di numerose imprese in quanto strategia per la riduzione dei costi l'albania si presenta come una destinazione estremamente competitiva grazie alla presenza e diffusione di manodopera, anche qualificata, a costi contenuti (il reddito medio mensile che prende in esame tutte le categorie professionali è infatti pari a 425 euro ed il costo del lavoro è stimato di circa un terzo inferiore a quello in vigore nella maggior parte dei Paesi dei Balcani e dell'est Europeo). Buona tenuta dell'economia albanese e compatibilità con il sistema produttivo italiano. L'economia albanese ha risentito della crisi economica globale ma è riuscita a mantenere tassi di crescita positivi anche nell'ultimo biennio (+1,4% nel 2012 e +0,48% nel 2013). Inoltre, l'albania ha un sistema produttivo simile a quello italiano, basato essenzialmente sulle piccole e medie imprese. La compatibilità dei due sistemi costituisce pertanto un elemento di attrazione del flusso degli investimenti dall'italia in un contesto di crescita positiva ed in aumento. Diffusione della lingua italiana L'Albania è tra i Paesi della regione balcanica quello che ha la maggiore vocazione e tra la popolazione locale apertura culturale verso l'italia, come evidenziato dalla diffusione della conoscenza della lingua italiana tra la popolazione. La diffusione della lingua ma anche della cultura e dei modelli di consumo italiani rappresentano un forte valore aggiunto e rendono l'albania attraente per gli investitori nazionali. Tassazione generale favorevole Fino al 2013 vi era una flat tax del 10% su tutti i redditi. Dal il Governo ha reintrodotto la tassazione progressiva, con 3 fasce per i redditi individuali: no tax area per i redditi fino a lek mensili; da a lek l'aliquota è del 13% per la parte eccedente i lek; da in su l'aliquota è del 23% per la parte eccedente i lek. Sulle attività d'impresa, dal l'aliquota è del 15% per le grandi imprese e del 7,5% per il piccolo business. Ultimo aggiornamento: 12/12/2014 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica Parlamentare kmq Albanese musulmana; ortodossa; cattolica ALL (LEKE) Ultimo aggiornamento: 10/06/2013 1

4 DOVE INVESTIRE Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Prodotti tessili Flussi turistici Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Costruzioni Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Uno degli obiettivi principali del Governo albanese è lo sviluppo e l'ammodernamento del settore energetico, il quale ancora oggi si regge in parte sugli investimenti fatti dal regime comunista. Ultimamente, il settore dell energia è stato caratterizzato da grandi cambiamenti, in primis la ristrutturazione della KESH (Ente Nazionale produttore di energia) attraverso il suo frazionamento in alcune società -rispettivamente nei settori della produzione, trasmissione e distribuzione-, e la privatizzazione del comparto della distribuzione, passato nel 2009 nelle mani della compagnia ceca CEZ a cui tuttavia l ERE, l Ente Regolatore per l Energia, ha revocato la licenza nel gennaio Grazie all apertura del mercato delle concessioni per la realizzazione di nuovi impianti e la riabilitazione di quelli esistenti nonchè alla nuova politica di apertura totale nei confronti di progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, negli ultimi anni vi è stato un interesse crescente da parte degli investitori stranieri per l'albania. L Albania ha rilevanti risorse di idrocarburi ed è soprattutto dotata di un enorme potenziale idroelettrico, stimato in MW e secondo in Europa solo alla Norvegia ed alla Svizzera. L 88,5% delle fonti energetiche complessive in Albania è costituito dall energia elettrica, a sua volta quasi esclusivamente di origine idroelettrica. Questo settore offre grandi spazi per l esportazione nel Paese di know-how (progettazione), di macchinari elettromeccanici per la produzione di energia e apparecchiature elettriche e di software per la gestione degli impianti, settori questi di assoluta eccellenza del Made in Italy. Esistono tuttavia nel settore energetico elementi di incertezza, determinati principalmente dalla estrema volatilità del prezzo dell energia e dalla grave situazione finanziaria dell ente di produzione elettrica Kesh, che ha negli ultimi tempi accumulato ingenti debiti nei confronti dei produttori locali (tra cui anche imprese italiane). Determinante in questo senso deve quindi essere l impegno del Governo albanese ad assicurare al settore condizioni di certezza e stabilità, elementi imprescindibili per lo sviluppo dello stesso e la presenza di investitori stranieri. Un ulteriore opportunità per le nostre imprese deriverà dalla realizzazione del tratto albanese del Trans Adriatic Pipeline (TAP), che prevede la costruzione di un gasdotto destinato al trasporto del gas azero del giacimento dello Shaz Deniz alle coste italiane attraverso la Grecia e, per l appunto, l Albania. Tra gli obiettivi del Governo per trasformare l Albania in un produttore di prim'ordine rientrano anche i progetti per la costruzione di centrali nucleari per la generazione dell energia. A tal fine è stata costituita una Authority alle dipendenze del Consiglio dei Ministri, l Agenzia Nazionale Nucleare (AKOB), la quale dovrà elaborare il quadro legislativo, cooperare con le Autorità nazionali e costituire l infrastruttura necessaria. L Albania è ricca principalmente di cromo, rame, nichel e carbone ed ha importanti giacimenti non sfruttati di bauxite, fosfato e significative riserve lapidee utilizzabili nel settore edilizio. Attualmente sono 39 le imprese straniere (in prevalenza canadesi, italiane, greche, australiane, svizzere, austriache, russe) che operano in questo settore con 81 impianti minerari, mentre risultano 511 le società nazionali operanti in 607 impianti minerari in tutta l Albania. Il Paese è dotato di risorse petrolifere (stimate in circa 550 milioni di tonnellate) che però non sono massimamente sfruttate. In questo settore, ove operano la società pubblica Albpetrol Sh.A. (la cui procedura di privatizzazione ha registrato un clamoroso fallimento nel 2012 ed è stata chiusa all'inizio del 2013) e la Armo Sh.A., ha suscitato negli ultimi anni l interesse di alcune delle maggiori compagnie internazionali. Gli investimenti esteri in Albania dovrebbero rivitalizzare le capacità nell industria petrolifera, in particolare delle attrezzature e parti di ricambio, nonché l ammodernamento dei processi industriali, della comunicazione, dei trasporti, delle tecnologie ambientali e delle attrezzature.data la necessità di migliorare e ammodernare il settore al fine di attrarre investimenti esteri e di garantire lo sviluppo del Paese e della sua competitività internazionale, vi potrebbero essere buone potenzialità di investimento per le nostre imprese in ragione dell interesse che può rivestire per l Italia lo sviluppo di un merc Prodotti tessili Il settore tessile e dell'abbigliamento è uno dei settori d investimento di maggior successo in Albania e la principale fonte di lavoro del manifatturiero. Sulla base di una forte tradizione post-bellica attiva nella produzione di indumenti, dalle privatizzazioni degli anni 90 molte aziende locali hanno creato una solida reputazione mentre le imprese straniere hanno notevolmente aumentato la loro quota di produzione nel settore, in particolare nell ambito della lavorazione per l esportazione.la lunga tradizione delle lavorazioni tessili e manifatturiere e il basso costo della manodopera hanno conferito all Albania un forte potere attrattivo per gli investitori stranieri. Ulteriori fattori favorevoli sono l esenzione dall Iva e dai dazi doganali per il 100% dei produttori façon sotto il regime di riesportazione, la vicinanza all'italia, alla Grecia e ai Paesi dei Balcani, la presenza di una forza lavoro flessibile ed in grado di adattarsi alle nuove tecnologie ed agli standard internazionali di qualità, la capacita di produrre piccoli ordinativi nel rispetto di brevi tempi di consegna, la riduzione dei costi di trasporto grazie alla privilegiata posizione geografica dell Albania. La delocalizzazione di imprese manifatturiere estere in Albania ha avuto inizio negli anni 90 ed è da allora sempre stata in aumento. L import dei semilavorati e l esportazione dei prodotti finiti hanno un ruolo fondamentale nella bilancia commerciale del Paese. Recentemente, anche questo settore ha però risentito degli effetti negativi della crisi economica globale, registrando una diminuzione della domanda e del numero dei contratti soprattutto per le aziende che operano in partnership con aziende greche e italiane. Secondo i dati dell INSTAT, l'istituto Nazionale di Statistica 2

5 albanese, nel 2013 le esportazioni del settore hanno tuttavia iniziato a risalire, registrando un +9,6% il comparto tessile ed un +13,8% quello calzaturiero rispetto ai dati del Al di là delle tendenze di breve-medio periodo, il settore tessile e calzaturiero rimane un comparto di primaria importanza occupando il 28,1% di tutto il volume dell export nel 2013 ed il 52,1% di tutte le esportazioni verso l Italia. Flussi turistici Il settore del turismo offre probabilmente in Albania i più ampi margini di miglioramento e di intervento. Questo settore rappresenta un comparto molto rilevante per lo sviluppo dell economia locale, con un contributo del 13% circa nella formazione del PIL, con un trend in aumento del numero dei visitatori e con ditte operanti nel settore alberghiero e della ristorazione. Presso il Ministero albanese del Turismo e dello Sviluppo Urbano è stato recentemente varato un documento concernente la strategia per lo sviluppo del settore turistico in Albania per il periodo e sono già state avviate le negoziazioni con i rappresentanti della suddetta industria per la redazione delle politiche che contribuiranno ad incentivare questo settore. Nonostante il Governo abbia più volte individuato lo sviluppo del settore turistico come una delle priorità assolute da perseguire, e a fronte delle grandi potenzialità offerte dal settore, il turismo presente nel Paese è tuttavia ancora essenzialmente locale e di provenienza balcanica, principalmente dal Kosovo e dalla Macedonia. Inoltre, numerose criticità continuano ad ostacolare lo sviluppo del settore e gli investimenti stranieri, tanto che a tutt'oggi il servizio offerto dalle località turistiche albanesi è decisamente inferiore a quello che un turista straniero può trovare nelle vicine Grecia e Montenegro e tutte le strutture turistiche sono gestite dall imprenditoria privata al di fuori di piani regolatori. Tra le problematiche che affliggono il settore si citano quelle relative alla certezza dei titoli di proprietà, alle carenze infrastrutturali, al diffuso abusivismo, all inadeguatezza dei sistemi di trattamento e di depurazione delle acque con gravi ricadute ambientali, in particolare sulla costa, ma anche ai persistenti problemi legati alla fornitura di energia elettrica. Nel prossimo futuro si prevede un forte incremento di richieste di concessioni da parte di investitori stranieri verso le aree costiere dell Albania per la costruzione di villaggi turistici e centri benessere, funzionanti tutto l anno e per un turismo anche d elite. Recentemente, il Primo Ministro Rama ha presentato il programma degli investimenti nella costa meridionale, non solo per lo sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e turistico della suddetta area, ma anche per lo sviluppo dell intero Paese. All interno di questo programma sono inclusi vari progetti relativi alla valorizzazione degli assets turistici, del settore dei trasporti e del sistema acquedotti/canalizzazioni. I settori di maggiore attrazione sono le infrastrutture abitative, l aumento e la modernizzazione di residenze basate sull architettura locale, i resorts nelle vicinanza delle zone abitate, le infrastrutture esterne come piscine, palestre, ecc. L attuale location delle strutture è concentrata per il 67% sulla costa, per il 22% in aree urbane, per il 5% in aree suburbane, per il 3% intorno ai laghi e per il restante 3% in zone montagnose. L Albania potrebbe ben sfruttare anche le opportunità offerte dalla nautica e dal turismo da diporto.incentivi nel settore del turismo sono stati introdotti già nel 1993 con la Legge "Per lo sviluppo delle zone turistiche" art.7, nr. 7665/1993. Tali incentivi sono determinati sulla base di uno status speciale, creato per gli investitori operanti nel settore turistico, designati come soggetti privilegiati. Gli investitori che hanno questo status sono esentati da dazi doganali e accise sulle merci importate, da tasse sui profitti per 5 anni dal momento del completamento della fase di sviluppo degli investimenti, e risultano inoltre beneficiari di una riduzione di imposta sui profitti fino al 40%, a patto che gli utili siano reinvestiti in Albania (Elaborazione Ambasciata su fonte ICE). Inoltre, è da sottolineare il notevole interesse che il settore del turismo ha recentemente suscitato in questo Paese da parte di prestigiosi giornali e riviste internazionali come il New York Times, che ha incluso l Albania nella lista delle 52 destinazioni più interessanti da visitare nel 2014; lo Europe World, operatore del consorzio Quality Group, che ha inserito il Paese nel catalogo riguardante il Mediterraneo; la rivista svedese Espressen, che promuove l Albania turistica, la Business Insider, che ha classificato l Albania al 42 posto tra le principali destinazioni turistiche a livello mondiale per il periodo (Elaborazione Ambasciata su fonte ICE). Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Il clima dell'albania sostiene e favorisce un infinita gamma di colture, da quella continentale a quella mediterranea. Il settore agricolo e agro-industriale è uno dei più significativi dell'economia albanese ricoprendo un ruolo cruciale nello sviluppo economico e sociale del Paese. Esso contribuisce per circa il 20% alla formazione del PIL. Più della metà della popolazione vive in zone rurali e viene impiegata in questo settore. L agroindustria rappresenta il 6% di tutte le esportazioni ed il 17% delle importazioni e l Italia si posiziona come partner fondamentale di questo interscambio. Il 43% del totale delle esportazioni agroalimentari è diretto verso l Italia, mentre ben il 49% dei prodotti agroalimentari viene importato dall Italia. I terreni agricoli rappresentano in Albania circa il 24% della superficie totale e possono essere genericamente divisi in tre zone, quella costiera che costituisce il 44% delle terre coltivabili, quella collinare nella parte centrale, che costituisce il 37% e che offre possibilità d allevamento, ed infine la zona montana per un restante 19%, con possibilità nell ambito della frutticoltura. L'Albania, disponendo di un terreno fertile, di un clima mite e di ingente massa idrica avrebbe le caratteristiche ideali per diventare un produttore agricolo importante nella regione balcanica. La sua geomorfologia e la varietà del terreno contribuiscono alla biodiversità ed alla produzione di prodotti sani e di qualità, mentre la lunga tradizione agricola e la popolazione relativamente giovane rendono di più facile accesso l introduzione e l adozione di nuove tecnologie. Nonostante gli enormi progressi degli ultimi anni, la modernizzazione del settore ha ancora bisogno di grandi sforzi e di un forte impegno. Le sfide ancora aperte sono quelle delle infrastrutture carenti, delle limitazioni di mercato e del limitato accesso al credito. Una delle più importanti carenze strutturali che caratterizzano il settore è l alto numero di piccole e frammentate aziende agricole, caratteristica che comporta elevati costi di produzione e scarsa competitività. Questa debolezza potrebbe essere superata tramite l organizzazione di produttori e la creazione di associazioni e cooperative, il che consentirebbe di rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e di ottenere migliori profitti. Al fine di migliorare il settore agricolo e rurale si rendono necessari 3

6 sia investimenti governativi che privati. In particolare i secondi, che hanno come obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare ed il controllo della qualità, la promozione delle esportazioni, il perfezionamento delle tecniche di produzione e le infrastrutture rurali, devono essere incoraggiati al fine di aiutare il Paese ad accrescere la sua competitività, a guadagnare credibilità e ad accedere ai mercati europei. L Italia si è schierata con forza a fianco delle Autorità albanesi nella sfida per trasformare il Paese in un grande produttore agricolo, tanto che recentemente il Governo italiano ha lanciato il Programma per la modernizzazione del settore agricolo albanese, per un totale di 10 milioni di euro, allo scopo di facilitare l adozione del quadro normativo europeo nel settore agricolo. Tale programma considera il comparto agroalimentare, l economia verde e le imprese ubicate in zone rurali come elementi chiave per la crescita economica del Paese. Costruzioni Migliorare le infrastrutture fisiche è uno degli obiettivi principali che il Governo albanese si pone per il futuro. A questo settore è stata dedicata particolare attenzione anche attraverso l assegnazione della maggior parte dei fondi internazionali e nazionali per il raggiungimento degli obiettivi quali: la creazione di una infrastruttura stradale integrata nel piano nazionale, regionale e paneuropeo; il miglioramento dell infrastruttura ferroviaria e la sua integrazione nella rete regionale ed europea; il miglioramento della qualità dei servizi nei porti marittimi attraverso l incremento degli investimenti infrastrutturali. La rete viaria del Paese è lunga circa km e risulta particolarmente obsoleta a causa della scarsa manutenzione e dell'aumento considerevole del traffico automobilistico registrato negli ultimi anni. Solo il 32% della rete stradale albanese è asfaltata. In tale ottica, il Governo ha lanciato e completato in parte numerosi progetti, tra cui il collegamento stradale Durazzo- Kukes-Morine (al confine con il Kosovo), portato a conclusione nel 2009, ed i collegamenti nord-sud. Di particolare importanza è il completamento del Corridoio intermodale VIII, progetto per il quale il Governo albanese ha richiesto l'appoggio italiano in sede europea per la mobilitazione dei fondi necessari. Numerose sono le iniziative previste o in corso di realizzazione nel settore stradale. Programmate entro il 2011, ma non ancora portate a termine sono la costruzione della strada Arbri che collega Tirana a Diber, della superstrada Tirana-Elbasan nonché dell'asse meridionale. Con riferimento a quest ultimo progetto, nell aprile 2011 è stato firmato l'accordo tra il Governo albanese e la Banca di Sviluppo Islamica dell Arabia Saudita per la concessione di un prestito di 158 milioni di Euro. L'importante arteria costituirà uno dei principali segmenti del Corridoio VIII e consentirà di ridurre drasticamente i tempi di collegamento tra la capitale e le zone meridionali ed orientali dell'albania. Il Governo albanese ha previsto azioni promozionali e di studio anche a favore del settore portuale a beneficio soprattutto della grande distribuzione che, in Albania, sta facendo ormai passi da gigante; il porto di Durazzo e tutta l'area circostante, infatti, sono da sempre considerati l'area di accesso al resto dei Paesi balcanici. L'indubbio ruolo di questa area portuale, rispetto agli scambi commerciali con i Paesi dell'europa occidentale e con l'italia in particolare, offre opportunità di sviluppo di infrastrutture connesse al comparto della grande distribuzione ed ai servizi in Albania. Inoltre, al centro dell'attenzione vi è l'ipotesi, ventilata da più parti, di riattivare le linee ferroviarie di 447 km a binario unico, non tanto per il trasporto passeggeri quanto per il trasporto merci, ma per ora non vi è nessun progetto concreto. Recenti studi hanno evidenziato che l'intero sistema di trasporto ferroviario albanese non dispone di normative generali, né di sistemi di controllo e sicurezza e che il parco vetture è in condizioni di abbandono totale. Peraltro, dal momento che il Corridoio VIII prevede anche un asse ferroviario oltre che stradale, potrebbero esserci cambiamenti in futuro. Migliori risultati sono stati ottenuti nei trasporti aerei con il contratto di concessione per venti anni della gestione dello scalo internazionale di Rinas, Tirana, siglato nel 2004 da un Consorzio tedesco-americano. Nell aprile 2013 i tedeschi Hochtief Ag (Hot) hanno venduto la loro quota di partecipazione alla società canadese Public Sector Pension Investment Board, la quale è ormai la maggiore azionista con il 47%. Il resto delle azioni rimane agli azionisti esistenti, ossia il 31,7% al Fondo Tedesco degli Investimenti DEG e il 21,3% al Fondo Americano-Albanese delle Imprese. Infine, nel medio-lungo periodo, vi potrebbero essere opportunità di investimento nell'ambito della necessaria opera di ammodernamento dell'inadeguato sistema fognario e di acquedotti e dell ancora più precario stato dell urbanistica delle varie città albanesi. Ultimo aggiornamento: 06/08/2013 4

7 COSA VENDERE Prodotti alimentari Istruzione Prodotti tessili Macchinari e apparecchiature Altre attività dei servizi Prodotti alimentari Uno degli aspetti caratterizzanti del rapporto tra Italia ed Albania è il volume dell'interscambio, in particolar modo con riferimento all'agroalimentare. La cultura gastronomica italiana è presente in Albania più che nel resto della regione balcanica grazie ai forti e tradizionali legami culturali con il nostro Paese e della massiccia migrazione del popolo albanese in Italia. Infatti il volume delle esportazioni verso l'albania per la categoria prodotti alimentari nel 2012 ha subito un incremento dell'8,8% rispetto al I prodotti alimentari "Made in Italy" hanno da anni conquistato i consumatori albanesi e rappresentano nel Paese il simbolo per eccellenza dell'alta qualità. I prodotti italiani di varie marche e vari segmenti di prezzo/qualità sono presenti ampiamente in tutte le catene della grande e piccola distribuzione così come nella ristorazione, in cui i piatti italiani sono molto diffusi. Di recente si sta assistendo nella Capitale anche alla diffusione di negozi che offrono prodotti di nicchia italiani, con eccellenze enogastronomiche quali vino, cioccolato, sughi, rivolti ad una categoria molto ristretta di consumatori sia locali che appartenenti alla comunità internazionale che risiede a Tirana. Secondo fonti ISTAT nel 2012 l import nel Paese dei prodotti alimentari ha registrato una crescita del 6,9% rispetto al 2010 e del 2,1% rispetto al L Italia occupa sempre il primo posto negli scambi commerciali con il Paese e nel 2012 il gruppo bevande, alimenti e tabacco risulta occupare il 18% di tutto il volume dell'import in Albania. L importazione dei prodotti alimentari nel 2012 ha registrato un incremento medio dell 8,4% rispetto al Di particolare rilievo è l aumento di alcune categorie, tra cui: oli e grassi vegetali animali (+108,7%), pesci crostacei e molluschi semilavorati e conservati (+16%), prodotti da forno e farinacei (+8,9 %), frutta e ortaggi lavorati e conservati (+5%). La categoria delle bevande registra un calo del 5,8% rispetto al 2011; tuttavia si può notare una crescita del 45% nella categoria dei vini spumanti e vini speciali e del 4,4% nella categoria delle bibite analcoliche ed acque minerali in bottiglia. Particolare attenzione in questo mercato merita il caffè. In Albania l espresso "all italiana" ha sostituito in buona parte il caffè turco con la conseguente introduzione di diverse marche di torrefazione. Nel 2012 le importazioni di caffè sono aumentate del 16,9% rispetto al 2011, registrando il valore complessivo di 7,7 milioni di euro (Elaborazione ICE su dati ISTAT). Istruzione Nonostante un età media della popolazione relativamente giovane, e nonostante le riforme adottate negli ultimi anni anche con il sostegno dei donatori stranieri, l attuale sistema d istruzione e formazione professionale è molto debole. Dopo la caduta del regime comunista in Albania è stata infatti dedicata sempre meno attenzione all istruzione ed alla formazione professionale dei giovani. Tra le carenze riscontrabili possono essere citate ancora una volta la mancanza di un sistema infrastrutturale adeguato, finanziamenti insufficienti, un bassissimo livello delle risorse umane, un'offerta formativa non aggiornata e l'assenza di un sistema di training su base nazionale per insegnanti e docenti delle materie e pratiche professionali. La diffusione e la qualità della formazione professionale non rispondono in modo adeguato alle richieste di un mercato del lavoro sempre più esigente e sempre più vicino a quello europeo. Attualmente, sono attive nel Paese 40 scuole di istruzione tecnica e professionale dove gli studenti si specializzano in 35 categorie di attività. Tra queste, nelle zone rurali sono in funzione 3 scuole professionali specializzate in agricoltura e agro-business. In percentuale, il numero degli studenti che frequentano tali scuole costituisce il 20% di tutti gli studenti che frequentano il ciclo secondario. Secondo uno studio del Ministero dell Istruzione albanese questo valore è piuttosto basso, soprattutto se raffrontato con quanto avviene negli altri Paesi della regione balcanica, dove la percentuale di studenti che frequentano le scuole professionali del settore agricolo è pari al 50%. La mancanza di adeguati servizi di formazione professionale si inserisce nel più ampio tema riguardante la necessità di sviluppare l apprendimento iniziale e la formazione professionale in modo continuativo e permanente, elementi chiave nell ottica di una strategia per l occupazione. Occorre pertanto implementare progetti che consentano ai giovani di accedere a competenze di base affidabili attraverso seminari di formazione e consulenza e di promuovere comportamenti virtuosi. I settori in cui si ritiene necessario intervenire riguardano soprattutto la trasformazione dei prodotti agro-alimentari, la meccanica, le energie rinnovabili, l hotellerie e la ristorazione. Fonte dati: Studio del Ministero dell'istruzione dell'albania relativo alla formazione professionale. 5

8 Prodotti tessili Il settore tessile e calzaturiero rappresenta nel panorama degli scambi con l Italia una delle categorie merceologiche più importanti. I due settori sono importanti per l economia albanese sia in termini di impiego che di esportazioni. Il gruppo da anni occupa una porzione significativa del volume delle importazioni dall Italia ed è caratterizzata da valori costanti. Si contano un gran numero di aziende che operano nel settore e che si approvvigionano in Italia con materie prime e macchinari. Il basso costo della manodopera così come il vantaggioso livello di tassazione e i bassi costi di trasporto rappresentano fattori fortemente trainanti in questo settore il quale offre grandi opportunità per gli operatori italiani. In vista del futuro passaggio dalla produzione façon alla produzione a ciclo completo, proprio per andare incontro alle richieste sempre più esigenti del mercato europeo, necessita di miglioramenti a livello tecnologico e di macchinari di avanguardia proprio per far fronte e sostenere lo sviluppo e la crescita di questa industria.elaborazione Ufficio Commerciale su fonte Annual Report 2013 USAID. Macchinari e apparecchiature La crescita economica in Albania e le nuove prospettive per l'economia produttiva offrono nuove opportunità agli operatori italiani. L import delle macchine e delle apparecchiature è sempre andato di pari passo con la crescita dell economia nel Paese ed ha sempre occupato delle posizioni importanti nel panorama delle importazioni. Notiamo dai dati dell Instat che a partire dal 2007 si registra una forte incremento del volume dell'import di questa categoria, con un massimo registrato nel 2011 con il 20% del valore complessivo dell'import e la prima posizione assoluta tra tutti i settori. Nel 2012, come conseguenza della crisi economica, si registra un calo generalizzato di tutto il volume delle merci importate; per la categoria dei macchinari il decremento è pari all'11%; quest'ultima tendenza si conferma anche nel 2013 con un ulteriore calo del 2,1% nel totale del volume dell'import e del 2,7% relativamente ai macchinari. Altre attività dei servizi Settore nevralgico e di grande prospettiva è quello dello sviluppo dell innovazione, del trasferimento di know-how tecnologico e della formazione di quadri manageriali, elementi che sono alla base per creare le condizioni ideali finalizzate alla realizzazione di un network dell innovazione e di un incubatore di imprese in Albania. Occorre pertanto favorire la realizzazione di progetti che si propongono di supportare la nascita e la crescita delle PMI presenti in Albania attraverso la promozione dell innovazione e del trasferimento tecnologico, creando le condizioni adatte per la realizzazione di incubatori di imprese innovative e formando le risorse umane in grado di fornire servizi innovativi e di qualità a supporto di tale trasferimento tecnologico e dello sviluppo delle imprese locali. Si tratta in buona sostanza di trasferire in Albania, compiendo i dovuti adattamenti, i modelli gestionali ed organizzativi dei numerosi poli e cluster industriali già operanti con successo in Italia, partendo dall assunto che le strutture produttive dei due Paesi sono del tutto simili, basate essenzialmente sulle PMI. Ultimo aggiornamento: 06/08/2013 6

9 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Alle elezioni politiche del 23 giugno 2013, la coalizione Alleanza per un Albania Europea guidata dal Partito Socialista (PS) ha ottenuto la maggioranza assoluta nel nuovo Parlamento - 84 su 140 seggi, con il 58% dei voti - grazie anche all'inaspettato successo del secondo partito della coalizione, il Movimento Socialista per l'integrazione (LSI) di Ilir Meta, che ha ottenuto 17 seggi, quadruplicando la propria presenza in Parlamento. Il PS si è confermato maggiore partito albanese, con circa il 41% delle preferenze. La coalizione del Partito Democratico (PD), guidata dal Premier uscente Sali Berisha, si è fermata al 39% delle preferenze (57 seggi, di cui 46 per il PD). Il nuovo Parlamento si è riunito il 9 settembre 2013, a distanza esatta di 4 anni dalla prima seduta del precedente Parlamento, come previsto dalla Costituzione albanese. Il 14 settembre 2013 si è insediato formalmente l Esecutivo guidato dal leader del Partito Socialista, Edi Rama (con Ilir Meta alla Presidenza dell Assemblea Parlamentare), a seguito della fiducia di un ampia maggioranza in Parlamento. Le linee guida dell azione del governo Rama sono improntate alle riforme necessarie per il prosieguo del percorso europeo dell Albania, con particolare riferimento al consolidamento dello stato di diritto ed alla creazione di un clima imprenditoriale adatto ad attrarre gli investimenti, anche stranieri. A poco più di un anno dall insediamento, l Esecutivo ha avviato un pacchetto di incisive misure volte al riordino della pubblica amministrazione e dei conti pubblici, al rafforzamento della rule of law, attraverso una incisiva azione della polizia nel contrasto al crimine organizzato in particolare legato alla produzione e al traffico della droga -, alla lotta alla corruzione e ad una profonda riforma del settore giudiziario al fine di garantirne indipendenza ed efficienza. I progressi compiuti hanno portato l Unione Europea a deliberare, nel giugno 2014, la concessione all Albania dello status di Paese candidato all adesione. Negli ultimi mesi il governo ha lanciato una serie di iniziative contro l abusivismo edilizio, da prima sulla costa albanese e poi nella capitale, dove diverse azioni dell Ispettorato Urbanistico Nazionale hanno portato all abbattimento di centinaia di edifici abusivi. È seguito un giro di vite sulle connessioni abusive alla rete energetica nazionale o sulle morosità accumulate negli anni ed è stata annunciata un azione sul servizio idrico nazionale. E stato inoltre previsto un inasprimento delle pene previste dal codice della strada e dalla legge antifumo I leader dei partiti d opposizione hanno sottolineato l intenzione di voler fornire il proprio contributo ad un dialogo costruttivo con la maggioranza e di non rinunciare ai propri legittimi meriti per quanto fatto dal precedente Governo in direzione di Bruxelles. Il dialogo tra le parti si è comunque mostrato difficile da subito, in particolare su riforme di carattere nazionale come la riforma dell amministrazione pubblica e la nuova suddivisione territoriale del Paese (introdotta dal Governo per ridurre sensibilmente il numero di municipi nel Paese e promuovere maggiori sinergie nelle amministrazioni locali). Il confronto parlamentare tra maggioranza ed opposizione è stato bruscamente interrotto a metà anno, quando a margine di una seduta plenaria, lo scontro politico è degenerato in un conflitto fisico tra deputati della maggioranza e opposizione. Da qui, la decisione del PD, principale partito dell opposizione, di avviare un boicottaggio parlamentare che tuttora vige. Ultimo aggiornamento: 16/12/2014 RELAZIONI INTERNAZIONALI Dopo l ingresso nella NATO l 1 aprile 2009, la priorità nella politica estera albanese è l integrazione nell Unione Europea. Le relazioni tra Unione Europea ed Albania si inquadrano nell ambito dell Accordo di Stabilizzazione e di Associazione (ASA) firmato il 12 giugno 2006 ed entrato in vigore l 1 aprile Il Governo di Tirana ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all UE il 28 aprile Il Consiglio Europeo del 26 e 27 giugno 2014 ha concesso all Albania lo status di Paese candidato. La decisione è stata accompagnata da una serie di raccomandazioni a Tirana affinché si impegni nelle riforme della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario, nella lotta alla corruzione ed al crimine e nella riduzione della pressione migratoria. In vista dell avvio di eventuali negoziati di adesione una volta concesso lo status di paese candidato, la Commissione europea ha sottolineato la necessità che l Albania compia decisi progressi in merito a specifiche keypriorities : depoliticizzazione e professionalizzazione della pubblica amministrazione; rafforzamento dell indipendenza, efficienza e trasparenza delle istituzioni giudiziarie; approfondimento della lotta alla corruzione e al crimine organizzato; adozione di misure efficaci per la protezione dei diritti umani e del diritto di proprietà. Al fine, pertanto, di accompagnare e sostenere gli sforzi verso il soddisfacimento di tali keypriorities, il Commissario europeo per l Allargamento, Stefan Fule, ha inaugurato l 11 novembre 2013 un High Level Dialogue con le Autorità albanesi. L ultimo incontro si è tenuto a Tirana nel settembre 2014 e proseguirà nel corso del 2015 per consentire di continuare ad approfondire la collaborazione tra istituzioni europee e quelle locali per l attuazione delle riforme programmate, in vista dell apertura 7

10 dei negoziati di adesione dell Albania all UE. Ultimo aggiornamento: 16/12/2014 8

11 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO L Albania è un Paese con forti potenzialità di crescita e stabile sotto l aspetto istituzionale. Negli ultimi anni il Paese ha compiuto significativi progressi verso un economia di mercato moderna con tassi di crescita intorno al 6% fino a tutto il In seguito, analogamente a quanto accaduto per altri Paesi della regione, ha risentito degli effetti della crisi economica e finanziaria internazionale, con tassi di crescita via via sempre inferiori. Gli ultimi dati sul PIL pubblicati dall Istituto Nazionale di Statistica (INSTAT), relativi al II trimestre 2014, evidenziano una performance negativa dello 0,61%. Nonostante ciò, le proiezioni di fine anno sia della Banca d Abania (+2,1) sia del FMI (+2%) fanno presupporre un risultato migliore rispetto al 2013, che ha chiuso con un +1,39%. Tali proiezioni coincidono peraltro con quelle della Banca Mondiale, che nel suo ultimo rapporto "Global economic prospects" prevede inoltre una crescita economica del 3,3% nel 2015 e del 3,5% nel I dati sull interscambio commerciale e sugli investimenti riferiti al 2013 forniscono un quadro abbastanza confortante sulla situazione economica. Secondo i dati definitivi INSTAT per il 2013, il volume dell interscambio complessivo dell Albania risulta pari a 5,4 miliardi di Euro, in aumento del 2,7% rispetto al Il disavanzo della bilancia commerciale si è ridotto scendendo a 1,9 miliardi di euro (- 14% rispetto al 2012), grazie ad una pur lieve contrazione delle importazioni (-2%) ed all incremento delle esportazioni (+16%). I principali fornitori risultano essere l Italia (33,2%), la Grecia (8,9%) e la Cina (6,8%). I principali clienti risultano invece essere l Italia (46,3%), la Spagna (9,8%) ed il Kosovo (6,6%). I Paesi dell UE risultano detenere il 68% della quota di mercato. Dopo l Italia, di gran lunga primo partner commerciale con il 37,47% della quota complessiva di mercato, figurano la Grecia (7,05%), la Cina (6,11%), la Turchia (5,53%), la Germania (5,20%) e la Spagna (4,22%). Anche i dati relativi ai primi 8 mesi del 2014 confermano queste tendenze, con un aumento complessivo del volume dell'interscambio pari al 7,57% rispetto all analogo periodo del Nel periodo lo stock degli investimenti diretti esteri (IDE) in Albania ha superato i 4,4 miliardi di Euro. Nel 2013 il flusso degli IDE in entrata nel Paese ha raggiunto la quota di milioni di Euro, registrando una contrazione del 12,5% rispetto al dato del Oltre il 50% del volume degli IDE in Albania è rappresentato da investimenti nel settore dei servizi, dei trasporti, della comunicazione e del sistema bancario. I settori maggiormente attraenti possono essere considerati: l energetico, l edilizio, il minerario ed estrattivo, il manifatturiero (tessile e calzaturiero), il turistico e l agricolo. L economia sommersa rappresenta una percentuale ancora molto elevata del PIL. Secondo l'fmi, il Governo albanese dovrebbe impegnarsi maggiormente nei confronti della lotta all economia informale, sostituendo alle sanzioni amministrative che favoriscono la corruzione le auto-dichiarazioni e gli incentivi all emersione delle attività economiche. Ultimo aggiornamento: 17/12/2014 POLITICA ECONOMICA In linea generale il Paese sta proseguendo il processo di riforme interno, teso ad avvicinare il suo impianto istituzionale, amministrativo e giuridico agli standard occidentali, al consolidamento dell economia di mercato e all attrazione di investimenti esteri. Le riforme economiche intraprese negli anni hanno puntato principalmente alla privatizzazione dei vari settori economici e alla promozione degli investimenti stranieri. In quest ultimo settore è stata avviata una serie di interventi in campo fiscale e nell ambito della legislazione delle attività economiche per semplificare le procedure connesse all avvio delle attività e per favorire l ingresso di operatori economici stranieri nei settori strategici di sviluppo del Paese. In tema di politica fiscale, fino al 2013 vi era una flat tax del 10% su tutti i redditi. Dal il Governo ha re-introdotto la tassazione progressiva, con 3 fasce per i redditi individuali: no tax area per i redditi fino a lek mensili; da a lek l'aliquota è del 13% per la parte eccedente i lek; da in su l'aliquota è del 23% per la parte eccedente i lek. Sui redditi d'impresa, dal l'aliquota è del 15% per le grandi imprese e del 7,5% per il piccolo business. Parimenti, anche lo schema delle assicurazioni sociali obbedirà alla stessa logica, con livelli di contribuzione sempre maggiori via via che sale il reddito mensile. Nel perseguire gli obiettivi di crescita, il Governo ha dovuto rivedere la politica fiscale con un conseguente aumento delle spese, dovuto soprattutto ai grandi interventi realizzati nelle infrastrutture. Il settore estero continua ad essere caratterizzato da un aumento del deficit delle partite correnti, unito all aumento del deficit della bilancia commerciale, che non è adeguatamente controbilanciato da un aumento del livello di rimesse dall estero. Il flusso di rimesse infatti, pur costituendo ancora il maggior fattore di sostegno all economia albanese, a partire dal 2008 è via via diminuito a causa della crisi economica internazionale che ha colpito in particolar modo proprio i Paesi da cui si originavano le rimesse (USA, Grecia ed Italia). Il denaro che gli emigrati albanesi inviano alle proprie famiglie ha raggiunto il picco nel Secondo i più recenti dati della Banca d Albania, le rimesse degli emigranti albanesi nel 2013 (497 mln. ) sono calate ai più bassi livelli degli ultimi 10 anni (praticamente dimezzate rispetto al 2007). Sono state quasi interamente completate sia le piccole che le grandi operazioni di privatizzazione dei settori strategici. Un discorso a parte merita il processo di privatizzazione dell azienda statale Albpetrol, fallito all inizio del 2013 e per il quale, ad oggi, non vi sono indicazioni circa un suo possibile riavvio. Una valutazione complessiva del sistema albanese deve tener conto della persistenza di seri ostacoli alla definizione di un business 9

12 climate pienamente attraente per gli investitori: i) le difficoltà nel settore delle licenze per le costruzioni; ii) le inefficienze del sistema fiscale; iii) la debolezza del sistema giudiziario, i diffusi fenomeni di corruzione anche in sede giudiziale ed i problemi connessi all accertamento dei titoli di proprietà. Lacunosi ed inefficienti permangono l apparato burocratico, la gestione del settore del procurement e dei complessi procedimenti di gara che coinvolgono investitori stranieri. Dal punto di vista delle infrastrutture si registrano ancora seri disagi legati all inadeguatezza della rete stradale e ferroviaria. Il sistema elettrico rimane caratterizzato da una rete obsoleta e non in grado di sostenere le esigenze del rapido sviluppo economico del Paese. E' evidente quanto tali inefficienze pesino sul bilancio dello Stato, e quanto sia fondamentale da un lato ridurre le perdite nella rete ed incrementare le percentuali di incassi, dall altro rispettare i limiti di importazione di energia dall estero attualmente prefissati. Ultimo aggiornamento: 12/12/

13 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) , ,2 Variazione del PIL reale (%) 3 1,6 0,48 Popolazione (mln) 3,2 3,2 3,2 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) Disoccupazione (%) 13,3 13,3 13 Debito pubblico (% PIL) 58,2 59,3 63,2 Inflazione (%) 3,5 2 1,9 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 5,05-5,45 15,4 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e FMI. N.B. - I dati relativi all'inflazione di fine periodo non sono disponibili. I dati inseriti si riferiscono all'inflazione media annua. Ultimo aggiornamento: 03/07/2014 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 11

14 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 Totale 1.399,6 mln mln ,2 mln. -34,51 % 8,24 % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) ITALIA 596,8 ITALIA 782,72 ITALIA 813,6 SERBIA 136,9 SPAGNA 141,6 SPAGNA 171,7 TURCHIA 103,1 SERBIA 136,73 MALTA 117,9 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 41,9 nd nd Prodotti delle miniere e delle cave 309,7 nd nd Prodotti alimentari 48,8 nd nd Bevande 1,1 nd nd Prodotti tessili 6 nd nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 234,3 nd nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 224,9 nd nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 9 nd nd Carta e prodotti in carta 16,3 nd nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 23,3 nd nd Prodotti chimici 9,6 nd nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1,4 nd nd Articoli in gomma e materie plastiche 6,7 nd nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 46,5 nd nd Prodotti della metallurgia 178,2 nd nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 44,2 nd nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 8,4 nd nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 34,8 nd nd Macchinari e apparecchiature 4,7 nd nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 4,9 nd nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2,9 nd nd Mobili 11,8 nd nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 8,3 nd nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 47,5 nd nd Altri prodotti e attività 73,9 nd nd Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e INSTAT (Istituto Nazionale di Statistica albanese) per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 12

15 IMPORT Import Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 Totale 3.876,4 mln ,6 mln ,9 mln. -8,05 % 7,45 % PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) ITALIA 1.183,2 ITALIA 1.210,57 ITALIA 1.214,7 GRECIA 411,8 GRECIA 360,36 GRECIA 325,7 CINA 247,5 CINA 241,4 TURCHIA 233,9 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 187,6 nd nd Prodotti delle miniere e delle cave 37,5 nd nd Prodotti alimentari 339,3 nd nd Bevande 72,1 nd nd Tabacco 58,3 nd nd Prodotti tessili 132,2 nd nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 149,8 nd nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 127,5 nd nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 52,6 nd nd Carta e prodotti in carta 86,8 nd nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 493,8 nd nd Prodotti chimici 215,7 nd nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 115,6 nd nd Articoli in gomma e materie plastiche 109,7 nd nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 147,6 nd nd Prodotti della metallurgia 257,5 nd nd Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 115 nd nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 176 nd nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 180,5 nd nd Macchinari e apparecchiature 233,1 nd nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 214,6 nd nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 15,2 nd nd Mobili 28 nd nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 44 nd nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 160,8 nd nd Altri prodotti e attività 124,7 nd nd Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale e INSTAT (Istituto Nazionale di Statistica albanese) per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. 13

16 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) Saldo dei Servizi (mln. ) Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) Saldo delle partite correnti (mln. ) Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 14/08/

17 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 0,39 % 0,47 % 0,61 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 39,5 mln. 47,5 mln. 58 mln. nd % nd % 15

18 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 36,39 % 33,38 % 28,27 % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln mln mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI SVIZZERA 544 GRECIA 767 GRECIA CANADA 529 CANADA 705 CANADA 797 GRECIA 507 SVIZZERA 394 AUSTRIA 378 Italia Position:5 427 Italia Position:

19 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 0,21 % 0,18 % 0,31 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 21,5 mln. 17,9 mln. 30,1 mln. nd % nd % 17

20 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2014 Previsioni 2015 Totale (% PIL) 6,23 % 6,69 % 9,69 % nd % nd % Totale (mln e var. %) 629,3 mln. 665,5 mln. 922,5 mln. nd % nd % 18

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