HerpeSelect 2 ELISA IgG (In Italiano)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "HerpeSelect 2 ELISA IgG (In Italiano)"

Transcript

1 (In Italiano) HerpeSelect 2 ELISA IgG REF EL0920G Rev. K Enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA) per il rilevamento di anticorpi umani di classe IgG anti HSV-2 Per uso diagnostico in vitro DESTINAZIONE D USO Il Focus Diagnostics HerpeSelect 2 ELISA IgG e un test indicato per l analisi qualitativa della presenza nel siero umano di anticorpi di classe IgG anti-hsv-2. Insieme con il Focus Diagnostics HerpeSelect 1 ELISA IgG, questo test e indicato per la diagnosi presuntiva di infezioni da HSV in adulti sessualmente attivi e in donne in stato di gravidanza. Il saggio può essere utilizzato in maniera manuale o insieme ad un sistema automatizzato, come indicato dall inserto nella confezione. L utilizzatore è responsabile delle caratteristiche d esecuzione, quando viene usato un sistema automatizzato. L uso di questo saggio non e stato testato per la popolazione pediatrica, per esami neonatali, per screening neonatale o per pazienti immunocompromessi. RIASSUNTO E SPIEGAZIONE DEL TEST L HSV e un patogeno diffuso in tutto il mondo e produce una grande varieta di malattie. L HSV infetta neonati, bambini e adulti; inoltre, dalla quarta decade d età, piu del 90% della popolazione adulta mostra la presenza di anticorpi anti-hsv 1. La trasmissione dell HSV puo essere prodotta dal contatto con secrezioni infette di individui affetti, asintomatici o sintomatici. L herpes simplex e stato classificato in due sierotipi distinti: l HSV-1 e l HSV-2. L HSV-1 e generalmente associato ad infezioni alla lingua, alla bocca, alle labbra, alla faringe e agli occhi, mentre l HSV-2 e associato principalmente ad infezioni genitali e neonatali. Negli USA la maggioranza degli individui sessualmente attivi con ulcere genitali ha contratto l herpes genitale 2. Le ulcere genitali sono state associate ad un aumento del rischio di infezioni da HIV 2. L herpes genitale e solitamente causato dall HSV-2, in una minoranza di casi la prima infezione genitale (5 30 %) è dovuta all HSV-1. 2 Molti casi di herpes genitale sono trasmessi da persone che non sanno di essere infette o che non riconoscono sintomi lievi o atipici. I centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) affermano che l informazione e un aspetto molto importante nella gestione di pazienti affetti da herpes genitale 2. Una delle conseguenze piu gravi dell herpes genitale e l herpes neonatale 3. Senza terapia, il tasso di mortalita di bambini non curati che sviluppano l infezione supera il 70% 3-4, e meta dei sopravvissuti riportano danni neurologici 4. Quasi tutte le infezioni neonatali da HSV-2 sono dovute al passaggio attraverso il canale del parto infetto 2. La maggior parte delle madri (70%) che trasmette l HSV ai propri neonati e priva di sintomi al momento del parto 5. Il rischio di trasmissione e piu elevato quando la madre e affetta da infezione genitale primaria o iniziale (>50%) 6, mentre il rischio e minore quando l infezione e ricorrente (<5%) 7-10 e quando la madre non sta ancora producendo anticorpi IgG anti-hsv 8. I centri per il controllo e la prevenzione raccomandano che la prevenzione dell herpes neonatale deve essere favorita dalla prevenzione delle infezioni da HSV genitale durante la tarda gravidanza. Donne a rischio i cui partner sono affetti da HSV orale o genitale oppure non conoscono il loro stato infettivo, dovrebbero evitare contatti sessuali genitali e orali non protetti durante la tarda gravidanza. 2 Le madri sono a piu alto rischio di contrarre un infezione genitale primaria o iniziale quando risultano sieronegative a uno o entrambi i tipi di HSV ed il loro partner e sieropositvo. 8 Le infezioni primarie da HSV-1 contratte attraverso il contatto diretto (principalmente non genitale) solitamente si sviluppano nella prima decade d età 4. Quando l infezione primaria e clinica, la classica presentazione della gengivostomatite erpetica e costituita da una seria infezione delle gengive, della bocca, della lingua, della faccia e/o della faringe. L infezione HSV-1, dovuta alla riattivazione del virus, e ricorrente nella forma herpes labialis (vesciche o febbri) o herpes oculare che si sviluppa in piu del 40% degli individui HSV-1 sieropositivi 11. Una precedente infezione da HSV-1 orale non protegge dall infezione da HSV-2 genitale 11. Le infezioni primarie da HSV-2, solitamente contratte con contatti sessuali, sono raramente presenti prima dell inizio dell attività sessuale. Quando l infezione primaria da HSV-2 e clinica, si manifesta nella forma classica di herpes genitale, caratterizzata da lesioni distribuite in entrambi i genitali e accompagnata da febbre, linfadenopatia e disuria. Le infezioni da HSV-2 causano circa l 85% dei casi sintomatici di HSV genitale, le rimanenti infezioni sono da HSV-1 3. Poiche e difficile che l HSV-1 produca infezioni genitali ricorrenti, il 99% dei casi di herpes genitale ricorrente e dovuto all HSV-2 3. Dopo l infezione primaria da HSV-1, il virus colonizza i neuroni sensoriali e l infezione latente puo riattivarsi causando infezioni sub-cliniche o cliniche. Poiche le infezioni ricorrenti possono essere sub-cliniche e asintomatiche, il virus silente e una significativa riserva per la trasmissione del virus 1 e, quindi, sono possibili inattese trasmissioni del virus difficili da prevenire 3. L isolamento del virus, il test di direct fluorescent antibody (DFA), e la sierologia possono essere utilizzate per diagnosticare infezioni da HSV. Le colture positive e la DFA sono le metodiche piu sicure; inoltre, l isolamento del virus permette di classificare il virus stesso. Comunque, la DFA e le colture presentano diversi svantaggi, tra cui la durata del tempo della coltura, la collezione del campione, le difficolta di trasporto e la complessita delle procedure 1-2. La maggior parte dei metodi sierologici per testare lo stato dell HSV usano lisati virali come antigeni. Inoltre, a causa della significativa cross-reattivita tra l HSV-1 e l HSV-2, i saggi che utilizzano lisati virali non sono in grado di distinguere tra le infezioni da HSV-1 e quelle da HSV-2 3. Poiche molti adulti hanno avuto una precedente infezione da HSV-1, spesso senza sintomi primari o ricorrenti, e spesso impossibile determinare con sicurezza lo stato del siero per l HSV-2 se si usa un saggio basato sul lisato virale 3. Recentemente, sono stati prodotti alcuni saggi sierologici HSV tipo-specifici basandosi sulla differenza significativa tra la proteina gg-1 dell HSV-1 e la proteina gg-2 dell HSV-2 3. Il test ELISA della Focus Diagnostics utilizza come antigene proteine ricombinanti purificate tipospecifiche gg-2 immobilizzate su pozzetti di polistirene. PRINCIPIO DEL SAGGIO Nel saggio ELISA IgG Focus Diagnostics HerpeSelect 2, i pozzetti di polistirene sono rivestiti con l antigene ricombinante gg-2. I campioni di siero diluiti e i controlli sono incubati nei pozzetti per permettere all anticorpo specifico, presente nei campioni, di reagire con l antigene. I ligandi non specifici sono rimossi dai lavaggi; quindi viene aggiunto l anticorpo anti-igg umana coniugato con la perossidasi di rafano, che reagisce con le IgG specifiche. L eccesso di anticorpo coniugato e rimosso dai lavaggi. Si aggiunge il substrato dell enzima e il cromogeno e si lascia sviluppare il colore. Dopo avere aggiunto la reazione di stop, l intensita del colore viene quantificata con uno spettrofotometro leggendo la densita ottica (OD). Le letture della densita ottica dei diversi campioni vengono paragonate con i riferimenti delle letture dei cut-off per valutare i risultati.

2 Pag. 2 MATERIALE FORNITO Il Kit Focus Diagnostics HerpeSelect 2 ELISA IgG contiene materiale sufficiente per 96 determinazioni. Portare i reagenti a temperatura ambiente prima di utilizzarli. Una volta aperti, tutti i materiali vanno conservati tra i 2 e gli 8 C fino alla data di scadenza presente sull etichetta. 96 pozzetti rivestiti con l antigene Ag Antigen Wells, 96 wells REF EL strisce da 8 pozzetti di polistirene. Ogni pozzetto e rivestito con l antigene gg-2 ricombinante (peso molecolare di kilodaltons). Ogni striscia puo essere divisa in pozzetti singoli per un uso efficiente Prima di aprire i pacchetti sigillati con le strisce si consiglia di lasciarli riposare a temperatura ambiente, per evitare la condensa. IgG coniugate,16 ml CONJ IgG IgG Conjugate, 16 ml REF EL0917 Una vial di anticorpi di capra anti IgG umana (specifici per la catena pesante) purificati per affinita e coniugati con perossidasi di rafano. Contiene proteine, tampone e conservanti. IgG Controllo fortemente positivo, 0,3 ml CONTROL ++ IgG High Positive Control, 0.3 ml REF EL0908 Una vial di siero umano per ogni livello di controllo. Contiene conservante. Deve essere diluita prima dell uso (vedi il paragrafo sottostante: Campioni, Controlli e Calibrazioni preparatorie). IgG Controllo debolmente positivo, 0,3 ml CONTROL + IgG Low Positive Control, 0.3 ml REF EL0909 Una vial di siero umano per ogni livello di controllo. Contiene conservante. Deve essere diluita prima dell uso (vedi il paragrafo sottostante: Campioni, Controlli e Calibrazioni preparatorie). Controllo negativo, 0,3 ml CONTROL Negative Control, 0.3 ml REF EL0904 Un vial di siero umano per ogni livello di controllo. Conitene 0,1% sodio azide come conservante. Deve essere diluita prima dell uso (vedi il paragrafo sottostante: Campioni, Controlli e Calibrazioni preparatorie). IgG Cut-Off Calibratore, 0,3 ml CONTROL CAL IgG Cut-Off Calibrator, 0.3 ml REF EL0907 Un vial di siero umano per ogni livello di controllo. Conitene 0,1% sodio azide come conservante. Deve essere diluita prima dell uso (vedi il paragrafo sottostante: Campioni, Controlli e Calibrazioni preparatorie). Diluente per i campioni, 100 ml DIL SPEC HerpeSelect ELISA Sample Diluent, 100 ml REF EL0928 Una vial di proteine, detergente, e PBS con conservanti. Stabile tra i 2 e gli 8 C fino alla data di scadenza presente sull etichetta. Lasciare a temperatura ambiente prima dell uso. 10X Tampone di lavaggio, 100 ml BUF WASH 10X Wash Buffer, 100 ml REF EL0405 Una vial di PBS contenente detergente con conservanti. Diluire ad 1X prima dell uso. Per preparare una soluzione 1X di tampone di lavaggio, miscelare 100 ml di 10X tampone di lavaggio con 900 ml di acqua distillata (o deionizzata) e dissolvere tutti i cristalli. Si raccomanda l uso di acqua purificata della massima qualita. E stato osservato che alcuni tipi di acqua deionizzata contengono residui che possono interferire con il saggio. Agitare bene fino a quando la soluzione e ben miscelata e i cristalli sono dissolti. Substrato, 16 ml SUBS TMB Substrate Reagent, 16 ml REF EL0009 Una vial di tetrametilbenzidina (TMB) e perossido di idrogeno in tampone. Un colore blu scuro indica contaminazione con perossidasi; in questo caso usare una bottiglia nuova. Soluzione di stop, 16 ml SOLN STOP Stop Reagent, 16 ml REF EL0105 Una vial di acido solforico 1 M. Nastro sigillante Due fogli di nastro sigillante. MATERIALI RICHIESTI MA NON FORNITI 1. acqua distillata o deionizzata. 2. spruzzette da 250 o da 500 ml o un apparecchio per il lavaggio automatico delle piastre. 3. cilindro graduato da 1 L 4 12 x 75 mm provette di vetro di borosilicato o equivalenti. 5. pipette da 10 L a 100 L con puntali monouso (per saggi con piu di 48 pozzetti si consiglia l uso di una pipetta da 100 L con 8 canali). 6. pipetta da 1 ml o erogatore. 7. pipetta da 5 ml. 8. timer. 9. carta da banco o carta assorbente. 10. lavandino. 11. vortex o equivalente. 12. spettrofotometro per piastre ELISA, lungezza d onda= 450 nm. 13. processore ELISA automatizzato (facoltativo). VALIDITA E CONSERVAZIONE 1. I kit ed i reagenti sono validi fino alla fine del mese indicato sull etichetta se conservati tra i 2 e gli 8 C. 2. Non utilizzare il kit o i reagenti del kit dopo la data di scadenza. 3. Non esporre a luce intensa durante la conservazione e l incubazione.

3 4. Portare i reagenti a temperatura ambiente prima dell uso. HerpeSelect 2 ELISA IgG Pag. 3 AVVERTENZE E PRECAUZIONI: 1. Questo kit e destinato solo ad un uso diagnostico in vitro. 2. Tutti i derivati del sangue devono essere maneggiati come potenzialmente infetti. I materiali da cui questo prodotto (compresi i controlli) deriva sono stati testati per l antigene di superficie dell epatite B, per l antigene dell epatite C e per gli anticorpi dell HIV-1/2 (AIDS) con metodiche approvate dall FDA e sono risultati negativi. Comunque, poiche nessun test puo escludere al 100% che i prodotti derivati da sangue umano non trasmettano questi o altri agenti infettivi, tutti i controlli, i campioni di siero e gli oggetti che entrano in contatto con questi campioni devono essere considerati potenzialmente infetti e quindi decontaminati o eliminati secondo le disposizioni per i rifiuti contaminati. I Centers for Disease Control and Prevention e i National Institutes of Health raccomandano che la manipolazione degli agenti potenzialmente infetti venga eseguita al livello di biosicurezza 2. 12,18 3. I pozzetti con l antigene sono prodotti con antigeni gg-2 ricombinante. Dopo avere aggiunto i campioni dei pazienti o i controlli, le strisce devono essere considerate potenzialmente infette e trattate di conseguenza. 4. Sodio azide ad una concentrazione dello 0,1% e stato aggiunto ad alcuni reagenti come agente antibatterico. Per evitare la formazione di metalli azidici esplosivi nelle tubature di piombo e rame, questi reagenti (vedi il soprastante paragrafo Materiali Forniti) devono essere eliminati nelle fogne solo se diluiti con abbondante quantita di acqua. Dove possibile, si raccomanda l uso di scarichi privi di rame e di piombo. Occasionalmente si consiglia di decontaminare lo scarico con sodio idrossido (ATTENZIONE: caustico), lasciandolo agire per 10 minuti e facendo poi scorrere molta acqua. 5. Non sostituire o mescolare reagenti di kit differenti o di altri fornitori. 6. Seguire solo i protocolli descritti in questo inserto. Tempi di incubazione o temperature diverse da quelle specificate possono falsare i risultati. 7. Cross-contaminazioni di campioni di pazienti diversi possono anch esse falsare i risultati. Aggiungere i campioni e maneggiare le striscie attentamente, per evitare di mescolare i sieri di pozzetti adiacenti nella piastra. Versare attentamente. 8. La contaminazione batterica dei campioni di siero o dei reagenti puo falsare i risultati. Usare metodiche asettiche per evitare contaminazioni. 9. Effettuare il saggio a temperatura ambiente (20 25 C). 10. Usare le pipette nel modo corretto e nella stessa maniera durante tutta la procedura, per favorire la correttezza e la riproducibilita dei valori. 11. La soluzione di stop contiene acido solforico. Non mettere a contatto con la pelle o gli occhi. Se esposti al contatto, sciacquare con molta acqua. COLLEZIONE DEI CAMPIONI E PREPARAZIONE Il siero e il materiale usato per il saggio. Non e stata valutata la compatibilita del saggio con altri campioni. Sieri iperlipidici, inattivati con il calore, emolizzati o contaminati possono falsare i risultati, percio non devono essere utilizzati. Collezione dei campioni e maneggiamento Il sangue deve essere raccolto asetticamente da personale qualificato tramite venipunture. 12 Lasciare coagulare il campione a temperatura ambiente prima di centrifugarlo. Trasferire asetticamente il siero in un contenitore ben chiuso per la conservazione. Il siero separato non deve rimanere a 22 C per piu di 8 ore. Se non si intende portare a termine il saggio prima dello scadere delle 8 ore, refrigerare il campione a 2 8 C. Se il saggio non viene portato a termine prima delle 48 ore e se i campioni devono essere spediti, congelare a 20 C o a temperature inferiori. Scongelare e agitare bene i campioni prima dell uso. Campioni, controlli e preparazione della calibrazione Diluire ogni campione, controllo e calibratore 1:101. Per esempio, segna le provette e versa 1 ml di diluente in ogni provetta. Aggiungi 10 L di campione, controllo o calibratore in ogni provetta contenente 1 ml di diluente, quindi mescola bene usando il vortex. PROCEDURA PER IL TEST 1. Portare tutti i reagenti a temperatura ambiente prima dell uso. Rimuovere il pacchetto con i pozzetti con l antigene dal posto freddo dove sono conservati. Per evitare la condensa, prima di aprire i pacchetti sigillati con le strisce di pozzetti si consiglia di lasciarli riposare a temperatura ambiente. Se la piastra non viene completamente utilizzata, rimettere le strisce nel pacchetto con desiccante e sigillare completamente. Conservare i pozzetti non utilizzati tra i 2 e gli 8 C (Nota bene: alla fine del saggio conservare il supporto per l utilizzo delle rimanenti strisce.). 2. Ammollo FACOLTATIVO di 5 minuti. Se si tralascia l ammollo, andare al Passaggio 3. Riempire i pozzetti con il tampone di lavaggio 1X e tenere a bagno per 5 minuti. Travasare (o aspirare) i pozzetti dell antigene e lavare energicamente con acqua corrente per rimuovere il tampone di lavaggio 1X. Tamponare i pozzetti dell antigene vuoti, a faccia in giù, su salviette di carta pulita o su carta assorbente, per rimuovere ogni traccia del tampone di lavaggio 1X. 3. Pipettare 100 L del diluente nel pozzetto usato come bianco e 100 L di campione diluito, controllo o calibratore (vedi il capoverso soprastante Campioni, controlli e preparazione della calibrazione) nei pozzetti appropriati. (Nota bene: per saggi con piu di 48 pozzetti si consiglia di pipettare 250 L di ogni campione diluito in una micropiastra vuota nella posizione corrispondente a quella del pozzetto per l ELISA. Quindi i campioni possono essere facilmente trasferiti nei pozzetti con l antigene con una pipetta mulicanale da 100 L con 8 o 12 canali). 4. Sigillare i pozzetti con parafilm (o tenerli in una camera umidificata), e incubarli per 60 ± 1 minuti a temperatura ambiente (20 25 C). 5. Rimuovere il parafilm (o rimuovere i pozzetti dalla camera umida) e svuotare il contenuto dei pozzetti nel lavandino o in un contenitore per i rifiuti liquidi. 6. Riempire ogni pozzetto con un leggero spruzzo di soluzione di lavaggio con una spruzzetta, quindi svuotare il contenuto dei pozzetti nel lavandino o in un contenitore per i rifiuti. 7. Ripetere il lavaggio (passaggio 6) per altre 2 volte. 8. Battere vigorosamente sul bancone da lavoro i pozzetti per rimuovere la soluzione di lavaggio. Trasferire i pozzetti faccia in giu su carta da banco o carta assorbente per rimuovere i residui della soluzione di lavaggio. 9. Pipettare 100 L di coniugato in tutti i pozzetti usando una multipipetta da 100 L con 8 o 12 canali. 10. Sigillare i pozzetti con parafilm (o tenerli in una camera umidificata), e incubarli per 30 ± 1 minuti a temperatura ambiente (20 25 C). 11. Ripetere i lavaggi dal punto 5 al Pipettare 100 L di substrato in tutti i pozzetti, usando una pipetta milticanale da 100 L con 8 o 12 canali. Iniziare a misurare il tempo di incubazione partendo dall aggiunta del substrato al primo pozzetto. (Nota bene: non versare il substrato nello stesso modo usato per il coniugato). 13. Incubare per 10 ± 1 minuti a temperatura ambiente (20 25 C). 14. Bloccare la reazione aggiungendo a tutti i pozzetti 100 L di soluzione di stop utilizzando una pipetta multicanale da 100 L con 8 o 12 canali. Aggiungere la soluzione di stop nella stessa sequenza e con la stessa velocita usate nell aggiunta del substrato. Nei pozzetti positivi, il colore deve virare dal blu al giallo. 15. Asciugare con delicatezza i bordi esterni dei pozzetti con carta assorbente per rimuovere gocce che potrebbero interferire con la lettura allo spettrofotometro. Non sfregare con la carta assorbente perche potrebbe graffiare la superficie ottica del pozzetto. (Nota bene: le grosse bolle sulla superficie della soluzione possono influire sulle letture OD). 16. Misurare l assorbanza di ogni pozzetto entro un ora da quando la reazione e stata bloccata. Settare lo spettrofotometro per piastre ad una lunghezza d onda di 450 nm. Azzerare lo strumento con i pozzetti bianchi, o correggere tutte le OD manualmente sottraendo le letture dei bianchi.

4 Pag. 4 CONTROLLO QUALITA Nel test di ogni piastra (o striscia o pozzetti della stessa piastra) includere il calibratore e i tre controlli. Se vengono usate diverse piastre nello stesso saggio, includere il calibratore e i tre controlli in ogni piastra. Si raccomanda che, fino a quando l utente non abbia familiarizzato con il kit, tutti i campioni, i controlli e i calibratori vengano analizzati in duplicati con il calibratore analizzato due volte per un totale di quattro pozzetti. Se vengono usati singoli pozzetti, i calibratori devono essere analizzati in triplice copia, includendo almeno un pozzetto bianco (contenente solamente diluente) al fine di calibrare lo strumento. I calibratori sono stati pensati per evidenziare nel modo migliore la differenza tra i sieri negativi e quelli positivi. Benche il valore dell assorbanza puo differire tra i singoli test e tra differenti laboratori, il valore medio dei pozzetti calibratori deve essere tra 0,100 e 0,700 unita OD. Tutte le repliche dei calibratori non devono differire dal valore medio per piu di 0,10 unita OD. Riportare i risultati relativi ai calibratori come valori indice. Per calcolare i valori indice, dividere i valori della densita ottica (OD) dei campioni per la media dei valori dell assorbanza dei calibratori. 1. Il valore indice del controllo altamente positivo deve essere maggiore di 3,5. 2. I valori indice del controllo debolmente positivo devono essere compresi tra 1,5 e 3,5. 3. I valori indice del controllo negativo devono essere inferiori a 0,8. Nel caso il calibratore o i controlli non siano conformi a questi parametri, i risultati del test del paziente devono essere considerati non validi e il test deve essere ripetuto. Lo scopo dei controlli negativi e positivi e valutare che i reagenti non siano malfuzionanti. Il controllo positivo non deve essere usato come un cut-off ma solo per assicurare la funzionalita dei reagenti. I calibratori e i controlli possono essere sintetizzati usando gli stessi lotti di materie prime. Controlli ulteriori possono essere effettuati secondo l indicazione o i requisiti locali, statali e/o di regolamenti federali o di organizzazioni accreditate. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DEL TEST Riportare i risultati dei pazienti come Valori Indice relativi ai calibratori: per calcolare i Valori Indice, dividere i valori della densita ottica (OD) dei campioni per la media dei valori dell assorbanza dei calibratori. > 1.10 Positivo. Un valore indice >1,10 e presuntivo della presenza di anticorpi IgG anti HSV-2. < 0.90 Negativo. Un valore indice <0,90 indica che non sono stati trovati anticorpi IgG anti HSV e 1.10 Equivoco. Un valore indice 0,90 ma 1,10 e considerato un risultato equivoco. Questi campioni devono essere riesaminati. Se nella ripetizione del test il risultato rimane equivoco, un secondo prelievo deve essere fatto diverse settimane dopo per valutare un aumento del titolo degli anticorpi IgG 14,15. In alternativa, il campione puo essere analizzato usando una metodica diversa come il western blot. 1. Tutti i risultati di questo e di altre sierologie devono essere correlati ad un quadro clinico, a dati epidemiologici e ad altri dati a disposizione del medico curante per la valutazione del paziente. 2. La prevalenza dell infezione puo falsare la validita diagnostica del test. 3. Come riportato per altri test sierologci, risultati negativi non escludono la presenza della malattia herpes simplex. Il tempo necessario al siero per produrre anticorpi al seguito di un'infezione primaria varia negli individui, il campione può essere infettato prima della comparsa degli anticorpi rilevabili 15. Sono noti casi di siero-reversione 15,16. Quando appropriato, per esempio in casi di recente infezione da herpes simplex, il test deve essere ripetuto o eseguito con un saggio differente. 2,14 Se nel nuovo test, il risultato rimane negativo, il test deve allora essere ripetuto con un secondo campione dopo 4 12 settimane 14, Si possono avere falsi negativi quando il virus infettante e gg deficiente, poiche non e riconosciuto se l antigene del saggio è glicosilato come le cellule di mammifero. Liljekvist ha dimostrato che circa lo 0,2% (5/2400) degli HSV-2 isolati sono gg deficienti Come in altri test sierologici, si possono presentare falsi positivi. Si consiglia la ripetizione del test o l uso di un diverso tipo di test in alcune situazioni, come per esempio pazienti con una bassa possibilità di infezione da HSV 2, Un singolo caso positvo indica che precedentemente e avvenuta una esposizione immunologica; il livello di risposta anticorpale o la classe degli anticorpi prodotti non puo essere usato per determinare l attivita dell infezione o lo stadio 7. L ampiezza del valore indice al di sopra del calibratore non indica la quantita totale di anticorpi presente. 8. La sierologia non distingue tra infezioni orali o genitali. Quando necessario, si raccomanda la cultura per individuare l'origine dell'infezione. Comunque, può accadere che le culture producano falsi negativi per l'hsv, specialmente in pazienti con infezioni ricorrenti o con lesioni in via di guarigione 2. LIMITI DI APPLICAZIONE 1. L uso di questo saggio non e stato previsto per persone non qualificate. 2. L uso di questo saggio non e stato progettato per escludere la presenza di malattie con sintomi simili, e.g., Candida albicans, specie Bacteriodi, G. vaginali e differenti specie di Mobiluncus. Si consiglia invece, l uso di colture o metodiche appropriate. 3. L uso di questo saggio non e` adatto per matrici differenti dal siero, per la determinazione visiva di risultati o per il monitoraggio della terapia HSV-2. VALORI ATTESI Un tecnico ha valutato il saggio con sieri mascherati, archiviati e non selezionati da 1) adulti sessualmente attivi con eta superiore ai 14 anni (n = 246) e 2) da donne gravide (n = 241). Il metodo di riferimento e il Western blot di una universita del nord ovest del Pacifico. La prevalenza osservata e i valori ipotetici previsti per le due popolazioni sono mostrati nelle tabelle sottostanti. I valori positivi previsti diminuiscono proporzionalmente con la prevalenza dell infezione HSV come mostrato nella tabella sottostante. Per i calcoli si considera che Focus Diagnostics HerpesSelect 2 ELISA IgG ha 1) un ipotetica sensibilita del 96,1% & un ipotetica specificita del 97,0% (adulti sessualmente attivi) e 2) un ipotetica sensibilta del 100% e un ipotetica specificita del 96,1% (donne gravide). Prevalenza osservata in adulti sessualmente attivi e donne gravide Popolazione HSV-1 Stato del siero Prevalenza osservata WB Focus ELISA Adulti sessualmente attivi* neg 68.5% 67.2% % 32.4% Donne gravide neg 75.6% 72.3% % 27.3% * Esclusi 5 western blot atipici e 1 ELISA equivoca. Esclusi 3 western blot atipici e 1 ELISA equivoca.

5 Pag. 5 Valori della prevalenza Prevalenza Adulti sessualmente attivi Donne gravide PPV NPV PPV NPV 50% 97.0% 97.0% 96.2% 96.1% 40% 95.5% 98.0% 94.5% 97.4% 30% 93.2% 98.7% 91.7% 98.3% 25% 91.4% 99.0% 89.5% 98.7% 20% 88.9% 99.2% 86.5% 99.0% 15% 85.0% 99.5% 81.9% 99.3% 10% 78.1% 99.7% 74.0% 99.6% 5% 62.8% 99.8% 57.4% 99.8% Nota: Popolazioni di adulti sessualmente attivi e madri gravide in differenti aree geografiche possono produrre una differente distribuzione della frequenza. Ogni laboratorio dovrebbe stabilire la distribuzione di frequenza per la propria specifica popolazione di pazienti. CARATTERISTICHE DELLE PRESTAZIONI Cut-off Calibratore Nel disegnare il saggio, il cut-off e stato convalidato usando cinque pannelli di sieri (n = 383) per valutarne inizialmente l attendibilita : 1) campioni di laboratori clinici (n = 94); 2) campioni di laboratori clinici che erano risultati negativi con test ELISA (n = 37); 3) campioni di laboratori clinici con insoliti risultati con western blot o immunoblot; 4) campioni clinici spagnoli di STD (n = 159) e 5) campioni di un univerista del nord-ovest del Pacifico (n = 62). Il metodo di riferimento e il western blot HSV-2 di un laboratorio clinico autorizzato. Escludendo 7 western blot atipici e 4 ELISA equivoche, il Focus HSV-2 ELISA IgG e il western blot concordano nel 94,3% (231/245) dei casi positivi e nel 87,4% (111/127) di quelli negativi. Sensibilita relativa e specificita relativa per le donne gravide Un tecnico esterno ha testato la sensibilita relativa e la precisione relativa del sistema con sieri di donne gravide (n = 241). In sequenza i sieri sono stati mandati al laboratorio, archiviati e mascherati. Il metodo di riferimento e l HSV-2 Western blot (WB) di una univerista del nord-ovest del Pacifico. Dei 3 WB atipici, un ELISA era equivoca e 2 negative. Dei 58 WB positivi, per l ELISA 58 erano positivi. Dei 180 WB negativi, per l ELISA 172 erano negativi e 7 positivi e uno equivoco. Sensibilita relativa e precisione relativa per donne gravide(n =241) Sensibilita relativa al Western blot 100% (58/58) % Precisione relativa al Western blot 96.1% (172/179) % * Escluso tre Western blot atipici e un ELISA equivoco. Sensibilta relativa e precisione relativa per gli adulti sessualmente attivi Un tecnico esterno ha testato la sensibilita relativa e la precisione relativa del sistema con sieri di adulti sessualmente attivi con piu di 14 anni di eta (n = 246). I sieri sono stati mandati in successione al laboratorio, archiviati e mascherati. Il metodo di riferimento e l HSV-2 Western blot (WB) di una universita del nord-ovest del Pacifico. Dei 5 WB atipici, per l ELISA 2 erano equivoci, 2 negativi e uno positivo. Dei 76 WB positivi, per l ELISA 73 erano positivi, 3 negativi. Dei 165 WB negativi, per l ELISA 159 erano negativi, 5 positivi e uno equivoco. Sensibilta relativa e precisione relativa per gli adulti sessualmente attivi (n = 246) Sensibilita relativa al Western blot 96.1% (73/76) % Precisione relativa al Western blot 97.0% (159/164) % * Esclusi 5 Western blot atipici e un ELISA equivoco. Sensibilita relativa per colture positive Un tecnico esterno ha testato la sensibilita relativa e la precisione relativa del sistema con sieri di pazienti con colture positive (n = 63). Il metodo di riferimento comprende la coltura (infezioni) e l HSV-2 Western blot (anticorpi) di una univerista del nord-ovest del Pacifico. Dei 5 WB atipici, per l ELISA 2 erano equivoci, 2 negativi e 1 positivi. Delle 63 colture positive, per l ELISA 61 erano positivi e 2 negativi e per WB 62 erano positivi e uno negativo. Dei 62 WB positivi, l ELISA era positivo in 61 casi e negativo per uno. Sensibilita relativa per le colture (n = 63) Caratteristica % (EL/WB o Colture) 95% CI Sensibilita relativa alla coltura 96.8% (61/63)* % Precisione relativa al Western Blot 98.4% (61/62)* % * Dei due ELISA negativi, uno era positivo per WB e l altro negativo per WB. Confronti con le tabelle del CDC Le seguenti informazioni derivano da tabelle di sieri del CDC e testate dalla Focus Diagnostics. I risultati sono presentati come medie per esprimere ulteriori informazioni sulle prestazioni di questo saggio con un gruppo di sieri mascherati e caratterizzati. Questo non implica l approvazione da parte del CDC. Il gruppo consiste di campioni positivi nel 37% dei casi positivi e nel 63% dei casi negativi. Focus Diagnostics HerpeSelect 2 ELISA IgG ha mostrato di essere in accordo con il CDC nel 100% dei casi. Dei risultati ottenuti dalla Focus Diagnostics, c e una concordanza con il 100% dei casi positivi e del 100% con quelli negativi.

6 Pag. 6 Sensibilita relativa con una popolazione a bassa prevalenza Un tecnico esterno ha testato la sensibilita relativa e la precisione relativa del sistema con sieri di studenti di college che hanno dichiarato di non avere avuto rapporti sessuali (n = 81) e avendo una prevalenza di anticorpi anti HSV-2 del 2% (4/186) 13. Il metodo di riferimento e l HSV-2 Western blot di una univerista del nord-ovest del Pacifico. Un WB atipico era negativo per l ELISA. Dei 78 WB negativi, per l ELISA 77 erano negativi, 1 positivo. Dei 2 WB positivi, per l ELISA 2 erano positivi. Sensibilita relativa con una popolazione a bassa prevalenza (n = 81) Sensibilita relativa al Western blot 98.7% (77/78) % Precisione relativa al Western blot 100% (2/2) % * Escluso un WB atipico. Tipo specificita con western blot HSV-1 positivi Un tecnico esterno ha testato la sensibilita relativa e la precisione realtiva del sistema con sieri della popolazione sopra descritta con HSV-1 positivi al Western blot e HSV-2 negativi al Western blot (n = 287): donne gravide, adulti sessualmente attivi, individui con bassa prevalenza e colture HSV-1 positive. Dei 287 HSV-1 positivi al WB e HSV-2 negativi al WB, per l ELISA 276 erano negativi, uno equivoco e 10 positivi. Tipo specificita con western blot HSV-2 positivi (n = 287) Tipo-specificita relativa al WB 96.5% (276/286) % Tipo cross-reattivita relativa al WB 3.5% (10/286) % * Escluso un ELISA equivoco Cross-reattivita con virus tassonomicamente simili Focus ha valutato la cross-reattivita usando sieri (n = 27) che erano 1) HSV siero-negativi secondo il test ELISA di un altra ditta autorizzata dalla FDA e 2) IFA IgG positivi per virus tassonomicalmente simili: CMV, EBV VCA, HHV6 e VZV. Discrepanze tra i risultati dell ELISA della ditta autorizzata dalla FDA e quelli delle apparecchiature Focus sono stati analizzati con uno specifico Western blot da una grossa universita situata nel nord ovest degli Stati Uniti. Cross-reattivita con virus tassonomicamente simili (n = 27) IFA IgG Pos % Focus EL Neg (n/n)* 95% CI CMV 91.7% (11/12) % EBV VCA 90.9% (20/22) % HHV6 90.9% (20/22) % VZV 90.5% (19/21) % Totale 90.9% (70/77) % * Escluso un 3 WB positivi e una discrepanza che non e stata analizzata perche il volume era insufficiente Riproducibilita intra-saggio ed inter-saggio Un tecnico interno ha valutato la riproducibilita intra-saggio e inter-saggio del test analizzando sette campioni in duplicato, due volte al giorno per 20 giorni, per un totale di 40 corse. Due serie di campioni erano duplicati mascherati Riproducibilita all interno dello stesso lotto Un tecnico interno ha valutato la riproducibilita all interno dello stesso lotto. Sono stati analizzati 5 campioni in 3 giorni separati e con tre lotti differenti. Per un lotto i campioni sono stati analizzati in triplicato e in duplicato per gli altri due. Ognuno dei tre lotti aveva un lotto differente per i pozzetti con l antigene. Riproducibilita tra laboratori diversi Un tecnico interno e due laboratori esterni hanno valutato la riproducibilita del saggio. Ognuno dei tre laboratori ha analizzato sette campioni in triplicato in tre giorni differenti. Tre punti sono stati esclusi perche era stato analizzato per un giorno un campione sbagliato (al posto del 27). Riproducibilita Inter- & Intra-saggio Inter-lotto Inter-laboratorio Campione Indice medio Intra-saggio %CV Inter-saggio %CV Indice medio Indice %CV Indice medio Media del Lab %CVs %CV medie del Lab 21* % 15.9% % % 17.3% 26* % 12.4% NA NA % 20.7% 22** % 6.2% % % 7.8% 27** % 6.3% NA NA % 8.8% % 5.5% % % 7.1% % 7.9% % % 10.8% % 6.9% % % 4.5% * #21 & #26 sono lo stesso materiale. ** #22 & #27 sono lo stesso materiale. % Accordo tra i Metodi Manuale e Automatizzato (n = 257) Un investigatore interno ed uno esterno hanno analizzato la % di accordo tra il metodo automatizzato HerpeSelect ed il metodo manuale, durante il porcesso CLIA di validazione per un importante laboratorio situato nella California del Sud.L investigatore esterno ha selezionato in maniera sequenziale e testato poi manualmente 257 campioni. Ciascun campione proveniva da un individuo adulto ed è stato sottoposto al test per l HSV. 255 campioni provenivano dagli Stati Uniti e 2 campioni da paesi stranieri. Di questi 257 campioni, il metodo manuale ha identificato 175 negativi, 3 equivoci e 79 positivi. Dei 175 negativi al test manuale, il metodo automatizzato ne ha confermati il 99.4 % (174/175). Dei 3 equivoci al test manuale, lo 0% è stato confermato dal metodo automatizzato (0/3). Dei 79 postivi al metodo manuale, il metodo automatizzato ne ha confermati il 98.7% (78/79). In totale, i due metodi hanno dato risultati in accordo al 98.1% (252/257). Dei 5 campioni in disaccordo, 2 si sono risolti in favore del metodo automatizzato, mentre gli altri due non hanno avuto risoluzione.

7 Pag. 7 % Accordo tra i Metodi Manuale e Automatizzato Interpretazione* % Accordo 95% CI Negativo 99.4% (174/175) % Equivoco 0% (0/3) % Positivo 98.7% (78/79) % Totale 98.1% (252/257) % * Interpretazione tramite metodo manuale. Riproducibilità utilizzando uno strumento automatizzato Un investigatore interno ha valutato la riproducibilità inter- ed intra- saggio dll apparecchio, utilizzando uno strumento automatizzato. 10 campioni sono stati analizzati in triplicato, in 3 giorni diversi. Il metodo manuale e quello automatizzato sono risultati in accordo al 98.9% (89/90). Un punto del campione 3 non rientrava nell indice. (162 deviazioni standard dalla media). Stabilità dopo apertura dei reagenti Un investigatore interno ha valutato la stabilità dei reagenti, una volta aperti ed utilizzati con uno strumento automatizzato. Il kit era stato utilizzato nello studio di riproducibilità inter- ed intra-saggio (vd. sopra), richiuso, conservato a 2 8 C per almeno 30 giorni e quindi utilizzato ancora per ritestare i medesimi campioni. È stata valutata una percentuale di accordo dell indice pari al 100%, rispetto all analisi effettuata all apertura dei reagenti.. BIBLIOGRAFIA 1. Aurelian, L. Herpes Simplex Viruses In Specter, S & G Lancz (eds.). Clinical Virology Manual. 2 nd Ed. Elsevier, New York. (1992). 2. Centers for Disease Control and Prevention. Sexually transmitted diseases treatment guidelines MMWR 2002:5 1 (No. RR-6). 3. Arvin, A, C Prober. Herpes Simplex Viruses In Murray, P, E Baron, M Pfaller, F Tenover, and R Yolkenet (eds.). Manual of Clinical Microbiology. 6th Ed. ASM, Washington, D.C. (1995). 4. Whitley, R. Herpes Simplex Viruses In Fields, B, D Knipe, P Howley, et al. (eds.). Fields Virology 3 rd Ed. Lippincott-Raven, Philadelphia. (1996). 5. Whitley, R, A Nahmias, A Visintine, C Fleming, C Alford. Natural history of herpes simplex virus infection of mother and newborn. Pediatrics 66: (1980). 6. Whitley, R. Herpes simplex, in J Klein & J Remington (ed.), Infectious diseases of the fetus and newborn infants, 3 rd ed., p Prober, C, W Sullender, L Yasukawa, D Au, A Yaeger, A Arvin. Low risk of herpes simplex virus infections in neonates exposed to the virus at the time of vaginal delivery to mothers with recurrent herpes simplex virus infections. N Engl J Med 3 16: (1987). 8. Brown, Z, S Sleke, J Zeh, J Kopelman, A Maslow, R Ashley, D Watts, S Berry, M Herd, L Correy. The acquisition of herpes simplex virus during pregnancy. N Engl J Med 337: (1997). 9. Prober CG, Corey L, Brown ZA et al The management of pregnancies complicated by genital infections with herpes simplex virus. Clin Infect Dis. 15: Brown ZA, Benedetti J, Ashley R et al Neonatal herpes simplex virus infection in relation to asymptomatic maternal infection at the time of labor. N Engl J Med. 324: Stewart, J. Herpes Simplex Virus In Rose, N, E demacario, J Fahey, H Friedman, G Penn (eds.). Manual of Clinical Laboratory Immunology. 4 th Ed. ASM Press, Washington, D.C. (1992). 12. NCCLS H18-A2. Procedures for the Handling and Processing of Blood Specimens; Approved Guideline. 2 nd Ed. (1999). 13. Corey, L., A. Wald, New Developments in the Biology of Genital Herpes, in Clinical Management of Herpes Viruses, p Ashley RL. Performance and use of HSV type-specific serology test kits. Herpes 2002 Jul;9(2): Ashley-Morrow R, Krantz E, Wald A. Time Course of Seroconversion by HerpeSelect ELISA After Acquisition of Genital Herpes Simplex Virus Type 1 (HSV-1) or HSV-2. Sex Transm Dis Apr;30(4): Cherpes TL, Ashley RL, Meyn LA, Hillier SL. Longitudinal reliability of focus glycoprotein G-based type-specific enzyme immunoassays for detection of herpes simplex virus types 1 and 2 in women. J Clin Microbiol 2003 Feb;41(2): Liljeqvist et al. Typing of Clinical Herpes Simplex Virus Type 1 and Type 2 Isolates with Monoclonal Antibodies. J Clin Micro 37: (1999). 18. CDC-NIH Manual. (1999) Biosafety in Microbiological and Biomedical Laboratories. 4 th ed. And National Committee for Clinical Laboratory Standards (NCCLS). Protection of Laboratory Workers from Instruments, Biohazards and Infectious Disease Transmitted by Blood, Body Fluids and Tissue (NCCLS M29-A). RAPPRESENTANTE AUTORIZZATO mdi Europa GmbH, Langenhagener Str. 71, Langenhagen-Hannover, La Germania INFORMAZIONI PER ORDINARE Telefono: (800) (U.S.A. only) (562) (International) Fax: (562) PI.EL0920G-IT Rev. K Data scritta: 31 Marzo 2011 ASSISTENZA TECNICA Telefono: (800) (U.S.A. only) (562) (International) Fax: (562) Visitate il nostro sito web a: Cypress, California USA

HerpeSelect 1 e 2 Immunoblot IgG (In Italiano)

HerpeSelect 1 e 2 Immunoblot IgG (In Italiano) HerpeSelect 1 e 2 Immunoblot IgG (In Italiano) REF IB0900G Rev. J Sistema di immunoblot per la ricerca e la differenzazione di anticorpi umani di classe IgG anti- HSV-1 e anti-hsv-2. Per uso diagnostico

Dettagli

Esperienza 14: il test ELISA

Esperienza 14: il test ELISA Esperienza 14: il test ELISA La tecnica di dosaggio immuno-assorbente legato a un enzima (in inglese Enzyme-Linked Immuno Assay) o ELISA è principalmente utilizzato in immunologia al fine di rilevare e/o

Dettagli

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti

Chlamydia MIF IgM. Caratteristiche prestazionali. Codice prodotto IF1250M Rev. I. Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti Codice prodotto IF1250M Rev. I Caratteristiche prestazionali Distribuzione esclusiva al di fuori degli Stati Uniti VALORI ATTESI Popolazione con polmonite acquisita in comunità Due sperimentatori esterni

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Per la conservazione viene aggiunta sodio azide a una concentrazione finale inferiore allo 0,1 %.

Per la conservazione viene aggiunta sodio azide a una concentrazione finale inferiore allo 0,1 %. Scheda Tecnica 0123 Technical File No.: 46 Prodotto: Categoria di prodotto secondo la classificazione CE: Anti-Xga coombsreactive Policlonale, umano IgG Allegato III Autocertificazione del produttore Struttura

Dettagli

CEDIA Mycophenolic Acid Application Ortho Clinical Diagnostics VITROS 5600 Integrated System, \VITROS 5,1 FS e 4600 Chemistry Systems

CEDIA Mycophenolic Acid Application Ortho Clinical Diagnostics VITROS 5600 Integrated System, \VITROS 5,1 FS e 4600 Chemistry Systems Microgenics Corporation Part of Thermo Fisher Scientific CEDIA Mycophenolic Acid Application Ortho Clinical Diagnostics VITROS 5600 Integrated System, \VITROS 5,1 FS e 4600 Chemistry Systems Codice 100276

Dettagli

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI

INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI INFEZIONI VIRALI A TRASMISSIONE MATERNO-FETALI Alcune malattie infettive ad eziologia virale e andamento benigno nei soggetti immunocompetenti, se sono contratte durante la gravidanza, possono rappresentare

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

Che cosa è la infezione da HIV?

Che cosa è la infezione da HIV? Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Genie Fast HIV 1/2. Prestazioni con Convenienza

Genie Fast HIV 1/2. Prestazioni con Convenienza Genie Fast HIV 1/2 Prestazioni con Convenienza Confezionamento & informazioni per l ordine Nome Prodotto: Genie Fast HIV 1/2 Codice : 72330 (50 tests individuali) Contenuto del kit: 50 Cassette 50 Pipette

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1

ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1 ALLEGATO 1B QUESTIONARIO TECNICO LOTTO 1 VIROLOGIA IMMUNOLOGIA Risposta DITTA Analizzatore Nome Strumento Rispondenza alle norme di sicurezza CE Dimensioni Peso Tipologia di materiali biologici analizzabili

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

PLATELIA HSV 2 IgG 96 TEST 72821

PLATELIA HSV 2 IgG 96 TEST 72821 PLATELIA HSV 2 IgG 96 TEST 72821 DETERMINAZIONE QUALITATIVA DEGLI ANTICORPI IgG ANTI-HSV 2 NEL SIERO O NEL PLASMA UMANO MEDIANTE IMMUNODOSAGGIO ENZIMATICO 1. USO PREVISTO Platelia HSV 2 IgG è un immunodosaggio

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA

ISTRUZIONE OPERATIVA LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.

Dettagli

Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi

Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi MANUALE D USO ATTENZIONE: Gli operatori devono leggere e capire completamente questo manuale prima di utilizzare il prodotto. 0197 ITALIANO 2

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

GRAVIDANZA test. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.

GRAVIDANZA test. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. GRAVIDANZA test MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve

Dettagli

Test Monofase Menopausa

Test Monofase Menopausa Test Monofase Menopausa MANUALE D USO ATTENZIONE: Gli operatori devono leggere e capire completamente questo manuale prima di utilizzare il prodotto. 0197 ITALIANO 2 PRINCIPIO La menopausa è la cessazione

Dettagli

in vitro e condurre diagnosi cliniche ausiliarie dell infertilità e autovalutazione della fertilità e

in vitro e condurre diagnosi cliniche ausiliarie dell infertilità e autovalutazione della fertilità e Kit per individuazione conta Spermatica (metodo colorimetrico) Istruzioni d uso INTRODUZIONE Il presente kit viene usato per individuare qualitativamente la conta spermatica del seme umano in vitro e condurre

Dettagli

Infezione da Citomegalovirus umano. L importanza di un test automatizzato e standardizzato per il monitoraggio della carica virale

Infezione da Citomegalovirus umano. L importanza di un test automatizzato e standardizzato per il monitoraggio della carica virale 2-3anteCAPCTM 12/07/11 11.07 Pagina 3 Infezione da Citomegalovirus umano L importanza di un test automatizzato e standardizzato per il monitoraggio della carica virale 2-3anteCAPCTM 12/07/11 11.07 Pagina

Dettagli

QUANTA Lite ACA IgG III 708625 Per uso diagnostico In Vitro Complessità CLIA: elevata

QUANTA Lite ACA IgG III 708625 Per uso diagnostico In Vitro Complessità CLIA: elevata QUANTA Lite ACA IgG III 708625 Per uso diagnostico In Vitro Complessità CLIA: elevata Finalità d uso QUANTA Lite TM ACA IgG III è un test immunoenzimatico per la ricerca semi-quantitativa di anticorpi

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

Filtrazione semplice con imbuto.

Filtrazione semplice con imbuto. Filtrazione semplice con imbuto. Se si dispone di carta da filtro in fogli quadrati di 60 cm di lato, occorre tagliarli in 16 parti. Prendere una quadrato di carta da filtro di 15 cm di lato e piegarlo

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA

PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA PAZIENTE IN GRAVIDANZA A CONTATTO CON MALATTIA ESANTEMATICA VSOP 33 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Specialist and

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B

Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B Laura Beata Classe 4 B Concorso Sperimento Anch io Silvia Valesano Classe 4 B RELAZINI DI LABRATRI (Italiano) Titolo: : Cosa mangiamo veramente? Scopo: 1. Scoprire in quali alimenti ci sono o non ci sono

Dettagli

CHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.

CHLAMYDIA Ag. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. CHLAMYDIA Ag PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Per il campione da

Dettagli

Quantikine IVD ELISA. Inserto aggiuntivo dell EPO Umana ELISA Kit. Codice catalogo DEP00

Quantikine IVD ELISA. Inserto aggiuntivo dell EPO Umana ELISA Kit. Codice catalogo DEP00 Quantikine IVD ELISA Inserto aggiuntivo dell EPO Umana ELISA Kit Codice catalogo DEP00 Questo inserto supplementare contiene il protocollo di dosaggio ed esecuzione e deve essere letto interamente prima

Dettagli

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo

BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo BI-O.K. STEAM INDICATORE BIOLOGICO per il controllo dei processi di sterilizzazione con vapore saturo INTRODUZIONE PROPPER BI-OK è un sistema per il controllo biologico dei cicli di sterilizzazione con

Dettagli

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO

PRE-GRAVIDANZA INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS UMANO FIGURA 1 PRE-GRAVIDANZA IgG - IgM - IgG + IgM - Soggetto suscettibile all infezione primaria Soggetto immune (infezione pregressa) Referto commentato: : se in previsione di una gravidanza, consulti il

Dettagli

SmartCal. SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi

SmartCal. SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi SmartCal SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi La sostanza di riferimento SmartCal verifica le prestazioni degli analizzatori di umidità offrendo risultati di misura entro limiti di controllo

Dettagli

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis.

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis. WITNESS DIROFILARIA WITNESS DIROFILARIA INFORMAZIONI GENERALI La dirofilariosi cardiaca del cane è una malattia a diffusione mondiale ed è causata da un nematode filariforme denominato Dirofilaria immitis.

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli

PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN PIU LOTTI, IN MODALITA SERVICE, DI SISTEMI ANALITICI VARI PER VARIE UNITA OPERATIVE DELL AZIENDA ASL N

PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN PIU LOTTI, IN MODALITA SERVICE, DI SISTEMI ANALITICI VARI PER VARIE UNITA OPERATIVE DELL AZIENDA ASL N ALLEGATO 1 DESCRIZIONE DELLA FORNITURA PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA IN PIU LOTTI, IN MODALITA SERVICE, DI SISTEMI ANALITICI VARI PER VARIE UNITA OPERATIVE DELL AZIENDA ASL N. 8 DI CAGLIARI E DELL

Dettagli

Problemi di qualità di stampa

Problemi di qualità di stampa Problemi di qualità di stampa Questo argomento include le seguenti sezioni: "Diagnosi di problemi nella qualità di stampa" a pagina 4-24 "Difetti ripetuti" a pagina 4-29 La stampante a colori è progettata

Dettagli

HerpeSelect 1 ELISA IgG (In Italiano)

HerpeSelect 1 ELISA IgG (In Italiano) (In Italiano) HerpeSelect 1 ELISA IgG REF EL0910G Rev. K Enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA) per il rilevamento di anticorpi umani di classe IgG anti HSV-1 Per Uso Diagnostico in vitro DESTINAZIONE

Dettagli

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD

TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Cod. ID: Data: Paziente: TEST HELICOBACTER PYLORI CARD Test rapido one step per la diagnosi qualitativa dell antigene di Helicobacter pylori nelle feci HELICOBACTER PYLORI COS E TEST Helicobacter pylori

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe IVD Dispositivo medico-diagnostico in vitro Produttore: ZytoVision GmbH Codice: Z-2138-200 (0.2ml).. Per l identificazione della traslocazione che coinvolge

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune)

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) AIFA - Sirolimus (Rapamune) 08/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) Nota Informativa Importante (08 Febbraio 2010) file:///c /documenti/sir653.htm [08/02/2010 10.47.36]

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME

www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME www.pediatric-rheumathology.printo.it L ARTRITE LYME Cos è? L artrite Lyme è causata dal batterio Borrelia burgdorferi (borreliosi di Lyme) e si trasmette con il morso di zecche quali l ixodes ricinus.

Dettagli

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI

Come e quando fare i test. Antonino Di Caro INMI Come e quando fare i test Antonino Di Caro INMI Come e quando fare il test Antonino Di Caro, antonino.dicaro@inmi.it Maria Rosaria Capobianchi, maria.capobianchi@inmi.it Concetta Castilletti, concetta.castilletti@inmi.it

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

LA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca

LA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare

Dettagli

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO... Pagina 1 di 8 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RESPONSABILITÀ...2 3. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI...2 3.1 Definizioni...2 3.2 Abbreviazioni...2 4. MODALITÀ DI INVIO DEI CAMPIONI AL LABORATORIO...2

Dettagli

RIDASCREEN FAST T-2 Toxin

RIDASCREEN FAST T-2 Toxin RIDASCREEN FAST T-2 Toxin Saggio immunoenzimatico per l analisi quantitativa della tossina T-2 Cod. R5302 Test in vitro Conservare a 2-8 C R-Biopharm AG, Darmstadt, Germany Tel.: +49 (0) 61 51 81 02-0

Dettagli

FluoroSpheres Codice n. K0110

FluoroSpheres Codice n. K0110 FluoroSpheres Codice n. K0110 Quinta edizione Sfere di calibrazione per il monitoraggio giornaliero della citometria a flusso. Il kit contiene i reagenti per 40 calibrazioni. (105800-003) K0110/IT/TJU/2010.11.03

Dettagli

EW1051 Lettore di schede USB

EW1051 Lettore di schede USB EW1051 Lettore di schede USB 2 ITALIANO EW1051 Lettore di schede USB Contenuti 1.0 Introduzione... 2 1.1 Funzioni e caratteristiche... 2 1.2 Contenuto della confezione... 2 2.0 Installazione del EW1051

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

presenta Il nuovo test rapido sulle intolleranze alimentari

presenta Il nuovo test rapido sulle intolleranze alimentari presenta Il nuovo test rapido sulle intolleranze alimentari Cos è il Food-Detective? E un test rapido per la rilevazione delle intolleranze alimentari E un test sicuro ed affidabile E un test che si esegue

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Raffaella Michieli Venezia

Raffaella Michieli Venezia Le malattie infettive in gravidanza: quando è indicato il Taglio Cesareo? Raffaella Michieli Venezia Trasmissione verticale delle infezioni in gravidanza Contagio intrauterino ( infezioni congenite) Contagio

Dettagli

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte

Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte Spiegazioni per l utilizzazione dei formulari Assicurazione Qualità Latte La salute delle mammelle, l utilizzazione e l approvigionamento di medicamenti veterinari e la pulizia degli impianti di mungitura

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Tecniche di isolamento

Tecniche di isolamento Tecniche di isolamento Considerazioni generali Spesso il primo passo verso un isolamento di successo è quello di imitare le condizioni ambientali in cui vive l organismo. Ad esempio per alghe marine che

Dettagli

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014 Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26

Dettagli

Problemi di qualità di stampa

Problemi di qualità di stampa Problemi di qualità di stampa La stampante a colori è progettata per produrre stampe di alta qualità. Se si osservano problemi di qualità di stampa, utilizzare le informazioni fornite in questa sezione

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

SENSORE MAGNETICO WIRELESS ANTENNA ESTERNA MC001A Manuale

SENSORE MAGNETICO WIRELESS ANTENNA ESTERNA MC001A Manuale SENSORE MAGNETICO WIRELESS ANTENNA ESTERNA MC001A Manuale GasiaShop P.Iva: 03957290616 SOMMARIO Precauzioni.....pag. 2 Avvertenze e Note.. pag. 3 Caratteristiche.. pag. 4 Connessioni...pag. 4 Dichiarazione

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

In tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi

In tabella sono indicate le diverse fasi relative al corretto confezionamento e conferimento dei fusti contenenti rifiuti radioattivi 1. OGGETTO E SCOPO Scopo di questa procedura è descrivere le responsabilità e le modalità di corretto confezionamento/conferimento rifiuti radioattivi per loro smaltimento, nel rispetto del D. Lgs. 230/95

Dettagli

SICUREZZA ROTTURA MOLLA

SICUREZZA ROTTURA MOLLA SICUREZZA ROTTURA MOLLA 052010 IMPORTANTE: Le molle in tensione sono provviste di una tensione alta; fare sempre molta attenzione, soprattutto in fase di regolazione ed uso di tiranti (12025) che siano

Dettagli

ELISA PeliClass human IgG subclass kit REF M1551

ELISA PeliClass human IgG subclass kit REF M1551 Sanquin Reagents Plesmanlaan 5 0 CX Amsterdam The Netherlands Phone: +.0.5.599 Fax: +.0.5.570 Email: reagents@sanquin.nl Website: www.sanquinreagents.com M55/ November 007 ELISA PeliClass human IgG subclass

Dettagli

Tecniche Immunologiche

Tecniche Immunologiche Tecniche Immunologiche Reazioni Antigene (Ag)/Anticorpo (Ab) Modello Chiave-Serratura Legami non covalenti: Ag Interazione Lisozima/Anti-Lisozima Legami Idrogeno Legami Elettrostatici Legami Idrofobici

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

RAPPORTO DI AUDIT [QA-AUMOD10 Rev. 5 del 12/06/2006]

RAPPORTO DI AUDIT [QA-AUMOD10 Rev. 5 del 12/06/2006] Centro ITPA E. MONTALE Codice identificativo AGCR0001 RAPPORTO DI AUDIT [QA-AUMOD10 Rev. 5 del 12/06/2006] Indirizzo effettivo VIA GRAMSCI 1-Tradate Provincia VARESE Data Audit 31/05/2011 Ispettore Laura

Dettagli

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C

RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA RICERCA INFEZIONE DA EPATITE C VSOP 5 Emesso dalla Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 5 Data di

Dettagli

Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici

Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Metodi di identificazione e quantificazione: Metodi immunoenzimatici Daniela Mattei Mara Stefanelli I CIANOBATTERI POTENZIALMENTE TOSSICI: IMPLICAZIONI SANITARIE E GESTIONE DEL RISCHIO Istituto Superiore

Dettagli

DT - 7225 PIR INTELLIGENTE ANTI INTRUSIONE

DT - 7225 PIR INTELLIGENTE ANTI INTRUSIONE DT - 7225 PIR INTELLIGENTE ANTI INTRUSIONE Manuale d uso SOMMARIO Precauzioni.....pag. 2 Avvertenze e Note.. pag. 3 Caratteristiche.. pag. 4 Installazione... pag. 5 Dichiarazione Conformità... pag. 6 Skynet

Dettagli

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV

TRASMISSIONE VERTICALE DI HCV METODO NAZIONALE STANDARD ALGORITMO MINIMO DI PROVA VSOP 8 Emesso da Standards Unit, Evaluations and Standards Laboratory Centre for Infections Revisione no: 1 Data di revisione: 21.11.07 Emesso da: Standards

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Gestione dei rifiuti radioattivi

Gestione dei rifiuti radioattivi Gestione dei rifiuti radioattivi Università degli Studi di Cagliari Servizio di Fisica Sanitaria e Radioprotezione Come smaltire rifiuti contaminati da sostanze radioattive? Per la legge i rifiuti si distinguono

Dettagli

ACIDI E BASI IN CASA. Scheda studente n.1

ACIDI E BASI IN CASA. Scheda studente n.1 Scheda studente n.1 Come interagisce ciascun liquido con la polvere di marmo? Seguite le istruzioni, osservate con attenzione ciò che accade e completate la tabella. polvere di marmo e le seguenti sostanze:

Dettagli

Impiego in laboratorio

Impiego in laboratorio Impiego in laboratorio Sommario Velcorin Impiego in laboratorio Pagina 3 5 Introduzione Pagina 3 Misure precauzionali Pagina 3 Procedimento (metodo sensoriale) Pagina 4 Procedimento (metodo microbiologico)

Dettagli

SHE11 TERMOMETRO A INFRAROSSI MANUALE UTENTE

SHE11 TERMOMETRO A INFRAROSSI MANUALE UTENTE TERMOMETRO A INFRAROSSI MANUALE UTENTE TERMOMETRO A INFRAROSSI 1. Introduzione A tutti i residenti nell Unione Europea Importanti informazioni ambientali relative a questo prodotto Questo simbolo riportato

Dettagli

SEQUENZIAMENTO DEL DNA

SEQUENZIAMENTO DEL DNA SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non

Dettagli

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE 30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo

Dettagli

7900003 24 test Circulating Tumor Cell Control Kit

7900003 24 test Circulating Tumor Cell Control Kit 7900003 24 test Circulating Tumor Cell Control Kit 1 IMPIEGO PREVISTO Per uso diagnostico in vitro Il Kit CELLSEARCH Circulating Tumor Cell Control è stato formulato per essere utilizzato come controllo

Dettagli

Sonicaid. Lactate Pro TM

Sonicaid. Lactate Pro TM Sonicaid Lactate Pro TM 1.IL PRODOTTO IN BREVE 1.I Descrizione Il Lactate Pro è un dispositivo che rileva la concentrazione di lattato nel sangue, per la sua precisione, praticità ed economia di esercizio

Dettagli

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili

Bio-San. Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Bio-San Il futuro dei trattamenti per contenitori igienico-sanitari femminili Il problema con i trattamenti attuali per i contenitori igienici femminili è che spesso causano problemi maggiori di quelli

Dettagli

Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno

Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Donatella Nava Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Definizione La citrometria a flusso è un metodo di conteggio, ed eventualmente di selezione e isolamento, di elementi corpuscolati (cellule)

Dettagli