Significato prognostico della classificazione TRG di Mandard dopo terapia induttiva nel carcinoma di esofago e cardias
|
|
- Maria Teresa Lazzari
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Significato prognostico della classificazione TRG di Mandard dopo terapia induttiva nel carcinoma di esofago e cardias ANDREA ZANONI, GIUSEPPE VERLATO a, ANNAMARIA MINICOZZI, ANNA TOMEZZOLI b, SIMONE GIACOPUZZI, MARIANTONIETTA DI COSMO, ILARIA FRANCESCHETTI b, EDOARDO SALADINO, GIOVANNI DE MANZONI I Divisione Clinicizzata di Chirurgia Università di Verona a Cattedra di Statistica Medica Università di Verona b Servizio di Anatomia Patologica A.O. di Verona Corrispondenza a: Prof. Giovanni de Manzoni I Divisione Clinicizzata di Chirurgia Università di Verona Ospedale Borgo Trento Piazza Stefani, Verona Riassunto Il Tumor Regression Grade (TRG) di Mandard è largamente utilizzato per valutare la risposta patologica alla terapia neoadiuvante con chemioradioterapia (CRT) concurrenziale nel cancro di esofago e cardias. Scopo di questo studio è stato di valutare il significato prognostico e l applicabilità in ambito clinico del TRG. Tra il 2000 e il 2007, 108 pazienti con carcinoma squamoso dell esofago (57 casi) o adenocarcinoma del cardias tipo I e II secondo la classificazione di Siewert (51 casi) sono stati trattati con chemioradioterapia neoadiuvante seguita da intervento chirurgico nella I Divisione Clinicizzata di Chirurgia dell Università di Verona. Il trattamento consisteva in cisplatino, 5 FU e docetaxel associato a 50 Gy di radioterapia concomitante. La risposta al trattamento è stata valutata secondo il TRG. Cinquantuno, 24, 17, 9 e 7 pazienti sono stati classificati rispettivamente come TRG1, 2, 3, 4 e 5. Cinquantadue pazienti sono morti a causa della malattia. La disease-related survival (DRS) è progressivamente diminuita con l aumentare della classe TRG nei pazienti N0 (p < 0,001), mentre nei pazienti N+ la DRS è stata scadente a prescindere dalla classe TRG (p = 0,241). La classificazione TRG di Mandard si è dimostrata quindi un buono strumento per la stadiazione nei pazienti sottoposti a CRT preoperatoria, mostrando alto significato prognostico. Comunque, nel nostro studio, N risultava essere il principale fattore prognostico e perciò è necessario considerare lo stato linfonodale insieme al TRG. Inoltre, nei pazienti N0, la prognosi di ogni classe di TRG è statisticamente differente e per questo motivo non è possibile raggruppare le diverse classi di TRG. Parole chiave: cancro dell esofago, chemioradioterapia induttiva, tumor regression grade Introduzione L orientamento attualmente più diffuso nel trattamento del carcinoma squamoso dell esofago e dell adenocarcinoma del cardias si giova dell utilizzo di una terapia neoadiuvante, seguita dall intervento chirurgico. Tal - volta si tratta di sola chemioterapia 1, più spesso di un trattamento multimodale, caratterizzato da chemioradioterapia concomitante preoperatoria seguita da intervento chirurgico Gli obiettivi di questo tipo di trattamento sono la riduzione della massa neoplastica, l eliminazione di eventuali micrometastasi e l aumento di resecabilità e sopravvivenza. Questo tipo di approccio è stato valutato da nu- 419
2 Chirurgia Italiana vol. 61 n. 4 pp merosi studi di fase II e da alcuni studi di fase III La maggior parte degli studi di fase II 1,3,4 ha dimostrato un significativo vantaggio in termini di sopravvivenza nei pazienti con buona risposta alla terapia neoadiuvante, sebbene gli studi di fase III 1-2,5-11 non abbiano ancora dato una risposta univoca ed esaustiva. Due metaanalisi 12,13 mettono in evidenza un miglioramento della sopravvivenza con un trattamento combinato chemioradioterapico rispetto alla sola chirurgia. Dopo trattamento neoadiuvante spesso si ha una modificazione della massa neoplastica. La risposta alla terapia preoperatoria, infatti, può essere: risposta completa (assenza di neoplasia residua all esame istologico); risposta parziale (malattia residua di esigue dimensioni); mancata risposta e/o progressione di malattia (tumore di cospicue dimensioni o comparsa di metastasi sistemiche). Poiché la stadiazione patologica secondo il TNM-UICC non è efficace nel fotografare il grado di risposta al trattamento 14, alcuni Autori hanno tentato di identificare nuovi criteri di stadiazione nei pazienti sottoposti al trattamento induttivo preoperatorio. La proposta di stadiazione più nota è senz altro il TRG (Tumor Regression Grade) di Mandard et al 15. Scopo di questo studio è stato quello di valutare il significato Summary Prognostic significance of the Mandard TRG classification after induction therapy in carcinoma of the oesophagus and cardia. A. Zanoni, G. Verlato, A. Minicozzi, A. Tomezzoli, S. Giacopuzzi, M. Di Cosmo, I. Franceschetti, E. Saladino, G. de Manzoni Mandard s tumor regression grade (TRG) is widely used to evaluate the pathological response to induction therapy with concurrent chemoradiotherapy in cancer of the oesophagus or gastro-oesophageal junction. The aim of this study was to evaluate the prognostic significance and clinical applicability of TRG. From 2000 to 2007, 108 patients with squamous cell carcinoma of the oesophagus (57 cases) or Siewert type I and II adenocarcinoma of the cardia (51 cases) were treated with induction chemoradiotherapy followed by surgery in the 1st Division of General Surgery of the University of Verona. The treatment was identical for all patients and consisted of cisplatin, 5 FU and docetaxel together with 50 Gy of concurrent radiotherapy. The treatment-induced response was evaluated by TRG. Fifty-one, 24, 17, 9 and 7 patients were classified, respectively, as TRG1, 2, 3 4 and 5. Fifty-two patients died of the disease. Disease-related survival decreased with the increase in TRG class in node-negative patients (p < 0.001), while in N+ patients it was poor, irrespective of TRG class (p = 0.241). Mandard TRG is therefore useful for staging patients undergoing preoperative chemoradiotherapy, because it displays high prognostic significance. In our study, however, N was the main prognostic factor and for this reason it is mandatory to consider nodal status along with TRG. Moreover, among N negative patients, the prognosis of each different TRG class is statistically different and for this reason different TRG classes cannot be grouped together. Key words: oesophageal cancer, induction chemoradiotherapy, tumor regression grade Chir Ital 2009; 61, 4: prognostico e le possibilità applicative nell ambito clinico della classificazione proposta da Man - dard nei pazienti con carcinoma squamoso dell esofago e adenocarcinoma del cardias sottoposti a chemioradioterapia neoadiuvante. Materiali e metodi Pazienti Dal gennaio 2000 al novembre 2007, 108 pazienti con carcinoma squamoso dell esofago (57 casi) o adenocarcinoma del cardias (51 casi) sono stati sottoposti a trattamento neoadiuvante seguito da intervento chirurgico, presso la I Divisione Clinicizzata di Chirurgia dell Ospedale di Borgo Trento, Verona. I criteri d inclusione sono stati i seguenti: carcinomi avanzati T2; assenza di metastasi a distanza; età 75 anni; performance status 0-2 (ECOG); assenza di altre neoplasie; nessun trattamento chemio- o radioterapico nei 5 anni precedenti; stadio Siewert I o II nell adenocarcinoma del cardias. Una volta dimessi dall ospedale, i pazienti sono stati controllati dopo quattro mesi e quindi seguiti a intervalli di sei mesi, fino alla loro morte o al termine del nostro studio (31 maggio 2008). Il follow-up mediano nei pazienti sopravvissuti è risultato 36 mesi (range: 6-99), nessun paziente è stato perso. Metodi Le caratteristiche clinico-patologiche dei 108 pazienti in studio sono riportate in Tabella I. 420
3 Significato prognostico del TRG di Mandard nel ca. di esofago e cardias Tab. I. Caratteristiche dei pazienti in studio (n = 108). Età media 61 anni Range: Sesso Maschi 89 (82%) Femmine 19 (18%) Istotipo Squamoso 57 Adenocarcinoma 51 Siewert 1 23 (45%) Siewert 2 28 (55%) Curatività R0 101 R+ 7 pt pt0 51 (47%) pt1m 2 (2%) pt1sm 11 (10%) pt2 28 (26%) pt3 6 (6%) pt4 10 (9%) pn pn0 69 (64%) pn+ 39 (36%) Tab. II. Classificazione Tumor Regression Grade (TRG) di Mandard et al 15. TRG1 TRG2 TRG3 TRG4 TRG5 Regressione completa: mancanza di cellule tumorali residue. Il tumore è sostituito da fibrosi Rare cellule tumorali residue sparse attraverso la fibrosi Aumento del numero di cellule tumorali residue, ma la fibrosi è ancora predominante Le cellule tumorali residue superano la fibrosi Assenza completa di regressione tocollo utilizzato è stato estensivamente descritto in un precedente lavoro 22. L approccio chirurgico è stato un esofagectomia subtototale con una gastrectomia prossimale e linfadenectomia addominale D2 e mediastinica standard. La continuità digestiva è stata ripristinata tramite tubulizzazione dello stomaco residuo, con confezionamento di un anastomosi esofagogastrica termino-terminale intratoracica destra o latero-laterale cervicale. Tutti gli esami istologici sono stati rivalutati dal Servizio di Anatomia Patologica dell Ospedale di Borgo Trento, Verona, e classificati secondo il sistema TNM-UICC e in base al TRG proposto da Mandard et al 15. La classificazione di Mandard è descritta in Tabella II. L esame istopatologico è stato condotto secondo le seguenti modalità: il tumore macroscopicamente visibile o l area sospetta sono stati localizzati, misurati e completamente inclusi. Tutti i campioni sono stati fissati in formaldeide e inclusi in paraffina. È stata esaminata la mucosa macroscopicamente normale sia in prossimità sia a distanza dal tumore. Sono state eseguite sezioni seriate dello spessore di 4-5 µm. I preparati sono stati colorati con ematossilina-eosina per la valutazione della regressione neoplastica indotta dalla terapia. In caso di dubbio diagnostico, sono state utilizzate ulteriori procedure di colorazione, quali Alcian-PAS o indagini immunoistochimiche mediante citocheratine. I vetrini sono stati valutati in doppio cieco da due esperti anatomopatologi (AT e IF). Tutti i pazienti hanno eseguito un trattamento chemioradioterapico concomitante con 5-FU, cisplatino e docetaxel associato a Gy di radioterapia e sono stati sottoposti a un intervento chirurgico con intento di radicalità 6-8 settimane dopo il completamento della terapia. Il pro- Analisi statistica Per valutare se il TRG variava significativamente in base al sesso (M/F), all istologia (carcinoma squamoso vs adenocarcinoma) e alle metastasi linfonodali (N0 vs N+), è stato utilizzato il test 421
4 Chirurgia Italiana vol. 61 n. 4 pp della somma dei ranghi di Mann-Whitney. La correlazione tra età e TRG è stata valutata mediante la rho di Spearman. La significatività dell associazione tra TRG e numero di decessi è stata valutata mediante il test esatto di Fisher. Per verificare il significato prognostico della classificazione di Mandard è stata effettuata un analisi della sopravvivenza correlata alla malattia (DRS: diseaserelated survival): sono stati considerati come eventi terminali le morti nel periodo postoperatorio (entro 2 mesi dall intervento) e le morti da recidiva neoplastica, mentre i pazienti deceduti per altra causa sono stati considerati come osservazioni troncate al momento del decesso. Le curve di sopravvivenza sono state stimate con il metodo di Kaplan- Meier e confrontate con il test log-rank 23. Risultati La sopravvivenza mediana è stata di 36 mesi (IC 95% mesi), mentre la sopravvivenza globale a 5 anni è risultata essere del 35,7%. La DRS mediana è risultata di 39,5 mesi (20-59 mesi), mentre la DRS a 5 anni del 38,0% (25,9-50,0%). La prognosi tra i due istotipi, carcinoma squamoso dell esofago e adenocarcinoma cardiale, si è rivelata simile: rispettivamente 35% (19-51%) e 37% (21-54%) (p = 0,533) come sopravvivenza globale o 39% (22-55%) e 38% (21-55%) (p = 0,579) come DRS. I pazienti, una volta classificati in base al TRG di Mandard, non presentavano variazioni significative in funzione di sesso, età e istotipo. La quota di pazienti con metastasi linfonodali, come pure la percentuale di decessi, invece, mostravano un marcato incremento all aumentare della classe di TRG (Tab. III). Il significato prognostico del TRG appariva evidente: per i pazienti TRG1 (assenza di neoplasia residua) la DRS a 3 anni risultava del 79% (64-88%), mentre si assisteva a un progressivo decremento della DRS all aumentare della classe di TRG, passando a 44% (21-64%), 35% (13-58%) e 11% (1-39%), rispettivamente,per TRG2, 3 e 4. Nessun paziente con TRG5 è sopravvissuto oltre 16 mesi (p < 0,001). Quando però veniva preso in considerazione il parametro N, l impatto del TRG sulla sopravvivenza veniva modificato. Infatti, mentre per i pazienti N0 il significato prognostico del TRG rimaneva inalterato (p < 0,001), i pazienti N+ mostravano una prognosi povera indipendentemente dalla classe TRG (p = 0,166) (Fig. 1). Tab. III. Principali caratteristiche dei 108 pazienti della popolazione di studio in funzione della classificazione di Mandard. TRG1 TRG2 TRG3 TRG4 TRG5 Valore (n = 51) (n = 24) (n = 17) (n = 9) (n = 7) di p Sesso (donne) 11 (22) 4 (17) 3 (18) 1 (14) 0,233 Età (anni) 61,0 ± 7,7 58,2 ± 8,3 62,2 ± 8,5 62,4 ± 7,9 59,6 ± 9,6 0,835 Istologia squamoso 28 (55) 14 (58) 6 (35) 2 (22) 7 (100) 0,711 adenocr 23 (45) 10 (42) 11 (65) 7 (78) pn (N+) 7 (14) 10 (42) 12 (71) 7 (78) 3 (43) < 0,001 Deceduti tutte le cause 17 (33) 14 (58) 11 (65) 9 (100) 6 (86) postop 2 (4) < 0,001 recidiva 12 (24) 13 (54) 11 (65) 8 (89) 6 (86) Le variabili categoriche sono espresse come frequenza assoluta con percentuale tra parentesi; l età è riportata come media ± SD. 422
5 Significato prognostico del TRG di Mandard nel ca. di esofago e cardias 100 Pazienti N0 100 Pazienti N+ Sopravvivenza (%) TRG3 TRG1 TRG2 TRG4-5 Sopravvivenza (%) Log-rank test: p = 0,241 TRG1 TRG Log-rank test: p < 0,001 Mesi TRG4-5 TRG2 Mesi TRG TRG TRG TRG TRG TRG TRG TRG Fig. 1. Curve di sopravvivenza, stimate secondo il metodo Kaplan-Meier, in funzione della classificazione di Mandard in pazienti N0 (a sinistra) e N+ (a destra). Discussione in grado di stadiare i pazienti in base ai differenti livelli di risposta alla terapia. Il primo tentativo è stato compiuto da Mandard et al nel e questa rimane la classificazione più largamente utilizzata. Senza dubbio il TRG ha dimostrato anche nella nostra esperienza un alto valore prognostico, riuscendo a distinguere classi a sopravvivenza progressivamente peggiore in base alla risposta alla terapia, sia nel carcinoma squamoso dell esofago sia nell adenocarcinoma del cardias, passando progressivamente da DRS a 3 anni del 79% nel TRG1 allo 0% nel TRG5 (p < 0,001). L assenza però,nella classificazione, del coinvolgimento linfonodale rappresenta un limite importante. In letteratura appare chiaro il ruolo determinante dell N nel guidare la processive classi: non è quindi opportuno unire in un unico gruppo le classi 1, 2, 3, come inizialmente proposto dagli stessi Autori, perché troppo diverse dal punto di vista prognostico. In seguito a un approccio induttivo neoadiuvante, ci troviamo di fronte a modificazioni più o meno rilevanti della morfologia del tumore primitivo, fino ad arrivare nel migliore dei casi alla scomparsa completa con fibrosi residua. Le modificazioni indotte dalla terapia possono coprire una vasta gamma di sfumature intermedie tra gli estremi di completa risposta e risposta assente. Il TNM non riesce a cogliere questa gamma di sfumature 14. È nata quindi l esigenza da parte di alcuni Autori di ideare una nuova classificazione che sia I principali risultati di questo studio sono i seguenti: la classificazione proposta da Mandard fotografa bene il progressivo e significativo decremento della sopravvivenza a 3 anni sulla base della risposta patologica al trattamento chemioradioterapico neoadiuvante (dal 79% del TRG1 allo 0% del TRG5 (p < 0,001); al TRG è necessario aggiungere il parametro N, che rappresenta il fattore prognostico più significativo, tanto che in presenza di N+ non c è differenza di sopravvivenza tra le diverse classi di TRG; in presenza di N0, TRG1 appare nettamente diverso dalle suc- 423
6 Chirurgia Italiana vol. 61 n. 4 pp gnosi di neoplasie esofagee, indipendentemente dall utilizzo o meno di una terapia neoadiuvante 24. Anche altri Autori, come Schneider et al 16 e Swisher et al 17, che hanno proposto sistemi stadiativi alternativi al TRG, hanno considerato lo stato linfonodale come elemento prognostico essenziale e imprescindibile in una stadiazione della risposta. Abbiamo pertanto provato a inserire il fattore N all interno della nostra valutazione del TRG. Solo per i pazienti N0 il significato prognostico del TRG rimane invariato, mentre per i pazienti N+ le curve si avvicinano e si sovrappongono, perdendo significatività statistica. I pazienti con metastasi linfonodali dopo chemioradioterapia hanno quindi una prognosi scarsa, indipendentemente dalla classe TRG di appartenenza. Ed è questa, pertanto, un ulteriore prova della necessità di inserire questo parametro nella classificazione della risposta anche in considerazione del fatto che la percentuale di metastasi linfonodali nei pazienti con TRG1 non è insignificante (14% nella nostra casistica). Infine, secondo il lavoro di Mandard et al 15, il TRG1 potrebbe essere raggruppato insieme a TRG2 e TRG3, perché simili dal punto di vista prognostico. In realtà, dalla nostra rivalutazione appare evidente una netta differenza prognostica tra TRG1 e TRG2-3, dove si passa dal 79% a 3 anni del TRG1 al 44% e 35%, rispettivamente, per TRG2 e TRG3, discorso valido in particolare per i pazienti N0. Alla luce di questa importante differenza prognostica, non riteniamo opportuno unificare i casi di TRG1 con le classi a risposta intermedia. In conclusione, possiamo affermare che il TRG è un buono strumento nella stadiazione dei pazienti sottoposti a terapia neoadiuvante nel carcinoma squamoso dell esofago e nell adenocarcinoma del cardias e può essere utilizzato in ambito clinico, purché venga considerato il fattore N, ossia lo stato linfonodale, e si mantenga una divisione tra le classi di TRG o, perlomeno, non si unisca il TRG1 con classi successive. Pur essendo un utile strumento per la clinica, la classificazione TRG andrebbe probabilmente migliorata con una stadiazione che da un lato consideri lo stato linfonodale e dall altro sia più oggettiva, considerando parametri come numero, sede e dimensione dei focolai residui di malattia dopo chemioradioterapia. Bibliografia 1. Geh JI, Crellin AM, Glynne-Jones R. Preoperative neoadjuvant chemoradiotherapy in oesophageal cancer. Br J Surg 2001; 88: Schneider B, Urba S. Preoperative chemoradiation for the treatment of locoregional esophageal cancer: the standard of care? Semin Radiat Oncol 2006; 17: Laterza E, de Manzoni G, Tedesco P, Guglielmi A, Verlato G, Cordiano C. Induction chemo-radiotherapy for squamous cell carcinoma of the thoracic esophagus: long-term results of a phase II study. Ann Surg Oncol 1999; 6: de Manzoni G, Pedrazzani C, Laterza E, Pasini F, Grandinetti A, Bernini M, Ruzzenente A, Zerman G, Tomezzoli A, 424 Cordiano C. Induction chemoradiotherapy for squamous cell carcinoma of the thoracic esophagus: impact of increased dosage on long-term results. Ann Thorac Surg 2005; 80: Bosset JF, Gignoux M, Triboulet JP, Tiret E, Mantion G, Elias D, Lozach P, Ollier JC, Pavy JJ, Mercier M, Sahmoud T. Chemoradiotherapy followed by surgery compared with surgery alone in squamous-cell cancer of the esophagus. N Engl J Med 1997; 337: Urba SG, Orringer MB, Turrisi A, Iannettoni M, Forastiere A, Strawderman M. Randomized trial of preoperative chemoradiation versus surgery alone in patients with locoregional eso - phageal carcinoma. J Clin Oncol 2001; 19: Nygaard K, Hagen S, Hansen HS, Hatlevoll R, Hultborn R, Jakobsen A, Mäntyla M, Modig H, Munck-Wikland E, Rosengren B. Preoperative radiotherapy prolongs survival in operable esophageal carcinoma: a randomized, multicenter study of preoperative radiotherapy and chemotherapy the second Scandinavian trial in esophageal cancer. World J Surg 1992; 16: Le Prise E, Etienne PL, Meunier B, Maddern G, Benhassel M, Gedouin, D Boutin D, Campion JP, Launois B. A randomized study of chemotherapy, radiation therapy, and surgery versus surgery for localized squamous cell carcinoma of the esophagus. Cancer 1994; 73: Burmeister BH, Smithers BM, Gebski V, Fitzgerald L, Simes RJ, Devitt P, Ack-
7 Significato prognostico del TRG di Mandard nel ca. di esofago e cardias land S, Gotley DC, Joseph D, Millar J, North J, Walpole ET, Denham JW; Trans- Tasman Radiation Oncology Group; Australasian Gastro-Intestinal Trials Group. Surgery alone versus chemoradiotherapy followed by surgery for resectable cancer of the oesophagus: a randomised controlled phase III trial. Lancet Oncol 2005; 6: Walsh TN, Noonan N, Hollywood D, Kelly A, Keeling N, Hennessy TPJ. A comparison of multimodal therapy and surgery for esophageal adenocarcinoma. N Engl J Med 1996; 335: Tepper J, Krasna MJ, Niedzwiecki D, Hollis D, Reed CE, Goldberg R, Kiel K, Willett C, Sugarbaker D, Mayer R. Phase III trial of trimodality therapy with cisplatin, fluorouracil, radiotherapy, and surgery compared with surgery alone for esophageal cancer: CALGB J Clin Oncol 2008; 26: Gebski V, Burmeister B, Smithers BM, Foo K, Zalcberg J, Simes J. Survival benefits from neoadjuvant chemoradiotherapy or chemotherapy in oesophageal carcinoma: a meta-analysis. Lancet Oncol 2007; 8: Urschel JD, Vasan H. A meta-analysis of randomized controlled trials that compared neoadjuvant chemoradiation and surgery to surgery alone for resectable esophageal cancer. Am J Surg 2003; 185: Rizk NP, Venkatraman E, Bains MS, Park B, Flores R, Tang L, Ilson DH, Minsky BD, Rusch VW; American Joint Committee on Cancer. American Joint Committee on Cancer staging system does not accurately predict survival in patients receiving multimodality therapy for esophageal adenocarcinoma. J Clin Oncol 2007; 25: Mandard AM, Dalibard F, Mandard JC, Marnay J, Henry-Amar M, Petiot JF, Roussel A, Jacob JH, Segol P, Samama G. Pathologic assessment of tumor regression after preoperative chemoradiotherapy of esophageal carcinoma. Clinicopathologic correlations. Cancer 1994; 73: Schneider PM, Baldus SE, Metzger R, Kocher M, Bongartz R, Bollschweiler E, Schaefer H, Thiele J, Dienes HP, Mueller RP, Hoelscher AH. Histomorphologic tumor regression and lymph node metastases determine prognosis following neoadjuvant radiochemotherapy for esophageal cancer: implications for response classification. Ann Surg 2005; 242: Swisher SG, Hofstetter W, Wu TT, Correa AM, Ajani JA, Komaki RR, Chirieac L, Hunt KK, Liao Z, Phan A, Rice DC, Vaporciyan AA, Walsh GL, Roth JA. Proposed revision of the esophageal cancer staging system to accommodate pathologic response (pp) following preoperative chemoradiation (CRT). Ann Surg 2005; 241: Brücher BL, Becker K, Lordick F, Fink U, Sarbia M, Stein H, Busch R, Zimmermann F, Molls M, Höfler H, Siewert JR. The clinical impact of histopathologic response assessment by residual tumor cell quantification in esophageal squamous cell carcinomas. Cancer 2006; 106: Barbour AP, Jones M, Gonen M, Gotley DC, Thomas J, Thomson DB, Burmeister B, Smithers BM. Refining esophageal cancer staging after neoad- juvant therapy: importance of treatment response. Ann Surg Oncol 2008; 15: Hermann RM, Horstmann O, Haller F, Perske C, Christiansen H, Hille A, Schmidberger H, Füzesi L. Histomorphological tumor regression grading of esophageal carcinoma after neoadjuvant radiochemotherapy: which score to use? Dis Esophagus 2006; 19: Donahue JM, Nichols FC, Li Z, Schomas DA, Allen MS, Cassivi SD, Jatoi A, Miller RC, Wigle DA, Shen KR, Deschamps C. Complete pathologic response after neoadjuvant chemoradiotherapy for esophageal cancer is associated with enhanced survival. Ann Thorac Surg 2009; 87: Pasini F, de Manzoni G, Pedrazzani C, Grandinetti A, Durante E, Gabbani M, Tomezzoli A, Griso C, Guglielmi A, Pelosi G, Maluta S, Cetto GL, Cordiano C. High pathological response rate in locally advanced esophageal cancer after neoadjuvant combined modality therapy: dose finding of a weekly chemotherapy schedule with protracted venous infusion of 5-fluorouracil and dose escalation of cisplatin, docetaxel and concurrent radiotherapy. Ann Oncol 2005; 16: Marubini E, Valsecchi MG. Analysing survival data from clinical trials and observational studies. Chichester: John Wiley & Sons, de Manzoni G, Pedrazzani C, Verlato G, Roviello F, Pasini F, Pugliese R, Cordiano C. Comparison of old and new TNM systems for nodal staging in adenocarcinoma of the gastro-oesophageal junction. Br J Surg 2004; 91:
8
Risultati della chirurgia per cancro gastrico
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per
DettagliRisultati preliminari del trattamento neoadiuvante dell adenocarcinoma del giunto esofago-gastrico
CHIRURGIA ITALIANA 2005 - VOL. 57 N. 1 PP 9-14 9 Risultati preliminari del trattamento neoadiuvante dell adenocarcinoma del giunto esofago-gastrico CORRADO PEDRAZZANI a, FELICE PASINI b, SIMONE GIACOPUZZI
DettagliFOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE
Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO
DettagliE.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore, L.E. Trodella, L. Poggesi, R.M. D Angelillo, E. Iannacone, L.Trodella!
Il trattamento stereotassico delle lesioni surrenaliche in pazienti oligometastatici affetti da NSCLC: una promettente arma per il controllo locale di malattia?! E.Molfese, P.Matteucci, A.Iurato, M. Fiore,
DettagliRadiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici?
Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici? Carlo Greco Radioterapia Oncologica Università Campus Bio-Medico di Roma - Via Álvaro del Portillo, 21-00128
DettagliFattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,
DettagliGRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS. LA TERAPIA NEOADIUVANTE: il ruolo dell associazione chemioradioterapica
GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS LA TERAPIA NEOADIUVANTE: il ruolo dell associazione chemioradioterapica Documento redatto da: Dr.ssa J. Fiore Dr.ssa A. Novarino Prof.U. Ricardi Oncologia Medica I.
DettagliNSCLC - stadio iiib/iv
I TUMORI POLMONARI linee guida per la pratica clinica NSCLC - stadio iiib/iv quale trattamento per i pazienti anziani con malattia avanzata? Il carcinoma polmonare è un tumore frequente nell età avanzata.
DettagliIndicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in
DettagliPROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano
PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013 Torino 7 novembre 2013 Anatomia Patologica Isabella Castellano Dipartimento di Scienze Mediche Università di Torino Anatomia
DettagliANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA
ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università degli Studi di Verona OBIETTIVI DELL ANALISI DELLA SOPRAVVIVENZA 1) STIMARE la funzione di sopravvivenza
DettagliDott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci
Dott. Alessandro Fabbri U.O. Pneumologia ASL 3 PT Direttore ff Dott. Franco Vannucci Negli ultimi anni c è stato un notevole cambiamento nella gestione diagnosticoterapeutica dei soggetti affetti da neoplasia
DettagliTRATTAMENTO CHIRURGICO DEL CARCINOMA ESOFAGEO NEL PAZIENTE CIRROTICO
Società Triveneta di Chirurgia Padova, 20 febbraio 2015 TRATTAMENTO CHIRURGICO DEL CARCINOMA ESOFAGEO NEL PAZIENTE CIRROTICO Valmasoni M., Pierobon E. S., De Pasqual C. A., Zanchettin G. Capovilla G.,
DettagliCommento a cura di Francesco Facciolo
Lee M. Krug, Harvey I. Pass, Valerie W. Rusch, Hedy L. Kindler, David J. Sugarbaker, Kenneth E. Rosenzweig, Raja Flores, Joseph S. Friedberg, Katherine Pisters, Matthew Monberg, Coleman K. Obasaju, and
DettagliCarcinoma della prostata: INCIDENZA
Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio
DettagliTrattamento chemioterapico neoadiuvante nel tumore dello stomaco localmente avanzato
Trattamento chemioterapico neoadiuvante nel tumore dello stomaco localmente avanzato G. Margani, R. Carnuccio, L. Maran, A. Paccagnella, R. Merenda, E. Ancona per il Gruppo Multidisciplinare Oncologico
DettagliImaging funzionale con 18FCH-PET/TC nella definizione del BTV nei pazienti con recidiva biochimica postprostatectomia: fattibilità in 60 pazienti
Imaging funzionale con 18FCH-PET/TC nella definizione del BTV nei pazienti con recidiva biochimica postprostatectomia: studio di L.E. Trodella Radioterapia Oncologica Università Campus Bio-Medico, Roma
DettagliPSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA
PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,
Dettagli30/05/2011. Carcinoma esofageo. Anatomia. scaricato da www.sunhope.it 1
Carcinoma esofageo 1 Anatomia 2 scaricato da www.sunhope.it 1 3 Epidemiologia ed Eziologia 4 scaricato da www.sunhope.it 2 Epidemiologia ed Eziologia Costituisce il 50% di tutta la patologia d organo 7%
Dettagli16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights
16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored
DettagliXIII Meeting AIRTum, Siracusa 6-8 maggio 2009
CARATTERIZZAZIONE CLINICA, MORFOLOGICA E BIOLOGICA DI DUE GRUPPI ESTREMI DI PAZIENTI CON CARCINOMA COLORETTALE SELEZIONATI ATTRAVERSO UN REGISTRO TUMORI SPECIALIZZATO Annalisa Pezzi, Piero Benatti, Luca
DettagliAUDIT CHIRURGIA TORACICA- IEO
AUDIT CHIRURGIA TORACICA IEO CHIRURGIA ANATOMICA RESETTIVA: MORBILITA E MORTALITA POST CHIRURGICA DAL 2003 AL 2010 Prof. Lorenzo Spaggiari Introduzione Nell ultimo decennio solo un numero limitato di articoli
DettagliSMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005
SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i
DettagliLE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato
LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi
DettagliIl trattamento chirurgico delle neoplasie della giunzione esofago-gastrica
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Direttore: Prof. F. Caracciolo Il trattamento chirurgico
DettagliAnita Andreano e Antonio Russo
DEFINIZIONE DI UN SET DI INDICATORI DEL PROCESSO DI DIAGNOSI E CURA DEL TUMORE POLMONARE TRAMITE METODO DELPHI-MODIFICATO E PRESENTAZIONE DEGLI INDICATORI CALCOLATI SULLA POPOLAZIONE DI DUE ASL DELLA PROVINCIA
Dettaglicoin lesion polmonare
coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta
DettagliLa malattia oligometastatica: clinica o biologia nella strategia terapeutica?
La malattia oligometastatica: clinica o biologia nella strategia terapeutica? Lucia Del Mastro SS Sviluppo Terapie Innovative Bergamo 6 luglio 2014 IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino IST
DettagliIncidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015
I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per
DettagliLinfonodo sentinella. AJCC (6th edition 2002) Micrometastasi e ITC. Assenza di metastasi linfonodali
Dieci anni di linfonodo sentinella: un primo bilancio L. Mazzucchelli Istituto cantonale di patologia, Locarno Seno Forum 2010, Lugano Linfonodo sentinella Le metastasi linfonodali sono il fattore prognostico
DettagliSarcomi delle Parti Molli
Congresso Nazionale di Chirurgia Pediatrica LA MALATTIA NEOPLASTICA NELL ADOLESCENTE E NEL GIOVANE ADULTO STRATEGIE A CONFRONTO Ferrara, 9 OTTOBRE 2013 Sarcomi delle Parti Molli Gianni Bisogno Clinica
DettagliLa chirurgia: come, quando e quale
La chirurgia: come, quando e quale V. Ziparo Facoltà di Medicina e Psicologia Dipartimento Medico-Chirurgico e Medicina Translazionale Azienda Ospedaliera Sant Andrea Epidemiologia dell Adenocarcinoma
DettagliLe neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica
Le neoplasie dello stomaco Definizione etiopatogenetica Nelle forme avanzate della malattia compaiono alterazioni epiteliali precancerose -DISPLASIA: : Variazioni di dimensioni, forma e orientamento delle
DettagliIn ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo
ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliCONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.
CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test
DettagliLa terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)
Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati
DettagliLa chirurgia del Carcinoma Differenziato della Tiroide
La chirurgia del Carcinoma Differenziato della Tiroide Sottotitolo: Il Buono, il Brutto e il Cattivo Dott. Michele Minuto U.O.S. Chirurgia Endocrina (Chirurgia 1) IRCCS A.O.U. San Martino-IST L epidemiologia
DettagliAnticorpi monoclonali Anti-EGFR. -Ruolo Biologico -Evidenze terapeutiche -Problemi -Sviluppi futuri. Valentina Anrò
Anticorpi monoclonali Anti-EGFR -Ruolo Biologico -Evidenze terapeutiche -Problemi -Sviluppi futuri Valentina Anrò Ruolo Biologico Epidermal Growth Factor Receptor Extracellular Domain Transmembrane Domain
DettagliEffetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria
Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of
DettagliAudit Chirurgia Toracica IEO
Audit Chirurgia Toracica IEO Chirurgia Anatomica Resettiva: Morbilità e Mortalità Post Chirurgica dal 2003 al 2010 Prof. Lorenzo Spaggiari Introduzione Nell ultimo decennio solo un numero limitato di articoli
DettagliCorso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella
Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore del polmone Adele Caldarella Frequenza del tumore del polmone in Italia AIRTum AIRTum Mortalità per tumore del polmone AIRTum
DettagliSTATISTICA IX lezione
Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri
DettagliSTUDIO OSSERVAZIONALE SULLA TERAPIA DELLA PATOLOGIA MAMMARIA INDOTTA DALLA MONOTERAPIA CON ANTIANDROGENO PURO PER ADENOCARCINOMA PROSTATICO
STUDIO OSSERVAZIONALE SULLA TERAPIA DELLA PATOLOGIA MAMMARIA INDOTTA DALLA MONOTERAPIA CON ANTIANDROGENO PURO PER ADENOCARCINOMA PROSTATICO FAX: 0916552413 SITO WEB: www.gstu.it E-MAIL: gstu@gstu.it CRITERI
DettagliRisultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test
Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US
DettagliL Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.
DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più
DettagliDr.ssa Enola Maria Vezzani
III ZOOM Journal Club 2013 NH Hotel Bologna 21 Febbraio 2014 Radioterapia loco-regionale nelle pazienti sottoposte a chemioterapia neoadiuvante Dr.ssa Enola Maria Vezzani U.O Radioterapia Oncologica di
DettagliProtocollo di studio clinico o epidemiologico
Protocollo di studio clinico o epidemiologico Esempi e struttura Esempio 1 (1) Titolo: gli eventi trombo-embolici nei pazienti con tumori a cellule germinali e trattati con chemioterapia Background: all
DettagliBari, 7-10 novembre 2013 Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages
Gestione del Carcinoma Tiroideo in progressione Take Home Messages Rinaldo Guglielmi UOC Endocrinologia Il problema La maggior parte dei carcinomi tiroidei differenziati guarisce con il trattamento iniziale
DettagliI TUMORI COLORETTALI GIOVANILI ( 40 ANNI) IN 25 ANNI DI UN REGISTRO SPECIALIZZATO
Università degli studi di Modena e Reggio Emilia I TUMORI COLORETTALI GIOVANILI ( 40 ANNI) IN 25 ANNI DI UN REGISTRO SPECIALIZZATO Domati F., Maffei S., Kaleci S., Di Gregorio C., Pedroni M., Roncucci
DettagliUn test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico. Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche
Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche Che cos è Prolaris? Una misura molecolare diretta della
DettagliA new sub-staging system in patients with stage T1 bladder cancer
C. Luchini 1, V. De Marco 2, M.A. Cerruto 2, C. D Elia 2,3, M. Brunelli 1, O.Otte 2, G. Novella 2, S. Cavalleri 2, G. Martignoni 1 and W. Artibani 1 A new sub-staging system in patients with stage T1 bladder
DettagliSCHEDA FARMACO (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro) Nintedanib (VARGATEF)
Principio attivo (nome commerciale) Forma farmaceutica e dosaggio, posologia, prezzo, regime di rimborsabilità, ditta SCHEDA FARMACO (a cura di UOS Farmacoeconomia e HTA, Area Centro) Nintedanib (VARGATEF)
DettagliSarcoma epitelioide. Studio osservazionale prospettico
Sarcoma epitelioide Studio osservazionale prospettico marzo 2015 1 Metodologia : Promotore: Autori: Centro coordinatore: Studio osservazionale Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Via Venezian,
DettagliOvaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE
30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie
DettagliANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1
ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta
DettagliOsservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee
Osservazioni su Report di un caso di ADK POLMONARE con metastasi linfonodali,, epatiche ed ossee dott. Mauro Madarena Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini (Roma) Paziente di sesso maschile, anni 52,
DettagliOGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008
OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune
DettagliLaura Catena Istituto di Oncologia Policlinico di Monza
Oncologia epato-bilio-pancreatica Metastasi da tumore a sede primitiva ignota Monza, 06 Maggio 2011 Laura Catena Istituto di Oncologia Policlinico di Monza Epidemiologia Rappresentano meno del 5% di tutte
DettagliUtilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R,
Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R, Falasca C, Bruno P*, De Rosa N, Giovagnoli MR*, Micheli
DettagliCorso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella
Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali
DettagliSimposio I NETs: A CHE PUNTO SIAMO? Ruolo del debulking massimo.falconi@univr.it Chirurgia B, Verona MILANO, 20 Giugno 2008
Simposio I NETs: A CHE PUNTO SIAMO? Ruolo del debulking massimo.falconi@univr.it Chirurgia B, Verona MILANO, 20 Giugno 2008 Definizione di debulking Oncologica Resecare almeno il 90% del burden tumorale
DettagliONCOVIEW 2012. Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti
ONCOVIEW 2012 Istruzioni per la compilazione delle schede pazienti ONCOVIEW - COME SI COLLABORA Lo studio ONCOVIEW ha l obiettivo di fornire un quadro esaustivo ed approfondito delle terapie farmacologiche
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
Dettagliper una buona salute Claudio Andreoli
Alimentazione e stili di vita per una buona salute Claudio Andreoli «Uno stile di vita non corretto può aumentare il rischio di tumori o di malattie cardiache?» UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facolta
DettagliProgramma di screening
Programma di screening Un programma di screening consiste nel selezionare, in una popolazione, particolari sottogruppi tramite un qualche test (test di screening) Sono selezionate in un gruppo di sani
DettagliI CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria)
I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M A cura del Dott. G.Antonini RIASSUNTO La classificazione della Unione Internazionale Contro il Cancro ha proposto una classificazione in base alle dimensioni
DettagliLe terapie neoadiuvanti
Le terapie neoadiuvanti Giancarlo Bisagni Dipartimento di Oncologia TERAPIA NEOADIUVANTE definizione SINONIMI: TERAPIA PRIMARIA TERAPIA PREOPERATORIA DEFINIZIONE: trattamento medico somministrato prima
DettagliAIRO INCONTRA SIRM Diagnostica per Immagini e trattamenti non chirurgici del nodulo polmonare solitario
AIRO INCONTRA SIRM Diagnostica per Immagini e trattamenti non chirurgici del nodulo polmonare solitario Valutazione della risposta e follow-up: il punto di vista dell oncologo radioterapista e del diagnosta
DettagliXIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009. R. Sunseri 2,N. Romano 2.
XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009 Sottotipi di carcinoma della mammella identificati con markers immunoistochimici: dati del Registro Tumori
DettagliLA CHEMIOTERAPIA ORALE IN ASSOCIAZIONE ALLA RADIOTERAPIA
LA CHEMIOTERAPIA ORALE IN ASSOCIAZIONE ALLA RADIOTERAPIA G.Lazzari, G. Silvano S. C. Radioterapia Oncologica ASL TA/ 1 - Taranto Taranto, 21 gennaio 2005 BACKGROUND Le formulazioni orali di chemioterapia
DettagliLa Radioterapia nel tumore localmente avanzato L opinione del Chirurgo
La radioterapia nel trattamento integrato del cancro del polmone non microcitoma Taranto 20 Gennaio 2006 La Radioterapia nel tumore localmente avanzato L opinione del Chirurgo Michele Loizzi La chirurgia
DettagliLa biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it
La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma duttale in situ: : si,no, forse Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it Definizione Il carcinoma duttale in situ della mammella è una
DettagliHistological subtypes of non small cell lung cancer (NSCLC): benchmark on NSCLC NOS. Are adenocarcinoma decreasing? Our experience on 1636 cases.
Histological subtypes of non small cell lung cancer (NSCLC): benchmark on NSCLC NOS. Are adenocarcinoma decreasing? Our experience on 1636 cases. De Pellegrin A., De Maglio G., Pizzolitto S. A.O.U. S.
DettagliIl ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO
Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In
DettagliBologna 29 Giugno 2015
Qualita e continuita delle cure per pazienti ad alta complessita e/o in fine vita: analisi delle criticita e nuovi modelli organizzativi negli Ospedali di Comunita ULSS 5 Ovest Vicentino 499.83 Kmq, 22
DettagliElementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1
Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca
DettagliMisure della relazione di occorrenza
Misure della relazione di occorrenza (associazione tra un determinante e l outcome) Misure di effetto (teoriche) Misure di associazione (stime empiriche delle precedenti) EFFETTO: quantità di cambiamento
DettagliIgiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione
Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico
DettagliAnna Crispo Istitituto Nazionale dei Tumori Fondazione «G. Pascale», Napoli
Anna Crispo Istitituto Nazionale dei Tumori Fondazione «G. Pascale», Napoli VALUTAZIONE DEL PESO E CONTROLLO DELLA GLICEMIA NEI DIVERSI SOTTOTIPI MOLECOLARI DEL CANCRO DELLA MAMMELLA. Background Negli
DettagliIl confronto fra proporzioni
L. Boni Il rapporto Un rapporto (ratio), attribuendo un ampio significato al termine, è il risultato della divisione di una certa quantità a per un altra quantità b Il rapporto Spesso, in maniera più specifica,
DettagliAutore N. pz Mediana Range. Mussi, 1996 [4] 15 30 nr. Granone, 2001 [5] 20 nr 29-60
NSCLC - quadri clinici particolari trattamento di singola metastasi cerebrale e di una t resecabile: chirurgia e/o radioterapia? Ad oggi, non sono noti studi prospettici che valutino l impiego della radioterapia
DettagliAnnalisa Trama Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano annalisa.trama@istitutotumori.mi.it
Annalisa Trama Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano annalisa.trama@istitutotumori.mi.it Mesotelioma pleurico: un tumore raro Mesotelioma pleurico incidenza al 2008 in Italia -Uomini 3,5/100,000/anno
DettagliIl Ruolo del Chirurgo Federico Rea
Il Ruolo del Chirurgo Federico Rea UOC CHIRURGIA TORACICA Università degli Studi di Padova Ruolo della chirurgia nel PDTA del tumore polmonare DIAGNOSTICO TERAPEUTICO Interventi Diagnostici Se possibile
DettagliI NETs: : A CHE PUNTO SIAMO?
I NETs: : A CHE PUNTO SIAMO? La terapia: approccio multidisciplinare di una patologia complessa. CASO CLINICO Milano 20/06/2008 Laura Catena S.C. Oncologia Medica 2 Fondazione IRCCS Istituto Nazionale
DettagliLE META-ANALISI. Graziella D Arrigo, Fabio Provenzano, Claudia Torino, Carmine Zoccali, Giovanni Tripepi
G Ital Nefrol 2011; 28 (5): 531-536 MASTER IN EPIDEMIOLOGIA CLINICA LE META-ANALISI Graziella D Arrigo, Fabio Provenzano, Claudia Torino, Carmine Zoccali, Giovanni Tripepi CNR-IBIM, Unità di Ricerca di
DettagliIl NPS ed il carcinoma polmonare nel Veneto
Il NPS ed il carcinoma polmonare nel Veneto Paola Zambon Registro Tumori del Veneto (IOV IRCCS) Manola Lisiero, Mario Saugo (SER) Belluno, 20 Ottobre 2011 Casi annui in Veneto stimati nel 2011 a partire
DettagliI markers biologici come fattori predittivi di efficacia terapeutica nei tumori solidi: l esperienza di Varese
I markers biologici come fattori predittivi di efficacia terapeutica nei tumori solidi: l esperienza di Varese Daniela Furlan U.O. Anatomia Patologica, Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi, Varese Il
DettagliESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore
ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione
DettagliI dati morfo-fenotipici, genotipici e clinici hanno permesso di suddividere il linfoma di Hodgkin in quattro gruppi istologici.
LINFOMA DI HODGKIN Il linfoma di Hodgkin (LH) è una neoplasia di derivazione linfoide che rappresenta circa l 1% dei tumori che annualmente insorgono de novo nel mondo. La sede di esordio del linfoma di
DettagliConsistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio
Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliTRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani
TRATTAMENTO DELL ADENOCARCINOMA T1 (ADENOMA CANCERIZZATO) Il parere del chirurgo: Vincenzo Trapani Adenoma cancerizzato/carcinoma colorettale iniziale (pt1) DEFINIZIONE Lesione adenomatosa comprendente
DettagliRaccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B.
O-CLL1 CHRONIC LYMPHOCYTIC LEUKEMIA PROGNOSTIC FACTOR PROJECT Raccolta prospettica di dati di rilevanza prognostica in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica a cellule B. O-CLL1-PROTOCOL Sinossi O-CLL1-sinossi,
DettagliAMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi
Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico
DettagliLa sorveglianza ginecologica e il trattamento chirurgico: quando e come
La sorveglianza ginecologica e il trattamento chirurgico: quando e come Dr.ssa Nicoletta Donadello Dr. Giorgio Formenti Ginecologia e Ostetricia A Ospedale F. Del Ponte Carcinoma ovarico e predisposizione
DettagliLa strategia terapeutica adiuvante
I tumori del corpo dell utero: strategie terapeutiche in evoluzione La strategia terapeutica adiuvante Renato Maggi - Maria Paola Odorizzi Anna Tusei Ospedale S. Anna Como Torino 26 Febbraio 2010 PAZIENTE
DettagliLa sopravvivenza dei malati di tumore in Veneto
luglio 2014, SER Sistema Epidemiologico Regionale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Area Sanità e Sociale - Sezione Controlli Governo e Personale SSR Regione Veneto La sopravvivenza dei malati di tumore in
DettagliStatistica. Esercitazione 3 5 maggio 2010 Serie storiche. Connessione e indipendenza statistica
Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2008/2009 Statistica Esercitazione 3 5 maggio 2010 Serie storiche. Connessione e indipendenza
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
Dettagli