L autore ringrazia il Prof. Gian Luigi Sciola, docente di Biologia Cellulare, Istologia e Biologia dello sviluppo, per la lettura dei testi e l

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L autore ringrazia il Prof. Gian Luigi Sciola, docente di Biologia Cellulare, Istologia e Biologia dello sviluppo, per la lettura dei testi e l"

Transcript

1 A05 67

2 L autore ringrazia il Prof. Gian Luigi Sciola, docente di Biologia Cellulare, Istologia e Biologia dello sviluppo, per la lettura dei testi e l incoraggiamento alla pubblicazione.

3 Mariantonietta Meloni Colture cellulari

4 Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: giugno 2012

5 Indice Prefazione pag. 9 Capitolo I La storia delle colture cellulari pag. 11 Capitolo II Campi di applicazione delle colture in vitro pag. 19 Capitolo III Colture cellulari pag. 27 Capitolo IV Colture cellulari primarie pag. 33 Capitolo V Colture cellulari secondarie pag. 39 Capitolo VI Come si realizza una coltura primaria in vitro pag. 43 Capitolo VII Evoluzione di una coltura cellulare primaria pag. 53 Capitolo VIII Trasformazione di una linea cellulare pag. 65 Capitolo IX Espianto di cellule adesione dipendenti pag. 77 Capitolo X Espianto di cellule in sospensione pag. 85 Capitolo XI Colture di cellule in monostrato pag. 91 Capitolo XII L adesione cellulare in vitro pag. 105 Capitolo XIII Colture di cellule in sospensione pag. 117 Capitolo XIV Il ciclo di divisione cellulare pag. 121 Capitolo XV Studio della proliferazione cellulare pag. 133

6 Capitolo XVI Conteggio cellulare pag. 135 Capitolo XVII Studio della vitalità cellulare pag. 143 Capitolo XVIII Uso dei fluorocromi nelle colture cellulari in vitro pag. 159 Capitolo XIX La morte cellulare pag. 175 Capitolo XX Concetto di radioattività pag. 205 Capitolo XXI La sterilità nelle colture cellulari pag. 219 Capitolo XXII La sterilizzazione pag. 239 Capitolo XXIII Il laboratorio per le colture cellulari in vitro pag. 253 Capitolo XXIV Cappe biologiche pag. 255 Capitolo XXV Incubatore o termostato a CO2 pag. 269 Capitolo XXVI Il Microscopio pag. 275 Capitolo XXVII La centrifugazione pag. 291 Capitolo XXVIII Coltivazione delle cellule in vitro pag. 317 Capitolo XXIX Soluzioni per colture cellulari pag. 327 Capitolo XXX Terreni di coltura pag. 331 Capitolo XXXI Conteniori e materiali per colture cellulari in vitro pag. 351 Capitolo XXXII Congelamento o crio conservazione delle cellule pag. 373

7 Capitolo XXXIII Scongelamento delle cellule pag. 387 Abbreviazioni pag. 391 Bibliografia pag. 393

8

9 Prefazione Questo manuale è stato organizzato sulla base dell esperienza acquisita in tanti anni d insegnamento, per essere d aiuto agli studenti che si avvicinano alle colture cellulari per la prima volta e con una preparazione minima di laboratorio in campo biologico. Lo scopo di questo compendio è di descrivere le procedure di base necessarie per coltivare in vitro cellule eucariotiche e di prendere in esame i problemi che tali procedure implicano. Crescere le cellule in vitro, infatti, pur non essendo una tecnica sofisticata o particolarmente complessa, richiede un approccio piuttosto critico. A differenza di alcune tecniche di biologia molecolare e cellulare, le tecniche impiegate nelle colture cellulari, non possono essere trasferite in kit commerciali preconfezionati; la disponibilità di manuali che descrivono le procedure necessarie risulta quindi di particolare utilità. Per un ricercatore dell area biologica, biomedica o biotecnologica, le colture cellulari sono, inoltre, discipline tecniche che necessitano di aggiornamenti e verifiche continue. Le colture cellulari interessano campi di ricerca differenti che comprendono la biologia cellulare e molecolare, la virologia, la cancerologia e l immunologia, con una potenzialità d impiego molto vasta; sono, infatti, uno strumento fondamentale per studi biochimici, microbiologici, farmacologici e sono utili nella produzione di fattori di crescita, anticorpi monoclonali, vaccini, proteine ricombinanti in generale, ecc. Sulle colture cellulari si basano diverse diagnosi virologiche e parassitologiche e la diagnosi prenatale. È chiaro che un manuale sulle colture cellulari non può trattare tutti i vari settori di possibile applicazione. Per semplicità, in questa trattazione, si farà riferimento alla manipolazione di cellule di mammiferi, organismi che nel mondo vivente hanno la massima complessità strutturale e quindi un numero più alto di tipi cellulari differenziati. Sono stati anche discussi nel libro alcuni aspetti teorici strettamente pertinenti, al fine di fornire la base logica di alcune procedure. I problemi evidenziati valgono in ogni caso per qualsiasi organismo animale. Fanno eccezione i vegetali, la cui capacità proliferativa e differenziativa è notevolmente diversa. Per questo motivo, non sono state 9

10 10 Prefazione prese in esame le tecniche per la coltura di cellule vegetali che vanno ugualmente assumendo crescente interesse dal punto di vista teorico e applicativo ma che, per le particolari caratteristiche del materiale, richiedono una trattazione separata da parte di specialisti. In questo manuale sono descritte, in particolare, le più importanti tecniche di base di coltura cellulare in vitro, collaudate da una certa esperienza acquisita in un laboratorio che opera da molti anni in questo campo della biologia sperimentale e necessarie per affrontare qualsiasi tipo di coltura cellulare in vitro, indipendentemente dall utilizzo che se ne voglia fare. Conoscenze e abilità da conseguire Il manuale costituisce una raccolta degli argomenti trattati dall Autore durante cicli di lezioni e di esercitazioni teorico pratiche ed è destinato a chiunque abbia l esigenza di acquisire le informazioni di base sulle colture cellulari in vitro: un argomento di rilevante attualità ed utilità scientifica. Lo scopo è duplice: descrivere la procedura necessaria per ottenere le cellule, coltivarle in vitro e crioconservarle ed inoltre illustrare le problematiche che s incontrano nella manipolazione di questo tipo di colture. Questo compendio può consentire: un apprendimento delle corrette procedure di laboratoro in condizioni di sterilità; un approfondimento degli argomenti riguardanti l applicabilità delle tecniche utilizzate per le colture cellulari in diversi campi della ricerca biologica, biomedica e biotecnologica; un corretto utilizzo delle principali tecniche di base per le colture cellulari animali e dei metodi di studio in questo campo d indagine, al giorno d oggi, fondamentale per lo sviluppo di numerosi aspetti in svariati campi delle scienze sperimentali, ambientali e della sanità; un corretto utilizzo della strumentazione necessaria per un laboratorio di colture cellulari in vitro.

11 Capitolo I La storia delle colture cellulari La storia delle colture cellulari è relativamente recente e rappresenta la storia dello sviluppo delle tecniche di coltura in vitro. Già nel secolo XIX Schleiden e Schwann ipotizzarono che la cellula fosse un unità funzionale vivente in grado di vita autonoma; tuttavia, ciò non condusse ad effetti pratici nel campo della biologia sperimentale. Solamente agli inizi del secolo XX ebbero inizio i primi studi riguardanti l ambiente cellulare; numerosi ricercatori tentarono di isolare cellule dagli organismi e di mantenere vitali in coltura frammenti di tessuto, riuscendo anche, in alcuni casi, ad effettuare esperimenti di breve durata. I metodi per la coltura in vitro di cellule animali e le prime tecniche per la propagazione di vari tipi di cellule sono stati introdotti nella biologia sperimentale per lo studio della morfogenesi e della fisiologia di tessuti ed organi. Nel 1885, Wilhelm Roux condusse a termine con successo i primi esperimenti di espianto mantenendo il cervello di un embrione di pollo in una soluzione salina calda per pochi giorni. Si dimostrava così che le cellule d embrione di pollo, al di fuori dell animale, potevano sopravvivere per un certo periodo di tempo. Nel 1907, il biologo statunitense Ross G. Harrison compiva i primi esperimenti su colture di cellule animali, utilizzando campioni di midollo spinale di anfibio. La scelta di questo sistema era basata sul fatto che tessuti di animali a sangue freddo non necessitavano di un mantenimento a temperature diverse da quella ambiente. Fu effettuata per la prima volta una coltura in vitro di frammenti di tessuto, coltivando il midollo spinale di rana su un substrato rappresentato da un coagulo di linfa; tale sperimentazione su cellule in vitro permise al biologo di dimostrare che le fibre nervose (assoni) erano prolungamenti o estensioni delle singole cellule nervose. Questa teoria può essere considerata una pietra miliare nello studio del sistema nervoso in vitro, infatti, grazie anche allo sviluppo di successive tecniche di coltura, è stato possibile ricreare in vitro delle reti neuronali, usate come modello di studio per analizzare i processi di auto organizzazione del sistema nervoso. 11

12 12 Colture cellulari Numerosi studi in tempi più recenti hanno dimostrato che singoli neuroni coltivati in vitro non possono essere considerati come semplici elementi, ma sviluppano connessioni sinaptiche, formando una complessa struttura morfologica ed esibiscono una gran varietà di proprietà elettriche simili a quelle osservate in vivo. Le reti neurali in vitro hanno permesso di realizzare osservazioni ottiche e quindi di seguire la dinamica della crescita neurale e dell organizzazione della rete. Nel 1909, Francis Peyton Rous, medico virologo statunitense, dimostrava la possibilità di mantenere in vita in una soluzione salina cellule d embrione di pollo e scopriva che nei polli il sarcoma poteva essere indotto non solo trapiantando cellule tumorali ma anche iniettando un filtrato di tali cellule che, come fu provato più tardi, conteneva un agente sub microscopico infettivo estratto dalle stesse cellule (virus a RNA), denominato in seguito virus del Sarcoma di Rous. Questa scoperta diede origine alla teoria dell origine virale dei tumori e nel 1966 fu assegnato a Rous, come riconoscimento tardivo, il premio Nobel per la medicina, condiviso con Charles B. Huggins. Nel 1913, il chirurgo e biologo francese Alexis Carrel diede notevoli contributi alla tecnica di coltivazione delle cellule in vitro, mantenendo porzioni di tessuto di 1 2 mm di diametro, espiantate da animali, in specifici terreni di coltura (in genere contenenti plasma), in condizioni asettiche e in condizioni osmotiche e termiche simili a quelle fisiologiche. Si svilupparono così le prime tecniche per la propagazione in serie di vari tipi di cellule, dimostrando che si potevano far crescere e mantenere cellule in coltura a condizione di alimentarle in un mezzo asettico. La fama di Carrel è legata soprattutto alle nuove tecniche nella conservazione di tessuti ed organi in vitro, cioè fuori dal corpo, in modo da renderli disponibili sia per studi biologici sia come pezzi di ricambio per trapianti. Egli mise a punto, infatti, una pompa di perfusione, ossia di introduzione di liquido nutritivo, per tessuti e organi coltivati in vitro. Nel 1943, W. R. Earle riusci ad ottenere le prime linee continue di cellule di mammifero che rappresentarono il passo più importante nello sviluppo di queste tecniche. Nel 1948, W. R. Earle metteva a punto la crescita in vitro di cellule singole, isolate da tessuto, in piccole quantità di adatti terreni di coltura e dimostrava che le cellule in coltura potevano formare dei cloni (isolava infatti, l NCTC clone 929). Successivi progressi sono stati compiuti nei dispositivi di coltura resi più maneggevoli, nelle tecniche di dissociazione delle cellule e soprattutto

13 I. La storia delle colture cellulari 13 nel controllo dei mezzi nutritivi grazie ad un analisi accurata dei fattori neccessari per la crescita in vitro delle cellule (Earle 1948, White 1963). Nel 1951, George Otto Gey isolava, metteva in coltura e propagava per la prima volta una coltura cellulare d origine tumorale, realizzando la prima linea cellulare in coltura continua, proveniente da un tumore umano, cioè una linea di cellule che si propagava indefinitamente, nota come linea cellulare HeLa (dal nome della paziente). Questa linea cellulare è stata isolata, infatti, dal carcinoma cervicale uterino di Henrietta Lacks, che morì di questo cancro molto aggressivo nel Gey ricevette una porzione di tessuto contenente le cellule HeLa da un medico dell ospedale Johns Hopkins di Baltimora, che aveva ottenuto il lembo di tessuto da una biopsia della massa tumorale di Henrietta, attuata a fini diagnostici. Gey moltiplicò tali cellule tumorali in vitro senza il consenso della Lacks. Presto si accorse di avere per le mani un tipo di cellule di particolare interesse e le rese disponibili per la commercializzazione; infatti, a quel tempo non esistevano leggi che obbligavano il medico ad informare il paziente su eventuali utilizzi del materiale biologico asportato durante interventi, biopsie o analisi di liquidi biologici. Negli Stati Uniti il materiale biologico proveniente da pazienti poteva essere utilizzato a discrezione dell Istituto medico dove il prelievo era avvenuto, senza che questi potesse vantare diritti su eventuali proventi, come sancito dalla suprema Corte di Giustizia della California solo più tardi (9 Luglio 1990), quando fu dichiarata l ammissibilità della commercializzazione del materiale biologico prelevato da pazienti, previo consenso informato del paziente stesso. I primi tentativi di proteggere l anonimato della Lacks terminarono dopo la sua morte: infatti, pochi anni dopo, la stampa rivelò il nome della paziente dalla quale erano state prelevate le cellule HeLa. La famiglia lo seppe solo dopo 20 anni. Le cellule HeLa sono state le prime cellule umane immortalizzate ed hanno rappresentato una gran risorsa per la ricerca scientifica. Da allora il contributo delle colture cellulari alla ricerca in campo biomedico è stato veramente rilevante, anche per la varietà dei campi d applicazione considerabili. L uso di queste cellule si è diffuso ed è stato usato per migliaia d esperimenti come anche per lo sviluppo del vaccino della poliomielite. Le cellule HeLa sono cellule tumorali immortalizzate altamente stabilizzate, molto utilizzate nella ricerca scientifica e sono oggi coltivate in laboratori di tutto il mondo per fini scientifici. Nel , Rita Levi Montalcini realizzò gli esperimenti fondamentali che la condussero, durante la sperimentazione di un trapianto di tumore di

14 14 Colture cellulari topo sul sistema nervoso dell embrione di un pulcino, alla scoperta in coltura della presenza del NGF (Nerve Growth Factor), un fattore di crescita del nervo che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche, come agente stimolante la crescita degli assoni. Nel 1954, continuò le analisi in vitro e, in collaborazione con un suo allievo, Stanley Cohen, arrivò all isolamento e all identificazione di tale sostanza: una proteina che è sintetizzata da quasi tutti i tessuti e in particolare dalle ghiandole esocrine. Ne accertò meglio la molecola proteica e chiarì i meccanismi di crescita e di differenziazione cellulare. Con questa scoperta andava contro l ipotesi che il sistema nervoso fosse statico e rigidamente programmato dai geni. Alla luce degli sviluppi successivi potè così cogliere appieno il significato di questa scoperta: alcune cellule del sistema simpatico sono stimolate dall organo di cui regolano l attività ed una maggior richiesta è in grado di modificare in senso ipertrofico le cellule di questo sistema. In particolare, si distinse per la scoperta del fattore che promuove la crescita delle cellule nel sistema nervoso periferico (NGF). Dopo aver sperimentato che, trattando alcuni topi con un siero anti NGF, questi presentavano gravi problemi neuroendocrini, dovuti ad alterazioni irreversibili dell ipotalamo, Rita Levi Montalcini lo utilizzò per controllare la crescita dei tumori delle cellule nervose. Per circa 30 anni fece le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d azione e nel 1986 fu insignita del Premio Nobel per la medicina, insieme al suo studente biochimico statunitense Stanley Cohen, per l intuizione sui fattori della crescita nello sviluppo umano. Nella motivazione del Premio si legge: La scoperta del NGF all inizio degli anni 50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell organismo. Nel 1955, Harry Eagle compì la prima indagine sistematica sugli elementi nutritivi esenziali, necessari affinché una coltura cellulare possa essere mantenuta. Egli dimostrò che le cellule animali potevano propagarsi in maniera indefinita attraverso l uso di una miscela definita di piccole molecole, integrate da una piccola proporzione di proteine del siero. Più tardi, infatti, Sato (1976) dimostrava che le linee cellulari hanno bisogno di miscele di ormoni e fattori di crescita, nel caso in cui vengano fatte crescere in un mezzo privo di siero; quindi o si aggiunge il siero (che contiene tutti i fattori di crescita) oppure bisogna aggiungere alle miscele definite di piccole

15 I. La storia delle colture cellulari 15 molecole inorganiche ed organiche ormoni e fattori di crescita affinchè le cellule possano propagarsi nel tempo. Nel 1958, Haward Temin, allievo di Harry Rubin, mise a punto un saggio quantitativo per l infezione delle cellule di pollo ad opera del virus del sarcoma di Rous purificato. Così grazie al loro lavoro, molti anni dopo la scoperta di Rous, il suo virus è stato individuato come il primo dei retrovirus (famiglia di virus con genoma diploide, costituiti da 2 molecole di RNA monocatenario) e gli studi di Rous aprirono la strada alla ricerca sugli oncovirus (virus tumorali, cioè virus in grado di causare tumori). Nel 1961, Leonard Hayflick pubblicò un lavoro nel quale riportava che fibroblasti umani in coltura smettevano di proliferare dopo circa 50 divisioni e tutte le cellule perdevano la capacità proliferativa dopo un uniforme e fissato numero di duplicazioni. Questa soglia è stata chiamata Hayflick limit e assume che ogni tipo di cellula ha un limite del potenziale replicativo che è intrinsecamente fissato. Si dimostrava che, contro la teoria di Alexis Carrel, secondo cui le cellule sono immortali, una popolazione di cellule fetali umane normali si divide in coltura dalle 40 alle 60 volte e i fibroblasti umani, ad esempio, muoiono in coltura dopo un numero finito di divisioni. Ciascuna mitosi accorcerebbe i telomeri sul DNA della cellula e tale accorciamento bloccherebbe la divisione cellulare e sarebbe correlato con l invecchiamento. Questo ricercatore ha basato la sua teoria dell invecchiamento su esperimenti di coltura in vitro di particolari cellule, i fibroblasti presenti nella pelle ma anche in molti altri tessuti (teoria della senescenza) (v. Cap. VII). Nel 1980, Rohn indicava la correlazione diretta tra la durata della vita di una specie e l Hayflick limit delle cellule di quella specie e inoltre la correlazione inversa tra l età del donatore e il potenziale replicativo delle sue cellule. Nel 1986, Martins ed Evans isolavano per la prima volta le cellule staminali da cellule embrionali di topo, mentre nel 1988, Thompson ed Evans isolavano per la prima volta le cellule staminali umane. L uso delle colture cellulari nella ricerca ha, quindi, il suo effettivo punto di partenza negli anni 50, anche se soltanto negli ultimi decenni esso è divenuto pratica comune, essendo ormai possibile mantenere a lungo le cellule in coltura, per lo sviluppo ed il progresso di scienze moderne quali la biologia molecolare e per il sensibile miglioramento delle tecnologie, delle tecniche di sterilità e della formulazione dei terreni di coltura. Grazie a questi fattori favorevoli, le colture cellulari hanno avuto uno sviluppo rapidissimo che ha avuto ricadute applicative in moltissimi campi della

16 16 Colture cellulari biologia e della medicina, contribuendo al rapido sviluppo di queste scienze avvenuto nel corso degli ultimi decenni, permettendo una migliore comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari e consentendo un minore ricorso alla sperimentazione in vivo. Ulteriori progressi nel campo delle colture cellulari sono stati compiuti riguardo a: dispositivi di coltura tecniche di dissociazione delle cellule controllo dei mezzi nutritivi analisi dei fattori necessari per la crescita cellulare in vitro L interesse per le colture di cellule disperse è rivolto principalmente alle proprietà intrinseche della cellula, espresse nelle varie funzioni come: sintesi macromolecolare e loro controllo trasferimento informazione genetica dal nucleo al citoplasma coordinamento delle varie fasi del ciclo cellulare trasformazioni energetiche fenomeni di trasporto comunicazioni intercellulari (inibizione da contatto) differenziamento normale trasformazione neoplastica Le linee cellulari in coltura sono utilizzate dai laboratori di tutto il mondo. Diverse strutture, sopratutto negli ultimi anni, si sono specializzate nella conservazione e propagazione di cellule su larga scala; sono oggi, infatti, disponibili in commercio, per i ricercatori di tutto il mondo, diverse collezioni di linee cellulari stabilizzate derivate da numerose specie diverse le cui caratteristiche morfologiche, genetiche e di crescita sono ben conosciute. Gran parte di queste linee cellulari proviene da mammiferi; tra queste numerose sono quelle di origine umana che comprendono cellule normali e cellule tumorali. Utilizzando queste cellule è possibile studiare moltissimi aspetti della biologia cellulare, ivi compresa la biologia delle cellule trasformate. Esistono numerose ed efficienti banche cellulari, dove le colture vengono stabilizzate, studiate, mantenute e distribuite commercialmente ai laboratori interessati. Ne sono esempi: ATCC American Type Culture Collection di Rockville, Maryland, USA.

17 I. La storia delle colture cellulari 17 DSMZ Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulture (German Collection of Microrganisms and Cell Cultures) Germany. ECACC European Collection of Animal Cell Culture UK (England). JCRB Japanese Collection of Research Bioresources Japan. La banca più importante attualmente dedicata all isolamento, collezione, conservazione e distribuzione di colture di cellule umane, animali e vegetali è la ATCC. Ciascuna di queste collezioni fornisce, oltre alla possibilità di acquistare la linea cellulare d interesse (p 19, Hela, HUVEC, NIH 3 T3, Neuro 2A, PC 12, B16 F10, ecc.), informazioni sperimentali a corredo che riguardano non solo il protocollo di mantenimento della linea in coltura, ma anche la specie e il tessuto di provenienza, le modalità d isolamento ed altre notizie utili al ricercatore. Le informazioni ad esse inerenti sono raccolte in database e coordinate dalla WFCC (The World Federation for Culture Collections), una Commissione che riunisce la IUBS (International Union of Biological Sciences) e la IUMS (International Union of Microbiology Societies). L opera di coordinamento di questa Commissione consiste nella raccolta e nella distribuzione dei dati relativi a circa 500 linee cellulari distribuite in 55 paesi e nella descrizione delle loro caratteristiche. Le cellule depositate presso le Banche Cellulari Internazionali rappresentano un importante fonte d approvvigionamento per i ricercatori. La distribuzione da parte delle banche offre diversi vantaggi. Le cellule conservate nelle banche sono di facile acquisizione, sono prive di contaminanti (contaminant free), sono accompagnate da una documentazione dettagliata e dotate di un certificato di garanzia che informa sul tipo di cellula, la sua origine, il terreno di coltura da utilizzare per la crescita e per il congelamento, le caratteristiche di crescita, la morfologia, il numero dei passaggi in coltura ed il cariotipo. Sono disponibili al riguardo numerosi cataloghi che descrivono in dettaglio le caratteristiche di ogni linea cellulare. In aggiunta, va ricordato che alcune Istituzioni Scientifiche scelgono di gestire una banca cellule interna, nella quale confluiscono linee cellulari provenienti da isolamenti eseguiti nell ambito di specifici progetti di ricerca.

18

19 Capitolo II Campi di applicazione delle colture in vitro Le colture cellulari in vitro sono utilizzate nella ricerca come modello sperimentale per innumerevoli tipi di esperimenti e come sistemi modello per lo studio della biologia e della biochimica di base, delle interazioni tra agenti patogeni e cellule, dei meccanismi del differenziamento e dell invecchiamento. Trovano, infatti, applicazione in vari ambiti della ricerca biologica Biologia e Biochimica Cellulare, Biologia Molecolare Le colture cellulari vengono usate nell ambito della biologia cellulare per studi di tipo funzionale, per lo studio di processi intracellulari, meccanismi di trasduzione dei segnali, meccanismi d interazione cellulare e per studi di regolazione e funzionamento di proteine e di geni. È evidente l interesse per alcuni problemi fondamentali della biologia come il controllo dei meccanismi della crescita e del metabolismo, l analisi del differenziamento cellulare normale e la trasformazione neoplastica. Possono essere utilizzate per esperimenti d ingegneria genetica e tessutale (coltura e produzione in vitro di porzioni di tessuto, es. epidermide artificiale); infine per la produzione di cellule staminali, studi di espressione genica, di interi genomi, di promotori ed enhancers. Nel campo della biologia molecolare le cellule possono essere usate per l estrazione di acidi nucleici (RNA e DNA), per la purificazione di proteine, per studi di espressione genica ed analisi dell effetto delle mutazioni genetiche. Infatti, la definizione e il controllo della composizione chimica del terreno di crescita e l impiego di composti radioattivi per seguire l andamento delle sintesi macromolecolari (DNA, RNA, proteine) in cellule che metabolizzano e proliferano attivamente, offrono alla biologia molecolare ampie possibilità d indagine. Per le loro caratteristiche, le colture in vitro rappresentano un materiale utile per l analisi dei meccanismi di replicazione e di riparazione del DNA, dei meccanismi di trascrizione, della sintesi proteica e della loro regolazione negli Eucarioti e per lo studio delle interazioni cellula cellula e delle interazioni cellula virus. L analisi biochimica dei componenti cellulari nelle cellule in coltura è basata sui legami altamente specifici 19

20 20 Colture cellulari degli anticorpi (immuno affinità), legati a marcatori enzimatici (immunoistochimica), legati a marcatori fluorescenti (immunofluorescenza) o sonde ad anticorpi in supporti solidi (Western Blot, ELISA, ecc.) Microbiologia e Virologia La replicazione dei virus è stata una delle prime applicazioni delle colture cellulari animali da utilizzare nella produzione di vaccini invece dell utilizzo di animali da laboratorio. Su substrati cellulari in vitro, infatti, vengono allestiti alcuni dei vaccini virali più importanti (polio, rabbia, rosolia, morbillo). Le colture cellulari trovano impiego nello studio dei processi infettivi batterici e virali. Le cellule si utilizzano anche per gli studi di base volti a capire come i virus infettano e si replicano e per l analisi clinica, per l isolamento e la determinazione dei virus patogeni; rappresentano il mezzo più importante per isolamento, propagazione e identificazione dei virus animali e, con l uso di metodi appropriati, hanno consentito di condurre indagini sul ciclo replicativo e sulle caratteristiche genetiche dei diversi virus e di interpretare l oncogenesi virale. Nelle colture cellulari infette i segni della moltiplicazione virale possono essere svelati con le procedure più diverse. Per molti agenti virali, si procede all esame microscopico diretto delle colture infette. La replicazione virale può indurre dei cambiamenti morfologici evidenti delle colture cellulari; si parla di effetti citopatici e il tipo e la rapidità dello sviluppo sono di grande aiuto per identificare i virus. L effetto citopatico più imponente è senza dubbio la lisi cellulare: un esempio è dato dagli enterovirus, che producono cambiamenti morfologici della coltura dopo poche ore dall infezione, infatti, dopo h le colture cellulari vengono distrutte completamente. La virologia ha trovato nelle cellule coltivate in vitro un substrato adatto alla crescita dei virus animali e un sistema semplice per la titolazione del loro effetto citopatogeno, identificazione e quantificazione delle infezioni virali. Ricercatori tra i quali Dulbecco ed altri virologi hanno posto le basi per lo studio delle caratteristiche della trasformazione virale Farmacologia In farmacologia le cellule vengono usate per lo studio degli effetti sia farmacologici che tossici di composti farmaceutici, per le prove

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici

Dettagli

Programmazione individuale per competenze CLASSE 3^A CMB. Materia: Biologia, microbiologia e biotecnologie

Programmazione individuale per competenze CLASSE 3^A CMB. Materia: Biologia, microbiologia e biotecnologie Programmazione individuale per competenze CLASSE 3^A CMB Materia: Biologia, microbiologia e biotecnologie Situazione della classe Accordi con la classe Accordi con le altre discipline Correlazione con

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014

PROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Via San Francesco 5 20061 CARUGATE (MI) tel. 02.92151388 02.9253970 02.9252433 FAX 02.9253741 e-mail segreteria: miic8bj003@istruzione.it

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I. Laboratorio

Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I. Laboratorio A01 Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I Laboratorio Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06)

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE

CURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B

Dettagli

La brevettazione in campo medico e biotecnologico. Università degli Studi di Ferrara, 29 marzo 2007

La brevettazione in campo medico e biotecnologico. Università degli Studi di Ferrara, 29 marzo 2007 La brevettazione in campo medico e biotecnologico Università degli Studi di Ferrara, 29 marzo 2007 La brevettazione delle cellule staminali Elena Comoglio Jacobacci & Partners S.p.A. Disposizioni della

Dettagli

PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico

PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico Prof. Bozzato Andrea Prof.ssa Rosa Monica (Laboratorio) Il libro di testo è: Terra Ed. Verde, autori E.L.Palmieri, M.Parotto casa editrice

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Breve presentazione dei momenti più interessanti e significativi che hanno caratterizzato questa esperienza.

Breve presentazione dei momenti più interessanti e significativi che hanno caratterizzato questa esperienza. Nell ambito del progetto GENETICA e DNA sono stati studiati gli aspetti della medicina rigenerativa in riferimento alle cellule staminali. Il 24 aprile 2012 ci siamo recati presso il Dipartimento di Istologia

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

* Obiettivi trasversali con tecnologia

* Obiettivi trasversali con tecnologia Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca

Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare. FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca Sistemi di tracciabilità per un attestato di identità molecolare FEM 2 - Ambiente S.r.l. Spin-off dell Università degli Studi di Milano-Bicocca PROBLEMA L identificazione e il controllo della filiera delle

Dettagli

Stefano Iuliani Non tutte le vittime sono uguali

Stefano Iuliani Non tutte le vittime sono uguali DIRITTO DI STAMPA 69 DIRITTO DI STAMPA Il diritto di stampa era quello che, nell università di un tempo, veniva a meritare l elaborato scritto di uno studente, anzitutto la tesi di laurea, di cui fosse

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali

Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trieste Facoltà di Medicina e Chirurgia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Regolamento didattico del Corso di Laurea interclasse ed interfacoltà in Scienze e Tecnologie

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz

DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i

Dettagli

www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it

www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it www.biotecnologie.univaq.it FACOLTA DI BIOTECNOLOGIE Delegata all orientamento Prof. Anna Poma anna.poma@cc.univaq.it Le Biotecnologie La fine del XX secolo ha conosciuto un incredibile sviluppo della

Dettagli

3B BIO classe partecipante al progetto Generazione Web

3B BIO classe partecipante al progetto Generazione Web Anno scolastico 2012-13 ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE (Articolazione: Biotecnologie sanitarie) PROGRAMMA PREVENTIVO MATERIA Biologia, Microbiologia e

Dettagli

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti. possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna

Dettagli

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione ARGOMENTO STRUTTURA CELLULARE CONCETTO DI REGOLAZIONE GENICA REGOLAZIONE GENICA PROCARIOTI REGOLAZIONE GENICA EUCARIOTI trascrizione e maturazione RNA trasporto nucleo-citoplasma sintesi proteica via secretiva

Dettagli

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali

Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali Finalità: 1. Sviluppare un metodo di lavoro scientifico 2. Favorire lo sviluppo di capacità critiche e di autonomia di pensiero 3. Maturare il proprio senso di responsabilità

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Per la prima volta in Italia, le cellule staminali dei primi denti!

Per la prima volta in Italia, le cellule staminali dei primi denti! Per la prima volta in Italia, le cellule staminali dei primi denti! 1 Settore centrale Settore centrale Settore laterale Settore laterale Dente canino Dente canino Mascella superiore Mascella inferiore

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

Piccole guide crescono

Piccole guide crescono Logo Ferraris Progetto Piccole guide crescono Progetto didattico per la formazione di guide scientifiche per la mostra interattiva La Fisica e la Biologia con le nuove tecnologie: Galileino e SuperSensi

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3

CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

INDIRIZZO: Enogastronomia OPZIONE: Prodotti dolciari artigianali e industriali. PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: 4 A pasticceria

INDIRIZZO: Enogastronomia OPZIONE: Prodotti dolciari artigianali e industriali. PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: 4 A pasticceria Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Via Domizia Lucilla Programmazione annuale A.S. 2015-2016 Mod. 7.1.A

Dettagli

Diversità tra i viventi

Diversità tra i viventi Diversità tra i viventi PROPRIETÀ della VITA La CELLULA CLASSIFICAZIONE dei VIVENTI Presentazione sintetica Alunni OIRM Torino Tutti i viventi possiedono delle caratteristiche comuni Ciascun vivente nasce,

Dettagli

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE?

COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? COME VIENE REALIZZATA UNA RICERCA SPERIMENTALE IN BIOLOGIA MOLECOLARE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE 0. RICHIESTA DI STUDIARE E/O INDIVIDUARE

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE (AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più

Dettagli

Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi

Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi Marco Santagostino Tutor: Elena Giulotto Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università degli Studi di Pavia Argomenti trattati 1. I telomeri e la telomerasi

Dettagli

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti La chimica e il metodo scientifico Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) VIDEO INTRODUZIONE (III) Fino alla fine del settecento, la manipolazione dei metalli, degli

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in:

La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: La genetica La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: 1. Genetica mendeliana 2. Genetica citoplasmatica 3. Citogenetica 4. La genetica delle popolazioni

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

Approfondimento Biologia IN QUESTO NOSTRO APPROFONDIMENTO SI PARLERÀ DEI SEGUENTI ARGOMENTI: CELLULE STAMINALI & BIOTECNOLOGIE

Approfondimento Biologia IN QUESTO NOSTRO APPROFONDIMENTO SI PARLERÀ DEI SEGUENTI ARGOMENTI: CELLULE STAMINALI & BIOTECNOLOGIE Approfondimento Biologia IN QUESTO NOSTRO APPROFONDIMENTO SI PARLERÀ DEI SEGUENTI ARGOMENTI: CELLULE STAMINALI & BIOTECNOLOGIE Cellule staminali Le cellule staminali sono cellule primitive,dotate della

Dettagli

Rai e migrazione delle NSCs

Rai e migrazione delle NSCs Rai e migrazione delle NSCs IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2009 Lucrezia Bertino Liceo scientifico E. Amaldi Biology and signal trasduction of normal and cancer neural stem cells Daniela Osti

Dettagli

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna

Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

Interesse, sconto, ratei e risconti

Interesse, sconto, ratei e risconti TXT HTM PDF pdf P1 P2 P3 P4 293 Interesse, sconto, ratei e risconti Capitolo 129 129.1 Interesse semplice....................................................... 293 129.1.1 Esercizio per il calcolo dell

Dettagli

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL MONDO

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

manifatturiera e per i servizi

manifatturiera e per i servizi CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

Embryology. Early development from a phenomenological point of view. Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org

Embryology. Early development from a phenomenological point of view. Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org Tratto da: Guus van der Bie, M.D. Embryology. Early development from a phenomenological point of view Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org Traduzione a cura di: Stefano Cecchi

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 14 DEL 7 APRILE 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 22 febbraio 2008 - Deliberazione N. 317 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria - Modello organizzativo e funzionale del Centro regionale

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO INSEGNANTI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Osserva con curiosità che lo circonda, ponendo spontaneamente

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

MAPPA OPERATIVA PER U.A. DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di I grado

MAPPA OPERATIVA PER U.A. DISCIPLINARI. Scuola Secondaria di I grado MAPPA OPERATIVA PER U.A. DISCIPLINARI Scuola Secondaria di I grado Considerate la vastità degli argomenti trattati e le esigenze peculiari di ogni classe, ciascun insegnante deciderà quali unità didattiche

Dettagli

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale RILANCIO,GOVERNOERAPPRESENTANZADELLEAUTONOMIESCOLASTICHE Lascuolaèun IstituzionedellaRepubblicachegarantisce,insiemealvalorelegaledeititolidistudiosu tutto il territorio nazionale, pari opportunità a tutti

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

L Istituto Galileo GALILEI di Crema

L Istituto Galileo GALILEI di Crema L Istituto Galileo GALILEI di Crema in continuità con la sua proposta formativa propone, a partire dall a.s. 2010/11, corsi quinquennali di: - ISTITUTO TECNOLOGICO, diurni e serali (ex ITIS) - LICEO SCIENTIFICO

Dettagli

Un gioco con tre dadi

Un gioco con tre dadi Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.

Dettagli

Progetto scuola-lavoro Consiglio Nazionale delle Ricerche. Chiara Cuccodoro L.s.s. Francesco d Assisi Classe VE A.s. 2014/2015

Progetto scuola-lavoro Consiglio Nazionale delle Ricerche. Chiara Cuccodoro L.s.s. Francesco d Assisi Classe VE A.s. 2014/2015 Progetto scuola-lavoro Consiglio Nazionale delle Ricerche Chiara Cuccodoro L.s.s. Francesco d Assisi Classe VE A.s. 2014/2015 1 Vaccini a Dna Sono costituiti da un plasmide, cioè un anello di dna, di origine

Dettagli

Il caso del Passante di Mestre

Il caso del Passante di Mestre A13 Luciano Bologna Schemi interpretativi per calmierare l entropia nel sistema di realizzazione delle opere pubbliche alla luce delle odierne tendenze di esternalizzazione Il caso del Passante di Mestre

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Introduzione. Colture cellulari in vitro: cellule isolate dal loro ambiente e messe in condizioni di vivere all'interno di un sistema definito

Introduzione. Colture cellulari in vitro: cellule isolate dal loro ambiente e messe in condizioni di vivere all'interno di un sistema definito Colture Cellulari Introduzione Colture cellulari in vitro: cellule isolate dal loro ambiente e messe in condizioni di vivere all'interno di un sistema definito strumento fondamentale per studi biochimici,

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA

SCIENZE SCUOLA PRIMARIA SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 I CINQUE SENSI 1. Osservare il funzionamento del proprio corpo per riconoscerlo come organismo complesso 2. Osservare e riconoscere alcune caratteristiche dei corpi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE

ISTITUTO PROFESSIONALE Via Resistenza,800 41058 Vignola (Modena) tel. 059 771195 fax. 059 764354 e-mail: mois00200c@istruzione.it www.istitutolevi.it ISTITUTO PROFESSIONALE MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (con qualifica di

Dettagli

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli

Dettagli

Orlando Allocca Regolatori standard

Orlando Allocca Regolatori standard A09 159 Orlando Allocca Regolatori standard Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4882-7

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili

Protocollo dei saperi imprescindibili Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola:professionale DISCIPLINA: Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) RESPONSABILE: Meri Teti CLASSI SECONDE SEZIONE B INDIRIZZO: Grafico CONOSCENZE/CONTENUTI:

Dettagli

Antonella Laino Il monopolio naturale

Antonella Laino Il monopolio naturale A13 477 Antonella Laino Il monopolio naturale Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4809-2

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Le cellule staminali sono i precursori delle altre cellule. Esse entrano in azione durante la fase di accrescimento e di sviluppo del feto e quando c

Le cellule staminali sono i precursori delle altre cellule. Esse entrano in azione durante la fase di accrescimento e di sviluppo del feto e quando c CELLULE STAMINALI Le cellule staminali sono i precursori delle altre cellule. Esse entrano in azione durante la fase di accrescimento e di sviluppo del feto e quando c è la necessità di riparare un tessuto

Dettagli

SENATO DELLE REPUBBLICA

SENATO DELLE REPUBBLICA Associazione di categoria non a scopo di lucro Presidente U.O.I. Nausicaa Oliverio D.O. SENATO DELLE REPUBBLICA Commissione Igiene e Sanità Commissione 12 Disegno legge 1324 Presidente: Senatrice EMILIA

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

Report di Adesione Cellulare su Impianti dentali Tecom

Report di Adesione Cellulare su Impianti dentali Tecom Report di Adesione Cellulare su Impianti dentali Tecom Committente: Titanmed s.r.l. Scopo del lavoro: Lo scopo del lavoro consiste nello studio morfologico dell adesione cellulare all interfaccia con impianti

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

FORMAT PROPOSTA COSTITUZIONE DIPARTIMENTO

FORMAT PROPOSTA COSTITUZIONE DIPARTIMENTO FORMAT PROPOSTA COSTITUZIONE DIPARTIMENTO DENOMINAZIONE del Dipartimento Medicina molecolare e dello sviluppo PROGETTO SCIENTIFICO E DIDATTICO che abbia una sostenibilità al 31.12.2016 Il Dipartimento

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni

Dettagli

Ricerca farmacologica priclinica e clinica

Ricerca farmacologica priclinica e clinica Ricerca farmacologica priclinica e clinica SPERIMENTAZIONE PRECLINICA DURATA MEDIA?? ANNI Consente di isolare, dalle migliaia di sostanze sottoposte al primo screening di base farmacologico e biochimico,

Dettagli

Qualifica del personale che effettua le prove

Qualifica del personale che effettua le prove Qualifica del personale che effettua le prove Patrizia Rossi Laboratorio di Referenza per i Parassiti dell Unione Europea Istituto Superiore di Sanità, Roma 5.2 - Personale 5.2.1 - La direzione del laboratorio

Dettagli