MALATTIE PROFESSIONALI E INFORTUNIO SUL LAVORO: RESPONSABILILITÀ PROFESSIONALE
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1 MALATTIE PROFESSIONALI E INFORTUNIO SUL LAVORO: RESPONSABILILITÀ PROFESSIONALE MALATTIE PROFESSIONALI E INFORTUNIO SUL LAVORO: RESPONSABILILITÀ PROFESSIONALE DEL MEDICO COMPETENTE MALATTIA PROFESSIONALE (MP): Condizione patologica la cui eziopatogenesi può essere ricondotta all'azione nociva, lenta e protratta nel tempo, di un lavoro o di materiali o di agenti o di fattori negativi presenti nel ciclo lavorativo stesso o nell ambiente di lavoro. Caratteristiche della Malattia Professionale: causa specifica lenta e progressiva (diretta ed efficiente) nell esercizio e a causa delle lavorazioni (nesso etiologico) Adempimenti medico legali allorché si evidenzi una malattia la cui eziologia potrebbe essere professionale o lavoro correlata : Primo certificato medico di malattia professionale o lavoro correlata. Denuncia di malattia professionale. Compilazione del referto. 1
2 ELEMENTI CARATTERISTICI PER IL RICONOSCIMENTO DELLA MP Esposizione ad uno specifico rischio lavorativo Presenza della patologia Rapporto causale ed efficiente con la lavorazione svolta L esposizione i al rischio è desunta dalla tipologia i delle dll lavorazioni i svolte, dalla natura dei di macchinari presenti nell ambiente di lavoro e dalla durata della prestazione lavorativa. La causa lavorativa deve essere «adeguata», capace cioè, in modo esclusivo o prevalente di cagionare la malattia. EVOLUZIONE NORMATIVA DELLE MP 1934: 6 Malattie Professionali: intossicazioni da piombo, da mercurio, da fosforo, da solfuro di carbonio, da benzolo; Anchilostomiasi. 1943: Silicosi e Asbestosi 1952: 40 Malattie Professionali 1958: Estensione tutela assicurativa contro le Malattie Professionali nel settore dell Agricoltura 1965: Emanazione del Testo Unico con M.P. 1975: 49 Malattie Professionali Industria - 21 Malattie Professionali Agricoltura 1988: Sentenza Corte Cost. n. 179: SISTEMA MISTO 1994: 58 Malattie Professionali Industria - 27 Malattie Professionali in Agricoltura 2008: 85 Malattie Professionali Industria - 25 Malattie Professionali in Agricoltura 2
3 ATTUALI MALATTIE PROFESSIONALI PIU FREQUENTI Malattie muscolo scheletriche Sordità da rumore Malattie allergiche Broncopneumopatie croniche Malattie da stress Tumori professionali MALATTIA PROFESSIONALE La coerenza tra l anamnesi professionale, le conoscenze tecnologiche, le evidenze epidemiologiche e il modello causale, in assenza di altre cause efficienti, fornisce criterio sufficiente per il giudizio di causa professionale. - Elementi minimi obbligatori (Certificato medico, indicazione precisa del Datore di Lavoro, consenso alla trattazione dei dati personali, mandato di patrocinio, eventuale documentazione sanitaria). - Elementi non obbligatori ma fondamentali per una celere istruttoria (libretto di lavoro, curriculum con indicazione delle mansioni, attestati di lavoro, documentazione utile a dimostrare l esposizione ad un determinato rischio). 3
4 MALATTIE PROFESSIONALI SISTEMA MISTO Tecnopatie presenti nella tabella che godono di presunzione legale di origine Malattie tabellate Art. 3 D.P.R. PR 1124/65: L assicurazione è obbligatoria per le malattie professionali indicate nella tabella allegato n. 4 le quali siano contratte nell esercizio e a causa delle lavorazioni Tecnopatie non incluse in tabella per le quali deve essere provata la causa di lavoro Malattie non tabellate Art.13 D. Lgs. 38/2000: Fermo restando che sono considerate malattie professionali anche quelle non comprese nelle tabelle delle quali il lavoratore dimostri l origine professionale SISTEMA TABELLARE Il legislatore ha adottato DUE TABELLE (una per l industria l altra per l agricoltura) in cui sono elencate: le malattie di origine professionale le lavorazioni che possono provocarle il periodo massimo entro cui la malattia deve manifestarsi dalla cessione del lavoro per essere considerata indennizzabile 4
5 ESEMPIO MALATTIE TABELLATE MALATTIE TABELLATE E NON TABELLATE Grazie al SISTEMA MISTO trovano spazio tutte le malattie di cui il lavoratore è in grado di dimostrare la natura professionale. È a carico del lavoratore l onere di provare l origine professionale della malattia con elementi probatori che dimostrino i l effettiva esposizione ii al rischio. 5
6 MALATTIE PROFESSIONALI La diagnosi di MP (tabellata o non tabellata) deriva dalla associazione di più condizioni: I rischi lavorativi (uno o più). I tempi e le modalità di esposizione. La compatibilità della malattia nei suoi connotati clinici con lo specifico tipo di rischio. È necessario che il medico REDIGA il certificato medico di malattia professionale cheèun atto scritto con il quale il sanitario attesta fatti di natura tecnica, e quindi di interesse biologico, riscontrati personalmente nell esercizio della professione e attinenti la persona a cui il certificato si riferisce. Tempo di insorgenza della malattia: si presume dal primo giorno di assenza totale dal lavoro o dal giorno di presentazione della domanda. Insorgenza successiva: la tabella indica dei limiti di tempo e si fa riferimento al giorno di presentazione della domanda all INAIL. RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE il Medico nell espletamento della propria attività deve compiere alcuni ben precisi adempimenti medico-legali allorché evidenzi una malattia la cui eziologia potrebbe essere professionale o lavoro-correlata : a) Primo certificato medico di malattia professionale o lavoro-correlata. b) Denuncia di malattia professionale. c) Compilazione del referto. Il primo certificato deve essere rilasciato al lavoratore al quale è stata diagnosticata una delle malattie di cui al succitato D.M. del 9/4/2008 ed apre la procedura di riconoscimento della malattia professionale o lavoro correlata ai sensi degli articoli 52 e 53 del DPR 1124/65. La denuncia di malattia professionale, ai sensi dell art. 139 del DPR 1124/65 è obbligatoria ed ha soprattutto valenza a fini statistico-epidemiologici. 6
7 MALATTIE PROFESSIONALI IL PRIMO CERTIFICATO medico di malattia professionale è un atto necessario che consente all INAIL di avviare l istruttoria per l erogazione delle prestazioni nei confronti dell assicurato. La modulistica prevista dall INAIL è in triplice copia: - la copia per il lavoratore affetto da malattia professionale e la copia per l INAIL sono complete di diagnosi; - la copia per il datore di lavoro è priva di ogni riferimento alla diagnosi: Il medico consegna al lavoratore affetto da malattia professionale il certificato completo di diagnosi perché lo trasmetta all INAIL oppure lo invia direttamente all INAIL dopo aver acquisito il consenso dell interessato; il medico consegna al lavoratore affetto da malattia professionale il modulo privo di diagnosi per il datore di lavoro. Il certificato continuativo documenta il protrarsi dell inabilità temporanea assoluta. Il certificato definitivo attesta la possibilità dell assistito di riprendere le proprie mansioni lavorative. 7
8 CERTIFICATO MEDICO Generalità del lavoratore Datore di lavoro attuale Lavorazione o sostanza che avrebbero determinato la malattia Datori di lavoro esercenti tali lavorazioni se diversi dall attuale Periodo di adibizione alle lavorazioni e specifiche mansioni Sintomatologia accusata, esame obbiettivo, diagnosi, prognosi Data inizio della completa astensione dal lavoro Data di compilazione del certificato Denuncia ai sensi dell art. 139 del Testo Unico (T.U.) così come modificato dall art. 10 del D.Lgs. 38/2000. Il medico che si trovi di fronte ad una patologia presente nel Decreto 14 gennaio 2008 valutata, almeno anamnesticamente, la possibilità che vi sia un rapporto con l attività lavorativa svolta, provvede a compilare la relativa denuncia ed inviarla a: Direzione Provinciale del Lavoro Azienda Sanitaria Locale competente Inail competente in base al domicilio dell'assicurato L obbligo di denuncia circa l'origine professionale di malattie da tenere sotto osservazione ai fini della revisione delle Tabelle delle malattie professionali di cui al D.M. 9/4/2008 ha finalità prevalentemente epidemiologiche e preventive. 8
9 LA DENUNCIA DI MALATTIA PROFESSIONALE L istituto assicuratore non attiva il percorso per il riconoscimento della patologia denunciata in quanto questo avviene solo dopo che il datore di lavoro ha provveduto a segnalarne l esistenza (vedi denuncia ai sensi dell art. 52 del T.U.) La denuncia non equivale al referto. L invio della denuncia al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro non implica l avvio della procedura prevista all invio del referto. La denuncia verrà utilizzata solo a fini statistico-epidemiologici. OBBLIGO DI DENUCIA Il medico DEVE denunciare la malattia professionale tutte le volte che ha il fondato sospetto di un concorso causale e non solo quando lo ritiene altamente probabile. L omissionedidenunciaèpunitaconlasanzionepenaledell arrestofinoa3mesi o con l ammenda da 258 a Se la contravvenzione è commessa dal medico competente la pena è dell arresto da 2 a 4 mesi o dell ammenda da 516 a Inoltre rende meno difficile il percorso di riconoscimento della tecnopatia da parte del lavoratore. 9
10 OBBLIGO DI DENUCIA ELENCO DELLE MALATTIE PER LE QUALI E OBBLIGATORIA LA DENUNCIA: Lista I Malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità Lista II Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità Lista III Malattie la cui origine lavorativa è possibile ESEMPIO LISTE MALATTIE 10
11 IL REFERTO DI MALATTIA PROFESSIONALE Finalità: segnalare un episodio su cui l autorità giudiziaria è tenutata ad indagare per ricercare eventualient responsabilità penali Art. 365 c.p. prevede che coloro che esercitano una professione sanitaria e che prestano la propria opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si deve procedere d ufficio devono riferirne alla Autorità Giudiziaria. Il referto è la segnalazione da inviare all Autorità Giudiziaria e da questa segnalazione parte la procedura per il riconoscimento di eventuali responsabilità nell insorgenza della patologia. PRESTAZIONI EROGATE DALL INAIL Indennità per Inabilità Temporanea Assoluta. Indennizzo in capitale qualora la malattia abbia determinato una menomazione permanente tra il 6 ed il 15% (franchigia 0 5%). Indennizzo con rendita vitalizia (revisionabile) qualora la menomazione permanente residuata sia valutata tra il 16 ed il 100%. Rendita ai superstiti ed un assegno una tantum in caso di morte. Fornitura di apparecchi protesici, ortesi e presidi. Cure idrofangotermali e soggiorni climatici. 11
12 I PROVVEDIMENTI POSITIVI INDENNIZZABILE SENZA PAGAMENTO: la M.P. è riconosciuta ma non comporta erogazione economica REGOLARE CON INDENNIZZO: la M.P. è riconosciuta e dà diritto al pagamento delle prestazioni economiche: - indennizzo in capitale del danno biologico - costituzione della rendita - eventuale pagamento dell indennità di temporanea in caso di prognosi con assenza dal lavoro I PROVVEDIMENTI NEGATIVI ASSENZA DEL RISCHIO: nel ciclo produttivo non è presente il rischio INIDONEITA DEL RISCHIO: il rischio, pur se presente nel ciclo produttivo, non è idoneo a provocare la malattia per intensità e frequenza LA DOCUMENTAZIONE ACQUISITA NON CONSENTE IL GIUDIZIO MEDICO-LEGALE: non è stato possibile ricostruire il rischio lavorativo ASSENZA DEL NESSO EZIOLOGICO: la lavorazione esercitata non è la causa della malattia, tra lavorazione e malattia non c è un legame di causa-effetto CAUSE VARIE: assicurato renitente all invito, mancanza di consenso dell interessato all utilizzo dei dati sensibili, assenza di malattia, mancanza primo certificato medico. 12
13 MALATTIE PROFESSIONALI E INFORTUNIO SUL LAVORO: RESPONSABILILITÀ PROFESSIONALE DEL MEDICO COMPETENTE INFORTUNIO SUL LAVORO: Evento avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivatalamorteoun'inabilitàpermanenteal lavoro, assoluta o parziale. Caratteristiche della Malattia Professionale: causa violenta occasione di lavoro Adempimenti medico legali li del medico competente t il certificato medico di infortunio ha finalità assicurativo previdenziali. il medico consegna all infortunato il certificato completo di diagnosi affinchè lo trasmetta all INAIL oppure lo invia direttamente all INAIL dopo avere acquisito il consenso dell interessato; il medico consegna all infortunato il modulo privo di diagnosi per il datore di lavoro. ELEMENTI CARATTERISTICI DELL INFORTUNIO SUL LAVORO CAUSA VIOLENTA: violenta (acuta) esterna (esteriorità) rapida (concentrazione cronologica) efficiente (idoneità lesiva) OCCASIONE DI LAVORO: rischio lavorativo: generico - specifico - aggravato - elettivo finalità di lavoro Art. 2 T.U. D.P.R. 1124/65 L'assicurazione comprende tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un'inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un'inabilità temporanea assoluta che importi l'astensione dal lavoro per più di 3 giorni. 13
14 INFORTUNIO SUL LAVORO L infortunio è un evento che si è verificato per causa violenta in occasione di lavoro, da cui deriva la morte o un inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un inabilità temporanea assoluta che comporta l astensione dal lavoro per più di tre giorni. Il decreto legislativo n. 38 del 2000, che ha previsto la riforma dell INAIL, prende in considerazione, ai fini della tutela dell assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il danno biologico come ogni menomazione o e dell integrità tà psicofisica. s ca. Dall infortunio o può derivare e sia una temporanea ea inabilità assoluta di durata superiore a tre giorni, sia un danno biologico permanente. Affinché l infortunio sia indennizzabile, l Incontro della causa violenta con l organismo umano deve avvenire in situazione ricollegabile allo svolgimento dell attività lavorativa in modo diretto o indiretto INFORTUNIO SUL LAVORO Il primo certificato medico di infortunio è un atto necessario che consente all INAIL di avviare l istruttoria per l erogazione delle prestazioni nei confronti dell assicurato. E previsto dall articolo 53 del D.P.R.1124/65 e deve essere rilasciato all interessato, cioè al lavoratore infortunato che lo trasmette immediatamente al proprio datore di lavoro. La modulistica prevista dall INAIL è in triplice copia: la copia per l infortunato e la copia per l INAIL sono complete di diagnosi, la copia per il datore di lavoro è priva di ogni riferimento alla diagnosi. Il certificato deve contenere: generalità del lavoratore: giorno e ora in cui è avvenuto l infortunio; le cause e le circostanze dell infortunio, anche in riferimento a eventuali carenze di misure di prevenzione; la natura e la sede anatomica della lesione, il rapporto con le cause denunciate ed alterazioni preesistenti. 14
15 INFORTUNIO SUL LAVORO INFORTUNIO IN ITINERE (Art. 12 D.LGS.38/2000) È tutelato l infortunio accaduto durante il normale percorso di andata e ritorno dall abitazione al luogo di lavoro. È tutelato anche l evento accaduto utilizzando il mezzo di trasporto privato purché necessitato. Il cosiddetto infortunio in itinere può verificarsi, inoltre, durante il normale percorso che il lavoratore deve fare per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, oppure durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale. È stata riconosciuta l'indennizzabilità anche per l'infortunio occorso al lavoratore durante la deviazione del tragitto casa-lavoro dovuta all'accompagnamento dei figli a scuola. Qualsiasi modalità di spostamento è ricompresa nella tutela a patto che siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari. Al contrario, il tragitto effettuato con l utilizzo di un mezzo privato, compresa la bicicletta, è coperto dall assicurazione solo se tale uso è necessitato. 15
16 CASI CLINICI Malattia professionale Infortunio sul lavoro MALATTIA PROFESSIONALE Caso clinico Lavoratrice di 59 anni sindrome del tunnel carpale bilaterale (STC) addettaallamacchina dacucire a colonna Diagnosi: EMG ANAMNESI PATOLOGICA POLSO DESTRO 2008: parestesie notturne 2012: EMG gravi segni di sofferenza del nervo mediano destro, con successivo intervento di sindesmotomia i dx (assenza dal llavoro di35 giorni) i) 2014: EMG marcati segni di sofferenza del nervo mediano destro al polso prevalenti sul lato sensitivo (recidiva) 2015: EMG evidenzia STC dx peggiorata 2016: secondo intervento di sindesmotomia dx (assenza dal lavoro per 43 giorni) ANAMNESI PATOLOGICA POLSO SINISTRO 2010: comparsa di parestesie notturne 2012: EMG sindrome del tunnel carpale nervo mediano sx lieve 2016: EMG è sovrapponibile a quella del
17 MALATTIA PROFESSIONALE Caso clinico Fattori di rischio lavorativi STC vibrazioni combinazione tra postura incongrua, ripetitività, forza Fattori di rischio extralavorativi STC sesso età struttura antropometrica traumiefratturepregresse patologie croniche osteo articolari patologie metaboliche stato ormonale (menopausa) Anamnesi Lavorativa La lavoratrice ha lavorato dal 1977 al 2016: nel 70% del tempo era addetta alla cucitura di scarpe e stivali alla macchina a colonna. Ritmo dettato dalla catena di montaggio: ripetitività e alta frequenza d azione Pause solo fisiologiche: scarso tempo di recupero Rischio: tale attività comporta un sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (come emerso dalla valutazione del rischio) MALATTIA PROFESSIONALE Caso clinico Malattia professionale (STC) LESIONE GRAVE: per assenza dal lavoro > 40 giorni dopo il secondo intervento chirurgico per STC dx. Dal documento dell INAIL emerge che la STC è stata valutata con un punteggio di invalidità pari al 4% e con completo recupero della capacità funzionale. CRITERIO CRONOLOGICO: soddisfatto: inizio attività a rischio nel CRITERIO TOPOGRAFICO: valido: sollecitazione maggiore a livello del polso per presenza di postura incongrua, ripetitività e alta frequenza d azione. CRITERIO DI CAUSALITA : presente: per esposizione protratta a sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, in assenza di altri fattori di rischio. 17
18 INFORTUNIO SUL LAVORO Caso clinico Lavoratore di 48 anni Grave trauma distorsivo caviglia sinistra Diagnosi: RX ed in seguito RM Operaio edile ANAMNESI PATOLOGICA CAVIGLIA SINISTRA E.O. Limitata e dolente l escursione articolare del collo-piede e sotto-astragalica a sinistra. RX: Assenza frattura. Dolore al piede sinistro in posizione eretta prolungata. RM: Trauma contusivo-distorsivo del piede e caviglia sinistra con lieve edema della spongiosa e crolli trabecolari dell astragalo: diagnosi di sindrome algodistrofica INFORTUNIO SUL LAVORO Caso clinico CAUSA VIOLENTA: violenta (acuta) esterna (esteriorità) rapida (concentrazione cronologica) efficiente (idoneità lesiva) OCCASIONE DI LAVORO: rischio lavorativo: generico - specifico - aggravato - elettivo finalità di lavoro Trauma distorsivo caviglia sinistra Algia e limitazione funzionale dell articolazione Durante orario di lavoro ed attività lavorativa (movimentazione manuale dei carichi) Nel cantiere edile 18
19 INFORTUNIO SUL LAVORO Caso clinico Infortunio sul lavoro Grave trauma distorsivo caviglia sinistra Inabilità temporanea assoluta (superiore a 3 gg) Chiusura infortunio e rientro da malattia dopo 68 giorni 19
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