rassegna stampa RASSEGNA STAMPA 13 Gennaio 2015 IL CITTADINO Lodi Lodigiani a letto con l influenza, ambulatori e ospedali intasati

Transcript

1 Pagina 1 di 6 rassegna stampa 13 Gennaio 2015 IL CITTADINO Lodi Lodigiani a letto con l influenza, ambulatori e ospedali intasati Lettere & opinioni Per fortuna a Lodi esiste anche una buona sanità Codogno Casalpusterlengo Sant Angelo Lodigiano Pazienti sorvegliati a distanza via Internet IL GIORNO Lodi Codogno Casalpusterlengo Sant Angelo Lodigiano

2 Pagina 2 di 6 Moltissime le persone con la febbre alta, assediate anche dal mal di pancia Lodigiani a letto con l influenza, ambulatori e ospedali intasati di Cristina Vercellone Studi intasati, ma anche il Pronto soccorso e la pneumologia sono presi d assalto, resta il problema della mancanza dei letti Termometro sotto il braccio e fazzoletto in mano. In questi giorni gli ambulatori dei medici di famiglia, il reparto di pneumologia e il pronto soccorso dell ospedale Maggiore sono presi d assalto. È esplosa l influenza stagionale. La febbre, in certi casi, supera anche i 39 gradi e tende a non andarsene per due giorni di fila nonostante gli antipiretici. A dirlo sono i camici bianchi, in questi giorni impegnati a 360 gradi. «Sono giorni da incubo - commenta il presidente dell ordine dei medici Massimo Vajani -. Mi sono capitate due polmoniti in soggetti giovani nel giro di 5 giorni, molte bronchiti e poi tantissime forme influenzali che fanno proprio pensare che, come ci aspettavamo, l acuzie dell influenza stagionale sia esplosa. Abbiamo gli studi pieni di persone con febbre, tosse, rinite, astenia e dolori agli arti e diffusi in tutto il corpo. Gli ambulatori sono intasatissimi. La scorsa settimana finivo alle di sera. In genere l influenza dura circa 5 giorni, con picchi molto alti di febbre. A volte la colonnina di mercurio sale a 39 e mezzo e non si sposta per due giorni di fila, nonostante l antipiretico. Il consiglio è sempre quello di non usare l antibiotico all esordio dell influenza, ma di ricorrere alla copertura solo se febbre e tosse perdurano oltre il terzo o quarto giorno». A questa influenza si sommano poi le gastroenterite. «Moltissime persone - annota Vajani - hanno vomito e diarrea. Un tempo le gastroenteriti comparivano solo nelle stagioni di mezzo. Adesso, invece, sono presenti tutto l anno e in questi periodi influenzali si autovirulantano. Approfittano dell abbassamento delle difese immunitarie dei pazienti per intrufolarsi». «C è tanta morbilità - ammette il primario della pneumologia Luigi Negri - abbiamo tantissimi ammalati e il problema che non sappiamo dove metterli. Intasano l ospedale. Non solo il nostro, ma anche quelli vicini. Abbiamo tante bronchiti e faringiti che poi nei nostri pazienti si riacutizzano, oltre alle polmoniti virali nei giovani. Resta il problema che si era presentato nei giorni scorsi di dove ricoverare le persone». Sono stati riaperti i posti della ginecologia, ma l ospedale ha sempre

3 Pagina 3 di 6 20 posti in meno a causa dell accorpamento tra pneumologia e neurologia. Anche in questi giorni il Pronto soccorso del Maggiore è stato preso d assalto. «Dobbiamo accelerare le dimissioni dei nostri pazienti - spiega Negri - per far fronte ai malati che aspettano il ricovero».

4 Pagina 4 di 6 Lettere & opinioni Per fortuna a Lodi esiste anche una buona sanità Desidero ringraziare pubblicamente i medici e gli operatori sanitari del Pronto Soccorso di Lodi, che nei giorni scorsi si sono adoperati in modo scrupoloso, gentile e solerte nei miei confronti. Un semplice incidente domestico avrebbe potuto complicare ulteriormente le mie condizioni, già aggravate da un ictus che mi ha colpita qualche anno fa. Ho ricevuto soccorso immediato e sono stata accolta curata e monitorata nell area Osservazione del P.S. per 24h. La buona sanità esiste anche a Lodi e mi sembra doveroso sottolinearlo, condividerlo e rinnovare il mio grazie. Antonietta Sbarbaro

5 Pagina 5 di 6 Arriva la telemedicina Pazienti sorvegliati a distanza via Internet di Andrea Bagatta Nella trasformazione del Delmati in un polo d eccellenza riabilitativo, è previsto un piano per il controllo del malato anche quando si trova a casa L ospedale Delmati sarà un polo d eccellenza riabilitativo con la sorveglianza a distanza dei pazienti in riabilitazione e con i servizi distrettuali Asl integrati: Regione Lombardia ha pubblicato a fine dicembre sul bollettino ufficiale i contenuti del piano per la trasformazione di quattro ospedali della Regione in Presidi ospedalieri territoriali. Le strutture interessate sono quella di Sant Angelo Lodigiano, Somma Lombardo, Istituti clinici di perfezionamento - Poliambulatorio di via Farini e via Livigno a Milano, e Soresina - Azienda ospedaliera Maggiore di Crema. L ospedale Delmati era al centro di una sperimentazione in questo senso già dal luglio scorso, ora si entra nella fase attuativa. Contestualmente sul bollettino è stato pubblicato l elenco delle nuove 14 strutture ammesse alla prima fase di sperimentazione per lo stesso percorso seguito dal Delmati: non c è l ospedale di Casale, per il quale pure l Azienda ospedaliera della provincia di Lodi aveva chiesto un anno fa l ammissione al progetto di Presidio ospedaliero territoriale. Per il momento il Delmati resterà dunque l unico Pot del Lodigiano. Il suo progetto prevede lo sviluppo dell area internistica di indirizzo riabilitativo, in particolare il ricovero finalizzato alla stabilizzazione e alla riabilitazione del paziente cronico o post acuto, del servizio di presa in carico e di gestione dei pazienti cronici, dei servizi distrettualizzati, cioè l erogazione dei servizi distrettuali sanitari e socio-sanitari, e ancora dell ambulatorio infermieristico, della specialistica ambulatoriale già oggi in funzione e del nuovo servizio di telemedicina. Quest ultimo è un progetto integrativo dell area riabilitativa e prevede un piano per il controllo da remoto e per la videosorveglianza del paziente in riabilitazione, tramite dispositivi connessi via Internet senza fili: il paziente in riabilitazione non è più sotto controllo solo in ospedale, ma anche al proprio domicilio, secondo un concetto di medicina diffusa e a distanza ancora poco in funzione nel Lodigiano. Tutto il progetto di trasformazione

6 Pagina 6 di 6 dell ospedale Delmati in Pot è finanziato da Regione Lombardia: in questa fase arrivano 195mila euro per implementare il cambiamento. Le risorse sono così suddivise: 150mila euro saranno destinati proprio al progetto di telemedicina per il paziente in riabilitazione, altri 25mila euro serviranno per il trasloco dei servizi Asl in ospedale, infine 20mila euro saranno utilizzati per integrare e armonizzare il sistema informatico. Il passaggio dei servizi Asl in ospedale comporterà lo svuotamento di Villa Cortese, che quindi rientrerà nelle disponibilità del Comune, proprietario della struttura. In futuro, il progetto del Pot prevede una progressiva apertura e integrazione dei servizi tipici dell ospedale non per acuti con i servizi di medicina di base, fino a prevedere la presenza degli stessi medici di famiglia all interno della struttura ospedaliera. Secondo il progetto regionale, la trasformazione in Pot avverrà entro il primo semestre 2015.