(L-LIN/01-Glottologia e Linguistica) Linguistica generale 1a Strutture del linguaggio. a.a (M-Z) Anna Pompei

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1 (L-LIN/01-Glottologia e Linguistica) Linguistica generale 1a Strutture del linguaggio a.a (M-Z) Anna Pompei

2 PRAGMATICA Livello di analisi piuttosto recente, con un forte legame con la filosofia e con la semiotica. Difficile dare una definizione univoca. La pragmatica si occupa dello studio: degli aspetti del significato che sfuggono alla teoria semantica (enunciato vs. proposizione) delle relazioni tra lingua e contesto d uso della lingua in prospettiva funzionale

3 PRAGMATICA Macropragmatica Studia gli enunciati della lingua considerati nella loro interezza, come unità funzionali. vs Micropragmatica Studia gli enunciati considerati nella diversa funzione che assolvono le loro parti.

4 PRAGMATICA Macropragmatica Teoria degli atti linguistici Teoria delle implicature conversazionali

5 Importanza dell efficacia nella comunicazione Teoria degli atti linguistici (speech acts) Austin (How to do things with words) Searle

6 Teoria degli atti linguistici Vs. semantica vero-condizionale: il significato consiste nelle condizioni di verità di un enunciato (enunciati assertivi o constatativi). Maria ama Carlo Condizioni di verità esiste un entità designata da Maria essa si trova nella relazione di amare con l entità designata da Carlo esiste un entità designata da Carlo Chiudi la porta! A che ora torni a casa? Scommetto 100 che la data dell esame slitterà Vi dichiaro marito e moglie Condizioni di verità???

7 Teoria degli atti linguistici Un enunciato ha sempre un significato come atto, dunque legato al suo contesto d uso. Come atto, ha degli scopi e degli effetti, oltre a delle condizioni di buona riuscita ( condizioni di felicità ).

8 Vi dichiaro marito e moglie Teoria degli atti linguistici Condizioni di buona riuscita esiste l istituzione del matrimonio il matrimonio è celebrato secondo determinate regole il matrimonio è celebrato secondo un certo rito il rito è officiato da qualcuno ufficialmente prepostovi il rito è officiato mediante la recitazione di certe formule il rito è officiato alla presenza di testimoni, ecc. Scopo dichiarazione (asserzione) Effetto stipulazione di un contratto

9 Teoria degli atti linguistici Chiudi la porta! Scopo ordine Effetto esecuzione (o mancata esecuzione) dell ordine A che ora torni a casa? Scopo domanda Effetto risposta

10 Teoria degli atti linguistici Scopo Effetto atto illocutivo (intenzione con cui l enunciato viene prodotto: asserzione, domanda, richiesta, ordine, esclamazione, promessa, ecc.) atto perlocutivo (conseguenza extralinguistica, che la produzione dell enunciato determina).

11 Teoria degli atti linguistici Atto locutivo (forma locutiva) Atto illocutivo (forza illocutiva) Atto perlocutivo (effetto perlocutivo) produzione dell enunciato a livello fonetico, morfosintattico e semantico capacità che l enunciato ha di trasmettere l intenzione del parlante (IFI) conseguenze concrete dell enunciato

12 Teoria degli atti linguistici J.L. AUSTIN atto fonetico ATTO ESPRESSIVO J.R. SEARLE ATTO LOCUTIVO atto fàtico atto retico ATTO PROPOSIZIONALE atto di referenza atto di predicazione ATTO ILLOCUTIVO ATTO ILLOCUTIVO ATTO PERLOCUTIVO ATTO PERLOCUTIVO

13 Teoria degli atti linguistici Performativi diretti (= atti linguistici diretti) (Controllano in maniera diretta l effetto perlocutivo dell enunciato) Scommetto 100 che la data dell esame slitterà Vi dichiaro marito e moglie Mi scuso Ti nomino Alfiere del lavoro La condanno al pagamento di una multa

14 Teoria degli atti linguistici Performativi impliciti (= atti linguistici diretti) Chiudi la porta! (Ti ordino) A che ora torni a casa? (Ti domando) Mi presteresti il tuo ombrello? (Ti chiedo)

15 Teoria degli atti linguistici Atti linguistici diretti Un atto linguistico diretto si ha quando c è congruenza tra verbo performativo o IFI e forza illocutiva indicata. Se questo non accade parliamo di Atti linguistici indiretti Vuole uscire? Le consiglio di uscire. (vs. Esca immediatamente!) Suona il telefono! (vs. Ti dispiacerebbe rispondere?) Fa caldo (vs. Puoi aprire la finestra?)

16 Teoria delle implicature (conversazionali) (Grice) Si propone di spiegare come il ricevente riesca a comprendere gli impliciti contenuti in una comunicazione: Ciò che è comunicato Ciò che è detto Ciò che è implicato

17 Teoria delle implicature (conversazionali) Impliciti Suona il telefono! Fa caldo -Sai niente di Carlo? Come sta? -Ha fatto un incidente di macchina e ha ammaccato uno sportello. -Mi aiuti a preparare il tiramisù? -Non ho ancora finito di mettere a posto la mia stanza.

18 Teoria delle implicature (conversazionali) Principio di cooperazione Fornisci il tuo contributo alla conversazione così come è richiesto, in quel momento, dagli scopi o dall orientamento del discorso in cui sei impegnato.

19 Teoria delle implicature (conversazionali) Massime conversazionali Massima di Qualità cerca di dare un contributo di informazioni vere; in particolare: 1. non dire cose che ritieni false Massima di Quantità 1. fa in modo che il tuo contributo sia tanto informativo quanto è richiesto dagli scopi dello scambio in corso 2. non fornire un contributo più informativo del necessario 2. non dire cose per le quali non hai prove adeguate Massima di Relazione Massima di Modo 1. sii pertinente sii perspicuo; in particolare: 1. evita oscurità di espressione 2. evita ambiguità 3. sii breve 4. procedi in modo ordinato

20 Teoria delle implicature (conversazionali) Osservare /sfruttare le massime Massima di Quantità: Suona il telefono! Fa caldo -Sai niente di Carlo? Come sta? -Ha fatto un incidente di macchina e ha ammaccato uno sportello. Massima di Qualità: (in giornata di pioggia): Che splendida giornata! Quell uomo è una volpe! = ironia = metafora

21 Massima di Relazione: Teoria delle implicature (conversazionali) Osservare /sfruttare le massime -Mi aiuti a preparare il tiramisù? -Non ho ancora finito di mettere a posto la mia stanza. Massima di Modo: Politichese -Com è la ragazza di Mario? Non è bassa, è magra, con capelli lunghi, occhi espressivi moriamur et in media arma ruamus = hýsteron próteron ( moriamo e gettiamoci in mezzo alla mischia )

22 Analisi testuale Funzione psicagogica della parola

23 Analisi testuale Organizzazione del testo: Inventio Dispositio Elocutio (Memoria) (Actio) [Cic., De oratore]

24 Analisi testuale Deissi e anafora Dal greco deíknumi mostrare, indicare, con il termine deittici si intendono categorie lessicali e grammaticali morfemi, parole o sintagmi che codificano tratti del contesto di enunciazione e dell evento comunicativo. Si tratta, cioè, di variabilia cui è possibile attribuire un valore solo attraverso il riferimento agli elementi costitutivi dell atto di enunciazione, come accade per le parti in maiuscoletto dell enunciato seguente: LEI ORA non risponda: VENGA QUI alla cattedra ALLA PROSSIMA DOMANDA Centro deittico

25 Analisi testuale Deissi e anafora Deissi della persona io tu vs. III persona = non-persona (Benveniste) al-yā ibu colui che è assente Deissi spaziale qui/qua - lì/là questo/quello andare - venire a destra, di sopra, sotto, dietro, etc.

26 Analisi testuale Deissi temporale Deissi e anafora ora, ieri, oggi, domani, tra due settimane, un anno fa, questo giovedì categoria verbale del tempo. Deissi sociale Pronomi allocutivi Onorifici Eccellenza, Vostro Onore, Sua Altezza

27 Deissi testuale (o del discorso) Analisi testuale Deissi e anafora Più che una forma di deissi a sé stante, è un uso particolare di espressioni deittiche spaziali o temporali impiegate in riferimento all atto comunicativo non più inteso come situazione fisica, ma come messaggio. Le espressioni deittiche testuali sono cioè quelle per interpretare le quali è necessario far riferimento al cotesto, anziché a elementi del contesto, come per tutte le altre forme. Contesto = fattori costitutivi della situazione comunicativa vs. Cotesto = l intorno linguistico nel capitolo precedente - infra - nell ultima domanda

28 Analisi testuale Deissi e anafora Deissi testuale (o del discorso) vs anafora Un pronome usato come deittico testuale può riferirsi esclusivamente a una parte del testo o a una parola in esso contenuta, considerata solo in relazione al significante: Nella mia comunicazione vorrei tanto citare Van Dijk, ma non so pronunciarlo Il pronome anaforico, al contrario, deve essere coreferente al suo punto di attacco, ossia deve riferirsi alla stessa entità cui si riferisce l espressione linguistica che funge da antecedente: Ho incontrato Mario i e gli i ho chiesto come sta

29 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Efficacia predicativa e dinamismo comunicativo: un vero scambio comunicativo avviene quando c è un accrescimento graduale delle conoscenze condivise. L emittente presenta alcune conoscenze come informazioni nuove, in quanto non menzionate prima; queste costituiscono l argomento su cui dire o predicare qualcosa. Una volta introdotte, queste informazioni possono essere riprese come note anche dal ricevente, il quale può aggiungere, a sua volta, delle informazioni come nuove, da riprendersi come note e così via, fino alla fine dello scambio.

30 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Articolazione dell enunciato in Tema (gr. théma = ciò che è posto o proposto ) porzione che codifica ciò di cui si parla vs Rema (gr. rhêma = parola > ciò che è detto ) porzione che codifica ciò che si dice a proposito del Tema contenuto informativo del messaggio

31 (MICRO)PRAGMATICA Frase semplice: Questi fiori STANNO MARCENDO T R Stanno marcendo QUESTI FIORI T R Frase complessa: Teo beve molto PER DIMENTICARE LIÙ T R Per dimenticare Liù TEO BEVE MOLTO T R

32 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Enunciati senza Rema non sono di norma accettabili, mentre il Tema può mancare: -Vedo che Teo beve molto -Teo beve molto per dimenticare Liù -Sì, per dimenticare Liù -*Teo beve molto

33 Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Nella lingua orale: Intonazione non marcata Prominenza intonativa a destra Nella lingua scritta: Rema a destra

34 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Strategie di marcatezza (=messa in evidenza) Lingua orale: Prominenza intonativa: Mio fratello è arrivato ieri sera Mio fratello è arrivato ieri SERA (=non mattina) Mio fratello è arrivato IERI sera (=non stasera) Mio fratello è ARRIVATO ieri sera (=non partito) Mio FRATELLO è arrivato ieri sera (=non mio padre) MIO fratello è arrivato ieri sera (=non il fratello di Luigi)

35 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Strategie di marcatezza (=messa in evidenza) Lingua orale: Strategie sintattiche (Topic vs Focus = Tema vs Rema) Stategie di focalizzazione Anteposizione (LUISA Piero ha incontrato al cinema =non Maria) Frasi scisse (È LUISA che Piero ha incontrato al cinema =non Maria) Stategie di topicalizzazione Dislocazione a sinistra (La torta, l ha fatta la mamma) Dislocazione a destra (L ha fatta la mamma, la torta) Tema sospeso ((*Di) Giorgio, ne hanno parlato bene)

36 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Strategie di marcatezza (=messa in evidenza) Stategie di focalizzazione Frasi scisse (È LUISA che Piero ha incontrato al cinema =non Maria)

37 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Altra possibile terminologia Dato vs Nuovo Presupposto vs Asserito

38 (MICRO)PRAGMATICA Presupposizioni Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Attualmente la Francia ha un re L attuale re di Francia è calvo La freschezza di Jocca ha solo il 7% di grassi

39 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Presupposizioni di esistenza Test della negazione NON È VERO che l attuale re di Francia è calvo = L attuale re di Francia NON è calvo NON È VERO che la freschezza di Jocca ha solo il 7% di grassi = La freschezza di Jocca NON ha solo il 7% di grassi

40 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Presupposizioni di esistenza Descrizioni definite (Det + N, N proprio, pronomi personali): Articolo determinativo: Presupposizione Il direttore del museo è in ritardo Esiste un direttore del museo

41 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Presupposizioni di verità Frasi scisse È stata Giulia che ha telefonato Presupposizione Qualcuno ha telefonato Frasi subordinate (soprattutto temporali) Quando proverai una nuova emozione, avrai raggiunto la Danimarca Presupposizione Proverai una nuova emozione Frasi relative (restrittive) Presupposizione Gli studenti che si interessano di politica sono nemici di questo governo Ci sono degli studenti che si interessano di politica

42 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Altri tipi di presupposizioni Predicati fattivi (scoprire, ignorare, disapprovare, rimpiangere, essere strano che, ecc.) Mario ha scoperto che Luigi si è licenziato È strano che Luigi si sia licenziato Presupposizione Luigi si è licenziato Predicati aspettuali (iniziare, continuare, smettere, essere ancora, ecc.) Michele ha smesso di viaggiare per il mondo Presupposizione Michele viaggiava per il mondo

43 (MICRO)PRAGMATICA Analisi testuale Struttura informativa dell enunciato Altre strategie, inferenziali, per evitare asserzioni dirette Lascia che Philips ti apra gli occhi (Finché non compri un Philips li stai tenendo chiusi) Cento per cento Yoga (Yoga è una cosa ottima, del tipo di cui si vuole che sia purissima)

44 Interfacce Pragmatica / fonologia: struttura dell informazione Pragmatica / sintassi: struttura dell informazione

45 Interfacce Fonetica / morfologia: Caduta delle consonanti finali e perdita dell opposizione tra vocali brevi e lunghe > Perdita delle desinenze casuali

46 Interfacce Morfologia / sintassi: Perdita delle desinenze casuali > Irrigidimento dell ordine delle parole

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