SETTIMANALE D INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE. e reiterata incapacità a gestire qualsiasi piano di sviluppo.

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1 SETTIMANALE D INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE gazzettadelsulcis@tiscali.it Il Piano per il Sulcis della Regione Sardegna ha avuto l approvazione del CIPE in via definitiva. Al Piano vengono destinati complessivamente 127,7 milioni di euro, già assegnati in via programmatica con la delibera CIPE n. 93/2012, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) Di questi, 72 milioni di euro sono destinati a infrastrutture già individuate: strade, 30 milioni di euro; porti e nuova connessione istmo Sant Antioco, 41 milioni di euro; delimitazione zona franca Portovesme, 1 milione di euro. 55,7 milioni di euro, infine, sono destinati al bando di Idee per il Sulcis. Tutte le risorse devono essere impegnate entro il 31 dicembre 2015, data oltre la quale scattano sanzioni nella forma di decurtazioni. Il via libera definitivo alla possibilità di utilizzare queste risorse è un importante passo in avanti che permetterà di finanziare essenziali infrastrutture e importanti progetti per sperimentare nuove strade per lo sviluppo del territorio, commenta il Presidente della Regione Francesco Pigliaru. Un accelerazione resa possibile da una gestione finalmente coordinata e attiva del Piano, da un continuo e concreto lavoro serio nel merito dei programmi e da un costruttivo rapporto con il Governo. L Assessorato dei lavori pubblici della Regione e il Consorzio industriale di Portovesme sono impegnati per il rispetto della scadenza. Gli interventi sono in fase di progettazione e poi si procederà alle gare. Molto impegnativa la scadenza di fine anno per il bando di idee poiché l autorizzazione a spendere non ha lasciato tempo congruo. Si farà tuttavia ogni sforzo per avviare i progetti in tempo utile, dichiara il delegato del Presidente per il Piano, Tore Cherchi. Il primo passo concreto è aprire il centro di assistenza tecnica a Iglesias, per aiutare coloro che hanno proposto idee a trasformarle in progetti imprenditoriali. Ci siamo già organizzati. Arrivate le Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n Cagliari Carbonia Anno XXVI numero 710 del 26 Febbraio 2015 Euro 1,00 DEL PIANO SULCIS SONO CANTIERABILI SOLO I RITARDI E LE LOBBY ELETTORALI Gianni Podda Tavolo istituzionale Piano Sulcis LA SETTIMANA SANTA IGLESIENTE DIVENTA EVENTO NAZIONALE Pagina 8 ROBERTA PILI PIANISTA FAMA MONDIALE comunicazioni ufficiali, si potrà partire. L annuncio della delibera Cipe, ha commentato il parlamentare Mauro Pili, conferma che il Piano Sulcis è la più grande fabbrica di gazzosa messa in piedi da questi signori. Si tratta dell ennesimo annuncio di risorse finanziarie già annunciate all atto della farsa di 2 anni fa, dopo la fuga in elicottero di ministri e commensali. Sono risorse di 5 anni fa e continuano ad essere inutilizzate per l incapacità di Regione e Governo, sia nella fase progettuale che in quella realizzativa. Da quanto si legge dopo due anni dovrebbero ancora essere predisposti progetti e per altri versi fare ancora concorsi di idee. Siamo allo sbando più totale e alla manifesta e reiterata incapacità a gestire qualsiasi piano di sviluppo. Le dichiarazione trionfalistiche di Pigliaru e compagni sono ridicole e farneticanti. Basta rileggere le dichiarazioni di due anni fa quando dichiararono quegli stessi soldi immediatamente spendibili e cantierabili. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nemmeno un euro speso. Alla luce dei fatti è evidente che i ritardi di oltre due anni dal varo del programma Piano Sulcis la politica ha mostrato tutta la sua inconcludenza e incapacità programmatoria. Ma ciò che induce al sospetto è che di quei fondi annunciati non è ancora certo quanti finiranno in beneficio del territorio in argomento. Infatti mancano ancora i fondi per l interconnessione del bacino Tirso-Flumendosa con il sistema idrico del Sulcis come era stato annunciato. Ancora più scandaloso è il fatto che la Giunta Pigliaru abbia distolto 1 milione di euro, con propria delibera, per assecondare la vigilia elettorale di S.Anna Arresi e destinare detti fondi per la strada di Portopino. Di qui a fine 2015 quanti altri fondi del Piano Sulcis prenderanno la strada differente da quella stabilita in partenza? SULCIS La scomparsa della Provincia ha contribuito in maniera determinante ad impoverire il Sulcis. Oramai il territorio sud occidentale sardo è ricaduto nell anonimato più assoluto, perdendo persino quel suo carattere storico culturale che nei secoli, soprattutto dopo l avvento delle miniere, aveva contraddistinto l entità demografica e sociale che ruotava intorno ad Iglesias e poche altre comunità che nel frattempo avevano assunto carattere aggregativo. Pagina 6 ENNESIMA ASSOLUZIONE PER L A.D. CARLO LOLLIRI Carlo Lolliri IGLESIAS DIFENDE IL CTO Con la recente sentenza della Magistratura di Cagliari, assoluzione più ampia per non aver commesso il fatto, l Amministratore delegato di Portovesme srl Carlo Lolliri è diventato il recordman delle assoluzioni giudiziarie tra i responsabili industriali della Sardegna. Il più delle volte si è trattato di processi che avevano per oggetto presunti inquinamenti di stabilimento (Portovesme e San Gavino), ma che alla fine si è risolto in un nulla di fatto per mancanza di fondatezza dell accusa, come nell ultimo recente caso. Sta di fatto però che, ambientalismi dissennati o striscianti campagne elettorali, tutte queste accuse di attentati ambientali hanno portato il Sulcis a diventare una polveriera di sospetti e di veleni (verbali) che col tempo sono diventati molto più nocivi di quelli procurati dalle sostanze chimiche. L ultimo strascico di inquinamento era legato alla bonifica dell area Capannone al porto ereditato da Enirisorse. Di questa bonifica era stata incaricata Sindial, espressione Eni, il cui progetto di bonifica venne passato a Portovesme srl nel Quest ultima aveva eseguito le azioni di bonifica e sollecitato le istituzioni preposte (istituzioni pubbliche) a fare le opportune verifiche e, eventualmente, a rilevare lacunosità o insolvenze. Di quest ultima azione non s è mai visto alcun cenno, salvo una denuncia per inquinamento del quale è stata chiamata a rispondere, non Sindial-Eneirisorse, ma Portovesme srl. Il Pubblico Ministero, in sede di udienza al Tribunale di Cagliari, ha portato all attenzione del Giudice monocratico che la vicenda non aveva luogo a procedere perché ormai era caduta in prescrizione. Dal canto loro, gli avvocati di Portovesme srl avevano chiesto, ed ottenuto, il proscioglimento e non la prescrizione. Ma Portovesme srl qualche giorno prima era stata impegnata anche sul fronte del dissequestro di una consistente partita di pastello di piombo per la cui decisione il Giudice aveva preso altro tempo per capire, con consulenza di esperti esterni, se il pastello sequestrato era da considerare prodotto commerciale atto al trattamento (come avviene in tutto il mondo industriale) oppure se esso è da considerare rifiuto industriale, per cui prima d essere avviato ai forni per ricavarne metallo, deve subire un passaggio disinquinante. Anche su questo fronte, alla fine, il Tribunale ha dato ragione a Portovesme srl ed ha dissequestrato il pastello di piombo. Ogni altro commento si lascia a buon senso. FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Roberta Pili Pagina 11 Pagina 6 Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel Fax

2 2 numero 710 del 26 Febbraio 2015 Regione L ASSESSORE PACI ILLUSTRA I PUNTI DI FORZA DELLA MANOVRA FINANZIARIA REGIONALE La situazione è drammatica e non lascia tregua dal 2008 fra disoccupazione e crisi dei territori. Noi, in una situazione così, vogliamo provare a portare fuori la Sardegna dalla crisi: abbiamo cercato di mantenere l equilibrio dei conti pubblici come impongono Costituzione e leggi contabili ma allo stesso tempo abbiamo cercato di tracciare una forte linea di sviluppo. L ha detto l assessore del Bilancio e della Programmazione Raffaele Paci chiudendo in Consiglio regionale la discussione generale sulla manovra finanziaria per il I CAPISALDI DELLA MA- NOVRA - Questa manovra ha tre capisaldi - ha spiegato il vicepresidente della Regione - abolizione del vincolo del patto stabilità, programmazione unitaria dei fondi regionali statali ed europei, forte intervento di tipo keynesiano per sviluppare la domanda interna attraverso un piano per le infrastrutture. Quindi possibilità di spendere tutto quello che entra nelle nostre casse e dunque zero residui passivi, ovvero promesse di pagamento che non si possono mantenere, 700 milioni di opere pubbliche in otto anni per rinvigorire l economia delle imprese, attraverso l intervento pubblico, e voglio rassicurare tutti sul fatto che non ci stiamo certo indebitando, visto il progressivo abbassamento del debito e il costo del denaro quasi nullo. E poi i fondi integrati, con l obbligo di spendere prima di tutto i fondi europei e poi quelli nazionali e regionali, una vera rivoluzione culturale. L assessore Paci ha ricordato che sul Fesr per il 2015 restano da spendere 397 La bocciatura da parte della commissione europea del piano di sviluppo rurale, da sempre uno dei cardini per il finanziamento dell agricoltura in Sardegna, è la dimostrazione dell approssimazione con cui la Giunta si muove anche su temi estremamente delicati e strategici. A rischio ora ci sono oltre un miliardo di euro. Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa. La figuraccia europea sia di monito ad una maggioranza Raffaele Paci milioni, e che complessivamente sono 500 i milioni disponibili quest anno da Bruxelles, e che col via libera alla manovra finanziaria scatterà immediatamente il cofinanziamento regionale da 81 milioni di euro che permetterà di procedere con i bandi: 59 milioni sono pronti per le politiche attive per il lavoro, 73 per le imprese, 47 per cultura, sport e turismo, 165 per l agricoltura. Nessuno poi ha mai detto che la vertenza entrate è chiusa, anzi continuiamo a trattare con Roma costantemente e dopo avere ricevuto i primi 300 milioni probabilmente riusciremo a chiudere entro luglio. E un altro importante risultato è quello delle riserve erariali che restano in Sardegna per abbattere il debito pubblico di Regione ed Enti Locali, ha ricordato l assessore Paci. IRAP, TAGLIO PERMA- NENTE - Strategico e senza precedenti è poi il taglio dell Irap - l imposta regionale sulle attività produttive - abbattuta del 25% per sempre è azzerata per i primi 5 anni alle nuove imprese. A questi tagli va sommato il 20-30% di sgravio previsto dalla Legge di stabilità del governo Renzi. È l Irap più bassa d Italia, nessuno paga una tassa più bassa di quella che pagano gli che si ritiene unica depositaria della verità ma che, oltre a salire in cattedra, nei fatti sta creando un danno serio all economia della nostra Regione. Adesso la Giunta dovrà rimediare velocemente al pasticcio europeo. Ci auguriamo - dice ancora Cossa - che chi ha la responsabilità politica, ma soprattutto chi ha la responsabilità operativa agisca ora con la necessaria precisione e scrupolo quanto a indicazione dei dati e a determinazione delle strategie necessarie imprenditori sardi. Poi è chiaro che speriamo in una migliore congiuntura che, entro la fine della legislatura, ci consenta di abbassare le tasse, questo è un nostro obiettivo. PIÙ FONDI PER SETTORI CHIAVE - L esponente della Giunta Pigliaru ha poi ringraziato tutti i consiglieri per il lavoro in Commissione che ha consentito di migliorare la manovra stanziando 45 milioni in più per i settori strategici, dalla scuola alla cultura allo spettacolo fino al lavoro. E ci sono aspetti che ancora miglioreremo, per esempio il Sociale che abbiamo deciso di trattare direttamente in Aula proprio per la sua importanza, ma anche in questo settore accogliamo la sfida riformista, non possono esserci vincoli fissi per sempre, andiamo invece a vedere le leggi per capire se c è la possibilità di ridurre gli sprechi e dare risorse a chi ne ha davvero bisogno. RIFORME, SFIDA A COSTO ZERO - Infine, il capitolo riforme perché il rilancio della Sardegna non passa solo dalla manovra finanziaria: dunque lavoriamo all organizzazione di Regione e pubblica amministrazione, enti locali, urbanistica, industria, agricoltura. Ho la consapevolezza di una manovra seria che condividiamo con la nostra maggioranza: sono certo che stiamo iniziando il giusto percorso per portare la Sardegna fuori dalla crisi e dare solide prospettive di sviluppo a tutti i nostri cittadini: procediamo con grande serietà, l entusiasmo lo riserviamo al momento in cui vedremo gli indicatori sulla disoccupazione finalmente scendere. L UE BOCCIA IL PIANO DELL AGRICOLTURA PRESENTATO DALLA GIUNTA PIGLIARU Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA gazzettadelsulcis@tiscali.it Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n del 10 Giugno 1996 ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA P. IVA Abbonamento Annuo (48 numeri) ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160 CC. n Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, CORTOGHIANA Hanno collaborato a questo numero: Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa, Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane, Marcello Murru, Claudio Moica. Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, Carbonia (CA) Tel Fax Foto e articoli inviati al giornale, anche via , sono da intendersi a titolo gratuito. La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli. Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel Grafica, impaginazione, stampa e allestimento: CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax Distribuzione: Agenzia Distribuzione Pintus - Iglesias a garantire lo sviluppo di un settore in cosi grave difficoltà, che ha risentito più degli altri della incapacità di chi si è limitato con Le istituzioni europee a giocare un ruolo da comprimario. Troppo spesso la Sardegna non è stata in grado nè di individuare i problemi ne di elaborare le strategie adeguate, restando indietro rispetto alle altre regioni europee in termini di modernizzazione e di presenza sul mercato. Le conseguenze sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. LA REGIONE RISANA TUTTI I DEBITI CAUSATI DAL PATTO DI STABILITA La Regione paga un terzo dei residui passivi accumulati negli ultimi anni stanziando immediatamente 500 milioni di euro, cioè i 300 dell anticipo sulla vertenza entrate incassati il 16 gennaio e 200 degli altri 300 fuori contenzioso arrivati da Roma nelle scorse settimane. L obiettivo è riuscire a estinguere entro il 2015 l intero debito provocato dalle promesse di pagamento mai onorate a causa dei vincoli del Patto di Stabilità: si tratta di circa un miliardo e mezzo di euro. In questi anni, a causa del Patto di stabilità, si sono accumulate moltissime promesse di pagamento mai soddisfatte che hanno provocato enormi disagi a Comuni e Province, ma anche alle imprese e al mondo dell Associazionismo - dice l assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci - Da quest anno non accadrà più, grazie all accordo di luglio che ha cancellato quegli assurdi vincoli per la Sardegna. Potendo spendere tutto quello che incassiamo, riusciremo così a chiudere tutti i debiti pregressi e soprattutto non aprirne nuovi: non più promesse di pagamento, dunque, non più cifre stanziate e La Giunta regionale ha staccato il primo assegno per pagare i residui passivi con l anticipo di 300 milioni di euro della vertenza entrate incassati dallo Stato tre settimane fa, il 16 gennaio scorso: i primi 70, di quei 300, vanno alle politiche socio-sanitarie. L assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci ha dunque autorizzato il pagamento di 70 milioni di euro per le politiche sociosanitarie, rispetto alle quali l esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha la massima attenzione. Iniziamo a pagare da questo settore perché la nostra attenzione è massima per i non autosufficienti, i malati gravi che hanno bisogno di cure e assistenza continua - dice l assessore Paci - Questi sono i primi milioni erogati dai 300 dell anticipazione degli arretrati della vertenza entrate, a stretto giro seguiranno gli altri pagamenti per l Istruzione, la Cultura, il Lavoro, tutti settori strategici su cui questa Giunta vuole puntare. Iniziamo così a eliminare quei debiti accumulati negli anni, provocati dai vincoli di spesa imposti dal patto di stabilità che la Sardegna non deve più sopportare grazie all accordo del 21 luglio con lo Stato. L eliminazione del Patto - conclude il vicepresidente della Regione - permetterà di non accumulare più debiti per il futuro, perché tutto quello che viene stanziato da quest anno potrà essere speso interamente. I 70 milioni saranno dunque destinati alle famiglie in situazioni di povertà, all assistenza domiciliare per i non autosufficienti, agli handicappati e ammalati gravi. L assessore della Sanità Luigi Arru rassicura anche sugli stanziamenti per il settore previsti per quest anno dalla manovra finanziaria. Non ci sarà nessun taglio lineare alle politiche sociosanitarie, e questo voglio dirlo con chiarezza. Stiamo non spendibili ma solo certezze. I 500 milioni di euro per il pagamento dei residui sono immediatamente disponibili e, in base alle indicazioni arrivate dai diversi assessorati discusse poi dalla Giunta, sono stati suddivisi tra le principali priorità. Agli Enti Locali vanno 80 milioni di euro, destinati al Fondo Unico: Un altra importante sferzata all economia locale dopo i 70 milioni del bando a sportello, con cantieri già aperti e lavori che a settembre saranno consegnati - ricorda il vicepresidente della Regione - e un altro segnale della grande attenzione che questa Giunta ha nei confronti degli enti locali. Non solo: a quegli 80 vanno aggiunti altri 60 milioni destinati ai Lavori Pubblici per le opere delegate ai Comuni. Alla Sanità vanno 55 milioni più 70 per le politiche sociali, cifra destinata ai malati non autosufficienti, ai disabili gravi, alle famiglie in stato di povertà insomma a tutta quella parte della società verso cui questa Giunta ha grande attenzione, garantendo assistenza a chi davvero ne ha bisogno, dice il titolare del Bilancio. Saranno poi erogati 30 milioni per Pubblica Istruzione e Università, 20 per Beni culturali, spettacolo e sport, 35 all Agricoltura e in questo modo si potranno pagare prima di tutto gli indennizzi per i danni provocati dall epidemia della Lingua blu. I debiti con l Arst saranno di fatto cancellati grazie ai 43 milioni destinati ai Trasporti, e poi ci sono 34 milioni per l Ambiente,15 al Turismo, 20 all Industria e 10 al Lavoro (dalla formazione alla cooperazione fino alla sicurezza sociale). Il resto andrà a coprire altri pagamenti. Nel giro di un mese siamo riusciti a mettere sul piatto 500 milioni per pagare i residui passivi. Ovviamente stiamo continuando a lavorare prima di tutto per chiudere la Vertenza Entrate e recuperare così la parte restante dell importo che lo Stato ancora ci deve - conclude l assessore Paci - Vogliamo chiudere la partita dei debiti entro quest anno, in modo da ripartire nel 2016 con la certezza di non dover più pensare al passato ma di poterci concentrare solo sulle cose da realizzare nel presente e per il futuro della Sardegna. FONDI PER LE POLITICHE SOCIO-SANITARIE analizzando la complessa situazione del settore con le parti sociali e le associazioni, con un obiettivo chiaro e preciso: tutelare al massimo chi ne ha bisogno, e garantisco che nessuno che ne abbia davvero bisogno sarà privato del sussidio da questa giunta. In Sardegna c è una spesa sociale molto alta - sottolinea l assessore Arru - E situazioni di inappropriatezza su cui vogliamo far luce mettono a rischio la tutela dei più deboli nei confronti dei quali l attenzione è invece massima e costante. Oggi eroghiamo 70 milioni di euro, e sono i primi in assoluto dei 300 degli arretrati della vertenza entrate incassati pochi giorni fa. L esecutivo di cui faccio parte - conclude il titolare della Sanità - dimostra così ancora una volta la sua attenzione a situazioni di povertà, ai disabili, ai malati non autosufficienti e al welfare della Sardegna.

3 Lavoro numero 710 del 26 Febbraio LA POLITICA E LE SCORIE DI GENNA LUAS Massimo Carta Genna Luas Portovesme S.r.l. COMUNE DI CALASETTA C.A.P PROVINCIA DI CARBONIA - IGLESIAS C.F Telef. 0781/ Fax IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AREA TECNICA AVVISA E depositato presso la Segreteria Comunale dell Ufficio Tecnico per un periodo di giorni trenta (30) consecutivi, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso, la seguente delibera adottata dal Consiglio Comunale: - n. 33 del 29/11/2013 Adozione Piano Utilizzo dei Litorali (PUL) Il Piano di Utilizzo dei Litorali è visionabile anche sul sito istituzionale: amministrazione trasparente pianificazione e governo del territorio. Chiunque fosse interessato, può presentare osservazioni e/o opposizioni nei trenta giorni successivi al trentesimo giorno da quello della pubblicazione del presente avviso all albo pretorio. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO AREA TECNICA Istr.re Dir.vo D4 Geom. Fois Giampaolo Il merito di aver bonificato e riqualificato il vecchio sito minerario di Genna Luas, cancellando velenosi percolati di rame ed altri minerali abbandonati a cielo aperto dopo la cessazione dell attività estrattiva, non è valso a tranquillizzare certa parte di pubblica opinione che nei giorni scorsi hanno dato luogo all ennesima pubblica discussione su insofferenti presunti inquinamenti originati dall abbancamento, in quel di Genna Luas, dei rifiuti, inertizzati, della lavorazione del polo integrato piombo-zinco di Portovesme. La discussione è avvenuta in Consiglio comunale di Iglesias, la cui aula ha fatto il pieno che non si vedeva da tempo. A dare origine all argomento era stato il gruppo formato dai Consiglieri Valentina Pistis, Giorgio Carta, Alberto Cacciarru, Piero Serio e Andrea Pilurzu i quali avevano chiesto la presenza dei vertici aziendali di Portovesme srl che gestisce il polo piombozinco nell area industriale di Portovesme e di San Gavino. Le paure e i sospetti dei Consiglieri richiedenti la seduta (sull utilizzo dei fumi di acciaieria, sulla tipologia dei rifiuti conferiti in discarica, sull impatto ambientale e sulle conseguenze per la salute) sono stati fugati fin dall inizio dal geologo Franco Cherchi che, a nome della società metallurgica, ha doviziosamente illustrato, con documenti inconfutabili, la condizione in cui versava Genna Luas prima dell intervento e l attuale stato riportato a condizioni non solo ambientalmente bonificato sotto l aspetto paesaggistico, ma anche sotto il profilo del recupero delle falde acquifere sottostanti. La posizione del gruppo politico che ha chiesto la convocazione del Consiglio è stata illustrata da Valentina Pistis la quale, con l intento di dar sfoggio della conoscenza della normativa prescrittiva sulla discarica in argomento, ha finito per incartarsi con le sue stesse argomentazioni che, vuote di verifiche tecniche, hanno fatto buon gioco alla stessa azienda per la quale ha risposto l Amministratore delegato Carlo Lolliri. Ed è stato proprio l Amministratore delegato Lolliri che ha portato diversi Consiglieri a schierarsi (qualcuno si è persino complimentato) dalla parte della società che ha impiantato la discarica per rifiuti industriali più moderna d Europa e tra le poche a livello mondiale per la sua sicurezza. Lolliri ha testualmente detto che l Arpas è stata tre mesi fissa in discarica per verificare il grado di radioattività, con risultati decisamente rassicuranti. In stabilimento, dal 2006 al 31 dicembre 2014, siamo stati controllati 340 volte dalla ASL, 270 volte da PM-Arpas, 3 volte dall Ispra (Ministero). Il presidio della salute, ha aggiunto Lolliri, viene quotidianamente garantito dalle 700 unità lavorative dirette e dalle 530 unità della società d appalto. Però, ha concluso l Amministratore delegato di Portovesme srl, noi abbiamo fatto il nostro dovere, dotandoci anche di un portale radiometrico per misurare la radioattività dei prodotti in entrata, e difendiamo il nostro lavoro portato avanti da soli sardi. Se la politica vuole chiudere gli stabilimenti faccia pure, noi ci opporremo perché abbiamo lavorato nel rispetto della legge. Sul lavoro non si può giocare a cuor leggero insinuando sospetti. Se gli obiettivi sono diversi da quelli del rispetto del lavoro e della salute pubblica si dica, ma non si può buttare sospetti su chi lavora e produce. In ultima analisi, ha concluso Lolliri, invitiamo tutti i Consiglieri comunali di Iglesias a venire a visitare Genna Luas e lo stabilimento di Portovesme. Così si capirà in quale modo lavoriamo. Sul proseguo del dibattito hanno espresso valutazioni positive, sia pure con differenti sfumature e apprezzamenti, i Consiglieri Chessa, Scarpa, Melis, Cicilloni, Serio e Carta. Via Su Pranu, Santadi (CA) tel fax Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel Fax SINDACO (Prov. Carbonia Iglesias) Vice SINDACO UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO UFFICIO ASSESSORI CALASETTA - Piazza Belly - Centralino

4 4 numero 710 del 26 Febbraio 2015 Politica L ENERGIA IN SARDEGNA PUNTO DI DEBOLEZZA MIGLIORARE L ASSETTO INFRASTRUTTURALE Centrale Enel L energia rappresenta infatti un fattore strategico per qualsiasi attività produttiva, appartenga essa al settore industriale, a quello artigianale, al comparto turistico o a quello agricolo e agroindustriale. E una componente essenziale che gioca il proprio ruolo sia in termini di disponibilità, efficienza e continuità, sia e soprattutto in termini di costo. Costo che rappresenta, per le imprese che operano in Sardegna, un fortissimo elemento di debolezza, che amplifica le oggettive diseconomie derivanti dalla condizione di insularità, ancor più evidenti in un periodo di grave crisi come quello attuale. La situazione economica che stiamo attraversando richiede con urgenza scelte importanti. E indifferibile definire percorsi, azioni e modalità operative per consentire un recupero di competitività delle nostre imprese. Fondamentale, appare in tal senso, come da tempo sosteniamo, completare ed adeguare alle esigenze di un sistema produttivo moderno il complesso infrastrutturale della regione. La carenza di infrastrutture continua infatti ad essere un handicap difficilmente superabile, minando in partenza la competitività delle imprese sarde. Ed in questo quadro il sistema energetico del territorio è di fondamentale importanza. La salvaguardia dell economia che ancora sopravvive e la difesa ed il rilancio della competitività del sistema produttivo passano anche attraverso un adeguata politica energetica. Il settore energetico ha infatti un ruolo fondamentale nella crescita economica, sia come precondizione strutturale, sia come fattore di sviluppo. E infatti un comparto in continua espansione a livello mondiale, caratterizzato da elevati tassi di investimento, portatore di innovazione e di attività indotte. Purtroppo l Italia è uno dei pochi Paesi europei che per oltre 25 anni non ha avuto un Piano nazionale strategico per l energia, e l assenza di una chiara condivisione delle priorità nella politica energetica ha certamente giocato un ruolo fortemente negativo, a danno delle imprese e dei cittadini. E invece indispensabile poter contare su una strategia energetica che, individuando gli obiettivi principali da perseguire, tracci le scelte di fondo e definisca le priorità d azione, pur nella consapevolezza di operare in un contesto fluido, complesso e in continua trasformazione, con la necessità quindi di monitorare costantemente lo scenario e di aggiornare, appena necessario, obiettivi e strumenti. Determinate scelte, inoltre, devono essere assunte non solo a livello di nazione ma anche a livello di regione, soprattutto in un contesto così delimitato come la Sardegna, le cui peculiarità, a partire dalla storica e anacronistica indisponibilità del metano, richiedono analisi e valutazioni specifiche. Ed è giunto il momento di scegliere. Non c è più tempo per rinviare. Le imprese, ma anche i cittadini, chiedono con urgenza di non subire ancora il differenziale di costo rispetto all energia disponibile sul continente, superando finalmente un divario storico e ormai insostenibile. Perché ridurre i costi di produzione e i prezzi al consumo dell energia può essere uno dei più efficaci strumenti per restituire competitività alle imprese sarde sui mercati nazionali ed internazionali, con effetti positivi anche sulla capacità di spesa dei cittadini. Naturalmente alcune scelte possono non trovare tutti d accordo, possono risultare impopolari soprattutto nel breve periodo. Ma bisogna saper guardare lontano, bisogna valutare obiettivamente costi e benefici, disagi e vantaggi, e non rigettare aprioristicamente, o ancor peggio strumentalmente, programmi e progetti di potenziale utilità per la collettività. Occorre resistere alla sindrome per cui, pur essendo di fronte ad iniziative utili e possibili, si rifiuti la loro realizzazione sul proprio territorio a causa di eventuali e presupposte controindicazioni sull ambiente locale, nonostante gli elevati standard tecnologici e di sicurezza su cui oggi si può contare. Se ogni cittadino affrontasse le nuove iniziative con questo atteggiamento si arriverebbe al paradosso di non poter realizzare nessun impianto o manufatto in nessun luogo, seppure valido e utile alla comunità, perché non gradito nel territorio di insediamento. Insomma, tutto potrebbe essere fatto, purché altrove Un ultima considerazione riguarda un aspetto a mio avviso assai rilevante: ovvero il sistema di governance in materia energetica. L eccessiva frammentazione delle competenze tra Stato e Regioni e tra i diversi settori dell Amministrazione, talvolta non dialoganti tra loro, ha di fatto rallentato la capacità di investimento delle aziende nel campo energetico, provocando anche ricadute negative in termini di maggiori costi causati dalla minore efficienza del sistema. La governance del settore energetico dovrebbe invece assicurare tempi certi ed accettabili nello svolgimento delle procedure autorizzative di progetti e investimenti. Occorre intervenire per superare le barriere burocratiche e amministrative, ridurre i tempi autorizzativi, evitare gli iter parcellizzati tra soggetti chiamati a pronunciarsi a diversi livelli. Occorre attuare finalmente, e non solo nel settore dell energia, una decisa semplificazione e sburocratizzazione dei percorsi autorizzativi, nel rispetto dei principi di trasparenza e di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. COMUNE DI MASAINAS Prov. Carbonia - Iglesias BANDO DI GARA Affidamento servizio di gestione del cantiere comunale per l occupazione denominato interventi inerenti l aumento, rinaturalizzazione e ricostituzione boschiva di un area comunale in Località Monte Pisanu, e di salvaguardia e messa in sicurezza del patrimonio ambientale in aree pertinenti il reticolo viario Comunale annualità 2012 Il servizio ha per oggetto la gestione di cantieri comunali per l occupazione in favore di cittadini che, non usufruendo di altre sovvenzioni pubbliche o indennità di disoccupazione e/o mobilità, si trovino in condizioni di disoccupazione o inoccupazione. Destinatari: l utenza è costituita da: n. 23 (ventitre), soggetti costituiti da: n. 1 capo cantiere con diploma di scuola media superiore; n. 1 Operaio qualificato Motoseghista; n. 1 operaio qualificato Muratore; n. 20 operai comuni; a tutti sarà applicato il C.C.N.L. del settore Idraulico Forestale, il periodo di assunzione è di circa n. 16 settimane articolate per n. 25 ore settimanali per un totale complessivo di 390 ore lavorative per dipendente. L importo complessivo a base di contratto ammonta ad euro ,84 oltre all I.V.A. in misura di legge, di cui : euro ,92 oltre all I.V.A. in misura di legge soggetti a ribasso (per oneri di gestione e- materiali e noli); euro ,92 oltre all I.V.A. in misura di legge non soggetti a ribasso. Termini di presentazione dell offerta. Il plico contenente l offerta -pena l esclusione dalla gara -dovrà pervenire all Ufficio del Protocollo del Comune di Masainas a mezzo raccomandata del servizio postale, ovvero mediante agenzia di recapito autorizzata o mediante consegna diretta, entro il termine perentorio delle ore del giorno 03/03/2015. Il Responsabile del Servizio Geom. Gianfranco Diana LE ACQUE DI COQQUADDUS SANT ANTIOCO HANNO AMPIE PROPRIETÀ TERAPEUTICHE OCCORRE REALIZZARE LE TERME DEL SULCIS Il Movimento Partite Iva, appresa la notizia dell autorevole pronunciamento del Ministero della Salute in riferimento alle proprietà terapeutiche dell Acqua Coqquaddus (Sant Antioco), scrive al Presidente Pigliaru, alla Giunta, al Commissario della ex Provincia di Carbonia Iglesias, e al Sindaco di Sant Antioco, perché si attivino rapidamente nel valutare tutti i positivi e benèfici effetti del progetto di realizzazione di una struttura turistico-sanitaria nel Sulcis. Terre benedette quelle di Coqquaddus, le cui acque sono state riconosciute dal Consiglio Superiore di Sanità eccellenti per la balneo-fangoterapia, nel trattamento delle malattie artroreumatiche e nella cura delle malattie dermatologiche e delle patologie vascolari periferiche. «Ora si valorizzino nel migliore dei modi queste terre, dal quale sgorgano le acque ricche di sostanze curative afferma Paolo Bullegas, presidente del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente. La nostra comunità potrà trarne ampi benefici dalla realizzazione della stazione termale. Primo fra tutti il vantaggio di ricevere le cure senza dispendiosi viaggi oltre tirreno; senza trascurare poi l immediato effetto per le imprese locali e le maestranze necessarie che potranno partecipare alla Le istituzioni politiche non si dimentichino dei lavoratori della ex Ila, oggi Port.all. Subito misure alternative di sostegno al reddito e incentivazione all esodo. Da troppo tempo questi padri di famiglia attendono un aiuto concreto da parte di una politica che sembra tutto fuorché interessata alle loro sorti. E parliamo di lavoratori che, oltre a non intravvedere all orizzonte segnali positivi in merito alla riapertura dello stabilimento, a breve dovranno fare i conti con la totale assenza di ammortizzatore sociale. Per loro, dimenticati e messi in un angolo come se fossero l ultimo dei pensieri di questa Giunta regionale, non è previsto alcun sostegno al reddito futuro. Concluso il periodo della cassa integrazione e della mobilità in deroga, si avvicina inesorabile lo spettro della disoccupazione. Dunque: fame, miseria e disperazione. Non possiamo voltarci dall altra parte lasciandoli soli a combattere contro il loro destino. È à ora che la politica torni a fare il Paolo Bullegas realizzazione dell opera, nonché al successivo positivo impatto sull occupazione permanente della struttura in esercizio». L Investimento previsto dalla società proprietaria dei terreni, Re.No. Srl, è imponente: circa 20 milioni di euro, per la realizzazione di una splendida opera che coniuga le cura della persona con il relax a cinque stelle. Ma per procedere è innanzitutto necessaria la modifica della destinazione d uso del sito. Infatti le acque terapeutiche sgorgano su terreni del Comune di Sant Antioco classificati ad uso agricolo, ed il progetto può prendere corpo solo grazie al via libera della Regione attraverso lo strumento dell Intesa. Si tratta di una fondamentale valutazione dell interesse strategico alla modifica della destinazione d uso dei terreni, considerata la preziosità delle sue acque. Per questo il Movimento Partite Iva scrive alle Istituzioni preposte. «Valorizzare la risorsa delle acque termali in coerenza e in linea con la vocazione turistica del territorio, nonché nel rispetto dell ambiente e del suo paesaggio, assume carattere prioritario». - scrive Bullegas - «Il Sulcis si appresta a cambiare modello economico ottimizzando ogni singola risorsa; questa è la strada giusta per invertire il processo di declino». L iter autorizzativo per il rilascio della concessione urbanistica è dunque nelle mani della Regione. «Le imprese e la comunità attendono con ansia il via libera; si tratta di un intervento che rientra pienamente nella programmazione strategica del nostro territorio, capace di favorire un nuovo processo economico. Si realizzino le terme del Sulcis» conclude Bullegas. A SOSTEGNO DEI LAVORATORI EX ILA suo dovere e si assuma l impegno di risolvere questa situazioneinizio del segnalibro [RTF:}_GoBackFine del segnalibro RTF:}_GoBack drammatica. E forse è il caso che ci si concentri esclusivamente sui lavoratori, al di là delle difficoltà inaccettabili che il progetto di riavvio della fabbrica sta incontrando. Non possono essere le maestranze a pagare il prezzo altissimo di una politica inconcludente e di una burocrazia incancrenita. Per questo è doveroso che si faccia una ricognizione delle risorse a disposizione, andando, se necessario, a raschiare il barile del Contratto d area del 1999, per verificare la possibilità di attuare misure alternative, come l esodo anticipato alla pensione per chi in possesso dei requisiti. Ma sia chiaro che nessuno deve essere lasciato indietro. Trovare rimedio alla situazione degli operai ex Ila deve essere la priorità e gli assessorati regionali competenti, con la collaborazione della gestione commissariale della ex Provincia di Carbonia Iglesias, devono immediatamente mettersi al lavoro per porre un argine alla disperazione di queste cittadini del Sulcis Iglesiente. E sono convinto che questo impegno debba essere fatto proprio anche dai parlamentari e dai Consiglieri regionali del territorio. Nessuno può rimanere indifferente di fronte alla situazione, estremamente difficile, dei lavoratori ex Ila. Occorre il sostegno di tutti. Ignazio Locci Consigliere regionale Forza Italia Sardegna Ancora non sono iniziati i lavori d investimento viario, relativi al Piano Sulcis, che già qualcuno ha rimodulato i vari capitoli di spesa. Questa operazione ha il sapore elettorale perché aggiunge alle località beneficiarie dei previsti interventi (Carbonia-San Giovanni Suergiu-Giba-Nuxis con strade SP 77-SS 195-SS 293) anche Sant Anna Arresi (1 milione di euro alla vigilia delle amministrative) per la strada che arriva a Portopino. Il sospetto scaturisce dalla contorta deliberazione di Giunta regionale n 5/10 del 6 febbraio scorso: Programma Viabilità Interventi Risorse Ente attuatore Piano Sulcis S.S. 195 Adeguamento strada di collegamento S. Giovanni Suergiu-Giba (S.S. 195) e messa in sicurezza Strada Giba RIMODULAZIONE PIANO DEL SULCIS - Nuxis (S.S. 293) - Sub intervento 1 dal km al km della S.S. 195? ANAS Piano Sulcis S.S. 293 Adeguamento strada di collegamento S. Giovanni Suergiu-Giba (S.S. 195) e messa in sicurezza Strada Giba - Nuxis (S.S. 293) - Sub intervento 2 dal km al km circa della S.S. 293 ANAS Piano Sulcis S.S. 293 Adeguamento strada di collegamento S. Giovanni Suergiu- Giba (S.S. 195) e messa in sicurezza Strada Giba - Nuxis (S.S. 293) - Sub intervento 3 dal km al km circa della S.S. 293 ANAS Piano Sulcis S.S. 126dir S.S. 126dir Circonvallazione di Sant Antioco ANAS Piano Sulcis SP 73 Messa in sicurezza della SP 73 dal km al km Comune Sant Anna Arresi Piano Sulcis SP 77 Adeguamento della strada SP 77 alla categoria C Comune San Giovanni Suergiu Piano Sulcis S.S. 126 Nuovo collegamento terrestre nell istmo con l isola di Sant Antioco ANAS TOTALE ?

5 In Primo Piano numero 710 del 26 Febbraio L analisi dei principali indicatori relativi alla capacità ricettiva e al movimento turistico viene effettuata con l ausilio dei dati provvisori forniti dall Ufficio Turismo dell ex Provincia di Carbonia Iglesias, riferiti all anno Complessivamente nella Provincia la capacità di accoglienza offerta da esercizi ricettivi classificati è di posti letto distribuiti in 213 strutture: Il settore alberghiero assomma il 51,3% dei posti letto disponibili mentre il comparto extralberghiero, rappresentato da strutture all aria aperta e alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, costituisce il 37,3% dell offerta di posti letto classificata; i Bed & Breakfast con 583 posti letto distribuiti in 124 strutture caratterizzano la rimanente offerta ricettiva classificata. Sotto il profilo della qualità dell offerta prevalgono le strutture alberghiere di categoria tre stelle con posti letto distribuiti in 40 strutture. Non si rilevano alberghi di categoria 5 stelle mentre le strutture di categoria 4 stelle sono 9 e offrono 745 posti letto. Nel 2009 l offerta ricettiva della Provincia di Carbonia Iglesias, in termini di posti letto, costituiva il 2,75 % dell offerta totale regionale, collocando la Provincia di Carbonia Iglesias al penultimo gradino fra le Provincie della Sardegna. La distribuzione territoriale dell offerta ricettiva evidenzia la concentrazione dell offerta negli ambiti costieri a conferma che il prodotto turistico di maggior richiamo, come nel resto della Sardegna, è quello marino balneare. Le località con la maggiore disponibilità di posti letto sono Sant Antioco (1.462 posti CONDIZIONE RICETTIVA DEL SULCIS IGLESIENTE PIU CHE EVIDENTE LA SCARSA VOCAZIONE TURISTICA letto), 33 Sant Anna Arresi (985), seguono Calasetta (658), Carloforte (608) ed infine Iglesias (454). Nel 2009 si è registrato un aumento complessivo di arrivi e presenza rispetto all anno precedente. Gli arrivi registrati sono stati di unità, pari ad un aumento del 2,62% rispetto al E aumentato anche il numero delle notti trascorse dai clienti con oltre presenze in più rispetto al 2008, che rappresentano l indicatore principale per misurare il valore economico del movimento turistico complessivo. Dall analisi emerge un trend positivo in termini di arrivi e presenze. Nell anno 2009 sono stati rilevati pernottamenti nelle strutture ricettive. Le località turistiche che registrano i flussi turistici più importanti sono Sant Antioco e Sant Anna Arresi, seguite da Calasetta, Carloforte e Iglesias. Relativamente ai mercati turistici di riferimento la componente italiana con circa il 70% delle presenze rilevate nelle strutture ricettive è ancora predominante (7 turisti su 10 sono Italiani). La Lombardia con presenze negli esercizi ricettivi è la regione italiana che fa registrare il maggior numero di pernottamenti nella Provincia a seguire rilevano le presenze dei turisti provenienti da altre zone della Sardegna (32.300), seguono il Piemonte e il Lazio. La Germania risulta il mercato straniero più vivace con arrivi e presenze che Lu Hotel - Carbonia rappresentano rispettivamente quote del 24% e del 25% della componente straniera dei turisti. La presenza dei turisti stranieri sul territorio appare ancora inadeguata: la componente estera del turismo ha in se le caratteristiche necessarie per riequilibrare i processi di fruizione del territorio al momento connotati dalla duplice concentrazione spazio temporale del turismo che nuoce all integrazione con gli altri settori di qualità dell economia locale. È ormai dimostrata, infatti, la maggiore propensione dei turisti stranieri S.O.S. FAMIGLIA - IGLESIAS AIUTIAMOCI AD EDUCARE S.O.S. Famiglia è un gruppo di lavoro sui temi dell educazione nato spontaneamente ad Iglesias fra alcuni genitori con figli in età scolare. Dal 2013 organizza incontri di autoformazione per genitori sui temi dell educazione, aperti anche ad educatori professionali e docenti. Per quanto riguarda l itinerario 2015 si segnala in particolare il primo incontro dedicato al dialogo fra genitori e scuola con l intervento della Maestra Enrica Ena (blogger, esperta in apprendimento cooperativo e flipped classroom). L incontro si è svolto presso l ex sede scout della Chiesa del Cuore Immacolato di Iglesias, sabato 21 febbraioscorso. Wsso era aperto alla cittadinanza. Contemporaneamente è stato attivato un servizio di animazione per i bambini dei partecipanti. Nei prossimi mesi, pedagogisti, docenti, genitori, psicologi dell età evolutiva, economisti, si alterneranno e tratteranno, con il coinvolgimento attivo dei genitori partecipanti, temi quali: sentimenti, sessualità, affetti negli adolescenti, la cultura del gender, la famiglia tra crisi e consumismo, i rapporti con la scuola. Il rilancio del turismo sardo ha percorso una tappa importante alla 35esima edizione della Borsa internazionale del turismo, la più prestigiosa fiera di settore in Italia e una delle maggiori al mondo. Un segnale molto incoraggiante e soddisfacente per i professionisti isolani, un riscontro confortante per la capacità organizzativa della Regione, anche in vista dell Expo e, in generale, un successo per la Sardegna. Così l assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi in conclusione dell appuntamento milanese. Una Bit all insegna di un intensa attività promozionale e commerciale. Centinaia gli incontri all interno dello stand isolano, quest anno un vero e proprio business center, dove la domanda nazionale e internazionale ha potuto apprezzare la vastità e la qualità dell offerta ricettiva e la proposta di prodotti tematici innovativi e integrati, molti dei quali incentrati sul benessere e sulle eccellenze. Ben 69 operatori isolani, accreditati dall assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in rappresentanza di tutte le categorie del comparto ricettivo, hanno avuto modo di intrecciare relazioni, promuovere la loro offerta e chiudere contratti con tantissimi buyers italiani e stranieri. È stato un appuntamento imperniato sulla nuova strategia promozionale che prevede il rafforzamento del marketing territoriale e la creazione di nuovi prodotti ispirati a sostenibilità ambientale, eccellenze enogastronomiche, benessere e patrimonio culturale, riassunti nel claim Isola della qualità della vita. Abbiamo tenuto fede al nostro presupposto di partenza - continua l assessore - ossia dare spazio e priorità agli operatori, veri protagonisti, con la Regione a fare da supporto e cabina di regia: la loro soddisfazione per l andamento delle contrattazioni è il nostro miglior risultato. Abbiamo ottenuto ottimi riscontri: è stato un interessante test di preparazione dell imminente Esposizione universale di Milano. I giganti di Mont e Prama, ambasciatori della Sardegna all acquisto di quei beni dell agroalimentare e dell artigianato tipico di cui il territorio è ricco e sui quali si basano le politiche di completamento dell offerta turistica del territorio. LA SARDEGNA ALLA BORSA DEL TURISMO A MILANO Francesco Morandi nel mondo, hanno trovato un importante spazio di promozione alla Bit: È iniziato un percorso di valorizzazione delle eccellenze culturali - sottolinea l esponente della Giunta Pigliaru - che vede nei Giganti il perno fondamentale intorno al quale costruire un progetto di comunicazione. La Regione ha avviato una prima fase dedicata al mercato nazionale, attivando una promozione multicanale, alla quale si affiancherà più avanti nel tempo un articolato e ambizioso progetto internazionale. Altro tassello fondamentale è quello dell innovazione tecnologica: Abbiamo in programma - conclude Francesco Morandi - la realizzazione di una web agency regionale, diretta a favorire le strategie digital e social marketing, una ristrutturazione delle funzionalità del portale web e un ripensamento dell osservatorio regionale, componenti essenziali per proseguire nel trend di crescita dell annata appena conclusa (11 milioni e mezzo di presenze turistiche sino al 30 novembre 2014, +9% rispetto al 2013) e riposizionare l immagine della Sardegna sui mercati nazionali e internazionali.

6 6 numero 710 del 26 Febbraio 2015 Politica ALLARME NEL SULCIS IGLESIENTE SEMPRE PIU POVERO DI SERVIZI Marco Massa Il giorno11 febbraio scorso si è svolto un incontro ufficiale del Commissario Straordinario della ASL 7 Antonio Onnis con la Commissione Sanità del Comune di Carbonia sul tema del piano di riorganizzazione dell offerta sanitaria nel Anche coloro che non vedevano di buon occhio l istituzione della Provincia Carbonia Iglesias (meglio Sulcis Iglesiente) si sono ricreduti. Il territorio sud occidentale sardo è ricaduto nell anonimato più assoluto, perdendo persino quel suo carattere storico culturale che nei secoli, soprattutto dopo l avvento delle miniere, aveva contraddistinto l entità demografica e sociale che ruotava intorno ad Iglesias e poche altre comunità che nel frattempo avevano assunto carattere aggregativo. Questa parte di Sardegna già nel 1807 era stata elevata a rango di Provincia (fino al 1859) con Capoluogo Iglesias. Dopo poco più di due secoli il Sulcis Iglesiente (2001) è stato rieletto Provincia che però la becera politica ha voluto cancellare con un referendum pasticciato e inapplicato nelle sue articolazioni imposte dai risultati delle urne. Sta di fatto che il Sulcis Iglesiente, ormai senza Provincia ( di cui resiste una mortificante gestione commissariale), sente il vuoto di attenzioni pianificatorie e programmatorie malgrado la Regione continui ad erogare contribuzioni per servizi come se l Ente Provincia fosse ancora in piedi. Sono le stoltezze della politica che non riesce a trovare coerenza né con Se stessa né con gli atti da Essa adottati. In questo vuoto politico del territorio, già penalizzato dalla chiusura delle miniere metallurgiche e dei più grossi stabilimenti industriali di Portovesme, ora si sta attitando su Carbosulcis e Igea, ormai destinate anch esse a conoscere l oblio. Sono anche questi segni di un graduale depauperamento del territorio il cui futuro si profila assai incerto sia sotto il carattere economico, che sotto l aspetto sociale. Che il degrado e la cancellazione dei servizi più importanti, oltre la Provincia, siano in fase di lenta agonia, lo certificano la precedente razionalizzazione della tranquillizzante presenza delle Forze dell Ordine, la recente cancellazione dei Tribunali, il ridimensionamento di scuole e uffici postali, il taglio dei collegamenti pubblici. In futuro c è in predicato anche la soppressione della sede vescovile, anche se, pare sulla carta, la Diocesi (almeno come nome) rimarrebbe in piedi. Si tornerebbe come era stato fino al Nel taglio dei servizi potrebbero rientrare anche i Vigili del Fuoro. E un chiaro declino del territorio, il cui potere pubblico non trova amalgama sufficiente per riuscire ad imporre, con chiare linee programmatorie e personaggi di non compromesso retaggio, un nuovo modello di sviluppo. Addirittura si boicottano persino i progetti capaci di riqualificare il mondo produttivo e occupativo, offrendo nel contempo reddito e ossigeno alle esauste cassa delle famiglie. Senza nulla togliere al consolidato settore industriale, il primo a nascere in Sardegna secoli addietro, il Sulcis Iglesiente vuole puntare, per riscattarsi dai tanti torti subiti dalla politica, a migliorare il suo patrimonio culturale e turistico; la sua territorio del Sulcis-Iglesiente. L incontro ha permesso di illustrare la bozza del progetto di revisione organizzativa dell Azienda, non solo del settore ospedaliero, ma anche delle Cure primarie e della Prevenzione, in relazione a quanto Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) Carloforte eccellenza agricola che trova nel vino Carignano (ma non solo) l ambasciatore di qualificata referenza; il comparto zootecnico con le sue produzioni derivate; la pesca che annovera il tonno rosso come preziosità; l enogastronomia fatta di antiche o rivisitate ricette; l accoglienza aperta e sincera capace di abbattere steccati generazionali e di cultura diversa. A ben guardare, questi obiettivi sono tutti a portata di mano, solo se le piccole Amministrazioni locali sapessero mettere in campo lo stare insieme e la condivisione. In questo lavorio di collaborazione, una parte importante possono giocare le tante Associazioni locali che, fungendo da stimolo verso i propri politici, potrebbero diventare la coscienza critica di ogni singola comunità che si riconosca nel progetto di stare insieme. IL COMMISSARIO ASL 7 ANTONIO ONNIS HA ILLUSTRATO IL PIANO DELLA SANITA previsto dalla Legge 23/2014 e dalla Deliberazione regionale 1/14 che assegna gli obiettivi ai Commissari Straordinari. Per fugare ogni dubbio su ipotetici scenari di smantellamento della sanità del territorio e inutili allarmismi di tipo campanilistico, è stato precisato che il piano di riorganizzazione complessiva dell Azienda Sanitaria, prevede la valorizzazione e il miglioramento complessivo della qualità offerta in tutti i servizi degli stabilimenti dell ospedale unico di Carbonia e Iglesias. Tale valorizzazione avverrà attraverso la creazione di centri di riferimento e di eccellenza per patologie ed aree di intervento, in linea con gli standards richiesti dalla normativa regionale e nazionale (Punto Nascita, Polo Pediatrico, Chirurgia Specialistica del Colon e della Mammella, Case della salute, Riabilitazione, ecc.). A margine dell incontro è stato anche ribadito l impegno della Direzione per la collaborazione avviato nelle ultime settimane con tutti i portatori di interesse della Sanità del territorio. La Commissione Sanità del Comune di Carbonia ha espresso viva soddisfazione per le linee di indirizzo del piano di riordino, condividendo in larga misura il metodo e i contenuti del progetto. Ha dichiarato altresì il proprio impegno a collaborare con questa Direzione per il miglioramento complessivo del sistema sanitario del territorio. IGLESIAS IN DIFESA DEL CTO LETTERA DEL SINDACO GARIAZZO Vorrei esprimere alcune considerazioni in merito al dibattito che si sta sviluppando intorno al destino degli ospedali del Sulcis-Iglesiente. Innanzitutto è fondamentale capire come sia necessario organizzare in modo razionale ed equo la distribuzione dei servizi nei presidi di Iglesias e Carbonia: non è pensabile continuare a concepirli come due strutture funzionalmente avulse l una dall altra. Chiunque affermi il contrario sta andando contro il buon senso e, soprattutto, il diritto dei cittadini a ricevere un assistenza moderna e sicura. Detto questo, da Sindaco di Iglesias, vorrei condividere alcune preoccupazioni manifestate da molti cittadini, non solo di Iglesias, alla luce degli eventi succedutisi negli anni scorsi. Ricordo che nella prospettiva della suddetta riorganizzazione furono già fatte alcune scelte importanti quali la localizzazione del Dipartimento di emergenza presso l ospedale Sirai di Carbonia, compresa la Cardiologia con l UTIC ed il servizio di emodinamica. La situazione di Iglesias, trasferiti i reparti del Crobu al S. Barbara, invece è stata legata ad un imponente piano di ampliamento ed ammodernamento del CTO. E storia risaputa, che i lavori iniziati nel 2003, furono interrotti prestissimo per l insorgere di vari contenziosi, risolti solo due anni orsono. Questo ha determinato un congestionamento del S. Barbara che ha portato a dover limitare le prestazioni potenzialmente erogabili dagli operatori e alla riduzione degli standard alberghieri. La conseguenza inevitabile è stata la migrazione verso le cliniche Emilio Gariazzo private convenzionate di Cagliari a causa delle lunghe attese. La trasformazione del CTO in un vero e proprio policlinico moderno è ormai a pochi mesi dalla conclusione. Esso è stato concepito come polo maternoinfantile, polo chirurgico di elezione con un pronto soccorso moderno ed una terapia intensiva. Le sue sale operatorie modernissime ed i suoi reparti sono stati concepiti con una ben precisa destinazione d uso. Questo ha creato aspettative nei cittadini e negli operatori. Il mancato completamento o lo stravolgimento di tale destinazione preoccupa quindi fortemente la Città, che non vuole rivedere un film già visto. Auspico pertanto da parte dell azienda scelte non affrettate, condivise, che non siano legate a situazioni contingenti, tengano conto di criteri di complementarietà e di equilibrio, in attesa di un ospedale unico, che pur nelle più rosee previsioni sarà a medio-lungo termine. Emilio Gariazzo Sindaco di Iglesias cte.amministrazione@gmail.com

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