LA NORMATIVA E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO 1)INTERNAZIONALE 2)COMUNITARIA 3)NAZIONALE

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1 LA NORMATIVA E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO 1)INTERNAZIONALE 2)COMUNITARIA 3)NAZIONALE

2 Diverse organizzazioni internazionali hanno emanato normative per la protezione della popolazione e dei lavoratori dai CEM: NRPB (National Radiological Protection Board) CENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardization) ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection) IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers)

3 Le normative citate hanno molti aspetti in comune: 1)sono basate sulla stessa letteratura scientifica considerando solo effetti chiaramente documentati 2)prevedono ampi margini di sicurezza rispetto ai livelli di soglia per effetti potenzialmente nocivi.

4 La protezione dagli effetti termici, per i quali vi è danno certo, si attua con la definizione di: -Limiti primari o limiti di base legati agli effetti sanitari acuti ed espressi per mezzo di grandezze dosimetriche, interne al corpo umano. -Limiti derivati o livelli di riferimento caratterizzati dalle grandezze radiometriche, esterne al corpo umano, corrispondenti all'ambiente in cui avviene l'esposizione.

5 I limiti derivati vengono dedotti cautelativamente ipotizzando le più sfavorevoli condizioni di esposizione. I limiti derivati sono fissati rispetto a quelli primari in modo che, se i valori di campo misurati in un ambiente non superano i primi, sicuramente non verranno superati i secondi.

6 Il Consiglio dell Unione Europea ha emanato una raccomandazione sulla base di diverse considerazioni: -tutti i cittadini dell UE hanno diritto allo stesso livello di protezione -l esistenza di normative diverse crea confusione e sfiducia -le normative dovrebbero essere basate sui migliori dati scientifici -le normative dovrebbero prevedere limiti di base e livelli di riferimento -le normative dovrebbero essere conformi alle raccomandazioni dell ICNIRP

7 La principale finalità delle raccomandazioni e delle direttive dell'ue è di imporre agli Stati Membri: legislazioni uniformi in materia di protezione dai campi elettromagnetici che siano basate sui più recenti risultati scientifici avallati da associazioni autorevoli e indipendenti. la promozione della ricerca e delle sperimentazioni.

8 Per eseguire le verifiche di conformità ai limiti definiti dalle legislazioni è indispensabile disporre di normativa tecnica di riferimento Alcune legislazioni fanno riferimento alla normativa tecnica in modo esplicito, altre in modo implicito. Per l esposizione umana ai campi elettromagnetici il riferimento alla normativa tecnica è esplicito

9 CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

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11 A livello internazionale ICNIRP : Linee guida 1998 ( up to 300 GHz) In sede comunitaria : Raccomandazione 1999/512/CE limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 a 300 GHz Direttiva 2004/2/CE sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dai campielettromagnetici I limiti di base e i livelli di riferimento per l'unione Europea riproducono quelli delle Linee Guida ICNIRP

12 Legge Quadro 22 febbraio 2001, n 36 sulla protezione dall esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n 55 del 7 marzo 2001 Per i lavoratori sarà recepita nel 2012 la direttiva europea mentre e' in vigore il T.U. sulla protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro.

13 Legge Quadro 22 febbraio 2001, n 36 sulla protezione dall esposizione a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n 55 del 7 marzo 2001 La legge quadro stabilisce i criteri generali di protezione e definisce compiti e responsabilità dello stato, delle regioni e delle amministrazioni locali. Introduce, oltre al limite di esposizione, anche i concetti di valore di attenzione e di obiettivo di qualità.

14 La legge quadro è stata integrata con Decreti specifici (8 Luglio 2003), perle varie gamme di frequenza, per la definizione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità della popolazione e le modalità di verifica di tali valori.

15 La legge italiana fissa tre distinti livelli per le grandezze radiometriche: limiti di esposizione: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione, che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione (ad esempio 20 V/m per il valore efficace del campo elettrico alle radiofrequenze);

16 livelli di attenzione: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione che non devono essere superati negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Essi costituiscono misure di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine (ad esempio 6 V/m per il valore efficace del campo elettrico a radiofrequenza e per presenze superiori alle 4 ore giornaliere);

17 obiettivi di qualità: valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di emissione degli impianti e delle apparecchiature, da conseguire nel breve, medio e lungo periodo, anche attraverso l uso di tecnologie e metodi di risanamento disponibili, al fine di realizzare gli obiettivi di cautela previsti, anche con riferimento alla protezione da possibili effetti a lungo termine. Obiettivi di qualità sono i criteri localizzativi, gli standard urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l utilizzo delle migliori tecnologie

18 Legge Quadro del , n. 36

19 Ambito di applicazione Tutti gli impianti, sistemi e apparecchiature che possono comportare esposizione a campi elettromagnetici con frequenze comprese tra 0 e 300 GHz, in particolare elettrodotti, impianti radio e per telefonia mobile, radar e impianti per radiodiffusione

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26 CAMPO MAGNETICO STATICO : EFFETTI SANITARI assenza di effetti significativi su parametri fisiologici, connessi allo sviluppo e al comportamento per valori d induzione magnetica fino a 2 T esposizioni a lungo termine a campi d induzione magnetica minori di 200 mt non sembrano avere conseguenze sullo stato di salute

27 LIMITI D ESPOSIZIONE ICNIRP PER I CAMPI MAGNETICI STATICI TIPO D ESPOSIZIONE Lavoratori - Media pesata sull intera giornata lavorativa (TWA) - Valore massimo - Esposizione solo degli arti Popolazione - Esposizione continua INDUZIONE MAGNETICA 200 mt 2T 5T 40 mt

28 i livelli tipici di esposizione al campo magnetico statico non sono correlati a effetti diretti nei confronti dell organismo, ma possono comportare interferenze con gli stimolatori cardiaci, e problemi per i portatori di protesi metalliche. Pertanto occorre evitare che persone con pacemaker impiantati possano risultare esposti a induzioni magnetiche superiori a 0.5 mt e bisogna pertanto porre segnali di avvertimento nei luoghi con induzione magnetica superiore a 0.5 mt

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36 Consorzio ELETTRA Progetto EMF-NET ISPESL

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45 A )METALLIZZAZIONE di supporti denominati non tessuti quali strutture tessili realizzate con microfibre e filamenti in poliestere o poliammide.le fibre vengono rivestite con processo elettrochimico impartendo una conducibilità elettrica al non tessuto. b) METALLIZZAZIONE di materiale cementizio in cui vengono inclusi filamenti metallici conduttori

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47 Interventi per la riduzione delle NIR Riduzione delle potenze trasmesse Ripartizione delle potenze su piu' antenne Innalzamento del sistema radiante Riduzione apertura diagramma verticale Riduzione automatica della potenza in funzione della distanza del ricevitore Limitare le concentrazioni di emettitori. Controllo e riduzione dei lobi secondari

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