Tra le tante iscrizioni che vedremo al Museo Giovio, qualcuna più significativa:

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1 Materiale per le classi 1 A e 1B LC del Liceo Banfi di Vimercate, finalizzato allo stage archeologico ed epigrafico presso il Museo Giovio di Como, a cura del prof. Mauro Reali. Epigrafia latina (etimologia dal greco: epí = sopra e grafía = scrittura) Scienza che studia le iscrizioni latine incise su materiale intenzionalmente durevole (solitamente pietra o bronzo). Il grande studioso francese Luis Robert descrisse il mondo greco-romano come un grande civiltà dell epigrafia, comprendendo come le iscrizioni nel mondo classico fungessero da potenti mezzi di comunicazione di massa. Quanto alle funzioni di questi testi, tradizionalmente abbiamo tre grandi suddivisioni: -1) Tituli: iscrizioni la cui funzione è intimamente connessa alla funzione del loro supporto monumentale (ad es. per un iscrizione funeraria abbiamo bisogno di una stele o di un sarcofago ). -2) Acta: iscrizioni relative testi legislativi o normativi. -3) Instrumentum: categoria che comprende oggetti di funzione diversa (vasi, coppe, tazze, posate, tessere, tegole, mattoni etc ) che comprendono, per varie ragioni, una scritta. Classe più interessante e ricca è quella dei tituli, che distinguiamo in: - Iscrizioni funerarie: specialmente su stele, lastre, urne, sarcofagi etc - Iscrizioni sacre: specialmente su altari dedicati alla divinità, statue votive o elementi architettonici. - Iscrizioni onorarie: spesso su basi di statua, per onorare persone importanti. - Iscrizioni di opere pubbliche: solitamente su lastre, da applicare e edifici pubblici. - Miliari stradali. Importanza delle abbreviazioni che spesso danno a prima vista la possibilità di classificare un epigrafe. Ad es.: DM = D(is) M(anibus), dedica alle divinità dell Oltretomba, VSLM = V(otum) S(olvit) L(ibens) M(erito) è la formula di scioglimento del voto nelle iscrizioni sacre. Comum fu una città romana di medie dimensioni, di origine celtica e caduta sotto l orbita di Roma dal 200 a.c. ca. Dall 89 a.c. i suoi abitanti ebbero il diritto latino e da Cesare in poi la città come tutto il Nord Italia ebbe la cittadinanza romana. Cesare fece rifondare Como (Novum Comum) come colonia, ma presto la città assunse la qualifica di municipium, governata da due coppie di quattuorviri (iure dicundo ed aedilicia potestate) e da un senato locale composto da decuriones. Il suo cittadino più illustre fu Plinio il Giovane, ricchissimo senatore a Roma, asceso al consolato e ad altre cariche pubbliche importanti. Tra le tante iscrizioni che vedremo al Museo Giovio, qualcuna più significativa: Tra le funerarie, interessanti due stele con monumenti funerari di famiglia aperti anche agli amici 1) CIL V, 5300 = SARTORI 1994, In05 = REALI 1998, nr. 105C (II sec. d.c.) V(ivus) f(ecit) / C. Plinius / Calvos (sex)vir / sibi et Plinis / Successae uxori, / Chrys+++ et / Successori f(ilis), / L. Casticio L. f. Ouf(entina tribu) / Catullo (quattuor)vir(o) / aed(ilicia) pot(estate) genero, / L. Casticio L. f. Ouf(entina tribu) / Maximo nepot(i), / Plinis Tharsae et / Verecundae pat(ronis?), / Plinio Cerdoni fr(atri) / Plinio, Phaenomen(i) / amico. 2) SARTORI, 1994, Mm 05 = REALI 1998, nr. 108C (I-II sec. d.c.) V(ivus) f(ecit) / Q. Secundienus Q. f. / Ouf(entina tribu) Restitutus / (sex)vir sibi et / Q. Secundieno Q. f. / Ouf. Restituto / patri (sex)vir et / Russienae L. f. / Secundae matri / et / L. Publicio Thalamo / amico optimo.

2 Tra le sacre: Una dedica pubblica alla Dea Fortuna (ara) 3) CIL V, 5246 = SARTORI 1994, In02 (I-II sec. d.c.): Fortunae / Obsequenti / ord(o) Comens(ium) / voto pro / salute civium / suscepto. Una dedica alle Matrone Giunoni (ara) 4) CIL V, 5249 = SARTORI 1994, Si01 (I-II sec. d.c.): Iunonibus / Matronis / ex visu / C. Vir(ius) Max(imus) Il timpano di un tempietto a Giove: 5) GIUSSANI 1908, pp = SARTORI 1994, Su 05 = REALI 1995, n. 32 (II sec. d.c.) I(ovi) O(ptimo) M(aximo) / Aneuniates / v(otum) s(olverunt) l(aeti) m(erito) Tra le onorarie: Una dedica al grande Plinio il Giovane (base di statua, non esposta nella sezione lapidaria) 6) AE 1972, n. 212, 1978, n. 372 = SARTORI 1994, Po09 (dopo il 100 d.c.) C(aio) Plinio L(uci) filio Ouf(entia) / Caecilio Secundo / co(n)s(uli) M(arcus) Cassius Comic(us) Una dedica al meno grande, Septiciano, un professore generoso (base di statua) 7) CIL V, 5278 = SARTORI, 1994, Mc 04 (II sec. d.c.) P(ubli) Atili / P(ubli) f(ili) Ouf(entina tribu) / Septiciani / grammat(ici) Latini / cui ord(o) Comens(ium) / ornamenta / decur(ionalia) decrevit / qui universam / substantiam / suam ad rem publ(icam) / pertinere voluit. (Statua) di Publio Atilo Septiciano, figlio di Publio, della tribù Oufentina, grammatico latino, a cui il «senato» dei Comensi le insegne dei decurioni concesse; perché egli tutti quanti gli averi suoi alla comunità volle che toccassero. Tra quelle di opere pubbliche: Lastra commemorativa della costruzione di un tempio al dio Sole 8) AE 1914, n. 249, 1948, n. 203 = SARTORI, 1994, Sn02 (fine III sec. d.c.) Templum dei Solis / iussu dd(ominorum) nn(ostrorum) Diocletiani / et Maximiani Augg(ustorum) / T(itus) Fl(avius) Post(umius) Titianus v(ir) c(larissimus) corr(ector) / Ital(iae) perfecit ac dedicavit / curante Axilio Iuniore / v(iro) c(larissimo) curatore C[omensium(?)]

3 Iscrizione n. 1

4 Iscrizione n. 3 Iscrizione n. 5

5 Iscrizione n. 7