DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 1 ATTIVITA IN BOSCO

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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 1 ATTIVITA IN BOSCO Il lavoro in bosco espone gli addetti a molti rischi, alcuni dei quali determinati da caratteristiche intrinseche all ambiente stesso. Il bosco è un vero e proprio luogo di lavoro che il lavoratore deve conoscere per gestire al meglio ogni situazione di pericolo. In esso è opportuno privilegiare le misure di prevenzione, attuando quelle di protezione soltanto nei casi in cui le prime non siano sufficienti ad eliminare il rischio. Una volta analizzate approfonditamente le cause che concorrono al verificarsi di infortuni e di malattie professionali ed i fattori che li determinano, è necessario predisporre il programma aziendale per il miglioramento della salute e della sicurezza nel quale si definiscono le priorità d intervento e si individuano le situazioni che richiedono un immediato intervento di prevenzione e di protezione per gli elevati indici di frequenza e gravità. Il datore di lavoro dovrà quindi agire sugli impianti e attrezzature, sugli ambienti di lavoro, sull organizzazione del lavoro (turni faticosi, squadre numericamente insufficienti, monotonia ecc.) prevedendo interventi di e in per tutti i soggetti interessati dal processo preventivo messo in atto dall applicazione del D.Lgs. 626/94 (lavoratori, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dirigenti, preposti). Anche il lavoratore, da parte sua, dovrà contribuire tenendo comportamenti adeguati (rispetto di norme e procedure). Di seguito si descrivono le caratteristiche, intrinseche nell ambiente bosco, che presentano pericoli per chi vi si trova e vi lavora. Nel testo si fa poi riferimento a Tavole, riportate in allegato, nelle quali vengono riassunti, per le varie caratteristiche intrinseche all ambiente stesso: la causa dei pericoli, quali rischi ne derivano, i possibili danni che possono essere procurati ai lavoratori, gli interventi di prevenzione e protezione che devono essere adottati. 2.a. - OROGRAFIA E CONDIZIONI DEL TERRENO (vedi Tavole A e B) I cantieri forestali investono solitamente una porzione di territorio molto vasta con caratteristiche orografiche eterogenee dovute alla possibile presenza di forti pendenze, di dislivelli, di buche, di ostacoli naturali, di corsi d acqua. Nell espletamento delle lavorazioni forestali particolare attenzione deve essere rivolta, oltre alle caratteristiche del bosco, alla con del terreno ed alle caratteristiche della viabilità forestale (strade e vie di esbosco), in modo da scegliere macchine, attrezzature e metodologie idonee al lavoro da compiere in quel determinato ambiente, per poter pianificare ed organizzare al meglio le operazioni e la sicurezza degli addetti. Le caratteristiche orografiche e le difficili condizioni del terreno, possono compromettere l equilibrio degli operatori e la stabilità delle macchine impiegate, sia durante il lavoro e le manovre che durante gli spostamenti, con il rischio di cadute, scivolamenti e ribaltamento dei mezzi che possono causare infortuni ai lavoratori. I terreni impervi, con forti pendenze, possono favorire il rotolamento dei tronchi e/o dei sassi, smossi durante le varie lavorazioni forestali, con rischio di investimento degli addetti che si trovano a valle. Le condizioni atmosferiche avverse (ghiaccio, neve e pioggia) possono accentuare la probabilità di accadimento di tali eventi. I possibili danni derivanti dai rischi sopra indicati possono essere contusioni, distorsioni, fratture, lesioni muscolo-tendinee e ferite di vario tipo. Nei casi più gravi può verificarsi anche il decesso. DEISTAF - DIPSA 1 21/05/2010

2 La caduta può avere conseguenze più gravi se il lavoratore trasporta macchine (es. motosega), attrezzi ed arnesi con lame non adeguatamente protette (es. accetta e roncola) con apposite fondine o protezioni quali copri-lama e copri-barra. Oltre alla cautela, indispensabile durante l espletamento del lavoro e degli spostamenti nel bosco, è necessario che gli operatori siano informati, formati ed addestrati circa le scelte operative, le macchine ed attrezzature da impiegare, le procedure da adottare e i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) da indossare. 2.b. - CONDIZIONI ATMOSFERICHE (vedi Tavole C e D) Le attività in bosco, svolgendosi durante tutto l anno, possono esporre gli addetti a condizioni climatiche sfavorevoli. Le lavorazioni effettuate nei periodi più caldi dell anno possono determinare situazioni termiche tali da indurre gli operatori a non indossare i DPI forniti dal datore di lavoro. Qualunque sia la condizione climatica presente, il lavoro forestale richiede un attività fisica che determina l aumento del calore corporeo con conseguente sudorazione utile al ripristino dell equilibrio termico. Se il sudore rimane sulla pelle, perché il tessuto degli indumenti protettivi non ha sufficiente capacità traspirante, oltre ad aumentare il disagio può essere causa anche di malattie da raffreddamento. I DPI utilizzati devono quindi garantire, oltre alla protezione dai rischi di infortunio e malattia professionale, un adeguato comfort termico. Un altro possibile rischio legato alle condizioni climatiche è rappresentato dal verificarsi di temporali accompagnati da fulmini; in questi casi è necessario sospendere i lavori e ripararsi in ricoveri adatti (ovviamente non sotto la chioma delle piante). La caduta di rami, specie in presenza di vento, neve o ghiaccio, costituisce per il lavoratore che si muove nel bosco un rischio costante per il quale è necessario indossare idoneo casco di protezione. Per le ragioni suddette, qualora non siano disponibili altre strutture ed il cantiere si trovi a più di 5 km dal centro abitato (D.P.R. 303/56, art. 50), è necessario che si predispongano appositi ricoveri temporanei (il più vicino possibile all area operativa). È importante alimentarsi con cibi e bevande adeguate alla situazione climatica (es. gli alimenti a più elevato apporto calorico sono indicati più per l inverno, mentre quelli magri, più facilmente digeribili, e ricchi di acqua sono indicati per l estate) e non abusare di alcolici che, essendo vasodilatatori, facilitano la dispersione del calore corporeo. 2.c. - FATTORI BIOTICI VEGETALI (vedi Tavole E ed F) La presenza di rami bassi, di arbusti e di vegetazione con spine può causare ferite in grado di favorire il verificarsi di infezioni tra le quali, temibile, il tetano. Durante gli spostamenti ed i movimenti per il lavoro, rami, arbusti e rovi possono ferire parti delicate del corpo (p.es. occhi) con conseguenze anche gravi. Durante le lavorazioni la chioma degli alberi che vengono abbattuti può urtare quelle circostanti con possibili rotture di rami, cimali e parti di fusto che possono cadere e colpire i lavoratori provocando lesioni di varia entità. 2.d. - FATTORI BIOTICI ANIMALI (vedi Tavole G, H, I, L, e M) L attività forestale si svolge in un ambiente di lavoro aperto dove vivono numerosi animali ed organismi il cui contatto può provocare nell uomo infezioni, allergie, intossicazioni anche di grave entità. Nei periodi caldi dell anno possono essere presenti vipere che possono rappresentare un serio pericolo per il lavoratore. La puntura provocata da api, vespe, calabroni può causare al lavoratore dolorose lesioni e, in certi casi, anche seri problemi come lo shock anafilattico. DEISTAF - DIPSA 2 21/05/2010

3 Gli animali selvatici che popolano i nostri boschi possono ospitare zecche ed altri parassiti in grado di trasmettere all uomo malattie anche gravi. Anche i canidi e i piccoli mammiferi possono trasmettere al lavoratore alcune malattie quali la rabbia e la tularemia (malattia contagiosa dei piccoli roditori). Le operazioni forestali inoltre possono causare ferite che rendono possibile l ingresso di batteri, con conseguenti infezioni, per tutte ricordiamo il tetano che, come è noto, può avere conseguenze anche mortali. Oltre a istruire gli addetti sul miglior modo di comportarsi di fronte a tali situazioni, è opportuno che tutti i lavoratori siano stati adeguatamente informati sui corretti provvedimenti sanitari di urgenza da prendersi in caso di necessità. 3 - TAVOLE DEI RISCHI 3.a - RISCHI GENERICI Pericolo determinato da Rischio Possibile danno Intervento A - Pendenza del terreno Pendenza del Cadute, scivolamenti, terreno perdita di controllo dei mezzi Rotolamento di tronchi e/o sassi) Contusioni, distorsioni, fratture, lesioni muscolotendinee, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni Contusioni, fratture, ferite, lesioni traumatiche anche gravi a tutto il corpo La neve il ghiaccio e la pioggia aumentano la probabilità e la gravità del danno B - Accidentalità del terreno e ostacoli Accidentalità ed ostacoli Cadute, scivolamenti, perdita di controllo dei mezzi Contusioni, distorsioni, fratture, lesioni muscolotendinee, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni La neve il ghiaccio e la pioggia aumentano la probabilità e la gravità del danno Macchine ed attrezzature idonee Manutenzione delle macchine ed attrezzature Adeguata viabilità forestale Calzature di sicurezza Attuazione di corrette procedure di lavoro Calzature di sicurezza, casco Macchine ed attrezzature idonee Manutenzione delle macchine ed attrezzature Adeguata viabilità forestale Calzature di sicurezza C - Temperatura Temperatura Basse temperature Alte temperature Disagio, malattie da raffreddamento, maggiore sensibilità alle vibrazioni provocate da macchine portatili Disagio, disidratazione, stress termico Predisposizione di ricoveri temporanei Assunzione di cibi e bevande adeguate Guanti, indumenti protettivi Predisposizione di ricoveri temporanei Assunzione di cibi e bevande adeguate Indumenti altamente traspiranti DEISTAF - DIPSA 3 21/05/2010

4 D - Agenti meteorici Agenti meteorici Pioggia, neve (caduta di rami), umidità Vento (caduta di rami) Fulmini (rottura di rami, cimali ecc.) Disagio, contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni, malattie da raffreddamento Contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni, malattie da raffreddamento Ustioni, folgorazione, contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni Predisposizione di ricoveri temporanei Attuazione di corrette procedure di lavoro e, se opportuno, sospendere il lavoro Guanti, casco, indumenti protettivi Attuazione di corrette procedure di lavoro e, se opportuno, sospendere il lavoro Guanti, casco, indumenti protettivi Predisposizione di ricoveri temporanei Sospendere il lavoro E - Alberi Alberi Caduta di rami, cimali, parti di fusto Urti, frustate, bucature Contusioni, fratture, ferite, lesioni anche gravi agli organi interni Contusioni o lesioni in varie parti del corpo (occhi), infezioni Attuazione di corrette procedure di lavoro Casco Attuazione di corrette procedure di lavoro Casco, guanti, occhiali, indumenti protettivi F - Arbusti e rovi Arbusti e rovi Urti, frustate, bucature Contusioni o lesioni in varie parti del corpo (occhi), infezioni Attuazione di corrette procedure di lavoro Guanti, occhiali, indumenti protettivi G - Lesioni, ferite, punture Lesioni, ferite, Infezione da Clostridium punture tetani Tetano Istruzioni sul comportamento da tenere H - Canidi e piccoli mammiferi Morso Canidi (cani, volpi) e piccoli mammiferi Trasmissione di malattie (rabbia, tularemia, tetano) In sulle possibili patologie che possono essere trasmesse nella zona in cui si opera Istruzioni sul comportamento da tenere Vaccinazione nelle aree a rischio Parassiti Trasmissione di malattie In sulle possibili patologie che possono essere trasmesse Istruzioni sul comportamento da tenere Eventuali vaccinazioni I - Vipere Vipere Morso Avvelenamento In sui corretti provvedimenti sanitari di urgenza Trasferimento in ospedale La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) L - Zecche Zecche Puntura Trasmissione di malattie (morbo di Lyme, TBE) Nelle aree a rischio è possibile la vaccinazione contro la TBE Impiego di repellenti specifici In sulla sintomatologia specifica per una diagnosi precoce delle patologie DEISTAF - DIPSA 4 21/05/2010

5 La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) M - Insetti (api, vespe, calabroni) Insetti (api, vespe, Puntura calabroni ecc.) Reazione locale, shock anafilattico In sui corretti provvedimenti sanitari di urgenza Trasferimento in ospedale La presenza di animali è legata spesso a precise condizioni stagionali, climatiche o ambientali (stagione calda, presenza di acqua, sassi ecc.) 4 - Informazioni sui rischi generici nelle attività di campagna I siti sperimentali di campagna che ospitano molteplici attività connesse con i progetti di ricerca del Dipartimento, sono dei veri e propri luoghi di lavoro equiparabili a laboratori scientifici all aperto. Conseguentemente, anche per essi, occorre mettere in atto delle misure di prevenzione dai rischi e in quest ottica il datore di lavoro dovrà prevedere interventi di e in per tutti i soggetti interessati dal processo preventivo. Durante le attività di campagna, le principali fonti di rischio sono dovute a fattori legati alle condizioni atmosferiche, all'orografia del territorio, al contatto con la vegetazione e con gli animali domestici e selvatici. Di seguito sono elencate le fonti di rischio intrinsecamente legate alle condizioni di pieno campo, i possibili danni e le misure preventive da mettere in atto. 5 - Tabella dei rischi generici Pericolo determinato da Temperature Rischio Possibile danno Misure preventive Basse temperature Disagio, malattie da raffreddamento, in casi estremi disidratazione o danni da freddo. Maggiore sensibilità alle vibrazioni provocate da macchine portatili. Indossare abbigliamento adeguato Idonea alimentazione e idratazione Adeguata in e Sospendere il lavoro se necessario Alte temperature Disagio, disidratazione, stress termico Indossare abbigliamento adeguato Idonea alimentazione e idratazione Uso di creme protettive Sospendere il lavoro se necessario Adeguata in e Sospendere il lavoro se necessario Agenti meteorici Pioggia, neve, umidità, vento (polvere, caduta di rami) Disagio, malattie da raffreddamento, caduta di rami, contusioni, ferite Indossare abbigliamento adeguato Attuazione di corrette procedure di lavoro Sospendere il lavoro se necessario Adeguata in e DEISTAF - DIPSA 5 21/05/2010

6 Temporali accompagnati da fulmini - Ustioni, folgorazione Ripararsi in ricoveri adatti e in ogni caso mai sotto gli alberi Sospendere il lavoro Orografia del terreno Vegetazione legnosa Lesioni, ferite, punture Terreni difficoltosi a causa di agenti atmosferici e/o caratteristiche fisiche e strutturali (es. argillosi, sassosi ecc) Presenza di accidentalità dovuta a massi, avvallamenti, fossi ecc Ingombri o ostacoli sui percorsi Forte declività Perdita di controllo dei mezzi Urti accidentali con rami, con arbusti spinosi, con ramoscelli Infezione da Clostridium tetani Cadute, contusioni, distorsioni, fratture, lesioni anche gravi agli organi interni o a tutto il corpo Lacerazioni, ferite agli occhi, infezioni Tetano Zecche Puntura Trasmissione di malattie (morbo di Lyme, TBE) Insetti (api, vespe, calabroni) Punture Reazioni locali - Shock anafilattico Impiego di calzature di sicurezza Stivali dotati di suola antiscivolo Muoversi con le mani libere Macchine ed attrezzature idonee Manutenzione delle macchine e attrezzature Adeguata in e Abbigliamento adeguato Kit di pronto soccorso Adeguata in e Informazioni sul comportamento da tenere Controllo visivo durante e al termine della giornata lavorativa Impiego di repellenti specifici Contattare il pronto soccorso più vicino o il proprio medico curante Vaccinazione contro TBE nelle aree a rischio Individuazione delle persone a rischio Dotazione di farmaci prescritti dal medico Informazioni sul comportamento da seguire per facilitare il trasferimento in ospedale Vipere Morso Avvelenamento Informazioni sul comportamento da adottare per agevolare il trasferimento in ospedale Canidi e piccoli mammiferi Morso Ferite, trasmissione malattie (rabbia, tularemia, tetano) Informazioni sulle eventuali patologie trasmissibili nella zona in cui si opera Istruzioni sul comportamento da tenere Vaccinazione nelle aree a rischio Parassiti Trasmissione di malattie Informazioni sulle possibili patologie trasmessibili nella zona in cui si opera Eventuali vaccinazioni DEISTAF - DIPSA 6 21/05/2010

7 Si ricorda che alcuni dei rischi legati alla presenza di animali, spesso sono influenzati dall andamento stagionale. 6 - Altre note: E opportuno prima di programmare uscite per lo svolgimento delle diverse attività: - informarsi sulle previsioni meteorologiche - munirsi, se possibile, di telefonino per poter comunicare - dotarsi di stradario o di mappa Nei centri aziendali in cui vengono espletate le diverse attività agricole e nelle strade interpoderali il personale dovrà attenersi a quanto indicato dal Responsabile della ricerca, operare senza arrecare intralci alla struttura ospitante e procedere a velocità ridotta con le proprie autovetture. 6.a - Utilizzo di attrezzature agricole Il personale che utilizza le attrezzature agricole deve essere adeguatamente formato e informato. Vale il principio generale che possono essere utilizzate esclusivamente le attrezzature provviste di: - marchio CE - dichiarazione di conformità alle norme vigenti in materia di sicurezza e prevenzione - manuale d uso, manutenzione e installazione necessario per un corretto utilizzo e il mantenimento nel tempo dei requisiti di sicurezza dell attrezzatura. Prima di qualsiasi intervento è buona regola effettuare una ricognizione generale del terreno, al fine di individuare i punti più pericolosi e definire le modalità di lavoro più appropriate Per l esecuzione di attività agricole che il Responsabile della Ricerca affida a contoterzisti ed in cui gli operai forniscono un supporto, insieme con il personale strutturato del Dipartimento, è importante prendere visione delle seguenti misure di prevenzione: - il personale deve ricevere adeguata e in da parte del datore di lavoro e/o delle persone delegate; - non avvicinarsi all operatore durante il lavoro e durante i cambiamenti di direzioni o svolte delle macchine operatrici; - indossare abbigliamento idoneo - utilizzare protezioni individuali appropriate (guanti, occhiali, maschere antipolvere o adeguate al prodotto durante il riempimento della tramoggia; Le attività agricole di cui sopra sono riferibili prevalentemente a interventi come aratura, erpicatura, rullatura, semina, concimazione, raccolta di prodotti ecc., eseguite andantemente e su superfici piuttosto estese. Per le attività agricole per le quali è previsto l impiego diretto da parte degli operai di attrezzature quali motocoltivatore munito di barra falciante e fresa (tipo BCS) e decespugliatore, valgono le misure di sicurezza previste dal proprio datore di lavoro. 7 - Misure di prevenzione per interventi da eseguire all interno dei locali del Dipartimento o nei pressi della struttura Macinazione di campioni di materiale vegetale e di terreno DEISTAF - DIPSA 7 21/05/2010

8 - uso regolare dei mezzi di protezione individuale (guanti, tuta, occhiali e maschera antipolvere, abbigliamento idoneo) - non assumere cibi o bevande durante lo svolgimento dell attività Sgranatura spighe mediante utilizzo di trebbiatrice parcellare Nell impiego della trebbiatrice parcellare gli operai forniscono un supporto al personale strutturato del Dipartimento che invece è preposto all avviamento e al funzionamento della macchina. E comunque obbligatoria l adozione regolare dei mezzi e dispositivi di protezione individuale (mascherina, occhiali, cuffie ecc). Carico manuale del materiale (sementi, concimi ecc.) E opportuno prevedere la movimentazione del materiale con l intervento congiunto di due persone e con l uso di carriola e indossare i dispositivi di protezione individuali appropriati al tipo di prodotto DEISTAF - DIPSA 8 21/05/2010

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