Massimo Palermo Corso di glottodidattica a.a. 2007/8

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1 Mantova corso DITALS 28/1/2014 Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo e concetto di norma: quale italiano insegnare a apprendenti stranieri prof. Massimo Palermo Università per stranieri di Siena QUALI MODELLI DI LINGUA PER L INSEGNAMENTO DELL ITALIANO L1/L2? (UNA POSSIBILE RISPOSTA) L1 privilegiare l insegnamento di ciò che gli allievi conoscono meno, cioè le varietà alte del repertorio, parlato formale e scrittura L2 primarietà della comunicazione orale, uso medio: centro del repertorio; solo ai livelli medio-alti riflessione sulle varietà alte (it. tecnico-scientifico, it. letterario) e basse (it. trascurato informale, gerghi, ling. giovanile ecc.) 2 QUALE LINGUA INSEGNARE AGLI STRANIERI? QUADRO COMUNE Primato dell uso: le lingue dovrebbero essere descritte come esistono nell uso piuttosto che come dovrebbero essere secondo le autorità (p.134) Differenze di registro: fino al B1 registro neutro per arrivare progressivamente a competenza prima passiva poi attiva dei registri formali e familiari. ITALIANO STANDARD (NEUTRO, NON MARCATO ECC.) Tre accezioni di standard NORMATIVO: modello di lingua considerato di prestigio e quindi da imitare, codificato dalle grammatiche STATISTICO: neutro, normale, varietà di lingua più diffusa in una comunità di parlanti SOCIOLOGICO: modello interiorizzato, anche se non realizzato, dalla maggioranza dei componenti di una comunità o dai ceti di riferimento Ma qual è oggi la varietà non marcata di italiano? 3 4 1

2 L ITALIANO CONTEMPORANEO: UN PERCORSO DI STANDARDIZZAZIONE NON DEL TUTTO COMPIUTO FASI DEL PROCESSO DI STANDARDIZZAZIONE tasso di normatività delle grammatiche italiano standard delle grammatiche RISTANDARDIZZAZIONE = FENOMENI PRIMA CONSIDERATI SCORRETTI ACCETTATI DALLA COMUNITA' DEI PARLANTI SELEZIONE CODIFICAZIONE ELABORAZIONE DELLA FUNZIONE ACCETTAZIONE italiano comune PERCEZIONE DEL CONFINE TRA USI CORRETTI E SCORRETTI COME AREA E NON PIU' COME LINEA NETTA DISTANZA TRA LINGUA NORMATA (ITALIANO DELLE GRAMMATICHE) E LINGUA DELL USO italiano neostandard norma sociale CARATTERISTICHE DELLA SITUAZIONE LINGUISTICA ATTUALE la diffusione della lingua standard è soddisfacente, seppur limitata ai settori dell ortografia, della morfologia e della sintassi (in quest ultimo caso con l emergere a tratti di componenti regionali); sono ancora piuttosto sensibili alla variazione geografica la fonologia e l intonazione nel parlato, il lessico sia nel parlato che nello scritto; la lingua parlata (in misura minore lo scritto) presentano la tendenza alla semplificazione dei paradigmi: si usa solo un sottoinsieme delle possibilità offerte dal sistema e di conseguenza «singole forme vengono usate in una gamma di significati più ampia di quella prevista dallo standard. negli ultimi decenni si è verificato un processo di ristandardizzazione, cioè la progressiva accettazione di tratti del parlato che ancora pochi decenni erano considerati estranei alla norma; N1 SISTEMA / NORMA / USO ho mettuto ho aprito dassero... N2 SISTEMA NORMA USO lui / egli è piovuto / ha piovuto avrei / sarei dovuto andare N3 N4 N... il persistere di una dicotomia piuttosto marcata fra un polo di espressione formale (perlopiù, ma non solo, scritta) e un polo di espressione informale (per lo più, ma non solo, orale). 7 io mangia una mela il fratello Carlo di 8 2

3 L architettura dell italiano contemporaneo ITALIANO NEOSTANDARD: SIST. PRONOMINALE pronomi dimostrativi: declino di codesto (limitato all'uso regionale o burocratico) diffusione delle forme abbreviate 'sto, 'sta dimostrativo neutro: questo/quello prevalgono su ciò pronomi personali: diffusione di lui/lei/loro al posto di egli/ellla/essa/essi ; diffusione di te al posto di tu diffusione di gli al posto di a lui, a lei, a loro differente accettabilità su un livello più basso e connotato regionalmente ci al posto di gli affollamento della zona centrale del grafico, indice di una riduzione delle distanze tra le varietà maggiore incidenza della diatopia (anche nello scritto) ulteriore risalita dell italiano standard (scolastico, non più letterario) comparsa nuova varietà (italiano digitato) piani alti: consolidamento del prestigio dell it. tecnico scientifico e sostituzione dell italiano burocratico con l italiano aziendale come polo di riferimento pronome relativo: pronomi interrogativi: che relativo indeclinato: Paolo è uno che ci si può fidare ; è un problema che ne discutiamo da anni ; è uno che gli puoi confidare un segreto oscillazione che cosa/cosa/che particelle pronominali e avverbiali: diffusione di ci a scapito di vi uso desemantizzato del pronome atono ci: averci possedere ; entrarci : avere a che fare ; volerci essere necessario, vederci, sentirci 10 ITALIANO NEOSTANDARD: SIST. VERBALE INDICATIVO uso tempi in prop. principale: pres. 72.6%; pass.pross. 9.5%; imperf. 5.3%; imperat 4.1% Passato Regressione passato remoto, trap. remoto. Uso non anaforico del trap. prossimo. Espansione pass. prossimo e imperfetto indicativo Usi modali imperfetto: imperfetto ipotetico: facevi meglio a stare zitto; potevano anche dircelo prima. imperfetto irreale: si ha ogniqualvolta il tempo verbale serve a sottolineare un distacco dalla realtà e la creazione di un universo fittizio: poi entravo in un'enorme sala a specchi: dopo alcuni secondi le pareti iniziavano a muoversi verso di me... imperfetto ludico: comune nelle affabulazioni dei bambini:allora, facciamo che io ero il papà e tu la mamma ; imperfetto attenuativo: -Cosa desiderava signora? - Volevo due etti di prosciutto. Alternanza passato prossimo /passato remoto dimensione temporale/aspettuale differenze diatopiche differenze diafasiche 11 Futuro: ITALIANO NEOSTANDARD: SIST. VERBALE in regresso con valore temporale, presente in luogo del futuro: domani vado a Napoli uso del passato prossimo in luogo del futuro anteriore: domani, quando hai finito di lavorare, passi a trovarmi? usi modali: futuro semplice e futuro anteriore dubitativi: hanno bussato alla porta: sarà Marco ; a occhio e croce questa pizza peserà due etti ; quando è iniziato lo spettacolo saranno state le nove CONGIUNTIVO: in regressione, soprattutto completive e int. indirette CONDIZIONALE: in regressione ma non in frase indipendente: -di attenuazione / dissociazione: secondo fonti bene informate, sarebbero imminenti svolte nelle indagini sul rapimento; -di cortesia: mi presteresti un libro? 12 3

4 ITALIANO NEOSTANDARD: SINTASSI congiunzioni subordinative: diff. parlato / scritto non tanto nelle % di subord., quanto nei tipi: REL 46.6%; CHE (complet) SE 8.1% PERCHÈ 6.6% tot % preferenza per alcune congiunzioni: -che subordinante generico: vai a letto, che è tardi -finali: per, allo scopo di invece di affinché -causali: siccome, dato che (invece di giacché, poiché) -finali: perché, per + infinito (invece di affinché) -concessive anche se (invece di sebbene, benché, che reggono il congiuntivo) -interrogative: come mai al posto di perché (pragmaticamente attenuato) ITALIANO NEO-STANDARD: COSTRUZIONI CON ORDINE MARCATO DEI COSTITUENTI dislocazioni (tematizzazione): a sinistra: il caffè lo bevo caldo a destra: lo bevo caldo, il caffè frase scissa (focalizzazione): esplicita: è Fabrizio che non ha rispettato gli accordi implicita: è Fabrizio a non aver rispettato gli accordi a un livello di accettabilità inferiore le costruzioni a tema sospeso: le medicine Paolo ne prende una gran quantità io mi piace vedere i film dell'orrore nelle interrogative cristallizzata in formule fisse : chi è che...? com è che...? cos è che...? ; non è che... io di cinema non è che me ne intendo molto M. Palermo, L italiano giudicato dagli insegnanti, in Lid'O - Lingua italiana d'oggi, VII , a c. di M. Arcangeli, Roma, Bulzoni, pp I fenomeni considerati Sistema pronominale: forme oblique di terza e seconda persona usate in funzione di soggetto lui (1) lei (23) loro (13) te (17); estensione del clitico dativo gli in luogo del femminile le (2) e del plurale loro (15); impiego di cosa e che come introduttori di interrogativa diretta (5, 34) o indiretta (31, 32); uso del che relativo in funzione di oggetto con ripresa pronominale (6), uso del che relativo indeclinato con o senza ripresa pronominale in alcuni casi obliqui: strumentale (7), temporale (8), dativo (9), argomento (14). Sistema verbale: indicativo in luogo del congiuntivo in subordinata (soggettiva [18], oggettiva [11], interrogativa indiretta [16], temporale [10]); uso del presente in luogo del futuro semplice [24]; passato prossimo in luogo del futuro anteriore (26); uso del futuro con valore epistemico (25); periodo ipotetico controfattuale costruito col doppio imperfetto indicativo (28); uso dell indicativo imperfetto controfattuale in proposizione principale (29); uso del congiuntivo presente invece dell imperfetto in completiva retta da verbo di volontà o desiderio introdotta da vorrei (19). Tabella 1. Valore medio del profilo per gruppo socio-professionale GRUPPO VALORE MEDIO docenti L1 96,10* docenti italiano L2 103,47 gruppo di controllo 1 (non insegnanti) 100,44 gruppo di controllo 2 (studenti stranieri) 111,5 complessivo 100,12 *95,15 docenti scuola primaria; 98,39 docenti scuola media Costruzioni con ordine marcato dei costituenti: frase scissa esplicita (22), implicita (12); dislocazione a sinistra di un ogg. diretto (4), di un oggetto indiretto (3), di un partitivo (21), di un locativo (27); dislocazione a destra di un oggetto diretto (30), indiretto (33), partitivo (20) 4

5 Grafico 1. Valore medio del profilo per fasce d età grafico 2. Giudizio di accettabilità per ciascun fenomeno (valore medio) Grafico 3. Deviazione standard SCHEMA ESAME I LIVELLO: SEZIONE A: 1 ora e 30 minuti ANALISI GUIDATA DI MATERIALI DIDATTICI SEZIONE B: 1 ora e 30 minuti ANALISI E SFRUTTAMENTO DIDATTICO DI UN TESTO SEZIONE C: 1 ora CONOSCENZE GLOTTODIDATTICHE DI BASE C1. Questionario di 7 voci - 5 chiuse e 2 aperte - riguardanti temi fondamentali di ambito glottodidattico, con particolare riferimento all insegnamento dell italiano L2 C2. 3 brevi tracce su temi specifici riguardanti il profilo di apprendenti scelto dal candidato (a cui rispondere con circa 50 parole). punteggio minimo: 24; massimo: 40 (SU 100) 20 5

6 21 22 SCHEMA ESAME II LIVELLO SEZIONE A: 1 ora e 30 minuti ANALISI DI MATERIALI DIDATTICI SEZIONE B: 1 ora e 30 minuti PROGETTAZIONE DELL UNITA DI LAVORO E COSTRUZIONE DI MATERIALI DIDATTICI SEZIONE C: 2 ore CONOSCENZE GLOTTODIDATTICHE Il candidato dovrà dimostrare le proprie conoscenze su temi inerenti discipline con cui la glottodidattica intrattiene rapporti di tipo implicativo (come la linguistica italiana e la sociolinguistica), sui più importanti concetti della glottodidattica e della didattica dell italiano L2 e su argomenti di una certa specificità, quali le glottotecnologie, la mediazione linguistica, la verifica e la valutazione delle competenze C1: 12 quesiti a riposta chiusa. C2: 2 tracce, da sviluppare con parole. SEZIONE D: 30 minuti per la preparazione, 10 minuti per la registrazione COMPETENZE GLOTTODIDATTICHE ORALI 23 punteggio minimo 24, massimo 40 (SU 100) 24 6

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