CAPITOLO 3 Operazioni di I/O

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO 3 Operazioni di I/O"

Transcript

1 CAPITOLO 3 Operazioni di I/O OPERAZIONI DI I/O Nella slide sono distinti tre differenti tipi di operazioni di I/O che possono essere I/O Programmato o I/O Interrupt-Driven oppure di tipo DMA, Direct Memory Access. I/O PROGRAMMATO Eseguito a seguito di una istruzione di I/O di un programma Il modulo di I/O esegue soltanto l azione richiesta È compito del processore controllare lo stato e l avanzamento del modulo di I/O tramite: istruzioni di controllo (attivazione) istruzioni di test (verifica dello stato) operazioni di lettura e scrittura I/O INTERRUPT DRIVEN Alleggerisce il processore della fase di test del modulo di I/O È il modulo di I/O che quando ha terminato le proprie operazioni informa il processore sul proprio stato con una interruzione Tutto il flusso di dati, tuttavia, passa per il processore DIRECT MEMORY ACCESS Consente di trasferire i dati in modo diretto fra memoria e modulo di I/O Un comando DMA contiene: richiesta di operazione (lettura o scrittura) indirizzo del dispositivo di I/O-locazione di partenza della memoria numero di parole da trasferire Processore e modulo DMA condividono solo il bus del sistema L I/O Programmato è eseguito da un istruzione di programma ed è eseguito soltanto a richiesta, è compito del processore controllare l avanzamento del modulo di I/O. Per l I/O Interrupt-Driven è l azione esterna delle interruzioni che abilita le operazioni di trasferimento. Il modulo d accesso diretto alla memoria manda un segnale di interruzione al processore, che risulta impegnato solo all inizio e alla fine del trasferimento, a questo punto il modulo DMA effettuerà il trasferimento delle parole via bus da un registro all altro, parola dopo parola, o se vogliamo da un buffer all altro. INPUT OUPUT Passiamo ad analizzare le operazioni di Input/Output che altro non sono che dei flussi di esecuzione con e senza interruzioni FUNZIONI DI I/O Possono essere controllate dal processore il processore controlla il flusso dei dati fra memoria e dispositivo periferico Possono essere demandate al dispositivo di controllo (controller) del dispositivo, ovvero il modulo di I/O il processore demanda le funzioni al modulo di I/O che accede direttamente alla memoria (DMA - Direct Memory Access) Si è visto che il trasferimento può aver luogo, attraverso o sotto il controllo diretto del processore, e quindi il processore controlla il flusso dei dati tra la memoria e il dispositivo periferico, oppure può essere sotto il controllo del modulo di I/O. Nel caso del trasferimento sotto il controllo del modulo di I/O si ha un accesso diretto al modulo, ossia si ha un esecuzione del DMA. Vediamo in concreto di che cosa si tratta. Il trasferimento non ha bisogno che la CPU stia a definire l indirizzo della locazione di partenza e della locazione di arrivo per ogni operazione, ma è sufficiente che un registro di indirizzamento, uno dopo l altro, indirizzi le locazioni di memoria da cui si deve fare il prelievo e un altro registro indirizzi, uno dopo l altro, con l autoincremento la locazione della memoria in cui deve essere depositato il file in considerazione. In questo caso è sufficiente impostare la prima locazione di memoria da cui deve essere prelevato il primo dato e la locazione di memoria in cui deve essere depositato il primo dato del file e poi autoincrementandosi si trasferiscono, occupando solo il bus del registro. Nel frattempo la CPU può fare altre cose. Questo è il concetto di DMA che è venuto fuori con le macchine pdp 11 alla fine degli anni 60. 1

2 INTERRUZIONI Nella slide vediamo la presentazione del concetto d Interrupt. L Interrupt è un azione che può essere generata dall esterno, e serve per interrompere il normale prosieguo del processore arrestando alla fine del ciclo di istruzione il processo. Perché è stato inventato alla fine degli anni 60 il concetto d Interrupt? Per migliorare l efficienza dell elaborazione, cioè era necessario trovare un meccanismo per interrompere l avanzamento ordinario dei processi all interno della macchina. Uno dei primi dispositivi periferici su cui fu usato fu la teletype che per stampare un carattere anziché stare ad impegnare il processore nel controllo continuo dello stato della stampante, quando l operazione di stampa del carattere era finito, mandava un segnale al processore per avvertirlo che poteva avviare il trasferimento di un altro dato. CLASSI DI INTERRUZIONI Le classi più comuni di interruzione sono di: Programma errore di esecuzione Timer operazioni pianificate I/O operazioni di I/O Errore hardware problemi fisici È una generalizzazione delle interruzioni ed evidenzia le diverse classi d interruzioni. Persino un errore d esecuzione all interno del programma finisce per generare un Interrupt che è più propriamente definito come trap nelle macchine. Nell uso di sistemi operativi, vedremo quelli generati da time sharing, dove normalmente è il timer che dopo aver contato il tempo trascorso e confrontato con quello preassegnato genera una interruzione per avvertire il sistema operativo che deve cambiare il processo in avanzamento. Le operazioni di I/O ne sono un altro esempio, ma ci possono essere anche degli errori legati a problemi fisici che devono dare avvio a routine di allarme agli operatori. Per esempio si può montare un nastro magnetico, montato male, o non riavvolto, allora si può generare un Interrupt per avvertire l operatore che il nastro è montato male, quindi quello che normalmente avviene è di avvertire, con una routine di stampa sulla consolle, cosa è successo. ACQUISIZIONE DATI CON INTERRUPT In questa slide si presenta il meccanismo di funzionamento dell interruzione. E riportato un semplice programma che permette l acquisizione uno dopo l altro dei caratteri che sono digitati durante la scrittura. Naturalmente, le macchine attuali non fanno questo, infatti esse memorizzano tutta la stringa di riga dei 132 caratteri in un buffer e poi trasferiscono in memoria centrale tutto il record di 132 caratteri. In questo caso particolare lo supponiamo, perché è interessante notare il funzionamento dell Interrupt. Si suppone che il processore lavori per conto suo ed ogni volta che si pigia un carattere il carattere è trasferito dal buffer periferico, cioè dal buffer della teletype o della keyboard, in una locazione di memoria. Allora, innanzitutto, bisogna definire da quale locazione di memoria si inizia a memorizzare, si suppone che l inizio della memoria destinata a conservare i caratteri pigiati è la locazione di memoria 1.000, quindi, come si vede, si inserisce l indirizzo della locazione di memoria nel registro R0 e poi il processore si ferma. Occorre dopo precisare che realmente il processore non si ferma ma può elaborare altri programmi, però in questo caso che stiamo descrivendo si suppone che il processore si fermi. Allora accade che si pigia un carattere e in quel momento si genera l Interrupt. Realmente l Interrupt manda in funzione una routine di interruzione che si trova registrata a partire dalla locazione di memoria 2.000, quindi praticamente si potrebbe battere più di caratteri, perchè se la locazione di memoria da in avanti è occupata dalla routine di servizio le locazioni tra la e la sono le uniche disponibili. Questo fa capire che i problemi della protezione della locazione di memoria sono problemi consistenti e reali. Naturalmente, bisogna considerare la priorità in cui è eseguita la routine d interruzione, ossia di trasferimento dal buffer nella locazione di memoria. Normalmente i processi utenti avanzano con priorità 4 nella macchina, è chiaro quindi che la routine d interruzione dovrà avere una priorità più alta, perché si è fatto l esempio che il processore stia fermo, ma normalmente il processore può fare altre cose e le fa con la priorità 4, mentre quando il segnale d interruzione arriva con la priorità 5, questa messa nella Program Status Word, permette alla routine di interruzione di avere il privilegio rispetto agli altri programmi utenti. In quel punto, accade che il contenuto del buffer della teletype o della keyboard, è spostato nel registro, nella locazione di memoria indirizzata dal registro R0, che si sa è 1.000, e non appena è indirizzato, il contenuto di R0 si autoincrementa e dalla locazione di memoria passa a o 1.002, dipende da com è stato organizzato l hardware, dopodiché la routine di spostamento si conclude con un ritorno dall Interrupt. Quando sarà pigiato un altro tasto sarà generata un altra interruzione e sarà riavviata la routine di controllo della interruzione e verranno trasferiti uno dopo l altro tutti i caratteri che sono stati digitati. A questo punto si nota qual è il meccanismo 2

3 della generazione degli Interrupt, è necessario quindi vedere le linee d interconnessione tra le diverse componenti e cioè vedere se c è il bus o anche ci sono i bus dipende dall architettura della macchina. Se si prendono le linee di bus, si vede che ci sono delle linee di dati, delle linee d indirizzo e ci sono delle linee riservate alle interruzioni. Normalmente nei primi calcolatori quelli abbastanza semplici, perché in quelli moderni il meccanismo d interruzione si sviluppava tutto via software tranne il segnale hardware che deve far viaggiare per forza le informazioni sulla richiesta d interruzione, venivano di solito riservate alcune linee erano 5-6 linee, cioè quando si pigiava il tasto la linea chiamata Interrupt mandava un segnale, il segnale raggiungeva l Interrupt Control Board cioè la scheda di controllo delle interruzione, e cominciava un dialogo tra la CPU e il dispositivo periferico che aveva mandato questo Interrupt. La prima cosa che si faceva era una risposta da parte del processore di acknowledgment, cioè di riconoscimento del segnale, però quel segnale serviva ad aprire la linea su cui stava un altro segnale che definiva il livello di priorità. Il livello di priorità poteva essere priorità 5, priorità 6, priorità 7, oppure Non Process Request, cioè una richiesta forzata di interruzione con priorità superiore a tutte le altre. L azione di scambio terminava con il riconoscimento attraverso un grant e varie bus request line erano servite da varie bus grant. La concessione del bus era fatta al dispositivo periferico, perché il dispositivo periferico doveva mandare due parole. Una prima parola che era la Program Status Word, cioè la priorità con cui doveva essere eseguita la routine di servizio del dispositivo e una seconda parola era l indirizzo in cui si trovava il programma che doveva essere eseguito. In quest esempio il programma che deve essere eseguito è a partire dalla Il programma a quel punto è eseguito con la priorità assegnata messa nella Program Status Word nel trasferimento della prima parola, perché la richiesta di priorità deve essere di livello 7, ma poi l esecuzione della routine collegata a quel livello di priorità può essere di livello più basso, o anche può accadere il contrario, anche se è un po difficile. Dopodiché si esegue la routine e poi si ritorna dall Interrupt. Il meccanismo delle interruzioni, molto velocemente presentato, fa capire che classi d interruzioni ce ne possono essere molte. Per esempio ci possono essere interruzioni che si completano una dopo l altra, ci possono essere interruzioni all interno delle interruzioni con livelli multipli quanti se ne vuole. L importante è che devono esistere, in realtà, nelle macchine meccanismi tali da poter bloccare i processi in avanzamento e dare la possibilità alle routine di servizio delle interruzioni di poter essere eseguite. FLUSSI DI ESECUZIONE La slide mostra concetti riguardanti il flusso di controllo del programm a con e senza Interrupt. TIPOLOGIA DELLE INTERRUZIONI Le interruzioni possono essere: Hardware (Interrupt) Praticamente quasi tutte le interruzioni sono hardware Software (Trap) Si tratta di specifiche istruzioni privilegiate del linguaggio di macchina che svolgono le stesse funzioni degli interrupt hardware La slide mostra le due tipologie d interruzioni che ci possono essere. Le interruzioni hardware o Interrupt, che sono la maggior parte, e le interruzioni software o trap che corrispondono ad istruzioni privilegiate del linguaggio di macchina e svolgono le stesse funzioni degli Interrupt hardware. 3

4 GESTIONE DELLE INTERRUZIONI Per gestire le interruzioni, al ciclo di istruzione, si aggiunge il ciclo di interruzione Alla fine del ciclo di istruzione, se è stata fatta una richiesta di interrupt, il programma in esecuzione viene interrotto e viene lanciato un nuovo programma, quello invocato dalla interruzione. L interrupt viene sempre processato alla fine di un ciclo di istruzione. Non può essere processato alla fine di un ciclo di macchina. Nei moderni calcolatori, per gestire le interruzioni, al ciclo d istruzione si aggiunge il ciclo d interruzione. Quindi, se è stata fatta una richiesta d Interrupt alla fine del ciclo d istruzione il programma in esecuzione è interrotto ed è lanciato un nuovo programma invocato dalla interruzione. Si precisa che l Interrupt è sempre processato alla fine di un ciclo di istruzione e non alla fine di un ciclo di macchina. SCHEMA DI GESTIONE DELLE INTERRUZIONI? Una rappresentazion e più generale dei meccanismi d interruzione è mostrata nella figura, dove si vede che una volta che un processo inizia, cioè un programma va in esecuzione, le varie istruzioni, ciclo dopo ciclo, passando attraverso la fase di fetch e la fase di esecuzione, sviluppano il programma stesso, tranne se è abilitata la linea dei comandi di interruzione, infatti, essa può essere abilitata o disabilitata quindi essere o no avviato un ciclo di interruzione che si immette nel ciclo ordinario di fecht ed execute. ELABORAZIONE DELLE INTERRUZIONI Nella Slide si descrive il meccanismo di generazione delle interruzioni e la sua elaborazione. Vediamo che il controller del dispositivo, che può essere la stampante, il monitor o qualunque altro dispositivo, controlla l emissione dell interruzione. Il processo in esecuzione completa il ciclo di macchina relativo all istruzione in elaborazione, segnala contemporaneamente l interruzione e salva il Program Counter del processo in esecuzione e il valore della Program Status Word nello stack. Contemporaneamente carica, perché trasferito dal dispositivo che ha mandato il comando d interruzione, il valore della nuova Program Status Word e, di conseguenza, l inizio della routine di interruzione nel Program Counter elabora il programma relativo alla interruzione e successivamente il valore del Program Counter, riavviando il processo che era stato sospeso. 4

5 MOLTEPLICITÀ DELLE INTERRUZIONI Le interruzioni possono essere di molteplicità: Singola (interruzioni semplici) Quando si verifica una sola interruzione alla volta. Multipla (interruzioni multiple) Quando si verificano interruzioni nelle interruzioni. In questa slide sono riportati i meccanismi d interruzione che possono essere di livello singolo o anche multiplo. Il livello singolo avviene quando il processo che è in avanzamento è interrotto quindi è eseguita la routine d interruzione e poi com è stato descritto in precedenza si ha il ripristino dello stato relativo al processo interrotto. Se però durante l esecuzione della routine d interruzione si presenta un Interrupt nell Interrupt si è di fronte a Interruzioni Multiple. INTERRUZIONI MULTIPLE Esistono due modi di gestire le interruzioni multiple: Disabilitare le ulteriori interruzioni mentre ne viene elaborata una metodo semplice, ma poco efficiente Definire delle priorità di esecuzione delle interruzioni multiple metodo elaborato, ma flessibile GESTIONE DELLE INTERRUZIONI MULTIPLE Nella slide sono presentati i due modi di gestire le Interruzioni Multiple. Il primo disabilita le interruzioni mentre sono elaborate. Si tratta di un metodo semplice ma poco efficiente. Il secondo definisce delle priorità in modo che un interruzione di più alta priorità interrompa quella di più bassa priorità. Questo metodo è elaborato ma flessibile. Nella figura sono rappresentati alcuni meccanismi di elaborazioni sequenziali con interruzioni semplici a sinistra, mentre, sulla destra viene rappresentato il meccanismo delle Interruzioni Multiple. MULTIPROGRAMMAZIONE Anche utilizzando le interruzioni il processore non è utilizzato al meglio sono possibili cicli di attesa del processore anche lunghi Una soluzione a questo problema consiste nel permettere a più programmi utente di essere in esecuzione contemporaneamente si ottimizza l uso del processore meccanismi, illustrati fino ad ora, sono quelli che già all inizio degli anni 70 erano noti e hanno formato una nuova generazione di calcolatori in quelli anni. L uso del D.M.A. e delle interruzioni hanno agevolato grandemente l utilizzazione delle risorse del computer tra i quali si annovera anche il processore. La slide pone però un problema diverso, cioè nonostante tutti questi meccanismi di utilizzazione al massimo delle risorse di un computer, e più in particolare di un processore, le cose non andavano ancora bene. Si è allora pensato alla multiprogrammmazione come meccanismo per utilizzare la risorsa processore. In poche parole, attraverso la multiprogrammazione, utilizzando i meccanismi d interruzione, si può far in modo che più programmi avanzino contemporaneamente. Questo non è possibile se non in maniera apparente, cioè il parallelismo non può che essere apparente nella macchina. Supponendo che un ciclo d istruzioni duri un micro secondo significa che in un secondo si possono fare un milione di istruzioni. Si nota, però, che se si divide il programma in esecuzione in una serie di cento istruzioni, un milione diviso cento significa diecimila programmi che potrebbero essere eseguiti in quell intervallo di tempo di un secondo, naturalmente i riferimenti tecnologici precisi non sono quelli che si sono usati adesso ma si è enfatizzata la questione per intendere la necessità della multiprogrammazione, cioè questi diecimila programmi avanzano, step by step, in un secondo tutti diecimila contemporaneamente dando l illusione all operatore di essere eseguiti contemporaneamente. 5

6 ESECUZIONE DI PIÙ PROGRAMMI La sequenza di esecuzione dipende da: priorità relativa del programma presenza di interruzioni prioritarie in attesa per operazioni di I/O Il gestore interruzioni gestisce in modo organico la gerarchia delle priorità La slide spiega come il meccanismo della multiprogrammazione sfrutta pesantemente i meccanismi di interruzione e le assegnazioni di priorità. 6

La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum)

La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum) La gestione dell I/O (Cap. 5, Tanenbaum) Prestazioni e generalità Gestione software Supporti su disco Orologi Lezione Architettura degli Elaboratori - 1 - A. Sperduti Pagina 1 Prestazioni e generalità

Dettagli

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE

ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI ELABORAZIONE Il computer o elaboratore è una macchina altamente organizzata capace di immagazzinare, elaborare e trasmettere dati con notevole precisione e rapidità. Schematicamente

Dettagli

L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software:

L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software: Il Software L hardware da solo non è sufficiente per il funzionamento dell elaboratore È necessario introdurre il software: un insieme di programmi che permettono di trasformare un insieme di circuiti

Dettagli

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06.

SISTEMI OPERATIVI. Nucleo di un SO. Il Nucleo. Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher. 06. SISTEMI OPERATIVI 06.a Il Nucleo Nucleo di un SO Il nucleo di un SO Gestione delle interruzioni Sincronizzazione tra processi Dispatcher 1 Architettura di base dei SO Due le strutture di riferimento: a

Dettagli

WINDOWS95. 1. Avviare Windows95. Avviare Windows95 non è un problema: parte. automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni

WINDOWS95. 1. Avviare Windows95. Avviare Windows95 non è un problema: parte. automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni WINDOWS95 1. Avviare Windows95 Avviare Windows95 non è un problema: parte automaticamente all accensione del computer. 2. Barra delle applicazioni 1 La barra delle applicazioni permette di richiamare le

Dettagli

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 -

Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Software Si definisce software il complesso di comandi che fanno eseguire al computer delle operazioni. Il termine si contrappone ad hardware, che invece designa

Dettagli

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova.

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Programmi applicativi Un programma applicativo (o applicativo) è un eseguibile che può essere utilizzato dall utente e che ha funzionalità di alto livello (word processor, spreadsheet, DBMS) Univ. Milano-Bicocca

Dettagli

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo)

Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) Introduzione alle macchine a stati (non definitivo) - Introduzione Il modo migliore per affrontare un problema di automazione industriale (anche non particolarmente complesso) consiste nel dividerlo in

Dettagli

Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per:

Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per: Il Sistema Operativo Il Sistema Operativo fa parte del software di base; e` costituito da un insieme di programmi che interagiscono e cooperano per: gestire efficientemente l'elaboratore e le sue periferiche,

Dettagli

Fondamenti VBA. Che cos è VBA

Fondamenti VBA. Che cos è VBA Fondamenti VBA Che cos è VBA VBA, Visual Basic for Application è un linguaggio di programmazione, inserito nelle applicazioni Office di Microsoft (Ms Word, Ms Excel, Ms PowerPoint, Visio). VBA è una implementazione

Dettagli

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Questa funzione viene fornita allo scopo di effettuare la formazione delle classi prime nel rispetto dei parametri indicati

Dettagli

AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori

AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo. organizzazione strutturata dei calcolatori AXO - Architettura dei Calcolatori e Sistema Operativo organizzazione strutturata dei calcolatori I livelli I calcolatori sono progettati come una serie di livelli ognuno dei quali si basa sui livelli

Dettagli

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre

Hardware, software e periferiche. Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Hardware, software e periferiche Facoltà di Lettere e Filosofia anno accademico 2008/2009 secondo semestre Riepilogo - Concetti di base dell informatica L'informatica è quel settore scientifico disciplinare

Dettagli

Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni

Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni Modulo 1 U.D. 1 Lez. 2 Lezione 2 Chiamate di procedura e risposta alle interruzioni Sistemi Operativi I Modulo 1 - Architettura del Calcolatore Unità didattica 1 - Architettura e funzionamento dei sistemi

Dettagli

Come utilizzare i riferimenti assoluti e relativi in Microsoft Excel

Come utilizzare i riferimenti assoluti e relativi in Microsoft Excel Come utilizzare i riferimenti assoluti e relativi in Microsoft Excel In un foglio elettronico, le celle sono identificate mediante delle coordinate; in genere, sono utilizzate le lettere per identificare

Dettagli

INDICE. Vista Libretto Livello Digitale 2. Importazione di dati da strumento 3. Inserisci File Vari 5. Compensazione Quote 5.

INDICE. Vista Libretto Livello Digitale 2. Importazione di dati da strumento 3. Inserisci File Vari 5. Compensazione Quote 5. Prodotto da INDICE Vista Libretto Livello Digitale 2 Importazione di dati da strumento 3 Inserisci File Vari 5 Compensazione Quote 5 Uscite 6 File Esporta Livellazioni (.CSV) 6 Corso Livello Digitale Pag.

Dettagli

Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina ADD A,B ISTRUZIONE SUCCESSIVA

Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina. Linguaggio Macchina ADD A,B ISTRUZIONE SUCCESSIVA Lezione n.11 n.11 Lezione n. 11 ARCHITETTURA INTERNA ARCHITETTURA ESTERNA CODICE MACCHINA MODI DI INDIRIZZAMENTO ARCHITETTURE A PIU' INDIRIZZI In questa lezione verranno introdotti i concetti di base relativi

Dettagli

Memoria cache, interrupt e DMA

Memoria cache, interrupt e DMA FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Memoria cache, interrupt e DMA 2000 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide

Dettagli

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel

Sistemi Operativi. Sistemi I/O SISTEMI DI INPUT/OUTPUT. Hardware di I/O. Interfaccia di I/O per le applicazioni. Sottosistema per l I/O del kernel SISTEMI DI INPUT/OUTPUT 10.1 Sistemi I/O Hardware di I/O Interfaccia di I/O per le applicazioni Sottosistema per l I/O del kernel Trasformazione delle richieste di I/O Stream Prestazioni 10.2 I/O Hardware

Dettagli

Architettura dei computer

Architettura dei computer Architettura dei computer In un computer possiamo distinguere quattro unità funzionali: il processore la memoria principale (memoria centrale, RAM) la memoria secondaria i dispositivi di input/output La

Dettagli

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B

(1) (2) (3) (4) 11 nessuno/a 9 10. (1) (2) (3) (4) X è il minore tra A e B nessuno/a X è sempre uguale ad A X è il maggiore tra A e B Compito: Domanda 1 Per l'algoritmo fornito di seguito, qual è il valore assunto dalla variabile contatore quando l'algoritmo termina: Passo 1 Poni il valore di contatore a 1 Passo 2 Ripeti i passi da 3

Dettagli

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori Laboratorio di Architettura degli Elaboratori Dott. Massimo Tivoli Set di istruzioni del MIPS32: istruzioni aritmetiche e di trasferimento Istruzioni (Alcune) Categorie di istruzioni in MIPS Istruzioni

Dettagli

Corso di Calcolatori Elettronici I

Corso di Calcolatori Elettronici I Corso di Calcolatori Elettronici I Il sistema di Input-Output Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II A.A. 2014-2015 Roberto Canonico Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2014-2015

Dettagli

interoperabilità fra dispositivi forniti da diversi produttori; superare i problemi legati alla limitazione del numero di risorse.

interoperabilità fra dispositivi forniti da diversi produttori; superare i problemi legati alla limitazione del numero di risorse. Capitolo 7 Le infrastrutture SoftWare Funzioni del sistema operativo Rendere utilizzabili le risorse fisiche presenti nel sistema informatico: correttezza e precision; anywhere, anytime; affidabilità,

Dettagli

Caratteristiche di un PC

Caratteristiche di un PC Caratteristiche di un PC 1 Principali porte presenti sui personal computer PC Una porta è il tramite con la quale i dispositivi (periferiche o Device ) vengono collegati e interagiscono con il personal

Dettagli

I dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43

I dischi ottici. Istituzioni di Informatica -- Rossano Gaeta 43 I dischi ottici Le tecnologie dei dischi ottici sono completamente differenti e sono basate sull'uso di raggi laser Il raggio laser è un particolare tipo di raggio luminoso estremamente focalizzato che

Dettagli

DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE.

DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE. DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE. PIANIFICAZIONE La pianificazione è la prima fase. Questa è la più delicata

Dettagli

Video Scrittura (MS Word) Lezione 2 Tabelle e Immagini

Video Scrittura (MS Word) Lezione 2 Tabelle e Immagini Video Scrittura (MS Word) Lezione 2 Tabelle e Immagini Word consente di inserire nello stesso documento, oltre al testo, molte altri generi di informazioni: - Tabelle - Immagini - Disegni, forme particolari

Dettagli

Costruttore di numeri della WebDewey

Costruttore di numeri della WebDewey Costruttore di numeri della WebDewey Elaborazione da parte della Redazione WebDewey Italiana sulla base di documenti originali prodotti da OCLC o pubblicati sul blog 025.431 L approccio generale alla costruzione

Dettagli

Il Sistema Operativo Windows

Il Sistema Operativo Windows Il Sistema Operativo Windows Il Sistema Operativo Windows 1 Per cominciare Le operazioni di base per utilizzare il computer sono: l accensione e lo spegnimento. Mentre l accensione del PC si ottiene premendo

Dettagli

Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088

Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088 Interfacciamento di periferiche I/O al μp 8088 5.1 Principali segnali della CPU 8086 5.2 Periferiche di I/O e loro gestione 5.3 Collegamento di periferiche di input 5.4 Collegamento di periferiche di output

Dettagli

Architettura di un sistema di calcolo

Architettura di un sistema di calcolo Richiami sulla struttura dei sistemi di calcolo Gestione delle Interruzioni Gestione della comunicazione fra processore e dispositivi periferici Gerarchia di memoria Protezione. 2.1 Architettura di un

Dettagli

La memoria principale

La memoria principale La memoria principale DRAM (Dynamic RAM) il contenuto viene memorizzato per pochissimo tempo per cui deve essere aggiornato centinaia di volte al secondo (FPM, EDO, SDRAM, RDRAM) SRAM (Static RAM) veloce

Dettagli

Packet Tracer: simulare utility PING

Packet Tracer: simulare utility PING Esempio: 2 PC collegati ad uno switch (24 porte) Packet Tracer: simulare utility PING Configurare impostando in modalità RealTime (di default) gli indirizzi IP Per maggior controllo, si scelgono indirizzi

Dettagli

Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette

Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette Ogni PC, per iniziare a lavorare, ha bisogno di un sistema operativo. Infatti questo è il primo programma che viene eseguito e che permette all'utente e ai programmi di gestire i dispositivi e le periferiche

Dettagli

Programma per la generazione di filastrocche

Programma per la generazione di filastrocche Programma per la generazione di filastrocche In questa sezione illustriamo un programma, realizzato all interno del progetto, che consente di generare le filastrocche che sono costituite da una strofa

Dettagli

Il Sottosistema di Memoria

Il Sottosistema di Memoria Il Sottosistema di Memoria Calcolatori Elettronici 1 Memoria RAM RAM: Random Access Memory Tempi di accesso indipendenti dalla posizione Statica o Dinamica Valutata in termini di Dimensione (di solito

Dettagli

Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) Software (tutto ciò che non e tangibile)

Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) Software (tutto ciò che non e tangibile) Architettura generale del calcolatore Hardware (tutto ciò che e tangibile) La macchina di Von Neumann Le periferiche Software (tutto ciò che non e tangibile) Il sistema operativo I programmi applicativi

Dettagli

gli slot per schede esterne (come la scheda video, la scheda audio, la RAM, ecc.); le varie componenti elettroniche (condensatori, transistor, ecc., o

gli slot per schede esterne (come la scheda video, la scheda audio, la RAM, ecc.); le varie componenti elettroniche (condensatori, transistor, ecc., o Scheda madre Costituisce l'impalcatura di ogni computer, cui fanno riferimento tutte le periferiche internet. Se il processore può essere considerato a tutti gli effetti il cervello di un PC, lascheda

Dettagli

Esame Laboratorio di Sistemi Operativi Cognome Nome Mat.

Esame Laboratorio di Sistemi Operativi Cognome Nome Mat. Esame Laboratorio di Sistemi Operativi 2-01-2008 Il compito è costituito da domande chiuse e domande aperte. Non è consentito l uso di libri, manuali, appunti., etc. Tempo massimo 1 ora. Domande chiuse:

Dettagli

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel B. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel B. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit KING Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 4.70.2B DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 2 NOVITA 4.70.2B... 5 2.1 Annullo

Dettagli

GUIDA RAPIDA EDILCONNECT

GUIDA RAPIDA EDILCONNECT 1 GUIDA RAPIDA EDILCONNECT Prima di iniziare In EdilConnect è spesso presente il simbolo vicino ai campi di inserimento. Passando il mouse sopra tale simbolo viene visualizzato un aiuto contestuale relativo

Dettagli

I sistemi operativi (prima parte) Agostino Lorenzi I sistemi operativi - Atlas

I sistemi operativi (prima parte) Agostino Lorenzi I sistemi operativi - Atlas I sistemi operativi (prima parte) Le esigenze dell informatica moderna Computer facili da usare Gestione di grandi archivi di dati Esecuzione di più programmi sulla stessa macchina Collegamento in rete

Dettagli

VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA

VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA VALORIZZAZIONE MOVIMENTI DI SCARICO E VALORIZZAZIONE TRASFERIMENTO COSTI DI ANALITICA Riportiamo di seguito i vari passaggi per poter gestire la rivalorizzazione, sui documenti di scarico, del costo di

Dettagli

Sommario. Tabelle ad indirizzamento diretto e hash Funzioni Hash

Sommario. Tabelle ad indirizzamento diretto e hash Funzioni Hash Funzioni Hash Sommario Tabelle ad indirizzamento diretto e hash Funzioni Hash Requisiti Metodo della divisione Metodo della moltiplicazione Funzione Hash Universale La ricerca Talvolta si richiede che

Dettagli

Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S per i Comuni

Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S per i Comuni Guida alla gestione delle domande di Dote Scuola per l A.S. 2016-2017 per i Comuni Questo documento contiene informazioni utili ai funzionari per utilizzare l applicativo web per la gestione delle domande

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Immagini in movimento 2 Immagini in movimento Memorizzazione mediante sequenze di fotogrammi.

Dettagli

Architettura di un PC

Architettura di un PC Architettura di un PC E ancora. Chiavi USB (penne): stanno diventando i dispositivi di memorizzazione rimovibili più diffusi. Si tratta di memorie flash che si collegano direttamente al computer per mezzo

Dettagli

OPERAZIONI CHIUSURA E APERTURA Note operative

OPERAZIONI CHIUSURA E APERTURA Note operative OPERAZIONI CHIUSURA E APERTURA Note operative N.B. E importante accertarsi, in caso di multiutenza, che altri operatori non effettuino operazioni contabili mentre ci si appresta a generare le chiusure

Dettagli

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO

STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO STRUTTURE DEI SISTEMI DI CALCOLO 2.1 Strutture dei sistemi di calcolo Funzionamento Struttura dell I/O Struttura della memoria Gerarchia delle memorie Protezione Hardware Architettura di un generico sistema

Dettagli

ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013

ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013 ANALISI ATTIVITA SOLARE DAL 2008 AL 2013 Di seguito trovate un analisi dei dati raccolti dal 2008 ad oggi (Dicembre 2013), in tutti questi anni ho visto crescere l attività solare e ho raccolto molta esperienza

Dettagli

Installazione del driver Custom PostScript o del driver della stampante PCL per Windows

Installazione del driver Custom PostScript o del driver della stampante PCL per Windows Installazione del driver Custom PostScript o del driver della stampante PCL per Windows Questo file Leggimi contiene le istruzioni per l'installazione del driver Custom PostScript o del driver della stampante

Dettagli

ARCHITETTURA FISICA DEL SISTEMA

ARCHITETTURA FISICA DEL SISTEMA PROGETTO EBLA+ L uso dei contenitori EBLAplus ti aiuterà a gestire i tuoi documenti in modo facile e organizzato. Potrai in ogni momento, dal tuo dispositivo mobile, controllare quali documenti compongono

Dettagli

MultiBoot Guida per l'utente

MultiBoot Guida per l'utente MultiBoot Guida per l'utente Copyright 2006 Hewlett-Packard Development Company, L.P. Le informazioni contenute in questo documento sono soggette a modifiche senza preavviso. Le sole garanzie per i prodotti

Dettagli

Ricevitore Supervisionato RX-24

Ricevitore Supervisionato RX-24 Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Gestione a microprocessore 24 Sensori memorizzabili 8 Uscite allarme uno per canale 8 Canali con 3 sensori per ogni canale 10 Telecomandi programmabili 1 Uscita

Dettagli

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato.

Il file system. Le caratteristiche di file, direttorio e partizione sono del tutto indipendenti dalla natura e dal tipo di dispositivo utilizzato. Il File System Il file system È quella parte del Sistema Operativo che fornisce i meccanismi di accesso e memorizzazione delle informazioni (programmi e dati) allocate in memoria di massa. Realizza i concetti

Dettagli

L ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI. Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O

L ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI. Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O L ARCHITETTURA DEI CALCOLATORI Il processore La memoria centrale La memoria di massa Le periferiche di I/O Caratteristiche dell architettura 2 Flessibilità adatta a svolgere diverse tipologie di compiti

Dettagli

Il calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware)

Il calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware) Il calcolatore Prima parlare della programmazione, e' bene fare una brevissima introduzione su come sono strutturati i calcolatori elettronici. I calcolatori elettronici sono stati progettati e costruiti

Dettagli

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11

FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11 FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 11 ARCHITETTURA INTERNA ARCHITETTURA ESTERNA CODICE MACCHINA MODI DI INDIRIZZAMENTO ARCHITETTURE A PIU' INDIRIZZI In questa lezione verranno introdotti i concetti di

Dettagli

Concetti Introduttivi. Il Computer

Concetti Introduttivi. Il Computer Concetti Introduttivi Il Computer Introduzione Informazione Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere Messaggio Tutto ciò che porta

Dettagli

Introduzione alla programmazione. Walter Didimo

Introduzione alla programmazione. Walter Didimo Introduzione alla programmazione Walter Didimo Programmi Un programma è una frase (anche molto lunga) che descrive delle azioni che devono essere svolte da un calcolatore La frase deve essere dettagliata

Dettagli

Sito web Telefono (Carmine)

Sito web Telefono (Carmine) Vespasiano Carmine BASE Totocalcio2012 Tutorial I tutorials totocalcio precedenti sono disponibili gratis alla pagina web. http://vecasoft.it/download_vecasoft.htm BASE Totocalcio v3.0.0.32 TotoQuote Totocalcio

Dettagli

Informatica 10. appunti dalla lezione del 16/11/2010

Informatica 10. appunti dalla lezione del 16/11/2010 Informatica 10 appunti dalla lezione del 16/11/2010 Memorie Dispositivi in grado di conservare al loro interno informazione per un intervallo di tempo significativo RAM chiavetta USB Hard disk CD/DVD SD

Dettagli

Bit, Byte, Word e Codifica Dati

Bit, Byte, Word e Codifica Dati Bit, Byte, Word e Codifica Dati Come vengono immagazzinati i dati nella memoria? Le informazioni salvate e non all'interno della memoria del calcolatore vengono gestite come un insieme di numeri in sistema

Dettagli

Procedura di accesso al servizio BCP@home Pagina 1 di 15. Accesso al servizio BCP@home

Procedura di accesso al servizio BCP@home Pagina 1 di 15. Accesso al servizio BCP@home Procedura di accesso al servizio BCP@home Pagina 1 di 15 Accesso al servizio BCP@home Procedura di accesso al servizio BCP@home Pagina 2 di 15 La presente guida, consegnata al cliente unitamente alle buste

Dettagli

Note_Batch_Application 04/02/2011

Note_Batch_Application 04/02/2011 Note Utente Batch Application Cielonext La Batch Application consente di eseguire lavori sottomessi consentendo agli utenti di procedere con altre operazioni senza dover attendere la conclusione dei suddetti

Dettagli

Elementi di base del calcolatore

Elementi di base del calcolatore Elementi di base del calcolatore Registri: dispositivi elettronici capaci di memorizzare insiemi di bit (8, 16, 32, 64, ) Clock: segnale di sincronizzazione per tutto il sistema si misura in cicli/secondo

Dettagli

LA MEMORIA NEL CALCOLATORE

LA MEMORIA NEL CALCOLATORE Tipi di memorie (1) Rappresenta il supporto fisico, il dispositivo su cui sono immagazzinate le informazioni (dati e programmi) ROM (Read Only Memory) 1-2 MByte Cache 1 MByte di sola lettura contiene programmi

Dettagli

B2B. Manuale per l utilizzatore.

B2B. Manuale per l utilizzatore. B2B Manuale per l utilizzatore. Pag.1 di 9 Accesso al portale Dal sito istituzionale di (www.safesafety.com) si accede alla sezione e-commerce B2B cliccando sull omonima icona. E anche possibile accedere

Dettagli

1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET... 3. 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3

1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET... 3. 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3 Portale TESEO Guida al servizio INDICE 1 DESCRIZIONE DELLE FUNZIONI... 3 1.1 REGISTRAZIONE UTENZE INTERNET.... 3 1.1.1 Caricamento utente internet (data entry)... 3 1.1.2 Primo accesso e registrazione...

Dettagli

Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di

Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di Convertitore D/A Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di trasformare un dato digitale in una grandezza analogica, in generale una tensione. Naturalmente vi deve essere

Dettagli

Gestione delle eccezioni in Java

Gestione delle eccezioni in Java Gestione delle eccezioni in Java Fondamenti di Informatica Ingegneria Gestionale Canale AL 1 Le eccezioni in Java Exception handling: insieme di costrutti e regole sintattiche e semantiche presenti nel

Dettagli

Manuale del software Supplemento. Comunicazione tra sensore per rilevamento oggetti O2D2xx e Siemens Simatic S7 704567 / 00 02 / 2011

Manuale del software Supplemento. Comunicazione tra sensore per rilevamento oggetti O2D2xx e Siemens Simatic S7 704567 / 00 02 / 2011 Manuale del software Supplemento Comunicazione tra sensore per rilevamento oggetti O2D2xx e Siemens Simatic S7 704567 / 00 02 / 2011 Indice 1 Premessa 3 1.1 Simboli utilizzati 3 2 Generalità 3 3 Connessione

Dettagli

Modulo: Elementi di Informatica

Modulo: Elementi di Informatica ARCHITETTURA DI VON NEUMANN Facoltà di Medicina Veterinaria Corso di laurea in Tutela e benessere animale Corso Integrato: Fisica medica e statistica Modulo: Elementi di Informatica A.A. 2009/10 Lezione

Dettagli

Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI

Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI Manutenzione periodica al PIANO DEI CONTI La nuova gestione Utilità Piano dei Conti Premessa... 2 La creazione di un nuovo sottoconto... 3 1. Nuovo sottoconto tramite duplica da piano dei conti standard...

Dettagli

I grafici a torta. Laboratorio con EXCEL. 1 Come si costruisce un grafico a torta

I grafici a torta. Laboratorio con EXCEL. 1 Come si costruisce un grafico a torta I grafici a torta 1 Come si costruisce un grafico a torta In un gruppo di 130 persone è stata condotta un indagine per sapere quale è la lingua più parlata, oltre l italiano. Gli intervistati potevano

Dettagli

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O

Sistemi Operativi. Sottosistema di I/O Sistemi Operativi (modulo di Informatica II) Sottosistema di I/O Patrizia Scandurra Università degli Studi di Bergamo a.a. 2011-12 Sommario L hardware di I/O Struttura Interazione tra computer e controllori

Dettagli

Guida semplice all utilizzo del sistema D-STAR Seconda Parte

Guida semplice all utilizzo del sistema D-STAR Seconda Parte Guida semplice all utilizzo del sistema D-STAR Seconda Parte COSA SI PUO FARE CON IL MODO D-STAR? In questa seconda parte vengono illustrati i vari metodi di comunicazione possibili con il modo digitale

Dettagli

Gestione risorse (Windows)

Gestione risorse (Windows) Gestione risorse (Windows) Organizzazione dei file Il sistema di memorizzazione è organizzato ad albero secondo una struttura gerarchica DISCO (drive) FILES CARTELLE (directory) FILES SOTTOCARTELLE FILES

Dettagli

Architettura dei calcolatori e Software di sistema

Architettura dei calcolatori e Software di sistema Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica Lezioni di Informatica di Base per la Facoltà di Lettere e Filosofia Anno Accademico 2012/20103

Dettagli

PowerDIP Software gestione presenze del personale aziendale. - Guida all inserimento e gestione dei turni di lavoro -

PowerDIP Software gestione presenze del personale aziendale. - Guida all inserimento e gestione dei turni di lavoro - PowerDIP Software gestione presenze del personale aziendale - Guida all inserimento e gestione dei turni di lavoro - Informazioni preliminari. E necessario innanzitutto scaricare e installare l ultima

Dettagli

Guida all installazione ed all uso di ASIM

Guida all installazione ed all uso di ASIM Corso di Calcolatori Elettronici I Guida all installazione ed all uso di ASIM ing. Alessandro Cilardo Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Ciclo di sviluppo semplificato di programmi assembly MC68000

Dettagli

Si apre subito una nuova finestra con varie scelte. Eccola:

Si apre subito una nuova finestra con varie scelte. Eccola: 1 Mariafelice schede di informatica avanzata Lezione 20 PROSHOW Trasformare il lavoro in un filmato. Siamo giunti a questa fase definitiva del nostro lavoro, ossia rendere visibile e apprezzabile anche

Dettagli

Esempi di attribuzione dei seggi

Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione

Dettagli

elicaweb manuali - logistica magazzino - pagina 1 di 5

elicaweb manuali - logistica magazzino - pagina 1 di 5 elicaweb manuali - logistica magazzino - pagina 1 di 5 Indice Considerazioni generali! 2 Come iniziare! 2 Prodotti e archivi di base! 2 Depositi 2 Unità di carico 2 Tipi di locazione 3 Causali di trasporto

Dettagli

Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale

Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale CMMG- Manuale Utente CMMG Aprile 2014 Versione 1.1 Manuale Utente CMMG Corso Medici Medicina Generale CMMG-Manuale Utente.doc Pagina 1 di 14 CMMG- Manuale Utente AGGIORNAMENTI DELLE VERSIONI Versione Data

Dettagli

Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042)

Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann. Architettura di Von Neumann INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) INFORMATICA PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE 2 (13042) Computer elaboratore di informazione riceve informazione in ingresso (input) elabora questa informazione restituisce informazione ottenuta elaborando

Dettagli

EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE

EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE EXCEL: FORMATTAZIONE E FORMULE Test VERO o FALSO (se FALSO giustifica la risposta) 1) In excel il contenuto di una cella viene visualizzato nella barra di stato 2) In excel il simbolo = viene utilizzato

Dettagli

Memoria Secondaria o di Massa

Memoria Secondaria o di Massa Memoria Secondaria o di Massa dischi fissi (hard disk), floppy disk, nastri magnetici, CD, DVD, USB memory, etc deve essere permanente (mentre la RAM e`volatile) accesso sequenziale, cioe il tempo di accesso

Dettagli

La disposizione estetica della lettera commerciale

La disposizione estetica della lettera commerciale La disposizione estetica della lettera commerciale Gli elementi costitutivi della lettera commerciale vengono disposti sul foglio secondo stili diversi: ogni a- zienda, infatti, caratterizza la sua immagine

Dettagli

Prof. Elena Spera I.C. Marzabotto (Bo) a.s. 2005/06. Power Point. Esercitatrice: Elena Spera. elena.spera@libero.it 1

Prof. Elena Spera I.C. Marzabotto (Bo) a.s. 2005/06. Power Point. Esercitatrice: Elena Spera. elena.spera@libero.it 1 a.s. 2005/06 Power Point Esercitatrice: Elena Spera elena.spera@libero.it 1 PowerPoint A. Lanciare PowerPoint vediamo se ci sono novità rispetto a Word o le altre applicazioni di Office Così si apre, notate

Dettagli

La rappresentazione delle informazioni

La rappresentazione delle informazioni La rappresentazione delle informazioni In queste pagine cercheremo di capire come sia possibile rappresentare mediante numeri e memorizzare in un file testi, immagini, video, suoni... Il computer per lavorare

Dettagli

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio

Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Progetto NoiPA per la gestione giuridicoeconomica del personale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario della Regione Lazio Pillola operativa Presenze Rilevazione timbrature Versione 1.1 del

Dettagli

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO

WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO Servizi per l e-government nell università Federico II WINDOWS TERMINAL SERVER PER L ACCESSO REMOTO AL SISTEMA DI PROTOCOLLO INFORMATICO CONNESSIONE_TERMINAL_SERVER PAG. 1 DI 13 Indice 1. Premessa...3

Dettagli

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati (2) 2 Modelli dei dati, schemi e istanze (1) Nell approccio con basi di dati è fondamentale avere un certo livello di

Dettagli

Supporto On Line Allegato FAQ

Supporto On Line Allegato FAQ Supporto On Line Allegato FAQ FAQ n.ro MAN-7WBHYG25885 Data ultima modifica 03/01/2011 Prodotto Contabilità Modulo Contabilità, Cespiti, Ritenute, Intrastat, Beni usati Oggetto Modalità operative - Esportazione

Dettagli

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi Elezioni comunali 2014 4 Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative

Dettagli

OGGETTO: aggiornamento della procedura Protocollo Informatico dalla versione 04.13.00 alla versione 04.13.01.

OGGETTO: aggiornamento della procedura Protocollo Informatico dalla versione 04.13.00 alla versione 04.13.01. Protocollo Informatico OGGETTO: aggiornamento della procedura Protocollo Informatico dalla versione 04.13.00 alla versione 04.13.01. Vi invitiamo a consultare le informazioni presenti nei banner delle

Dettagli

Grafici e Pagina web

Grafici e Pagina web Grafici e Pagina web Grafici Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro. Quando si crea un grafico ogni riga

Dettagli

Informatica e Informatica di Base

Informatica e Informatica di Base Informatica e Informatica di Base WINDOWS Francesco Tura tura@cirfid.unibo.it Che cos è Windows? È un Sistema Operativo ad interfaccia grafica prodotto dalla Microsoft, che viene utilizzato su computer

Dettagli