In questo numero: Politiche dell abitare e abitare sostenibile newsletter - 5/2012 1/2012

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1 /2012 Newsletter a cura di Laura Mariani Area Welfare - Politiche abitative CGIL nazionale In collaborazione con Giuliana Giovannelli e Alessandra Graziani del Centro Studi FILLEA nazionale In questo numero: Nella grave condizione economica attuale, i costi per l'abitazione continuano ad aumentare incidendo sempre più sui consumi delle famigle, che dovranno fare i conti anche con altri aumenti prima della fine del 2012: rincari per elettricità, gas, rifiuti e acqua e il saldo dell'imu, da versare in base alle aliquote comunali, mediamente più alte di quelle con cui è stato calcolato l'acconto. Molti Comuni hanno già deliberato aumenti anche per la prima casa e l'imu, imposta non progressiva secondo le fasce di reddito, si conferma un grave onere soprattutto per i cittadini con redditi più bassi, lavoratori e pensionati. Per le seconde case non si rilevano differenziazioni per quelle date in locazione e soprattutto per quelle date in locazione a canone concordato: questo potrà tradursi in un aumento del livello dei canoni e ripercuotersi sull'anello più debole della catena, gli inquilini. Il dato è inequivocabile, ed oltre a colpire le famiglie concorrerà a rendere sempre più critico un mercato che ha già visto aumenti fino al 150% nell'ultimo decennio. Desta sempre maggiore preoccupazione la quota di famiglie, attualmente 2,5 milioni, che hanno un'incidenza delle spese per la casa sui redditi oltre il 40%, superando la soglia ritenuta critica per l'equilibrio familiare. In dirittura d arrivo l iter di approvazione dello schema di decreto che modifica le "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" e pressoché concluso l'iter di approvazione dello schema di regolamento relativo ai requisiti degli esperti chiamati a svolgere certificazione energetica ed ispezioni degli impianti termici: il fattore è determinante per un avvio efficace del mercato, che non può prescindere da una seria formazione dei tecnici abilitati. Occorre tuttavia migliorare il livello della formazione tecnica minima e garantita a livello nazionale, ed il sistema di controlli e sanzionatorio per le infrazioni, affinché ci sia regolarità e trasparenza nel mercato. È stata assegnata alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera la Comunicazione della Commissione UE del 31 luglio 2012 sulla Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese. La sostenibilità ambientale è al centro delle strategie europee di rilancio del settore delle costruzioni, e la riqualificazione energetica degli edifici è uno dei pilastri che permetteranno il passaggio dell'economia europea verso un modello a basse emissioni di carbonio. Al settore la UE sta destinando, nel quadro della politica di coesione per il periodo , una quota significativa dei suoi Fondi strutturali e del Fondo di coesione agli investimenti. NOTIZIE: IMU e costi dell'abitare (approfondimento su IMU con studio CGIL sulle spese delle famiglia e parere del Dipartimento delle Finanze sull'imu per gli IACP), Piano città (attribuzione all'anci dell'istruttoria preliminare), Riforma del condominio (iter del testo di riforma) DALLE REGIONI: Abruzzo: nuova legge con bonus volumetrici, Emilia Romagna: procedure per realizzare moduli abitativi temporanei, Puglia: proroga dei termini per il Piano Casa, Umbria: nuova legge per l'edilizia residenziale pubblica ABITARE SOSTENIBILE: Certificazione energetica (iter di approvazione dello schema di decreto che modifica le "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici"), Risparmio energetico (Comunicazione della Commissione UE del 31 luglio 2012 sulla Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese), Efficienza energetica: nuovo provvedimento del Governo). DALLE REGIONI: Liguria: nuove norme per il risparmio energetico, Valle d'aosta: autocertificazione energetica, Umbria: autocostruzione per l'edilizia residenziale pubblica. STUDI E RICERCHE: Fiducia dei consumatori (ISTAT) Compravendite immobiliari e mutui (ISTAT), Efficienza energetica (Osservatorio sull'efficienza energetica). BUONE PRATICHE DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE: Valle d'aosta, abitazione realizzata a Grerssoney con struttura a pannelli in legno X-LAM Politiche dell abitare e abitare sostenibile newsletter - 5/2012 La Newsletter si articola nell approfondimento di quattro sezioni tematiche: le sezioni Politiche Abitative e Abitare Sostenibile di cui si evidenziano le news a carattere nazionale e regionale, la sezione Studi e Ricerche che seleziona i report relativi ai temi precedenti e la sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile, che mostra esempi di realizzazioni sostenibili.

2 Notizie IMU: seconda rata e pressione fiscale ll 17 settembre è scaduto il termine per il pagamento del secondo acconto dell IMU sull abitazione principale che interessava chi, a giugno, aveva scelto di versare in tre rate anziché in due. A dicembre ci sarà il saldo con le aliquote riviste dai Comuni, che hanno tempo fino al 30 settembre per deliberare le aliquote definitive, ma che in molti casi hanno già deliberato aumenti, usufruendo del margine di agibilità permesso anche per le prime abitazioni, oltre che per le seconde. L'IMU si conferma un forte onere per i cittadini. Essendo fissa e non progressiva secondo le fasce di reddito, rappresenta un forte onere soprattutto per quelli più poveri, lavoratori e pensionati. In una difficile condizione economica i costi per l'abitazione incidono sempre più sui consumi delle famiglie che dovranno fare i conti anche con altri aumenti da inserire nei loro bilanci prima della fine del 2012, i quali, secondo alcune stime a nostro parere verosimili, produrranno un esborso da 200 a 400 euro in più rispetto allo stesso periodo del Saranno da sostenere nei prossimi mesi ulteriori rincari per elettricità, gas, rifiuti e acqua e il saldo dell'imu, da versare in base alle aliquote comunali, mediamente più alte di quelle con cui è stato calcolato l'acconto. Per le prime abitazioni, nei Comuni che hanno deliberato aumenti, i saldi di dicembre potranno comportare un esborsi pari anche al doppio di quanto versato a giugno. Per le seconde non si rilevano nei Comuni monitorati, differenziazioni per quelle date in locazione e soprattutto per quelle date in locazione a canone concordato: questo potrà tradursi in un aumento del livello già insostenibile dei canoni e ripercuotersi sull'anello più debole della catena, gli inquilini. Questa volta la denuncia è corale ed arriva anche dalle associazioni della proprietà, a conferma di un dato inequivocabile, che oltre a colpire le famiglie concorrerà a rendere sempre più critico un mercato che non riesce ad incontrare il bisogni della domanda e che ha già visto aumenti fino al 150% nell'ultimo decennio. Le amministrazioni avrebbero dovuto, e dovrebbero ancora, verificare la possibilità di una modulazione dell'imposta: la CGIL aveva proposto una differenziazione tra seconde case sfitte (1,06%) e date in affitto (0,76 per il canale libero e 0,4% per il canale contrattato, al fine di incentivare uno strumento di calmieramento del mercato, in linea anche con le esigenze di bilancio dei Comuni, visto il maggior vantaggio sul canale libero, rispetto al concordato numericamente inferiore). Categoria A 2 Valore catastale Aliquota e valore IMU 1 rata 2 rata Saldo Roma Milano Firenze Bologna Bari Catania Genova Torino , Categoria A 3 Valore catastale Aliquota e valore 1 rata 2 rata Saldo Roma Milano Firenze Bologna Bari Catania Genova Torino , L'IMU per gli IACP E' stato reso noto un parere che il Dipartimento delle Finanze ha emesso in risposta ad alcuni quesiti posti dalla Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue, in relazione all'applicazione dell'imu sugli immobili appartenenti alle Cooperative edilizie a proprietà indivisa, posizione che, ovviamente, vale anche per gli immobili ex Iacp. Da questo si evince che la riduzione dell'aliquota non è automatica ed il rischio è che su questo patrimonio potrebbe essere applicata l'aliquota totale (0,76) La CGIL aveva già denunciato l'iniquità della Manovra laddove confermava l'edilizia residenziale pubblica come soggetto interessato al pagamento dell'imu, con una previsione peraltro già contenuta nel Decreto sul Federalismo Fiscale Municipale 23/2011 che, a partire dal 2014, sottoponeva questo patrimonio all applicazione dell IMU con l eliminazione delle perequazione di Prima casa interpretando, quindi, come seconda casa gli alloggi di edilizia pubblica e sottoponendoli all'aliquota dello 0,76%, da ripartire tra Stato e Comune. Il D.L. 201/2011 aveva previsto la non applicazione della quota di imposta a favore dello Stato, generando la convinzione che l'unica parte di imposta dovuta fosse quella a carico del Comune. La lettura del Dipartimento delle Finanze chiarisce che tale rinuncia non rappresenta un'automatica riduzione dell'aliquota applicabile in modo generalizzato, ma una rinuncia a favore dei Comuni i quali, in assenza di una specifica previsione di riduzione, potrebbero verosimilmente mantenere in parte o totalmente la quata cui ha rinunciato lo Stato. Come abbiamo più volte sottolineato l'imu va a gravare sulla già difficile economia di un settore che, nonostante le finalità sociale che è chiamato a svolgere, oggi vede scarsissimi finanziamenti, ritorni limitati dai canoni (mediamente 80 euro/mese), soggetti ad una tassazione che incide per circa il 40% del loro importo. Ulteriori imposte sottraggono risorse che potrebbero essere indirizzate a nuove abitazioni, manutenzione ordinaria e straordinaria, riqualificazione energetica, con positive ricadute su occupazione, produzione e costi degli utenti. Considerando soprattutto le difficoltà economiche degli enti gestori e l'esiguità di un settore che dispone di un patrimonio insufficiente per la domanda cui dovrebbe rispondere: 600mila domande di aventi diritto risultano inevase. E' fondamentale sollecitare i Comuni i quali dovranno, nei propri regolamenti, ovviamente e auspicabilmente, procedere senza aggravio per l introito a loro destinato, procedere alla possibile riduzione dell aliquota ordinaria.

3 Piano città Il decreto 3 agosto 2012, recante l istituzione della Cabina di regia per l attuazione del Piano Nazionale per le Città (art. 12 del D.L. 83/2012) e la regolamentazione della procedura che porterà alla sottoscrizione dei Contratti di valorizzazione urbana, ha attribuito all Anci l istruttoria preliminare delle proposte che verranno presentate dai Comuni entro il prossimo 5 ottobre. In virtù di questo ruolo istituzionale attribuitogli e per fornire supporto operativo ai comuni interessati, l Anci ha elaborato un vademecum per la presentazione delle proposte così da facilitare anche il compito di analisi e classificazione delle stesse da parte della Cabina di Regia. Nell ambito del documento si sottolinea il ruolo fondamentale della Relazione sintetica prevista dall art. 4, comma 2, lettera c) del DM 3 agosto 2012, all interno della quale dovrà essere data particolare attenzione ad alcuni aspetti che potranno costituire fattori premiali per la selezione da parte della Cabina di regia. Tra questi la descrizione del contesto, le caratteristiche e l ambito urbano oggetto di trasformazione, la descrizione della proposta, la concorrenza con gli obiettivi del piano, la cantierabilità degli interventi. Notevole importanza rivestirà anche il Piano finanziario ed economico della proposta con l indicazione dei costi e tempi degli interventi e delle risorse finanziarie disponibili e ancora da reperire, nonché la fattibilità amministrativa della stessa. Riforma del Condominio La Commissione Giustizia della Camera ha licenziato, con modifiche, il testo sulla riforma del condominio approvato dal Senato: alcuni elementi, se correttamente applicati, possono favorire la partecipazione attiva degli abitanti e contribuire alla manutenzione del patrimonio edilizio Si tratta di un provvedimento molto atteso, considerato che sono circa 30 milioni gli italiani che vivono in condominio e la normativa in vigore risulta ormai datata, facendo riferimento al Codice Civile del Dai primi orientamenti espressi sembra di capire che l assemblea della Camera dovrebbe rispettare tempi non lunghi per l approvazione. E evidente che una volta approvato dalla Camera il testo dovrà tornare al Senato per l approvazione definitiva, sempre che il Senato non introduca a sua volta ulteriori modifiche. Considerato che la residua durata della legislatura, anche in via ordinaria e senza prendere in considerazione un eventuale scioglimento anticipato delle Camere, si riduce a pochi mesi, non è possibile prevedere se il provvedimento potrà essere definitivamente approvato in questa legislatura, quindi prima della primavera prossima. Il nuovo testo presenta elementi che possono essere giudicati positivamente, se correttamente applicati, favorendo la partecipazione attiva degli abitanti. Tra questi: la diminuzione delle maggioranze necessarie per il lavori urgenti di sicurezza, messa a norma e per il superamento delle barriere architettoniche; il riconoscimento del condominio come soggetto coinvolto nella trasformazione e nel recupero urbano; più trasparenza e controlli su spese e bilanci condominiali per incidere sulla voce costo dell'abitazione, in costante aumento e oggi costo principale nelle voci di spesa dei cittadini; qualificazione professionale del ruolo dell'amministratore e garanzie anche assicurative sulla tenuta della cassa e delle attività condominiali. E' stata opportunamente scartata la rivendicazione di costituire un nuovo albo professionale per gli amministratori, espressamente vietata dalla normativa europea sulla concorrenza nelle professioni. E' positiva l'attenzione verso il recupero del patrimonio, ma è evidente che si rende necessario un piano nazionale di manutenzione programmata che individui fondi e incentivi per le famiglie e che, oltre alla previsione di detrazioni, consideri anche il problema degli inandempienti: è' importante rilanciare la proposta di estendere il credito di imposta previsto per il risparmio energetico alla messa in sicurezza del patrimonio esistente, garantendone l'effettiva convenienza economica, permettendone l'accesso anche alle imprese e stabilizzandolo. Oggi non ci sono riferimenti a bonus fiscali per tali lavori di adeguamento. Quelli previsti nel Decreto sviluppo riguardano interventi di ristrutturazione edilizia e interventi di risparmio energetico sul costruito. In ogni caso permane la forte perplessità riguardo alla utilizzabilità della detrazione da parte di chi presenta redditi medio bassi, che non hanno capienza fiscale per usufruirne. A dimostrazione della gravità del problema che riguarda una parte consistente del nostro patrimonio edilizio, la Camera ha recentemente approvato un ordine del giorno per estendere il bonus per risparmio energetico al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio chiedendo al Governo l'impegno a rivedere anche i limiti imposti dal patto di stabilità per permettere agli enti locali che abbiano risorse disponibili di avviare il consolidamento antisismico degli edifici pubblici. Ricordiamo che il patrimonio edilizio del nostro Paese (dai primi dati del Censimento abitazioni e edifici, di cui residenziali) risale in larga parte ad epoche molto antiche, in parte è più recente ma si è sviluppato secondo processi spesso spontanei e comunque legato a fasi in cui si sono verificate rilevanti operazioni di trasformazione e riuso, spesso al di fuori di ogni controllo e senza rispetto delle normative vigenti in materia. Il 55% del patrimonio ha più di 40 anni, ma nei comuni capoluogo la percentuale raggiunge il 70% e in quelli metropolitani il 75%, ponendo un problema di vetustà e condizioni manutentive. Quasi un quarto di questo viene stimato dall'istat in condizioni manutentive mediocri o pessime e oltre il 50% non risulta essere stato interessato da opere o interventi, né ad impianti, né ad elementi strutturali o non strutturali e che quindi spesso presenta la necessità di interventi di recupero complessivi o legati alla singola unità abitativa, e comunque di verifiche e di controlli.

4 Abruzzo: edilizia, nuova legge con bonus volumetrici Il Consiglio regionale dell'abruzzo ha approvato, dopo un articolato confronto, il progetto di legge sull'edilizia che in - centiva con premi volumetrici la riqualificazione degli immobili (residenziali e non). La nuova legge regionale concede un bonus volumetrico del 20% in caso di riqualificazione di edifici esistenti inseriti in zone degradate o in aree ur - bane che hanno modificato la propria funzione urbanistica. Nel caso in cui il privato realizzi standard primari e secondari per esempio barriere architettoniche, spazi verdi, servizi e parcheggi si aggiunge un ulteriore incremento volumetrico del 20% (in deroga ai Prg). Qualora si raggiunga la classe energetica A o B o in caso di smantellamento dei tetti in amianto vengono concessi altri aumenti di cubatura del 5%. Il provvedimento, inoltre, prevede la possibilità del cambio di destinazione d'uso degli immobili. I Comuni potranno decidere entro 60 giorni dalla promulgazione della legge. La procedura, è semplificata, perché gli enti non dovranno procedere a varianti urbanistiche, ma alla mera individuazione delle aree o dei singoli edifici su cui sarà possibile applicare la misura. E dello stesso iter agevolato potranno beneficiare anche i proprietari degli immobili. Politiche abitative: dai territori Emilia Romagna: Procedure per realizzare moduli abitativi temporanei Al via le procedure per la realizzazione di circa 2000 moduli temporanei abitativi destinati ad alloggiare provvisoria - mente persone la cui abitazione, a causa del sisma, è stata distrutta o dichiarata inagibile con esito di rilevazione dei danni di tipo «E» o «F». Questo è quanto stabiliscono due ordinanze (la numero 40 e la numero 41 del 14 settembre 2012) emanate dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani per assicurare un alloggio a chi ha avuto la casa distrutta o inagibile, e non beneficia di oltre misure di assistenza. L ordinanza (la numero 41) approva gli atti necessari per espletare la gara per la progettazione, la fornitura e la posa in opera dei prefabbricati modulari abitativi rimuovibili (Pmar), il loro riacquisto, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi per tre anni, la progettazione e realizzazione delle connesse opere di urbanizzazione in ambito urbano. L intervento prevede una spesa complessiva pari ad 139 milioni 620 mila euro per un totale di circa 2000 moduli. Il prov - vedimento (Ordinanza numero 40) prevede anche la precisa localizzazione nei territori dei Comuni di: Cavezzo, San Prospero, S. Possidonio, Mirandola, S. Felice sul Panaro, Camposanto, Novi di Modena, Cento, Finale Emilia e Concordia sulla Secchia. Per quanto riguarda i moduli rurali, in tutto circa 180, per dare continuità all attività economica, si possono collocare moduli prefabbricati temporanei presso gli edifici rurali funzionali alla conduzione delle aziende agricole. I due provvedimenti si inseriscono nel Programma casa per la transizione e l avvio della ricostruzione varato a metà agosto con l ordinanza numero 23 del Commissario. Puglia: Per il Piano Casa interventi fino al 31 dicembre 2013 E' stato prorogato al 31 dicembre 2013 il termine (in scadenza a fine 2012) per la presentazione delle domande di ampliamento, demolizione e ricostruzione. La proroga, introdotta dalla Legge Regionale 18/2012, è accompagnata anche da altre modifiche alle versione iniziale del 2009, che ampliano i margini dell applicazione del Piano Casa. Con la nuova legge diventa possibile il cambio d uso in caso di lavori di aumento delle cubature. La variazione resta invece vietata quando l intervento prevede la demolizione dell edificio e la sua ricostruzione con ampliamento. Rivisti anche i limiti di applicazione. Il divieto di eseguire gli interventi sugli edifici di valore storico, culturale e architettonico, non opera se i lavori rientrano tra quelli contenuti nell Allegato 1 del Dpr 139/2010, Regolamento sul procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica per gli interventi di lieve entità. Tra i lavori non soggetti al divieto ci sono quindi l incremento volumetrico non superiore al 10% e ai 100 metri quadri, la demolizione e ricostruzione con rispetto del volume e della sagoma preesistente, gli interventi sui prospetti degli edifici esistenti, gli interventi sulla copertura, l adeguamento alla normativa antisismica, la realizzazione di autorimesse fuori terra o parzialmente interrate, la costruzione di manufatti accessori di volumetria inferiore a 10 metri cubi, gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche, l installazione di pannelli solari di superficie fino a 25 metri quadri, la modifica dei muri senza aumento delle altezze e la realizzazione di cancelli o recinzioni. Umbria: Una nuova legge per l edilizia residenziale pubblica. La Giunta ha concluso l esame delle proposte di revisione della legge regionale 23/2003, che regolerà lo sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica, passata ora al vaglio della competente sottocommissione consiliare. Con la nuova legge saranno ridefiniti obiettivi, regole, strumenti di programmazione, il ruolo dei soggetti coinvolti sia pubblici che privati e le caratteristiche dei beneficiari degli interventi, per rispondere in maniera adeguata e più efficace alle problematiche del disagio abitativo in Umbria. Sono stati resi noti i dati relativi allo stato di attuazione dei programmi operativi di edilizia residenziale pubblica in Umbria: in sei anni sono stati realizzati oltre 2300 alloggi, per un investimento pubblico complessivo pari a circa 128 milioni di euro. Di questi alloggi, sono già stati assegnati agli aventi diritto e gli altri 692 saran no pronti nel breve periodo per essere inseriti nel mercato della locazione o della vendita. In Umbria ci sono circa alloggi, per un valore di quasi un miliardo di euro, assegnati ad un canone medio di 112 euro di affitto mensile. Le risorse messe in campo dal piano triennale , pari euro, hanno permesso interventi sperimentali di bioarchitettura, residenze per anziani, residenze per universitari, interventi nei centri storici per la locazio - ne a canone sociale, nonché il sostegno al fondo regionale per l affitto. A ulteriore testimonianza dell impegno umbro per la qualità anche ambientale, tutti gli edifici realizzati nell ambito di questo piano, hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità rilasciata dall Arpa Umbria.

5 Abitare sostenibile Certificazione energetica: il regolamento con i requisiti In dirittura d arrivo l iter di approvazione dello schema di decreto che modifica le "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" dove si prevede positivamente l eliminazione della possibilità di autocertificazione per gli edifici in classe G (che ci poneva al di fuori delle regole imposte dalla Commissione Europea e, di fatto, costituiva un modo per bypassare il vincolo della certificazione energetica per gli edifici esistenti) e pressoché concluso l'iter di approvazione dello schema di regolamento relativo ai requisiti degli esperti chiamati a svolgere la certificazione e le ispezioni degli impianti termici, altro fattore determinante per un avvio efficace del mercato della certificazione energetica degli edifici In relazione allo schema di decreto che modifica le "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" (DM 26/06/2009) ed elimina la possibilità di autocertificazione per gli edifici in classe G, trasmesso alla Conferenza delle Regioni per l'approvazione, nella relazione illustrativa allegata ed in particolare al punto 2 viene precisato che "risulta pressoché concluso (manca il secondo passaggio al Consiglio dei Ministri) l'iter di approvazione dello schema di regolamento relativo ai requisiti degli esperti chiamati a svolgere la certificazione energetica degli edifici e le ispezioni degli impianti termici (art. 4, comma 1, lettera c) del d.lgs. 192/05). Ricordiamo che l'articolo 4 del d.lgs. 19 agosto 2005, n. 192 (pubblicato sul supplemento ordinario n. 158 alla Gazzetta ufficiale n. 222 del 23 settembre 2005) rubricato "Adozione di criteri generali, di una metodologia di calcolo e requisiti della prestazione energetica" prevedeva, tra l'altro, al comma 1, lettera c) che entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso con un decreto del Presidente della Repubblica, avrebbero dovuto essere definiti i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti o degli organismi a cui affidare la certificazione energetica degli edifici e l'ispezione degli impianti di climatizzazione. L'auspicio è che la notizia contenuta all'interno della Relazione di accompagnamento allo schema di decreto in argomento sia veritiera e che in tempi abbastanza rapidi possa essere approvato definitivamente il decreto relativo al regolamento sui requisiti degli esperti chiamati a svolgere la certificazione energetica degli edifici. Osservazioni delle associazioni di consumatori. Unione Nazionale Consumatori e Lega Consumatori pur giudicando condivisibili le proposte (eliminazione della possibilità per il proprietario di autocertificare l'appartamento, specificazione dei ruoli degli enti tecnici, per la qualificazione dei software commerciali per il calcolo della prestazione energetica, ecc.), ritengono che il decreto ministeriale proposto non predisponga gli strumenti per controllare la qualità degli Attestati di Certificazione Energetica (ACE) redatti dai professionisti. Accanto ai numerosi professionisti che redigono con coscienza e professionalità gli ACE, operano infatti sul mercato operatori che, senza effettuare né alcun sopralluogo presso l'unità immobiliare, né i relativi calcoli energetici, per poche decine di euro redigono gli Attestati, spesso soltanto per telefono o, al massimo, solo consultando la pianta dell'abitazione. Le due associazioni precisano che questa situazione deriva dal fatto che molte regioni permettono ai professionisti di svolgere l'attività di certificazione richiedendo soltanto la mera iscrizione all'albo dei rispettivi Ordini professionali, senza necessaria preparazione professionale specifica prevedere l'obbligo di frequentare con profitto uno specifico corso di formazione, sulla base di un programma didattico predisposto dal Ministero, da parte dei professionisti che richiedono l'iscrizione ad un apposito Albo Regionale dei Certificatori raccogliere in una banca dati regionale tutti gli ACE redatti dai professionisti effettuare controlli di merito sulla correttezza e congruità energetica degli Attestati, prevedendo sanzioni per i professionisti scorretti, fino all'esclusione dall'albo. Altroconsumo, pur approvando l'aspetto relativo alla semplificazione della certificazione energetica per i vecchi edifici, ha espresso una serie di perplessità sull'obbligo di controllo degli impianti di raffrescamento. Federconsumatori ha formulato un unico rilievo, ovvero che, per quanto riguarda il caso di locazione dell'immobile, la direttiva 2010/31/UE non concede deroghe, ma dà semplicemente la possibilità agli Stati membri di ritardare l'avvio dell'obbligo di certificazione energetica, nel caso di singole unità immobiliari, fino al 31 dicembre Adiconsum propone di costituire un database centralizzato gestito da un ente pubblico (Enea o Catasto) al fine di memorizzare i risultati di risparmio energetico, i dati per il monitoraggio, consentire l'analisi statistica delle informazioni, facilitare il controllo di qualità per individuare facilmente dati insoliti. Si suggerisce di limitare il possibile business delle certificazioni attraverso la formazione continua con il superamento di un esame nazionale, nonché di uniformare la normativa, lasciata in capo alle regioni, su chi possa effettuare le certificazioni. Assoconsum richiede che: l iter delle certificazioni sia quanto mai snello sia prevista una modalità di autocertificazione, anche provvisoria, per velocizzare le procedure di rilascio dei permessi utili all utente il contributo dei tecnici esterni sia in qualche modo sottoposto a un regime tariffario calmierato sia prevista una modalità certificativa con tariffazione abbattuta o gratuita per i redditi molto bassi e per certe categorie economiche. La certificazione energetica, dichiarazione rilasciata da operatori competenti locali o regionali attestante il consumo degli edifici, dal 1 gennaio 2012 è obbligatoria per gli atti di vendita e contratti d affitto. Vale 10 anni. Gli scopi: valutare il grado di efficienza energetica dell'edificio e dunque il suo consumo, per permettere, a chi acquista, di ponderare anche questo elemento diffondere la presenza di nuove case finalizzate a sostenbilità e risparmio energetico poter riqualificare con le detrazioni sull Irpef. Per le regioni che non hanno già legiferato in materia il D.M precisa che gli edifici con superficie uguale o inferiore a 1000 mq e nel caso in cui si trasferissero, a titolo oneroso, edifici costruiti o ristrutturati completamente prima dell 8/10/05, il proprietario può rilasciare un autodichiarazione in cui documenta che l immobile appartiene alla classe G e non rientra tra gli edifici con certificazione energetica. In caso di affitto, le norme si applicano solo per gli immobili costruiti di recente, o per quelli che, per la loro completa ristrutturazione, hanno usufruito degli incentivi per miglioramento di prestazioni energetiche.

6 Risparmio energetico È stata assegnata alle Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera la Comunicazione della Commissione UE del 31 luglio 2012 sulla Strategia per la competitività sostenibile del settore delle costruzioni e delle sue imprese (COM (2012) 433). Nel documento la Commissione, dopo aver riconosciuto che il settore delle costruzioni è uno dei più duramente colpiti dalla crisi economica e finanziaria, individua le principali sfide, in termini di investimenti, capitale umano, requisiti ambientali, regolamentazione e accesso ai mercati, che il settore delle costruzioni deve affrontare già oggi e fino al Commissione europea Il documento della Commissione europea Il documento propone misure a breve e a lungo termine per sostenere il settore realizzando i seguenti obiettivi: stimolare condizioni favorevoli agli investimenti migliorare la base di capitale umano nel settore delle costruzioni migliorare efficienza delle risorse, prestazioni ambientali e opportunità imprenditoriali rafforzare il mercato interno delle costruzioni promuovere la competitività globale delle imprese dell'ue. La sostenibilità ambientale riveste un ruolo centrale. Per esempio, si propone di elaborare o rafforzare i programmi relativi a progetti di riparazione, manutenzione e ristrutturazione con obiettivi di sostenibilità, esaminando la possibilità di ricorrere a strumenti fiscali e finanziari e a meccanismi di credito per i progetti di ristrutturazione. Un'altra misura prevede di destinare, nel quadro della politica di coesione per il periodo , una quota significativa dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione agli investimenti a sostegno di un'economia a basse emissioni di carbonio, in particolare all'efficienza energetica e alle fonti energetiche rinnovabili, anche per quanto riguarda la ristrutturazione degli edifici. Allo scopo di migliorare efficienza delle risorse, prestazioni ambientali e opportunità imprenditoriali, la Commissione Ue si propone di presentare iniziative volte a migliorare il riconoscimento reciproco delle prestazioni ambientali e dei metodi di valutazione dei rischi, e di elaborare norme armonizzate riguardanti la dichiarazione delle caratteristiche di prestazione dei prodotti da costruzione, con riferimento all'uso sostenibile delle risorse naturali nel quadro del regolamento sui prodotti da costruzione. Per promuovere la competitività globale delle imprese di costruzioni dell'ue, occorre secondo Bruxelles garantire, attraverso un'apposita iniziativa legislativa, l'apertura dei mercati degli appalti pubblici dei paesi terzi e condizioni di parità tra le imprese dell'ue e le loro concorrenti di paesi terzi; sostenere finanziariamente l'assistenza tecnica all'internazionalizzazione delle piccole imprese specializzate; sviluppare, sui temi della costruzione sostenibile negli appalti pubblici, la cooperazione con i paesi terzi, la politica europea di vicinato e il partenariato euromediterraneo, in particolare incoraggiando i partner a utilizzare gli Eurocodici come strumento per attuare le loro disposizioni regolamentari sulle costruzioni. Efficienza energetica: il nuovo provvedimento del Governo Il Ministero dell Ambiente, con un documento che fa il punto sull iter di numerose misure per la crescita sostenibile che il Governo ha messo in campo o sta per lanciare, rende noto che è all esame dei Ministeri dell Ambiente e delle Politiche comunitarie il Decreto legislativo, messo a punto dal Ministero dello Sviluppo economico, di recepimento della Direttiva 2010/31/CE che stabilisce i nuovi standard di efficienza in edilizia e introduce il concetto di Edificio a Energia Quasi Zero. Il decreto che recepirà la Direttiva sugli Edifici a Energia Quasi Zero - atteso ormai da diversi mesi - andrà a sostituire i provvedimenti attuativi della precedente Direttiva 2002/91/CE (Dlgs 192/2005 e 311/2006, il Dpr 59/2009 e il DM 26 giugno 2009) ormai soppiantata dalla 2010/31/CE. Il testo del nuovo Decreto è ancora topsecret ma l attenzione per il tema dell efficienza energetica in edilizia è molto alto.oltre alle norme per l edilizia, nelle intenzioni del Governo c è un ambizioso Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra, una infrastruttura programmatica per l attuazione in Italia del Pacchetto Clima Energia. Il Piano è stato trasmesso al Cipe nel maggio Il documento ricorda altri Decreti in corso di approvazione: l incentivazione delle fonti rinnovabili termiche la revisione del meccanismo dei certificati bianchi per l efficienza energetica, finalizzato in particolare alla promozione della generazione distribuita e delle smart grid l applicazione di meccanismi premianti per ricerca, sviluppo e produzione di tecnologie innovative in Italia, per l impiego dell energia solare e la valorizzazione della geotermia. Sono, invece, progetti strategici già in elaborazione: i finanziamenti agevolati (nell ambito del Fondo Kyoto) per la protezione del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico e sismico i finanziamenti per ricerca, sviluppo, produzione e installazione di tecnologie nel solare termico, solare a concentrazione, solare termodinamico, solare fotovoltaico, biomasse, biogas e geotermia gli incentivi per l incremento dell efficienza negli usi finali dell energia nei settori civile, industriale e terziario, compresi gli interventi di social housing. Come già annunciato dal CdM dopo la pausa estiva, verrà istituita una lista delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti che contribuiscono alla riduzione delle emissioni dei gas serra e degli inquinanti atmosferici. L impiego delle tecnologie, sistemi e prodotti individuati dalla lista consentirà l accesso di imprese e soggetti privati ai benefici previsti dal Fondo Kyoto e a una riduzione del 55% dell Iva sull acquisto delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti. Tutte le amministrazioni pubbliche avranno l obbligo di dotarsi esclusivamente delle tecnologie individuate dalla lista.

7 Liguria: Nuove norme per il risparmio energetico Con la Legge regionale 23/2012 la Regione ha modificato la Lr 22/2007 Norme in materia di energia dando attuazione alla Direttiva 2010/31/Ue relativa alla prestazione energetica nell edilizia. Nel nuovo provvedimento si precisa che la progettazione e la realizzazione degli edifici di nuova costruzione e delle opere di ristrutturazione e demolizione di edifici esistenti devono contenere i consumi di energia; eccezioni sono previste per gli edifici di inte - resse storico-artistico vincolati e per gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose. Per quanto riguarda i requisiti minimi di prestazione energetica, il provvedimento rinvia ad un successivo regolamento e stabilisce che tali requisiti vengano rivisti ogni cinque anni. Inoltre viene regolamentato il rilascio dell attestato in relazione alle diverse tipologie di immobili e ai diversi momenti del procedimento di vendita e locazione degli stessi e, ri - spetto alla legge regionale 22/2007, si prevede che il tecnico abilitato a redigere l attestato di prestazione energetica sia tenuto a versare un contributo per ogni attestato redatto, quale partecipazione alle spese necessarie per l esercizio delle funzioni regionali in materia di attestazione della prestazione energetica degli edifici. Abitare sostenibile: dai territori Valle d'aosta: l autocertificazione energetica di scadente qualità non è più valida L Assessorato delle attività produttive della Valle d'aosta informa che, in seguito all approvazione della L.R. 26/2012 Disposizioni regionali in materia di pianificazione energetica, di promozione dell'efficienza energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili, in vigore dal 29 agosto scorso, nella Regione non è più possibile presentare una Autodichiarazione di scadente qualità energetica dell immobile in sostituzione dell attestato di certificazione energetica Beauclimat. L Unione Europea ha contestato e ha ritenuto non accettabile, muovendo una procedura di infrazione, quanto previsto a livello nazionale e in alcune norme regionali, tra le quali la L.R-. 21/2008, che prevedevano la possibilità, in caso di trasferimento a titolo oneroso di un immobile di scadente qualità energetica, che il proprietario autodichia - rasse la classe energetica G dell edificio. La Valle d Aosta ha recepito le disposizioni comunitarie con l abrogazione della L.R. 21/2008 sostituita dalla L.R..26/2012, che prevede, all art. 14 comma 4, che in tutti i casi di trasferimento di proprietà a titolo oneroso di un intero edificio o di singole unità immobiliari, nei contratti sia inserita apposita clau - sola con la quale l acquirente dà atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione sulla certificazione energetica dell edifico o della singola unità immobiliare. L attestato può essere redatto dai certificatori energetici iscritti nell elenco regionale. Non potranno quindi essere accettate le autodichiarazioni aventi data successiva al 29 agosto 2012 e che pervengono agli uffici del COA energia in data successiva al 14 settembre Umbria: La Regione incentiva l'autocostruzione per l edilizia residenziale pubblica Il Consiglio regionale dell'umbria ha dato il via libera al disegno di legge Ulteriori modificazioni ed integrazioni della legge regionale '23/2003' (Norme in materia di edilizia residenziale pubblica) volto alle esigenze di chi, per ragioni economiche e sociali, non sia in grado di accedere alla locazione o all'acquisto nel libero mercato, oppure subisca uno sfratto per morosità dovuto a perdita del lavoro, peggioramento delle condizioni economiche per il sopraggiungere di malattie invalidanti, decesso di uno dei componenti familiari. Il provvedimento stabilisce che gli interventi per - seguono obiettivi di qualità e vivibilità dell'ambiente interno ed esterno dell'abitazione, coerentemente con le finalità di contenimento dei costi di costruzione, favoriscono la diffusione di soluzioni di architettura ecocompatibile e di risparmio energetico. Inoltre devono assicurare i necessari livelli di sicurezza statica ed antisismica. Viene accolta la definizione di 'alloggio sociale', vale a dire unità immobiliare destinata a ridurre il disagio abitativo di nuclei familiari ed individui di cittadinanza italiana o UE o di Paesi che non aderiscono all'unione europea ma in regola con le norme sull'immigrazione. Devono avere residenza o attività lavorativa nella regione da almeno 5 anni, anche non consecutivi, o residenza all'estero per i cittadini italiani che manifestano volontà di rientrare in Italia entro un anno dalla domanda. Per i contributi, viene valutata la capacità economica del nucleo familiare su base Isee. Soggetti protagonisti dell'attuazione della legge in quanto a vendite, locazioni, costruzione e recupero di immobili, autocostruzione della prima casa e verifiche sugli affidatari sono l'ater e l'unione dei Comuni, con la Regione che si riserva ampi margini di intervento in caso di difficoltà fuori dall'ordinario. Viene istituito l'osservatorio della condizione abitativa ai fini della raccolta, elaborazione, diffusione e valutazione dei dati sulla condizione abitativa. Sono concessi contributi agli operatori privati per favorire accesso alla prima abitazione, recupero o costruzione delle abitazioni da cedere in proprietà, dopo 8 anni di locazione, ai soggetti beneficiari di questa legge, ai progetti di autocostruzione da parte di cooperative di autocostruzione. Il Piano operativo annuale può stabilire, nei limiti delle risorse del Piano triennale per l'edilizia, finanziamenti speciali per sostenere cooperative di abitazione e di autocostruzione che si trovassero in difficoltà gravi. Previsti anche interventi per studenti universitari Uno degli strumenti per l'attuazione della legge è la Commissione per le assegnazioni degli alloggi di edilizia residenziale sociale, composta da 5 membri tra i quali due esperti in materie giuridico amministrative preferibilmente esterni alle Amministrazioni comunali ed uno designato dalle organizzazioni sindacali degli assegnatari. Dura in carica 5 anni e trasmette alla Giunta una relazione trimestrale. Più specifica l'attività della Commissione per il contrasto al disagio abitativo, istituita dall'unione dei Comuni per reperire alloggi in locazione di proprietà privata, ricercando e favorendo il percorso di passaggio da casa a casa dei nuclei familiari. Fanno parte di questa commissione un rappresentante dell'ater e almeno uno dei Comuni. Sono invitati alle sedute un rappresentante della Prefettura competente ed uno della Questura. Infine, la nuova legge prevede lo strumento della clausola valutativa, attraverso cui il Consiglio regionale esercita il controllo sull'attuazione della legge e ne valuta gli effetti prodotti attraverso una relazione annuale che viene trasmessa all'aula dalla Giunta.

8 Studi e ricerche Fiducia dei consumatori A settembre l'indice del clima di fiducia dei consumatori in base 2005=100 passa da 86,1 a 86,2. Crescono leggermente sia la componente riferita al clima economico generale (da 69,5 a 71,0) sia, in misura più limitata, quella relativa al clima personale (da 92,0 a 92,3). L'indicatore del clima corrente è stabile a 94,0, quello riferito alla situazione futura aumenta lievemente (da 76,7 a 76,9). I giudizi sulla situazione economica dell'italia risultano in lieve peggioramento (il saldo passa da -134 a -136), mentre le aspettative future migliorano in misura significativa (da -66 a -56). Le attese sulla disoccupazione sono in aumento (da 112 a 114 il saldo). Le opinioni sulla situazione economica della famiglia peggiorano (da -65 a -75 il saldo), mentre le attese restano stabili (-36). Anche i giudizi sul bilancio familiare peggiorano (da -17 a -24 il saldo). I pareri sulle opportunità attuali di risparmio registrano un miglioramento (da 122 a 143), mentre restano stabili quelli sulle possibilità future (-92). I giudizi sull'opportunità di acquisto di beni durevoli risultano in lieve diminuzione (da -102 a -103 il saldo).il saldo dei giudizi sull'evoluzione recente dei prezzi al consumo è in forte aumento (da 50 a 81). Le valutazioni sull'evoluzione nei prossimi dodici mesi indicano una decisa crescita della dinamica inflazionistica (da 14 a 30 il saldo). A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest, Nord-est e Centro, diminuisce nel Mezzogiorno. Compravendite immobiliari e mutui Nel primo trimestre 2012 le compravendite di unità immobiliari ( ) sono diminuite del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il 92,9% delle convenzioni ha riguardato immobili per abitazione, il 6,3% unità immobiliari ad uso economico. Rispetto al primo trimestre 2011, le compravendite di immobili residenziali sono diminuite del 17,2%, quelle di immobili ad uso economico dell'11,8%. Per entrambe si registrano variazioni negative in tutte le ripartizioni territoriali e diminuzioni più marcate al Centro (-21% per le compravendite ad uso residenziale e -22,4% per quelle ad uso economico). Le compravendite ad uso residenziale diminuiscono in minor misura al Sud (- 14,7%), per quelle ad uso economico è il Nord-ovest a registrare la flessione tendenziale più contenuta (-1,9%). Per le compravendite ad uso residenziale la diminuzione tendenziale registrata nei grandi centri (-17,1%) è lievemente inferiore rispetto a quella osservata nei centri minori (-17,3%). Le compravendite ad uso economico mostrano un calo più marcato nelle città metropolitane (-13,5%) e minore, pari al -10,8%, nelle altre città. Nel primo trimestre 2012 i mutui ( in totale) sono diminuiti del 49,6% rispetto al primo trimestre In particolare quelli con costituzione di ipoteca immobiliare (64.116) hanno registrato una flessione del 39,2%, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare (28.299) sono diminuiti del 63,6%. Per i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare al Centro (-74,5%) si registra la flessione più marcata. Per i mutui garantiti da ipoteca immobiliare il calo maggiore si registra nelle Isole (-45,8%). La diminuzione tendenziale dei mutui osservata sul territorio di competenza degli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane (-67% per i mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare e -40,1% per i mutui garantiti da ipoteca) è maggiore di quella registrata nei restanti archivi (rispettivamente -61,2% e -38,6%). Efficienza energetica: 3 mln di famiglie prevedono interventi Secondo l Osservatorio sull Efficienza Energetica, le case degli italiani hanno impianti poco efficienti, ma il 13% delle famiglie (3,3 milioni circa), dichiara di aver programmato, nel corso dei prossimi 12 mesi, interventi di efficienza energetica È il quadro che si evidenzia dai dati raccolti dall Osservatorio sull Efficienza Energetica in occasione di un indagine commissionata da Domotecnica, in partnership con Enel Energia, realizzata dall Ispo e presentata a Torino nel corso del XIV Congresso Domotecnica. Dall'indagine emerge come le case degli italiani abbiano impianti mediamente poco efficienti (le caldaie tradizionali, adottate dal 64% delle famiglie, superano nettamente le tecnologie che offrono maggiore risparmio, come quella a condensazione, 18%, o le pompe di calore). Nonostante ciò, l attenzione nei confronti dell efficienza energetica è molto elevata: il 43% delle famiglie è disponibile a valutare ed eventualmente realizzare interventi di riqualificazione, il 13%, 3,3 milioni di famiglie, dichiara di aver programmato, nel corso dei prossimi 12 mesi, interventi per efficientare le proprie abitazioni. L''indagine fornisce una fotografia chiara del mercato residenziale dell efficienza energetica, rafforzando il grave dato dell'obsolescenza di edifici e impianti e della necessità ormai improcrastinabile di interventi. L efficienza energetica rappresenta una grande opportunità in termini di sostenibilità, di riduzione della spesa energetica che è divenuta molto rilevante a seguito dei costi dei combustibili, di creazione di una nuova filiera industriale, attraverso tecnologie e prodotti oggi disponibili per la famiglia e la piccola impresa. Il dato che milioni di famiglie cioè siano disponibili ad effettuare interventi,di efficienza energetica, rappresenta in primo luogo un chiaro segnale della sensibilità crescente dei cittadini verso un tema oggi di fondamentale importanza e da anche la misura della potenzialità del comparto, da cogliere e sfruttare.

9 Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili Valle d Aosta: abitazione realizzata a Gressoney con strutture in legno X-Lam Descrizione: l abitazione situata a Gressoney (Aosta), è costruita con una struttura a pannelli in legno X-Lam della Wood Beton. Il Sistema costruttivo X-LAM si basa sull'utilizzo di elementi piani portanti di pannelli in legno massiccio a strati incrociati, che assumono, in base alle condizioni di carico, funzione di piastre e/o lastre. Tra i vantaggi del sistema costruttivo X-lam rileviamo: -ottimi valori di isolamento termico; -attestata protezione antisismica; -attestata protezione antincendio; -buon isolamento acustico; -buona inerzia termica; -stabilità dimensionale con rigonfiamento e ritiro trascurabili; -possibilità di mantenere a vista il lato interno del pannello nelle pareti; -possibilità di realizzare edifici con grande rigidezza; -effetto positivo sul benessere delle persone. Caratteristiche di cantiere: prefabbricazione e montaggio in cantiere Caratteristiche di sostenibilità: Comfort termico Comfort acustico Risparmio energetico Risparmio risorsa idrica Utilizzo materiali bioedili Specializzazioni richieste: maestranze competenti(da muratori a montatori) Fonte foto: sito internet wood beton Stato di Avanzamento del Progetto Cronologia: 2011 Innovazione di progetto e di processo: Durante la fase di progettazione - tutti i dettagli possono essere facilmente risolti; - la fisica delle costruzioni del progetto è verificabile in modo semplice; - è possibile valutare la prefabbricazione dell'intera parete, incluso l'isolante. Durante la fase di montaggio - i pannelli di legno massiccio vengono montati a secco (montaggio rapido e "asciutto"); - vi è possibilità di immediata messa in carico. Fonti utilizzate per questo numero: Ministero dell'economia e delle Finanze, Camera dei Deputati, ISTAT, ANCI, Unione Nazionale Consumatori e Lega Consumatori, sito internet Lavori Pubblici, sito internet Edilio, sito internet edilportale, sito internet casa e clima, sito internet zeroemissioni.eu, sito internet wood beton, sito internet Regione Emilia Romagna, sito internet Regione Liguria.

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