In cammino. La riabilitazione in acqua. I programmi di idroterapia nella piscina del CCF, attività e risultati

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1 In cammino Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari di Fontanellato Anno 4 Numero 4 - Dicembre2010/Gennaio 2011 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% aut. N del 09/10/2007 DCB Parma B La riabilitazione in acqua I programmi di idroterapia nella piscina del CCF, attività e risultati APPROFONDIMENTO Conclusa la terza Conferenza di Consenso NEWS Rinnovati i siti delle strutture del Gruppo Santo Stefano EVENTI Un pomeriggio di musica con gli ex Timoria

2 2 In cammino Dicembre 2010

3 Auguri di Buon Anno di Simona Lombardi Ci si arriva di corsa, presi da impegni e obiettivi da raggiungere, scadenze da rispettare e piani da preparare per l anno che viene. All improvviso è Natale, all improvviso le feste ci impongono una pausa, benefica e di riflessione. Uno stop che ci aiuta a fare il punto, come è andata, come doveva andare, come andrà. Editoriale Il 2010 al Centro Cardinal Ferrari è stato ricco di novità e avvenimenti. Il passaggio al nuovo Gruppo ha previsto una fase di riorganizzazione di procedure, il riassetto delle varie figure e competenze, un approccio aperto e collaborativo con le altre strutture per integrare metodi e prassi, scambiare esperienze e lavorare sulla formazione verso obiettivi comuni. Tutto ciò senza perdere la propria identità, ma anzi valorizzandola e mettendola a confronto in modo costruttivo. E stato un anno importante anche per l approfondimento scientifico, con la celebrazione della Terza Conferenza di Consenso a Salsomaggiore, che ci ha visto impegnati nella gestione dell evento come referenti locali del Santo Stefano. Un momento significativo che ha portato sul territorio oltre 400 persone, esperti da tutta Italia, per confrontarsi sulle buone pratiche cliniche nella gestione opsedaliera delle persone colpite da GCA. Simona Lombardi Direttore Centro Cardinal Ferrari Abbiamo inaugurato il nuovo reparto Grada, dedicato alle gravissime disabilità acquisite, e aperto spazi per l attività coi bambini nell area del Day Hospital. Abbiamo lavorato sulla comunicazione online, cercando di semplificare ed uniformare il nostro linguaggio. Un percorso che continuerà anche il prossimo anno col rifacimento dei siti internet di tutte le strutture del Gruppo. E abbiamo affrontato anche le emergenze, come l alluvione del 16 giugno 2010 che ci ha colti di sorpresa. Imprevisti incalcolabili ma che vanno gestiti per non rallentare l attività. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato ad uscire dall emergenza intervenendo in modo tempestivo durante l alluvione, che si sono impegnati per un rapido ritorno alla normalità e che con flessibilità si sono adattati nel periodo in cui è stato necessario riorganizzare gli spazi, dalla mensa alla palestra. E ora, pausa. Pensiamo a prender fiato, per ripartire con l entusiasmo e la tenacia di sempre. A tutti Auguri di Buone Feste. In copertina: la piscina del CCF, esercizi di riabilitazione in acqua Dicembre 2010 In cammino 3

4 4Focus I percorsi sono differenziati, anche esercizi di fisioterapia mirati al ritorno al nuoto Idroterapia, come riabilitare in acqua Monica Pizzaferri: I programmi in piscina vanno valutati caso per caso In cammino Foto del team di operatori della piscina del CCF La fisioterapista Carolina Malchiodi insieme ad un paziente nella piscina del CCF L acqua come ambiente di riabilitazione. Come opportunità per i pazienti e come servizio da offrire anche a utenti esterni. Il Centro Cardinal Ferrari ha strutturato percorsi di idroterapia e fisioterapia accompagnata da esercizi motori in acqua. La struttura è infatti dotata di una piscina, collocata al piano terra, con spogliatoi per uomini e donne, attrezzature per i vari tipi di esercizi. La temperatura è di 32 gradi adatta ad un ambiente terapeutico spiega Monica Pizzaferri coordinatrice dei fisioterapisti- è di una misura sufficiente per consentire ai pazienti di muoversi e nuotare, la profondità è a misura di adulto ma per i bambini si riduce grazie all uso di cubi - continua - inoltre è dotata di sollevatore per l accesso. La piscina è aperta dalle 9.00 alle e possono usufruirne, nell ambito di programmi terapeutici proposti dallo staff, i pazienti ricoverati ed in day hospital, sia adulti sia bambini. In acqua a seguire il paziente è sempre presente un fisioterapista, solitamente si fanno sedute individuali ma a volte si può optare anche per la presenza di più pazienti se le capacità motorie lo consentono - aggiunge la Pizzaferri -. Oltre alla terapia individuale mirata alla persona per il percorso riabilitativo, sono previsti anche progetti di ritorno al nuoto, di sviluppo delle potenzialità residue, ciò sia per coloro che già facevano attività precedentemente al trauma, sia per chi non praticava il nuoto - spiega la coordinatrice -. I pazienti tendono a passare il tempo sul divano una volta dimessi, sperimentare in ambiente protetto consente di acquisire la sicurezza necessaria a stimolare la prosecuzione dell attività anche dopo il ritorno a casa, per questo motivo sono state anche programmate alcune uscite all esterno nelle piscine di Fidenza e di Fontanellato, importante è informarsi prima sull accessibilità delle vasche, ormai quasi tutte le piscine sono adattate ai disabili e dotate di attrezzature per l ingresso in acqua. Esistono però precisi criteri per Dicembre 2010

5 Nella foto alcuni momenti di attività in acqua l accesso dei pazienti alle attività nella piscina del CCF. Infatti, la terapia in acqua non ha effetti benefici per tutti. Dipende dai casi, la valutazione è individuale afferma la fisioterapista Anna Spotti -. Non è sempre indicata la piscina, anzi può essere controindicata, ad esempio per i pazienti che hanno disturbi di percezione del carico agli arti inferiori, per questa ragione il paziente che ha accesso alla piscina è una persona per la quale esiste un piano riabilitativo che ha valutato i possibili benefici derivanti dall acqua. La piscina è indicata per migliorare le articolarità, per ridurre il dolore e la spasticità, per favorire il rilassamento muscolare. è indicata anche per l aumento della forza degli arti per i pazienti atassici, per migliorare il controllo dell equilibrio, per i pazienti che sono in sovrappeso in quanto si muovono meglio in ambiente acquatico. Siamo cinque fisioterapisti che si alternano a turno - dice la Spotti - è un attività consolidata, si svolge sia al mattino sia al pomeriggio - aggiunge - si svolge inoltre anche attività per persone che non sono ricoverate qui al Centro, però in questi casi è necessaria l indicazione di uno specialista, è un servizio per il territorio. Ad esempio, per il recupero dopo interventi chirurgici, per problemi articolari di vario genere e neurologici. In particolar modo, si è avviata una collaborazione con l esperto Boris Guinzbourg che è specializzato in attività legata all acquaticità rivolta ai bambini (vedi box in basso). I programmi riabilitativi in piscina sono molto apprezzati dai pazienti e dai familiari, questi ultimi però possono partecipare solo in alcuni casi dove è necessario. Ciò che l idroterapia consente è di associare il lavoro in palestra con quello in acqua - conclude la Pizzaferri - in piscina si riescono a stimolare movimenti che possono poi essere ripetuti fuori, il beneficio è doppio sia fisico sia psicologico. Focus Attività coi bambini, avviata la collaborazione con l esperto Boris Guinzbourg Percorsi di acquaticità per i bimbi ospiti del CCF. E questa una delle attività in piscina avviate al Centro Cardinal Ferrari, grazie alla collaborazione con Boris Guinzbourg, presente nella struttura il lunedi e mercoledi mattina. L esperto, facendo leva sulla memoria prenatale, segue la teoria per cui l acqua è un ambiente naturale che il bambino riconosce ed in cui si muove istintivamente. Il percorso terrestre inizia dopo la nascita, l elemento acqua è un elemento primordiale che il bambino ricorda,per questo è sempre consigliabile iniziare il prima possibile, più piccoli sono più i benefici aumentano - spiega Guinzbourg - il programma terapeutico si sviluppa in modo graduale, i miglioramenti si riscontrano nel tempo. Gli esercizi in acqua mirano in modo particolare al rilassamento dei muscoli e ad aiutare i movimenti che il bambino non riesce a compiere a terra, fino ad arrivare all immersione. Boris Guinzbourg è laureato in cibernetica ed in matematica applicativa, ha operato in vari centri di ricerca sviluppando gli effetti dell immersione del corpo in acqua. Ha elaborato alcune metodiche personali sull idromotricità nei bambini e negli adulti, rivolte sia all armonico sviluppo psicomotorio sia al supporto di terapie mediche di recupero funzionale. Oggi lavora come operatore di acquaticità in strutture pubbliche e private, a breve inizierà una collaborazione col Meyer di Firenze per attività rivolta ai bambini cardiopatici. Dicembre 2010 In cammino 5

6 6Approfondimento Due giorni a Salsomaggiore per fare il punto sulle Gravi Cerebrolesioni Acquisite Conclusa la III Consensus Conference Presentate le conclusioni preliminari in attesa del documento definitivo In cammino Il dott. Antonio De Tanti durante il suo intervento alla Conferenza di Salsomaggiore Conclusa la terza Conferenza Nazionale di Consenso dal titolo Buona pratica clinica nella riabilitazione ospedaliera delle persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. Due giornate intense, che hanno registrato il pieno di iscritti, oltre 450. Centinaia di partecipanti provenienti da tutte le Regioni italiane e di tutte le professionalità: medici, assistenti sociali, terapisti occupazionali, logopedisti, fisioterapisti, psicologi, infermieri. Rispetto alle due precedenti Conferenze di Consenso, più legate agli aspetti organizzativi di ingresso e dimissione del paziente, la terza può essere considerata la prima Conferenza di Consenso a livello europeo che ha trattato la fase riabilitativa ospedaliera dei pazienti con GCA con il supporto di una rigorosa metodologia di lavoro. Insieme ai rappresentanti del mondo scientifico e istituzionale, assoluti protagonisti della Conferenza sono stati i familiari dei pazienti rappresentati dai due più importanti network di Associazioni, ovvero la Federazione Nazionale Trauma Cranico e La Rete. Relatori autorevoli, esperti e rappresentanti di tutti i centri riabilitativi italiani, si sono confrontati a ritmo serrato sulle principali problematiche legate al tema della riabilitazione delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite, un tema di grande interesse sanitario ma anche di stretta attualità e con implicazioni sulla vita sociale, scolastica e lavorativa dei soggetti coinvolti. Più ampia è la partecipazione delle parti sociali più le Conferenze di Consenso acquistano importanza ed efficacia afferma Antonio De Tanti, Direttore Medico scientifico del Centro Cardinal Ferrari e fra i promotori della Conferenza di Salsomaggiore i destinatari sono tutti i professionisti a qualsiasi titolo coinvolti nella fase intensiva ospedaliera del processo riabilitativo delle persone colpite da Grave Cerebrolesione Acquisita, ma le indicazioni fornite dalle conclusioni, se da un lato hanno un evidenza scientifica, dall altro hanno un impatto diretto sulla gestione dei malati, perciò il paziente e la sua famiglia devono essere al centro dell attenzione e della discussione. Dai traumi cra- Dicembre 2010

7 nici agli stati vegetativi, la due giorni ha visto alternarsi interventi scientifici a momenti di discussione aperta. L obiettivo della Conferenza è stato quello di definire indicazioni e raccomandazioni sulle condotte più adeguate da tenere nella fase di riabilitazione intensiva ospedaliera delle persone colpite da GCA, per ridurre l eterogeneità di comportamenti ancor oggi esistente in questo campo. Rispondendo ad alcuni quesiti rilevanti, la Giuria ha quindi elaborato il documento preliminare. A Napoli, l 1 e 2 dicembre prossimi, sarà organizzato il primo convegno in cui verranno divulgati ufficialmente i risultati preliminari di questa Terza Consensus Conference. Entro fine marzo 2011 è prevista la stesura del documento ufficiale definitivo. I risultati sono positivi, le conferenze di consenso sono organizzate proprio quando sussiste incertezza, in particolare sulle Gravi Cerebrolesioni Acquisite c è difficoltà a livello mondiale, non solo in Italia - afferma il presidente della Giuria Andrea Nistri, Direttore del SISSA di Da destra, Brizioli, Fletzer, Fogar e Fabi Lo spazio libri Trieste - ma la prassi dei trattamenti è piuttosto consolidata e stabile, e questo rappresenta un risultato positivo: l incertezza è condivisa, ma c è la consapevolezza provata del fatto che si sta lavorando bene e spesso in direzioni che sono comuni. Le conclusioni in sintesi Su 65 Centri Riabilitativi interpellati per rispondere ai quesiti della Giuria, ben 58 hanno confermato la loro adesione. E risultato che i Centri sono allineati su alcuni aspetti (es. il trattamento dell agitazione Desk registrazioni nella fase acuta, la stimolazione del paziente in fase di scarsa responsività, la valutazione e il monitoraggio degli stati vegetativi) e disomogenei su altri (es. nutrizione artificiale con pompa, gestione della cannula tracheale). Sulla base dello studio e della revisione di tutti i lavori scientifici esistenti sulle Gravi Cerebrolesioni Acquisite, la Giuria ha concluso che non esiste una completa condivisione delle linee guida e dei protocolli riabilitativi da parte di tutti i Centri che operano i Italia. La gestione del paziente grave cerebroleso è complessa e richiede una valutazione caso per caso, ma c è consapevolezza della necessità di un approccio multidisciplinare e dell esigenza di individuare indicatori condivisi nei percorsi di cura. Ci sono comunque prassi consolidate nei centri riabilitativi, che confermano una certa uniformità e appropriatezza di approccio. Occorre approfondire alcuni aspetti importanti nella gestione dei pazienti: ad esempio, l uso di farmaci in fase acuta, l utilità delle apparecchiature robotiche, l indivi- Approfondimento Dicembre 2010 In cammino 7

8 8Approfondimento duazione di un modello unico di gestione del percorso riabilitativo. Sul fronte familiari, è fondamentale studiare forme di coinvolgimento più strutturate e aderenti alle esigenze dei pazienti. In particolare, l obiettivo è quello di coinvolgere la famiglia in ogni fase del percorso con un ruolo attivo nell assistenza, rispettando il diritto ad essere informati e partecipi nelle scelte. I dati sulla riabilitazione Gli studi di settore testimoniano che oggi, in Italia, il numero di persone affette da GCA è purtroppo in costante aumento. Addirittura, i gravi traumi cranici rappresentano una delle principali cause di disabilità fisica, cognitiva, psicologica e una delle più importanti limitazioni alla partecipazione sociale nelle persone in giovane età, mentre sono sempre di più le persone che sopravvivono con grande disabilità a gravi cerebrolesioni secondarie, a emorragie cerebrali o a danno In cammino Il presidente della Giuria Andrea Nistri anossico da arresto cardiaco. Dal 2008 è attivo in Italia un registro on line che mette in rete i maggiori centri di riabilitazione italiani che si occupano di GCA. I dati relativi all anno 2009 rilevano una diminuzione dei traumi cranici, un innalzamento dell età media e un aumento della complessità assistenziale. A fronte di un 45% di pazienti di origine traumatica ricoverati in riabilitazione intensiva, vi è un 55% di soggetti non traumatici (38% con danni vascolari gravi, 11% con quadri post anossici, 6% con patologie infettive e tumorali). L età media è di 40,56 anni per i soggetti traumatici e di 56 anni per i non traumatici. Dopo un periodo di riabilitazione media di 117 giorni, il 47% dei soggetti traumatici tornano a casa contro il 30,4 % dei non traumatici. Per quanto riguarda nello specifico i traumi cranici, dalla banca dati italiana dello studio GISCAR emerge che la prima causa in assoluto è rappresentata dagli incidenti stradali (80,96%), seguita da cadute accidentali (12,36%), episodi di autolesionismo (0,99%) e violenze altrui (0,74%). Il sito A supportare l organizzazione della Conferenza il sito www. consensusconferencegca.com, sul quale sono stati pubblicati i documenti presentati dai gruppi di lavoro. Entro al fine di marzo 2011, verrà pubblicato il documento conclusivo. I familiari protagonisti della Consensus, l intervento di Ivana Cannoni A differenza delle Consensus precedenti di Modena e Verona, nella terza di Salsomaggiore abbiamo svolto un lavoro sistematico e formale sulla revisione della letteratura. Abbiamo cercato di capire come rispondere al quesito che ci era stato assegnato e di imparare, tramite una metodologia strutturata e trasparente, come fare la revisione degli studi. Questo sforzo è servito a capire quanto sia difficile in realtà avere studi mirati sull informazione, sulla formazione ed il coinvolgimento delle famiglie e dei caregivers nel percorso riabilitativo subito dopo una grave cerebrolesione. Il lavoro svolto ci ha consentito di approfondire diversi aspetti: come sono stati impostati gli studi, con quali obiettivi, se hanno avuto un seguito e su quali esigenze si basano. Capire il metodo, elaborare sintesi e tavole mirate su ciò che ritenevamo importante classificare, non è stato facile, ha richiesto un grande impegno da parte nostra, non avendo dimestichezza con la letteratura scientifica. Aver potuto lavorare però insieme a persone che rappresentano discipline differenti (medici, psicologi ecc) è stato utile, perché abbiamo avuto modo di confrontarci e comprendere meglio le difficoltà che affrontano medici e operatori. Ci ha consentito di valutare le problematiche sotto diversi punti di vista, non solo il nostro di famigliari, abbiamo compreso con quali limitazioni tutti noi dobbiamo fare i conti nell affrontare la cura dei nostri cari e quanto lavoro insieme ci sia ancora da fare. Le difficoltà che affrontano i medici nella gestione dei casi arrivano così a convergere con le nostre, il lavoro diventa di squadra col paziente al centro della discussione, fine ultimo la definizione del migliore percorso di cura possibile. Il nostro obiettivo, quindi, è stato valutare la coerenza e la validità dello studio, per ricavare le informazioni giuste che potessero servire per la stesura del documento (Ivana Cannoni, vicepresidente FNATC e presidente ATRACTO). Dicembre 2010

9 Potrà essere acquistato in libreria o dal sito della Casa editrice Franco Angeli Terapia Occupazionale, pronto il libro Da gennaio sarà in distribuzione il volume dei medici De Tanti e Saviola Sarà in distribuzione da gennaio il libro Trauma cranico e Terapia Occupazionale, a cura dei medici Antonio De Tanti e Donatella Saviola, edito da Franco Angeli. Un libro che nasce dall idea di raccontare una serie di esperienze e riflessioni teoriche sull apporto cruciale degli strumenti propri della terapia occupazionale applicati al contesto del percorso riabilitativo di persone che hanno subito un trauma cranio-encefalico. Gli autori coinvolti nella stesura del testo sono molti e con diverse competenze. Hanno dato un contributo anche i pazienti e i loro familiari, sia in veste di testimoni, sia perchè alcuni di loro, dopo un esperienza di disabilità, hanno tradotto la propria sofferenza in occasione di arricchimento professionale e sono ora esperti in settori startegici per la riabilitazione e la TO. Il volume è diviso in cinque sezioni. La prima sezione Laboratori e progetti tematici si caratterizza per setting molto strutturati (la cucina, il laboratorio di arte-terapia, il teatro) ed esperienze nate da specifici progetti di ricerca per poi entrare a far parte delle attività strutturate e continuative del CCF (ritorno alla guida, guida di carrozzina elettronica da esterni). Nella seconda sezione Avviamento allo sport e tempo libero sono descritti quattro percorsi tematici: il progetto orto giardino; il ritorno allo sport in acqua; la montagna accoglie il disabile; la gestione del denaro in autonomia e lo shopping. La terza sezione affronta il tema del Ritorno La copertina del libro all ambiente di vita, trattando il ritorno a domicilio, il reinserimento lavorativo e scolastico, il turismo accessibile, con un capitolo dedicato al punto di vista dei diretti interessati. La quarta sezione approfondisce il Supporto della tecnologia in riabilitazione, passando dalla realtà virtuale alla comunicazione aumentativa, domotica e controllo ambientale. La quinta sezione, Chi sono gli autori del volume non si occupa direttamente di percorsi di TO, ma coinvolge nel libro altre figure che di fatto hanno un ruolo fondamentale nel garantire la buona riuscita dei progetti di presa in carico e, di conseguenza, il buon esito del progetto riabilitativo. Nel capitolo 19 il Direttore della Motorizzazione Civile di Parma ci riferisce circa le norme del nuovo codice della strada in tema di guida dei disabili, di adattamento del veicolo, di obbligatorietà di segnalazione da parte degli ospedali dei pazienti che hanno avuto una GCA. Nel capitolo 20 un avvocato presenta in modo dettagliato lo statuto dell amministratore di sostegno, ne definisce la funzione e spiega come chiederne la modalità di nomina. Nell ultimo capitolo due funzionari della Regione Emilia Romagna descrivono il modello virtuoso che sta consentendo di offrire percorsi integrati di cura e assistenza ai suoi cittadini con esiti di GCA. Donatella Saviola, medico, specialista in neurologia e psicoterapeuta, è responsabile del Day Hospital e Coordinatrice del Servizio di Terapia Occupazionale del Centro Cardinal Ferrari. Ha curato con Antonio De Tanti il volume Trauma cranico e disabilità. Esperienze di psicoterapia (Franco Angeli 2010). Antonio De Tanti, medico, specialista in medicina fisica e riabilitativa, direttore clinico del Centro, membro della Direzione Scientifica del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione, è segretario della Sezione sulla riabilitazione dei traumatizzati cranici e delle gravi cerebrolesioni acquisite, della Società Italiana Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) e fa parte del Comitato Tecnico Scientifico della rete Gracer dell Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia Romagna. News Dicembre 2010 In cammino 9

10 News Esemplare il lavoro dei volontari che si sono impegnati per affrontare l emergenza Alluvione, la piena ripresa delle attività Ripristinati i locali del piano terra. Rimessa a posto anche la radiologia Tutto ripristinato per il rientro alla normalità. E l alluvione del giugno 2010 ora è solo un ricordo. Quei 50 mm di pioggia cumulata in 9 ore (paragonabile alla media dei tre mesi primaverili) che aveva colpito diversi comuni del parmense, non aveva risparmiato Fontanellato, ed il Centro Cardinal Ferrari. Ingenti i danni provocati dall acqua che come un fiume ha invaso la struttura. Le piogge ci avevano costretto ad intervenire già alle sei del mattino quel giorno ricorda Filippo Romagnoli responsabile Ufficio tecnico e Manutenzione del CCF poi alle nove, l ingresso improvviso di una ondata d acqua racconta la prima idea è stata quella di posizionare sacchetti di sabbia per bloccare il flusso, Il primo gruppo del CCF che è intervenuto durante l alluvione di giugno ma era troppo rapido essendo il Centro al di sotto del livello stradale. Poi l intervento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e del 118. Al piano terra l acqua aveva raggiunto 80 cm di altezza e per evitare un corto circuito abbiamo disattivato il quadro elettrico continua Romagnoli. Cosa che ha fatto pensare alla necessità di evacuare i pazienti. Ancora oggi lo ripeto, la lucidità della Direzione, della dottoressa Lombardi è stata esemplare aggiunge il panico in queste situazioni può venire facilmente, invece le direttive sono state le migliori, col ripristino della cabina elettrica, Pollo in salsa di soia Pensieri natalizi PIM, chi è e cosa fa Un pranzo con la ricetta di Sabrina, Pollo in salsa di soia. Nella cucina del piano rialzato un piatto da leccarsi i baffi, con pochi semplici passaggi. E quello che hanno gustato alcuni operatori nell ambito delle attività di TO in cucina grazie ai consigli di Sabrina: tagliare il petto di pollo a dadini; impanare nella farina; rosolare con olio e burro; aggiungere salsa di soia; coprire e lasciare insaporire per qualche minuto a fuoco lento. è stata organizzata, anche quest anno, la bancarella natalizia che espone i manufatti e gli oggetti realizzati dai pazienti. Un appuntamento fisso ormai che rientra nelle attività di Terapia occupazionale del CCF. La bancarella è stata allestita nella saletta del secondo piano ed il ricavato verrà devoluto all Associazione Amici di Elsa (A.Ami. EL.), da anni impegnata attivamente ad aiutare i bambini a superare disagi e difficoltà (per informazioni www. aamiel.it). Avvicinare le ragazze, informare sulla prevenzione sanitaria ed invitarle a cambiare vita, con un servizio di accoglienza in una casa ad indirizzo riservato, dove trovare una prima via di fuga dai loro sfruttatori. Questo in sintesi il progetto Emergenza - Unità di strada dell Associazione PIM contro la prostituzione, in collaborazione col Comune di Parma, le Forze dell Ordine e le associazioni del territorio. Per info infopim@libero.it, 10 In cammino Dicembre 2010

11 News News Le immagini dell alluvione che ha colpito il CCF nel mese di giugno 2010 La radiologia ripristinata tramite collegamenti provvisori, per restituire l energia ai piani alti dove sono ricoverati i pazienti. Poi, superato il rischio evacuazione, in tanti si sono rimboccati le maniche. Pronte all intervento anche Elisa Testi e Alessandra Saccucci dell amministrazione: E stato istintivo precipitarci al piano terra spiegano la nostra prima preoccupazione è stata di salvare i farmaci e i presidi alimentari, poi anche noi con pantaloni al ginocchio abbiamo cercato di aiutare come potevamo. Nonostante la situazione critica, la collaborazione di tutti è stata straordinaria, tante persone, come ad esempio Marina Zoni che era in ferie quel giorno, sono venute ad aiutare- spiega Rita Comberiati coordinatore infermieristico del CCF la partecipazione ed il lavoro di squadra sono stati una ricetta vincente, sia nei primi interventi sia nei giorni successivi. La direttrice del CCF Simona Lombardi: Ringrazio tutti, in questi momenti l organizzazione viene messa alla prova e direi che ha funzionato perfettamente, ringrazio anche la Protezione civile, i Vigili del fuoco, il 118 e anche i singoli, cittadini, che sono venuti a darci una mano. Con l occasione della rimessa a nuovo della radiologia, è stata portata a termine la digitalizzazione e sono state acquisite inoltre le apparecchiature per la videofluoroscopia, per valutare la deglutizione. Dicembre 2010 In cammino 11

12 News La revisione dei contenuti e della grafica risponde all immagine coordinata del Gruppo Nuovo volto ai siti del Santo Stefano Oltre al CCF, cambiano look anche le pagine internet di altre tre strutture Prima il sito internet del Gruppo, poi a seguire quello delle strutture che ne fanno parte. Il percorso di rifacimento e revisione delle pagine internet del Santo Stefano prosegue. Cambiano il loro look online, infatti, il Centro Cardinal Ferrari ( it), l Ospedale San Pancrazio ( it), la residenza Abitare il Tempo ( e Casa Argento ( La rivisitazione è in linea con l idea di un immagine coordinata che punti alla navigabilità, alla facile reperibilità delle informazioni, all allineamento dei contenuti in una struttura pensata per l utente. Un restyling grafico e funzionale che gioca su pochi tasti e menu a tendina razionalizzati secondo l esigenze del navigatore tipo. Una home page lineare con un menu orizzontale suddiviso in pochi tasti : Chi siamo, Cosa offriamo, La struttura, Il ricovero, Contatti. Previsti anche in alcuni siti, la sezione Notizie e Media. Cliccando ed entrando nelle varie sezioni, si apre un menu verticale con diverse e specifiche sottovoci. Navigando all interno dei vari siti internet è possibile trovare tutte le informazioni necessarie, dalla storia della struttura alle modalità di ricovero, dall organizzazione del personale ai servizi. Le strutture possono essere visitate anche direttamente dal sito del Santo Stefano cliccando sul tasto presente nel menu orizzontale: Strutture. In particolare sul sito del Santo Stefano è possibile consultare la sezione della formazione ed inviare il curriculum tramite il tasto Lavora con noi. Prosegue poi sul sito del Centro Cardinal Ferrari la rubrica il Medico Risponde che consente di rivolgere domande al team di esperti scrivendo a ilmedicorisponde@sstefano.it. La rubrica è in home page ed è possibile leggere le domande più frequenti cliccando sulla voce Leggi le domande più frequenti riportate in modo anonimo ed esemplificativo. Le risposte a quesiti vengono inviate via nel rispetto delle regole della privacy. Resta, infine, la possibilità di scaricare dal sito del Centro Cardinal Ferrari l houseorgan bimestrale In cammino. 12 In cammino Dicembre 2010

13 Per Santa Lucia si è tenuta una festa rivolta ai bambini organizzata dal personale Le iniziative per festeggiare il Natale Terminato il quadro dipinto dai pazienti del gruppo di Arte Terapia Si è iniziato dal 13 dicembre con la festa di Santa Lucia, organizzata per i bambini dal personale del CCF (vedi foto in basso a destra). Come già avvenuto per la festa in maschera di carnevale, l iniziativa rientra nei programmi di Terapia Occupazionale e nell idea dell Ospedale del sorriso, che segue la teoria del medico americano Patch Adams. Fra le altre iniziative previste per il periodo natalizio, anche il presepe nella cappella all ingresso della struttura, realizzato con statue di cartapesta, una novità di quest anno. Ma non solo. Il personale, medici e operatori, si sono prestati anche come attori per realizzare un presepe vivente. Novità assoluta invece di questo Natale è la Madonna della speranza, il dipinto realizzato dai pazienti del gruppo di Arte Terapia (la foto qui a fianco). La tela ritrae una donna che tiene in braccio un bambino avvolta in un fascio di luce di grande effetto e che risalta particolarmente grazie all uso del colore che gioca con gli effetti del chiaroscuro. Anche la cornice della tela è stata dipinta e decorata dai pazienti. La Madonna della speranza, come già altre opere realizzate nei mesi scorsi, verrà esposta nella cappella del Centro. Speciale Natale Dicembre 2010 In cammino 13

14 Eventi Insieme a Illorca e al dj di Radio Onda d Urto c erano Diego Galeri e Omar Pedrini Sassi nelle scarpe è sbarcato al CCF Carlo Alberto Pellegrini e Gerry Ferrara in onda con le note dei Timoria Per qualche ora ci si è dimenticati di tutto e la sala riunioni del CCF si è trasformata in un piccolo palcoscenico. Immersi nella musica dei Timoria, in un magico tuffo nel passato della nota rock band bresciana, per ripercorrere la loro storia e il loro successi. E quanto avvenuto al CCF grazie ad un iniziativa organizzata dall educatore Alberto Cavagni che ha portato Carlo Alberto Pellegrini, ex bassista dei Timoria, a registrare una puntata di Sassi nelle scarpe, il programma radiofonico col dj Gerry Ferrara che va in onda settimanalmente su Radio Onda d Urto. Un programma ironico, giocato su un botta e risposta con Gerry e su liberi deliri musicali per ripercorrere aneddoti e brani di gruppi e cantanti. Un luogo significativo per Illorca. Qui infatti, nel parmense, è stato ricoverato per un percorso di riabilitazione in seguito ad un incidente stradale. Ma a Fontanellato non era solo, durante la registrazione sono arrivati gli ex compagni di band Omar Pedrini e Diego Galeri, a sopresa Claudio Morselli ingegnere del suono dei loro migliori dischi. Nelle foto, momenti della puntata Sassi nelle scarpe registrata al Centro Cardinal Ferrari 14 In cammino Dicembre 2010

15 Santo Stefano Riabilitazione opera nella riabilitazione attraverso strutture operative di degenza e ambulatoriali diffuse sul territorio nazionale, organizzate in base ai bisogni riabilitativi e assistenziali dei pazienti. L attività è svolta nei : Centri di Riabilitazione Istituto di Riabilitazione S.Stefano - Porto Potenza Picena (MC) Villa Adria - Ancona (AN) Centro di Macerata Feltria - c/o Ospedale C. Belli - Macerata Feltria (PU) Centro di Cagli - c/o Ospedale Civile A. Celli - Cagli (PU) Centro di Ascoli Piceno - c/o Casa di Cura San Giuseppe - Ascoli Piceno (AP) Villa San Giuseppe - Anzano del Parco (CO) Ospedale San Pancrazio - Arco di Trento (TN) Centro Cardinal Ferrari - Fontanellato (PR) Residenze Sanitarie e Riabilitative Abitare il Tempo - Loreto (AN) Casa Argento - Fossombrone (PU) Residenza Dorica - Ancona (AN) Le foto del 19 marzo Casa di Cura Villa Pini - Civitanova Marche (MC) La casa di curra è dotata anche di 105 posti letto ospedalieri per acuti Rete di Centri Ambulatoriali diffusi sul territorio della regione Marche Persone per servire Persone Santo Stefano Riabilitazione opera da anni per dare risposte riabilitative altamente specializzate, appropriate e complete alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Abbiamo scelto un approccio terapeutico multidisciplinare che garantisce la realizzazione di un progetto riabilitativo personalizzato, in considerazione del quadro clinico delle esigenze del singolo. Il nostro lavoro è improntato alle più recenti acquisizioni scientifiche, tecnologiche ed organizzative. L obiettivo: la massima riduzione possibile della disabilità e la valorizzazione delle abilità residue nel rispetto della dignità della persona. Istituto di Riabilitazione S.Stefano s.r.l. - via Aprutina, Porto Potenza Picena (MC) - Tel Fax sstefano@sstefano.it - In Cammino Bimestrale del Centro Cardinal Ferrari Anno IV - N. 4 novembre 2010 Autorizzazione del Tribunale di Parma n. 10/2007 del 04/09/2007. Spedizione A.P. 70% aut. N del 09/10/2007 DCB Parma Editore: Centro Cardinal Ferrari srl via IV Novembre Fontanellato (PR) Direttore Responsabile: Simona Lombardi Coordinamento editoriale: Rosaria Frisina Redazione: Antonio De Tanti, Donatella Saviola, Sabina Cavatorta, Chiara Bertolino, Iolanda Antonelli, Monica Beghetti, Rita Comberiati, Stefano Pintelli, Nadia Maradini, Monica Pizzaferri, Gerardo Malangone, Stefano Gabelli. Contatti: tel ufficiostampa@centrocardinalferrari.it Stampa: Tipografia Stamperia Scrl, Parma Tiratura: copie Questa rivista è stampata su carta riciclata al 100% Dicembre Novembre 2010 In cammino 15

16 Sul sito sono disponibili i documenti presentati dai gruppi di lavoro della terza Conferenza di Consenso di Salsomaggiore Buona pratica clinica nella riabilitazione ospedaliera delle persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. è 16 prevista In cammino entro fine marzo 2011, la pubblicazione del documento Dicembre 2010 conclusivo.

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MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

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