RISORGIMENTO MEMORIE DEL A CUNEO schede per non dimenticare - Cuneo, 2011, 150 anniversario dell Unità d Italia. a cura di Giovanni Cerutti.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RISORGIMENTO MEMORIE DEL A CUNEO. - 46 schede per non dimenticare - Cuneo, 2011, 150 anniversario dell Unità d Italia. a cura di Giovanni Cerutti."

Transcript

1 Cuneo, 2011, 150 anniversario dell Unità d Italia MEMORIE DEL RISORGIMENTO A CUNEO schede per non dimenticare - Stampato dal Centro Stampa del Comune di Cuneo a cura di Giovanni Cerutti.

2 - Nel Cimitero urbano ci sono diverse tombe di cuneesi vissuti negli anni del Risorgimento: - 1) ALLIONE Virginio (Cuneo, luglio 1885; 64 anni. La lapide si trova sul muro ovest del 2 recinto, a destra del Famedio). Di professione avvocato, per molti anni fu il Maggiore comandante della compagnia della Guardia Nazionale di Cuneo. Fu eletto più volte Consigliere comunale, Assessore dal 1862 al 1864 e Sindaco della città dal 1874 al 11 novembre 1884, quando si dimise per motivi di salute. Fu anche eletto Deputato dal 1876 al 1880 e Consigliere provinciale. Ottenne infine l onorificenza di Commendatore della Corona d Italia. Tra le principali iniziative promosse dal sindaco Allione, ricordiamo i nuovi collegamenti tramviari con i paesi del circondario, l ampliamento del macello e dell acquedotto, l ultimazione dei palazzi di Piazza Vittorio Emanuele II (oggi Piazza Galimberti), il nuovo palazzo della Prefettura, l apertura della scuola femminile superiore a indirizzo commerciale, il monumento a Giuseppe Barbaroux. La tomba di Allione (che oggi ha bisogno di un urgente restauro) è ornata da un pregevole medaglione di marmo bianco con il suo ritratto, opera dello scultore Giacomo Dini. Alla memoria di Virginio Allione il 26 maggio 1933 il Podestà Giovanni Battista Imberti intitolò la Via, lato Stura, 3 perpendicolare destra tra Corso IV Novembre e Lungostura XXIV Maggio. - 2) AUDISIO Giovanni Battista (deceduto il 25 dicembre recinto, dopo il portico sud a fianco della cappella, nel primo tratto del muro sud). La lapide (che ha urgente bisogno di restauro) fu posta a cura del Municipio di Cuneo e reca queste parole: Ad onorata memoria di Audisio causidico notaio Giovanni Battista, Consigliere comunale, ex Deputato al Parlamento nazionale. Deceduto il dì 25 dicembre Il Municipio. Oltre ad essere stato Consigliere provinciale e Deputato alla Camera del Regno di Sardegna, dal mese di novembre 1848 e fino alla fine Giovanni Battista Audisio fu sempre eletto Consigliere Comunale, e dalla prima elezione in Consiglio comunale fino al 1853 ricoperse anche la carica di Assessore municipale. - 3) BERNARDI Angelo (Cuneo, febbraio 1893; 70 anni. 1 recinto, muro ovest, a fianco della manica sud del porticato a lato della cappella). Sulla lapide ci sono queste parole: La salma del Cav. Angelo Bernardi qui aspetta fidente il finale giudizio. Cuore di soldato delle prime battaglie pel patrio riscatto, onesto, laborioso, leale, a settant anni santamente chiuse l esistenza amatissima. Dedicò buona parte della sua vita all amministrazione (ovviamente gratuita!) dell Ospizio dei Cronici, fondato nel 1839 dai tre parroci della città di Cuneo, con il nome di Ospedale degli Incurabili, nell attuale Via Ferraris di Celle n. 1, che nel 1944 diventò la Sezione Centro della Casa di riposo Mater Amabilis. - 4) Nel Famedio è sepolto il pittore BORGO CARATTI Gaetano (Milano, 1811 Cuneo 1870; 59 anni). Compì gli studi di pittura all accademia di Brera, avendo tra gli insegnanti il celebre Francesco Hayez. A Milano partecipò all insurrezione delle Cinque Giornate (18 22 marzo 1848), ma con il ritorno degli Austriaci in città fu costretto a emigrare e si stabilì a Cuneo. Su incarico della Civica Amministrazione, nel 1849 Borgo Caratti dipinse il sipario per il Teatro Civico, raffigurante L insurrezione dei caragliesi (contro il presunto Jus primae noctis del signorotto locale che, per reazione degli stessi abitanti, avrebbe poi dato origine alla nascita di Cuneo). Nel 1850 il Comune lo nominò direttore e insegnante della Scuola di Disegno e nel 1852 prese parte ai lavori di ristrutturazione e abbellimento del Teatro civico.

3 Uno dei suoi quadri più importanti è il grande Ritratto equestre di Vittorio Emanuele II alla battaglia di Santa Lucia nel 1848 (del 1856), collocato nel salone d onore del Municipio, dove dipinse anche gli affreschi della volta con l Allegoria dell Italia che dopo le concessioni di Carlo Alberto (lo Statuto del 4 marzo 1848) corre sulla via della libertà. Per il Teatro d Estate di Giovanni Toselli (dove oggi è il palazzo centrale della Posta, in Via Bonelli), Borgo Caratti dipinse nel 1864 il sipario, dove fu raffigurato lo stesso Toselli che, in costume di Gianduia, la maschera di Cuneo, chiede di essere ammesso tra i grandi del teatro (dopo la chiusura del Teatro d Estate, questo sipario fu trasferito al Teatro Civico). Affreschi e quadri di Gaetano Borgo Caratti si trovano anche nella chiesa parrocchiale di Spinetta e nel Santuario della Madonna della Riva. Morì a Cuneo il 1 agosto La lapide nel Famedio lo qualifica come patriota e pittore risorgimentale. - 5) CARIOLO Giovanni Battista (Dronero, 1805 Cuneo, 22 giugno 1873; 68 anni. 2 recinto, muro ovest, a fianco del Famedio, in direzione nord). La lapide, oggi quasi illeggibile, ci parla di un uomo che merita di essere ricordato: Qui dorme il sonno dei giusti Giovanni Battista Cariolo, dottore in leggi, morto di anni 68 il 22 giugno Fautore della civile libertà, quando solo osarlo era fatale, fu processato nel Per sentenza di un Consiglio di Guerra assolto, pur dovette esulare. Lui ridonato alla patria, Dronero ebbe Sindaco, Consigliere Provinciale, Deputato al Parlamento; Cuneo, membro del Municipio, Amministratore di Opere Pie. Nelle pubbliche e nelle private faccende, dotto, integro, piacevole. Di lui, la Sentinella delle Alpi scrisse: Era uomo d ingegno e sincero liberale. L indipendenza, l unità della Patria era il primo suo pensiero. Difatti nel 1833 prese parte al movimento rivoluzionario come affiliato alla Giovine Italia, e per evitare i fulmini della polizia dovette espatriare. Ritornato in patria, attese continuamente agli studi. Spuntata l alba del risorgimento italiano, l avv. Cariolo, da vecchio soldato della libertà, ne prese parte con gioia. I Droneresi, consci delle sue virtù, lo nominarono Consigliere comunale, Consigliere provinciale e Deputato; indi il Governo lo nominava Sindaco. Egli disimpegnò quelle difficili e gratuite cariche sempre con zelo e con soddisfazione dei suoi elettori e del Governo. Abbandonata la vita politica, egli si era ritirato a Cuneo e tranquillamente, con suo figlio, viveva, conservandosi sempre sincero liberale, costante nel fare bene, nel resistere al male, perché la nobiltà del carattere è il fondamento di ogni virtù cittadina. - 6) FABRE Luigi (Cuneo, maggio 1887; 78 anni. 2 recinto, muro est, in direzione sud). La lapide reca queste parole: Sul lagrimato avello di chi fu buono, saggio, cortese, i dolenti congiunti scrissero il nome del Commendatore Avvocato Luigi Fabre. Dopo 78 anni di onorata esistenza fra le cure dei pubblici negozi, di pietosi Istituti, deceduto in Cuneo il 19 maggio Luigi Fabre si stabilì a Cuneo quale professore di Diritto. Cessato l insegnamento, aperse uno studio d avvocato e acquistò fama d esperto giurista. Il necrologio diceva che Le sue doti non comuni, ben presto gli cattivarono la stima della cittadinanza cuneese, e nell anno 1850 venne eletto consigliere comunale. Nominato Sindaco per il triennio e poscia negli anni , lasciava la professione d avvocato, e con lodevole esempio tutto si consacrava (gratuitamente) alla nuova amministrazione, in ciò favorito dal suo cospicuo patrimonio. Nel 1859 fu anche eletto Consigliere provinciale per il mandamento di Cuneo. - 7) FERRERI Giorgio (Cuneo, aprile 1882; 72 anni. 2 recinto, porticato nord a fianco della cappella). La lapide di Giorgio Ferreri (fratello di Giuseppe) dice: Commendatore dell Ordine Mauriziano, della Legion d Onore e del Medjidie, Colonnello Intendente Militare. Prese parte a tutte le guerre per l indipendenza italiana e fu della spedizione di Crimea. Nella città nativa sedette membro della Giunta municipale,

4 Amministratore di Pii Istituti. Carattere di tempra antica, il culto inflessibile del dovere, onorò se stesso e la Patria. Giorgio Ferreri entrò nell esercito piemontese nel 1832, percorrendo la carriera di Commissario militare, fino a raggiungere nel 1864 il grado di Intendente militare di 1 classe. Partecipò alla 1 Guerra d Indipendenza ( ), alla spedizione in Crimea a fianco della Turchia contro la Russia (1855) e alla 2 Guerra d Indipendenza, a fianco dell esercito alleato di Napoleone III, nel Dopo aver lasciato l esercito, per undici anni fu Consigliere comunale (dal 1870 al 1881) e per quattro anni ( ) fece parte della Giunta municipale quale Assessore. Per le benemerenze acquisite nell esercito fu insignito di queste onorificenze: Commendatore dell Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (detto anche Ordine Mauriziano, istituito nel 1572 da Emanuele Filiberto di Savoia); Lègion d honneur (Legion d onore), la più alta onorificenza francese, istituita da Napoleone Bonaparte nel 1802, e l Ordine di Medjidie, istituito nel 1852 dal sultano turco Abdylmecid - 8) FERRERI Giuseppe (Cuneo, maggio 1885; 60 anni. 2 recinto, porticato nord a fianco della cappella). Sulla lapide si legge che Giuseppe Ferreri, nato in Cuneo il 5 novembre 1825, esercitò molti anni in patria l avvocatura. Fu Segretario Capo del Municipio. Col nuovo Regno d Italia, ascritto alla Magistratura nazionale, rappresentò il Pubblico Ministero in tutti i suoi gradi nelle Marche, negli Abruzzi, nelle Puglie, nell Emilia, in Toscana. Il 20 settembre 1870 andò a Roma con il Governo italiano, Segretario generale del Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti. Sedette nella Capitale dieci anni, Consigliere della Corte suprema di Cassazione. Tornò in patria a morire il 29 maggio Giuseppe Ferreri (fratello di Giorgio), laureato in giurisprudenza, dopo un periodo di pratica forense fu nominato Segretario Capo del Municipio di Cuneo, dove rimase fino al Ardente mazziniano, a settembre del 1855 riuscì a incontrare Giuseppe Mazzini, venuto a Cuneo per incontrare in segreto la vedova e la figlia del patriota Scipione Pistrucci. Nel 1861 Giuseppe Ferreri entrò nella Magistratura, svolgendo le funzioni di Pubblico Ministero. Rimangono ancora celebri negli Abruzzi le requisitorie del Procuratore del Re, Ferreri, davanti a quelle Assise, nell epoca più terribile del brigantaggio, quando a centinaia i partigiani del Borbone e del governo teocratico, larvati da briganti, funestavano quelle province minacciando continuamente la vita dei pubblici funzionari e particolarmente dei magistrati. Terminò la carriera a Roma come Direttore Generale del Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti e poi Consigliere della suprema Corte di Cassazione. Tra i saggi scritti dall avvocato Ferreri ricordiamo: - Lettere al Popolo Italiano sulle riforme del Re Carlo Alberto e canzone popolare, 1847; - Al Corpo dei Cacciatori delle Alpi stanziato in Cuneo, 1859; - Il Papato ai tempi dell Impero da Costantino a Giustiniano, e il Papato ai tempi nostri, 1874; - Studio sulla Chiesa e sullo Stato in Italia, ) GALIMBERTI Bartolomeo (Carmagnola, 1813 Cuneo, 2 novembre 1877, 64 anni. La tomba, recentemente restaurata a cura del Municipio, si trova sul muro ovest del 1 recinto, in direzione sud, davanti al campo 8). Questi cenni biografici sulla famiglia Galimberti sono tratti da due libri di Emma Mana: La professione di deputato: Tancredi Galimberti fra Cuneo e Roma, (1992) e I Galimberti tra politica e cultura, in Una famiglia allo specchio: la Biblioteca Galimberti, Rivista dell Istituto Storico della Resistenza in Cuneo e Provincia, n. 67, giugno Bartolomeo Galimberti, dopo aver studiato latinità e retorica, imparò l arte tipografica nella sua città natale, Carmagnola. Il trasferimento a Cuneo risale ai primi anni trenta, dove fu assunto come operaio nella tipografia di F. Ugone. Nel 1835 il proprietario cedette la tipografia a Galimberti, che la rilevò con Emanuele Gianaria, marito della sorella Giovanna.

5 A dicembre del 1840, Bartolomeo Galimberti sposò la quindicenne Giuseppina Luciano (San Pietro di Monterosso, ; 77 anni), dalla quale ebbe 14 figli (5 maschi e 9 femmine): Nel 1873 Bartolomeo Galimberti acquistò quattro carature, (quattro quote su trenta), del Palazzo Sociale (o Palazzo Osasco), in costruzione in Piazza Vittorio Emanuele II e, ultimati i lavori, trasferì a piano terra (numero civico 6) la tipografia e la redazione del quotidiano cuneese La Sentinella delle Alpi, e al primo piano l abitazione della famiglia. Quest alloggio è oggi il MUSEO CASA GALIMBERTI. Nella ricca collezione di quadri e oggetti d arte, tra le memorie del Risorgimento segnaliamo: il busto di Giuseppe Mazzini, di autore anonimo, in scagliola brunita; il busto in terracotta brunita di Giuseppe Garibaldi, opera del 1884 del celebre scultore Giuseppe Sartorio, e un dipinto anonimo del 1911 circa che ritrae i due figli di Tancredi Galimberti, Carlo Enrico e Duccio, vestiti da garibaldini. - 10) GARELLI Tito (Rocca de Baldi, 1839 Cuneo, 5 dicembre 1910; 71 anni. 1 recinto, muro est, in direzione nord). Sulla lapide si legge che il Commendatore Tito Garelli combatté valorosamente fra le schiere garibaldine per l indipendenza italiana. Diede la sua attività esemplare come tesoriere in servizio dello Stato. Giovò alla sua città con opera costante ed illuminata, specie per incremento di filantropiche istituzioni. Lascia di sé non peritura, affettuosa memoria. Tito Garelli fu una delle figure più popolari a Cuneo. Nel 1859 si arruolò volontario con le camicie rosse di Garibaldi. Divenne poi tesoriere presso l Intendenza di Finanza di Cuneo, dove rimase fino al Fu eletto Consigliere comunale dal 1899 al 1907 e poi dal 1910 fino alla fine; per quattro anni ( ) fu anche Assessore municipale alle finanze. Ma, - si legge nel necrologio più che alla carica di amministratore del Comune, il comm. Garelli teneva a quella di amministratore di Opere Pie, perché là maggiormente poteva esplicare le attitudini che erano innate in lui, uomo essenzialmente di cuore, di cuore generoso, sempre aperto alla pietà per quanto i suoi sentimenti celasse sotto un tratto alquanto ruvido, sotto un carattere burbero. Al momento della morte era Vice presidente dell Ospedale di Santa Croce, Presidente dell Ospizio dei Cronici e Presidente dell Associazione dei Reduci Garibaldini. Era stato anche Vice presidente del Sotto comitato della Croce Rossa Italiana, console del Touring Club e Commissario di sconto della Banca d Italia. - 11) GIORDANENGO Tommaso (Robilante 1828 Cuneo, 4 luglio 1912; 84 anni; nonno paterno di Gino. 1 recinto, sotto la galleria della 10 serie di nicchioni, in direzione ovest). La lapide dice che Tommaso Giordanengo a quattordici anni soldato nell esercito sardo, (at)traverso tutte le campagne per la redenzione della Patria saliva al grado di Colonnello; a Pozzolengo e a Gaeta decorato al valore. Commendatore della Corona d Italia. Padre, amico, cittadino esemplare, insegnò che l Italia, per virtù di carattere e di sacrifizio composta a unità di Nazione, così soltanto potrà essere grande fra i popoli. Il necrologio ricordava che Tommaso Giordanengo nel 1849 si trova a Novara fra i vinti gloriosi, e nel 1859 a San Martino fra i vittoriosi rivendicatori. Poi prosegue nella fatidica via d Italia per le campagne del Mezzogiorno, e il 1866 lo ritrova fra i combattenti a Custoza. Tutta l epopea della patria egli ha vista nella gran trenodia (canto funebre) delle battaglie e così, da soldato a caporale, grado per grado, man mano che l Italia avanza, avanza egli pure nell esercito, ottenendo il grado di Colonnello e, per merito, la Commenda mauriziana. - 12) LOVERA Vittorio Amedeo (Cuneo, dicembre 1859; anni recinto, porticato nord, a fianco della cappella). La nobile e antica famiglia cuneese dei Lovera marchesi di Maria aveva il palazzo nell attuale Via Roma n. 37. La lapide sulla tomba di famiglia, riassume la biografia del marchese Vittorio Amedeo Lovera: Nato nel Il re Vittorio Amedeo III (di Savoia), per i grandi meriti del suo Ministro Cesare Lorenzo marchese di Maria,

6 volle unitamente alla regina sua consorte (Antonia Ferdinanda di Borbone) tenere al fonte battesimale (essere padrino e madrina) il suo pronipote Vittorio Amedeo (Lovera). Diciassettenne (nel 1808) già ufficiale negli Ussari dell Imperatore Napoleone I, militò nella guerra di Spagna. Sindaco di Cuneo, Presidente del Civico Ospedale e dell Ospizio di Carità per oltre un ventennio, ognora si adoperò per il benessere dei suoi amministrati. Nel 1835 dal re Carlo Alberto (di Savoia Carignano) venne fregiato della mauriziana croce ( l onorificenza dell Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro) per l intrepida sua bontà mentre più infieriva in Cuneo l asiatico morbo (il colera). Morto addì 25 dicembre 1859, qui riposa. Per oltre quarant anni, dal 1818 fino al giorno della morte, il marchese Vittorio Amedeo Lovera fece parte della Civica Amministrazione di Cuneo, come Consigliere Comunale, Assessore ( ; ; ), Sindaco ( ; ). - 13) MARTINI Biagio (Cuneo, dicembre 1897; anni recinto, porticato nord a fianco dell ingresso). Sulla lapide ci sono queste parole: Qui riposa la salma di Martini Biagio d anni 66. Ufficiale di Garibaldi, reduce dalle patrie battaglie, decorato di due medaglie d argento al valore e della medaglia di Crimea. Deceduto il 24 dicembre Elenco alfabetico delle STRADE DI CUNEO DEDICATE A PERSONAGGI DEL RISORGIMENTO (non richiamati in altre schede di questo lavoro): - 14) D AZEGLIO Massimo Taparelli, marchese (Torino, gennaio 1866, 68 anni). Letterato, pittore, patriota, fu Presidente del Governo piemontese dal 1849 al Commissario straordinario in Romagna (1859), Governatore di Milano (1860), si oppose all annessione del Meridione e al trasferimento della capitale da Torino a Firenze. Tra i suoi scritti ricordiamo Degli ultimi casi di Romagna (1846), contro il malgoverno papalino, i romanzi storici Ettore Fieramosca (1833) e Nicolò de Lapi (1841) e l autobiografia (incompiuta) I miei ricordi (1867). A Massimo Taparelli dei marchesi d Azeglio il Consiglio Comunale nella seduta dell 8 aprile 1911 intitolò la Via, lato Gesso, terza perpendicolare a Corso Nizza, a monte di Piazza Galimberti. - 15) MAMELI Goffredo (Genova, 1827 Roma, 6 luglio 1849). Fu un poeta, di sentimenti liberali e repubblicani. Nell autunno del 1847 scrisse le parole del Canto degli Italiani (costituito da cinque strofe, in seguito chiamato Inno di Mameli, o Fratelli d Italia). Nel marzo del 1848, a capo di 300 volontari, raggiunse Milano insorta, per poi combattere nella Prima Guerra d Indipendenza contro gli austriaci. Dopo l armistizio del 5 agosto, tornò a Genova, mettendosi in collegamento con Garibaldi. In novembre raggiunse Roma dove, dopo la fuga di Pio IX a Gaeta, il 9 febbraio 1849 fu proclamata la Repubblica romana. Fu sempre in prima linea nella difesa della città assediata dai francesi: il 3 giugno fu ferito alla gamba sinistra, che dovette essere amputata per la sopraggiunta cancrena. Morì d infezione il 6 luglio, a soli 22 anni d età. Il 5 ottobre 1944 il Comune intitolò a Goffredo Mameli la Via, lato Gesso, 3 perpendicolare a Piazza Galimberti. - 16) MAZZINI Giuseppe (Genova, 1805 Pisa, 10 marzo 1872) In queste pagine ricordiamo Mazzini per la visita a Cuneo, in segreto, nel Il 6 febbraio 1853 a Milano ci fu un tentativo rivoluzionario contro gli Austriaci, ispirato da Mazzini, prontamente stroncato. In questa sollevazione era implicato anche il patriota Scipione Pistrucci ( febbraio 1854), che per sfuggire alla polizia austriaca, riparò in Svizzera, a Locarno, con la famiglia: madre, moglie, sorella e figlia. Qui Scipione morì, lasciando le quattro donne sole e nella miseria. La madre e la sorella andarono a Napoli, mentre la vedova e la figlia volevano andare in Piemonte, per non allontanarsi troppo da Milano. Il loro desiderio fu comunicato, a Cuneo, a Luigi

7 Parola, il quale si rivolse al farmacista Carlo Pogetti di Vernante, che possedeva una casetta in regione Orti e volentieri la mise a disposizione della vedova e della figlia di Scipione Pistrucci. Recentemente, Silvio Bonino ha potuto verificare sui documenti che questa casetta si trovava all angolo tra gli attuali Corso Nizza e Via Vittorio Amedeo II; fu demolita negli anni 30 del Novecento per costruire il palazzo con i portici. A settembre 1855, Mazzini, entrato clandestinamente in Piemonte (dove pendeva su di lui una sentenza di condanna a morte!) decise di venire a trovare le due donne Pistrucci, per recare conforto e un aiuto in denaro. A questo punto occorreva trovare un uomo fidato che accompagnasse Mazzini a Cuneo: il dottor Parola scelse l imprenditore Carlo Chiapello (Cuneo, ), che incontrò Mazzini a Savigliano e in diligenza lo accompagnò a Cuneo, dove giunsero a notte fonda. Nella casa di Pogetti, Mazzini trascorse tre giorni, in compagnia della vedova e della figlia di Pistrucci; per prudenza, egli si limitò a incontrare Parola, Chiapello e il segretario del Comune, l avvocato Giuseppe Ferreri. Poi Carlo Chiapello accompagnò Mazzini fino a Savona, dove s imbarcò per Marsiglia. Il 18 maggio 1899 il Consiglio Comunale intitolò a Giuseppe Mazzini la Via, lato Stura, 3 perpendicolare a Piazza Galimberti. - 17) OLDOFREDI TADINI Ercole (Brescia, 1810 Calcio, Bergamo, 24 settembre 1877). Ercole Oldofredi Tadini fu una figura di primo piano del Risorgimento italiano. Ebbe un ruolo importante nelle Cinque Giornate di Milano (17 22 marzo 1848), nelle Dieci Giornate di Brescia (23 marzo 2 aprile 1849), nel Congresso di Parigi per la Pace dopo la guerra di Crimea (febbraio 1856) e nella 2 Guerra d Indipendenza (1859). Fu un apprezzato giornalista, stretto collaboratore di Cavour, Deputato al primo Parlamento italiano (1861), il 20 novembre 1861 Vittorio Emanuele II lo nominò Senatore nella classe 21, tra coloro che hanno illustrato la Patria con servizi e meriti eminenti. Nella sua vita ebbe sempre a fianco la moglie marchesa Mimì Terzi ( aprile 1872), dalla quale ebbe quattro figli. Dopo le Cinque Giornate di Milano, per sfuggire alla polizia austriaca, Ercole Oldofredi Tadini e la famiglia trovarono ospitalità nella Villa Colombaro di San Michele (oggi Villa Oldofredi Tadini, in Via Oldofredi Tadini n. 28), dove viveva la sorella Marietta (Maria), vedova senza figli del conte Luigi Mocchia di San Michele. Per l approfondimento di questo personaggio e della sua famiglia rinvio al recente libro del prof. Domenico Sanino, Mimì ed Ercole Oldofredi Tadini. Una vita per l Italia. Il 22 gennaio 1981 il Consiglio Comunale intitolò al conte Ercole Oldofredi Tadini la Via che, in località Cerialdo, va da Via Roncata (di fronte alla Casa Circondariale) a Via del Passatore. - 18) PELLICO Silvio (Saluzzo, 1789 Torino, 31 gennaio 1854). Patriota e scrittore, lo ricordiamo quale autore del libro di memorie Le mie Prigioni, pubblicato a Torino a novembre del La narrazione si articola in un periodo che va dal 13 ottobre 1820, giorno in cui l autore fu arrestato dalla polizia austriaca a Milano per la sua adesione alla Carboneria, al 17 settembre 1830, giorno della liberazione. Pellico vi descrive la sua esperienza di detenzione, prima nei Piombi di Venezia e poi nel carcere dello Spielberg, in Boemia, con l amico Piero Maroncelli, a seguito della commutazione della condanna a morte con il carcere duro. Grazie al ministro Giuseppe Barbaroux, il libro riuscì a superare la censura statale ed essere pubblicato. Il primo ministro Metternich ammise che Le mie prigioni danneggiò l immagine pubblica dell Austria più di una battaglia perduta. Il 24 maggio 1952 il Consiglio Comunale intitolò a Silvio Pellico la Via, lato Stura, che da Corso Dante, all altezza dell incrocio con Via Bassignano, diagonalmente giunge al Piazzale della Libertà (Stazione Ferroviaria). - 19) Gustavo PONZA, Conte di San Martino (Cuneo, 1810 Dronero, 6 settembre anni).

8 Dopo la laurea in giurisprudenza, a Torino raggiunse presto il grado di Capo Divisione nel Ministero degli interni. Nel 1849 fece parte della delegazione piemontese inviata a Tolosa (Francia) per ricevere in forma ufficiale l atto di abdicazione di Carlo Alberto. Per la sua intelligenza, rettitudine e perizia in campo amministrativo, Gustavo Ponza fu un prezioso consigliere di Vittorio Emanuele II, che spesso gli affidò incarichi riservati. Fu eletto deputato nel 1849 e dal 4 novembre 1852 al 6 marzo 1854 fu Ministro degli interni nel Governo Cavour, dal quale si dimise quando fu nominato Senatore. L 8 settembre 1870 Vittorio Emanuele II lo mandò a Roma per cercare di convincere Pio IX a rinunciare al potere temporale. Ponza di San Martino fece anche parte del Consiglio provinciale di Cuneo ( ) e del Consiglio comunale di Torino. Il 18 maggio 1899 il Consiglio Comunale intitolò al conte Gustavo Ponza di San Martino la Via, lato Stura, 2 perpendicolare a Piazza Galimberti. - 20) RAMORINO, fratelli Paolo e Giuseppe. Paolo Ramorino fu amico intimo di Garibaldi e suo compagno nelle guerre in Sud America; morì il 3 giugno 1849 combattendo contro i francesi, in località Quattro Venti, alla periferia di Roma, nella difesa della Repubblica Romana (era stata proclamata il 9 febbraio 1849, dopo la fuga di papa Pio IX a Gaeta, e finì dopo pochi mesi, il 4 luglio, vinta dall esercito francese). Giuseppe Ramorino si arruolò tra i Cacciatori delle Alpi nel 1859 e morì in combattimento contro le truppe borboniche nei pressi del fiume Volturno (che sfocia nel Mar Tirreno, tra Napoli e Capua), il 2 ottobre 1860, durante la spedizione dei Mille di Garibaldi per la conquista del Regno delle Due Sicilie. Il 26 maggio 1933 il Podestà Giovanni Battista Imberti intitolò ai fratelli Ramorino la Via, lato Gesso, 3 perpendicolare a Via Roma, a valle di Piazza Galimberti. - 21) Santorre Annibale de Rossi di Pomarolo, conte di SANTAROSA (Savigliano, 1783 isola di Sfacteria, Grecia, 9 maggio 1825, 42 anni). Santorre di Santarosa fu l animatore del moto insurrezionale piemontese del 1821; eccone la cronologia: marzo: un gruppo di congiurati, guidati da Santorre di Santarosa, incontrò più volte il principe Carlo Alberto di Savoia Carignano nella massima segretezza, informandolo dei piani di sollevazione militare ad Alessandria e a Torino, con la richiesta di dichiarare guerra all Austria e ottenere la Costituzione. Carlo Alberto, dopo aver tergiversato, alla fine sconsigliò di procedere nell insurrezione. - dal 10 marzo ci furono sollevazioni militari ad Alessandria e a Torino, dove per la prima volta in Piemonte fu innalzata la bandiera tricolore marzo: non volendo reprimere nel sangue la rivolta dei militari, fomentata anche dalla società segreta della Carboneria, re Vittorio Emanuele I di Savoia abdicò a favore del fratello Carlo Felice, che si trovava a Modena, per cui nominò reggente il (ventitreenne) principe Carlo Alberto marzo: il moto rivoluzionario si estende a Vercelli, Novara, Acqui, Voghera, Casale e Ivrea. Pressato dai militari in rivolta, Carlo Alberto concede la costituzione che era stata votata dal parlamento della Spagna il 18 marzo 1812 e costituì un governo provvisorio marzo: da Modena, re Carlo Felice sconfessò l operato di Carlo Alberto e gli ordinò di lasciare Torino e andare dal suocero, il granduca di Toscana marzo: Carlo Alberto nominò Santorre di Santarosa ministro della guerra marzo: Carlo Alberto lascia la reggenza e abbandona Torino per andare a Modena e poi a Firenze aprile: un contingente militare austriaco di uomini, mandato dalla Santa Alleanza, entra in Piemonte e reprime il movimento rivoluzionario.

9 - 9 aprile: Santorre di Santarosa scioglie il governo provvisorio e fugge all estero aprile: a Modena, dove ancora si trovava, Carlo Felice creò a Torino un tribunale militare speciale per indagare sui militari e sui pubblici impiegati che avevano aderito o manifestato simpatia per la ribellione militare. Al termine dei lavori, (giugno) il Tribunale inflisse 73 condanne a morte (ne furono eseguite solamente tre) e molte condanne a pene detentive. Numerosi condannati si salvarono con l esilio all estero: tra questi vi era Santorre di Santarosa, che morì il 9 maggio 1825 nell isola di Sfacteria, in Grecia, a seguito delle ferite riportate combattendo per la libertà greca, contro gli Egiziani alleati della Turchia. Il 25 gennaio 1988 il Consiglio Comunale intitolò a Santorre di Santarosa il Corso, 1 perpendicolare, destra e sinistra, a Corso Nizza, a monte di Piazza Europa. - 22) Via B. Bruni 15: SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO ED ISTRUZIONE ARTISTI ED OPERAI DI CUNEO. Nel 2011 la Società celebra il 160 anniversario, essendo stata fondata l 11 maggio 1851, su proposta del medico Luigi Parola. In Piemonte le società di muto soccorso furono istituite grazie all articolo 32 dello Statuto di Carlo Alberto del 4 marzo 1848 che stabiliva: È riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e senz armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l esercizio nell interesse della cosa pubblica. Questa disposizione non è applicabile alle adunanze in luoghi pubblici, od aperti al pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle leggi di polizia. L articolo 1 del regolamento della Società cuneese, approvato il 29 maggio 1851, diceva: In virtù del diritto di associazione riconosciuto dallo Statuto del Regno, diritto il quale tradotto nei fatti stringe gli uomini in vincolo di fraternità, d unione, di mutuo soccorso, e può fare dell operaio un cittadino utile allo Stato ed indipendente, è istituita in Cuneo una Società sotto il titolo degli Operai, la quale ha per scopo di prestarsi scambievole aiuto, istruzione ed assistenza a vicenda, per mezzo di un individuale contributo ed eziandio di movere al comune perfezionamento morale dei diritti e doveri del buon cittadino, in conformità alle leggi dello Stato. La chiesa cuneese diede un giudizio negativo di questa, come di tutte le società che non fossero dichiaratamente cattoliche, accusandole di essere espressione della massoneria (!). Nel 1852, sempre per iniziativa del dottor Parola, fu fondata la società consorella femminile. Nel salone della Società Artisti e Operai sono esposti due antichi ritratti di Garibaldi e di Mazzini (del quale in archivio vi è una lettera autografa del 13 novembre 1860, dono della famiglia Galimberti). Nel 1862 la Società di mutuo soccorso e istruzione fra Artisti e Operai di Cuneo nominò Giuseppe Garibaldi suo Presidente onorario. L archivio della Società conserva questa lettera autografa di Garibaldi indirizzata alla Società stessa (dove il generale manifestò anche il suo acceso anticlericalismo!), datata Caprera, 16 novembre 1868: Miei cari amici. Io assisterò nell anima al vostro Congresso; personalmente mi è impossibile e ne sono ben addolorato. Dite a nome mio ai nostri fratelli operai che i preti sono la sciagura d Italia, e specie tutti del più feroce dei nostri nemici, a cui non solamente dobbiamo la nostra miseria, ma la nostra umiliazione e la condizione del nostro popolo; e che sono, per la vita, vostro G. Garibaldi. Per maggiori informazioni sull argomento, rinvio a questi libri scritti da Alessandra Demichelis: - Società Artisti e Operai. Cuneo (edito nel 2001); - Un particolare passato. La Società Artiste e operaie di Cuneo, (edito nel 1998). - 23) GARIBALDI Giuseppe (Nizza, 1807 isola di Caprera, 2 giugno 1882).

10 A Cuneo, Garibaldi è ricordato con un Corso, un monumento e due lapidi (vedi le schede dedicate ai Cacciatori delle Alpi e ad Angela Aschieri vedova Ramorino). Al centro del Rondò Garibaldi si trova il monumento con il busto di bronzo di Garibaldi, opera dello scultore vercellese Giuseppe Sartorio ( ), inaugurato domenica 1 giugno Per ulteriori informazioni su Garibaldi e Cuneo, mi permetto di rinviare al mio libretto Garibaldi e garibaldini a Cuneo. Cronologia degli avvenimenti, edito nel ) Piazza Galimberti: Monumento a Giuseppe BARBAROUX (Cuneo, 1772 Torino, 14 marzo 1843, 71 anni). È un opera imponente, alta complessivamente undici metri, realizzata dallo scultore novarese Giuseppe Dini ( ) a seguito di una pubblica sottoscrizione. Fu inaugurato il 10 agosto La statua di marmo raffigura Barbaroux in abito di Ministro di Stato e poggia su un piedistallo di pietra sul quale è incisa questa epigrafe: A GIUSEPPE BARBAROUX, giureconsulto, statista, rivendicatore della civile equalità nella riforma delle leggi fatta dal re Carlo Alberto, principio di rinnovamento italiano. I concittadini. MDCCCLXXIX. Dopo la laurea in giurisprudenza, Barbaroux entrò nell Amministrazione statale a Torino e servì tre re: Vittorio Emanuele I, Carlo Felice, Carlo Alberto. Dal 1816 al 1824 fu ambasciatore del Regno di Sardegna presso la Santa Sede (e nel 1817 riuscì a far istituire la Diocesi di Cuneo). Ministro di Stato dal 1830, nel 1831 ebbe l incarico di presiedere la Commissione per la riforma dei Codici (civile, di procedura civile, penale, di procedura penale e per il commercio). In questo importante lavoro, Barbaroux incontrò moltissime difficoltà da parte di coloro che non volevano la modernizzazione dello Stato e per questo i lavori di preparazione dei codici si protrassero più a lungo del previsto. Colpito da una grave forma di depressione, si uccise l 11 maggio 1843, buttandosi da una finestra del ministero nei sottostanti giardini reali a Torino. L 8 novembre 1855 il Consiglio Comunale gli intitolò la Via, lato Gesso, 1 perpendicolare di Via Roma, a valle di Piazza Galimberti. Vi è ancora la targa stradale originale che porta questa iscrizione: VIA BARBAROUX, così denominata dal Municipio nel 1855, in onore del Conte Giuseppe Barbaroux, distinto giureconsulto, diplomatico, uomo di Stato, nato in Cuneo addì 6 ottobre 1772, morto in Torino addì 11 maggio ) Sotto i portici di Via Roma, di fronte alla targa stradale di Via Barbaroux: Lapide in ricordo del giornale cuneese LA SENTINELLA DELLE ALPI. La lapide fu collocata nel 1899 per ricordare i primi cinquant anni di pubblicazione del più importante giornale quotidiano di Cuneo, la Sentinella delle Alpi. Un bassorilievo mostra il profilo di Cuneo visto dalla chiesa di Madonna della Riva, con un aquila al fianco sinistro. L epigrafe fu scritta dal latinista Giovanni Battista Gandino (Bra, 1827 Bologna, 1905); questa è la traduzione in italiano di Giovanni Faldella (1900): In questa casa, nei primi albori dell italico Risorgimento, nacque la Gazzetta cuneese, chiamata poi Sentinella delle Alpi, che per oltre cinquant anni, sdegnosa di mendicati sussidi, solo da onesta coscienza e dal consenso dei fidati lettori francheggiata, la libertà e l onore della Patria fieramente sostenne di Camillo Cavour, pensoso del rinnovamento d Italia, intuì l alta mente, propugnò i disegni, interessi e diritti di cittadini, concordia di Re e popolo, presidio massimo e salvezza dello Stato, con amorosa cura difese e difende. Salve o guerriera d Italia; la tua via persegui fidente e dal baluardo dell Alpi, come da eccelsa vedetta, provvedi, vigile scolta, alla sicurezza comune e alla libertà. La Sentinella delle Alpi nacque a Cuneo il 2 marzo 1847 con il titolo Gazzetta della Divisione di Cuneo, stampato nella tipografia di Bartolomeo Galimberti. Dal 2 ottobre 1854 il giornale, che aveva preso il titolo di La Gazzetta delle Alpi, divenne quotidiano. Il 1 gennaio 1858 assunse il titolo definitivo di La Sentinella delle

11 Alpi, mantenendo un orientamento laico, liberale e di sostegno di Cavour. Per 37 anni il giornale fu diretto dall avvocato Nicolò VINEIS (del quale il Municipio possiede un ritratto). Nato ad Asti nel 1819, dopo aver collaborato con alcuni periodici torinesi, nel 1853 si trasferì a Cuneo per assumere la direzione de La Sentinella delle Alpi. Morì a Cuneo il 20 dicembre ) Via Saluzzo 28: (ex) ALBERGO BARRA DI FERRO. Una piccola targa ricorda la Barra di Ferro, che negli anni del Risorgimento fu il più famoso ed elegante albergo e ristorante di Cuneo. Nelle sue sale e nel suo cortile si svolsero numerosi banchetti celebrativi, dei quali ne ricordiamo due. Il 14 febbraio 1848 si diedero appuntamento una novantina di preti di Cuneo e provincia per festeggiare la prossima concessione dello Statuto. Il prof. Don Lobetti preparò la seguente iscrizione: Il clero interprete di Dio e del popolo da quattro venti della Provincia, conviene a festevol convito per testimoniare al Re la gratitudine sua e del popolo, per mallevare (*) al popolo l opera rigeneratrice del re essere benedetta da Dio. Viva la Costituzione. (*) farsi garante. Domenica 2 giugno 1861, Festa Nazionale dell Unità d Italia e dello Statuto, La Sentinella delle Alpi riferì che: Ebbe luogo il pranzo con l intervento delle autorità civili e militari, di un numero notevole d impiegati, di Guardia Nazionale, di cittadini e di una rappresentanza del corpo dei Bersaglieri. Il cortile dell albergo della Barra di Ferro veniva trasformato in una elegante sala. In mezzo al cortile sorgeva una colonna tutta adorna di fiori, sostenente un grande padiglione che serviva di coperto alla mensa. Furono collocate una statua che rappresentava l Italia e i busti di Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele II, Dante, Petrarca. Vicino allo stemma di Roma vi erano queste parole È il Campidoglio memore di libertade avita, e accanto allo stemma di Venezia la frase Rugge il leon da secoli, rugge languente ancor. La musica della Guardia Nazionale, durante il pranzo, faceva di quando in quando sentire le più dolci armonie. Al termine del pranzo presero la parola il Governatore, il cav. dottore Luigi Parola, il capitano Belmonte dei Bersaglieri e il maggiore Virginio Allione della Guardia Nazionale, il quale non perse l occasione di manifestare il suo anticlericalismo: Dopo aver parlato del progresso dell idea liberale fatta in Italia dopo la promulgazione dello Statuto, stigmatizzava la casta sacerdotale come nemica dello Statuto e dell Italia. Il Procuratore del Re, avvocato Albertassi leggeva una sua poesia splendida per generosi concetti e per purgato stile, nella quale con socratica ironia anche flagellava il clero. Anche il direttore della Sentinella delle Alpi, avvocato Nicolò Vineis e il Cav. Ponsiglione leggevano una loro poesia scritta per l occasione, e infine prendeva la parola il rabbino di Cuneo, Giuseppe Emanuele Levi, che leggeva un discorso pieno di sentimenti filosofici, nel quale rendeva omaggio con eloquenti parole alla religione del cuore. - 27) Sul muro dell Istituto Tecnico per Geometri, nella rientranza a fianco della chiesa di Santa Chiara, tra Via Savigliano e Via Cacciatori delle Alpi, vi è la lapide inaugurata il 1 agosto 1884 per ricordare la visita a Cuneo di Giuseppe Garibaldi, il 7 aprile 1859, per ispezionare il primo contingente dei volontari del Corpo dei CACCIATORI DELLE ALPI, ospitato nell ex monastero delle Monache di Santa Chiara, che dal 1857 era passato di proprietà al Comune di Cuneo. L epigrafe fu dettata dall avv. Luigi Fresia (che poi fu Sindaco di Cuneo): Il VII aprile MDCCCLIX, GIUSEPPE GARIBALDI passava in rassegna fra queste mura il primo Corpo dei Cacciatori delle Alpi, che lui duce a Varese, a Como, con braccio di soldati, con fede di cittadini, per la patria combattendo, alla gloria dei Mille preludevano. Auspice il Municipio. Il sodalizio cuneese dei superstiti Garibaldini. Furono i Cacciatori delle Alpi che il 25 aprile 1859 partirono in treno da Cuneo per andare a combattere a fianco

12 dell esercito piemontese e francese contro gli austriaci, nella 2 Guerra d Indipendenza. Il 26 maggio 1933 il Podestà Giovanni Battista Imberti intitolò ai Cacciatori delle Alpi la Via, lato Gesso, quarta perpendicolare di Via Roma, a valle di Piazza Galimberti. - 28) Contrada Mondovì, n. 18, Sinagoga: l emancipazione degli EBREI e la fine del ghetto. Dai documenti d archivio, risulta che il primo ebreo che venne a stabilirsi a Cuneo fu un certo Belavigna, nel 1406; per questo motivo la comunità ebraica di Cuneo è una delle più antiche del Piemonte. Il ghetto dove gli ebrei erano costretti ad abitare era compreso tra le attuali Contrada Mondovì, Via Alba, Via Chiusa Pesio e Corso Giovanni XXIII. L articolo 1 dello Statuto del 4 marzo 1848 aveva stabilito che La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati conformemente alle leggi ; l articolo 24 dichiarò che Tutti i regnicoli, qualunque sia il loro titolo o grado, sono eguali dinanzi alla legge. Tutti godono egualmente i diritti civili e politici, e sono ammissibili alle cariche civili e militari, salve le eccezioni determinate dalle leggi. L applicazione delle norme statutarie determinò una serie di provvedimenti attuativi che portarono all emancipazione civile e politica degli Ebrei (gli Israeliti ) e dei Valdesi, e per gli Ebrei, in particolare, all abolizione del ghetto. Sabato e domenica, 1 e 2 aprile 1848 la comunità ebraica di Cuneo festeggiò l emancipazione, come si legge nella cronaca del giornale Gazzetta della Divisione di Cuneo: Sabato 1 aprile. Finalmente giunse il regio decreto dell emancipazione degli Israeliti. Questo atto di giustizia così lungamente aspettato, ma finalmente giunto, destò ad insolita e straordinaria gioia tutti i nostri Israeliti, che la sera illuminarono splendidamente tutte le loro case. I cittadini cuneesi vollero con la loro presenza attestare ad essi il piacere che provavano di vedere finalmente uniti in una sola famiglia, con gli stessi diritti, tutti i figli d Adamo. Domenica 2 aprile. La sera di questo giorno, gli Israeliti facevano una festa religiosa per la loro emancipazione, a cui accorrevano in gran numero i cattolici e il sindaco (il conte Giuseppe Gondolo della Riva), fra gli altri. La Guardia Nazionale cittadina custodiva l entrata al Sacro Tempio (la Sinagoga). Qui il rabbino Tobia Bachi leggeva un orazione, in cui non so se più si trovasse o la vera tolleranza religiosa o l amore patriottico, con generose parole di ringraziamento ai cattolici, che affrettarono con loro voti e scritti la rigenerazione israelitica. Negli anni 60 dell Ottocento, la comunità israelitica di Cuneo contava oltre trecento membri, con la presenza fissa di un rabbino, un asilo infantile, una scuola elementare e varie opere pie d assistenza e di culto. L attuale sinagoga è il risultato dei lavori di restauro di quella settecentesca, e fu inaugurata il 18 settembre Un iscrizione in ebraico (traduzione: Mi farete un santuario, e abiterò in mezzo a voi, Libro dell Esodo, capitolo 25, versetto 8) occupa la facciata in tutta la lunghezza, sotto il cornicione. - 29) Via Roma 27: il 4 luglio 1907 fu inaugurata la lapide a ricordo della visita di Garibaldi ad Angela ASCHIERI vedova Ramorino, sulla quale si leggono queste parole: Qui, il 7 aprile 1859 Giuseppe Garibaldi, venuto per organizzare i Cacciatori delle Alpi, visitava Angela Aschieri Ramorino, detta La Pasqualina, madre di Giuseppe e Paolo Ramorino, caduti l uno ai Quattro Venti, l altro al Volturno, e la semplicità dell eroe adeguava la modestia di quella madre d eroi. Il popolo di Cuneo plebiscitariamente. Nel suo libro Ricordi d Infanzia e di Scuola, pubblicato nel 1901, Edmondo De Amicis ( ), che in quegli anni viveva a Cuneo con la sua famiglia, a proposito dell incontro tra la Pasqualina e Garibaldi scrisse: Ci fu detto che era andato a visitare una rivenditrice di commestibili soprannominata la Pasqualina, che aveva bottega

13 sotto i portici (Via Roma 27); un pezzo di donna tarchiata e fiera, che tutta la città conosceva e rispettava perché uno dei suoi figlioli, Paolo Ramorino, era stato commilitone e amico di Garibaldi in America, ed era morto eroicamente alla difesa di Roma, combattendo al fianco di Luciano Manara. Arrivammo subito dalla Pasqualina, e la trovammo là davanti alla bottega, attorniata da molti curiosi, ai quali accennava un sacco di riso sul quale s era seduto Garibaldi il giorno avanti, discorrendo con lei. Ah, fortunata Pasqualina! Come ci parve bella e gloriosa! Stemmo là un pezzo a contemplare lei e il suo sacco, e poiché avevo qualche soldo in tasca, mi balenò l idea di comprare un etto di quel riso memorando, che aveva avuto l onore di far da cuscino all Eroe di Sant Antonio (Battaglia di Sant Antonio, Montevideo, Uruguay, 8 settembre 1846). Ma il mio compagno, che conosceva l umore della brava donna, me ne distolse, osservando che ella avrebbe potuto pigliare la cosa come una canzonatura e risponderci con una ceffata, che non sarebbe stata di natura femminile. - GIAVELLI Angelo Felice, - GIUSIANA cav. Enrico, - GALFRÈ Bartolomeo, - RICCI D ANDONNO conte Valdemaro, - CASAREGIO Marco Aurelio, volontario, caporale del 16 Reggimento di fanteria, capitano nei Bersaglieri, soldato del 10 Reggimento di fanteria, sottotenente nei Bersaglieri, sergente del 7 Reggimento di fanteria, Novara, 1849 Palestro, (3) 1859 Palestro, 1859 San Martino, (4) San Martino, Palazzo civico, Via Roma 28. Sulla parete dell androne d ingresso ci sono due lapidi decretate dal Municipio di Cuneo ai cittadini illustri e ai soldati morti combattendo per la Patria, solennemente inaugurate il 10 agosto ) - Lapide: AI VALOROSI CUNEESI MORTI COMBATTENDO PER L INDIPENDENZA E UNITÀ d ITALIA : - GIULIANO Maurizio, - CARROCCIO di MONALE cav. Ferdinando, soldato del 7 Reggimento di fanteria, volontario, caporale del 7 Reggimento di fanteria, Custoza, (1) Novara, (2) OTTONELLO Vincenzo, - GIORDANO Bartolomeo, soldato del 7 Reggimento di fanteria, soldato del 12 Reggimento di fanteria, - DUTTO Antonio, soldato del 12 Reggimento di fanteria, - ISOARDI Giovanni Battista, soldato del 12 Reggimento di fanteria, - GOLETTI Angelo, volontario, Legione Garibaldi, San Martino, San Martino, San Martino, San Martino, Caiazzo, (5)

14 - CAPPA cav. Carlo, maggiore del 2 Reggimento Granatieri, Custoza, (1) 1866 (nella lapide mancano i nomi dei fratelli Paolo e Giuseppe RAMORINO, volontari garibaldini, perché non erano nati a Cuneo). Il Comune di Cuneo volle ricordare ai posteri che Il più gran beneficio che la generazione presente italiana lascia in eredità alle successive è l acquisto dell indipendenza e dell unità della Patria. Una lapide, adunque, ricordi i nomi di questi umili eroi, che mossi o da nobile entusiasmo o dal sentimento del dovere pagarono col loro sangue la redenzione della Patria. (1) A Custoza, piccolo borgo nel comune di Sommacampagna, in provincia di Verona, si combatterono due importanti battaglie risorgimentali: la prima, durante la 1 Guerra d Indipendenza, si svolse tra il 22 e il 27 luglio 1848, quando i circa soldati dell esercito piemontese furono sconfitti da circa uomini dell esercito austriaco. Pochi giorni dopo, il 5 agosto, fu firmato l armistizio tra il Regno di Sardegna e l Impero d Austria, e il Piemonte rientrò nei confini di partenza. - La seconda battaglia si svolse a Custoza il 24 giugno 1866, all inizio della 3 Guerra d Indipendenza. I circa soldati dell esercito italiano furono sconfitti dai uomini dell esercito austriaco. (2) Alla ripresa della 1 Guerra d Indipendenza, il marzo 1849 l esercito piemontese fu subito sconfitto a Novara dagli austriaci. Alla sera della sconfitta, re Carlo Alberto di Savoia abdicò a favore del figlio Vittorio Emanuele II ( ) e si recò in volontario esilio a Oporto, in Portogallo. (3) Palestro è un piccolo comune in provincia di Pavia, a pochi chilometri dal Piemonte e da Vercelli. Nel corso della 2 Guerra d Indipendenza, la battaglia si svolse il 31 maggio 1859, fra circa soldati piemontesi e francesi e austriaci. Gli austriaci furono sconfitti. (4) A San Martino, frazione di Desenzano del Garda (provincia di Brescia), il 24 giugno 1859 fu combattuta la più sanguinosa battaglia della 2 Guerra d Indipendenza. Si scontrarono circa franco piemontesi (che ebbero oltre morti) e austriaci (con oltre morti). La battaglia fu vinta dai franco piemontesi, e pochi giorni dopo, l 11 luglio, Napoleone III poneva fine alla guerra, con l armistizio firmato con gli Austriaci a Villafranca (Verona). (5) Durante la Spedizione dei Mille, il settembre 1860 a Caiazzo, piccolo comune in provincia di Caserta, l esercito borbonico, aiutato dalla popolazione in armi, ottenne l unica vittoria contro i Garibaldini. - 31) Lapide Ai CUNEESI ILLUSTRI E DELLA PATRIA BENEMERITI. Tra quelli elencati, i cuneesi che ebbero un ruolo di livello nazionale negli anni del Risorgimento sono: - Barbaroux Giuseppe Legislatore Solaro Clemente conte della Margarita Statista Pastore Giuseppe Generale Ponza Gustavo, conte di San Martino Statista Due di essi non hanno ancora avuto una lapide o l intitolazione di una via che ne ricordi il nome: 32) - Conte Clemente SOLARO della Margarita, nato a Cuneo il 21 novembre 1792; morto a Torino il 12 novembre Nel 1816 entrò nella diplomazia del Regno di Sardegna, e a marzo del 1835 re Carlo Alberto lo nominò Ministro degli esteri. Cattolico senza infingimenti, sostenitore della monarchia assoluta, incoraggiò il re a seguire una linea politica di relativa autonomia dalla Francia e dall Austria. A ottobre 1847 fu costretto a rinunciare all incarico ministeriale per i nuovi orientamenti liberali del re, Fu poi eletto deputato alla Camera dal 1854 al 1860, avversario di Cavour. Scrisse alcuni saggi per dare un fondamento teorico alle sue concezioni politiche (Memorandum storico politico, 1851;

15 Appendice allo stesso, 1853; Gli avvedimenti politici, 1853; L uomo di Stato indirizzato al governo della cosa pubblica, ). Il Comune di Cuneo possiede un ritratto di Clemente Solaro della Margarita, eseguito da un pittore anonimo nel ) - Giuseppe PASTORE, nato a Cuneo il 3 aprile 1800; morto a Torino, 1 aprile Le informazioni biografiche sono desunte dalla scheda informativa del Senato. Giovanissimo entrò nell esercito del Regno di Sardegna, nel ramo dell artiglieria. Vicedirettore della Fabbrica d armi di Torino, ne divenne direttore nel Dal 1850 fu Comandante effettivo del personale d artiglieria e nel 1858 divenne direttore del Materiale d artiglieria. Durante la 2 Guerra d Indipendenza (1859) fu il Comandante generale del corpo d artiglieria. Concluse la carriera militare come Presidente del Tribunale supremo di guerra ( ). Nel 1862 Vittorio Emanuele II lo nominò Senatore del Regno. Giuseppe Pastore fu anche uno dei promotori del Circolo Sociale di Cuneo, inaugurato il 19 gennaio Il Comune di Cuneo possiede due ritratti a olio del generale Pastore: uno di autore anonimo del 1890 (circa) e l altro del 1905, eseguito dalla nuora del generale, la pittrice Corinna Bosso Pastore. Sulle pareti dello scalone d onore del Municipio vi sono alcuni monumenti e lapidi dedicati a personaggi che hanno avuto un ruolo nella storia di Cuneo durante il Risorgimento: 34) - Al termine della prima rampa di gradini, in alto a sinistra, vi è il monumento (busto di marmo e lapide) dedicato al medico e uomo politico Luigi PAROLA (Cuneo, ), opera dello scultore Giuseppe Dini. Realizzato per iniziativa di un comitato di cittadini, fu inaugurato il 28 settembre L allora preside del Regio Liceo di Cuneo, prof. Felice Daneo, dettò il testo dell epigrafe: A Luigi Parola cuneese / Cavaliere del merito civile di Savoia / medico, scrittore di scienza e di educazione / noto in Italia e fuori / pari ai ben sostenuti offici / nel Parlamento, nella Provincia e nel Comune. / Ricordo patrio. Era nato da genitori di modeste condizioni economiche, e con non pochi sacrifici riuscì a laurearsi in medicina nel Nella professione si distinse nella cura dei colerosi colpiti dall epidemia del 1835; nel 1838 fu nominato protomedico (vale a dire, primario) presso l ospedale Santa Croce. All esercizio dell arte sanitaria, Luigi Parola affiancò lo studio, la ricerca clinica e l attività politica e amministrativa. La sua attività scientifica è documentata da numerose pubblicazioni a stampa che furono premiate in vari congressi e gli valsero una notevole fama tra i colleghi medici. L impegno politico lo portò a essere Consigliere comunale di Cuneo, Assessore, Sindaco (nel biennio ), Consigliere provinciale, Deputato alla Camera, Provveditore agli studi, Presidente del comitato medico provinciale. Nel 1851 Parola fu tra i fondatori della Società di mutuo soccorso ed istruzione tra artisti e operai. Un interessante descrizione della realtà sociale e sanitaria di Cuneo a metà Ottocento è contenuta in una sua pubblicazione del 1852 dal titolo Cenni topografico sanitari sulla città di Cuneo. Luigi Parola morì di tubercolosi, la malattia che aveva studiato più d ogni altra, il 27 settembre Fu sepolto nel cimitero urbano (2 recinto, dopo il porticato sud a fianco della cappella, dove inizia il muro sud), e sulla tomba furono scritte queste parole: Qui è sepolto il Dott. Cav. Luigi Parola, gloria dell ospedale maggiore. Ebbe corpo debole, anima vigorosa, ingegno di severi studi nutrito. Lucca, Torino, Bordeaux, Bologna premiarono i suoi scritti. Servì alla Patria nei consigli del Comune, nel Parlamento subalpino, in molti altri pubblici uffizi, e nelle mirande opere della sua arte promosse il lavoro e l istruzione. Caro ai concittadini, in Italia e fuori celebrato. Morì di 66 anni nel Il Municipio, con questa lapide, onora la sua memoria. Nel 2001 la Società di mutuo soccorso Artisti e Operai provvide al restauro della tomba, collocando questa lapide: Al Dott. Cav. Luigi Parola. Nel 150 anniversario di

16 fondazione, la Società di mutuo soccorso ed istruzione Artisti e Operai di Cuneo onora il suo fondatore. Cuneo, Alla memoria di Luigi Parola, il Consiglio Comunale, nella seduta del 10 luglio 1913, intitolò la Via, 1 perpendicolare di Viale Angeli, lato Gesso, a monte di Corso Garibaldi. - 35) A fianco del monumento di Parola, vi è quello dedicato al senatore cuneese Giovanni AUDIFFREDI (Cuneo, 1808 Torino, 1/4/1875, 67 anni), che fu un importante studioso delle tecniche di coltivazione del gelso e di allevamento dei bachi da seta. Per queste benemerenze, il 20 ottobre 1853 fu nominato Senatore del Regno, e la gente di Cuneo lo chiamava affettuosamente ël Senator dij moré (il Senatore dei gelsi). Il 17 agosto 1853 ospitò Camillo Benso conte di Cavour nella sua villa di campagna, nella frazione di Spinetta. Alla sua morte, il Comizio Agrario di Cuneo promosse una sottoscrizione per realizzare questo monumento (busto e lapide di marmo), opera dello scultore Giuseppe Dini, inaugurato il 10 agosto L epigrafe recita: A Giovanni Audiffredi / patrizio cuneese / morto in Torino l anno MDCCCLXXV / di sua età LXVII / Commendatore dei SS. Maurizio e Lazzaro e Senatore del Regno / insigne bacologo e agronomo / benemerito della Provincia e del Comune. / Il Governo, la Provincia, il Municipio, / i Consorzi Agrari ed i cittadini. Audiffredi fu più volte Consigliere comunale di Cuneo, e nel suo testamento legò al Comune il suo palazzo in Via Cacciatori delle Alpi, che oggi ospita la Biblioteca Civica. Il 20 luglio 1938 il Podestà gli intitolò la piazzetta prospiciente Via Roma, a fianco del Palazzo Civico, ottenuta con la demolizione del decrepito palazzo Margaria. - 36) Sulla parete della seconda rampa di gradini, in alto, nello stesso giorno dell inaugurazione del monumento di Audiffredi, fu anche inaugurata la lapide in memoria del conte Carlo BAUDI di Vesme (Cuneo, 1809 Torino, 4/3/1877). Nel 1822 la sua famiglia lasciò Cuneo e si trasferì a Torino, dove Carlo Baudi, dopo la laurea in Giurisprudenza, divenne un insigne studioso di storia, filologia, paleografia e diritto, entrando a fare parte della Regia Deputazione di Storia Patria (1835) e dell Accademia delle Scienze (1837). Nel 1841, acquistò in Sardegna una vasta proprietà che trasformò in un azienda agricola modello. I suoi frequenti viaggi nell isola gli consentirono di avere una profonda conoscenza dei problemi locali. Deputato al Parlamento nel , nel 1850 fu nominato Senatore del Regno. Da questo anno si occupò anche della gestione di una miniera di piombo argentifero in Sardegna. Nella commemorazione di Carlo Baudi di Vesme tenuta in Senato, il relatore disse che nella sua vita politica desiderò le libertà costituzionali; fu devoto e grato a Re Carlo Alberto che le ha largite al Piemonte, e devoto a re Vittorio Emanuele che le ha distese e guarentite all Italia. Prese poi la parola il senatore sardo Serra, perché la Sardegna deve moltissimo al conte Carlo Baudi di Vesme, sia per lo sviluppo che ha preso l industria delle miniere, di cui è tanto ricca quella mia isola natale, sia per il lustro che a quella classica terra derivò dalle dotte elucubrazioni del Vesme. - 37) L ultima lapide sulla parete dello scalone d onore è quella dedicata a Pier Carlo BOGGIO (Torino, 1827 mare di Lissa, 20 luglio 1866, 39 anni). Avvocato, storico e giornalista, Boggio fu un affermato studioso dei rapporti tra Stato e Chiesa, dando un fondamento teorico al famoso principio sostenuto da Cavour di Libera Chiesa in libero Stato. Era stato eletto Deputato nel Collegio di Cuneo, e come volontario partecipò alla Terza Guerra d Indipendenza, imbarcandosi sulla nave ammiraglia della flotta italiana, ma il 20 luglio 1866 morì nell affondamento della nave durante la battaglia di Lissa. Il 3 giugno 1878, per iniziativa di un comitato di cittadini e di elettori fu inaugurata questa lapide in sua memoria: Questo /

17 monumento popolare / solennemente inaugurato / dal / Municipio a dì III giugno MDCCCLXXVIII / ricorda il nome e le virtù / di Pier Carlo Boggio / Deputato di Cuneo / al Parlamento nazionale / oratore in fra i primi eloquente / il quale per carità di Patria / soldato volontario nella guerra / dell Indipendenza italiana / nell anno MDCCCLXVI / restò sommerso con altri prodi / nelle acque di Lissa / esempio raro di grandezza d animo / e di coraggio. L 8 aprile 1911 il Consiglio comunale intitolò a Pier Carlo Boggio la Via, 1 parallela a Corso Nizza, tra Corso Dante e Corso Vittorio Emanuele II. - Nel Salone d onore del Municipio, sopra un camino, è collocato un bassorilievo, opera dello scultore Vincenzo Vela, che ricorda l impegno dei consiglieri comunali Carlo BRUNET e Giacinto CASTELLANI per ottenere la ferrovia a Cuneo. 38) - Riassumiamo la storia della FERROVIA TORINO FOSSANO - CUNEO. Il governo piemontese voleva realizzare la linea ferroviaria Torino Savona via Fossano Mondovì, affidata alla SFAI, Società per le Strade Ferrate dell Alta Italia. Il primo tratto, di appena 8 chilometri, Torino Trofarello fu inaugurato nel 1848, e nel 1853 la ferrovia giunse a Savigliano e Fossano. Già il 29 aprile 1850 il Consiglio comunale di Cuneo aveva incaricato Carlo Brunet e Giacinto Castellani di prendere gli opportuni contatti per ottenere il prolungamento della ferrovia a Cuneo. Le trattative procedettero bene e il 16 maggio 1852 la Cassa Depositi e Prestiti concesse un prestito di lire alla Provincia di Cuneo e un altro dello stesso importo al Comune di Cuneo. Fu stabilito che il prolungamento della ferrovia sarebbe stato realizzato se il Comune e la Provincia avessero comprato 1000 obbligazioni della società concessionaria della ferrovia, da 500 lire ciascuna. Le obbligazioni avrebbero fruttato degli interessi in misura tale da consentire di restituire ratealmente il prestito alla Cassa Depositi e Prestiti: così avvenne, e Cuneo ebbe la strada ferrata senza sborsare una lira del proprio bilancio! Il 22 marzo 1853 (prima che la ferrovia arrivasse a Cuneo!) il Consiglio comunale deliberò di collocare una lapide nel salone del Municipio con queste parole: Carlo Brunet Giacinto Castellani. Creduta impossibile a noi, desiderio più che speranza, qui, se pur giunse la ferrovia, incolumi l erario civico e provinciale, al senno, all opera è dovuto di due esimi cittadini. Azioni di grazie votavano i comizi (le assemblee consiliari) della Provincia. A ricordarne i nomi questo marmo scolpiva Cuneo riconoscente. Deliberazione 22 marzo Il 16 ottobre 1854 la ferrovia giunse nei pressi del Santuario della Madonna della Riva, dove fu costruito il primo imbarcadero (un piccolo locale a uso stazione ferroviaria) e il 5 agosto 1855 ci fu il viaggio inaugurale da Cuneo a Torino. Nel 1855 il Comune costruì il ponte ferroviario sul fiume Stura e così fu possibile fare un secondo imbarcadero alle Basse di San Sebastiano. 39) - Carlo BRUNET (Cuneo, ottobre 1893; 84 anni. È sepolto nel Cimitero urbano, 2 recinto, porticato sud a fianco della cappella). Dopo la laurea in giurisprudenza, si dedicò alla professione forense e all amministrazione del patrimonio familiare, e per 56 anni fece parte del Consiglio comunale di Cuneo. Brunet fu sindaco di Cuneo negli anni e , durante i quali furono realizzati la pavimentazione dei portici, l illuminazione pubblica a gas, il potenziamento dell acquedotto, il nuovo palazzo di giustizia e la completa progettazione della Piazza Vittorio Emanuele II. Fu anche Deputato alla Camera negli anni e Per i meriti acquisiti fu insignito delle onorificenze di Commendatore dell Ordine Mauriziano e di Grande Ufficiale della Corona d Italia. Il 26 gennaio 1889 il re Umberto I lo nominò senatore del Regno, ma per l età avanzata non prese parte alle sedute a Roma.

18 Morì a Cuneo il 10 ottobre 1893; nel suo testamento lasciò al Municipio la cospicua somma di lire da devolversi in beneficenza. Alla memoria di Carlo Brunet l 8 aprile 1911 il Consiglio Comunale intitolò il Corso, 3 perpendicolare a Corso Nizza, lato Gesso, a monte di Corso Dante. 40) - Giacinto CASTELLANI (Cuneo, ottobre 1866; 55 anni.) fu Consigliere comunale ( ), Assessore municipale e Vice Sindaco di Cuneo ( ); morì il 9 ottobre 1866, colpito dall epidemia di colera che fece oltre 300 vittime. Il suo nome è legato a quello di Carlo Brunet per essere riusciti a far giungere a Cuneo la ferrovia (vedi la scheda biografica di Brunet). Sulla lapide della tomba si legge (a stento!) la seguente epigrafe: Castellani Avv. Cav. Giacinto. Marito padre amorevolissimo, magistrato virtuoso integerrimo, delle cose pubbliche e municipali diligentissimo, amico soccorritore dei poveri. D interesse storico è questo suo opuscolo: Prolungamento della via ferrata da Savigliano a Cuneo, memoria, La tomba di Castellani si trova nel Cimitero urbano, 2 recinto, lato nord, a destra della cappella: ha bisogno di un urgente restauro, essendo a rischio di crollare. Alla memoria di Giacinto Castellani il Consiglio Comunale di Cuneo il 24 novembre 1955 intitolò la Via, 1 parallela a Corso Nizza, lato Stura, tra Corso Ferraris e Via Mons. Riberi. - Nel Salone d Onore del Municipio ci sono queste memorie del Risorgimento: - 41) busto di bronzo di Camillo BENSO conte di CAVOUR (Torino, giugno 1861), opera del 1861 di Albert Ernest Belleuse Carrier ( ), legato testamentario del 1961 al Comune di Cuneo del dott. Gaudenzio Soleri. (L opera ha perso gli occhialini di Cavour, che si vedevano ancora in una fotografia dell Ufficio Patrimonio degli anni 70 del secolo scorso!). Il conte di Cavour venne diverse volte a Cuneo, ospite di Giovanni Audiffredi, nella villa di Spinetta (17 agosto 1853) o nella villa Colombaro di San Michele, ospite del conte Ercole Oldofredi Tadini (aprile e agosto del 1854). Il 19 ottobre 1854 Cavour e il ministro dei lavori pubblici Pietro Paleocapa vennero a Cuneo per visitare i lavori in corso della ferrovia e ritornarono il 5 agosto 1855 per il viaggio inaugurale del treno da Cuneo a Torino. Il 21 giugno 1861 nel Duomo di Cuneo l Amministrazione comunale fece celebrare una solenne messa funebre per Cavour. La Sentinella delle Alpi scrisse: Alle ore 10 ½ nel tempio maggiore si alzarono al Dio della vita le preghiere espiatorie per l anima del grande ministro Camillo di Cavour. La seguente iscrizione leggevasi sulla porta della chiesa: Ai mani di Camillo Benso di Cavour Il popolo di Cuneo prega riposo e gloria sempiterna. Se non fu dato a lui vedere compiuto il riscatto della Patria, o Dio Redentore delle genti, conserva al Popolo Italiano il suo Giosuè, il Re secondo il tuo cuore, l eroe di Palestro e di San Martino. Sotto la volta della cupola del tempio sorgeva un grande tumulo (catafalco) con una statua simboleggiante la fede che in quel santo petto ebbe degna abitazione. Alli angoli del tumulo ornato di bandiere nazionali abbrunite, si elevavano quattro grosse piramidi. La messa solenne fu celebrata dal parroco con l assistenza del capitolo dei canonici ed accompagnata da dolenti armonie. Ogni ordine di cittadini era convenuto. E già fin dalla mattina si vedeva la città messa a lutto, vestite a nero le gentili signore, chiusi i traffici, abbrunate le bandiere nazionali e per ogni dove segni di dolore. Nessun oratore disse le lodi del trapassato. Ma se è vero ciò che fu detto da un antico, il più bell elogio per il defunto essere il pubblico dolore, a Cavour è toccato il più grande degli elogi

19 perocché sulla sua tomba non piange solamente il Municipio e l Italia, ma l Europa. Il 20 dicembre 1860 il Consiglio Comunale aveva già intitolato a Camillo Benso Conte di Cavour la Via, lato Gesso, tra l attuale Piazza Galimberti e Lungogesso Giovanni XXIII. - 42) (verso la finestra) busto di scagliola di Carlo BRUNET, di autore anonimo, forse del 1890, donato al Comune dalla famiglia Brunet nel ) Ritratto equestre di re VITTORIO EMANUELE II alla battaglia di Santa Lucia (6 maggio 1848, 1 Guerra d Indipendenza), opera del 1856 del pittore Gaetano Borgo Caratti. Questo ritratto a olio fu presentato nel 1856 all esposizione della Promotrice delle Belle Arti di Torino, il cui catalogo certifica essere stato commissionato al pittore dal Comune di Cuneo. Il quadro fu poi ammirato dai Principi reali Umberto e Amedeo quando vennero a Cuneo il 22 settembre Vittorio Emanuele II si recò diverse volte a Cuneo. Ricordiamo, come esempio, il 1 settembre 1851, quando venne per la posa della prima pietra del nuovo ponte sulla Stura (quello che oggi chiamiamo il ponte vecchio). Sull ingresso del Municipio, dove fu accolto il re, furono scritte queste parole: È questo il Re che c invidiano le genti, in cui palpitano le speranze della Patria. Di lui superba confonderà la Stura il ponte che egli viene a consacrare, prima che meno in noi venga l amore e la fede al Re. Militi, cittadini, cuneesi, tutti giuriamolo a Dio. Viva il Re, Viva lo Statuto!. Il giornale cuneese La Fratellanza scrisse che Questo giorno sarà dei più memorandi nella storia di Cuneo siccome è stato dei più lieti per i suoi abitanti. La pietra fondamentale del più sontuoso monumento per questa città, che è il gran ponte sul fiume di Stura (sic!), dovea collocarsi per le mani di Vittorio Emanuele II, magnanimo re che non ha solo l amore e la venerazione dei suoi stati ma di tutta l Italia e l ammirazione di Europa. I Cuneesi lo attendevano ansiosi. Di questa cerimonia il Comune di Cuneo possiede il quadro La pietra fondamentale del Ponte sulla Stura, eseguito nel 1852 dal pittore cuneese Giacomo Rossi. A ricordo delle visite a Cuneo di re Vittorio Emanuele II, il poeta Amilcare Solferini nel 1923 scrisse in lingua piemontese una serie d ironici ma garbati sonetti, intitolati Le stòrie d Coni! Dal 20 dicembre 1860 al 21 maggio 1945 la piazza centrale di Cuneo fu intitolata a Vittorio Emanuele II; poi, il 24 gennaio 1962 il Consiglio Comunale gli intitolò l attuale Corso, 4 perpendicolare di Corso Nizza, lato Gesso, a monte di Piazza Europa. - 44) Affresco sul soffitto del salone d onore: Re CARLO ALBERTO concede lo STATUTO, 4 marzo 1848, opera di Gaetano Borgo Caratti, Carlo Alberto è dipinto in piedi, vestito di azzurro, in divisa reale. Al centro, su un cocchio tirato da leoni alati, campeggia una donna che potrebbe rappresentare la Gloria o l Italia; un vecchio, con le ali, la falce, la clessidra e una maestosa barba bianca rappresenta il Tempo, mentre la Storia è dipinta nell atto di scrivere sul suo grande libro. Nell affresco ci sono due stranezze (o errori, certamente voluti): la bandiera tricolore con i colori invertiti e senza lo stemma di Casa Savoia al centro e l angioletto che saluta con il cappello in mano! Il 15 maggio 1899 il Consiglio Comunale intitolò allo Statuto di Carlo Alberto la Via, lato Gesso, 2 perpendicolare a Corso Nizza, tra Corso Nizza e Viale Angeli. - 45) Sala del Consiglio Comunale: ritratti di CAVOUR, GARIBALDI ( e Vittorio Emanuele II?). Nella seduta del 20 dicembre 1860, presieduta dal sindaco Carlo Brunet, il Consiglio Comunale deliberò per unanime acclamazione che la sala comunale fosse fregiata dei ritratti di

20 Vittorio Emanuele, di Cavour e di Garibaldi, su proposta dello stesso Sindaco: Non sarà fuori di luogo, sarà anzi corrispondere ad un sentimento comune il proporre che anch esso questo Consiglio comunale dichiari ancora una volta lo spirito che domina in quest aula novellamente aperta alle pubbliche sedute, col dare appunto una dimostrazione d onore, d ammirazione e di riconoscenza verso gli uomini nostri più grandi e più benemeriti della causa italiana. Così sarebbe sua idea e suo voto che quest aula stessa venisse fregiata dei ritratti del Re Vittorio Emanuele, del Conte di Cavour, del generale Garibaldi. I ritratti di Cavour e di Garibaldi furono eseguiti nel 1861 dal pittore cuneese Gautero (del quale non si hanno notizie biografiche), mentre il ritratto di Vittorio Emanuele II fu eseguito, sempre nel 1861, da Gaetano Borgo Caratti. Oggi nella Sala del Consiglio comunale vi sono i ritratti di Cavour, di Garibaldi (che ritornò nella sala consiliare nel 1957, grazie alla sollecitazione del Consigliere comunale avv. Nello Streri); manca invece il ritratto di Vittorio Emanuele II: perché? Per quanto riguarda Garibaldi, il Consiglio comunale del 20 dicembre 1860 decise di: - intitolargli una strada (fu scelta una via allora in costruzione, che poi è diventata Via Ponza di San Martino), - offrirgli la cittadinanza onoraria di Cuneo, - concorrere per mille lire nella sottoscrizione nazionale per offrirgli un dono. Con riferimento all intitolazione della strada e alla concessione della cittadinanza onoraria, Garibaldi, da Caprera, il 20 marzo 1861 scrisse questa lettera di ringraziamento al sindaco Carlo Brunet: Pregiatissimo Signore. Sono oltremodo sensibile all onore che volle farmi codesto nobile Consiglio Municipale conferendomi la cittadinanza di Cuneo, e nel tempo stesso avere deliberato che la nuova via che sta per sorgere in detta città portasse il mio cognome. Conserverò cara e perenne gratitudine di questa preziosa testimonianza, che palesa nel modo il più lusinghiero la simpatia e l affetto per me e per la gran causa italiana. Voglia, signor Sindaco, farsi interprete presso il prefato Consiglio di questi miei sentimenti e gradisca i sensi della mia distinta stima e considerazione. Suo G. Garibaldi. - 46) Via Roma 7, Vescovado: Mons. Clemente MANZINI (Sassello, GE, 1803 Genova, 21 marzo 1865, 62 anni). Mons. Clemente Manzini fece l ingresso in Diocesi il 2 giugno In occasione della 1 Guerra d Indipendenza (marzo 1848) si ebbe un momento di forte unione tra lo Stato e la Chiesa: Nel 1848 il vescovo di Cuneo partecipò in Cattedrale al triduo per il buon esito della guerra, diede istruzioni ai parroci sull accoglienza che dovevano fare ai Cappuccini che predicavano la leva di massa, sul modo di convincere i disertori a presentarsi all autorità militare; promosse nelle parrocchie la raccolta di biancheria per i soldati e di sua borsa offrì al Ministro della Guerra lire 400 per l acquisto di cavalli destinati all Armata Sarda (Ristorto, Storia religiosa delle Valli cuneesi, pag. 183). Mons. Manzini fu uno strenuo difensore dei diritti della Chiesa e oppositore delle leggi laiciste piemontesi (1850: Legge del ministro Giuseppe Siccardi sull abolizione del Foro ecclesiastico, del diritto d asilo e del diritto di manomorta; 1855: Legge del ministro Urbano Rattazzi sulla soppressione degli ordini religiosi contemplativi). Nel 1854 il vescovo condannò il giornale cuneese La Gazzetta delle Alpi, perché promuove l odio e il disprezzo contro la Chiesa, sostiene le dottrine in difesa della libertà di coscienza, di fede e di opere, la tolleranza, ossia miscredenza universale e offende la pubblica morale, per cui è proibita a tutti i fedeli, sì ecclesiastici che laici, la lettura e la ritenzione della Gazzetta.

Il Risorgimento e l Unità d italia

Il Risorgimento e l Unità d italia Il Risorgimento e l Unità d italia Prima parte: L Italia dopo il «Congresso di Vienna» : un espressione geografica L Italia, dopo il congresso di Vienna (1814-1815), è divisa in più stati, la maggior parte

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello.

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello. Biografia e Opere Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello. Assunta Pieralli era di costituzione fragile e dall aspetto pallido

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

Tirano e il monumento provinciale di Sondrio ai Caduti per l Indipendenza

Tirano e il monumento provinciale di Sondrio ai Caduti per l Indipendenza Università della Terza Età UNITRE UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ Anno accademico 2011-2012 - Lezione di martedì 8 novembre 2011 Bruno Ciapponi Landi Vicepresidente della Società Storica Valtellinese Tirano e

Dettagli

PICTURES ON HUMAN RIGHTS

PICTURES ON HUMAN RIGHTS Luciano Nadalini ISBN 978-88-97046-01-1 euro 9,90 (i.i.) 9 788897 046011 CAMERA CHIARA EDIZIONI 4 Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione

Dettagli

Il processo di unificazione (1849-1861)

Il processo di unificazione (1849-1861) Il processo di unificazione (1849-1861) Il Piemonte dopo il 48 Il Regno di Sardegna è l unico stato italiano che mantiene lo Statuto. Crisi tra il re Vittorio Emanuele II e il suo ministro D Azeglio e

Dettagli

Storia e valori del servizio civile

Storia e valori del servizio civile Storia e valori del servizio civile Il servizio civile nazionale rappresenta l ultimo passaggio in Italia del lungo viaggio durato oltre 50 anni dall obiezione di coscienza al servizio militare Il dovere

Dettagli

Maschere a Venezia VERO O FALSO

Maschere a Venezia VERO O FALSO 45 VERO O FALSO CAP I 1) Altiero Ranelli è il direttore de Il Gazzettino di Venezia 2) Altiero Ranelli ha trovato delle lettere su MONDO-NET 3) Colombina è la sorella di Pantalone 4) La sera di carnevale,

Dettagli

1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!!

1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!! 1930 ECCO IL PRATO SUL QUALE NEGLI ANNI 70 STATA COSTRUITA LA NOSTRA SCUOLA!!!!!! Dalla testimonianza di Alessandro: ho 15 anni, abito a Milano dove frequento il liceo. Vivo con i miei genitori ed una

Dettagli

Benvenuti In Italia. Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri. Fotografia di Ross Thompson

Benvenuti In Italia. Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri. Fotografia di Ross Thompson Benvenuti In Italia Genova - Roma - Torino - Terme di Valdieri Fotografia di Ross Thompson La Piazza Raffaele De Ferrari e` la piazza centrale della citta` di Genova. Tutte le feste della citta` avvengono

Dettagli

il Senato presenta viaggiatori del tempo alla scoperta del Senato buon compleanno Italia numero sei

il Senato presenta viaggiatori del tempo alla scoperta del Senato buon compleanno Italia numero sei il Senato presenta viaggiatori del tempo alla scoperta del Senato buon compleanno Italia numero sei Senato della Repubblica Ufficio comunicazione istituzionale www.senato.it infopoint@senato.it Il fumetto

Dettagli

Centro Storico di Caltanissetta

Centro Storico di Caltanissetta Centro Storico di Caltanissetta L antica città sicana, Caltanissetta, ha il suo centro in Piazza Garibaldi, prima dell Unità d Italia Piazza Ferdinandea in onore al Re Ferdinando II di Borbone È qui che

Dettagli

Benvenuto a questa nuova giornata da passare nell ufficio di mamma e papà promossa dall ateneo di Roma 3. L anno scorso ci siamo divertiti facendo

Benvenuto a questa nuova giornata da passare nell ufficio di mamma e papà promossa dall ateneo di Roma 3. L anno scorso ci siamo divertiti facendo Benvenuto a questa nuova giornata da passare nell ufficio di mamma e papà promossa dall ateneo di Roma 3. L anno scorso ci siamo divertiti facendo delle attività molto interessanti e simpatiche! Anche

Dettagli

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi

La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi La convenzione dell ONU sui diritti del fanciullo riscritta dai bambini con Mario Lodi Articolo 1: Il bambino (o bambina) è ogni essere umano fino a 18 anni. Articolo 2: Gli Stati devono rispettare, nel

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704. Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze. d iniziativa del senatore AMATO

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704. Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze. d iniziativa del senatore AMATO Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 704 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore AMATO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 28 MAGGIO 2008 Istituzione del Museo del Risorgimento di Firenze TIPOGRAFIA

Dettagli

Convenzione europea sul riconoscimento della personalità giuridica delle organizzazioni internazionali non governative

Convenzione europea sul riconoscimento della personalità giuridica delle organizzazioni internazionali non governative Traduzione 1 Convenzione europea sul riconoscimento della personalità giuridica delle organizzazioni internazionali non governative 0.192.111 Conclusa a Strasburgo il 24 aprile 1986 Approvata dall Assemblea

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile Studiamo la Costituzione per: CONOSCERE i diritti e i doveri dei cittadini APPROFONDIRE il senso della Democrazia COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile CONSOLIDARE la cultura della

Dettagli

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?...

nome classe data la repubblica, la costituzione Quanti voti ha ricevuto la monarchia? Quanti la repubblica?... Giugno 946, nasce la Repubblica Leggi il testo poi osserva la tabella con i dati del referendum e rispondi alle domande. Dopo la guerra era necessario creare uno Stato nuovo in cui venissero riconosciuti

Dettagli

IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA. Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin

IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA. Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin IL RUOLO DELLE DONNE DURANTE LA RESISTENZA Lavoro a cura della 2^B dell Istituto Comprensivo di Vado Ligure Peterlin Le donne occuparono un ruolo molto importante durante la seconda guerra mondiale. Prima

Dettagli

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964

I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 506 I DISCORSI DELLA LIBERTÀ (7) NELSON MANDELA Discorso in difesa di se stesso e dei suoi obiettivi, 20 aprile 1964 11 dicembre 2013 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia

Dettagli

Gli alunni delle classi IV e V, il dieci marzo duemilaotto, hanno ospitato nella palestra dell edificio scolastico, il direttore della banca Popolare di Ancona, ente che ha finanziato il progetto Ragazzi

Dettagli

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti

Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica. xiv legislatura disegni di legge e relazioni documenti Camera dei Deputati 449 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 450 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 451 Senato della Repubblica Camera dei Deputati 452 Senato della Repubblica Camera dei

Dettagli

Pietro Abbà Cornaglia

Pietro Abbà Cornaglia Pietro Abbà Cornaglia (1851-1894) Compositore, organista, didatta e critico musicale Palazzo Ghilini, sec. XIX I primi anni Compositore, organista, critico musicale; nato ad Alessandria (Piemonte) il 20

Dettagli

CENTRO ANZIANI DI PORCIA

CENTRO ANZIANI DI PORCIA Centro anziani di Porcia Associazione di volontariato O.N.L.U.S Iscritto al n 930 del Registro del Volontariato F.V.G Decreto iscrizione n. 1574 del 23.04.2015 Via delle Risorgive, 3-33080 Porcia (PN)

Dettagli

NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA

NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA LA TOSCANA VERSO EXPO 2015 Viaggio in Toscana: alla scoperta del Buon Vivere www.expotuscany.com www.facebook.com/toscanaexpo expo2015@toscanapromozione.it La dolce

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D

I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D I Diritti dell'uomo secondo la Costituzione italiana di Laura e Ilaria della 3 D Bisogni da cui nascono Decidere come governarsi Avere diritti inviolabili Non essere inferiori né superiori a nessuno Avere

Dettagli

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande

1. Siamo a Firenze nel secolo. Adesso leggi l'inizio della storia della famiglia dei Medici e rispondi alle domande La Firenze dei medici: la famiglia e il Rinascimento Il luogo è Firenze, ma di quale secolo parliamo? Guarda queste tre immagini legate al titolo e decidi a quale secolo si riferiscono: a) XIX sec. d.

Dettagli

Andando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola

Andando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola Andando insegnate... /Italia 23 A catechismo con Padre Pianzola Dalle immagini del DVD alla realtà di Sartirana: a Sannazzaro e a Pieve Albignola un esperienza di catechismo-laboratorio sul Beato Le catechiste

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI

3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI 3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI SIGNORI E PRINCIPI Fra la metà del Duecento e il Quattrocento, nell'italia settentrionale e centrale > numerose signorie. Molti signori, dopo avere preso il potere con la

Dettagli

VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO

VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO VISITA A PALAZZO CISTERNA A TORINO Martedì, 1 marzo siamo andati a Palazzo Cisterna di Torino. Questo palazzo, tanti anni fa, era di proprietà di Amedeo I di Savoia, duca d Aosta, re di Spagna e sua moglie

Dettagli

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ====================================================================== -------------------------------------------------- LA LITURGIA DEL GIORNO 03.01.2016 Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Bianco ============================================ II DOMENICA

Dettagli

FERRARA. Città d arte e della bicicletta. Hotel da Pippi www.hoteldapippi.com

FERRARA. Città d arte e della bicicletta. Hotel da Pippi www.hoteldapippi.com FERRARA Città d arte e della bicicletta. BATTAGLIE STORICHE Ferrara, per la sua posizione strategica è stata coinvolta in molte battaglie, famosa rimane la guerra di Ferrara ( del 1308 ) tra la repubblica

Dettagli

UN ALFABETO MISTERIOSO

UN ALFABETO MISTERIOSO UN ALFABETO MISTERIOSO Oggi in classe i bambini hanno trovato una strana iscrizione sulla lavagna: Mattia, il più studioso, riconosce subito i simboli della scrittura utilizzata nell antico Egitto: il

Dettagli

INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012.

INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012. INTERVENTO INTITOLAZIONE DEL CENTRO REMIERO DI OGGIONO AI MARINAI D'ITALIA 26 MAGGIO 2012. Rivolgo a tutti gli intervenuti, alle Autorità civili, ai molti sindaci presenti, a quelle religiose, militari

Dettagli

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro Venerdì 17 aprile, è venuta nella nostra scuola signora Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, uno dei tre uomini di scorta che viaggiavano nella

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 STATUTO dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 E costituita l A.N.A.N.a.s. Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, amicizia

Dettagli

COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA?

COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA? COME SI VESTIVANO NELL ANTICA ROMA? Nell antica Roma tutti si mettevano un vestito lungo. Questo vestito si chiama tunica. Uomini e donne legavano la tunica con una cintura. Sopra la tunica le donne ricche

Dettagli

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A

Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA. Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Cronache da SPECIALE IL MUSEO VA A SCUOLA Scuola DANTE - Asti - Classe 4 A Presto, presto! Oggi Il Museo va a scuola e non possiamo farci aspettare dalla classe 4 A della scuola primaria Dante! Nella valigia

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

ASSOCIAZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA Onlus. www.progettoaccoglienza.org

ASSOCIAZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA Onlus. www.progettoaccoglienza.org Onlus www.progettoaccoglienza.org La Associazione Progetto Accoglienza opera a Borgo San Lorenzo (FI) dal 1992 e offre risposte alle problematiche legate al fenomeno migratorio attraverso l accompagnamento

Dettagli

MUSEO DIOCESANO D ARTE SACRA DI CHIOGGIA

MUSEO DIOCESANO D ARTE SACRA DI CHIOGGIA Comitato Regionale per le Celebrazioni del 1 Centenario della morte di Aristide Naccari Fondazione Santi Felice e Fortunato Diocesi di Chioggia (VE) MUSEO DIOCESANO D ARTE SACRA DI CHIOGGIA (2014-2015)

Dettagli

Codici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica.

Codici ed affreschi. Questa chiesa rupestre merita un approfondimento e una pubblicazione monografica. Codici ed affreschi. Alcuni studiosi della storia dell arte hanno accennato alla possibilità di uno stretto contatto tra codici miniati ed affreschi. Qui presentiamo un caso significativo: un particolare

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Elaborazione Ufficio Servizi Culturali Ottobre 2007 INDICE Art. 1 Principi ispiratori Art. 2 Consulta delle Associazioni Art. 3 Finalità ed attività Art. 4

Dettagli

PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870

PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870 PIAZZA VENEZIA LA PICCOLA PIAZZA VENEZIA, NEL 1870 A DESTRA, PALAZZO VENEZIA; IN FONDO, PALAZZETTO VENEZIA CHE SARA INTERAMENTE SMONTATO E RIMONTATO ALCUNE DECINE DI METRI PIU INDIETRO PER DARE SPAZIO

Dettagli

Da Napoleone a Umberto II -Storia del Regno d Italia

Da Napoleone a Umberto II -Storia del Regno d Italia Da Napoleone a Umberto II -Storia del Regno d Italia Dipinti, Sculture, Uniformi, Decorazioni, Armi antiche e Documenti Storici in un Percorso Tematico che Racconta la Storia del Regno d Italia www.collezionesabauda.it

Dettagli

Gli studi di Ada Levi e l ambiente universitario padovano

Gli studi di Ada Levi e l ambiente universitario padovano Gli studi di Ada Levi e l ambiente universitario padovano Giulia Simone Università degli Studi di Padova Tessera di immatricolazione. Ada si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia nell a.a. 1931-32;

Dettagli

Risorgimento e Unità d'italia

Risorgimento e Unità d'italia Risorgimento e Unità d'italia Il Risorgimento è il periodo in cui i territori italiani ottengono nuovamente l'unità nazionale che l'italia aveva perso con la caduta dell'impero romano. Durante il Risorgimento

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire (Allegato a) STATUTO DELL ASSOCIAZIONE Vds Voglia di stupire Sulle orme di Karol Titolo I Costituzione e Scopi Art. 1. E costituita l Associazione denominata Vds Voglia di stupire con sede presso parrocchia

Dettagli

Napoleone, la Francia, l l Europa

Napoleone, la Francia, l l Europa L Età napoleonica Napoleone, la Francia, l l Europa Nel 1796 Napoleone intraprese la campagna d d Italia. Tra il 1796 e il 1799 l l Italia passò sotto il dominio francese. Nacquero alcune repubbliche(cisalpina,

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA

METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA METODOLOGIA DELLA RICERCA STORICA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA A.A. 2014/2015 Prof.ssa Angela Carbone Città e modelli assistenziali nell Italia dell Ottocento L infanzia abbandonata

Dettagli

BREVI CENNI STORICI Giuseppe Rosania

BREVI CENNI STORICI Giuseppe Rosania BREVI CENNI STORICI Dopo la morte del Pastore Giuseppe Rosania, avvenuta a Foggia il 05/11/2005, comincia di nuovo il tentativo da parte del Consiglio generale A.D.I. di Roma, per l interposta persona

Dettagli

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio

Dettagli

70 ANNI DEI GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA

70 ANNI DEI GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA 70 ANNI DEI GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA A Ravenna, dal 7 al 21 novembre 2014, si è tenuta la mostra «AL TABÁCHI» per descrivere il ruolo delle donne durante la Seconda Guerra Mondiale e in particolare

Dettagli

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E

La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E La Resistenza Italiana SPIEGATA DAGLI ALUNNI DELLA 3 E Cosa è la resistenza? La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta "Resistenza partigiana" o "Secondo Risorgimento", fu l'insieme

Dettagli

IL FASCISMO 1919-1943

IL FASCISMO 1919-1943 IL FASCISMO 1919-1943 Origini del fascismo 1919-1921 Il fascismo prende il potere 1922-1924 Diventa una regime totalitario di massa (dittatura) 1925-1943 Le origini del Fascismo 1919-1921 Dalla crisi economica

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico

Dettagli

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PERCHE FACCIAMO IL BATTESIMO? 1. Obbedienti al comando di Gesù: Andate, fate discepole tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio

Dettagli

CITTA DI TAURISANO (Prov. Di Lecce) Regolamento di disciplina dello stemma, gonfalone, fascia tricolore e bandiere

CITTA DI TAURISANO (Prov. Di Lecce) Regolamento di disciplina dello stemma, gonfalone, fascia tricolore e bandiere CITTA DI TAURISANO (Prov. Di Lecce) Regolamento di disciplina dello stemma, gonfalone, fascia tricolore e bandiere (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n.09 del 31.03.2005) CAPO I FINALITA DEL

Dettagli

CITTA DI STRESA (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola)

CITTA DI STRESA (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola) CITTA DI STRESA (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola) SERVIZI DEMOGRAFICI E CIMITERIALI SPOSARSI A STRESA SPOSARSI CON RITO CIVILE Per poter celebrare un matrimonio civile, gli sposi devono presentarsi

Dettagli

Al terzo piano è presente la Sezione Friuli, con testi che trattano della regione a trecentosessanta gradi.

Al terzo piano è presente la Sezione Friuli, con testi che trattano della regione a trecentosessanta gradi. Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire. Marguerite Yourcenar La Biblioteca Civica di

Dettagli

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER

RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER COMUNE DI RIETI RELAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLA CITTADINANZA ONORARIA E BENEMERITA - DISPOSIZIONE SPECIALE: CITTADINANZA ONORARIA IUS SOLI (dott.sa Stefania Mariantoni) 1 RELAZIONE

Dettagli

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944)

APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) APPARIZIONI DELLA REGINA DELLA FAMIGLIA Ghiaie di Bonate, Bergamo (13-31 maggio 1944) Posizione della Santa Chiesa Queste apparizioni della Madre di Dio non hanno ancora ottenuto il verdetto di autentica

Dettagli

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania Sono Graziella, insegno al liceo classico e anche quest anno non ho voluto far cadere l occasione del Donacibo come momento educativo per

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare

PROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare PROPOSTA DI LEGGE Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare Art. 1 1. La tutela dei diritti individuali e collettivi degli

Dettagli

Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie

Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie useo Mercantile 2014/15 Offerta didattica per alunni/e delle scuole primarie e studenti/esse delle scuole secondarie Elisabetta Carnielli, tel. 0471 945530 e-mail: elisabetta.carnielli@camcom.bz.it http://www.camcom.bz.it/it-it/altriservizi/museo_mercantile.html

Dettagli

Programma D'Area - L.R. 19 agosto 1996 N 30 Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica del Complesso dell'arcispedale Sant'Anna

Programma D'Area - L.R. 19 agosto 1996 N 30 Piano di Recupero di Iniziativa Pubblica del Complesso dell'arcispedale Sant'Anna La costruzione del nuovo Arcispedale avvenne in gran parte tra il 1912 e il 1914 Primo lotto - A partire dall aprile 1912 furono realizzati i due gruppi di padiglioni doppi con la relativa galleria a due

Dettagli

R O M A Archeologica, Cristiana, Barocca

R O M A Archeologica, Cristiana, Barocca Associazione culturale Bareggese Via Don Biella 2 Bareggio (MI) P. IVA : 07178300963 www.numtuccinsema.it L associazione culturale Bareggese P r o p o n e T o u r d i c i n q u e g i o r n i R O M A Archeologica,

Dettagli

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà

Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Tipologia Obiettivi Linguaggio suggerito Setting Veglia di preghiera: Riconciliati da Dio, sulla strada della libertà Una celebrazione

Dettagli

Promosso dall Amministrazione comunale di Lavagno. L ultima farfalla RENZO ZERBATO. L ultima farfalla. Con la collaborazione del prof.

Promosso dall Amministrazione comunale di Lavagno. L ultima farfalla RENZO ZERBATO. L ultima farfalla. Con la collaborazione del prof. Dopo il successo di Ierilaltro Promosso dall Amministrazione comunale di Lavagno Renzo Zerbato Torna con L ultima farfalla RENZO ZERBATO L ultima farfalla Con la collaborazione del prof. Giuseppe Corrà

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale

Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale Facoltà di Scienze Sociali Lezioni di Storia contemporanea WELFARE STATE Percorso analitico tra lo storico e il sociale PROGRAMMA DELLE LEZIONI Prima parte Concezione del welfare state e caratteri generali;

Dettagli

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone.

La nuova adozione a distanza della Scuola. Secondaria di Primo Grado di Merone. La nuova adozione a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Merone. Riflessione sull Associazione S.O.S. INDIA CHIAMA L' India è un' enorme nazione, suddivisa in tante regioni (circa 22) ed

Dettagli

Hanno così acquisito un know how specifico, prezioso, sulle tecniche della raccolta fondi.

Hanno così acquisito un know how specifico, prezioso, sulle tecniche della raccolta fondi. La sindrome di RETT una malattia rara. I giovani del Rotaract hanno, in questi anni, già collaborato con Telethon, organizzando banchetti, distribuendo inviti e in generale promuovendo le attività di Telethon

Dettagli

Natale del Signore - 25 dicembre

Natale del Signore - 25 dicembre Natale del Signore - 25 dicembre La Messa della notte sviluppa il tema di Gesù luce e pace vera donata agli uomini ( colletta); viene commentata attraverso una lettura tipologica la nascita di Gesù con

Dettagli

SOCRATE E LE LEGGI DELLA CITTA. L esempio di un cittadino nell antichità

SOCRATE E LE LEGGI DELLA CITTA. L esempio di un cittadino nell antichità SOCRATE E LE LEGGI DELLA CITTA L esempio di un cittadino nell antichità Poiché Socrate non ha lasciato testi scritti, conosciamo la sua vita e il suo pensiero attraverso le opere di Platone, famoso filosofo,

Dettagli

L UNIVERSITA DELLA TERZA ETA TRA STORIA E RAPPORTI INTERGENERAZIONALI

L UNIVERSITA DELLA TERZA ETA TRA STORIA E RAPPORTI INTERGENERAZIONALI Sant Agata di Puglia, 14 marzo 2008 Inaugurazione del I Anno accademico dell Università della Terza Età e del Tempo Libero S.Agata di Sant Agata di Puglia L UNIVERSITA DELLA TERZA ETA TRA STORIA E RAPPORTI

Dettagli

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO 1. Inaugurazione ufficiale del nuovo anno di catechismo: Biccari 12 Ottobre ore 10,00. Riportiamo il testo della celebrazione. INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO Inizio: Si esce dalla sagrestia con

Dettagli

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale.

S T A T U T I. La stessa riunisce, aiuta e sostiene i suoi membri nella loro attività professionale. S T A T U T I I. DENOMINAZIONE - SEDE - DURATA Articolo 1 - Generalità Con il nome dell Associazione Svizzera delle Imprese di Rimozione Amianto e Bonifiche (abbreviato ASIRAB) viene costituita un associazione

Dettagli

Johann Maria Farina 1709 L unica, ORIGINALE, la più antica acqua di colonia al mondo

Johann Maria Farina 1709 L unica, ORIGINALE, la più antica acqua di colonia al mondo Johann Maria Farina 1709 L unica, ORIGINALE, la più antica acqua di colonia al mondo Storia dell ACQUA DI COLONIA 1709 Giovanni Maria Farina fonda la più antica fabbrica di acqua di Colonia JOHANN MARIA

Dettagli

VIA GARIBALDI INGRESSO

VIA GARIBALDI INGRESSO VIA GARIBALDI INGRESSO IL PERCORSO DI VISITA Il museo storico della Società Reale Mutua di Assicurazioni è frutto di una selezione del materiale documentale più rappresentativo custodito nell archivio

Dettagli

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA

BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA Introduzione. Nei film del Neorealismo, spesso gli attori non parlano in italiano standard, ma parlano in dialetto. Cosa sono i dialetti? Come sono nati? 1. Dal latino

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

ISERNIA. Il ponte ferroviario

ISERNIA. Il ponte ferroviario ISERNIA Caparbia, questo sembra Isernia: quanta determinazione dev essere costato far arrivare il treno nella parte alta della città, quanta opera di convincimento per ottenere un viadotto così grandioso

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in

Dettagli

a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto;

a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto; 1. Che cosa si intende per gerarchia delle fonti? a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto; c) La

Dettagli

Voci dall infinito. richiami per l Anima

Voci dall infinito. richiami per l Anima Voci dall infinito richiami per l Anima Copertina di Rocco Vassallo. Disegni di Mario G. Galleano. Mario Giovanni Galleano VOCI DALL INFINITO richiami per l Anima www.booksprintedizioni.it Copyright 2013

Dettagli

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le..

COME SI VIVEVA IN UN INSULA? COMPLETA. Si dormiva su Ci si riscaldava con Si prendeva luce da.. Si prendeva acqua da. Al piano terra si trovavano le.. ROMA REPUBBLICANA: LE CASE DEI PLEBEI Mentre la popolazione di Roma cresceva, si costruivano case sempre più alte: le INSULAE. Erano grandi case, di diversi piani e ci abitavano quelli che potevano pagare

Dettagli

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011

Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Rapporto di indagine con interviste ai volontari delle associazioni partecipanti a Riguardiamoci il Cuore 2011 Presentazione Si presenta l indagine qualitativa, effettuata con interviste, nel mese di luglio

Dettagli

La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato

La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato La rivoluzione Francese: cade la Bastiglia, crollano feudalesimo e assolutismo dei re. Guglielmo Spampinato Data l indecisione sul metodo della votazione ( per stato o per testa) il terzo stato si riunì

Dettagli

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate Cristiani e musulmani nell'xi secolo Fra mondo cristiano e mondo musulmano erano continuati, nel corso del Medioevo, gli scambi commerciali e

Dettagli