Via Cau de Mezo, Ronchi dei Legionari (GO) Legge 26 Ottobre 1995 n 447

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1 ISONTINA AMBIENTE SRL Via Cau de Mezo, Ronchi dei Legionari (GO) IMPIANTO DI SELEZIONE DELLA FRAZIONE SECCA DEI RIFIUTI PROVENIENTI DA RACCOLTA DIFFERENZIATA loc. Gesimis 3 Moraro (GO) VARIANTE SOSTANZIALE RELATIVA AL PROGETTO DI INCREMENTO STOCCAGGI IN INGRESSO ED INSERIMENTO DI ALCUNE MIGLIORIE - DGP n. 192 prot.34899/2015 Approvazione variante - Decr. Prot. 4554/16 Autorizzazione all esercizio VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO Legge 26 Ottobre 1995 n 447 Data documento: 19 MAGGIO 2016

2 Pagina 2 di 16 ELENCO DELLE REVISIONI Numero revisione Data revisione Motivo revisione 00 Prima emissione INDICE 1. PREMESSA METODOLOGIA DI MISURA E STRUMENTAZIONE UTILIZZATA RIFERIMENTI NORMATIVI RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI MAPPA SATELLITARE DEL TERRITORIO CAMPIONAMENTI FONOMETRICI RIEPILOGO DEI RISULTATI - CONCLUSIONI Allegato I: certificati di taratura della strumentazione utilizzata Allegato II: misure di calibrazione del fonometro Allegato III: decreto di qualifica del tecnico competente in acustica ambientale

3 Pagina 3 di PREMESSA La presente Valutazione di Impatto Acustico è stata redatta, su commissione di Isontina Ambiente, al fine di ottemperare alla prescrizione di cui al punto 6 Prescrizioni relative alla componente rumore della Deliberazione della Giunta Provinciale n. 192 Prot /2015 Isontina Ambiente Srl. Impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata sito in Località Gesimis in comune di Moraro. Approvazione di una variante sostanziale relativa al progetto di incremento stoccaggi in ingresso ed inserimento di alcune migliorie, ai sensi dell art. 208 del D.lgs. 152/06, della L.R. 30/1987 e del D.P.G.R. 01/1998 Pres.. Nello specifico, con riferimento alla vigente normativa in materia di impatto acustico, si è valutato l impatto generato dall impianto di selezione in oggetto, a seguito della realizzazione e messa in esercizio delle modifiche tecnico-operative previste da tale variante, consistenti, in particolare, nei nastri di nuova installazione e nell attività di carico e scarico del vetro. A tal fine è stato effettuato un monitoraggio acustico presso il recettore più vicino, ovvero un abitazione civile posizionata tra la strada provinciale 4 e la strada provinciale 5, la cui facciata dista circa 420 metri dal confine dello stabilimento.

4 Pagina 4 di METODOLOGIA DI MISURA E STRUMENTAZIONE UTILIZZATA Al fine di esprimere delle valutazioni acustiche sia in termini di valori di immissione assoluti che differenziali, sono state effettuate, dal sottoscritto tecnico competente in acustica ambientale dott. Davide Fedel, presso il ricettore individuato, delle misure di rumore residuo ad impianto non in funzione e di rumore ambientale con l impianto in funzione, entrambi in periodo di riferimento diurno, come descritte di seguito e nel successivo paragrafo 6. Al momento delle misure non vi era la possibilità di accedere all interno dell abitazione; pertanto le stesse sono state svolte in prossimità della facciata esterna della medesima, come dettagliato e raffigurato al successivo paragrafo 6. Misura di rumore residuo: nella giornata di martedì 17 maggio è stata effettuata una misura del rumore residuo presso il recettore: tale rilievo è iniziato alle ore 17:25:41, per la durata complessiva di un ora. In tale orario non vi era alcuna attività lavorativa presso lo stabilimento della Isontina Ambiente, ad eccezione di qualche movimentazione di mezzi pesanti nell area relativa all adiacente impianto di compostaggio. Misura di rumore ambientale: la misura è stata effettua nella giornata del 18 maggio 2016, a partire dalle ore 8:05:04 di mercoledì 18 maggio, per una durata complessiva di 4 ore, con l impianto di selezione in attività con gli ordinari cicli di lavorazione e di scarico e carico del vetro. Lo scarico del vetro è stato effettuato da mezzi di varia taglia e tipologia che entrano nell impianto, dopo aver effettuato la raccolta sul territorio, e scaricano nell apposito box di stoccaggio. Il carico del vetro depositato è stato effettuato, tramite la pala in dotazione all impianto, su un mezzo più grande che lo trasporta in seguito ai successivi impianti di recupero. Non sono state effettuate misure nell orario notturno, poiché l impianto di selezione opera esclusivamente in orario diurno, dal lunedì al sabato, con vari turni di lavoro distribuiti nella fascia oraria tra le ore 6.00 e le ore Le attività di scarico e carico del vetro vengono effettuate in genere in orario mattutino e sporadicamente nel primo pomeriggio. Pertanto, le analisi fonometriche così condotte, come sopra descritte, risultano rappresentative dell attività dell impianto e certamente conservative, in quanto svolte in condizioni di massimo impatto dell attività medesima. Nel corso dell indagine è stata utilizzata la seguente strumentazione: Fonometro integratore LARSON DAVIS 831 matricola n Preamplicatore Larson Davis PRM831 matricola n Microfono PCB 377B02 matricola n Calibratore LD CAL 200, matricola Il fonometro è stato calibrato prima del rilievo del rumore di fondo e prima del rilievo del rumore ambientale, mediante il segnale di riferimento di 114dB a 1000Hz inviato al microfono di misura dal calibratore di livello sonoro. Le misure di calibrazioni sono riportate in allegato.

5 Pagina 5 di RIFERIMENTI NORMATIVI 3.1 Legge 447/95 La Legge stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico, con particolare riferimento alla tutela della salute pubblica. 3.2 D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno Non avendo il Comune di Moraro, provveduto alla zonizzazione acustica del territorio art.6 comma 1 lettera a) della Legge 447/95 al momento attuale si applicano soltanto i limiti di accettabilità previsti dall art.6 comma 1 del D.P.C.M. 01 Marzo 1991 così come indicato nell art.8 del D.P.C.M. 14 Novembre Limiti di ammissibilità assoluti Zonizzazione Limite diurno db(a) Limite notturno db(a) Tutto il territorio nazionale Zona A (D. Ministeriale n. 1444/68)* Zona B (D. Ministeriale n. 1444/68)* Zona esclusivamente industriale *zone di cui all art.2 del D. Ministeriale del 02 aprile 1968 n Il DPCM 1/3/1991 precisa, al punto 3 dell allegato B, che i rilevamenti devono essere effettuati in corrispondenza del luogo disturbato ; tale precisazione è ribadita al successivo punto 3.1, dedicato alle misure in esterno, ove si precisa: 3.1. Per misure in esterno. Il microfono deve essere munito di cuffia antivento...omissis... Nelle aree esterne non edificate, i rilevamenti devono esser effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone o comunità. Si deve effettuare la misura del livello di rumore ambientale e confrontarla con i limiti di esposizione di cui all'art. 2 di cui al presente Decreto Pres. Cons. Ministri. Analoga espressione troviamo all art.2 comma 3 del DPCM 14/11/1997 I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità Contrariamente a quanto sopra esposto, all art. 1 comma 1 lettera e) della Legge 26/10/1995 n.447, stabilisce che il valore limite di emissione deve venire misurato in prossimità della sorgente sonora che lo ha generato, imponendo quindi che i rilievi vengano effettuati al confine della proprietà. 3.3 DM 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misura dell inquinamento acustico Il decreto stabilisce le modalità di effettuazione dei campionamenti e delle consecutive analisi dei valori rilevati, dando, oltre a definizioni, specifiche direttive sugli studi da effettuare e sull applicazione di eventuali fattori di correzione da applicare a quanto

6 Pagina 6 di 16 rilevato. 3.4 Criterio differenziale L. 26/10/95 N.447 I valori limite differenziali di immissione sono: 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno, all'interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al D.P.C.M. 14/11/1997. Le disposizioni di cui sopra non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Le disposizioni non si applicano alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie,aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso. D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Le tabelle B e C dell allegato al Decreto (qui di seguito riportate) contengono i limiti di emissione e di immissione da rispettare una volta definita, da parte dei Comuni, la suddivisione del territorio in classi di destinazione d uso (tabella A): TABELLA A Classificazione del territorio comunale (art.1) CLASSE I aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etc CLASSE II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali CLASSE III aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi.

7 Pagina 7 di 16 TABELLA B: valori limite di emissione Leq in db(a) (art.2) Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento diurno in db(a) notturno in db(a) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali TABELLA C: valori limite di immissione Leq in db(a) (art.3) Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento diurno in db(a) notturno in db(a) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Classificazione urbanistica ed acustica del territorio in esame Lo stabilimento della Isontina Ambiente SRL sorge all interno di una area agricola, che ragionevolmente in caso di classificazione acustica del territorio dovrebbe ricadere in classe V, area prevalentemente industriale; al momento, in assenza di tale classificazione, la zona è ascrivibile a tutto il territorio nazionale con limiti di zona pari a 70 db(a) per il periodo diurno e 60 db(a) per il periodo notturno. Il recettore oggetto della presente indagine acustica, ragionevolmente potrebbe esser classificato in un area di tipo misto, classe III.

8 Pagina 8 di RISULTATI DEI RILIEVI FONOMETRICI Si riportano i risultati dei rilievi fonometrici, corrispondenti alle misure effettuate in data 17 e 18 maggio 2016, periodo diurno. 4.1 Procedure di misura acustica Il monitoraggio è stato effettuato tenendo conto delle seguenti condizioni: Le misure sono state svolte in condizioni meteorologiche tali da non permettere alcuna alterazione del risultato; La postazione di misura è stata scelta in modo da poter rendere significativa l indagine per la successiva mappatura; Le misure sono state eseguite con una strumentazione in grado di effettuare l analisi in frequenza in terzi di ottava da 20 Hz a 20 khz; La postazione microfonica è stata sistemata nel punto di misura munita di cuffia antivento, ad un altezza di 1,5 metri dal suolo.

9 Pagina 9 di MAPPA SATELLITARE DEL TERRITORIO RECETTORE IMPIANTO DI SELEZIONE AREA STOCCAGGIO VETRO

10 Pagina 10 di 16 DETTAGLIO DEL RECETTORE AUTORIMESSA / OFFICINA ABITAZIONE PUNTO DI CAMPIONAMENTO

11 Pagina 11 di CAMPIONAMENTI FONOMETRICI MISURA DEL RUMORE RESIDUO PRESSO IL RECETTORE Misura ISA_Mor_.002: in facciata del recettore più vicino, misura effettuata a terra, non sul balcone. Note Durante la presente misura l impianto di selezione non era in attività, nè per quanto riguarda i cicli di lavorazione di carta/plastica/secco residuo nè per lo scarico/carico del vetro. Vi era movimentazione di qualche mezzo nell adiacente impianto di compostaggio (pala gommata e trattori). Nel report della misura strumentale che segue, si nota come vi sia una componente tonale (tono puro) alla frequenza di 5000 Hz. Tale frequenza non è da considerare una componente penalizzante, in quanto coincide con la frequenza emessa dai grilli in fase di richiamo: tali animali sono presenti nel giardino in cui è stato fatto il campionamento. Tale suono era percepibile in modo chiaro e distinto.

12 Pagina 12 di 16

13 Pagina 13 di 16 MISURA DEL RUMORE AMBIENTALE PRESSO IL RECETTORE Misura ISA_Mor_.005: in facciata del recettore più vicino, misura effettuata a terra, non sul balcone. Note Durante la presente misura l impianto di selezione era attivo, con un ciclo di lavorazione della carta/cartone, e vi è stata attività di scarico del vetro durante diversi momenti della mattinata, da parte dei mezzi in ingresso che ne effettuano la raccolta sul territorio. In particolare dalle ore alle ore è stato effettuato il carico del vetro, tramite la pala in dotazione, sul camion che lo porta agli impianti di recupero, operazione durata complessivi 21 minuti. Tale attività avviene al massimo per 4 volte a settimana. Vi era inoltre attività nell adiacente impianto di compostaggio. Durante il campionamento sono state misurate anche altre fonti di rumore non attribuibili alla Isontina Ambiente, nè eliminabili: dalle ore 8.30 alle ore 8:50 circa vi era uso di decespugliatore nella vigna limitrofa. Dalle 9:55 alle 11:10 circa vi era uso di un trattore agricolo con atomizzatore nel campo che dista circa 150 metri dal punto di campionamento. L utilizzo di tale attrezzatura è ripreso anche dalle ore circa fino afine misura. Queste interferenze sono evidenziate nel grafico di time history a pagina 15.

14 Pagina 14 di 16

15 Pagina 15 di 16 Dettaglio della Time History del campionamento. ATTIVITÀ CON DECESPUGLIATORE presso recettore ATTIVITÀ DI CARICO VETRO CON PALA MECCANICA SU CAMION presso imp. selezione ATTIVITÀ TRATTORE CON ATOMIZZATORE presso recettore ATTIVITÀ TRATTORE CON ATOMIZZATORE presso recettore

16 Pagina 16 di RIEPILOGO DEI RISULTATI - CONCLUSIONI In base a quanto emerso dal campionamento del rumore residuo e del rumore ambientale rilevato con l impianto di selezione in funzione con i normali cicli di lavorazione, attività di scarico e carico del vetro compresa, si riportano i seguenti risultati. Si ritiene che le misure effettuate siano sufficientemente rappresentative, come posizione e durata, per poter esprimere delle valutazioni in termini di livello di rumore differenziale e di immissione. Nello specifico, con riferimento al criterio differenziale di cui all art.6 del D.P.C.M. del 01/03/1991, si rileva un valore differenziale di 1,8 dba, inferiore al limite di 5 dba previsto dalla normativa. LeqA rumore ambientale LeqA Rumore residuo < 5dBA 51,6 49,8 = 1,8 dba Inoltre il valore di rumore ambientale di 51,6 dba, rilevato presso il recettore, risulta inferiore al limite di immissione diurno di 60 dba previsto per la zona in cui è sita l abitazione, come individuato al precedente paragrafo 3.5. Si ritiene pertanto che l attività dell impianto di selezione, così come modificata a seguito della variante sostanziale in oggetto, rispetti i limiti di legge previsti dalla vigente normativa in materia di inquinamento acustico, sia in termini di valori di immissione assoluti che differenziali. Il tecnico competente in acustica ambientale dott. Davide Fedel (Inserito nell elenco della Regione Friuli Venezia Giulia)

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