Corso di Basic Design Le regole della percezione. Merrone

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso di Basic Design Le regole della percezione. Merrone"

Transcript

1

2 Il messaggio visivo tabella riassuntiva Elementi messaggio Le regole compositive Punto Linea Superficie Figure geom. Di base Luce e ombra Il colore Peso equilibrio Le simmetrie Il ritmo Movimento e direzione Linee di forza Lo spazio La griglia e il modulo Lo schema strutturale Teoria del campo Figura e sfondo vicinanza eguaglianza forma chiusa e forma aperta buona forma-destino comune esperienza pregnanza indizi di profondità rappresentazioni spaziali

3 Ciò che vediamo è il risultato di un percorso di selezione e di organizzazione degli stimoli visivi ed è condizionato dalle nostre caratteristiche fisiologiche e culturali

4 Hokusai la grande onda Negli schemi A e B i dischetti evidenziano i punti su cui si è posato lo sguardo di due osservatori diversi

5 Visione e pensiero Esplorazione visiva di uno sconosciuto del quale vogliamo farci un idea: Quella che sembra una rapida occhiata è in realtà una esplorazione accurata che fissa una trentina di particolari che ci permettono di formulare una serie attendibile di ipotesi sul soggetto osservato

6 Quando osserviamo una immagine i singoli segni passano in secondo piano in quanto tutta l immagine viene percepita come un insieme. Successivamente l occhio percepisce i particolari dei singoli segni.

7 esa epin l atte Re

8 Lettura di un testo Quando leggiamo l occhio si sposta e mette a fuoco piccoli gruppi di caratteri senza leggere tutto. Al cervello bastano poche lettere per ricostruire velocemente il senso della frase

9 Il vedere non è un atto esclusivamente visivo, ma corrisponde a un processo che coinvolge anche altre capacità mentali come quelle di riconoscere, ricordare, saper dare un nome. E un processo globale che viene chiamato: percezione occhio vedere cervello riconoscere memoria

10 L occhio della mente - 1 Un bambino piccolo comunica per immagini, ancora non esistono nella sua mente concetti e parole per definire le cose che lo circondano, ma è in grado di disegnarle Per fare questo usa una sorta di proiezione i mentale: le immagini i i rimangono fissate nella memoria e all occorrenza possono essere riutilizzate attraverso il disegno.

11 L occhio della mente - 2 L apprendimento e luso l uso continuo del linguaggio verbale indeboliranno sempre di più la capacità del bambino di produrre immagini mentali. Il linguaggio verbale, la grande conquista dell Uomo ci ha costretto a rinunciare i alla componente immaginativa che fa parte della nostra più intima costituzione antropologica

12 L occhio della mente - 3 L immaginazione a accompagnava a a l Uomo prima ancora che le parole lentamente trasformassero tutte le nostre esperienze in un operazione prevalentemente intellettuale

13 L occhio della mente - 4 Le parole sono ormai così presenti nella nostra vita, offrendoci la descrizione e un idea di ogni cosa, che non è facile accorgersi della perdita della capacità di pensare per immagini. i i Dimostrazione 1. Provate a ricostruire l immagine mentale di un volto noto (amico o genitore) il risultato non sarà soddisfacente, infatti pur essendo bravi a disegnare difficilmente riuscireste a fare un ritratto verosimile. 2. Se un amico vi chiede al telefono come raggiungevi a casa riuscireste a guidarlo con una serie di informazioni visivo-verbaliverbali fino alla meta e sareste anche in grado di disegnare una mappa circostanziata del percorso.

14 L occhio della mente - 5 R. Magritte la casa del mistero La mente rielabora la realtà in immagini mentali realistiche ma impossibili

15 L occhio della mente - 6 G. Piranesi carceri L immaginazione in questo caso viene utilizzata per sottolineare la rielaborazione individuale dello spazio.

16 Realtà oggettiva e soggettiva Esiste una realtà oggettiva vista e percepita da tutti. Eit Esiste poi una realtà ltà it interpretata tt che si affianca e si sovrappone a quella oggettiva: la realtà soggettiva. Il suo significato e la sua interpretazione t i sono frutto di processi diversi che hanno a che vedere con lo spazio, con il tempo, con l esperienza e la cultura individuale e collettiva dell uomo. Esiste dunque un universo visivo generato dall incontro di due sistemi cognitivi, uno legato all apparato della visione, l altro al cervello stesso.

17 Realtà oggettiva e soggettiva

18 Realtà oggettiva e soggettiva Per semplificare possiamo dire che la comprensione del mondo che ci circonda dipende dall immagine mentale che ognuno di noi si crea del mondo reale. L apparenza delle cose che noi vediamo diventa sostanza, cioè significato. Noi vediamo ciò che siamo: il mondo che vediamo e conosciamo è il nostro e non è identico a quello del nostro vicino di casa né tantomeno a quello di altri esseri viventi (cane, aquila, pipistrelli ecc.) Gli oggetti del mondo reale diventano oggetti comunicanti quando entrano in contatto percettivo con noi, quando cioè li vediamo,li riconosciamo e attribuiamo loro un nome o un significato.

19 Realtà e disegno Il disegno ha il compito di organizzare e strutturare la nostra raffigurazione del mondo reale traducendo i segnali visivi in forma e significato. L elaborazione Lelaborazione grafica rappresenta la parte conclusiva di un processo deduttivo e culturale che trasforma in concetti gli oggetti comunicanti della realtà oggettiva. Tutto ciò è il frutto di un operazione che possiamo considerare già progettuale.

20 Esercizi i 1 - Osservare un oggetto complesso o un immagine presente nella vostra classe e provate a disegnarlo/a senza un particolare metodo di rappresentazione (prospettiva, assonometria ecc.) Confrontando i diversi disegni potete verificare discordanze di interpretazione e/o assenze di particolari significativi.

21 Esercizio - 2 Cercate di interpretare e di contestualizzare le immagini andando oltre la fotografia e confrontate le diverse interpretazioni

22 Figura impensabile

23 Rapporto figura sfondo - 1

24 Rapporto figura sfondo - 2

25 Rapporto figura sfondo - 3 G: ILLIPRANDI - simbolo congresso internazionale a Venezia

26 Rapporto figura sfondo - 4 Caos percettivo Due esempi di difficile lettura tra figura e sfondo La presenza di molti elementi frammentati e diversamente ingranditi rende difficile la lettura

27 Rapporto figura sfondo - 5 Caos percettivo Manifesti di Lech Majewski

28 I principi percettivi del Rapporto figura sfondo Esistono precise condizioni in base alle quali è possibile stabilire a priori cosa sarà letto come figura e cosa come sfondo: 1. L area piccola 2. L area chiusa 3. Il contorno 4. La larghezza costante 5. La simmetria 6. La direzione 7. La zona bassa Per un approfondimento sui 7 punti, si rimanda alla consultazione del PDF sulla GESTALT

29 1 - L area piccola Percepiamo come figura l area più piccola: La riga nera è percepita come La riga nera è percepita come forma

30 2 - L area chiusa Percepiamo come figura l area chiusa: Il cerchio come oggetto su Il cerchio come oggetto su fondo bianco e non un rettangolo bianco con un buco

31 3 - Il contorno convesso Percepiamo come figura quella con il contorno convesso: Anche invertendo i colori la percezione non cambia

32 4 - La larghezza costante Le aree con larghezza costante Le aree con larghezza costante tendono a essere interpretate come figure

33 5 - La simmetria Le aree simmetriche ci appaiono Le aree simmetriche ci appaiono come figura

34 6 - La direzione Croce nera croce bianca Le aree orientate t sugli assi orizzontali e verticali vengono lette come figure

35 7 - La zona bassa L area che sta nella parte inferiore del Larea che sta nella parte inferiore del campo viene interpretata come figura

36 Condizioni di ambiguità nel rapporto figura sfondo In condizioni di ambiguità dell immagine entrano in gioco e in aiuto altri fattori: La nitidezza della forma (messa a fuoco del soggetto principale) Il contrasto t cromatico (le tinte t calde emergono rispetto a quelle fredde) La grandezza relativa delle figure (visione prospettica) La texture

37 Illusioni ottiche e ambiguità - 1 L uomo tende a privilegiare Luomo tende a privilegiare percettivamentele le cose gradevoli

38 Illusioni ottiche e ambiguità - 2 S. Dalì

39 Condizioni di ambiguità nel rapporto figura sfondo Il progettista grafico, conoscendo le regole, può decidere se seguirle oppure no. L ambiguità Lambiguità non sempre va evitata, basti pensare a Escher o a Edgar Rubin oppure lo Yin e Yang. Provate ora ad applicare tali principi a qualche vostra simulazione di progetto

40 Leggi della Gestalt Sono otto le leggi dell organizzazione della forma o del campo: 1. Legge della vicinanza i 2. Legge della somiglianza 3. Legge del destino comune 4. Legge della continuità ità della direzione i 5. Legge della forma chiusa 6. Legge della pregnanza o della buona forma 7. Legge dell esperienzaesperienza passata 8. Legge dell articolazione senza resti ndi Kanisza Per un approfondire gli 8 punti, si rimanda alla consultazione del PDF sulla GESTALT

41 1 - Legge della vicinanza P. della Francesca Flagellazione

42 1 - Legge della vicinanza ESERCIZIO Potete realizzare elaborati simili sovrapponendo ina griglia g quadrettata a una foto molto contrastata, variando la dimensione degli elementi sugli incroci in base all intensità chiaroscurale della foto

43 2 - legge della somiglianza

44 3 - legge del destino comune Elementi simili per movimento e orientamento vengono letti come unità

45 4 - legge della buona continuità di direzione Tendiamo a considerare uniti elementi simili accomunati dalla stessa direzione

46 5 - legge della chiusura ILLUSIONE OTTICA L OMISSIONE DEI DATI

47 5 - legge della chiusura D. Libeskind - Berlino Museo Ebraico L insieme dei segni variamente ordinati delle aperture sono percepiti come unico elemento figurativo perché racchiusi in una grande forma rettangolare

48 6 - legge della buona forma La figura viene percepita come un parallelogramma compreso tra due linee e non come una W sulla sommità di una M

49 7 - legge dell esperienza

50 Corso di Basic 6-7 Un esempio di applicazione delle leggi della buona forma e dell esperienzaesperienza Le frecce bianche le leggiamo prima come frecce (buona forma) e poi come lettere V e A (esperienza) I testi in bianco (chi, dove, quando) fanno raggruppamento (2 - somiglianza) anche se non hanno alcun allineamento

51 ESERCIZI Paesaggi creati con forme geometriche Prova a ideare e realizzare illustrazioni simiili con un software di grafica vettoriale

52 Nella progettazione grafica è opportuno portare l occhio a seguire dei percorsi selettivi a seconda delle esigenze progettuali: - percorsi lineari - volume - colore

53 Ghezzi - Elementi di gestaltica G. FATTORI La rotonda dei bagni Palmieri 1866 Analisi dell immagine dal punto di vista del come essa è rappresentata

54 Percezione della profondità Nell osservare un immagine bidimensionale abbiamo sempre l illusione della profondità spaziale, la nostra percezione dello spazio dipende da più fattori indipendenti che definiamo spazio dipende da più fattori indipendenti che definiamo INDIZI DI PROFONDITA

55 INDIZI DI PROFONDITA LA GRANDEZZA RELATIVA Le due barche non sono di dimensioni diverse ma semplicemente ad una distanza differente da chi guarda

56 INDIZI DI PROFONDITA I GRADIENTI DI PROFONDITA progressioni più o meno costanti date con il colore, i contorni, la luce, il chiaro-scuro o dalla graduale rotazione della forma

57 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO LE PROIEZIONI ORTOGONALI

58 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO L ASSONOMETRIA

59 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO L ASSONOMETRIA

60 Ghezzi - LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO L ASSONOMETRIA O

61 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO LA PROSPETTIVA F.L.Wright casa della cascata

62 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO LA PROSPETTIVA Foster Associati progetto urbanistico per l area di King s Cross, Londra

63 LA RAPPRESENLTAZIONE DELL OGGETTO NELLO SPAZIO LA PROSPETTIVA R.Meier la nuova chiesa di Roma

I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2

I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2 I Principi della percezione visiva I Principi della percezione visiva Grammatica Visiva 2 Semplicità La nostra mente tende a creare l immagine più semplice. Grammatica Visiva 2 Semplicità La nostra mente

Dettagli

COMUNICARE con le IMMAGINI

COMUNICARE con le IMMAGINI COMUNICARE con le IMMAGINI Teoria costruttivista o empirista (Helmholtz, Gregory) La percezione visiva (costruzione dell'immagine) avviene, di volta in volta, per confronto dinamico tra l'informazione

Dettagli

COMUNICARE con le IMMAGINI

COMUNICARE con le IMMAGINI COMUNICARE con le IMMAGINI 1 Prof. Andrea Pizzirani Facoltà di Lettere e Filosofia Scienze e tecnologie della comunicazione Università degli studi di Ferrara L esplorazione visiva Di un immagine non vediamo

Dettagli

Affermazioni di partenza. La percezione dell informazione visiva. Chi è? Conoscere e Percepire. L immagine retinica

Affermazioni di partenza. La percezione dell informazione visiva. Chi è? Conoscere e Percepire. L immagine retinica Studio associato per i disturbi dello sviluppo e dell apprendimento Referente: Dott.ssa Rosiglioni R. Affermazioni di partenza La percezione dell informazione visiva Dr. Paolo Tacconella Dr.ssa Renza Rosiglioni

Dettagli

Come facciamo a vedere le cose così come le vediamo?

Come facciamo a vedere le cose così come le vediamo? LA PERCEZIONE È un processo psichico alla base della conoscenza del mondo fisico e di ogni attività cognitiva. È il risultato di un insieme di fattori che intervengono tra la stimolazione sensoriale e

Dettagli

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A. 6. Lo spazio visivo Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente

Dettagli

LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO

LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITA OVVERO LA RAPPRSENTAZIONE DELLO SPAZIO ------------ LO SPAZIO È CREATO DALLE COSE. PUÒ ESSERE PERCEPITO DAI NOSTRI OCCHI SOLTANTO IN PRESENZA DELLA LUCE. E UN VUOTO CHE CONTIENE

Dettagli

Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti

Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA. Parte 3. Lo spazio. Prof. Gianfranco Ciaschetti Progettazione Multimediale REGOLE DI COMPOSIZIONE GRAFICA Parte 3 Lo spazio Prof. Gianfranco Ciaschetti Solitamente, per spazio intendiamo un volume in tre dimensioni di estensione illimitata. In grafica,

Dettagli

ARTICOLAZIONE FIGURA SFONDO DELLA VICINANZA DELLA CONTINUITA DI DIREZIONE (O DELLA CURVA BUONA) DELLA CONTINUITA DELLA FORMA DELLA CHIUSURA

ARTICOLAZIONE FIGURA SFONDO DELLA VICINANZA DELLA CONTINUITA DI DIREZIONE (O DELLA CURVA BUONA) DELLA CONTINUITA DELLA FORMA DELLA CHIUSURA Il totale è più della somma delle parti ogni volta che alla nostra mente si propone la visione di un insieme, essa tende a strutturare il campo, a ordinare i frammenti in un assetto complessivo regolato

Dettagli

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO LA PERCEZIONE 1 Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO SENSAZIONE E PERCEZIONE La SENSAZIONE implica la registrazione e la codificazione degli stimoli ossia di tutte le forme di energia che colpiscono gli organi di

Dettagli

Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia.

Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia. Corso di Antropologia filosofica a cura del prof. Alfredo Nazareno d Ecclesia. Realismo ingenuo: la percezione è una fotocopia della realtà: quello che percepiamo nel mondo fisico (percetto) corrisponde

Dettagli

gestalt ed elementi percettivi 09corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente Arch. Emilio Di Gristina

gestalt ed elementi percettivi 09corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente Arch. Emilio Di Gristina gestalt ed elementi percettivi 09corso tecniche di rappresentazione dello spazio docente Arch. Emilio Di Gristina regola della vicinanza o prossimità gli elementi del campo percettivo vengono uniti in

Dettagli

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A. 3. La gestalt Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente

Dettagli

COME VEDIAMO I GRIGI

COME VEDIAMO I GRIGI COME VEDIAMO I GRIGI RIFLETTANZA Quando la luce colpisce un oggetto, parte di essa viene assorbita e parte riflessa Riflettanza percentuale di luce riflessa molto pigmento nero poco pigmento bianco superficie

Dettagli

LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI

LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI LETTURA E DECODIFICAZIONE DELLE IMMAGINI nella Secondaria Superiore ANALISI DEL NODO DISCIPLINARE Cosa insegnare in quanto significativo Le componenti della comunicazione visiva facenti parte della Teoria

Dettagli

ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi.

ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi. ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Capacità di vedere osservare e comprendere riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Conoscenza ed uso delle tecniche espressive. Produzione e rielaborazione

Dettagli

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola SENSAZIONE Impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una risposta immediata ad uno stimolo fisico di una data intensità. Le sensazioni possono

Dettagli

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8.

Come ad esempio in questa immagine, l occhio vede 4 gambe, invece ad un osservazione più attenta se ne vedono 8. Percezione Visiva Semplicità Il nostro cervello, quando vede un immagine cerca sempre di semplificarla il più possibile. La nostra percezione è sempre disposta ad organizzare ciò che vediamo in un insieme

Dettagli

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6-7 marzo 2012 lezioni semiotica plastica percezione

Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro. 6-7 marzo 2012 lezioni semiotica plastica percezione Linguaggi visivi della comunicazione Lumsa a.a. 2011/2012 Piero Polidoro 6-7 marzo 2012 lezioni 22-23 semiotica plastica percezione Sommario 1. Leggi della Gestalt 2. Equilibrio visivo 2 di 50 Che cos

Dettagli

Principali teorie percettive

Principali teorie percettive Principali teorie percettive La teoria empiristica di Helmholtz (1867). I dati sensoriali sono parcellari e vengono integrati nella percezione dell oggetto grazie a meccanismi basati sull esperienza passata.

Dettagli

Istituto «San Giuseppe» - Scuola dell Infanzia Paritaria Foggia, via C. Marchesi, 48-tel. 0881/ fax

Istituto «San Giuseppe» - Scuola dell Infanzia Paritaria Foggia, via C. Marchesi, 48-tel. 0881/ fax Istituto «San Giuseppe» - Scuola dell Infanzia Paritaria 71121 Foggia, via C. Marchesi, 48-tel. 0881/743467 fax 719330 PROGETTAZIONE ANNUALE LA CONOSCENZA DEL MONDO NUMERO E SPAZIO COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ARTE VENTURI DI MODENA

ISTITUTO STATALE D ARTE VENTURI DI MODENA ISTITUTO STATALE D ARTE VENTURI DI MODENA MATERIA: DISCIPLINE PITTORICHE INSEGNANTE MARIA ANGELA ZAFFANI CLASSE I I C ANNO SCOLASTICO 2013/14 PROGRAMMA SVOLTO CONTENUTI Struttura modulare I contenuti del

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE MONOENNIO - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1.PARLARE/ASCOLTARE: usare il codice verbale orale in modo significativo. a. Mantenere l attenzione sul messaggio orale avvalendosi dei diversi linguaggi verbali e

Dettagli

La comunicazione visiva

La comunicazione visiva La comunicazione visiva Passaggio riuscito di informazione sorgente elemento significativo interpretante Condizioni -corretta interpretazione da parte di un interpretante Comunicazione riuscita emittente

Dettagli

Piano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE

Piano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 Piano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZA

Dettagli

LA PERCEZIONE VISIVA - 1

LA PERCEZIONE VISIVA - 1 LA PERCEZIONE VISIVA - 1 - ASPETTI FISIOLOGICI - GLI ASPETTI PSICOLOGICI - L esperienza/memoria - Il contesto - I modelli - Le leggi della configurazione QUANDO GUARDIAMO UN OGGETTO ENTRANO IN GIOCO: LA

Dettagli

LA PERCEZIONE VISIVA. corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari

LA PERCEZIONE VISIVA. corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari LA PERCEZIONE VISIVA corso CAD A architettura quinquennale 2010/2011 condotto da daniela sidari NEL GUARDARE UN OGGETTO ENTRANO IN GIOCO: L ESPERIENZA VISSUTA LA MEMORIA TRADIZIONI E CULTURA L OCCHIO CHE

Dettagli

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARTE e IMMAGINE - PRIMO ANNO COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE

CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ARTE e IMMAGINE - PRIMO ANNO COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE ISTITUTO COMPRENSIVO G. Rodari 32035 SANTA GIUSTINA (Belluno) Telefono e Fax 0437/858165-858182 C.F. 82003030259 segreteria@rodari.org - dirigenza@rodari.org - www.rodari.org CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA

Dettagli

TIPI DI LINEA E LORO APPLICAZIONI

TIPI DI LINEA E LORO APPLICAZIONI TIPI DI LINEA E LORO APPLICAZIONI Tipo di Linea Descrizione Applicazione A B D E Continua grossa Continua fine Continua fine irregolare Tratteggiata grossa Contorni e spigoli in vista Linee di costruzione

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado COMPETENZE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA: 1- Esprimersi e comunicare o Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative

Dettagli

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione

Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Grafica ed interfacce per la comunicazione Scienze della Comunicazione Paola Vocca Lezione 13: Conoscere l utente: visione Lucidi tradotti e adattati da materiale presente su http://www.hcibook.com/e3/resources/

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE (Classe 1ª) Produrre elaborati grafico-pittorici utilizzando materiali e tecniche diversi. Impugnare gli strumenti. Stendere il colore rispettando i contorni. Utilizzare

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA MATERNA ELEMENTARE E MEDIA DI BISUSCHIO Anno scolastico 2010/2011 CURRICULUM VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Riconoscere e utilizzare correttamente

Dettagli

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI

TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI CURRICOLO DI ARTE Istituto Comprensivo di Castrezzato TAPPE (OBIETTIVI) ANNUALI Percettivo visivi Classe prima Percepire punti, linee, forme geometriche semplici,colori presenti nell ambiente e nelle immagini.

Dettagli

Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo

Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo Rudolf Arnheim: un secolo di pensiero visivo 1904- in vita Ultimo degli allievi della scuola di Berlino. Allievo di K. Lewin e M.Wertheimer. 15/11/06 1 R. Arnheim noto in tutto il mondo per i suoi studi

Dettagli

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.

CORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A. 5. Il colore Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA CLASSE PRIMA competenze al termine della classe I L'alunno utilizza le conoscenze del linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo immagini. Utilizza gli elementi grammaticali di base

Dettagli

A. S Prof. Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 LEGGO E CONOSCO

A. S Prof. Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 LEGGO E CONOSCO DISCIPLINA : ARTE E IMMAGINE CLASSI 1A 1B 1C A. S. 2015-2016 Prof. Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 LEGGO E CONOSCO OBIETTIVI FORMATIVI Osservare, comprendere e riprodurre linguaggi visivi.

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE CLASSE 1^ relative al linguaggio visivo per produrre varie comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi,

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE. L'alunno: utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre testi visivi;;

SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE. L'alunno: utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre testi visivi;; ISTITUTO COMPRENSIVO DI PONSO CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE ESPRESSIONE ARTISTICA FONTI DI LEGITTIMAZIONE Raccomandazione del

Dettagli

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini La visione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Visione biologica ed elaborazione delle immagini La percezione

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE Sistema gestione qualità PeP 341 rev 1 del 28/10/2011 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE ARTE IMMAGINE CLASSI PRIME CONOSCERE DOCUMENTI E CONTENUTI ESSENZIALI DELL ESPRESSIONE ARTISTICA E DELLA

Dettagli

COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola

COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola COMPOSIZIONE a cura di Barbara Brugola L'enciclopedia web wikipedia scrive: La composizione è l'atto o l'effetto del comporre oppure il modo in cui una cosa è composta. Il termine può quindi indicare,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE DEL GRUPPO DI DISCIPLINE PITTORICHE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE DEL GRUPPO DI DISCIPLINE PITTORICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE DEL GRUPPO DI DISCIPLINE PITTORICHE 1) OBIETTIVI CONCORDATI IN TERMINI CONOSCENZE COMPETENZE E CAPACITÀ Classe PRIMA Parametri Obiettivi Livelli (*= STANDARD MINIMO

Dettagli

Esprimersi e comunicare. Produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso materiali e tecniche diverse. Osservare e leggere le immagini

Esprimersi e comunicare. Produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso materiali e tecniche diverse. Osservare e leggere le immagini Classe prima ARTE E IMMAGINE L alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al immagini con molteplici tecniche, materiali e anche audiovisivi e multimediali): Osservare e leggere le immagini descrivere

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE SECONDA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE SECONDA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE

Dettagli

Lettura di un opera d arte. Lettura formale di un opera d arte

Lettura di un opera d arte. Lettura formale di un opera d arte Lettura di un opera d arte Per leggere un opera d arte, 1) si analizzano i materiali e la tecnica con cui è stata creata; 2) si effettua la LETTURA FORMALE, analizzando gli elementi fondamentali di quella

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI DI GERMIGNAGA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MATERIA OGGETTO DELLA PROGRAMMAZIONE ARTE E IMMAGINE

ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI DI GERMIGNAGA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA MATERIA OGGETTO DELLA PROGRAMMAZIONE ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2016/2017 Responsabile programmazione Insegnanti Destinatari (Classe/Gruppo) Durata (dal-al) Ore settimanali CL. V Anno scolastico MATERIA OGGETTO DELLA PROGRAMMAZIONE ARTE

Dettagli

A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi

A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi REALTA E ILLUSIONE A complicare il nostro rapporto con le immagini (e a volte anche con la realtà) intervengono i cosiddetti inganni percettivi Chiaramente essi sono più facilmente realizzabili su una

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA MATEMATICA (Classe 1ª) Operare con i numeri nel calcolo scritto e mentale Leggere e scrivere numeri naturali in cifre e lettere. Contare in senso progressivo e regressivo. Raggruppare,

Dettagli

IL PAESAGGIO PER I PIÙ PICCOLI: ESPERIENZE DIDATTICHE venerdì 22 febbraio Andrea Guaran. Corso di formazione per operatori ecomuseali

IL PAESAGGIO PER I PIÙ PICCOLI: ESPERIENZE DIDATTICHE venerdì 22 febbraio Andrea Guaran. Corso di formazione per operatori ecomuseali IL PAESAGGIO PER I PIÙ PICCOLI: ESPERIENZE DIDATTICHE venerdì 22 febbraio 2008 Andrea Guaran Corso di formazione per operatori ecomuseali Note introduttive 2 Considerazioni sul titolo Chiarimenti sul concetto

Dettagli

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA

AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA Campo d'esperienza: Linguaggi, creatività, espressione TRAGUAR TRAGUAR TRAGUAR 1, 2, 3 anno della Scuola dell'infanzia l'alunno segue con attenzione e con piacere

Dettagli

Sistemi di rappresentazione

Sistemi di rappresentazione Sistemi di rappresentazione Uno dei problemi che i geografi devono affrontare è la scelta e l utilizzo di un linguaggio specifico e al tempo stesso facilmente comprensibile. Nel passato essi si basavano

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE CURRICOLO VERTICALE DI ARTE E IMMAGINE. LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE INDICATORI DI COMPETENZA Esplorare i materiali a disposizione per utilizzarli con creatività. Comunicare, raccontare, esprimere

Dettagli

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti del linguaggio visuale per osservare immagini statiche (fotografie, manifesti) e in movimento(brevi filmati). produrre le immagini

Dettagli

Caratteri del linguaggio visivo: il segno e la linea.

Caratteri del linguaggio visivo: il segno e la linea. W. Kandinskij Pittura rupestre P. Picasso Quando si osserva un opera d arte il nostro sguardo è guidato da alcuni elementi presenti : punti, linee, forme e colori. Nel linguaggio parlato e scritto, i segni

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA e PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

SCUOLA DELL INFANZIA e PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Arte & C U R R I C O L O Immagine SCUOLA DELL INFANZIA e PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Istituto Comprensivo M.Buonarroti - Ponte a Egola (Pisa) Istituto Comprensivo L. da Vinci Castelfranco (Pisa) Istituto

Dettagli

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria. COMPETENZE ABILITÁ CONOSCENZE - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti Percettivo visive

ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria. COMPETENZE ABILITÁ CONOSCENZE - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti Percettivo visive ISTITUTO MARIA CONSOLATRICE SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO VERTICALE DI ARTE A.S. 2014/2015 ARTE E IMMAGINE - CLASSE PRIMA Scuola Primaria - Esplorare immagini, forme e oggetti presenti nell ambiente utilizzando

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO TABELLA DEI MINIMI DISCIPLINARI TRIENNIO RIFORMA DISCIPLINE PROGETTUALI

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO TABELLA DEI MINIMI DISCIPLINARI TRIENNIO RIFORMA DISCIPLINE PROGETTUALI DISCIPLINE PROGETTUALI CLASSE TERZA MODULO ARGOMENTO/CONTENUTI OBIETTIVI MINIMI Riepilogo dei metodi proiettivi del disegno tecnico: - Proiezioni cilindriche proiezioni ortogonali (metodo di Monge) assonometrie

Dettagli

DISCIPLINA: arte e immagine

DISCIPLINA: arte e immagine DISCIPLINA: arte e immagine Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Esprimersi e comunicare Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere

Dettagli

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI ARTE E IMMAGINE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 LEGGERE E COMPRENDERE IMMAGINI DI DIVERSO TIPO - Le relazioni spaziali - Le differenze di forma

Dettagli

La percezione dello spazio (1): indizi monoculari

La percezione dello spazio (1): indizi monoculari (1): indizi monoculari Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

ARTE E IMMAGINE - SCUOLA INFANZIA Prerequisiti

ARTE E IMMAGINE - SCUOLA INFANZIA Prerequisiti Anno Scolastico 05-06 Istituto comprensivo - Montesarchio Curricolo Verticale di Arte e Immagine Competenze ARTE E IMMAGINE - SCUOLA INFANZIA Prerequisiti descrivere le opere più riguardo al Riproduzione

Dettagli

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - ARTE E IMMAGINE

DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - ARTE E IMMAGINE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO : SCHEMA ANALISI DISCIPLINA - ARTE E IMMAGINE COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006). CONSAPEVOLEZZA

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE PRIMA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE

Dettagli

ARTE E IMMAGINE CLASSE 1ª SCUOLA PRIMARIA

ARTE E IMMAGINE CLASSE 1ª SCUOLA PRIMARIA ARTE E IMMAGINE CLASSE 1ª SCUOLA PRIMARIA Orientamento nello spazio-foglio. I colori primari e secondari. Colori caldi e freddi Varie tecniche ed uso del materiale Sapersi orientare nello spazio grafico

Dettagli

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA

CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA CLASSE SECONDA COMPETENZA CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN MATEMATICA E COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA E TECNOLOGIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO TECNOLOGIA E INFORMATICA DISCIPLINE TRASVERSALI TUTTE COMPETENZA

Dettagli

COME VEDIAMO GLI OGGETTI?

COME VEDIAMO GLI OGGETTI? Percezione visiva COME VEDIAMO GLI OGGETTI? CAPITOLO 5 «IL COLORE DELLA LUNA» Paola BRESSAN Ed. Laterza Dott.ssa Stefania Pighin - stefania.pighin@unitn.it Guardare significa vedere? - Secondo l accezione

Dettagli

SCHEDA RIASSUNTIVA DEL MODULO RELATIVO ALLA DISCIPLINA FISICA Istituto scolastico: Liceo scientifico

SCHEDA RIASSUNTIVA DEL MODULO RELATIVO ALLA DISCIPLINA FISICA Istituto scolastico: Liceo scientifico SCHEDA RIASSUNTIVA DEL MODULO RELATIVO ALLA DISCIPLINA FISICA Istituto scolastico: Liceo scientifico Classe: prima liceo scientifico ad indirizzo scienze applicate Riferimenti ai documenti programmatici

Dettagli

Conoscenza e simulazione mentale

Conoscenza e simulazione mentale Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

Dettagli

Le Le ILL I U LL S U NI N IO IO

Le Le ILL I U LL S U NI N IO IO Le I LL U S N I IO Assimilazione dei Colori: la CHIAREZZA Il quadrato grigio in campo arancio sembra più scuro di quello in campo blu... in realtà sono Identici! L IRRADIAZIONE: Il quadrato Bianco in campo

Dettagli

parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie, Simbolismo, Semisimbolico

parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie, Simbolismo, Semisimbolico Corso di Semiotica per la comunicazione Università di Teramo a.a. 2007/2008 prof. Piero Polidoro parte III analisi del testo lezione 11 semiotica plastica 2. Categorie,, Semisimbolico Sommario Categorie

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE. Testo/i in adozione Giovanni Federle, Carla Stefani - Gli strumenti del grafico Zanichelli, 2014

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE. Testo/i in adozione Giovanni Federle, Carla Stefani - Gli strumenti del grafico Zanichelli, 2014 Modello A2 Istituto d Istruzione Superiore POLO-LICEO ARTISTICO - VEIS02400C VENEZIA Liceo Artistico, Liceo Classico e Musicale Dorsoduro, 1073 30123 Venezia tel. 0415225252, fax 041 2414154 Anno scolastico

Dettagli

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore.

Riprodurre visi e corpi con varie tecniche. Usare creativamente e/o in modo pertinente il colore. ARTE E IMMAGINE Esprimersi e comunicare; osservare e leggere le immagini; comprendere e apprezzare le opere d arte CLASSE PRIMA _Scuola Primaria L alunno si esprime attraverso il linguaggio visivo per

Dettagli

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE CURRICOLO ARTE E IMMAGINE Disciplina: Arte e Immagine Obiettivi di apprendimento Dimensione Competenze a Abilità Conoscenze Disegnare, dipingere,modellare, dare forma e colore all esperienza, individualmente

Dettagli

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione

Corso di INFORMATICA GRAFICA. Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani. Altre applicazioni informatiche per la progettazione Corso di INFORMATICA GRAFICA Modulo 2 (CAD) Stefano Cinti Luciani Altre applicazioni informatiche per la progettazione Progettazione come ciclo iterativo REQUISITI/OBIETTIVO IDEA INIZIALE MODIFICHE FORMALIZZAZIONE

Dettagli

DISCIPLINA: DISCIPLINE PITTORICHE DISCIPLINA: DISCIPLINE PITTORICHE

DISCIPLINA: DISCIPLINE PITTORICHE DISCIPLINA: DISCIPLINE PITTORICHE DISCIPLINA: DISCIPLINE PITTORICHE CLASSE PRIMA MICHELANGELO Elementi di base del linguaggio visivo: Conoscenza dei codici e degli IL SEGNO strumenti del disegno Elementi di base del linguaggio visivi:

Dettagli

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE

CURRICOLO ARTE E IMMAGINE ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE ROSELLO ALTO CURRICOLO ARTE E IMMAGINE Scuola Secondaria di Primo Grado DIPARTIMENTO ARTE E IMMAGINE O B I E T T I V I D I A P P R E N D I M E N T O P E R I L T R I E N N IO

Dettagli

ABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali

ABILITÀ. COMPETENZE L'alunno: ( B-H ) L'alunno sa: associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i numeri ordinali TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno opera con i numeri naturali nel calcolo scritto e mentale NUMERI L'alunno: ( B-H ) la serie numerica fino al 100 associare alla quantità il numero ( simbolo e nome ) i

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE

ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA MONGINEVRO ARCORE CURRICOLO ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Leggere una semplice immagine Distinguere e nominare i colori primari sa leggere una semplice rappresentazione iconica. sa riconoscere e nominare

Dettagli

Il colore come elemento distintivo di un prodotto

Il colore come elemento distintivo di un prodotto Aperitivi del Design 4 Rovereto, 27 novembre 2015 Il colore come elemento distintivo di un prodotto Stefano Rossi Product design Dipartimento di ingegneria industriale Università of stefano.rossi@ing.unitn.it

Dettagli

Corso di Basic Design. Ghezzi - Merrone

Corso di Basic Design. Ghezzi - Merrone Corso di Basic Design Ghezzi - Merrone Corso di Basic Design Ghezzi - Merrone Il messaggio visivo tabella riassuntiva Elementi messaggio Le regole compositive Le regole della percezione Punto Linea Superficie

Dettagli

TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE

TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE ARTE E IMMAGINE classe PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE Utilizza in modo semplice gli elementi di base del linguaggio visuale (linea-forma-colore) per osservare e descrivere

Dettagli

Indice generale. Introduzione...xiii. L importanza del contesto...1

Indice generale. Introduzione...xiii. L importanza del contesto...1 Prefazione...xi Introduzione...xiii I cattivi grafici sono ovunque... xiii Non siamo bravi per natura nel raccontare storie con i dati... xiii Per chi è scritto questo libro...xix Come ho imparato a raccontare

Dettagli

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE

NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione

Dettagli

COMPETENZA GEOMETRICA. Descrittori Classe I - Scuola Primaria.

COMPETENZA GEOMETRICA. Descrittori Classe I - Scuola Primaria. COMPETENZA GEOMETRICA Macroindicatori di conoscenze/abilità Esplorazione, descrizione e rappresentazione dello spazio Descrittori dei traguardi per lo sviluppo della competenza geometrica Uscita scuola

Dettagli

CODIFICA IMMAGINI IN BIANCO E NERO

CODIFICA IMMAGINI IN BIANCO E NERO Rappresentazione delle immagini Anche le immagini possono essere codificate mediante una sequenza di 0 e 1., questa operazione si chiama digitalizzazione. La prima cosa da fare è dividere l immagine in

Dettagli

Scuola primaria classe prima. Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione.

Scuola primaria classe prima. Integrare i diversi linguaggi ed essere in grado di utilizzare i diversi codici della comunicazione. Scuola primaria classe prima competenze disciplinari 1 Usare gli elementi di base del linguaggio visuale per osservare e descrivere immagini statiche quali fotografie, manifesti, opere d'arte e messaggi

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE TERZA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE TERZA Fonti di legittimazione: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO : ARTE E IMMAGINE CLASSE

Dettagli

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI

OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI WWW.ARTEIMMAGINECOSSATO.IT Osservare le immagini Noi conosciamo il mondo che ci circonda grazie ai messaggi che esso ci trasmette e che i nostri sensi percepiscono. Gli

Dettagli

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 2

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO. Parte 2 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE NEL PIANO Parte 2 La simmetria L'etimologia della parola simmetria è greca. = stessa misura Per estensione, se ne amplia il significato ad espressioni del tipo 'equilibrio fra

Dettagli

DISEGNO PROSPETTICO CAPITOLO 1 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE PROIEZIONI ORTOGRAFICHE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE

DISEGNO PROSPETTICO CAPITOLO 1 METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE PROIEZIONI ORTOGRAFICHE PROIEZIONI ASSONOMETRICHE CAPITOLO DISEGNO PROSPETTICO METODI DI RAPPRESENTAZIONE PER IL DISEGNO TECNICO: QUADRO GENERALE La norma UNI EN ISO 0209-2 raccoglie i principali metodi di rappresentazione raccomandati per il disegno

Dettagli

DISCIPLINA : ARTE E IMMAGINE CLASSI 2A 2B 2C 2D. A.S Prof.Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 MI INFORMO E ANALIZZO

DISCIPLINA : ARTE E IMMAGINE CLASSI 2A 2B 2C 2D. A.S Prof.Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 MI INFORMO E ANALIZZO DISCIPLINA : ARTE E IMMAGINE CLASSI 2A 2B 2C 2D A.S. 2015-2016 Prof.Scarano Annunziata UNITA DI APPRENDIMENTO 1 MI INFORMO E ANALIZZO OBIETTIVI FORMATIVI Osservare, comprendere e riprodurre linguaggi visivi.

Dettagli

Sistemi Informativi Territoriali. Area di rispetto

Sistemi Informativi Territoriali. Area di rispetto Paolo Mogorovich Sistemi Informativi Territoriali Appunti dalle lezioni Area di rispetto Cod.721 - Vers.E4R 1 Area di rispetto - Definizione 2 Area di rispetto - Costruzione 3 Geometria dell'area di rispetto

Dettagli

PROGETTARE INSEGNARE VERIFICARE E VALUTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE INSEGNARE VERIFICARE E VALUTARE PER COMPETENZE PROGETTARE INSEGNARE VERIFICARE E VALUTARE PER COMPETENZE A. PROGETTARE Costruire un unità di lavoro per una classe secondo il seguente format. Durata: Traguardo di competenza disciplinare di fine ciclo

Dettagli

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI DISCIPLINE PITTORICHE Approvate nella seduta del 16 settembre 2011

GRIGLIE DI VALUTAZIONE DI DISCIPLINE PITTORICHE Approvate nella seduta del 16 settembre 2011 Approvate nella seduta del 1 settembre 2011 Classe PRIMA Parametri Obiettivi GRIGLIE DI disciplinari. Studio degli elementi del Linguaggio Visuale: punto, linea, segno, colore, luce,ombra, texture. Conoscenza

Dettagli

Insegnante: Alessandro Ciulla Libro: Discipline Grafiche e Pittoriche, Macetti - Pinotti, edizioni Atlas

Insegnante: Alessandro Ciulla Libro: Discipline Grafiche e Pittoriche, Macetti - Pinotti, edizioni Atlas Programma classe 2 E Discipline Grafiche e Pittoriche Disegno dal vero, composizioni di oggetti e calchi in gesso. Tecniche utilizzate: grafite, carboncino, matite colorate, gessetti, pastelli, inchiostri

Dettagli

NEL PAESE DEI NUMERETTI

NEL PAESE DEI NUMERETTI Istituto Comprensivo F. P. Michetti Francavilla al Mare (CH) Scuola dell Infanzia PIANE Formazione I livello MATEMATICA Ins. Di Domenica Donata Maria Ins. Firmani Gabriella NEL PAESE DEI NUMERETTI Nel

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Secondaria di Primo Grado -ARTE E IMMAGINE - Classe Prima COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Profilo dello studente

Dettagli

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1

Corso di Fisica. Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Corso di Fisica Lezione 2 Scalari e vettori Parte 1 Scalari e vettori Consideriamo una libreria. Per determinare quanti libri ci sono su uno scaffale basta individuare lo scaffale in questione e contare

Dettagli